CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 gennaio 2009
125.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 22 gennaio 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 9.05.

DL 200/2008: Misure urgenti in materia di semplificazione normativa.
Nuovo testo C. 2044 Governo.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, ricorda che, come precisato dal Ministro Calderoli nel corso della sua audizione presso la Commissione affari costituzionali, il decreto-legge in esame è finalizzato a completare il progetto di creazione in Italia di una banca dati unitaria, pubblica e gratuita in stretto collegamento e sinergia con l'opera di disboscamento normativo avviata nel 2005 con il cosiddetto «provvedimento taglia-leggi».
Al riguardo, ricorda che con l'articolo 107 della legge finanziaria 2001 è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio un apposito fondo destinato al finanziamento di iniziative volte a promuovere l'informatizzazione e la classificazione della normativa in vigore con il duplice obiettivo di facilitarne la ricerca e la consultazione gratuita da parte dei cittadini e di fornire al legislatore strumenti per l'attività di riordino normativo.
Lo stesso articolo 107 della legge finanziaria 2001 ha demandato la definizione del programma, delle forme organizzative e delle modalità di funzionamento del fondo citato ad un successivo decreto. Tale decreto, che è stato adottato il 24 gennaio 2003, ha individuato i contenuti del programma istituendo un Comitato guida che ha svolto un'attività preliminare alla istituzione della banca dati, confrontandosi con rilevanti problemi, sintetizzabili nell'elevatissima mole di provvedimenti legislativi entrati in vigore dal 1861 e nella frammentazione e nel disordine dell'ordinamento giuridico.
In linea con tale attività preparatoria il decreto-legge in esame ha ridefinito taluni aspetti procedurali connessi alla costituzione

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della citata banca dati e ha operato l'espressa abrogazione di una notevole mole di atti normativi primari, individuando contestualmente alcune leggi tuttora vigenti tra quelle che invece erano destinate ad essere espunte dall'ordinamento in conseguenza dell'effetto abrogativo disposto dall'articolo 24 del decreto-legge n. 112 del 2008, che si sarebbe prodotto a far data dal 22 dicembre 2008.
Ricorda altresì che l'articolo 2, comma 1, dispone l'abrogazione - a decorrere dal 16 dicembre 2009 - di circa 29 mila atti normativi primari indicati nell'allegato 1 del provvedimento che, secondo quanto riportato testualmente nella relazione illustrativa, appaiono «di incerta o dubbia vigenza» e che comunque è utile abrogare espressamente. Si tratta di provvedimenti che risalgono al periodo antecedente l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana, emanati tra il 1861 ed il 31 dicembre 1947.
L'articolo 2, comma 2 demanda ad un successivo atto ricognitivo del Governo l'individuazione delle disposizioni di rango regolamentare implicitamente abrogate in quanto connesse esclusivamente alla vigenza degli atti legislativi abrogati in forza del comma 1.
Da ultimo, l'articolo 3 espunge alcuni atti normativi di rango primario di cui all'allegato 2 dall'elenco dei provvedimenti abrogati ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge n. 112 del 2008, che ha disposto - a decorrere dal 22 dicembre 2008 - l'abrogazione di 3.370 atti normativi di rango primario.
L'abrogazione di quasi 29 mila atti normativi, oltre a semplificare il lavoro di immissione nella banca dati dianzi citata, comporta infatti anche «cospicui risparmi di spesa, considerando che l'inserimento e la marcatura di un atto legislativo nella banca dati pubblica costa circa 200 euro».
Ciò premesso, in via generale, da una prima limitata indagine a campione effettuata sull'allegato, rileva che, con particolare riferimento alle competenze della Commissione difesa, sono ricompresi nell'allegato alcuni atti normativi - di cui si prevede l'abrogazione - i cui effetti potrebbero essere non del tutto esauriti, stando anche alle informazioni fornite per le vie brevi dagli uffici del Ministero della difesa. Per tutti questi provvedimenti ritiene opportuno che il Governo fornisca informazioni più puntuali circa l'attuale sussistenza o l'avvenuto venir meno dei relativi effetti.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul provvedimento in esame, si riserva di esprimere una proposta di parere, anche alla luce dei chiarimenti che saranno forniti dal Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso della discussione.

Il sottosegretario Guido CROSETTO osserva preliminarmente che le norme di cui agli articoli 2 e 3 del provvedimento in esame riguardano direttamente anche il Ministero della difesa, in quanto tra le fonti da abrogare di cui all'allegato 1 del presente provvedimento e le fonti da espungere dall'allegato A del decreto-legge n. 112 del 2008, di cui all'allegato 2 del provvedimento stesso, vi sono numerose norme concernenti l'ordinamento militare. Segnala altresì che, in sede di preventiva concertazione interministeriale, il Ministero della difesa ha chiesto di espungere 185 atti normativi dallo schema dell'elenco delle fonti da abrogare - di cui 1.985 di interesse della difesa - ravvisando l'opportunità del loro mantenimento in vigore, in considerazione del fatto che tali atti, unitamente a circa 2.100 fonti primarie costituenti il «repertorio delle disposizioni legislative statali di interesse della difesa» sono già oggetto di una complessa e rilevante opera di ricodificazione dell'ordinamento militare che l'Amministrazione della difesa sta attuando sulla base delle previsioni di cui all'articolo 14 della legge n. 246 del 2005. Nel segnalare pertanto come l'abrogazione di tali norme sarà possibile solo contestualmente all'entrata in vigore del «codice delle leggi militari», evidenzia come nel citato allegato 1 risultino tuttavia ancora presenti fra gli atti primari da abrogare 24 degli originari 185 segnalati in sede di concertazione interministeriale.

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Si tratta in particolare degli atti primari indicati nell'allegato 1 ai seguenti numeri: 4220; 4520; 4563; 6823; 7116; 7495; 7601; 7762; 8033; 8457; 9850; 9859; 9861; 9865; 9932; 10188; 10285; 10646; 11456; 11582; 11968; 12014; 22023; 24214.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, sulla base dei chiarimenti forniti dal Governo, ritiene di poter formulare una proposta di parere favorevole con la condizione che siano espunti dall'allegato 1 del provvedimento in oggetto gli atti normativi indicati dal Governo stesso.

Ettore ROSATO (PD) osserva come siano necessari ulteriori chiarimenti in merito alle ragioni che giustificano la soppressione dall'allegato 1 degli atti normativi dianzi citati, alcuni dei quali sembrerebbero privi di un effettivo contenuto normativo. In ogni caso, ritiene che il parere del relatore dovrebbe contenere l'indicazione di un termine entro il quale si dovrebbe provvedere all'emanazione del testo unico preannunciato dal rappresentante del Governo.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, nel replicare alle osservazioni del deputato Rosato, sottolinea come il parere che la Commissione è chiamata ad esprimere debba contenere indicazioni precise circa i correttivi da apportare al testo del provvedimento, che non possono essere subordinate al verificarsi di eventi futuri.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, propone al relatore di inserire nelle premesse della sua proposta di parere l'espressa menzione del fatto che i predetti atti normativi, secondo i chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, dovrebbero essere espunti dall'allegato 1, in quanto saranno inclusi nell'ambito di un testo unificato sull'ordinamento militare che l'Amministrazione della difesa sta predisponendo sulla base delle previsioni contenute nella legislazione vigente.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, nell'accogliere i suggerimenti del presidente Garofani, formula una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 9.15.