CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 novembre 2009
245.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 11 novembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 15.50.

DL 135/09: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
C. 2897 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, illustra il provvedimento in titolo, osservando che il ricorso al decreto-legge è conforme al dettato costituzionale alla luce della necessità e urgenza di garantire con effetto immediato l'ottemperanza ad obblighi comunitari già giunti in scadenza per l'Italia. Infatti, a causa del ritardo o del non corretto recepimento di normativa comunitaria nell'ordinamento nazionale, la Commissione europea ha dato avvio a numerose procedure d'infrazione nei confronti dello Stato italiano e nei casi più gravi è stato esperito il ricorso innanzi alla Corte di giustizia, per veder accertato l'inadempimento dello Stato italiano rispetto agli obblighi comunitari, con conseguenti possibili oneri a carico del nostro Stato per sentenze di condanna al pagamento di pene pecuniarie.
Passando ai contenuti specifici del provvedimento, che si pone in diretta relazione con il disegno di legge comunitaria 2009 e con la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2008, richiama il dettato dell'articolo 3-quinquies, che reca disposizioni per garantire trasparenza e libera concorrenza nella realizzazione delle opere e degli interventi connessi allo svolgimento di Expo Milano 2015, nell'intento specifico di scongiurare ogni infiltrazione da parte della criminalità organizzata nell'affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici, nonché nelle erogazioni e concessioni di provvidenze pubbliche.
Segnala anche il disposto dell'articolo 9, che interviene in materia di controlli di sicurezza su forniture alimentari destinate ai contingenti delle Forze armate impiegate

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nelle missioni internazionali di pace. In tal senso, fra le autorità competenti ai fini dell'applicazione del pacchetto normativo comunitario in materia di igiene viene incluso anche il Ministero della difesa, per i profili di competenza. Si intende così garantire, nelle zone d'impiego all'estero dei contingenti militari, dispiegati sul territorio o in particolari condizioni logistiche, l'applicazione della normativa in materia di igiene alimentare per le derrate di varia provenienza, locale o comunque extra-comunitaria. A tal fine verranno impiegate le figure professionali della sanità militare, e non vi saranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Menziona altresì l'articolo 16 che reca disposizioni a tutela del made in Italy attraverso la previsione di indicazioni di vendita che presentino il prodotto come interamente realizzato in Italia, quali «100 per cento made in Italy», «100 per cento Italia», «tutto italiano» o simili, con sanzione penali per l'uso indebito di tali indicazioni di vendita ovvero di segni o figure che inducano la medesima fallace convinzione. La norma sanziona sul piano amministrativo i produttori o licenziatari che dolosamente omettano di indicare l'origine estera dei prodotti pur utilizzando marchi naturalmente riconducibili a prodotti italiani.
Alla luce di quanto fin qui illustrato formula una proposta di parere favorevole che illustra (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.15.