CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 dicembre 2008
106.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 10 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 9.40.

5-00694 Ferranti ed altri e 5-00717 Vietti e Rao: Sullo svolgimento delle prove scritte del concorso per magistrato ordinario.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Donatella FERRANTI (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la puntuale relazione, dalla quale peraltro non emerge con chiarezza se vi siano stati candidati, trovati in possesso di testi non consentiti prima della lettura delle tracce, che poi non siano stati espulsi. Anche la questione relativa al membro della Commissione che ha abbandonato anticipatamente i lavori della stessa avrebbe dovuto essere oggetto di approfondimento. Più in generale, sottolinea come da quanto accaduto risultino evidenti le gravi carenze organizzative imputabili al ministero della giustizia e agli uffici competenti. Ritiene quindi necessario, in particolare, che si verifichi come è stato organizzato il controllo dei codici utilizzati dai candidati e, segnatamente, se il personale addetto a tale compito avesse la necessaria qualifica e gli strumenti per eseguire il controllo. Sottolinea altresì che la risposta del Governo evidenzia soprattutto comportamenti negativi di candidati, aspiranti magistrati, con indiretta delegittimazione della magistratura stessa. Come accennato, al contrario, sarebbe necessario approfondire le disfunzioni organizzative, peraltro molto gravi, relative ad un concorso ritenuto fino ad oggi molto serio e selettivo. Sarebbero quindi necessari molti ulteriori approfondimenti e chiarimenti, affinché si possano dare riposte adeguate ai candidati e le loro famiglie, che hanno investito ingenti risorse per la partecipazione a questo concorso.

Roberto RAO (UdC), condivide le osservazioni dell'onorevole Ferranti, sottolineando come le stesse siano particolarmente qualificate, provenendo da un ex magistrato con diretta esperienza anche in tema di organizzazione dei concorsi per l'accesso alla magistratura ordinaria. Ringrazia il sottosegretario Caliendo per avere fornito una risposta dettagliata, pur rilevando che, dopo circa due settimane dal verificarsi dei fatti, forse ci si poteva attendere qualche ulteriore approfondimento e chiarimento. I fatti oggetto delle interrogazioni, infatti, sono molto gravi, anche perché riguardano futuri magistrati. Dalla risposta del Governo, tuttavia, non sembrano emergere elementi che mettano in dubbio la regolarità del concorso, mentre è evidente che occorre fare luce quantomeno sulle evidenti carenze organizzative, anche per evitare la delegittimazione dei vincitori di un concorso la cui regolarità potrebbe in futuro risultare dubbia.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 10 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 10.10.

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5-00649 Lo Presti e Costa: Sulla soppressione degli enti con meno di cinquanta dipendenti in organico.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Antonino LO PRESTI (PdL) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Antonino LO PRESTI (PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per aver fornito una risposta soddisfacente, che chiarisce la questione posta dagli interroganti.

5-00650 Rao: Sulle carenze di organico e di risorse del Tribunale di Venezia.

Roberto RAO (UdC) illustra l'interrogazione, della quale è confirmatario, che mette in luce la gravissima carenza di risorse del Tribunale di Venezia, recentemente evidenziate anche dalla stampa in seguito alle dichiarazioni rese da taluni magistrati del predetto ufficio giudiziario.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO. risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Ricorda quindi che il Governo, accogliendo un apposito ordine del giorno alla Camera, si è impegnato a proporre la riforma della magistratura ordinaria entro il 31 dicembre 2009. Precisa inoltre che il ministero della giustizia ha bloccato l'efficacia degli interpelli per il trasferimento di personale amministrativo nell'ambito del Veneto, per evitare gravi situazioni di vacanza in taluni uffici giudiziari.

Roberto RAO (UdC), ringrazia il rappresentante del Governo per la puntualità della risposta, dalla quale si dovrebbe desumere che i magistrati del tribunale di Venezia avrebbero ben poco di cui lamentarsi e che, anzi, gli stessi indugerebbero ad una gestione piuttosto disinvolta delle risorse disponibili. Il che, anche in considerazione della nota e grave carenza di risorse destinate alla giustizia, suscita più di una perplessità. Si dichiara quindi soddisfatto, ma solo nei limiti in cui anche i magistrati del Tribunale di Venezia possano confermare lo stato delle cose, come descritto nella risposta del Governo. Sottolinea altresì lo stretto nesso tra competitività del sistema-Paese e giustizia, soprattutto civile, come peraltro più volte evidenziato dal Ministro Alfano. Invita infine a tenere sempre in debito conto denunce come quelle oggetto della interrogazione, che sono il segnale di una evidente sofferenza del settore giustizia.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.25 alle 10.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 10 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 10.30.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Giulia BONGIORNO, presidente, comunica che, a seguito della riunione di ieri

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dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto, ai sensi degli articoli 23, comma 6, primo periodo, e 25, comma 2, del Regolamento, il seguente programma dei lavori della Commissione per il periodo dicembre 2008-gennaio 2009:

PROGRAMMA DEI LAVORI PER IL PERIODO DICEMBRE 2008 -GENNAIO 2009

Dicembre.
Sede referente:
Introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti (C. 1440 ed abb.).
Disposizioni in materia di violenza sessuale (C. 611 ed abb.).
Disposizioni in materia di pedofilia (C. 665 ed abb.).
Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (C. 406 ed abb.).
Norme contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere (C. 1658 ed abb.).
Disposizioni in materia di azione risarcitoria collettiva (C. 410 ed abb.).
Riforma della disciplina delle persone giuridiche e delle associazioni non riconosciute (C. 1090).

Gennaio.
Audizioni:
Audizione del Ministro della giustizia sulla magistratura onoraria.
Sede referente:
Seguito dell'esame dei progetti di legge iscritti nel programma di dicembre il cui esame non si sia concluso.
Modifiche al codice di procedura penale in materia di revisione a seguito di sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo ( C. 1538 ed abb.).
Modifiche alla legge 13 aprile 1988, n. 117, in materia di responsabilità civile dei magistrati (C. 1429).
Riforma dell'ordinamento della professione di avvocato (C. 1004 ed abb.).
Disposizioni per l'incentivazione del mercato delle abitazioni, il contrasto dell'evasione fiscale e la tutela degli acquirenti di immobili (C. 1752).
Modifiche al codice penale, in materia di prescrizione del reato (C. 1235).
Modifiche al titolo XI del libro quinto del codice civile concernenti la disciplina sanzionatoria in materia di false comunicazioni sociali e di altri illeciti societari (C. 1895).
Nuove norme in materia di attività complementari dell'ufficiale giudiziario nel processo civile e modifiche alla disciplina concernente le mansioni e i compensi degli ufficiali giudiziari (C. 1068).
Risoluzioni:
Sulla Corte penale internazionale (7-00087).

Giulia BONGIORNO, presidente, si riserva, comunque, di inserire nel programma dei lavori ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, gli atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere, i disegni di legge di conversione di decreti-legge, gli altri atti dovuti e i progetti di legge trasmessi dal Senato, nonché lo svolgimento di atti di sindacato ispettivo.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 10.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 10 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 10.35.

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DL 180/08: Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca.
C. 1966 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Angela NAPOLI (PdL), relatore, osserva che il decreto-legge n. 180 del 2008 contiene un'articolata serie di misure urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca.
Per quanto concerne gli ambiti di competenza della Commissione Giustizia, segnala il combinato disposto dell'articolo 1, comma 3, e dell'articolo 4.
L'articolo 1, comma 3, eleva dal 20 per cento al 50 per cento il limite al turn-over nelle università, previsto dall'articolo 66 del decreto-legge n. 112 del 2008. Ciascuna università destina tale somma per una quota non inferiore al 60 per cento all'assunzione di ricercatori e per una quota non superiore al 10 per cento all'assunzione di professori ordinari.
L'articolo 4 prevede che per la copertura degli oneri recati dall'articolo 1, comma 3 (quantificati in 24 milioni di euro nel 2009, 71 milioni di euro nel 2010 e 141 milioni di euro a partire dal 2011) si proceda a riduzione lineare delle missioni di spesa di ciascun Ministero, secondo gli importi indicati nell'elenco 1 allegato al decreto.
In particolare, le riduzioni delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa del ministero della giustizia per il triennio 2009-2011 ammontano complessivamente a: 601.000 per il 2009, 2.053.000 per il 2.010 e 4.083.000 per il 2011. Le riduzioni incidono sulle missioni: Giustizia, Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, Fondi da ripartire.
Osserva che se, da un lato, il Governo ha sin dall'inizio della legislatura individuato nel settore della giustizia uno dei punti cardine per il rilancio della competitività del sistema Paese e nella riforma della Giustizia uno dei punti nodali della sua azione politica, dall'altro, tuttavia, si continua ad assistere ad una progressiva erosione delle risorse necessarie non solo alla realizzazione delle preannunciate riforme, ma anche allo stesso funzionamento ordinario dell'amministrazione della Giustizia. Inoltre non può negarsi che, a fronte di tagli di spesa concreti ed effettivi, sono state adottate delle misure che, per quanto pregevoli e condivisibili (come l'istituzione del Fondo unico giustizia), tuttavia necessitano di tempo e di strumenti di attuazione per produrre un effetto quantomeno compensativo dei tagli di spesa effettuati.
L'ulteriore taglio delle dotazioni finanziarie del ministero della Giustizia previsto dal provvedimento in esame desta perplessità non solo perché riguarda uno dei settori del Paese maggiormente in crisi, ma anche perché potrebbe in parte contraddire le finalità stesse del provvedimento. Ricorda infatti che il decreto-legge n. 180 del 2008, nel valorizzare il diritto allo studio, il merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca, si prefigge lo scopo di rilanciare, sotto questo profilo, la competitività del sistema-Paese. Pertanto, la sottrazione di ulteriori risorse all'amministrazione della giustizia, altro settore individuato dal Governo come fondamentale per il recupero di competitività del Paese, è una scelta che deve essere adottata all'esito di un bilanciamento di tutti gli interessi coinvolti e di una ponderata valutazione degli effetti complessivi, anche macroeconomici, che con il provvedimento in esame si intendono produrre.
Conclusivamente, ritiene che sul provvedimento in esame possa essere espresso un parere favorevole, poiché le finalità che lo stesso persegue appaiono condivisibili e comunque, per le parti di competenza della Commissione Giustizia, non sussistono rilievi di carattere strettamente tecnico.
La proposta di parere, peraltro, è favorevole a condizione che sia soppressa la parte della Tabella 1 relativa alle riduzioni

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delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa del ministero della Giustizia o che, in subordine, siano rimodulate le predette riduzioni in modo da limitare quanto più possibile l'incidenza finanziaria del provvedimento in esame sul bilancio, già gravemente sofferente, del Ministero della giustizia (vedi allegato 4).

Pierluigi MANTINI (PD) pur condividendo gran parte dei rilievi contenuti nella relazione e nella proposta di parere, ritiene che non si possa in alcun modo dare un giudizio favorevole sul complessivo intervento recato dal provvedimento. Inoltre, ritiene che la Commissione Giustizia dovrebbe pronunciarsi anche sull'articolo 1, comma 4, che riguarda la riapertura delle procedure concorsuali. Tale norma infatti, incidendo su diritti quesiti e sulla stabilità di procedure concorsuali sembra rientrare nella competenza della Commissione giustizia ed appare tecnicamente erronea, oltre che non condivisibile.

Giulia BONGIORNO, presidente, rileva che la proposta di parere del relatore è pienamente condivisibile e che la stessa appare correttamente focalizzata sugli aspetti del provvedimento incentrati nella competenza della Commissione giustizia. Né può dirsi che la proposta di parere contenga un giudizio favorevole sulle singole disposizioni della manovra in materia di diritto allo studio, giacché in premessa si precisa di condividere la «finalità» di tale provvedimento, che è appunto quella di sostenere la competitività del sistema-Paese, intervenendo in uno specifico settore. Non si entra quindi nel dettaglio delle modalità di intervento, poiché questo aspetto rientra nelle competenze della Commissione di merito.

Donatella FERRANTI (PD), pur condividendo una parte delle premesse del parere, osserva che la Commissione dovrebbe esprimere un parere contrario. Ritiene che ulteriori tagli al settore della giustizia siano inaccettabili.

Pasquale CIRIELLO (PD) esprime un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame, con particolare riferimento alle previsioni dell'articolo 1, comma 4.

Manlio CONTENTO (PdL) condivide i rilievi del Presidente Bongiorno e ritiene che la proposta di parere, rigorosamente formulata tenendo conto degli ambiti di competenza di questa Commissione, esprima una posizione che dovrebbe essere ampiamente condivisa dalla Commissione medesima. A fronte di questo ulteriore taglio di spesa al ministero della giustizia, ritiene che il Governo debba entro i primi mesi del 2009 chiarire tempi e modi per l'attivazione del Fondo unico giustizia.

Angela NAPOLI (PdL), relatore, sottolinea come la proposta di parere sia stata formulata tenendo conto esclusivamente degli ambiti di competenza della Commissione giustizia. Taluni rilievi critici emersi dal dibattito, pur apparendo condivisibili, attengono tuttavia alla competenza della Commissione di merito. Precisa inoltre, condividendo il precedente intervento del presidente Buongiorno, che il giudizio favorevole contenuto nelle premesse della proposta di parere si riferisce alla «finalità» del provvedimento, volto al rilancio della competitività tramite una serie di interventi, che non spetta a questa Commissione di valutare nel merito, che riguardano il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca. Raccomanda quindi l'approvazione della sua proposta di parere favorevole con osservazione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 4).

DL 171/08: Misure urgenti per il rilancio competitivo del settore agroalimentare.
C. 1961 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 dicembre 2008.

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Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione e che oggi il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 5).

Manlio CONTENTO (PdL) condivide i rilievi contenuti nella proposta di parere, ritenendo peraltro che la stessa sia fin troppo indulgente, a fronte di gravi inesattezze contenute nell'articolo 4-terdecies. Gli errori tecnici e la mancanza di coerenza e razionalità della disciplina sanzionatoria sono infatti talmente gravi da rendere necessario un intervento da parte del Ministro della giustizia, considerato che si tratta di disposizioni introdotte in un decreto-legge.
Osserva che da quelli che sembrano essere degli errori nella formulazione delle fattispecie sanzionatorie, anche di natura penale, derivano delle gravissime conseguenze, che portano a considerare alcune delle disposizioni introdotte nell'articolo 4-terdecies come delle vere e proprie ipotesi di «indulto mascherato». In relazione, ad esempio, al nuovo comma 4 dell'articolo 22, osserva che la soppressione del rinvio all'articolo 17, comma 2, si traduce sostanzialmente nella estinzione del reato connesso alla violazione degli obblighi di cui al predetto articolo 17, comma 2. Tra le diverse incongruenze del testo evidenzia come l'articolo 22, comma 2, nel punire le condotte ivi previste riferite ai prodotti disciplinati dalla legge «contenenti sostanze di cui è vietato l'impiego», sembra sovrapporsi all'analoga previsione di cui al comma 3 dove, accanto alle sostanze si contemplano i «prodotti per i quali sono state utilizzate sostanze di cui è vietato l'impiego». Altra incongruità dell'articolo 4-terdecies emerge dal confronto del comma 1 dell'articolo 21 con il comma 1 dell'articolo 22. Osserva che le due disposizioni puniscono condotte tra di loro simili, prevedendo la sanzione più grave in relazione alla condotta che invece esprime una minore gravità. Per quanto attiene agli errori evidenziati dal relatore nella sua proposta di parere, ritiene che questi siano di tale gravità da rendere necessaria l'apposizione alla proposta di parere favorevole delle condizioni dirette alla loro correzione. Qualora i rilievi del relatore non dovessero essere trasformati in condizione, ritiene che nel parere si dovrebbe specificare che rimane auspicabile un intervento correttivo che ponga rimedio agli errori rilevati e, in particolare, alla depenalizzazione di fatto dei comportamenti posti in essere dagli allevatori in violazione del vigente articolo 17 della legge n. 281 del 1963.

Giulia BONGIORNO, presidente, rileva che sia il relatore che l'onorevole Contento hanno evidenziato aspetti tecnico-giuridici del provvedimento che sono oggettivamente erronei. Questo, d'altra parte, rientra pienamente nei compiti della Commissione giustizia.

Nicola MOLTENI (LNP), relatore, ritiene che si debba esprimere ferma contrarietà soprattutto alla depenalizzazione della condotta di somministrazione di mangimi adulterati.

Francesco Paolo SISTO (PdL) nel condividere le osservazioni dell'onorevole Contento, sottolinea in particolare l'inutilità del comma 4 dell'articolo 22 nella parte in cui si prevede l'applicabilità di reati comuni l'erroneità della medesima disposizione laddove si traduce in un indulto mascherato.

Giulia BONGIORNO, presidente, rilevato che dal dibattito emerge un orienta- mento fortemente critico nei confronti della formulazione della disciplina sanzionatoria contenuta nel provvedimento, ritiene opportuno che la Commissione prosegua tale dibattito concentrandosi sul testo definitivo, come risulterà dall'approvazione degli emendamenti presso la Commissione di merito.

Nicola MOLTENI (LNP), relatore, concorda con il Presidente e osserva che la

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sua proposta di parere sostanzialmente già tiene conto dei rilievi emersi nel corso della discussione.

Giulia BONGIORNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, in modo che la Commissione possa esprimere il parere sul testo risultante dall'approvazione degli emendamenti presso la Commissione di merito.

La seduta termina alle 11.05.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 10 dicembre 2008.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione ECPAT in relazione all'esame dei progetti di legge in materia di pedofilia, C. 665 Lussana, C. 1155 Bongiorno, C. 1305 Pagano, C. 205 Cirielli, C. 1361 Mazzocchi, C. 1522 Palomba, C. 1672 Veltroni, C. 1344 Barbareschi, C. 292 Jannone, C. 1872 Cosenza e C. 1657 Mannucci.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 13.20.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 10 dicembre 2008.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati e del Garante per la protezione dei dati personali, professor Francesco Pizzetti in relazione all'esame dei progetti di legge C. 406 Contento, C. 1415 Governo, C. 1510 Tenaglia e C. 1555 Vietti, in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali.

L'audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 16.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Riforma della disciplina delle persone giuridiche e delle associazioni non riconosciute.
C. 1090 Vietti.
Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini, C. 688 Prestigiacomo, C. 574 De Corato, C. 952 Pelino e C. 1424 Governo.
Disposizioni in materia di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
C. 1658 Concia e C. 1882 Di Pietro.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 105 del 9 dicembre 2008, a pagina 43, prima colonna, 21 riga, sostituire la parola «1194» con la seguente «1195».