CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 aprile 2009
169.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 28 aprile 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.15 alle 11.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 28 aprile 2009. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano e il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 11.30.

Disposizioni in materia di sicurezza pubblica.
C. 2180 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 aprile 2009.

Donato BRUNO, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato 1). Avverte quindi che i presidenti hanno convenuto di dichiarare inammissibili, ai sensi dell'articolo 89 del regolamento, le seguenti proposte emendative, in quanto relative ad argomenti estranei all'oggetto del provvedimento in esame: Bernardini 1.14, che introduce nel codice penale il reato di tortura; Zeller. 12.01, che reca una disciplina in materia di riunioni in luogo pubblico; Garavini 13.01, che reca disposizioni relative al pagamento degli stipendi per il personale della Polizia di Stato; Bernardini 14.04, che rivede il sistema delle pene accessorie, con particolare riguardo all'interdizione dai pubblici uffici; Milo 15.01, che reca modifiche al codice di procedura penale in materia di esecuzione delle pene detentive, di estradizione all'estero per reati politici e di poteri del ministro della giustizia per l'esecuzione all'estero delle sentenze italiane; Carlucci

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21.02, che introduce il documento di identità obbligatorio per i minori di anni 14; Vitali 22.01 e Brigandì 22.02, che intervengono in materia di giudici onorari; Pelino 22.03, che reca disposizioni in materia di giudici di pace; Mantini 23.01, che prevede nuovi poteri dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici; Palomba 26.01, che introduce modifiche al codice di procedura penale in materia di impugnazioni e di incidente probatorio; Lo Monte 35.01, che interviene in materia di Fondo unico giustizia; Garavini 35.04, che prevede l'assunzione dei testimoni di giustizia nella pubblica amministrazione; Cristaldi 39.01, che interviene in materia di ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria; Rampelli 41.01, che reca disposizioni penali in materia di violenza sessuale; Rampelli 41.02, che reca modifiche al codice penale volte a ricomprendere i reati di violenza sessuale ed atti sessuali con minorenni tra i reati contro la vita e l'incolumità personale; Minniti 45.55, che reca una disciplina complessiva in materia di immigrazione; Rao 52.5 e Minniti 52.03, che prevedono un piano di assunzioni in deroga alla normativa vigente nella Polizia di Stato, nel Corpo dei vigili del fuoco, nell'Arma dei carabinieri, nel Corpo della Guardia di finanza, del Corpo di polizia penitenziaria e nel Corpo forestale dello Stato; Villecco Calipari 52.02, che reca disposizioni in materia di reclutamento nelle carriere iniziali delle forze di polizia; Minniti 52.04, che prevede l'acquisto di autovetture per le forze di polizia; e Di Cagno 61.4, che reca disposizioni per agevolare la ricostruzione edilizia nei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009.
Avverte che risultano altresì problematici sotto il profilo dell'ammissibilità gli articoli aggiuntivi del Governo 59.01, che reca disposizioni in materia di trattamento dei dati personali, e 65.01, che reca disposizioni per l'individuazione e la copertura delle sedi disagiate della magistratura.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO ritira l'articolo aggiuntivo 59.01 del Governo.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ritira l'articolo aggiuntivo 65.01 del Governo.

Gianclaudio BRESSA (PD) ritiene che la presidenza avrebbe dovuto dichiarare inammissibile ai sensi dell'articolo 72, comma 2, del regolamento, l'emendamento 45.100 del Governo, che ripropone una disposizione già respinta dall'Assemblea nel corso dell'esame del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11: si tratta della disposizione che permette il trattenimento degli stranieri fino a sei mesi nei Centri di identificazione ed espulsione. Richiama a sostegno un precedente in tal senso della presidente Iotti risalente al 1981.

Donato BRUNO, presidente, risponde che la prassi univoca e costante delle ultime legislature è nel senso di considerare ammissibili gli emendamenti che ripropongano disposizioni respinte dall'Assemblea nell'ambito della discussione di un altro provvedimento: l'improcedibilità di cui all'articolo 72, comma 2, del regolamento si riferisce infatti ai progetti di legge e non ai singoli articoli. Richiama, a sostegno, quanto dichiarato, in circostanze analoghe, dalla presidente Iotti nella seduta del 29 gennaio 1986 e dal presidente Violante nella seduta dell'8 luglio 1999.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO sottolinea che, in ogni caso, l'emendamento 45.100 del Governo reca una disposizione differente da quella respinta dall'Assemblea.

Gianclaudio BRESSA (PD) ribatte che sul merito dell'emendamento del Governo il suo gruppo si riserva di intervenire quando si arriverà a votarlo.

Roberto ZACCARIA (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva che le Commissioni sono chiamate a concludere l'esame di un provvedimento di straordinaria importanza e di forte impatto costituzionale come quello in esame in tempi assolutamente inadeguati: ricorda che, dopo le audizioni, la discussione di carattere

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generale si è esaurita in un'unica seduta, alla quale non erano presenti né i relatori né alcun deputato della maggioranza, mentre la discussione degli emendamenti dovrebbe esaurirsi in poche ore, nella giornata di oggi. A suo avviso, non è possibile, in questo modo, procedere a un vero confronto sul merito delle questioni e si finisce quindi con l'indebolire il ruolo del Parlamento.
Quanto poi al merito del provvedimento, preso atto che la presidenza ha dichiarato l'inammissibilità dell'emendamento Minniti 45.55, che reca una complessiva proposta alternativa in materia di immigrazione, osserva che è intorno a tale materia che sussistono i contrasti più forti tra maggioranza e opposizione: la sua parte politica ritiene infatti che, per il resto, il provvedimento in esame sia tendenzialmente coerente con la finalità di sicurezza che persegue. Quello che invece non si può accettare è il principio dell'equiparazione tra immigrazione clandestina e delinquenza, e quindi insicurezza. Propone pertanto di stralciare gli articoli in materia di immigrazione e di farne un distinto provvedimento da discutere separatamente e con la dovuta serenità.

Donato BRUNO, presidente, dà atto che alla discussione di carattere generale non vi era ampia presenza di deputati, precisando che, per quanto riguarda i relatori, questi, come di consueto, erano sostituiti dai presidenti. Quanto alla ristrettezza dei tempi di esame del provvedimento, ricorda di aver fatto presente, quando sono state richieste le audizioni informali, che queste, per il numero, avrebbero sottratto tempo alla discussione di carattere generale e all'esame degli emendamenti: gli fu risposto, anche da parte del deputato Zaccaria, che era comunque preferibile procedere alle audizioni. Quanto alla proposta di stralcio, invita i relatori ad esprimersi al riguardo.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, considerato che gli articoli in materia di contrasto all'immigrazione clandestina sono una parte essenziale e qualificante del provvedimento in esame, si dichiara contraria allo stralcio.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, concorda con la relatrice Santelli.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore Sisto, esprime parere contrario sugli emendamenti Fucci 1.1 e Vietti 1.2; invita al ritiro dell'emendamento Bordo 1.3; raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.4 dei relatori; esprime parere contrario sugli identici emendamenti Ferranti 1.5, Bernardini 1.6 e Palomba 1.7; parere favorevole sull'emendamento Contento 1.8; parere contrario sugli identici emendamenti Melis 1.9 e Bernardini 1.10; e parere favorevole sull'emendamento Contento 1.11; raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.12 dei relatori; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Contento 1.13 e 1.18 del Governo; ricorda che l'emendamento Bernardini 1.14 è stato dichiarato inammissibile; esprime parere contrario sugli emendamenti Garavini 1.15 e Bernardini 1.16; infine, invita al ritiro dell'emendamento Fucci 1.17.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO invita al ritiro dell'emendamento Fucci 1.1; esprime parere contrario sugli emendamenti Vietti 1.2 e Bordo 1.3; invita al ritiro dell'emendamento 1.4 dei relatori; esprime parere contrario sugli identici emendamenti Ferranti 1.5, Bernardini 1.6 e Palomba 1.7; invita al ritiro dell'emendamento Contento 1.8; esprime parere contrario sugli identici emendamenti Melis 1.9 e Bernardini 1.10; si rimette alle Commissioni sugli emendamenti Contento 1.11 e 1.12 dei relatori; esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 1.13, identico all'emendamento 1.18 del Governo; invita al ritiro dell'emendamento Garavini 1.15; esprime parere contrario sull'emendamento Bernardini 1.16; infine, invita al ritiro dell'emendamento Fucci 1.17.

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Benedetto Francesco FUCCI (PdL) ritira il proprio emendamento 1.1.

Roberto RAO (UdC) illustra l'emendamento Vietti 1.2, di cui è cofirmatario.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Vietti 1.2 e Bordo 1.3; approvano quindi l'emendamento 1.4 dei relatori.

Gianclaudio BRESSA (PD), dopo aver illustrato l'emendamento Ferranti 1.5, di cui è cofirmatario, osserva che l'aggravante di clandestinità è il frutto di una mentalità politica e culturale pericolosa, che tende ad equiparare l'immigrato clandestino al delinquente e che punisce la persona non per quello che fa, ma per quello che è.

Rita BERNARDINI (PD), dopo aver illustrato il suo emendamento 1.6, ricorda che la disposizione che ha introdotto l'aggravante di clandestinità è oggetto di numerosi ricorsi alla Corte costituzionale. Si tratta di una disposizione che punisce le persone e non i fatti, creando così una grave e irragionevole disparità di trattamento, a parità di reato commesso, tra gli stranieri irregolari, da un parte, e gli stranieri regolari e gli italiani, dall'altra parte.

Federico PALOMBA (IdV), dopo aver illustrato il suo emendamento 1.7, sottolinea che è giusto che le persone siano considerate per quello che fanno, e non per quello che sono; diversamente, si introducono nell'ordinamento norme contrarie ai principi fondamentali della cultura giuridica italiana.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) fa presente che l'aggravante di clandestinità è prevista anche da ordinamenti stranieri.

Donatella FERRANTI (PD) osserva che considerare una qualità personale come aggravante è contrario ai principi della Costituzione italiana e che è a questa che il legislatore italiano, a differenza dei legislatori stranieri, deve attenersi.

Mario TASSONE (UdC) dichiara che anche il suo gruppo è favorevole all'abrogazione della disposizione che ha introdotto l'aggravante di clandestinità, ritenendola una grave lesione dei diritti fondamentali: fa presente che, allora, si potrebbe in futuro configurare come aggravante anche l'appartenenza ad una determinata nazione straniera o ad una confessione religiosa.

Andrea SARUBBI (PD) segnala il rischio, evidenziato anche dalle associazioni cattoliche audite la settimana scorsa, di non poter più distinguere tra stranieri che delinquono e sono pericolosi e stranieri che, sebbene privi di permesso di soggiorno, sono in Italia per lavorare, come le badanti presenti in tante famiglie.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Ferranti 1.5, Bernardini 1.6 e Palomba 1.7.

Manlio CONTENTO (PdL) illustra il suo emendamento 1.8 e lo ritira.

Guido MELIS (PD), illustrando il suo emendamento 1.9, osserva che il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, non a caso espunto dall'ordinamento una decina di anni fa, è legato ad una concezione antiquata e superata della pubblica amministrazione come un'entità posta al di spora dei cittadini, e non al loro servizio.

Rita BERNARDINI (PD), illustrando il suo emendamento 1.10, osserva che non c'è ragione per rivedere oggi la valutazione che il legislatore fece una decina di anni fa quando abrogò la norma che prevedeva il reato di oltraggio a pubblico ufficiale perché non più rispondente all'evoluzione della società e dell'idea di pubblica amministrazione.

Cinzia CAPANO (PD) ricorda che l'Unione delle Camere penali, nel corso dell'audizione svoltasi la scorsa settimana,

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ha parlato, con riguardo al provvedimento, di «impennata autoritaria» ed ha sottolineato che è contrario all'etica politica strumentalizzare gravi fatti di cronaca per scopi di propaganda elettorale e che lo Stato forte è lo Stato di diritto.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, chiarisce che il parere dei relatori sugli identici emendamenti Melis 1.9 e Bernardini 1.10 è contrario in quanto la reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale rappresenta un passaggio importante nell'attuazione della politica di sicurezza di questo Governo ed in quanto si tratta di una norma attesa da anni dalle forze dell'ordine.

Donatella FERRANTI (PD) ribadisce la totale contrarietà del suo gruppo alla reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, ritenendo particolarmente criticabile la formulazione del secondo comma dell'articolo 341-bis. Stigmatizza, in particolare, la tendenza del Governo e della maggioranza ad aumentare il numero dei reati, a fronte delle carenze di organico che affliggono la magistratura.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Melis 1.9 e Bernardini 1.10.

Manlio CONTENTO (PdL) ritiene opportuno che nel nuovo articolo 341-bis sia esplicitamente prevista l'applicabilità della scriminante di cui all'articolo 4 del decreto luogotenenziale n. 288 del 1944, relativa al compimento di atti arbitrari da parte del pubblico ufficiale. Auspica che tale modifica possa essere apportata in vista dell'esame in assemblea.

Maurizio BIANCONI (PdL) condivide il rilievo dell'onorevole Contento, ritenendo che il richiamo espresso alla scriminante degli atti arbitrari del pubblico ufficiale consentirebbe di evitare incertezze interpretative.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che il tema introdotto dall'onorevole Contento, con riferimento alla scriminante di cui all'articolo 4 del decreto luogotenenziale n. 288 del 1944, sia di estremo interesse. Al contrario, esprime forti perplessità sull'emendamento Contento 1.11.

Doris LO MORO (PD) esprime la propria contrarietà sull'emendamento Contento 1.11, che sembra, tra l'altro, introdurre una sorta di monetizzazione del prestigio del pubblico ufficiale, laddove prevede la riparazione di un danno dai contorni alquanto indefiniti.

Giuseppe CALDERISI (PdL) ritiene che il testo dell'articolo 1, comma 5, debba modificato già nel corso dell'esame presso le Commissioni di merito, introducendo la espressa previsione dell'applicabilità della causa di non punibilità prevista dall'articolo 4 del decreto luogotenenziale n. 288 del 1944. A tal fine ritiene che si potrebbe riformulare l'emendamento 1.11 Contento.

Donato BRUNO, presidente, in considerazione di quanto emerso dal dibattito in merito all'applicabilità della scriminante degli atti arbitrari del pubblico ufficiale alla fattispecie di cui all'articolo 341-bis, propone di accantonare l'emendamento Contento 1.11, in vista di una sua eventuale riformulazione.

Le Commissioni approvano la proposta di accantonamento dell'emendamento Contento 1.11.

Federico PALOMBA (IdV) preannuncia il proprio voto contrario sull'emendamento 1.12 dei relatori, che determinerebbe un'eccessiva dilatazione della rilevanza della ritrattazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 1.12 dei relatori, approvano gli identici emendamenti Contento 1.13 e 1.18 del Governo, e respingono l'emendamento Garavini 1.15.

Rita BERNARDINI (PD) illustra il proprio emendamento 1.16, volto a garantire che, in materia di espulsione, sia garantita

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adeguata tutela ai familiari degli stranieri extracomunitari.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO precisa che quanto richiesto dall'onorevole Bernardini con l'emendamento 1.16 è assicurato dall'articolo 20 del decreto legislativo n. 30 del 2007.

Rita BERNARDINI (PD) in considerazione di quanto affermato dal rappresentante del Governo, ritira l'emendamento 1.16.

Donato BRUNO, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Fucci 1.17. Essendo concluso l'esame dell'articolo 1, invita quindi i relatori ed il Governo a esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, invita al ritiro degli identici emendamenti Tassone 2.2, Ferranti 2.3 e Palomba 2.4, esprimendo in difetto parere contrario sugli stessi. Esprime quindi parere contrario su tutti gli ulteriori emendamenti e articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 2.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni respingono l'emendamento Palomba 2.1.

Mario TASSONE (UdC) illustra il proprio emendamento 2.2, volto a recepire una indicazione del Procuratore nazionale antimafia nel corso delle audizioni, sottolineando la necessità di sopprimere il comma 2 dell'articolo 2, per evitare che i poteri di coordinamento della Direzione nazionale antimafia siano privati di qualunque efficacia.

Marilena SAMPERI (PD) raccomanda l'approvazione degli emendamenti soppressivi del comma 2 dell'articolo 2.

Federico PALOMBA (IdV) auspica che il Governo comprenda quanto gravemente la previsione dell'articolo 2, comma 2, comprometta l'incisività dell'azione della Direzione nazionale antimafia.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene incomprensibili le ragioni della contrarietà del Governo e della maggioranza agli emendamenti volti a sopprimere il comma 2 dell'articolo 2, e sottolinea come le indicazioni del Procuratore nazionale antimafia dovrebbero essere condivise da tutti, indipendentemente dagli schieramenti politici.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO osserva che la disposizione in questione consente la conservazione di tutti i poteri del Procuratore nazionale antimafia, evitando peraltro una non funzionale duplicazione di competenze.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Tassone 2.2, Ferranti 2.3 e Palomba 2.4, gli emendamenti Ferranti 2.5 e Palomba 2.6, nonché l'articolo aggiuntivo Palomba 2.010.

Donato BRUNO, presidente, essendosi concluso l'esame dell'articolo 2 e rilevato che non sono stati presentati emendamenti all'articolo 3, invita i relatori e il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome dell'onorevole Sisto, relatore per la II Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Bucchino 4.7 e 4.14 del Governo, invita al ritiro degli emendamenti Cosenza 4.12, Bernardini 4.13 e degli articoli aggiuntivi Di Biagio 4.01 e Mussolini 4.02, esprimendo in difetto parere contrario sugli stessi. Esprime quindi parere contrario sulle ulteriori proposte emendative riferite all'articolo 4.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

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Gianclaudio BRESSA (PD) esprime forte dissenso per la cultura politica sottesa alle norme del disegno di legge in materia di cittadinanza e immigrazione, volte a creare il maggior numero possibile di ostacoli alla concessione della cittadinanza, in contrasto con quanto stabilito dalla normativa comunitaria. Ritiene inaccettabili e lesive dei diritti fondamentali dell'individuo non solo le disposizioni degli articoli 4 e 6, ma anche la previsione di una tassa sul permesso di soggiorno.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, ritiene infondate le argomentazioni dell'onorevole Bressa, evidenziando come le disposizioni in esame abbiano lo scopo di risolvere problemi concreti e adeguare l'ordinamento italiano a quelli della maggior parte degli altri Paesi europei.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Bressa 4.1 e Palomba 4.2.

Donato BRUNO, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Di Biagio 4.3.

Mario TASSONE (UdC) illustra l'emendamento Vietti 4.4 e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Vietti 4.4 e Bordo 4.5.

Rita BERNARDINI (PD) illustra il proprio emendamento 4.6, volto a garantire il principio della certezza dei tempi del procedimento amministrativo, anche con riferimento al decreto di concessione della cittadinanza.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Bernardini 4.6 e approvano l'emendamento Bucchino 4.7.

Gianclaudio BRESSA (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Bucchino 4.8.

Anna ROSSOMANDO (PD), intervenendo sull'emendamento 4.14 del Governo, osserva che parlare di «contributo» anziché di «tassa» non risponde alle obiezioni già illustrate dalla sua parte politica: si tratta, in ogni caso, di pretendere un pagamento per il riconoscimento di un diritto. Per questa ragione il suo gruppo voterà contro l'emendamento.

Mario TASSONE (UdC) chiede al Governo se l'utilizzo del termine «contributo» in luogo di «tassa» sia stato voluto in ragione di una qualche precisa implicazione giuridica connessa a questo termine.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO chiarisce che la finalità dell'emendamento 4.14 del Governo è di precisare la destinazione del gettito derivante dai versamenti di cui si parla. Fa presente che le richieste di cittadinanza sono cresciute enormemente di numero rispetto al passato, ma sono trattate dalle stesse strutture amministrative di una volta, le quali risultano pertanto oggi sottodimensionate, ragion per cui si accumulano forti ritardi nell'evasione delle pratiche. È pertanto ragionevole chiedere allo straniero un concorso alle spese occorrenti per accelerare l'iter delle pratiche come pure è ragionevole destinare parte delle risorse così reperite al rafforzamento dei programmi di collaborazione con i Paesi terzi in materia di immigrazione.

Rita BERNARDINI (PD) ritiene che parlare di «tassa» o di «contributo» sia indifferente: in ogni caso, si esige un versamento da persone che sono in una posizione di forte debolezza. Si meraviglia, peraltro, che una tale proposta venga da un Governo che ha costruito sulla promessa della riduzione delle tasse il suo consenso elettorale e che si è sempre dichiarato liberista. Aggiunge che, per quanto ignori il gettito presumibile dei contributi in questione, questo sarà certamente esiguo e insufficiente agli obiettivi dichiarati dal sottosegretario Mantovano.

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A suo avviso, l'obiettivo è soltanto quello di danneggiare gli immigrati.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che parlare di «contributo» anziché di «tassa» sia persino peggio, essendo poco chiaro, dal punto di vista giuridico, cosa sia un «contributo». Nel merito, ritiene che prevedere un'erogazione da parte di alcuni soltanto, a fronte del riconoscimento di un diritto, sia contrario ai principi costituzionali in materia di imposizione.

Le Commissioni approvano l'emendamento 4.14 del Governo.

Donato BRUNO, presidente, avverte che sono pertanto preclusi gli emendamenti Bernardini 4.9 e Amici 4.10.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bucchino 4.11.

Giuseppe CALDERISI (PdL) ritira l'emendamento Cosenza 4.12.

Rita BERNARDINI (PD), illustrando il suo emendamento 4.13, ricorda che, mentre per i cittadini i termini previsti dalla legge sono perentori, per la pubblica amministrazione sono meramente ordinatori, il che significa che il cittadino non può tardare nell'adempimento dei suoi oneri, mentre la pubblica amministrazione può tardare nell'adozione di un provvedimento. Ciò premesso, la sua parte politica ritiene che il termine massimo di due anni previsto dalla legge n. 241 del 1990 per l'adozione dei provvedimenti conclusivi della pubblica amministrazione sia eccessivamente ampio e debba essere ridotto della metà.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bernardini 4.13.

Aldo DI BIAGIO (PdL) ritira il suo articolo aggiuntivo 4.01.

Donato BRUNO, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Mussolini 4.02, avverte che si intende che vi abbiano rinunziato. Avverte quindi che i relatori hanno presentato una nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.01 (vedi allegato).

Gianclaudio BRESSA (PD), preso atto della nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.01 dei relatori, conferma l'orientamento contrario del suo gruppo, rilevando come, anche nella nuova formulazione, l'emendamento si basi sull'inaccettabile equiparazione dei clandestini a delinquenti. Ricorda che oggi sono presenti in Italia oltre 600 mila stranieri irregolari che sono parte integrante del tessuto sociale ed economico del Paese e che contribuiscono al suo benessere, lavorando nelle famiglie o per le imprese. L'impostazione della maggioranza è dunque contraria alla realtà del Paese.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, chiarisce che dare alloggio a stranieri privi del permesso di soggiorno è già oggi reato e che l'emendamento tende soltanto a specificare che il reato sussiste solo se lo straniero è privo del permesso di soggiorno nel momento in cui si stipula il contratto di locazione, e non se rimane senza permesso di soggiorno in un momento successivo. Alcuni giudici hanno infatti inteso la norma, contro lo spirito del legislatore, come se il proprietario di alloggio dovesse continuamente verificare che lo straniero cui dà alloggio sia in possesso del permesso di soggiorno. La precisazione si rende quindi necessaria per evitare che i proprietari di casa si rifiutino di affittare anche agli stranieri con permesso di soggiorno per timore che poi lo perdano.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che prevedere che l'irregolarità rilevi soltanto al momento della stipula del contratto di locazione, e non dopo, sia una vera ipocrisia: però, anziché ammettere di aver fatto una norma sbagliata, la maggioranza interviene con una correzione ipocrita.

Cinzia CAPANO (PD) sottolinea il rischio che i tanti stranieri che vivono nelle

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case degli italiani ne vengano cacciati alla scadenza del permesso di soggiorno e finiscano per vivere in condizioni di emarginazione nelle aree inedificate alla periferia delle città.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO ricorda che al momento della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno viene rilasciato un documento temporaneo che attesta la regolarità della presenza.

Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 5.01 (nuova formulazione) dei relatori.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Mussolini 6.1, Bernardini 6.2, Sbrollini 6.3, Palomba 6.4 e Amici 6.5; esprime parere contrario sugli emendamenti Zaccaria 6.6, Palomba 6.7, Bordo 6.8 e 6.9; invita i presentatori dell'emendamento Contento 6.10 a riformularlo premettendo, nel capoverso, le parole «In applicazione del principio secondo cui la legge straniera non è applicata se i suoi effetti sono contrari all'ordine pubblico» e sostituendo l'espressione «Paesi di provenienza» con quella «Stati di provenienza».

Manlio CONTENTO (PdL) riformula il suo emendamento nei termini proposti dal relatore Sisto.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori, salvo che sull'emendamento Contento 6.10 (nuova formulazione), sul quale si rimette alle Commissioni.

Federico PALOMBA (IdV) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 6.4, soppressivo dell'articolo 6, ritenendo che la relativa disciplina limiti in modo inaccettabile il diritto a contrarre matrimonio.

Alessandra MUSSOLINI (PdL) sottolinea come la disciplina dell'articolo 6 determini la violazione di diritti fondamentali dell'uomo, sia esso cittadino italiano o un immigrato clandestino. Manifesta, inoltre, forti preoccupazioni per il combinato disposto di tale articolo con quanto previsto dall'articolo 21, che introduce il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Rita BERNARDINI (PD) ricorda che l'articolo 6 del provvedimento in esame costituisce anche una violazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, come hanno evidenziato anche le associazioni di orientamento cattolico.

Marilena SAMPERI (PD) evidenzia come la previsione dell'articolo 21 del provvedimento, introducendo di reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, determina l'applicazione, anche con riferimento a tale nuova fattispecie penale, degli articoli 361 e 362 del codice penale. Pertanto l'articolo 6, oltre all'aggravio procedurale rappresentato dalla presentazione di un documento attestante la regolarità del soggiorno, se combinato con l'articolo 21, determina anche l'obbligo di denuncia dal parte del pubblico ufficiale che venga a conoscenza del reato di di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Più in generale, la disposizione comprime un diritto unamo inalienabile.

Roberto ZACCARIA (PD) nell'esprimere la propria ferma contrarietà nei confronti dell'articolo 6, ricorda come la giurisprudenza della Corte costituzionale abbia più volte qualificato il diritto al matrimonio quale diritto dell'uomo in se, non solo del cittadino. Ritiene quindi che tale disposizione, ove approvata, sia destinata ad essere dichiarata incostituzionale dalla Corte medesima.

Jean Leonard TOUADI (PD) sottolinea come la disposizione di cui all'articolo 6 si riferisca ad un fenomeno molto esteso, giacché sono circa ventiquattromila i matrimoni misti in italia e circa ventiduemila i figli nati da questi matrimoni. Si tratta

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di una norma controproducente anche sotto il profilo della sicurezza, poiché ostacola la creazione di legami familiari, mentre è dimostrato come questi ultimi facilitino i processi di legalità. Occorre anche riflettere sui riflessi di una simile disposizione sulle migliaia di figli nati da genitori che si trovano in una situazione di irregolarità sostanzialmente insanabile.

Doris LO MORO (PD) rileva come la disposizione di cui all'articolo 6 sia frutto di pregiudizi e sia idonea a ledere anche i diritti dei cittadini italiani che intendano contrarre matrimonio con degli stranieri.

Donatella FERRANTI (PD) nell'esprimere un giudizio fortemente critico sulla disposizione in esame, sottolinea come la maggioranza stia trascurando un dato fondamentale: ovvero come dalle audizioni sia emersa la generale contrarietà nei confronti di quanto previsto dall'articolo 6.

Manuela DAL LAGO (LNP) ritiene condivisibile l'articolo 6 e, nel replicare a quanto affermato dall'onorevole Zaccaria, sottolinea come a suo parere spesso la giurisprudenza della Corte costituzionale sia opinabile.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Mussolini 6.1, Bernardini 6.2, Sbrollini 6.3, Palomba 6.4 e Amici 6.5.

Roberto ZACCARIA (PD) ritira il suo emendamento 6.6.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Palomba 6.7, Bordo 6.8 e 6.9, e approvano l'emendamento Contento 6.10 (nuova formulazione) (vedi allegato).

Donato BRUNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta convocata al termine delle votazioni dell'odierna seduta pomeridiana dell'Assemblea.

La seduta termina alle 13.50.

SEDE REFERENTE

Martedì 28 aprile 2009. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano e il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 20.45.

Disposizioni in materia di sicurezza pubblica.
C. 2180 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

Donato BRUNO, presidente, comunica che i relatori hanno presentato due proposte emendative: gli articoli aggiuntivi 9.050 e 19.050.
L'articolo aggiuntivo 19.050, tendente ad abrogare l'articolo 75-bis del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che reca disposizioni in materia di commercio di nastri, dischi, videocassette e musicassette, è da ritenersi inammissibile in quanto di contenuto estraneo al provvedimento in esame.
In relazione all'articolo aggiuntivo 9.050, i Presidenti hanno fissato il termine per i subemendamenti che è scaduto alle ore 17.
Avverte che sono stati presentati tre subemendamenti, due da parte dell'onorevole Contento e uno dagli onorevoli Vietti e Rao. Quest'ultimo, essendo soppressivo dell'articolo aggiuntivo 9.050, è da considerare irricevibile. Ricordo infatti che i subemendamenti sono diretti a modificare la proposta emendativa alla quale si riferiscono. L'assoluta contrarietà a tale proposta emendativa si manifesta attraverso il voto contrario alla sua approvazione.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 7.1, purché riformulato nel senso di sopprimere

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le parole «da non oltre 24 mesi». Esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 7.2 e parere contrario Vietti 7.3.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO concorda con il parere espresso dal relatore.

Manlio CONTENTO (PdL) accetta la riformulazione proposta al suo emendamento 7.1.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Contento 7.1 (nuova formulazione) e 7.2.

Mario TASSONE (UdC) illustra le finalità dell'emendamento Vietti 7.3, di cui è cofirmatario, volto a sopprimere le parole da «ovvero» fino a «condanna».

Le Commissioni respingono l'emendamento Vietti 7.3

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 8.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO concorda con il parere espresso dal relatore.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Brugger 8.1, Di Biagio 8.2 e Rampelli 8.3.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 9.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO concorda con il parere espresso dal relatore.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Murer 9.1 e Fontanelli 9.2.

Alessandro NACCARATO (PD) illustra le finalità dell'emendamento Amici 9.3, di cui è cofirmatario, ritenendo necessaria la sostituzione delle parole «le pubbliche vie» con le parole «un luogo pubblico».

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, ritiene che la dizione «luogo pubblico» sia troppo estensiva rispetto alla ratio della norma.

Roberto ZACCARIA (PD) ritiene più corretta la dizione «luogo pubblico» e invita il relatore a riconsiderare il parere espresso.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, ribadisce che la dizione «luogo pubblico» è troppo estensiva.

Le Commissioni respingono l'emendamento Amici 9.3.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sui subemendamenti Contento 0.9.050.1 e 0.9.050.2, raccomandando l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.050 dei relatori.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO concorda con il parere espresso. Propone inoltre di inserire la parola «già» prima delle parole «svolgono i servizi di controllo».

Manlio CONTENTO (PdL) accetta la riformulazione proposta.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano i subemendamenti Contento 0.9.050.1 e 0.9.050.2 (nuova formulazione), nonché l'articolo aggiuntivo 9.050 dei relatori, nel testo come risultante dall'approvazione dei subemendamenti.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti e gli articoli aggiuntivi presentati all'articolo 12.

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Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello del relatore.

Le Commissioni respingono l'emendamento Murer 12.1.

Alessandro NACCARATO (PD) illustra l'emendamento Fontanelli 12.2 precisando che l'ambito di applicazione della previsione si estende anche alle zone limitrofe rispetto ai luoghi pubblici oggetto delle disposizioni in tema di occupazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fontanelli 12.2.

Rita BERNARDINI (PD) illustra l'emendamento a sua firma 12.3, teso a differenziare la sanzione ivi prevista in base alla circostanza che il trasgressore della norma sia o meno in possesso della concessione per l'esercizio dell'attività commerciale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bernandini 12.3

Donato BRUNO, presidente della I Commissione, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Bernardo 12.4 e 12.5; si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fontanelli 12.6.

Rita BERNARDINI (PD) illustra il contenuto del suo emendamento 12.7, volto a stabilire che le disposizioni ivi richiamate non si applicano nei casi in cui i regolamenti comunali in materia di occupazione di suolo pubblico già contemplino specifiche norme.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bernardini 12.7.

Donato BRUNO, presidente della I Commissione, ricorda che l'articolo aggiuntivo Zeller 12.01 è stato dichiarato inammissibile.

Anna ROSSOMANDO (PD), dopo aver sottoscritto l'articolo aggiuntivo Lovelli 12.02, evidenzia che è teso a porre vincoli e specifici adempimenti nell'organizzazione dei raduni a carattere musicale a tutela dei partecipanti.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO fa notare che la proposta emendativi rischia di depotenziare il ruolo svolto dalle forze dell'ordine e quindi valuta negativamente il contenuto della stessa.

Carmen MOTTA (PD), nel richiamare le vicende di violenza e di criminalità che si sono verificate nel corso di recenti raveparty, osserva che l'articolo aggiuntivo 12.02 appare finalizzato a regolare e sottoporre a controllo preventivo l'organizzazione di tali eventi proprio al fine di scongiurare il verificarsi di eventi criminosi quali quelli segnalati.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO fa notare che l'esperienza dei raveparty è strettamente connessa allo spontaneismo giovanile e tali eventi sono organizzati senza preavviso, pertanto la disciplina prospettata dai presentatori dell'articolo aggiuntivo 12.02 appare del tutto inutile e ultronea rispetto alle previsioni di legge già vigenti.

Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Lovelli 12.02.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Bernardini 13.1; invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Di Biagio 13.2 e Vietti 13.3. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Cosenza 13.4 e parere contrario sull'emendamento Cosenza 13.5. Invita al ritiro l'emendamento dei relatori 13.6 ed esprime parere contrario sull'emendamento Bordo 13.7. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Murer 13.8 e Fontanelli 13.9, nonché dell'emendamento Bernardini 13.10. Ricorda che è stato

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dichiarato inammissibile l'articolo aggiuntivo Garavini 13.01 e dichiara parere contrario sull'articolo aggiuntivo Cosenza 13.02.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello del relatore.

Rita BERNARDINI (PD) evidenzia che l'articolo 13 disciplina profili particolarmente delicati connessi all'utilizzo dei minori nell'accattonaggio. Ritiene che i popoli Rom e Sinti debbano sviluppare un diverso approccio all'utilizzo dei minori in tale pratica, ma lo strumento della limitazione della libertà attraverso la galera non consente di perseguire tale obiettivo in quanto il disagio socio-economico è la vera causa che innesca tali forme criminose. Sostiene che il riconoscimento della minoranza etnico-linguistica possa costituire un passo importante per integrare nella società tali popolazioni.

Andrea SARUBBI (PD), nel concordare con le considerazioni del deputato Bernardini, richiama l'intervento svolto in audizione dai rappresentanti di Save the children Italia e sottolinea la necessità di predisporre interventi sociali ed assistenziali nei confronti dei popoli Rom e Sinti.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bernardini 13.1.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Di Biagio 13.2; si intende che vi abbia rinunciato.

Mario TASSONE (UdC) illustra l'emendamento Vietti 13.3, ritenendo opportuna l'aggravante ivi prospettata per l'impiego di minori nella fattispecie delittuosa.

Le Commissioni respingono l'emendamento Vietti 13.3.

Le Commissioni approvano l'emendamento Cosenza 13.4, fatto proprio dal deputato Costa.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento 13.5 Cosenza; si intende che vi abbia rinunciato.

Donato BRUNO, presidente, avverte che i relatori hanno ritirato l'emendamento 13.6.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bordo 13.7, fatto proprio dal deputato Zaccaria, nonché gli identici emendamenti Murer 13.8 e Fontanelli 13.9. Respingono altresì l'emendamento Bernardini 13.10.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Cosenza 13.02; si intende che vi abbia rinunciato.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 14.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 1.5 ove lo stesso sia riformulato nel senso di prevedere che il capoverso del comma 1 dell'articolo 14 sia sostituito dal seguente: «11-ter) L'aver commesso un delitto contro la persona ai danni di un soggetto minore all'interno o nelle adiacenze di istituti di istruzione o di formazione». Conseguentemente invita l'onorevole Contento a ritirare il suo emendamento 14.1, esprimendo altrimenti parere contrario sullo stesso. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Zeller 14.2 e parere contrario sull'emendamento Bernardini 14.3.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Manlio CONTENTO (PdL) riformula il suo emendamento 14.5 secondo le indicazioni

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dei relatori (vedi allegato) e ritira il suo emendamento 14.1.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Contento 14.5 (nuova formulazione) e Zeller 14.2, quindi respingono l'emendamento Bernardini 14.3.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sugli emendamenti all'articolo 15.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, invita al ritiro dell'emendamento Mariarosaria Rossi 15.1, esprimendo in difetto parere contrario sullo stesso.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO si associa all'invito al ritiro dell'emendamento 15.1.

Mariarosaria ROSSI (PdL) ritira il proprio emendamento 15.1

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sugli emendamenti all'articolo 16.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 16.1 dei relatori ed invita al ritiro dell'emendamento Contento 16.2, esprimendo in difetto parere contrario sullo stesso.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere favorevole sull'emendamento 16.1 dei relatori e si associa all'invito al ritiro dell'emendamento Contento 16.2.

Le Commissioni approvano l'emendamento 16.1 dei relatori.

Manlio CONTENTO (PdL) ritira il suo emendamento 16.2.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sugli emendamenti all'articolo 18.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Mannucci 18.1, contenendo una disposizione già prevista dal codice penale, e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 18.2 dei relatori

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore l'emendamento 18.1 Mannucci; si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni approvano l'emendamento 18.2 dei relatori.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 19.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 19.1, invita al ritiro dell'emendamento Zeller 19.2 esprimendo in difetto parere contrario sullo stesso, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Vietti 19.01.

Le Commissioni approvano l'emendamento Contento 19.1.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira il suo emendamento 19.2.

Mario TASSONE (UdC) illustra l'articolo aggiuntivo Vietti 19.01, del quale è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Vietti 19.01.

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Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 20.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Ferranti 20.1 e 20.2.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Donatella FERRANTI (PD) illustra i propri emendamenti 20.1 e 20.2, entrambi volti a prevedere che l'usi degli strumenti di autodifesa previsti dall'articolo 20, che comunque possono arrecare danni alla persona, sia adeguatamente regolamentato.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, pur confermando il parere contrario sull'emendamento Ferranti 20.1, tuttavia dichiara la propria disponibilità ad accogliere un ordine del giorno che recepisca il contenuto dell'emendamento Ferranti 20.2. Invita quindi l'onorevole Ferranti a ritirare l'emendamento 20.2 e a presentare in vista dell'esame in Assemblea un apposito ordine del giorno.

Donatella FERRANTI (PD) accoglie l'invito del rappresentante del Governo e ritira il proprio emendamento 20.2, preannunciandone la trasformazione in ordine del giorno.

Le Commissioni respingono l'emendamento Ferranti 20.1.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 21.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 21.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Roberto ZACCARIA (PD) esprime la ferma e radicale contrarietà del suo gruppo all'articolo 21 volto ad introdurre il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Si tratta infatti di una norma mal formulata, inefficace, che avrà effetti devastanti sul carico giudiziario e che è volta a colpire la persona in ragione di uno stato personale anziché in ragione di una condotta.

Rita BERNARDINI (PD) ritiene che l'introduzione del reato di immigrazione clandestina produrrà come unico risultato quello di rendere più difficile il lavoro della magistratura, che già oggi non riesce a far fronte ai processi pendenti, con la conseguenza che ogni anno si verifica di fatto un'amnistia di massa per effetto della prescrizione dei reati. Ricorda inoltre che gli immigrati clandestini sono spesso essenziali agli imprenditori, tanto settentrionali quanto meridionali, per portare avanti la propria attività.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che il gran numero di nuovi reati introdotti dalla maggioranza provocherà un peso aggiuntivo per il sistema giustizia, che già oggi è al collasso. Nel caso di specie, viene per di più introdotto un reato inutile, finalizzato esclusivamente a rendere possibile l'espulsione dello straniero. Si aggiunga che non si configura come reato un fatto, bensì una qualità soggettiva delle persone. Quella di configurare l'immigrazione clandestina come reato è, a suo avviso, una soluzione inaccettabile non solo perché inutile, ma anche perché introduce una misura incidente sulla libertà personale là dove era prevista una sanzione pecuniaria. Il problema dell'immigrazione clandestina dovrebbe essere affrontato piuttosto attraverso la collaborazione internazionale.

Anna ROSSOMANDO (PD) sottolinea come l'esperienza abbia dimostrato che la

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cooperazione con i paesi di provenienza dell'immigrazione clandestina può essere efficace per contrastare il fenomeno. La maggioranza tuttavia preferisce adottare misure prive di senso pratico, che combattono le persone, anziché prendere atto del fenomeno e affrontarlo razionalmente.

Donato BRUNO, presidente, ricordato che l'esame del provvedimento dovrà concludersi necessariamente entro domani, con anche l'acquisizione dei pareri delle altre Commissioni, invita i deputati a contenere i propri interventi in modo da rendere possibile l'esame di tutti gli emendamenti presentati.

Donatella FERRANTI (PD) fa notare che il suo gruppo si è autodisciplinato e non è finora intervenuto, nella seduta serale, prima dell'articolo 21, sul quale però intende soffermarsi in quanto lo giudica di fondamentale importanza.

Jean Leonard TOUADI (PD) ritiene che l'introduzione del reato di immigrazione clandestina certifichi il fallimento del Governo in materia di immigrazione. Si tratta di un fenomeno di portata epocale, che deve essere affrontato nella sua complessità, mentre configurare l'immigrazione clandestina come reato è soltanto un modo di nascondersi il problema. Quel che sarebbe utile, a suo avviso, è cooperare con i Paesi di provenienza per ridurre in loco i problemi che spingono le persone ad emigrare, ma l'Italia ha ridotto i fondi per questa finalità e di fatto non fa cooperazione. In definitiva, la misura avrà come unico risultato quello di creare una massa di soggetti senza diritti.

Andrea SARUBBI (PD) osserva che l'articolo in esame amplia in maniera sostanziale il numero dei soggetti perseguibili. Ricorda che, nella giornata odierna, numerose associazioni cattoliche hanno manifestato una posizione contraria all'articolo 21, sottolineando in particolare che non si possono confondere i criminali con i migranti.

Raffaele VOLPI (LNP) ritiene che dal dibattito emerga una posizione di scarsa onestà intellettuale. Se non si contrasta in maniera ferma l'immigrazione clandestina, non si possono aiutare neanche i migranti che stanno cercando di trovare onestamente uno spazio nella società italiana. Ritiene pertanto che la posizione della maggioranza, lungi dall'essere disumana, sia più realistica rispetto a quella dell'opposizione.

Marilena SAMPERI (PD) sottolinea che i rimedi che la maggioranza ha inteso assumere per contrastare l'immigrazione clandestina sono del tutto inefficaci rispetto al problema complesso che ha una dimensione globale e che non può essere certamente risolto equiparando criminalità e immigrazione. Aggiunge che la conseguenza di questa scelta è la negazione di una serie di diritti dei migranti che avrà come conseguenza anche l'affievolimento delle tutele dei cittadini italiani.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che le disposizioni in esame non soddisfino né la pietas né la securitas. L'articolo 21 sembra essere un ibrido tra la posizione estremista della Lega Nord e quella più moderata della maggioranza: il contenuto tuttavia, a suo avviso, non realizza alcuna mediazione tra le due e non può soddisfare nessuno.

Mario TASSONE (UdC) ritiene che sul tema dell'immigrazione manchi una strategia di ampio respiro che faccia dell'integrazione l'elemento fondante delle politiche di questo settore. Sottolinea altresì che erigere barriere e prevedere l'inasprimento delle pene certamente non rappresentano interventi risolutivi del lacerante problema dell'immigrazione.

Luciano DUSSIN (LNP) sottolinea che in tutti i Paesi dell'Unione europea sono presenti regole sul reato di immigrazione clandestina e sul trattenimento dei clandestini, anche più severe rispetto all'Italia. Osserva altresì che il mancato rispetto di un sistema di regole sull'immigrazione

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clandestina finisce per penalizzare proprio l'immigrazione regolare.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Bernardini 21.1, Mussolini 21.2 Di Biagio 21.3, Vietti 21.4, Turco 21.5, Palomba 21.6 e Zaccaria 21.7, nonché l'emendamento Amici 21.8.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Milo 21.01; si intende che vi abbia rinunciato. Ricorda che l'articolo aggiuntivo Carlucci 21.02 è stato dichiarato inammissibile.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 22.

Il sottosegretario Alfredo Mantovano esprime parere conforme a quello del relatore.

Roberto ZACCARIA (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, rammenta che i gruppi di opposizione hanno manifestato la piena disponibilità a svolgere un esame anche ad oltranza del provvedimento purché fosse consentito un effettivo approfondimento del contenuto delle proposte emendative presentate al testo. Pur riconoscendo che i Presidenti dispongono degli strumenti regolamentari necessari per orientare e limitare il dibattito, sostiene che non può essere in alcun modo compresso il diritto di tutti i componenti delle commissioni riunite ad illustrare gli emendamenti presentati. Ravvisa la necessità che sia garantito un tempo congruo per l'approfondito esame degli emendamenti di maggior rilievo pur tenendo conto del calendario dei lavori dell'Assemblea.

Donato BRUNO, presidente, nel rilevare che le Commissione hanno l'obbligo di concludere l'esame del provvedimento nella odierna seduta al fine di consentire l'espressione dei pareri di competenza da parte delle Commissioni in sede consultiva e tenuto conto che il provvedimento è iscritto all'ordine del giorno della seduta dell'Aula di giovedì 30 aprile, sospende la seduta e rimette all'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la definizione delle modalità di prosecuzione dei lavori della seduta.

La seduta, sospesa alle 22.40, riprende alle 23.10.

Donato BRUNO, presidente, comunica che, sulla base di quanto convenuto nella riunione congiunta testé svoltasi degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, nel prosieguo dell'esame il dibattito si concentrerà in modo particolare sugli emendamenti o sugli articoli che i gruppi segnaleranno a tal fine alla presidenza.

Roberto ZACCARIA (PD), premesso che il suo gruppo è disponibile a proseguire i lavori soltanto a condizione che la presidenza si impegni ad assicurare la correttezza dei rapporti tra la maggioranza e l'opposizione e garantire i diritti di quest'ultima, chiarisce che il gruppo stesso è disposto a limitare i propri interventi agli articoli ed emendamenti più controversi: si tratta, in particolare, per quanto riguarda la I Commissione, degli articoli 42, 43, 45, 47, 50, 52 e dell'emendamento del Governo relativo al trattenimento degli stranieri nei Centri di identificazione ed espulsione, del quale la sua parte politica contesta la stessa ammissibilità.

Donatella FERRANTI (PD), premesso che anche a suo giudizio è pregiudiziale che la presidenza assicuri la correttezza dei rapporti tra maggioranza e opposizione e i diritti di quest'ultima, segnala, per quanto riguarda la II Commissione, gli articoli 22, 39, 45, 52 e 60, oltre all'emendamento del Governo relativo al trattenimento degli stranieri nei Centri di identificazione ed espulsione.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) segnala, per il gruppo misto, gli emendamenti 42.6, 42.7, 45.30 e 45.33, nonché l'articolo aggiuntivo 60.01.

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Mario TASSONE (UdC), considerato che il suo gruppo non ha presentato molti emendamenti, si riserva di segnalare di volta in volta quelli sui quali intende intervenire.

Giuseppe CALDERISI (PdL) segnala, per il suo gruppo, gli emendamenti 1.11 (nuova formulazione), 26.1, 32.4 e 34.2, l'articolo aggiuntivo 36.01 e gli emendamenti 37.5, 41.1, 42.2, 45.21 e 45.37, 60.1 e 61.2, oltre agli emendamenti dei relatori e del Governo.

Federico PALOMBA (IdV) segnala, per il suo gruppo, gli articoli 45 e 52, nonché l'emendamento del Governo relativo al trattenimento degli stranieri nei Centri di identificazione ed espulsione.

Donato BRUNO, presidente, preso atto delle segnalazioni dei gruppi, avverte che l'esame riprende dall'articolo 22.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti all'articolo 22.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Cinzia CAPANO (PD), illustrando l'emendamento Ferranti 22.1, di cui è cofirmataria, osserva che si rischia di scaricare una gran mole di lavoro sui giudici di pace, i quali, in base alla disciplina vigente, decadranno dal mandato alla fine di quest'anno. Ricordato poi che si tratta di giudici pagati in base al numero di processi svolti, esprime il timore che si determini in questo modo un forte aggravio di spesa per le finanze pubbliche e che, anzi, la disposizione sia finalizzata non alla sicurezza dei cittadini, come sostiene la maggioranza, ma a soddisfare le richieste dei giudici di pace, che sono preoccupati per il loro futuro.

Le Commissioni respingono l'emendamento Ferranti 22.1.

Donatella FERRANTI (PD), intervenendo sui suoi emendamenti 22.2 e successivi, fa presente che essi tendono ad introdurre anche nel rito speciale innanzi al giudice di pace quelle garanzie che sono ordinariamente previste nel giudizio davanti al giudice di carriera.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ferranti 22.2, 22.3, 22.4, 22.5, 22.6 e 22.7.

Donatella FERRANTI (PD), intervenendo sul suo emendamento 22.8, chiarisce che in esso si chiede la soppressione della disposizione, a suo avviso inaccettabile, che prevede un rito speciale per i soli stranieri detenuti nei Centri di identificazione ed espulsione; che si tratti di questi ultimi non è detto chiaramente ma si desume in via interpretativa.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ferranti 22.8, 22.9, 22.10, 22.11 e 22.12.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che gli articoli aggiuntivi Vitali 22.01, Brigandì 22.02 e Pelino 22.03 sono stati dichiarati inammissibili.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 23.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento del Governo 23.1.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 23.1 del Governo.

Le Commissioni approvano l'emendamento 23.1 del Governo.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 26.

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Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 26.3 del Governo e Contento 26.1, nonché parere contrario sull'emendamento Palomba 26.2.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti 26.3 del Governo e Contento 26.1.

Donato BRUNO, presidente, avverte che in considerazione dell'approvazione degli identici emendamenti 26.3 del Governo e Contento 26.1, l'emendamento Palomba 26.2 non sarà posto in votazione.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 28.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 28.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ferranti 28.1, 28.2 e 28.3.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 31.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, esprime parere contrario sull'emendamento Palomba 31.1.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni respingono l'emendamento Palomba 31.1.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 32.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Palomba 32.1 e Garavini 32.2. Esprime parere favorevole sull'emendamento Bertolini 32.4, ove riformulato nel senso di sopprimere il capoverso «4-ter» e, conseguentemente, al capoverso «4-quater», sopprimere le parole «Nel caso di prosecuzione o di ripresa dell'attività aziendale». Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Ferranti 32.3.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Isabella BERTOLINI (PdL) riformula il proprio emendamento 32.4 come indicato dai relatori (vedi allegato).

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Palomba 32.1 e Garavini 32.2, approvano l'emendamento Bertolini 32.4 (nuova formulazione) e respingono l'emendamento Ferranti 32.3.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 33.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Palomba 33.1 e sull'articolo aggiuntivo Lo Monte 33.02.

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Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Palomba 33.1 e l'articolo aggiuntivo Lo Monte 33.02.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, propone l'accantonamento dell'articolo 34.

Le Commissioni approvano la proposta di accantonamento dell'articolo 34.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 35.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 35.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni respingono l'emendamento Vietti 35.2.

Mario TASSONE (UdC) illustra il proprio emendamento 35.3 e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Tassone 35.3, Palomba 35.4, Vietti 35.1, nonché gli articoli aggiuntivi Garavini 35.02 e Minniti 35.03.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 36.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Sisto, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bertolini 36.01.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Bertolini 36.01.

Donato BRUNO, presidente, invita i relatori ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 37.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, anche a nome dell'onorevole Santelli, relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Samperi 37.1 e parere favorevole sull'emendamento Contento 37.5.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere contrario sugli emendamenti Samperi 37.1 e Contento 37.5.

Marilena SAMPERI (PD) illustra il suo emendamento 37.1, volto a correggere la disciplina dell'articolo 37, laddove potrebbe disincentivare la costituzione di parte civile dei comuni ad alta densità mafiosa. Ritiene infatti che tale comportamento da parte degli enti locali sia virtuoso e da incentivare, in quanto ad alto valore simbolico nella lotta contro la criminalità organizzata di tipo mafioso.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO osserva come la disciplina dell'articolo 37 sia stata formulata anche tenendo conto che la costituzione di parte civile da parte degli enti locali e, in caso di riconoscimento del diritto al risarcimento del danno ed al rimborso delle spese processuali, l'accesso alle risorse del fondo di cui alla legge n. 512 del 1999, non devono incidere negativamente sulla possibilità del predetto fondo di offrire un tempestivo rimborso delle vittime della mafia.

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Marilena SAMPERI (PD) ritira il suo emendamento 37.1, invitando il Governo a meglio approfondire la questione in vista dell'esame in Assemblea.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO si impegna ad una valutazione della questione prospettata dall'onorevole Samperi in vista dell'esame in Assemblea.

Manlio CONTENTO (PdL) ritira il proprio emendamento 37.5.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 39.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO concorda.

Maurizio TURCO (PD) sottolinea che l'articolo 41-bis ha rappresentato un fallimento per il nostro sistema giudiziario. Ritiene che proseguire sulla strada delle modifiche di questo articolo contribuisca ulteriormente a ridurre le garanzie del sistema.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ricorda che l'articolo 39 è stato approvato al Senato sulla base di una sua riformulazione condivisa dal Procuratore nazionale antimafia e sulla quale si era registrato l'accordo di tutti i gruppi. Ricorda altresì che l'articolo 39 è stato votato all'unanimità dall'Assemblea del Senato.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bernardini 39.1 e Palomba 39.14.

Anna ROSSOMANDO (PD) illustra le finalità del suo emendamento 39.15, soppressivo della lettera c).

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rossomando 39.15 e Bernardini 39.2.

Anna ROSSOMANDO (PD) illustra le finalità del suo emendamento 39.17 soppressivo della lettera e).

Pierluigi MANTINI (UdC) si riserva di approfondire il contenuto dell'articolo 39 nel corso dell'esame in Assemblea.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rossomando 39.17, Bernardini 39.3, 39.4, 39.5, 39.6, 39.7, 39.8 e 39.10.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del deputato Cavallaro: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 39.20.

Donatella FERRANTI (PD) illustra le finalità del suo emendamento 39.16.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ferranti 39.16, Palomba 39.13, Bernardini 39.11, Ferranti 39.18 e 39.21, nonché l'emendamento Bernardini 39.12.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sull'unico emendamento presentato all'articolo 40.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO concorda.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bernardini 40.1.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ritira il suo emendamento 41.3.

Manlio CONTENTO (PdL) ritira il suo emendamento 41.1.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 41.2 del Governo. Ricorda che gli articoli aggiuntivi Rampelli 41.01 e 41.02 sono inammissibili ed esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rampelli 41.03.

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Le Commissioni approvano l'emendamento 41.2 del Governo.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del deputato Marsilio: si intende che abbia rinunciato al suo articolo aggiuntivo 41.03.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 42.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO concorda.

Roberto ZACCARIA (PD) esprime rilievi critici sul contenuto dell'articolo 42 che, stabilendo che l'iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica siano subordinate alla verifica delle condizioni igienico - sanitarie dell'immobile, di fatto rischiano di provocare una compressione dei diritti dei cittadini tutti e non solo degli stranieri. Rileva che la norma, in considerazione degli effetti devastanti che può provocare, verrebbe certamente disapplicata, ovvero se applicata provocherebbe situazioni insostenibili sotto il profilo sociale. Raccomanda pertanto l'approvazione degli emendamenti soppressivi della predetta disposizione.

Marilena SAMPERI (PD) si associa alle perplessità espresse sull'articolo 42, che si applica in via generale a tutti i cittadini rischiando di pregiudicare il diritto alla residenza per molti di coloro che non soddisfano i requisiti particolarmente rigidi richiesti della suddetta norma. Evidenzia altresì le difficoltà operative che incontreranno le amministrazioni comunali nell'attuare la disposizione.

Andrea SARUBBI (PD), nel condividere le considerazioni testé svolte dai deputati Zaccaria e Samperi, richiama l'orientamento espresso dalla Comunità di Sant' Egidio in relazione all'assoluto rilievo che assume la residenza, considerata la premessa per poter accedere ai numerosi diritti che la norma in oggetto inevitabilmente pregiudica.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Bernardini 42.1, Amici 42.14, Palomba 42.13 e Turco 42.12, nonché gli identici emendamenti Contento 42.2, Mussolini 42.4 e Di Biagio 42.3.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) illustra l'emendamento a sua firma 42.6, teso ad uniformare i requisiti previsti per il ricongiungimento familiare e per l'idoneità anagrafica.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, nel ribadire il parere contrario sull'emendamento Zeller 42.6, fa notare che sono previsti requisiti diversi in quanto si riferiscono a norme distinte.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Zeller 42.6, Miotto 42.11, Turco 42.9, Miotto 42.8 e Turco 42.10.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Di Biagio 42.5; si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni respingono l'emendamento Zeller 42.7.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti presentati all'articolo 43.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello del relatore.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene vessatorie per i cittadini extracomunitari le previsioni di cui all'articolo 43 in quanto assumono una valenza veramente punitiva con l'effetto di aumentare la condizione di emarginazione in cui versano in particolar modo gli stranieri che non possono ricorrere a sistemi legali di trasferimento di denaro.

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Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Bernardini 43.1, Amici 43.5 e Di Biagio 43.2, nonché gli emendamenti Vietti 43.3 e Palomba 43.4.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti D'Ippolito Vitale 43.6 e 43.7; si intende che vi abbia rinunciato.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Bernardo 44.1 e Palomba 44.2.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello del relatore.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Bernardo 44.1; si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni respingono l'emendamento Palomba 44.2.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 45 ad esclusione degli emendamenti del Governo 45.102, 45.100 e 45.101, nonché degli identici emendamenti 45.2 dei relatori, Mussolini 45.21, Turco 45.44, Narducci 45.35, Zaccaria 45.66, Contento 45.37, Di Biagio 45.18, Capano 45.10, Vietti 45.29, Bernardini 45.8 e Palomba 45.51.

Roberto ZACCARIA (PD), premesso che tutti gli emendamenti all'articolo 45 sono importanti in quanto tutte le disposizioni dell'articolo limitano diritti fondamentali della persona, si soffermerà soltanto sull'emendamento Ferranti 45.59, soppressivo della lettera f) del comma 1. La disposizione tende infatti ad impedire il riconoscimento dei figli da parte degli immigrati irregolari, colpendo in questo modo la persona direttamente alla nascita e in qualche misura negandole l'esistenza, ed è pertanto la più grave ed incivile tra le disposizioni del provvedimento.

Guido MELIS (PD) rileva che l'articolo 45 è il cuore del provvedimento, quello nel quale si concentra il maggior numero di disposizioni inique: dal contributo per il permesso di soggiorno all'arresto per chi non esibisce il documento di identità; dal test di conoscenza della lingua italiana, di per sé condivisibile ma del quale non si specificano le modalità rimettendolo alla discrezionalità della pubblica amministrazione, all'obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei medici. A quest'ultimo riguardo, è infatti vero che i relatori hanno presentato un emendamento soppressivo della lettera t) del comma 1, ma è altresì vero che, nel momento in cui l'immigrazione clandestina è configurata come reato, è obbligo di ogni pubblico ufficiale procedere alla sua denuncia all'autorità giudiziaria.

Cinzia CAPANO (PD) si sofferma in particolare sulla lettera f) del comma 1, la quale, se letta in combinato disposto con il resto dell'ordinamento, comporta effetti che ritiene non siano voluti dalla maggioranza: di certo infatti nessuno intende vietare il riconoscimento del figlio agli immigrati irregolari, il che, oltre che ai più elementari principi etici, sarebbe contrario alle convenzioni internazionali in materia di infanzia. Eppure l'effetto che deriva dalla disposizione citata è appunto che gli immigrati clandestini, non essendo in condizione di esibire il permesso di soggiorno, non potranno procedere al riconoscimento del figlio, con la conseguenza che il minore sarà dichiarato automaticamente non riconosciuto e adottabile.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO fa presente che l'articolo 19, comma 2, lettera d) del testo unico dell'immigrazione, di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, prevede che durante la gestazione e per i sei mesi successivi al parto non possa procedersi all'espulsione della madre e che il questore debba rilasciare a quest'ultima, per tale periodo, un permesso di soggiorno. Tale diritto è stato esteso dalla Corte costituzionale al marito convivente della donna che partorisce. Alla

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nascita del bambino, pertanto, i genitori risulteranno in regola con il permesso di soggiorno e sarà pertanto loro consentita non soltanto la dichiarazione di nascita ma anche la richiesta di qualunque provvedimento che abbia come presupposto il regolare soggiorno sul territorio nazionale. Si aggiunga che il testo in esame preclude all'immigrato irregolare soltanto la possibilità di chiedere provvedimenti in suo favore, mentre la dichiarazione di nascita costituisce un atto nell'interesse del bambino.

Cinzia CAPANO (PD) ritiene che la precisazione resa dal rappresentante del Governo non sia convincente. In ogni caso, nel prendere atto con soddisfazione che il Governo nega di voler perseguire l'obiettivo di impedire ai genitori che siano immigrati irregolari di poter riconoscere i propri figli, ritiene che non dovrebbero esserci allora obiezioni ad una riformulazione della norma che eviti ogni possibile equivoco interpretativo che porti alle conseguenze illustrate.

Mario TASSONE (UdC) ritiene che, considerata l'estrema delicatezza della questione, sarebbe opportuna una ulteriore riflessione sul punto in vista della discussione in Assemblea.

Giovanni CUPERLO (PD) ricorda che, nell'ambito delle audizioni svoltesi la scorsa settimana, l'organizzazione Save the children ha manifestato una forte preoccupazione sulla disposizione in esame, esprimendo il timore che essa possa indurre le donne a non recarsi in ospedale per il parto, con gravi rischi conseguenti di aumento della mortalità neonatale e per la salute pubblica. Ritiene che, di fronte a tali rischi, sarebbe saggio che il Governo e la maggioranza si assumessero la responsabilità di riformulare la disposizione in esame per evitare che sorgano equivoci in sede di interpretazione.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, considerato il limpido e convincente chiarimento fornito dal sottosegretario Mantovano e sottolineato che nessuno della maggioranza ha mai inteso impedire l'iscrizione dei nuovi nati all'anagrafe, non ritiene necessaria alcuna modifica alla norma in esame.

Federico PALOMBA (IdV) rileva la sussistenza di una evidente discrasia tra l'interpretazione letterale dell'articolo 45, comma 1, lettera f), con effetti fortemente discriminatori e preoccupanti, e l'interpretazione che della norma viene fornita dal Governo e dalla maggioranza. Invita quindi il Governo a risolvere tale questione interpretativa.

Anna Paola CONCIA (PD) nel replicare al relatore per la I Commissione, onorevole Santelli, precisa che il collega Cuperlo non ha fatto riferimento a polemiche giornalistiche, bensì alle audizioni svoltesi dinanzi a queste Commissioni.

Donatella FERRANTI (PD) rileva che il sottosegretario Mantovano ha dato dell'articolo 45, comma 1, lettera f) un'interpretazione che dimostra come il significato letterale della stessa diverga da quella che sembra essere l'intenzione del Governo. Ritiene pertanto assolutamente indispensabile riformulare o sopprimere la norma, per evitare ambiguità interpretative.

Roberto ZACCARIA (PD) rileva come dal dibattito siano emersi tutti i possibili, gravi ed inquietanti equivoci interpretativi e applicativi insiti nella formulazione dell'articolo 45, comma 1, lettera f), che costituisce una norma assolutamente qualificante del provvedimento in esame. Chiede quindi al Governo e ai relatori di chiarire se vi sia la disponibilità a sopprimere tale disposizione, eventualmente con l'impegno a verificare la possibilità di addivenire in Assemblea ad una formulazione maggiormente condivisa che non susciti dubbi interpretativi. Avverte che, in mancanza di tale disponibilità, i deputati del gruppo del Partito democratico saranno costretti a prendere atto dell'inutilità della prosecuzione del dibattito e ad abbandonare i lavori delle Commissioni.

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Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO rileva che, pur sussistendo la massima disponibilità del Governo al dialogo e all'approfondimento, nel caso di specie, come già chiarito, non esistono i rischi paventati dall'opposizione. Ribadisce, infatti, che la disposizione in esame ha unicamente lo scopo di evitare che gli stranieri privi del permesso di soggiorno possano ottenere licenze commerciali e atti similari, mentre tutte le altre ipotesi prospettate dall'opposizione sono al di fuori della norma. Non ritiene, pertanto, che sussistano motivi per sopprimere o modificare la disposizione in esame.

Roberto ZACCARIA (PD), alla luce di quanto dichiarato dal rappresentante del Governo, annuncia che i deputati del gruppo del PD abbandoneranno i lavori delle Commissioni.

I deputati del gruppo del Partito democratico abbandonano i lavori delle Commissioni.

Pierluigi MANTINI (UdC) rileva che la norma in esame presenta oggettivi profili di ambiguità interpretativa e invita il Governo ad una maggiore riflessione in vista dell'esame in Assemblea.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.54, 45.5, 45.17, 45.38, 45.56 e 45.16, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Zeller 45.33 e approvano l'emendamento 45.102 del Governo.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.57, 45.58, 45.59, 45.36, 45.22, 45.13, 45.11, 45.4 e 45.47, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Palomba 45.53 e Vietti 45.28.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.48, 45.25, 45.60, 45.6, 45.61 e 45.27, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) illustra il proprio emendamento 45.30, volto a prevedere che il test di conoscenza della lingua di cui all'articolo 45, comma 1, lettera h), debba avere ad oggetto la lingua italiana o la lingua tedesca nella provincia di Bolzano. Raccomanda l'approvazione di tale emendamento ritenendo che altrimenti la norma sarebbe affetta da un vizio di costituzionalità.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO si rimette alla Commissione con riferimento all'emendamento Zeller 45.30.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, conferma il parere contrario dei relatori sull'emendamento Zeller 45.30, ritenendo che esso stesso, introducendo un trattamento differenziato non per tutte le zone caratterizzate da bilinguismo ma per la sola provincia di Bolzano, possa introdurre nella disposizione un elemento di incostituzionalità.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira il proprio emendamento 45.30, invitando il Governo e i relatori ad un approfondimento della questione in vista dell'esame in Assemblea.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.34 e 45.49, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Le Commissioni approvano l'emendamento del Governo 45.100.

Donato BRUNO, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Dussin 45.9. Avverte altresì che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.3, 45.62, 45.63 e 45.64, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

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Le Commissioni approvano l'emendamento del Governo 45.101.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.40, 45.19, 45.1, 45.46, e 45.20, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira i propri emendamenti 45.32 e 45.31.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.41, 45.12, 45.52, 45.65, 45.43, 45.15, 45.26, 45.7, 45.42, 45.44, 45.35, 45.66, 45.18, 45.10, 45.8 e 45.51, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti 45.2 dei relatori, Mussolini 45.21 e Vietti 45.29.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione dell'approvazione degli identici emendamenti 45.2 dei relatori, Mussolini 45.21 e Vietti 45.29, non saranno posti in votazione gli emendamenti Mussolini 45.23 e 45.24. Avverte altresì che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 45.39, 45.45 e degli articoli aggiuntivi 45.01, si intende che essi vi abbiano rinunziato.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 46.2 del Governo e parere contrario sulle restanti proposte emendative presentate all'articolo 46.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO, esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni approvano l'emendamento 46.2 del Governo.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza dei deputati Rampelli e Bernardini: si intende che abbiano rinunciato all'emendamento 46.1 e all'articolo aggiuntivo 46.01.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 47.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza dei deputati Bernardini, Amici, Di Biagio, Bossa e Fontanelli: si intende che abbiano rinunciato ai loro emendamenti 47.1, 47.5, 47.2, 47.3 e 47.4.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 50.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza dei deputati Di Biagio, Palomba, Livia Turco, Zaccaria, Bordo e Murer: si intende che abbiano rinunciato ai loro emendamenti 50.1, 50.4, 50.3, 50.5, 50.6 e 50.2.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ritira l'emendamento 51.1 del Governo.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Zaccaria 51.2.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del deputato Zaccaria: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 51.2.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere

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favorevole sugli identici emendamenti 52.10 del Governo e Luciano Dussin 52.6, purché riformulati nel senso di sostituire al comma 3 le parole «quelle di cui al presente comma» con le parole «queste ultime». Esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative presentate all'articolo 52.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori e accetta la riformulazione proposta.

Luciano DUSSIN (LNP) accetta la riformulazione proposta.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del deputato Bressa: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 52.1.

Mario TASSONE (UdC) illustra le finalità dell'emendamento Rao 52.2, sottolineando che la sicurezza deve essere garantita esclusivamente dallo Stato attraverso le Forze di polizia.

Le Commissioni respingono l'emendamento Rao 52.2.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza dei deputati Palomba e Bernardini; si intende che abbiano rinunciato ai loro emendamenti 52.3 e 52.4.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti 52.10 del Governo e Luciano Dussin 52.6 (nuova formulazione). Sono pertanto preclusi gli emendamenti Mantini 52.7, Rao 52.5, Bernardini 52.8 e 52.9.

Pierluigi MANTINI (UdC) ritira il suo articolo aggiuntivo 52.01.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 53.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza dei deputati Bernardini, Sbrollini, Palomba, Amici e Binetti: si intende che abbiano rinunciato ai loro emendamenti 53.1, 53.2, 53.3, 53.4 e 53.5.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO ritira gli emendamenti 54.1 e 54.9 del Governo.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 54.14, nonché sull'emendamento 54.30 dei relatori, esprimendo parere contrario sulle restanti proposte emendative presentate all'articolo 54.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello del relatore.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Palomba 54.15; si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni approvano l'emendamento del Governo 54.14; risultano pertanto preclusi gli emendamenti Zeller 54.2 e 54.3.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira gli emendamenti a sua firma 54.4, 54.5, 54.6, 54.7 e 54.8.

Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 54.30.
Risultano preclusi dall'approvazione dell'emendamento del Governo 54.14 gli emendamenti Bossa 54.10, Zeller 54.11, 54.12 e 54.13.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli articoli aggiuntivi Cosenza 54.01 e 54.02; si intende che vi abbia rinunciato.

Donato BRUNO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivi Pini 56.01 è stato ritirato dal suo presentatore.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere

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contrario sugli emendamenti Zeller 57.2, 57.1 e 57.3.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello del relatore.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Zeller 57.2 e 57.1.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira l'emendamento a sua firma 57.3.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 58.1.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello del relatore.

Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 58.1.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Cassinelli 60.1 e Ferranti 60.2 parere contrario sui restanti emendamenti all'articolo 60. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Zeller 60.01, proponendone la trasformazione in ordine del giorno.

Donato BRUNO, presidente, avverte che in considerazione dell'assenza dei presentatori dell'emendamento 60.2, si intende che essi vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni approvano l'emendamento Cassinelli 60.1.

Donato BRUNO, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti 60.1 e 60.2 risultano preclusi gli emendamenti Rao 60.3, Cassinelli 60.4 e 60.5, Rao 60.7, Ferranti 60.8 e Rao 60.9

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira il suo articolo aggiuntivo 60.01.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 61.1 del Governo, invitando pertanto al ritiro dei restanti emendamenti all'articolo 61.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni approvano l'emendamento 61.1 del Governo.

Donato BRUNO, presidente, avverte che risultano così preclusi gli emendamenti Bianconi 61.2 e Abrignani 61.3. Ricorda inoltre che l'emendamento Di Cagno 61.4 è stato dichiarato inammissibile.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 62.1 del Governo.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Le Commissioni approvano l'emendamento 62.1 del Governo.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Rampelli 63.1.

Donato BRUNO, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Rampelli 63.1, avverte che si intende che vi abbiano rinunciato. Ricorda quindi che l'articolo aggiuntivo 65.01 del Governo è stato ritirato. Avverte infine che si passa all'esame dell'emendamento Contento 1.11, precedentemente accantonato.

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore per la II Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 1.11 a condizione che sia riformulato nei termini che illustra (vedi allegato).

Manlio CONTENTO (PdL) riformula l'emendamento nei termini indicati dal relatore per la II Commissione.

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Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 1.11 (nuova formulazione).

Pierluigi MANTINI (UdC), considerata la delicatezza dell'emendamento e l'ora, annuncia che il suo gruppo si asterrà dalla votazione, riservandosi di riproporre la questione in Assemblea.

Le Commissioni approvano l'emendamento Contento 1.11 (nuova formulazione).

Donato BRUNO, presidente, avverte che si passa all'esame dell'articolo 34, precedentemente accantonato.

Jole SANTELLI (PdL), relatore per la I Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Stracquadanio 34.1; esprime parere contrario sugli emendamenti Garavini 34.7 e Palomba 34.4 e parere favorevole sull'emendamento Contento 34.2; invita al ritiro dell'emendamento Bertolini 34.5; esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 34.6 e sugli articoli aggiuntivi Garavini 34.02, 34.01 e 34.03, Palomba 34.04 e 34.05.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello dei relatori salvo che sull'emendamento Contento 34.2, che invita il presentatore a riformulare nella parte consequenziale nel senso di sostituire il secondo periodo del capoverso con il seguente: «Il procuratore della Repubblica procedente comunica la richiesta di rinvio a giudizio all'Autorità di cui all'articolo 6, la quale cura la pubblicazione della comunicazione sul sito dell'Osservatorio».

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO invita invece al ritiro dell'emendamento Contento 34.2, facendo presente che il testo dell'articolo 34 è il frutto di un complesso ed intenso lavoro di approfondimento che ha coinvolto tutti i ministeri interessati e la stessa Presidenza del Consiglio dei ministri ed ha inoltre ricevuto l'ampio voto favorevole del Senato. Riterrebbe pertanto preferibile mantenere il testo del Senato, con l'impegno ad approfondire la questione in Assemblea.

Manlio CONTENTO (PdL) preferisce per contro procedere all'inverso, modificando il testo in Commissione, salvo ripristinarlo in Assemblea dopo aver svolto ulteriori approfondimenti: sul testo attuale nutre infatti dubbi di costituzionalità. Riformula quindi il suo emendamento nei termini suggeriti dal sottosegretario Caliendo.

Pierluigi MANTINI (UdC) condivide l'orientamento del deputato Contento, ritenendo preferibile modificare il testo nel senso da lui proposto, salvo poi ripristinare il testo iniziale nel corso dell'esame in Assemblea.

Raffaele VOLPI (LNP) dichiara che il suo gruppo ritiene invece che il testo del Senato sia quello che meglio corrisponde all'azione del Governo: per questa ragione il proprio gruppo voterà contro l'emendamento Contento 34.2, anche nella nuova riformulazione.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) ritira il suo emendamento 34.1.

Donato BRUNO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Garavini 34.7 e Palomba 34.4, avverte che si intende che vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni approvano l'emendamento Contento 34.2 (nuova formulazione).

Giuseppe CALDERISI (PdL) sottoscrive e ritira l'emendameto Bertolini 34.5.

Donato BRUNO, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Ferranti 34.6 e degli articoli aggiuntivi Garavini 34.02, 34.01 e 34.03, Palomba 34.04 e 34.05, avverte che si intende che vi abbiano rinunciato. Avverte infine che, essendosi così concluso l'esame

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degli emendamenti, il testo risultante sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per le 15.30.

La seduta termina alle 2 del 29 aprile 2009.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 28 aprile 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 22.40 alle 23.10.