CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 dicembre 2017
925.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 96

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Antonio Gentile.

  La seduta comincia alle 9.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che il deputato Roberto MARTI non fa più parte della Commissione.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 e relativa Nota di variazioni.
C. 4768 Governo, approvato dal Senato, e C. 4768/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 6 dicembre 2017.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che sono state presentate 101 proposte emendative (vedi allegato 1). Ricorda che, come avvenuto negli scorsi anni, in considerazione della necessità di operare sulla base di criteri omogenei ed obiettivi, la valutazione puntuale di ammissibilità sarà compiuta nel corso dell'esame presso la Commissione Bilancio. I giudizi di ammissibilità svolti in sede consultiva non Pag. 97avranno quindi carattere definitivo e si limiteranno ai profili generali di ammissibilità, senza che si effettui una disamina compiuta dei profili della estraneità di materia e della idoneità e della sufficienza della compensazione indicata rispetto agli oneri recati dall'emendamento. Nel corso dell'esame presso la Commissione Bilancio sarà pertanto ulteriormente valutata l'ammissibilità sia degli emendamenti approvati o respinti dalla Commissione sia degli emendamenti dichiarati inammissibili in questa fase ed eventualmente ripresentati presso la Commissione Bilancio. Ciò premesso, alcuni degli emendamenti presentati presentano profili critici, dal punto di vista della conformità alle regole in materia di emendabilità stabilite dalla legge di contabilità e finanza pubblica e dal regolamento della Camera.
  Ricorda che gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati presso la Commissione Bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
  Avverte che sono inammissibili per estraneità di materia, in quanto non conformi al contenuto proprio del disegno di legge di bilancio, le seguenti proposte emendative:
   Bini 4768/X/1.14 in quanto interviene sulla disciplina della somministrazione di alimenti e bevande;
   Bini 4768/X/1.67 volto a istituire la figura professionale del meteorologo;
   Crippa 4768/X/1.69 volto a prevedere la prescrizione in due anni del pagamento delle fatture relative alla fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico;
   gli identici emendamenti Vignali 4768/X/1.98, Basso 4768/X/1.99 e Bini 4768/X/1.100 volti a istituire un corso regionale di qualificazione per l'attività di autoriparazione.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene inaccettabile la dichiarazione di inammissibilità del proprio emendamento 4768/X/1.69, che ripropone il testo del provvedimento C. 3792-A, approvato dall'Assemblea nella seduta dello scorso 5 dicembre. Ciò soprattutto alla luce del fatto che, nell'esame del disegno di legge presso il Senato, sono state inserite disposizioni di proroga di termini di ogni genere, alcune persino passibili di procedura di infrazione, come nel caso dei commi 460-462 in materia di concessioni idroelettriche. Giudica inoltre risibile la motivazione addotta dalla presidenza in merito all'estraneità di materia relativamente al contenuto del proprio emendamento, dal momento che il provvedimento contiene una congerie di disposizioni assolutamente variegate. Stigmatizza quindi il fatto che i criteri utilizzati per valutare l'ammissibilità delle proposte emendative siano così irragionevolmente diversi nei due rami del Parlamento. Chiede pertanto alla presidenza di riconsiderare il giudizio espresso, preannunciando sin d'ora che ripresenterà l'emendamento presso la Commissione Bilancio.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, nel comprendere le ragioni esposte dal collega Crippa, ricorda che più volte nel corso della legislatura i due rami del Parlamento hanno giudicato in maniera differenziata l'ammissibilità delle proposte emendative, generalmente seguendo un criterio più rigoroso alla Camera e più ampio e flessibile al Senato. Con riferimento all'emendamento Crippa 4768/X/1.69, sottolinea che la materia della prescrizione della fatturazione relativa ai contratti di fornitura di energia elettrica, gas e del servizio idrico, non è in alcun modo presente nel testo del disegno di legge in esame, né appare riconducibile al contenuto proprio della legge di bilancio. La presidenza ha dovuto pertanto dichiarare inammissibile l'emendamento per estraneità di materia. Tuttavia, poiché l'emendamento ripropone un testo ampiamente condiviso da tutti i gruppi politici, approvato all'unanimità dalla Commissione e con un solo voto di astensione dall'Assemblea, ritiene di poterlo riammettere in via del tutto eccezionale all'esame ove la Commissione concordi Pag. 98all'unanimità, specificando altresì che non intende rivedere il giudizio di ammissibilità pronunciato sugli altri emendamenti.

  La Commissione concorda.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, esprime il parere favorevole sugli emendamenti Benamati 4768/X/1.12, Bargero 4768/X/1.23, Basso 4768/X/1.58, Benamati 4768/X/1.59, sull'emendamento Vignali 4768/X/1.60 e sull'emendamento Basso 4768/X/1.62, purché riformulato in un testo identico al precedente, sull'emendamento Benamati 4768/X/1.66, purché riformulato nei seguenti termini: Dopo il comma 313, aggiungere il seguente: «313-bis. All'articolo 5 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, al comma 3, secondo capoverso, sostituire le parole: “idroelettrici ed eolici” con le seguenti: “e idroelettrici” e aggiungere in fine il seguente periodo: “Per gli impianti eolici non sono considerati sostanziali e sono sottoposti alla disciplina di cui all'articolo 6, gli interventi di modifica del progetto autorizzato, consistenti nella sostituzione della tipologia di rotore che, a prescindere dalla potenza nominale risultante dalle modifiche progettuali, comportino una variazione in aumento delle dimensioni fisiche delle pale in misura non superiore al 15 per cento. I titolari di impianti eolici di cui al periodo precedente sono tenuti a versare una tantum, in favore del Comune dove insistono gli impianti, un importo pari 1,5 euro per KW di potenza nominale per ciascuno degli aerogeneratori interessati dagli interventi di cui al periodo precedente, in un'unica soluzione e a titolo di concorso alle spese per il recupero ambientale, paesaggistico e della naturalità”». Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti Crippa 4768/X/1.69, Mazziotti Di Celso 4768/X/1.77 e Senaldi 4768/X/1.81. Esprime parere favorevole sull'emendamento Benamati 4768/X/1.82, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: Dopo il comma 533, aggiungere il seguente: «533-bis. All'articolo 42 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 3 sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi «in deroga al periodo precedente, al fine di salvaguardare la produzione di energia da fonti rinnovabili degli impianti che al momento dell'accertamento della violazione percepiscono incentivi, il GSE dispone la decurtazione dell'incentivo in misura ricompresa fra il 20 per cento e l'80 per cento in ragione dell'entità della violazione. Nel caso in cui le violazioni siano spontaneamente denunciate dal soggetto responsabile al di fuori di un procedimento di verifica e controllo le decurtazioni sono ulteriormente ridotte di un terzo; b) al comma 5, dopo la lettera c), è inserita la seguente: “c-bis) le violazioni che danno luogo a decurtazione dell'incentivo ai sensi del secondo periodo del presente comma;”». Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutti i restanti emendamenti presentati.

  Il sottosegretario Antonio GENTILE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, intervenendo sull'ordine dei lavori, intende svolgere una precisazione rispetto a quanto già dichiarato nella seduta di ieri rispetto al comma 403 dell'articolo 1, in materia di rigassificatori, che interviene in via interpretativa su una materia complessa, sulla quale si è pronunciata anche la Corte costituzionale, stabilendo che rientra nella nozione di fabbricato assoggettabile ad imposizione – relativamente ai manufatti ubicati nel mare territoriale destinati all'esercizio dell'attività di rigassificazione del gas naturale liquefatto, aventi una propria autonomia funzionale e reddituale che non dipende dallo sfruttamento del sottofondo marino – la sola porzione destinata ad uso abitativo e di servizi civili.

  Davide CRIPPA (M5S) comprende dal punto di vista tecnico la precisazione fornita dal relatore, ma non condivide la ratio di tale scelta legislativa. Ricorda in Pag. 99proposito come rispetto all'assoggettabilità ad IMU e ICI delle piattaforme petrolifere vi sia stato un contenzioso su cui è intervenuta la Corte di cassazione con la sentenza n. 3618 del 24 febbraio 2016, che ha ritenuto le piattaforme petrolifere assoggettabili all'ICI, nonostante la loro allocazione nel mare territoriale. Sottolinea che, a suo giudizio, la situazione fiscale dei rigassificatori è apparentabile a quella delle piattaforme petrolifere.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, precisa che il Ministero dell'economia è intervenuto con una propria determinazione sulla questione dei rigassificatori e che il comma 403 chiarisce definitivamente l'ambito di applicazione dell'IMU a queste strutture.

  Gianluca BENAMATI (PD), sottolineato che rigassificatori e piattaforme petrolifere non sono paragonabili e devono essere trattare separatamente, ritiene che la questione dell'IMU ai rigassificatori sia stata motivata dall'applicabilità di queste misure fiscali sia dal punto di vista della competenza territoriale sia della valorizzazione del bene sul quale applicare l'imposta. Ritiene che il collega Senaldi abbia chiarito che con la norma introdotta si applica l'imposizione in analogia con altre situazioni industriali. Sottolinea infine che la fiscalità non deve essere applicata sull'intero valore del bene, ma sulle parti degli impianti industriali.

  La Commissione passa quindi all'esame delle proposte emendative presentate al disegno di legge di bilancio per il 2018.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Bargero 4768/X/1.1: si intende vi abbia rinunciato. Avverte altresì che gli emendamenti Donati 4768/X/1.2, 4768/X/1.3, Ricciatti 4768/X/1.4 Senaldi 4768/X/1.7 e 4768/X/1.5, 4768/X/1.8 sono stati ritirati dai presentatori; constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Bini 4768/X/1.9 e Arlotti 4768/X/1.10: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Veronica TENTORI (PD), illustra il proprio emendamento 4768/X/1.11, che ripropone il testo della proposta di legge C. 3564 in corso di esame presso le Commissioni IX e X. Sottolineato che l'evoluzione tecnologica impone un adeguamento delle attività connesse alla cosiddetta economia collaborativa, chiede al relatore la motivazione del parere contrario espresso.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, pur comprendendo le ragioni della collega Tentori, ritiene che la sharing economy rappresenti una materia complessa che comporta una riforma organica del sistema fiscale applicabile a questo tipo di attività. Ciò non consente di trattarla all'interno del disegno di legge di bilancio.

  Veronica TENTORI (PD) ritira il proprio emendamento 4768/X/1.11, preannunciando che lo ripresenterà presso la Commissione Bilancio. Auspica, in ogni caso, che le Commissioni IX e X possano completare il lavoro sul provvedimento C. 3564 del termine della legislatura.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel condividere l'importanza del tema della sharing economy, concorda con il parere contrario sull'emendamento Tentori 4768/X/1.11, perché a differenza del provvedimento sulle cosiddette maxibollette, approvato dalla Camera lo scorso 5 dicembre, riprodotto nel testo dell'emendamento Crippa 4768/X/1.69, la proposta di legge C. 3564 non ha concluso il suo iter presso questo ramo del Parlamento. Preannuncia quindi la presentazione presso la Commissione Bilancio di un emendamento di contenuto identico a quello del collega Crippa 4768/X/1.69.
  Illustra quindi le finalità del proprio emendamento 4768/X/1.12 recante agevolazioni in materia di strutture ricettive all'aperto.

  Daniele MONTRONI (PD) sottoscrive l'emendamento Benamati 4768/X/1.12

  Marco DA VILLA (M5S) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sull'emendamento Benamati 4768/X/1.12.

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  Lara RICCIATTI (MDP) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.

  La Commissione approva all'unanimità l'emendamento Benamati 4768/X/1.12 (vedi allegato 2).

  Guglielmo EPIFANI, presidente constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Bini 4768/X/1.13, 4768/X/1.14 e 4768/X/1.15, Vignali 4768/X/1.16 e Impegno 4768/X/1.17: si intende vi abbiano rinunciato. Avverte altresì che l'emendamento Basso 4768/X/1.18 è stato ritirato dal presentatore, che l'emendamento Bini 4768/X/1.19 non sarà posto in votazione per assenza dei presentatori e che gli emendamenti Donati 4768/X/1.20, Senaldi 4768/X/1.21 e 4768/X/1.22 sono stati ritirati dai presentatori.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Bargero 4768/X/1.23, raccomandandone l'approvazione. Sottolinea che la proposta reca misure a favore del controllo di processo nei sistemi computerizzati aziendali nell'ambito di Industria 4.0.

  La Commissione approva l'emendamento Bargero 4768/X/1.23 (vedi allegato 2).

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Bini 4768/X/1.35 non sarà posto in votazione per assenza della presentatrice. Avverte altresì che gli identici emendamenti Donati 4768/X/1.24 e Ricciatti 4768/X/1.26, Basso 4768/X/1.31, gli identici emendamenti Donati 4768/X/1.25 e Ricciatti 4768/X/1.27 sono stati ritirati dai presentatori. Constata l'assenza del deputato Vignali: si intende che abbia rinunciato ai suoi emendamenti Vignali 4768/X/1.28 e 4768/X/1.29. Avverte che il deputato Basso ha ritirato il proprio emendamento 4768/X/1.30. Constata l'assenza della deputata Bini: si intende che abbia rinunciato ai propri emendamenti 4768/X/1.32, 4768/X/1.33, 4768/X/1.34, 4768/X/1.36 e 4768/X/1.37. Avverte altresì che il deputato Senaldi ha ritirato il proprio emendamento 4768/X/1.38 e che l'emendamento Vignali 4768/X/1.39 non sarà posto in votazione per assenza del presentatore. Avverte che il deputato Basso ha ritirato il proprio emendamento 4768/X/1.40 e che l'emendamento Bini 4768/X/1.41 non sarà posto in votazione per assenza della presentatrice. Avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli emendamenti Senaldi 4768/X/1.42 e Basso 4768/X/1.43.

  Lara RICCIATTI (MDP) illustra le finalità del proprio emendamento 4768/X/1.44, in materia di defiscalizzazione dei campionari nel settore manifatturiero dell'abbigliamento, ricordando che il 6 ottobre 2016 le Commissioni VI e X hanno approvato la sua risoluzione 7-01088, unitamente a quelle presentate da altri gruppi politici, la quale impegnava il Governo a ad adottare iniziative efficaci e specifiche per il settore del tessile, calzaturiero e della moda, in particolare per le attività, citate in premessa, che sono volte alla realizzazione del campionario, delle collezioni e dei prototipi; ad adottare ogni iniziativa volta a incrementare le risorse attualmente disponibili ai fini di una maggiore fruizione del credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo con il prossimo provvedimento finanziario utile, ovverosia la manovra di bilancio 2017, al fine rafforzare gli investimenti in ricerca e innovazione rilanciando, tra gli altri, anche il comparto manifatturiero del tessile e calzaturiero particolarmente significativo per il nostro Paese; a valutare l'opportunità di assumere iniziative per istituire un apposito fondo presso il Ministero dello sviluppo economico finalizzato al sostegno delle start up, micro, piccole e medie imprese, che investono in ricerca e sviluppo nel comparto manifatturiero del tessile e del calzaturiero. Lamenta che a nessuno di questi impegni è stato dato seguito dal Governo.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene non veritiero che le risoluzioni approvate il 10 ottobre 2016 dalle Commissioni riunite VI e X non abbiano avuto seguito, perché sono Pag. 101state inserite all'interno dei crediti di imposta per ricerca e sviluppo le attività di preparazione e lavorazione dei campionari. Ciò posto, rimane il tema dei campionari veri e propri, relativamente ai quali si riserva di presentare proposte emendative presso la Commissione Bilancio.

  Lara RICCIATTI (MDP) insiste per la votazione del proprio emendamento 4768/X/1.44.

  La Commissione respinge l'emendamento Ricciatti 4768/X/1.44.

  Lara RICCIATTI (MDP) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 4768/X/1.45 volto a prevedere che le imprese che hanno delocalizzato le proprie attività restituiscano i contributi contestualmente ricevuti dallo Stato.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, pur condividendo l'importanza della questione affrontata dall'emendamento in esame, ritiene si tratti di un'architettura complessa che richiede approfondimento in un autonomo provvedimento legislativo.

  La Commissione respinge l'emendamento Ricciatti 4768/X/1.45.

  Lara RICCIATTI (MDP) illustra le finalità del proprio emendamento 4768/X/1.46, che reca misure a sostegno degli esercizi commerciali montani, ricordando altresì che presso le Commissioni VI e X la discussione della sua risoluzione 7-00960, unitamente ad altre presentate da colleghi di altri gruppi, che impegnano il Governo ad assumere misure per contrastare il fenomeno dello spopolamento dei comuni montani. Insiste quindi per la votazione del proprio emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Ricciatti 4768/X/1.46.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Benamati 4768/X/1.47 è stato ritirato e che non saranno posti in votazione per assenza dei presentatori gli emendamenti 4768/X/1.48, Bini 4768/X/1.49 e 4768/X/1.50. Avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli identici emendamenti Donati 4768/X/1.51 e Ricciatti 4768/X/1.52 e che non saranno posti in votazione gli emendamenti Bini 4768/X/1.55, 4768/X/1.54 e 4768/X/1.53.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, ritira il proprio emendamento 4768/X/1.56, evidenziando in ogni caso l'importanza di ripristinare le risorse a favore dei piccoli esercizi commerciali.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Taranto: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 4768/X/1.57.

  Lorenzo BASSO (PD) illustra le finalità proprio emendamento 4768/X/1.58 che ripropone le disposizioni di una proposta di legge di iniziativa popolare in materia di false cooperative.

  I deputati Chiara SCUVERA (PD), Lorenzo BECATTINI (PD), Angelo SENALDI (PD), Vanessa CAMANI (PD), Marco DONATI (PD), Daniele MONTRONI (PD), Andrea MARTELLA (PD), Dario GINEFRA (PD), Emanuele CANI (PD) e Tiziano ARLOTTI (PD) sottoscrivono l'emendamento Basso 4768/X/1.58.

  La Commissione approva l'emendamento Basso 4768/X/1.58 (vedi allegato 2).

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra le finalità del proprio 4768/X/1.59 che reca misure a sostegno delle produzioni artigianali e agroalimentari di qualità, nonché agli esercizi commerciali e alle imprese che offrono servizi turistici nei piccoli comuni.

  I deputati Chiara SCUVERA (PD), Lorenzo BECATTINI (PD), Angelo SENALDI (PD), Vanessa CAMANI (PD), Marco DONATI (PD), Daniele MONTRONI (PD), Andrea MARTELLA (PD), Dario GINEFRA (PD), Emanuele CANI (PD) e Tiziano ARLOTTI Pag. 102(PD) sottoscrivono l'emendamento Benamati 4768/X/1.59.

  La Commissione approva l'emendamento Benamati 4768/X/1.59 (vedi allegato 2).

  Lara RICCIATTI (MDP) sottoscrive l'emendamento Vignali 4768/X/1.60.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, propone di riformulare in identico testo gli identici emendamenti Basso 4768/X/1.62 e Bini 4768/X/1.63.

  Lorenzo BASSO (PD) accetta la proposta di riformulazione avanzata dal relatore del proprio emendamento 4768/X/1.62.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Bini 4768/X/1.63 non sarà posto in votazione per assenza dei presentatori.

  La Commissione approva gli emendamenti Vignali 4768/X/1.60 e Basso 4768/X/1. 62 riformulato in identico testo (vedi allegato 2).

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli emendamenti Senaldi 4768/X/1.61, Ricciatti 4768/X/1.64 e Senaldi 4768/X/1. 65 sono stati ritirati dai presentatori.

  Gianluca BENAMATI (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 4768/X/1.66.

  La Commissione approva l'emendamento 4768/X/1.66, come riformulato (vedi allegato 2).

  Tiziano ARLOTTI (PD) ritira il proprio emendamento 4768/X/1.68, sottolineando l'urgenza di affrontare la questione dei canoni delle concessioni della nautica da diporto. Auspica quindi che possa essere approvato presso la Commissione Bilancio.

  La Commissione approva l'emendamento Crippa 4768/X/1.69 (vedi allegato 2).

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Montroni 4768/X/1.70 è stato ritirato dal presentatore. Constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Bini 4768/X/1.71, Iacono 4768/X/1.72, Bini 4768/X/1.73, 4768/X/1.74, Bargero 4768/X/1.75: si intende vi abbiano rinunciato.

  Tiziano ARLOTTI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 4768/X/1.76, evidenziando la necessità di prevedere una norma transitoria per i canoni relativi alle concessioni demaniali marittime nelle more dell'entrata in vigore di una nuova legislazione in materia. Sottolinea, in particolare, la necessità di definire l'importo minimo del canone concessorio applicabile.

  Guglielmo EPIFANI, presidente constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Mazziotti di Celso 4768/X/1.77, Donati 4768/X/1.78 e Bini 4768/X/1.79: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, illustra le finalità del proprio emendamento 4768/X/1.81, volto a contrastare i fenomeni di elusione e evasione di imposte nel settore della distribuzione di GPL.

  La Commissione approva l'emendamento Senaldi 4768/X/1.81 (vedi allegato 2).

  Gianluca BENAMATI (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 4768/X/1.82 volto a modificare l'articolo 42 del decreto legislativo n. 28 del 2011 in materia di sanzioni in caso di accertate irregolarità negli impianti fotovoltaici. Ritiene che la disposizione richiamata per la sua indeterminatezza abbia dato luogo nel corso degli anni ad applicazioni controverse. Osserva che la riformulazione proposta dal Governo fa proprio lo spirito dell'emendamento originario volto a prevedere un sistema graduale per le sanzioni delle infrazioni in modo da mantenere la revoca degli incentivi nei casi più gravi e di decurtarli in caso di infrazioni meno rilevanti.

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  La Commissione approva l'emendamento Benamati 4768/X/1.82, come riformulato (vedi allegato 2).

  Guglielmo EPIFANI, presidente avverte che gli emendamenti Donati 4768/X/1.84, Ricciatti 4768/X/1.85 e Donati 4768/X/1.83 sono stati ritirati dai presentatori. Constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bini 4768/X/1.86: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento Ricciatti 4768/X/1.87 (vedi allegato 2).

  Chiara SCUVERA (PD) ritira l'emendamento il proprio emendamento 4768/X/1.88 in materia di commercio equo e solidale, volto a istituire presso il Ministero dello sviluppo economico un Fondo per il commercio equo e solidale. Sottolinea che l'emendamento richiama una disposizione contenuta nel provvedimento S. 2272, approvato in prima lettura dalla Camera nel mese di marzo 2016, ancora in corso di esame presso la Commissione Industria del Senato. Lamenta che il Senato avrebbe dovuto da tempo concludere l'esame di un testo da anni atteso dal settore del commercio equo e solidale. Auspica quindi che in questo scorcio di legislatura l'altro ramo del Parlamento possa approvare definitivamente il provvedimento.

  Gianluca BENAMATI (PD) si unisce all'auspicio della collega Scuvera chiedendo al sottosegretario Gentile un intervento per sollecitare l'approvazione definitiva del provvedimento all'esame del Senato senza modifiche al testo trasmesso dalla Camera ormai quasi due anni fa.

  Marco DA VILLA (M5S) teme che al Senato non si riuscirà ad avere una conclusione positiva del lavoro svolto dalla Commissione Attività produttive della Camera.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli emendamenti Scuvera 4768/X/1.88 e Ricciatti 4768/X/1.89 sono stati ritirati dai presentatori e che l'emendamento Prodani 4768/X/1.90. Constata l'assenza del deputato Prodani: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 4768/X/1.90. Constata l'assenza della deputata Bini: si intende che abbia rinunciato ai propri emendamenti 4768/X/1.91, 4768/X/1.92, 4768/X/1.94, 4768/X/1.96 e 4768/X/1.95.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che la deputata Bargero ha ritirato il proprio emendamento 4768/X/1.97. Constata l'assenza del deputato Vignali: si intende che abbia rinunciato al proprio emendamento 1.101. Avverte che il deputato Basso ha ritirato il proprio emendamento 4768/X/1.102. Constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bini 4768/X/1.103: si intende che abbia rinunciato all'emendamento. Constata quindi l'assenza dei presentatori dell'emendamento Corda 4768/X/TAB. 3.1: si intende che abbiano rinunciato all'emendamento.
  Concluso l'esame degli emendamenti, invita il relatore ad illustrare la proposta di relazione.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, illustra una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 3).

  Davide CRIPPA (M5S) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione, non condividendone i toni trionfalistici in palese contrasto con la situazione del Paese reale. Sottolinea la mancanza di misure relative alla Strategia energetica nazionale e alla pianificazione della mobilità elettrica. A questo riguardo, sottolinea che altri Paesi europei, tra i quali la Danimarca, da oltre un decennio hanno introdotto misure a favore della mobilità elettrica che hanno portato a potenziare la ricerca nei settori industriali alternativi, tanto che attualmente rappresentano parti di mercato di assoluto rilievo. Aggiunge che in Danimarca è stato realizzato il primo traghetto a batteria per Pag. 104merci e passeggeri e che un comune di appena 6 mila abitanti ha ottenuto un finanziamento di 25 milioni di euro dai fondi messi a disposizione da Horizon 2020 per sviluppare progetti di mobilità elettrica.
  Ritiene altresì grave la mancanza di qualsiasi misura di sostegno all'economia circolare sulla quale è recentemente intervenuto in audizione il Ministro Galletti con toni trionfalistici, presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive.

  Gianluca BENAMATI (PD) sottolinea come in realtà la situazione economica del paese sia migliorata rispetto al 2013, presentando macroindicatori positivi relativamente all'aumento del PIL e della produzione industriale, con dati positivi anche sull'aumento degli occupati. Sottolinea altresì che anche i microindicatori nelle diverse aree del Paese, in cui permangono differenziazioni nelle diverse aree geografiche, dimostrano la positività delle politiche industriali condotte nel corso della legislatura. Sottolinea che nel disegno di legge in esame vi sono numerose misure a favore delle aziende che sono state elementi chiave nella ripresa della produzione e dell'occupazione. Sottolinea che la strategia energetica nazionale, che è stata da poco presentata, è assolutamente chiara sia sullo sviluppo di una mobilità sostenibile sia sulla decarbonizzazione. Ritiene pertanto che l'ultima legge di bilancio della legislatura rappresenti una parte delle misure messe in campo negli ultimi cinque anni per restituire efficienza al Paese e competitività al sistema produttivo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).
  Delibera, altresì, di nominare ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, il deputato Basso quale relatore presso la Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 10.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 7 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 10.50.

Parere parlamentare sul Programma di utilizzo, per l'anno 2017, dell'autorizzazione di spesa, prevista dall'articolo 3 della legge 11 maggio 1999, n. 140, per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale.
Atto n. 481.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno.

  Daniele MONTRONI (PD), relatore, illustra i contenuti del provvedimento in titolo.
  Sottolinea che, come nelle precedenti occasioni, la richiesta di parere parlamentare non ha per oggetto uno schema di provvedimento, bensì un documento in cui il Ministro sottopone al parere delle competenti Commissioni parlamentari un programma di massima relativo all'utilizzazione delle risorse stanziate dall'articolo 3 citato, in cui si tracciano le linee d'azione, nonché le risorse che si ipotizza di destinare ad esse.
  Per l'anno 2017, l'entità delle risorse riconducibili alle finalità di cui al citato articolo 3 della l. 140/1999 è stabilita in 101.632 euro, iscritti nello stato di previsione del MISE e assegnati al centro di costo «Direzione generale per la politica industriale e la competitività e le piccole e medie imprese» – Missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese» – Programma 11.5 – «Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale e movimento cooperativo» – Azione «Politica industriale e politiche per la competitività del sistema produttivo nazionale» (capitolo 2234). Pag. 105
  La relazione segnala, con riferimento all'utilizzazione delle risorse in questione, che si tratta di spesa corrente da sostenere entro l'anno di competenza e, con riferimento alla gestione contabile-amministrativa, che tali spese, per loro caratteristica, assicurano una gestione «per dodicesimi», trattandosi di attività che si articolano con regolarità nel corso dell'esercizio. Per tali motivi, la relazione esclude, anche per l'annualità corrente, la necessità della redazione di un cronoprogramma.
  Nel rispetto dei vincoli di spesa introdotti dall'articolo 6 (in particolare i commi 1 e 2) del decreto-legge 78/2010, che dispongono tra l'altro la gratuità della partecipazione ad organismi collegiali, il programma ipotizza di destinare le risorse all'attuazione di alcune linee programmatiche del Ministero, enunciate nell'atto di indirizzo del 21 giugno 2016, che individua tra le priorità del triennio 2017/2019, l'esigenza di «porre la politica industriale al centro dell'Agenda europea» e, più in particolare, di «sostenere gli investimenti, orientati in ricerca, sviluppo, innovazione e digitalizzazione».
  La relazione specifica, quindi, che, al fine di dare attuazione alle citate priorità politiche, sono state programmate le seguenti attività: Piano nazionale Industria 4.0 e Implementazione dei Regolamenti europei.
  Con riferimento al Piano nazionale Industria 4.0 la relazione ricorda che le direttrici chiave del Piano riguardano il sostegno agli investimenti innovativi delle imprese e la diffusione delle competenze necessarie alla trasformazione. A queste si affiancano le direttrici di accompagnamento relative alle infrastrutture abilitanti e agli strumenti pubblici di supporto. Il Documento in esame segnala che, nell'ambito delle attività di gestione e diffusione del Piano, il MiSE ha valutato la necessità di acquisire servizi specialistici per il supporto al Piano Industria 4.0, prevedendo un compenso di 18.000 euro annui lordi, e che è stata pertanto avviata una procedura di selezione comparativa. In particolare, si specifica che la professionalità richiesta dovrà supportare la Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese nell'elaborazione di pareri resi dal MiSE su interpelli presentati in materia di iper e super ammortamento e di credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo, nonché in eventuali processi di revisione della normativa in materia.
  Il Piano, che individua obiettivi quantitativi specifici per ogni misura agevolativa introdotta, prevede una fase di monitoraggio e valutazione necessaria per verificarne l'efficacia. A tal fine, il MiSE ha affidato alla società MET Monitoraggio Economia Territorio srl un'indagine finalizzata ad acquisire informazioni in merito alle strategie di innovazione attuate dalle imprese italiane, al ricorso alle misure previste dal Piano Industria 4.0 e ai fabbisogni di competenze e formazione.
  Con riferimento all'implementazione dei Regolamenti europei, il Documento segnala che il servizio nazionale di assistenza tecnica, ai sensi dell'articolo 124 del regolamento REACH, ha registrato nel 2016 un aumento sia del livello di attività, sia dell'efficienza dell'azione amministrativa, come risulta dal rapporto annuale di monitoraggio degli standard di qualità dei servizi. In Italia, il processo di implementazione del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) è accompagnato da un accresciuto fabbisogno di competenze multidisciplinari e specialistiche, altamente qualificate, anche perché l'avvicinarsi della scadenza di registrazione (maggio 2018) per le sostanze chimiche prodotte o importate in quantità pari o superiori a una tonnellata/anno (scadenza che riguarda direttamente un grandissimo numero di PMI) richiede specifiche attività di informazione, comunicazione e assistenza. Si evidenzia che, considerato il basso quantitativo citato, l'obbligo coinvolgerà soprattutto le imprese di piccola e media dimensione, spesso inconsapevoli di tale obbligo e degli adempimenti che esso comporta. Per sensibilizzare e preparare le imprese agli adempimenti richiesti, quindi, l’«Helpdesk Nazionale REACH» Pag. 106nel 2016 ha condotto una campagna informativa e che il 10 maggio 2017 è stato emanato un bando per il conferimento, tramite procedura di selezione comparativa, di un incarico individuale di collaborazione tecnico-scientifica a un esperto di particolare e comprovata specializzazione, della durata di 12 mesi e per un corrispettivo di 14.000 euro al lordo degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali, con esclusione delle eventuali spese per missioni necessarie all'espletamento dell'incarico, oltre che degli oneri previdenziali ed assistenziali a carico dell'amministrazione. La relazione dà quindi atto del successivo affidamento di tale incarico.
  Al Programma di utilizzo per l'anno 2017 è allegata, ai sensi dell'articolo 3 della legge 140/1999, la rendicontazione relativa all'utilizzo dei fondi di competenza nell'anno 2016, nella quale sono indicati i singoli impegni assunti per il capitolo 2234.
  Vi si segnala che, sebbene fosse stata inizialmente valutata la necessità di acquisire un servizio specialistico per il supporto al Piano Industria 4.0 – per le attività di supporto e di assistenza, tra l'altro, alla Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese – si è successivamente ritenuto che la gestione di tali attività non richiedesse uno specifico supporto, in quanto nel corso dell'anno sono stati costituiti tavoli tecnici tematici nell'ambito delle direttrici del Piano Industria 4.0, che sono sati gestiti nell'ambito delle competenze disponibili presso il MiSE. Anche l'attività di partecipazione a eventi pubblici per l'illustrazione del Piano è stata gestita direttamente dalle risorse interne alla citata Direzione generale. Il mancato acquisto di tale servizio specialistico di supporto ha reso disponibili le risorse che, sono state destinate all'attività di gestione delle misure di agevolazione fiscale previste dal Piano Industria 4.0 e all'attività di monitoraggio e valutazione del Piano.
  La citata rendicontazione relativa all'utilizzo dei fondi di competenza nell'anno 2016 fa altresì riferimento alla Strategia nazionale a favore dello sviluppo delle competenze, evidenziando che l'OCSE ha proposto all'Italia di mettere a punto una Strategia nazionale a favore dello sviluppo delle competenze, avvalendosi di uno strumento denominato OECD Skills Strategy, volto ad aiutare i Paesi a mettere in pratica tali strategie e adottare un approccio che includa tutti gli attori importanti a livello nazionale e locale. Il MEF ha accettato la proposta OCSE e ha richiesto la partecipazione, per i rispettivi profili di competenza, al MIUR, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al MISE. Quest'ultimo Ministero ha manifestato la necessità della partecipazione al progetto Skills Strategy OCSE per la completa definizione del posizionamento strategico dell'Italia rispetto alla trasformazione della produzione industriale in chiave Industry 4.0, al fine di analizzare il sistema delle competenze necessarie per rispondere alle sfide imposte dalla digitalizzazione della manifattura italiana.
  Il costo per la realizzazione dell'Italian Skills Strategy è pari a 330.000 euro, di cui l'80 per cento a carico della Commissione Europea, mentre la quota rimanente è a carico dello Stato partecipante, per un importo pari a 66.000 euro, diviso in parti uguali tra le cinque amministrazioni coinvolte. Il MISE ha assunto per l'esercizio finanziario 2016 il relativo impegno, pari a 13.200 euro.
  Si dà infine conto che lo stanziamento iniziale, pari a 105.994 euro, è stato utilizzato per complessivi 80.342,25 euro registrando quindi un'economia di gestione di 25.651,75 euro.
  Si ricorda al riguardo che, in occasione dell'espressione del parere parlamentare sul Programma di utilizzo per l'anno 2016, dell'autorizzazione di spesa per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale la X Commissione della Camera aveva espresso (nella seduta del 15 novembre 2016) parere favorevole, osservando tuttavia l'opportunità che il Governo Pag. 107utilizzasse completamente per l'anno 2016 lo stanziamento di 105.994,00 previsto ai fini dello svolgimento di studi e ricerche nell'ambito della politica industriale. La Commissione aveva nella medesima occasione sottolineato l'opportunità di incrementare ulteriormente nel 2017 lo stanziamento per lo svolgimento di studi e ricerche considerata la loro importanza nella determinazione di scelte motivate e lungimiranti nell'ambito della politica industriale.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.55.

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