CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 novembre 2017
914.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 76

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 novembre 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 148/2017 – Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili.
C. 4741 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, riferisce che tra le principali misure previste Pag. 77dal decreto-legge n. 148 del 2017 particolare rilievo rivestono la neutralizzazione dell'aumento dell'IVA nel 2018, l'estensione della cosiddetta «rottamazione delle cartelle», l'estensione dello split payment a tutte le società controllate dalla pubblica amministrazione, la proroga al 30 aprile 2018 del termine per l'espletamento delle procedure di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia, la revisione della disciplina della golden power, l'incremento degli stanziamenti per le missioni internazionali del 2017 e l'introduzione di modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145, concernente la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
  Osserva, poi, che il provvedimento – che il Governo ha collegato alla manovra di bilancio – si è arricchito durante l'esame al Senato di numerose disposizioni e giunge quindi alla Camera in un testo assai ampliato. Limitandosi alle disposizioni che interessano la competenza della Commissione difesa, segnala – in primo luogo – gli articoli del Titolo II, che reca disposizioni urgenti in materia di missioni internazionali, forze di polizia e militari.
  In particolare, l'articolo 6, comma 1, novella la cosiddetta legge quadro sulle missioni internazionali (legge 21 luglio 2016, n. 145) e rifinanzia il cosiddetto «fondo missioni internazionali» stanziando altri 140 milioni per garantire la prosecuzione delle missioni in corso fino alla fine del 2017.
  Nello specifico, è previsto che le deliberazioni concernenti l'avvio di nuove missioni internazionali che il Governo deve trasmettere alle Camere ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge quadro debbano essere corredate da relazione tecnica sulla copertura finanziaria verificata dalla Ragioneria generale dello Stato; e che i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartiscono le risorse del fondo tra le diverse missioni internazionali debbano essere emanati entro 60 giorni dalla data di approvazione da parte delle Camere degli atti di indirizzo che hanno autorizzato le missioni stesse. Queste due novelle – la seconda delle quali introdotta dal Senato – colmano due lacune della legge quadro, che non aveva previsto espressamente la predisposizione di una relazione tecnica verificata sulle missioni e non aveva stabilito un termine per l'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce le risorse del fondo missioni tra le missioni autorizzate dalle Camere.
  Un'ulteriore novella riguarda l'attuale meccanismo di flessibilità previsto dalla legge quadro (articolo 2, comma 4) per il finanziamento delle nuove missioni. Tale meccanismo consiste nel fatto che, fino all'emanazione dei citati decreti di riparto del fondo missioni tra le missioni approvate dal Parlamento, le amministrazioni competenti sono autorizzate a sostenere spese mensili determinate in proporzione al fabbisogno delle stesse missioni e che a tale fine sono disposte anticipazioni di tesoreria anch'esse mensili. Il decreto-legge innova al riguardo sotto due profili: in primo luogo, stabilisce che le spese mensili ammesse in questo regime sono determinate in proporzione alle risorse iscritte nel fondo missioni (e non più, quindi, in proporzione al fabbisogno delle missioni approvate dal Parlamento); in secondo luogo, prevede che le anticipazioni di tesoreria siano trimestrali (e non più, quindi, mensili).
  Il decreto-legge ha poi inserito nella legge quadro anche un'altra disposizione in materia di flessibilità del sistema di finanziamento, stabilendo che, fino all'emanazione dei decreti di riparto delle risorse del fondo, le amministrazioni interessate possano ottenere un'anticipazione di tesoreria non superiore al 75 per cento delle somme iscritte nel fondo missioni, tenuto conto delle spese quantificate nelle relazioni tecniche. Questa previsione suscita una prima perplessità: infatti, sotto un profilo formale, quest'anticipazione di tesoreria del 75 per cento sembra sovrapporsi, quanto alla funzione, all'anticipazione trimestrale di cui si è detto or ora. Sul punto ha preso posizione al Senato la Commissione Difesa, con l'osservazione di cui alla lett. a) del parere espresso alla Commissione Bilancio sul provvedimento in esame.Pag. 78
  Una perplessità più forte suscita però la previsione del decreto-legge secondo cui quest'anticipazione del 75 per cento dovrebbe intervenire entro dieci giorni dalla data di presentazione alle Camere delle deliberazioni del Governo concernenti l'avvio di nuove missioni. Si tratta di una disposizione che contraddice allo spirito della legge quadro: sarebbe corretto che i dieci giorni decorressero dalla data di autorizzazione delle missioni da parte delle Camere stesse, e non dalla data della decisione del Governo. L'effetto della disposizione infatti è che, se a dieci giorni dalla decisione del Governo di avviare una nuova missione le Camere non hanno ancora autorizzato questa missione, essa viene comunque finanziata con anticipazioni di tesoreria. Sul punto hanno preso posizione al Senato, in sede di espressione dei pareri di competenza alla Commissione Bilancio, sia la Commissione Difesa, con una condizione, sia la Commissione Affari esteri, con un'osservazione.
  Un'altra novella interviene sul procedimento di autorizzazione della prosecuzione di missioni già in corso, che è disciplinato dall'articolo 3 della legge quadro. Il decreto-legge ha modificato il comma 1 di quest'articolo 3, in primo luogo inserendo il Ministro dell'economia e delle finanze tra i ministri responsabili della relazione che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'autorizzazione alla prosecuzione delle missioni; in secondo luogo, prevedendo che tale relazione sia verificata, dal punto di vista della copertura finanziaria, dalla Ragioneria generale dello Stato. Peraltro, la stessa previsione – ossia che la relazione del Governo debba essere verificata dal Ministero delle finanze per gli oneri finanziari – risulta ripetuta due volte: la prima volta al comma 1 (come modificato dall'articolo 6, comma 1, lett. b), n. 1), ultimo periodo); la seconda volta al comma 1-bis (inserito dall'articolo 6, comma 1, lett. b), n. 2)). Sul punto si è pure pronunciata la Commissione Difesa del Senato nell'osservazione di cui alla lettera b) del parere già citato.
  Un'altra novella all'articolo 3 – introdotta dal Senato – ha stabilito il termine di sessanta giorni anche per l'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartiscono le risorse del fondo missioni internazionali tra le missioni già in corso e destinate a proseguire nell'anno successivo. Come detto, lo stesso termine è stato introdotto all'articolo 2 per i decreti riguardanti il finanziamento delle nuove missioni.
  Anche in questo caso – cioè nel caso delle missioni già in corso e di cui si dispone la prosecuzione nel nuovo anno – è previsto un meccanismo di flessibilità per la fase che precede l'adozione dei decreti di riparto delle risorse. Tale meccanismo presenta gli stessi aspetti dubbi già evidenziati in relazione alle missioni nuove (l'anticipazione del 75 per cento convive con l'anticipazione trimestrale). Non presenta invece l'altro elemento critico evidenziato in relazione alle missioni nuove, in quanto l'anticipazione del 75 per cento deve essere disposta in questo caso entro dieci giorni dalle deliberazioni parlamentari di autorizzazione delle missioni, e non entro dieci giorni dalla decisione del Governo.
  Altra novità è che la disciplina del compenso forfetario di impiego o della retribuzione per lavoro straordinario prevista dalla legge quadro per il personale militare delle unità navali impiegate nelle missioni internazionali viene estesa anche al personale militare impiegato nei dispositivi preposti alle funzioni operative di comando e controllo delle stesse missioni ubicati in territorio nazionale (comma 1, lettera c-bis) dell'articolo 6).
  Il comma 5 dell'articolo 6 reca il rifinanziamento del fondo missioni per euro 140 milioni per il 2017, al fine di garantire la prosecuzione delle missioni per l'ultimo trimestre del 2017. Infatti, come noto alla Commissione, la dotazione del fondo – prevista dalla legge di bilancio 11 dicembre 2016, n. 232, capitolo 3006 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze – permetteva, prima che il fondo fosse rimpinguato dal decreto in esame, la copertura finanziaria Pag. 79delle missioni per i soli primi nove mesi del 2017. La consistenza del fondo era infatti pari a euro 997.247.320, a fronte di un fabbisogno finanziario per le missioni pari a 1.427.745.294 euro.
  Una novella all'articolo 538-bis del codice dell'ordinamento militare (recata dal comma 1-bis all'articolo 6, introdotto dal Senato) estende poi la disciplina speciale in materia di procedure di affidamento dei contratti di assicurazione e di trasporto finanziati dai provvedimenti di autorizzazione e proroga delle missioni internazionali delle Forze armate anche ai contratti relativi all'approvvigionamento di carbo-lubrificanti e alla manutenzione di mezzi, sistemi d'arma e apparati di telecomunicazione. Tale disciplina speciale – che persegue il fine di garantire l'erogazione dei servizi senza soluzione di continuità tra un anno finanziario e l'altro – autorizza il Ministero della difesa ad avviare le procedure di affidamento di tali contratti, fino alla fase di stipulazione compresa, nell'anno precedente il finanziamento, fermo restando che si può procedere all'approvazione dei contratti e all'impegno delle relative spese solo al momento del perfezionamento delle procedure contabili di allocazione delle risorse finanziarie derivanti dai provvedimenti di autorizzazione e di proroga delle missioni internazionali sui pertinenti capitoli del relativo stato di previsione della spesa.
  Passa quindi ad illustrare il contenuto dei commi 3 e 4 dell'articolo 6 che recano novelle ai decreti legislativi di riordino dei ruoli delle Forze armate e di revisione dei ruoli delle Forze di Polizia al fine di provvedere all'attuazione delle variazioni contabili che garantiscono la copertura finanziaria dei rispettivi provvedimenti. Infatti, le rispettive coperture erano rinvenute sulle disponibilità in conto residui relative all'autorizzazione di spesa per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di Polizia di cui all'articolo 3, comma 155, secondo periodo, della legge n. 350 del 2003. Mediante le novelle proposte, si prevede che tali disponibilità in conto residui siano versate all'entrata del bilancio dello Stato.
  Il comma 4-bis dell'articolo 6, invece, autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a stipulare con soggetti pubblici e privati convenzioni e contratti per la permuta di materiali o prestazioni, al fine di contenere le spese di ricerca, potenziamento, ammodernamento, manutenzione e supporto relative ai mezzi, sistemi, materiali e strutture in dotazione al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
  Evidenzia poi che anche l'articolo 7 reca disposizioni in materia di personale delle Forze di polizia e di personale militare.
  In particolare, il comma 2 prevede l'assunzione, nei rispettivi ruoli iniziali, di 137 unità per l'Arma dei carabinieri, 123 unità per la Polizia di Stato e 48 unità per la Polizia penitenziaria, a decorrere dal 1o dicembre 2017, di 40 marescialli per il Corpo della Guardia di finanza, a decorrere dal 1o novembre 2017, e di 22 allievi finanzieri per il Corpo della Guardia di finanza, a decorrere dal 1o febbraio 2018, nonché l'assunzione straordinaria, nei rispettivi ruoli iniziali, con decorrenza non anteriore al 1o dicembre 2017, di 169 unità nella Polizia di Stato, 54 unità nell'Arma dei carabinieri e 57 unità nella Polizia penitenziaria.
  Il comma 3 demanda a provvedimenti dei Ministeri dell'interno, dell'economia e delle finanze, della giustizia e della difesa, la definizione delle modalità attuative delle assunzioni disposte ai sensi del comma precedente. È ammesso anche l'ampliamento dei posti previsti da concorsi già banditi e ancora in atto o conclusi nel 2017. I provvedimenti devono – o meglio dovevano – essere adottati entro il 15 novembre 2017 (trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge).
  Il comma 4 autorizza l'Arma dei carabinieri ad assumere, in via eccezionale, entro il 31 dicembre 2018, a tempo indeterminato, personale operaio a contratto determinato svolgente nel 2017 attività di gestione delle aree naturali protette. La Pag. 80finalità della norma – come precisato nella relazione illustrativa che accompagna il provvedimento – è quella di stabilizzare l'impiego del personale OTD in modo da consentire all'Arma dei carabinieri, che ha assorbito la gran parte delle funzioni svolte dal Corpo forestale dello Stato, di avvalersi di tale professionalità con continuità per finalità di tutela ambientale e forestale, nonché di presidio del territorio.
  Il comma 4-bis reca un'ulteriore autorizzazione all'assunzione di personale operaio a tempo indeterminato da parte dell'Arma dei carabinieri. Nello specifico, si prevede l'assunzione di 45 unità per il 2018, 30 unità per il 2019 e 30 unità per il 2020 per una spesa 1,4 milioni per il 2018, 2,3 milioni per il 2019 e 3,2 milioni dal 2020.
  Il comma 4-ter reca una modifica al decreto legislativo n. 177 del 2016 (trasferimento delle funzioni del Corpo forestale all'Arma dei carabinieri). Viene previsto che gli alloggi di servizio connessi all'incarico – dove esistenti nelle strutture in uso dell'Arma dei carabinieri per lo svolgimento delle funzioni un tempo svolte dal Corpo forestale dello Stato – siano attribuiti al personale dell'Arma impiegato in quelle strutture per quelle esigenze. Qualora disponibili, tali alloggi possono essere concessi temporaneamente, a titolo gratuito, al personale operaio addetto alle medesime strutture, assunto a tempo indeterminato per la gestione e protezione del patrimonio naturalistico.
  I commi 5 e 6 recano novelle alla legge n. 395 del 1990, concernente l'ordinamento del Corpo di Polizia penitenziaria, al fine di prevedere, per il personale del Corpo che si avvalga della facoltà di pernottare in caserma, la gratuità del pernottamento.
  I commi da 7 a 10 intervengono sull'articolo 1094, comma 3, del codice dell'ordinamento militare e sulla legge n. 189 del 1959 per portare a tre anni non rinnovabili la durata dei vertici delle Forze armate e della Guardia di finanza. Al riguardo segnala che i commi da 7 a 9 ripropongono quanto già previsto dall'articolo 2 del disegno di legge d'iniziativa governativa S. 2728, attualmente all'esame del Senato, in materia di riorganizzazione dei vertici del Ministero della difesa e delle relative strutture, il quale fissa la durata degli incarichi di Capo di stato maggiore della Difesa, Capo di stato maggiore di Forza armata, Comandante generale dell'Arma dei carabinieri e di Segretario Generale della Difesa – Direttore nazionale degli armamenti, in tre anni (in luogo dei due anni previsti dalle norme vigenti), con esclusione della possibilità di proroga o rinnovo. Per omogeneità viene poi rivista la disciplina relativa al Comandante generale della Guardia di finanza, mediante novella alla legge n. 189 del 1959. È altresì previsto (comma 10) che in fase di prima attuazione, i mandati in corso alla data di entrata in vigore di tali disposizioni, se di durata inferiore a tre anni incluse le proroghe, siano estesi fino a tre anni complessivi e che restino fermi i mandati in corso di durata pari o superiore a tre anni incluse le proroghe.
  Il comma 10-quinquies novella il codice dell'ordinamento militare inserendovi il nuovo articolo 1917-bis, riguardante il trattamento previdenziale del personale militare che transita tra ruoli. In particolare, la nuova disposizione prevede che il personale militare iscritto ai fondi previdenziali integrativi di cui all'articolo 1913 del codice dell'ordinamento militare che transiti tra ruoli venga iscritto al nuovo fondo di previdenza, corrispondente al nuovo ruolo, con decorrenza dalla data iscrizione al fondo di provenienza. Si stabilisce, inoltre, che per effetto del passaggio da un fondo all'altro, l'intero importo dei contributi versati viene trasferito al fondo di destinazione e che, ai fini previdenziali, il diritto alla liquidazione dell'indennità supplementare è riconosciuto calcolando il numero di anni complessivi di servizio prestati nei diversi ruoli.
  Il comma 10-sexies, riassegna alcune risorse, che non siano state impegnate nell'anno 2017, alla remunerazione delle ore di straordinario effettuate dal personale di Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del Pag. 81Fuoco. Le risorse cui si fa riferimento sono quelle poste nel Fondo istituito dalla legge di bilancio 2017 (articolo 1, comma 365 della legge n. 232 del 2016) sullo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, da ripartire con decreto del Presidente del Consiglio.
  Sottolinea, inoltre, che altre disposizioni in cui si rilevano profili di indiretto interesse della Commissione sono contenute nell'articolo 14, che interviene sulla disciplina dell'esercizio dei poteri speciali del Governo in ordine alla governance di società considerate strategiche nel comparto della sicurezza e della difesa, dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni. In particolare, viene prevista una generale sanzione amministrativa pecuniaria ove siano violati gli obblighi di notifica funzionali all'esercizio dei poteri speciali da parte del Governo nel comparto della difesa e della sicurezza nazionale e si estendono al settore della cosiddetta alta tecnologia i poteri speciali applicabili nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
  Di rilievo è anche l'introduzione di una nuova disposizione che individua un criterio specifico cui il Governo deve attenersi nell'esercizio della golden power, per le operazioni di acquisto da parte di soggetti esterni all'UE di partecipazioni in società che detengono attivi strategici, di rilevanza tale da determinare l'assunzione del controllo della società la cui partecipazione è oggetto dell'acquisto. In tali ipotesi il Governo deve valutare, oltre alla minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti, anche il pericolo per la sicurezza o per l'ordine pubblico.
  Infine, segnala l'articolo 18-quater che disciplina la produzione e trasformazione della cannabis per uso terapeutico o di ricerca e chiama in causa lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. L'articolo recepisce in parte il disegno di legge C. 76, approvato dalla Camera dei deputati in prima lettura il 19 ottobre 2017 e trasmesso al Senato (S. 2947).
  Con riferimento a quest'articolo viene in rilievo il comma 1 che conferma – come già previsto dalla disciplina vigente (decreto ministeriale 9 novembre 2015) – che lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, già autorizzato alla fabbricazione di infiorescenze di cannabis in osservanza delle norme di buona fabbricazione, può procedere alla coltivazione di piante di cannabis e alla trasformazione della cannabis in sostanze e preparazioni vegetali, ai fini della successiva distribuzione alle farmacie delle medesime sostanze e preparazioni per la produzione di medicinali.
  Il comma 2 specifica che, per assicurare la disponibilità di cannabis ad uso medico sul territorio nazionale e per garantire la continuità terapeutica dei pazienti in trattamento, l'Organismo statale per la cannabis possa autorizzare l'importazione di quote di cannabis da conferire allo Stabilimento chimico farmaceutico militare, ai fini della trasformazione e distribuzione presso le farmacie.
  Ai sensi del comma 5, lo Stabilimento, al fine di agevolare l'assunzione da parte dei pazienti dei medicinali a base di cannabis, provvede a sviluppare nuove preparazioni vegetali a base di cannabis per la successiva distribuzione alle farmacie per la dispensazione dietro ricetta medica non ripetibile.
  Da ultimo, il comma 7 prevede due stanziamenti, entrambi relativi all'anno 2017. Il primo stanziamento, pari a 1,6 milioni di euro per il 2017, concerne l'attività di coltivazione e trasformazione dello Stabilimento di Firenze. Il secondo stanziamento riguarda l'importazione summenzionata delle quote di cannabis ed è pari a 0,7 milioni per il 2017.
  Conclude esprimendo disappunto per la ristrettezza dei tempi a disposizione per l'espressione del parere e preannuncia che la sua proposta di parere porrà in evidenza le questioni che ha sottolineato nella relazione.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-TIpI) osserva come le modifiche che il provvedimento apporta alla legge quadro sulle Pag. 82missioni internazionali siano nel loro complesso poco chiare, oltre a non essere – per il punto già evidenziato dal relatore – in linea con lo spirito della legge. In particolare, non comprende quale sia stata l'esigenza che ha spinto il Governo a rivedere le procedure di finanziamento delle missioni. Lamenta, inoltre, l'eccessiva fretta con la quale il Parlamento è chiamato a esaminare le nuove disposizioni.

  Donatella DURANTI (MDP) condivide le preoccupazioni del deputato Artini riguardo alla necessità di comprendere meglio le modifiche apportate alla legge quadro sulle missioni internazionali e manifesta stupore per la scelta del Governo di intervenire su una legge parlamentare con un proprio provvedimento d'urgenza. Considera le novità apportate in quest'ambito come una lesione delle prerogative del Parlamento e stigmatizza l'accelerazione impressa all’iter del provvedimento.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nel riservarsi di fornire elementi di risposta più dettagliati nella prossima seduta rispetto alle questioni sollevate dal relatore, fa presente che occorre comunque distinguere tra il momento dell'autorizzazione politica delle missioni internazionali e quello dell'individuazione delle risorse necessarie per il loro finanziamento. Evidenzia, quindi, che le modifiche previste dal provvedimento riguardano la sola parte contabile della procedura e non incidono sulle prerogative politiche del Parlamento.

  Tatiana BASILIO (M5S) manifesta perplessità sugli effetti discendenti dalla disposizione che autorizza l'Arma dei carabinieri all'assunzione in pianta stabile di operai a tempo determinato impiegati durante il 2017 dal Corpo forestale dello Stato. Più specificatamente, chiede al rappresentante del Governo se questo personale sarà assunto nei ruoli dell'Arma oppure in qualità di personale civile e di chiarire meglio come si intenda procedere riguardo a queste assunzioni.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, premesso di ritenere la disposizione sufficientemente chiara, si riserva di fornire informazioni più particolareggiate nella prossima seduta.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 22 novembre 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.30.

7-01305 Basilio: Su iniziative per incrementare il bacino della riserva selezionata con figure professionali specializzate in ambito psicologico-sanitario.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 15 novembre 2017.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che nella seduta del 15 novembre la presentatrice, deputata Basilio, ha illustrato i contenuti della risoluzione. Successivamente l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, su proposta della stessa deputata Basilio, ha concordato di svolgere alcune audizioni informali sulla risoluzione, e precisamente quella del Comitato centrale della rappresentanza (Co.Ce.R.) Interforze, quella dell'Ispettore generale della sanità militare, generale Enrico Tomao, o di altro ufficiale dirigente in settori attinenti alla materia trattata, e quella di esperti della materia.

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  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, premesso che il Governo si riserva di svolgere una valutazione più completa dell'atto di indirizzo al termine della conclusione dell'attività conoscitiva, anticipa che l'orientamento del Dicastero è contrario sul primo impegno, in considerazione di vincoli discendenti da disposizioni normative e dalle esigenze dell'Arma dei carabinieri, mentre è favorevole sul secondo impegno, a condizione che sia riformulato in modo da tenere conto delle disponibilità di bilancio.

  Tatiana BASILIO (M5S) richiama, a riprova dell'importanza dell'esigenza cui l'atto di indirizzo intende soddisfare, uno studio sull'assistenza psicologica commissionato alcuni anni fa dalla Marina militare. Domanda quindi al rappresentante del Governo quali siano le ragioni che impediscono di incrementare il bacino della riserva selezionata con figure professionali specializzate in ambito psicologico-sanitario.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO precisa che le unità di riserva selezionata sono fissate dalla legge.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-01378 Artini: Per la promozione delle strutture dell'Accademia navale di Livorno.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-TIpI) illustra l'atto di indirizzo a sua prima firma, segnalando l'importanza che rivestono le iniziative volte a promuovere la cosiddetta «crescita blu», fattore chiave per avviare uno sviluppo sostenibile in un contesto dove la marittimità rappresenta una risorsa fondamentale per la crescita commerciale, occupazionale e tecnologica.
  Auspica, quindi, che in tale contesto sia possibile incentivare il recupero e la valorizzazione delle strutture dell'Accademia navale di Livorno anche attraverso il ricorso a fondi messi a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti attraverso il raggiungimento di un'apposita intesa. Preannuncia che chiederà lo svolgimento di audizioni informali sull'argomento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 22 novembre 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.40.

Abrogazione dell'articolo 535 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante la disciplina della società Difesa Servizi Spa, nonché destinazione dei risparmi derivanti dallo scioglimento della medesima società al finanziamento di iniziative del Servizio civile nazionale.
C. 1649 Corda.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, in sostituzione del relatore, deputato Moscatt, impossibilitato a prendere parte ai lavori, introduce l'esame rilevando che la proposta di legge C. 1649, a prima firma della deputata Corda, si compone di due soli articoli.
  Scopo principale dell'iniziativa legislativa è quello di sopprimere la società Difesa Servizi Spa. A tal fine la proposta abroga l'articolo 535 del codice dell'ordinamento Pag. 84militare che disciplina il funzionamento della società, che ha sede in Roma ed è posta sotto la vigilanza del Ministro della difesa (articolo 1).
  In secondo luogo – nelle more della riforma del Servizio civile nazionale, che nel frattempo è intervenuta – la proposta prevede la destinazione dei risparmi derivanti dalla cessazione della società al finanziamento di attività svolte in Italia e all'estero del Servizio civile nazionale. Al riguardo segnala che con il decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40 è stata disposta l'abrogazione della disciplina del servizio civile nazionale ed è stato istituito il servizio civile universale.
  Ricorda, quindi, che la società Difesa Servizi Spa è stata istituita dalla legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria 2010) e che con il decreto 10 febbraio 2011, il Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ha adottato lo Statuto della società. Questa è quindi divenuta operativa con la prima riunione dell'assemblea ordinaria, che si è tenuta, l'8 marzo 2011.
  Evidenzia che le azioni di Difesa Servizi Spa sono interamente sottoscritte dal Ministero della difesa, che esercita i diritti dell'azionista e determina eventuali successivi aumenti del capitale iniziale per mezzo di decreti del Ministro. La società può pertanto considerarsi organo in house della Difesa. Questa, infatti, opera secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti con decreto del medesimo Ministero, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze.
  Osserva poi che ad essa sono affidate attività che vanno dalla negoziazione per l'acquisto di beni mobili, servizi e prestazioni correlate allo svolgimento dei compiti istituzionali dell'amministrazione della difesa – in funzione di centrale di committenza ai sensi dell'articolo 33 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture – alla valorizzazione e gestione (ma non alienazione) degli immobili militari, fino alla concessione in uso temporaneo, a titolo oneroso, dei mezzi e dei materiali prodotti dall'industria nazionale e acquisiti dalle Forze armate. Le funzioni di centrale di committenza possono essere svolte anche per le altre Forze di polizia, previa stipula di apposite convenzioni con le amministrazioni interessate.
  Segnala, inoltre, che la Direzione generale dei lavori e del demanio del Ministero della difesa nel luglio 2011 ha concesso per 25 anni a Difesa Servizi S.p.A. l'uso dei tetti e dei terreni di 64 compendi immobiliari, al fine di installarvi impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Per queste finalità i citati immobili sono stati raggruppati in lotti e dati in affidamento per 20 anni a diversi soggetti che riconoscono a Difesa Servizi corrispettivi per un ammontare annuo di 12 milioni di euro.
  Oggi, Difesa Servizi contribuisce alla realizzazione di impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 70 MW che interessano 415 mila metri quadri di coperture su edifici e circa 940 mila metri quadri di terreni.
  Altra iniziativa significativa è quella relativa alla promozione e gestione economica delle attività e dei servizi resi a terzi dalle Forze armate nei settori meteorologico, sanitario, merceologico, geo-cartografico, della foto-riproduzione aerea e satellitare, il cui costo attualmente ricade sul Ministero della Difesa. In particolare, Difesa Servizi rende disponibili a titolo oneroso, a chi ne faccia richiesta, i dati meteorologici dell'Aeronautica Militare, secondo quanto stabilito dalle «Condizioni Unificate e Sistemi Tariffari Orientati alle Meteo-Risorse».
  Inoltre, Difesa Servizi S.p.A. valorizza, mediante apposite convenzioni, le attività sanitarie svolte dalle Forze armate, quali ad esempio visite mediche, esami di patologia clinica, accertamenti diagnostici ed esami strumentali, consulenze medico-legali e rilascio certificazioni mediche e ricoveri, cui si aggiungono le certificazioni per attività agonistica, da parte del Centro sportivo olimpico dell'Esercito di Roma, per idoneità al volo e controllo di idoneità all'esposizione a radiazioni ionizzanti-cosmiche Pag. 85del personale aeronavigante civile dipendente da compagnie aeree, per conto del Ministero della salute.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nel riservarsi di esternare valutazioni di carattere più strettamente politico nel prosieguo dell'esame, evidenzia quelle che il Dicastero ritiene criticità della proposta di legge. In particolare, sottolinea come l'iniziativa legislativa non consideri la finalità per la quale la società Difesa Servizi S.p.A. è stata istituita, ossia svolgere non attività militari, ma attività che le Forze armate tradizionalmente non svolgono e che sono estranee al mandato della difesa. Rivolge, quindi, un invito alla Commissione perché valuti con attenzione le potenzialità oggettive che la società Difesa Servizi ha dimostrato di avere in questi primi anni di attività.

  Emanuela CORDA (M5S) esprime rammarico per il fatto che la Commissione inizia l'esame della proposta soltanto adesso, quando la legislatura si avvia a conclusione. Cominciando prima si sarebbe potuto cercare di fare luce su tanti aspetti oscuri dell'attività della società: in particolare, non è chiaro dove finiscano gli introiti che si realizzano con le diverse iniziative messe in campo da Difesa Servizi S.p.A. e chi sia il vero beneficiario dell'attività di questa società in house della Difesa. Non si comprende per quale motivo il Ministero della difesa debba coprire attività societarie poco trasparenti. Di fronte a situazioni imbarazzanti relative a certi progetti promossi da questa società, si domanda perché la Commissione non si sia attivata prima per fare chiarezza. Conclude auspicando che sia possibile quantomeno svolgere un'adeguata attività conoscitiva.

  Tatiana BASILIO (M5S) ricorda come il suo gruppo abbia proposto sin dall'inizio della legislatura lo svolgimento di un'indagine conoscitiva su Difesa servizi S.p.A., anche per individuare le soluzioni più idonee per consentire che gli introiti della società potessero affluire al bilancio della Difesa, anziché ad aziende private.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 22 novembre 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Sulla missione svolta in Libano per visitare il contingente italiano ivi dislocato nell'ambito della missione UNIFIL (30 ottobre-2 novembre 2017).

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, riferisce sulla missione nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Rileva come la missione sia caduta proprio a ridosso dell'apertura di una fase critica della vita politica libanese, quella avviata dall'annuncio, fatto dall'Arabia saudita, delle dimissioni del premier Hariri, che come noto è rientrato in patria solo oggi. Auspica che nei prossimi giorni possa essere più chiara l'evoluzione di questa crisi, che potrebbe avere ripercussioni non solo sul Libano, ma sull'intera regione, la cui stabilità è vitale per l'Europa e per il mondo.
  Sottolinea quindi l'assidua assistenza che l'ambasciatore italiano in Libano, Massimo Marotti, e tutto il personale dell'Ambasciata hanno prestato alla delegazione, informando la Commissione di aver scritto all'ambasciatore per ringraziarlo.
  Riferisce di come dai colloqui svolti sia emerso il forte apprezzamento della popolazione e delle autorità politiche libanesi per il lavoro dei militari italiani e l'auspicio che il comando della missione UNIFIL possa quanto prima tornare all'Italia. In generale, la missione è stata l'occasione Pag. 86per rinsaldare gli ottimi rapporti con il Libano, attestati anche dal fatto che nelle prossime settimane il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrerà in Italia il Presidente della Repubblica libanese, Michel Aoun, e che il Governo si è impegnato a riunire a inizio 2018 a Roma una nuova conferenza internazionale dei donatori a sostegno delle Forze armate libanesi.

  Giorgio ZANIN (PD) concorda col presidente Garofani sul giudizio positivo riguardo alla missione. Sottolinea come pressoché tutti gli interlocutori libanesi abbiano rappresentato il problema dei profughi siriani, il cui numero a fronte della popolazione libanese è inverosimilmente alto – 1.300.000 siriani rifugiati contro circa 4.500.000 libanesi – e tale da far seriamente temere l'acuirsi di frizioni già in essere che potrebbero compromettere il precario equilibrio della società libanese. A suo avviso è importante che il Governo sia sensibilizzato sulla questione e si adoperi nelle sedi internazionali per promuovere il rientro dei siriani nel loro Paese, almeno nelle porzioni già pacificate. Si sofferma sulla cooperazione civile tra l'Italia e il Libano e sugli eccellenti risultati che ha dato, di cui è stato possibile avere prova tangibile in occasione delle visite del Museo nazionale di Beirut e del sito archeologico di Al Mina.
  Nel ricordare poi la sua qualità di componente della Commissione Agricoltura, oltre che della Commissione Difesa, accenna al fatto che la stabilità dell'economia e quindi della società libanese potrebbe essere favorita anche dallo sviluppo di una più forte economia reale, a fronte di un'attuale preponderanza di attività riconducibili all'economia finanziaria. Osserva al riguardo che lo sviluppo dell'economia reale potrebbe essere aiutato da accordi italo-libanesi che incrementino gli interscambi e il commercio tra i due Paesi nel settore agro-alimentare.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-TIpI) chiede se dai colloqui condotti dalla delegazione siano emersi segnali di una possibile recrudescenza delle tensioni nel Sud del Paese o indizi del possibile ritorno del conflitto con Israele.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, risponde che i colloqui condotti dalla delegazione non hanno evidenziato un timore attuale particolarmente marcato rispetto al pericolo paventato dal deputato Artini, che tuttavia certamente permane e continua a minacciare il Paese, anche perché le formazioni militari di Hezbollah si sono rafforzate nella guerra siriana in termini sia di mezzi sia di esperienza di combattimento. Aggiunge che è difficile fare previsioni, data l'irrequietezza dello scenario mediorientale, che le dimissioni del premier Hariri hanno contribuito ad accrescere. Si dice in ogni caso convinto che, anche per queste ragioni, la missione UNIFIL continui ad essere un importante fattore di pacificazione.
  Poi, non essendovi altre richieste di intervento, dichiara concluse le comunicazioni sulla missione.

  La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.15.

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