CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 dicembre 2017
925.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 9.15.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica che ha cessato di far parte della Commissione il deputato Carmelo Lo Monte e che gli è subentrato il deputato Massimiliano Fedriga, al quale formula, a nome della Commissione, i migliori auguri di buon lavoro.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020.
C. 4768 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni. C. 4768/I Governo, approvato dal Senato (per le parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 dicembre.

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  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice si era riservata di esprimere il proprio parere sulle proposte emendative presentate.
  Avverte quindi che, prima della seduta, i deputati del gruppo del Partito Democratico hanno ritirato tutte le proposte emendative presentate, ad eccezione degli emendamenti Gribaudo 4768/XI/1.2, Miccoli 4768/XI/1.32, Damiano 4768/XI/1.29, Rostellato 4768/XI/1.57, Tinagli 4768/XI/1.38, Gribaudo 4768/XI/1.101, Giacobbe 4768/XI/1.25, Baruffi, 4768/XI/1.94, Damiano 4768/XI/1.58, Damiano 4768/XI/1.35, Di Salvo 4768/XI/1.44, Boccuzzi 4768/XI/1.78, Di Salvo 4768/XI/1.41, Incerti 4768/XI/1.28, Di Salvo 4768/XI/1.42, Paris 4768/XI/1.60 e 4768/XI/1.36.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatrice, esprime parere favorevole sugli emendamenti Gribaudo 4768/XI/1.2, Giacobbe 4768/XI/1.25, Baruffi, 4768/XI/1.94 e Boccuzzi 4768/XI/1.78, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato, precisando che le riformulazioni proposte attengono essenzialmente ai profili relativi alla copertura o alla compensazione degli oneri derivanti dalle medesime proposte emendative. Esprime, invece, parere favorevole sugli emendamenti Miccoli 4768/XI/1.32, Damiano 4768/XI/1.29, Rostellato 4768/XI/1.57, Tinagli 4768/XI/1.38, Gribaudo 4768/XI/1.101, Damiano 4768/XI/1.58, sugli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.20, Damiano 4768/XI/1.35, Polverini 4768/XI/1.98, Simonetti 4768/XI/1. 99, Placido 4768/XI/1.103, Martelli 4768/XI/1.104, Baldassarre 4768/XI/1.105, sugli emendamenti Di Salvo 4768/XI/1.44 e 4768/XI/1.41, Incerti 4768/XI/1.28, Di Salvo 4768/XI/1.42, sugli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.24 e Paris 4768/XI/1.60, nonché sull'emendamento Paris 4768/XI/1.36.
  Formula, invece, un invito al ritiro delle restanti proposte emendative, avvertendo che – altrimenti – il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA, con riferimento agli emendamenti presentati, esprime parere favorevole sull'emendamento Gribaudo 4768/XI/1.2, nella nuova formulazione proposta dalla relatrice. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Miccoli 4768/XI/1.32, a condizione che sia riformulato nel senso di precisare che i tavoli di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico devono risultare aperti alla data dell'entrata in vigore della legge di bilancio e di subordinare la concessione della proroga della mobilità in essere ad un decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Invita al ritiro, altrimenti il parere deve intendersi contrario, dell'emendamento Damiano 4768/XI/1.29, osservando che le tematiche affrontate dalla proposta emendativa potrebbero essere eventualmente considerate mediante una specifica proposta emendativa da presentare presso la Commissione bilancio. Esprime parere favorevole sull'emendamento Rostellato 4768/XI/1.57, rinviando all'esame presso la Commissione bilancio l'approfondimento della congruità della copertura prevista. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Tinagli 4768/XI/1.38 e sull'emendamento Gribaudo 4768/XI/1.101, sul quale è tuttavia necessario attendere le valutazioni del Ministero dell'economia e delle finanze con riferimento all'eventuale necessità di prevedere la copertura finanziaria. Esprime parere favorevole sull'emendamento Giacobbe 4768/XI/1.25, come riformulato secondo la proposta della relatrice, preannunciando la presentazione da parte del Governo di proprie proposte che tengano conto sia delle istanze politiche di cui la Commissione si è fatta interprete anche con tale proposta emendativa sia degli argomenti che sono emersi nella fase di interlocuzione con le organizzazioni sindacali, sempre in coerenza con la cornice finanziaria data. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Baruffi 4768/XI/1.94, nella riformulazione proposta dalla relatrice, e Damiano 4768/XI/1.58, rinviando per entrambi alla competenza del Ministero dell'economia e delle finanze le valutazioni in ordine alla Pag. 159congruità delle coperture finanziarie individuate.
  Sugli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.20, Damiano 4768/XI/1.35, Polverini 4768/XI/1.98, Simonetti 4768/XI/1.99, Placido 4768/XI/1.103, Martelli 4768/XI/1.104 e Baldassarre 4768/XI/1.105, riguardanti la riforma della governance dell'INPS e dell'INAIL, esprime parere contrario ritenendo che tali proposte, per quanto frutto dell'apprezzabile lavoro condotto dalla Commissione, rechino un intervento estraneo al contenuto proprio del disegno di legge di bilancio. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Di Salvo 4768/XI/1.44, rilevando tuttavia la necessità che sulla proposta si esprima anche il Ministero dell'economia e delle finanze, che, insieme al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esercita la funzione di vigilanza sugli enti previdenziali oggetto della proposta. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boccuzzi 4768/XI/1.78, nella nuova formulazione proposta dalla relatrice, rinviando al Ministero dell'economia e delle finanze le necessarie valutazioni in ordine alla copertura finanziaria. Osserva, comunque, che si tratta di un intervento coerente con quanto già affrontato in sede di esame presso il Senato ma che, a suo giudizio, necessita di alcune modifiche al fine di garantire l'effettivo raggiungimento degli obiettivi perseguiti dai presentatori. Parimenti, esprime parere favorevole sull'emendamento Di Salvo 4768/XI/1.41, rinviando al Ministero dell'economia e delle finanze la valutazione in ordine alla congruità della copertura finanziaria. Sull'emendamento Incerti 4768/XI/1.28 si rimette alla valutazione della Commissione, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Di Salvo 4768/XI/1.42, invitando, nel contempo, le presentatrici a verificare la possibilità di introdurre modifiche tecniche volte ad evitare che si producano aggravi burocratici nei confronti dei soggetti chiamati ad applicare le disposizioni. Infine, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.24 e Paris 4768/XI/1.60, nonché sull'emendamento Paris 4768/XI/1.36, fatta salva la necessità di acquisire su tali proposte emendative il parere del Dipartimento della funzione pubblica, competente in materia di pubblico impiego.
  Formula, infine, un invito al ritiro delle restanti proposte emendative, avvertendo che – altrimenti – il parere deve intendersi contrario.

  Chiara GRIBAUDO (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 4768/XI/1.2, proposta dalla relatrice.

  La Commissione approva l'emendamento Gribaudo 4768/XI/1.2, come da ultimo riformulato (vedi allegato 1).

  Cesare DAMIANO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.18 e 4768/XI/1.19: si intende che vi abbia rinunciato.

  Marco MICCOLI (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 4768/XI/1.32 proposta dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento Miccoli 4768/XI/1.32, come da ultimo riformulato (vedi allegato 1).

  Ernesto AUCI (Misto), intervenendo sull'emendamento Damiano 4768/XI/1.29, preannuncia il suo voto contrario, dal momento che la proposta, a suo giudizio, stravolge il senso del Jobs Act. L'introduzione di un forte disincentivo al licenziamento, infatti, lungi dall'indurre i datori di lavoro a non procedere ai licenziamenti, costituirà piuttosto un ulteriore motivo per non assumere con contratti stabili i propri dipendenti. Dichiarandosi contrario anche all'introduzione di incentivi troppo robusti, che influenzano il quadro in cui le imprese si muovono, osserva che la proposta in esame contribuisce ad aumentare le incertezze economiche del Paese, finendo, a suo giudizio, per ottenere un risultato contrario a quello che si sono proposti i firmatari dell'emendamento.

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  Davide BARUFFI (PD) osserva che la previsione di un disincentivo economico al licenziamento, contrariamente a quanto affermato dal collega Auci, appare perfettamente coerente con il parere espresso dalla Commissione sul decreto legislativo n. 23 del 2015. Ricorda, inoltre, che la sanzione prevista dall'emendamento scatta solo nel caso in cui il licenziamento sia riconosciuto illegittimo, quindi solo nel caso in cui il datore di lavoro abbia violato le regole in materia di licenziamento. Inoltre, la proposta è volta anche a contrastare una tendenza che, purtroppo, appare affermarsi, che vede i datori di lavoro, troppo spesso, trovare più conveniente affrontare i costi di un licenziamento piuttosto che ricorrere agli ammortizzatori sociali. Da questo punto di vista, pertanto, ritiene che l'emendamento sia perfettamente in linea con la politica perseguita dal Governo di ridurre progressivamente gli spazi del precariato.

  Irene TINAGLI (PD) preannuncia che non parteciperà al voto dell'emendamento Damiano 4768/XI/1.29.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Damiano 4768/XI/1.29, Rostellato 4768/XI/1.57, Tinagli 4768/XI/1.38 e Gribaudo 4768/XI/1.101 (vedi allegato 1).

  Cesare DAMIANO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Rizzetto 4768/XI/1.22 e dell'emendamento Schullian 4768/XI/1.97: si intende che vi abbia rinunciato.

  Anna GIACOBBE (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 4768/XI/1.25, proposta dalla relatrice, e rileva che esso è volto a superare anche alcune incertezze rilevate in sede di prima applicazione delle disposizioni in materia di accesso anticipato al pensionamento introdotte dalla legge di bilancio 2017. Segnala, peraltro, che nell'ambito delle riflessioni che verranno svolte con il Governo, si dovrà valutare l'ampliamento ai parenti oltre il primo grado, dell'accesso al beneficio del pensionamento con requisiti ridotti in caso di convivenza con un disabile grave cui prestano assistenza, in coerenza con quanto previsto per l'accesso ai benefici assicurati dalla legge n. 104 del 1992.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA ringrazia la deputata Giacobbe per le puntualizzazioni, assicurando che il Governo ne terrà conto.

  La Commissione approva l'emendamento Giacobbe 4768/XI/1.25, come da ultimo riformulato (vedi allegato 1).

  Davide BARUFFI (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 4768/XI/1.94, proposta dalla relatrice, e chiede l'impegno del Governo a trovare le soluzioni più idonee a superare le contraddizioni emerse nell'applicazione delle disposizioni sul cumulo contributivo, rendendole coerenti con le finalità per le quali sono state introdotte.

  La Commissione approva l'emendamento Baruffi 4768/XI/1.94, come da ultimo riformulato (vedi allegato 1).

  Cesare DAMIANO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.9, 4768/XI/1.8, 4768/XI/1.15, 4768/XI/1.16, 4768/XI/1.17 e 4768/XI/1.21: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento Damiano 4768/XI/1.58 (vedi allegato 1).

  Anna GIACOBBE (PD), intervenendo sugli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.20, Damiano 4768/XI/1.35, Polverini 4768/XI/1.98, Simonetti 4768/XI/1.99, Placido 4768/XI/1.103, Martelli 4768/XI/1.104 e Baldassarre 4768/XI/1.105, riguardanti la riforma della governance dell'INPS e dell'INAIL, rileva che il parere contrario espresso dal Governo riguarda esclusivamente l'opportunità di introdurre nel disegno di legge di bilancio una normativa di Pag. 161tale tenore. La mancata pronuncia del sottosegretario sul merito delle proposte la conforta, quindi, nella sua scelta di votare a favore delle proposte emendative. Conviene con il sottosegretario che, se la legislatura non stesse per terminare, sarebbe opportuno procedere all'approvazione della riforma della governance degli enti previdenziali concludendo l'ordinaria procedura di approvazione delle proposte di legge, del resto giunta quasi a conclusione. La ristrettezza dei tempi e la necessità di correggere l'attuale assetto degli enti previdenziali che, soprattutto con riguardo all'INPS, ha evidenziato gravi difetti e scarsa collegialità, spinge la Commissione a perseverare sulla strada tracciata, approvando, in sede di esame della legge di bilancio, una riforma che renderà la gestione degli enti previdenziali più aderente alle esigenze dei cittadini.

  Ernesto AUCI (Misto) preannuncia il suo voto contrario sugli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.20, Damiano 4768/XI/1.35, Polverini 4768/XI/1.98, Simonetti 4768/XI/1.99, Placido 4768/XI/1.103, Martelli 4768/XI/1.104 e Baldassarre 4768/XI/1.105, concordando con il Governo sull'inopportunità di introdurre nel disegno di legge di bilancio norme non coerenti con il suo attuale contenuto. Precisa, tuttavia, che la sua contrarietà, come più volte affermato nel corso dell'esame in Commissione delle proposte di legge sintetizzate nell'ambito delle proposte emendative in discussione, riguarda soprattutto il merito della riforma proposta. Non considera, infatti, un valore in sé il carattere collegiale degli organi di vertice, dal momento che gli enti previdenziali non devono fare scelte politiche ma solo applicare le scelte fatte dal legislatore. In secondo luogo, non condivide la previsione di un consiglio di amministrazione composto di cinque membri impegnati a tempo pieno che, come più volte da lui rilevato, inciderà negativamente sulla gestione e sull'efficienza degli istituti. Sarebbe stato, a suo giudizio, opportuno che l'esame di simili problematiche continuasse nelle sedi proprie e non si giungesse a una decisione attraverso l'approvazione di emendamenti al disegno di legge di bilancio.

  Floriana CASELLATO (PD), associandosi alle considerazioni espresse dalla collega Giacobbe, preannuncia il suo voto favorevole agli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.20, Damiano 4768/XI/1.35, Polverini 4768/XI/1.98, Simonetti 4768/XI/1.99, Placido 4768/XI/1.103, Martelli 4768/XI/1.104 e Baldassarre 4768/XI/1.105.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.20, Damiano 4768/XI/1.35, Polverini 4768/XI/1.98, Simonetti 4768/XI/1.99, Placido 4768/XI/1.103, Martelli 4768/XI/1.104 e Baldassarre 4768/XI/1.105, nonché l'emendamento Di Salvo 4768/XI/1.44 (vedi allegato 1).

  Fabio LAVAGNO (PD) accetta la riformulazione proposta dalla relatrice dell'emendamento Boccuzzi 4768/XI/1.78, di cui è firmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Boccuzzi 4768/XI/1.78, come da ultimo riformulato, Di Salvo 4768/XI/1.41 e Incerti 4768/XI/1.28 (vedi allegato 1).

  Cesare DAMIANO, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Polverini 4768/XI/1.100: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, approva l'emendamento Di Salvo 4768/XI/1.42 (vedi allegato 1).

  Emanuele PRATAVIERA (Misto-FARE !-PRIL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Rizzetto 4768/XI/1.24.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Rizzetto 4768/XI/1.24 e Paris 4768/XI/1.60, nonché l'emendamento Paris 4768/XI/1.36 (vedi allegato 1).

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  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la relatrice ha depositato una proposta di relazione riferita alle parti di competenza del disegno di legge di bilancio (vedi allegato 2).
  Nessuno chiedendo di intervenire per dichiarazioni di voto, la Commissione approva la proposta di relazione della relatrice.
  Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, la deputata Gnecchi quale relatrice presso la V Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione, alla quale sono allegate le proposte emendative approvate, sarà trasmessa, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio).

  La seduta termina alle 9.55.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 7 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 9.55.

5-11311 Martella: Inserimento nei contratti di appalto di clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Davide BARUFFI (PD), in qualità di sottoscrittore dell'atto di sindacato ispettivo, pur ringraziando il sottosegretario, dichiara di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta, soprattutto ricordando l'importante battaglia condotta dalla Commissione perché il nuovo codice degli appalti prevedesse l'obbligo di clausole sociali in caso di cambio di appalto e la salvaguardia dei livelli occupazionali.
  Prendendo atto che nel caso oggetto dell'interrogazione vi sono chiare responsabilità del comune di Venezia, auspica la costante vigilanza del Governo su fenomeni così diffusi e che dimostrano che offerte con anomali ribassi non possono che scaricarsi sui lavoratori.

5-12813 Patrizia Maestri: Condizioni dei lavoratori del settore della logistica.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Patrizia MAESTRI (PD), pur ringraziando il sottosegretario per la risposta, osserva che, tuttavia essa appare poco centrata sul caso specifico segnalato dalla sua interrogazione. Essa, infatti, intendeva focalizzare l'attenzione del Governo sulla situazione dei lavoratori, dipendenti e somministrati, di Amazon, per le precarie condizioni di lavoro che, a quanto le risulta, sono comuni nelle sedi dell'azienda non solo in Italia, ma anche in Francia e in Germania. I problemi maggiormente segnalati dalle rappresentanze sindacali riguardano la pesantezza dei turni, le condizioni di sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Si tratta di difficoltà, a suo avviso, comuni alle piattaforme logistiche, come Amazon, che si stanno diffondendo nelle economie avanzate e che, lungi dal dover essere demonizzate, necessitano tuttavia di una precisa regolamentazione che valorizzi il confronto tra le parti. Riconosce l'importanza del tavolo di confronto aperto presso il Ministero dello sviluppo economico per la stabilizzazione del personale precario, i cui livelli salariali sono drammaticamente inferiori a quelli dei dipendenti, così come apprezza lo sforzo del Governo di vigilare sulla correttezza degli appalti e dei subappalti. Tiene, però, a sottolineare che l'azione dell'Esecutivo deve concentrarsi soprattutto sulla necessità di verificare che la dignità dei lavoratori sia rispettata e le condizioni di lavoro siano effettivamente migliorate, promuovendo il confronto tra le parti.

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5-12819 Di Salvo: Licenziamento di una lavoratrice del negozio IKEA di Corsico (MI).
5-12857 Dadone: Licenziamento di una lavoratrice del negozio IKEA di Corsico (MI) e connesse iniziative normative per la tutela dei diritti dei lavoratori.

  Cesare DAMIANO, presidente, segnala che le interrogazioni vertono sul medesimo argomento e, pertanto, dopo la risposta del rappresentante del Governo, ciascuno dei presentatori potrà replicare in maniera autonoma.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde alle interrogazioni nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Titti DI SALVO (PD) ringrazia il sottosegretario per avere fornito una ricostruzione della vicenda che non esita a definire sorprendente e che conferma la valutazione che lei stessa aveva dato. La vicenda è sorprendente perché riguarda un'azienda che ha sempre fatto dell'attenzione alla famiglia, alle donne, alla condivisione delle responsabilità, alla conciliazione delle esigenze private con quelle lavorative, una delle sue bandiere, in coerenza con i principi del welfare svedese. Proprio per questo, la scelta dell'IKEA di licenziare una lavoratrice, da tempo dipendente, che da sola deve crescere due figli, uno dei quali affetto da un grave handicap, sorprende e non trova giustificazione. Non appare plausibile che, di fronte ai problemi della lavoratrice l'unica strada intrapresa dall'azienda sia stata quella del licenziamento. A suo avviso, anziché perseguire una soluzione in sede giurisdizionale, occorrerebbe valorizzare la proposta di confronto formulata dai Ministeri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali.

  Claudio COMINARDI (M5S), in qualità di sottoscrittore dell'interrogazione 5-12857 Dadone, ringraziando il sottosegretario, dichiara di non potersi considerare soddisfatto della risposta, pur apprezzando il tempestivo intervento dell'Ispettorato. Tuttavia, a suo avviso, la vicenda oggetto delle interrogazioni dimostra la necessità di un approccio più generale al problema della tutela della famiglia e, in particolare, delle famiglie con particolari difficoltà. Si tratta di temi che la Commissione, nel corso di questa legislatura, ha più volte affrontato. A suo avviso, è necessario introdurre istituti di conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro, diffusi nei Paesi europei più avanzati, che evitino il prodursi di situazioni drammatiche, come quella segnalata. Un ulteriore aspetto del problema è costituito, a suo avviso, dalla mancanza di uno strumento universale di sostegno del reddito, che liberi i lavoratori dal ricatto a cui sono sottoposti dai datori di lavoro, che chiedono il sacrificio dei più elementari diritti in cambio della conservazione del posto di lavoro. A suo avviso, è necessario, quindi, porre mano ad interventi concreti che pongano fine a un vuoto normativo, per molti versi, sorprendente.

5-12853 Cominardi: Lavoratori impiegati nei giorni festivi presso centri commerciali.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Claudio COMINARDI (M5S), ringraziando il sottosegretario, apprezza l'impegno del Governo a vigilare sulla corretta applicazione della normativa vigente. Il problema, a suo avviso, è tuttavia rappresentato della normativa vigente, che consente un'eccessiva libertà dei datori di lavoro di decidere sulle aperture festive, non tenendo in alcun conto le esigenze dei dipendenti e delle loro famiglie. Anche su questo argomento, l'Italia si dimostra arretrata rispetto alle economie europee più avanzate, richiamando numerosi esempi della disciplina vigente nei diversi Paesi europei. Rileva che sono numerosissime le segnalazioni che gli stanno pervenendo sulle aperture previste dalla grande distribuzione nel corso delle prossime festività. Si tratta di scelte che non trovano giustificazione Pag. 164nell'essenzialità del servizio offerto al pubblico. Non discute, infatti, sulla necessità che, ad esempio, medici e infermieri assicurino il servizio durante i giorni festivi. La possibilità di effettuare spese, invece, non può essere considerata una necessità da soddisfare sempre e comunque. Ricorda che il collega Michele Dell'Orco ha presentato una specifica proposta di legge (Atto Camera n. 750), sostenuta da lavoratori e piccoli commercianti, che, approvata dalla Camera in un testo unificato con altre proposte di legge abbinate, è ora all'esame del Senato. Essa si propone di introdurre una regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali che eviti le attuali penalizzazioni a scapito dei piccoli esercenti. Una tale regolamentazione non arrecherebbe danni economici, dal momento che non si prevede la eliminazione totale delle aperture festive. Si tratta, a suo avviso, di adottare interventi concreti che limitino lo strapotere dei centri di grande distribuzione, i cosiddetti «non luoghi», divenuti moderni centri di aggregazione, a cui si vorrebbe attribuire la funzione prima esercitata da realtà culturalmente definite, come, ad esempio, gli oratori delle parrocchie.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 7 dicembre 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.30 alle 10.35.

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