CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 luglio 2017
848.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 4 luglio 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 14.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che il deputato Renato Brunetta è entrato a far parte della Commissione.

Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative.
Nuovo testo C. 2950 Ascani.

(Seguito dell'esame e conclusione – Conferimento del mandato a riferire favorevolmente in Assemblea).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 giugno 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Comunica che è pervenuto il parere favorevole con condizioni della V Commissione sul testo come modificato nella seduta del 7 giugno scorso e che la relatrice, anche per recepire tali condizioni, ha presentato tre emendamenti.

  Irene MANZI (PD), relatrice, li illustra e ne raccomanda l'approvazione.

  Il sottosegretario Antimo CESARO prende atto e si associa.

  Luigi GALLO (M5S), dopo aver rimarcato che le modifiche apportate hanno sostanzialmente privato il provvedimento dell'ampia apertura al mondo delle imprese culturali, assicurata dal testo iniziale, chiede chiarimenti in alla relatrice.

  Irene MANZI (PD), precisando che gli emendamenti puntano solo ad assicurare l'invarianza finanziaria e il rispetto dell'articolo Pag. 18181 della Costituzione, sottolinea che l'ampio spettro dell'oggetto sociale previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera a) per il riconoscimento delle imprese culturali e creative, ricomprende non solo società e imprese, ma anche molte realtà associative e, pertanto, il provvedimento non può definirsi di chiusura, rispetto al mondo imprenditoriale culturale.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, mette ai voti gli emendamenti della relatrice.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1.100, 2.100 e 2.101 della relatrice (vedi allegato).

  Chiara DI BENEDETTO (M5S), dopo aver preannunciato il voto di astensione del suo gruppo, esprime il proprio disappunto per l'effetto derivante dall'approvazione degli emendamenti sulla parte più interessante del provvedimento in termini economici e di aiuto alle imprese. Il contenuto della proposta di legge appare ora debole rispetto alle finalità che ne avevano guidato la stesura originaria e la successiva elaborazione in sede di Comitato ristretto.

  Roberto RAMPI (PD), dopo aver sottolineato il proficuo lavoro svolto dalla Commissione e dal Comitato ristretto, che aveva consentito di giungere ad un testo largamente condiviso, evidenzia che è tuttavia necessario fare i conti con la realtà. A fronte delle condizioni dettate dal parere della V Commissione, l'alternativa sarebbe stata quella di rinunciare al prosieguo dell'esame e, di conseguenza, all'approvazione di una legge che, comunque, segna un importante punto di svolta. Ritiene che avere una definizione chiara della tipologia delle diverse realtà che sanno mettere insieme capacità di fare impresa e di fare cultura, potrà permettere, in seguito, interventi mirati che diano maggiore concretezza alle disposizioni di cui oggi si discute. Auspica che al Senato il provvedimento abbia un iter rapido, perché le imprese, che finalmente si vedono riconoscere una fisionomia ben definita, erano in attesa da molto tempo di una legge che potrebbe definirsi storica.

  Bruno MURGIA (FdI-AN) annuncia il suo voto favorevole, sottolineando che questa proposta di legge, per quanto profondamente diversa nel testo da quella originaria, consentirà di superare l'approssimazione con cui finora le imprese interessate sono state considerate. Tuttavia, deve rilevare con rammarico che ogni volta che si affrontano provvedimenti in materia di cultura, non vengono appostate le risorse necessarie, mentre è proprio sul versante culturale che andrebbero fatti gli investimenti maggiori.

  Marisa NICCHI (MDP) osserva che l'aggettivo «storica», utilizzato dal collega Rampi, si addice a questo testo provvedimento soltanto perché esso interviene in un settore importante. In termini di sostegno alle imprese culturali, invece, la sua importanza viene decisamente meno. Preannunciando il voto di astensione, comunica che il suo gruppo presenterà in Assemblea emendamenti volti a portare il testo all'altezza del compito che si era prefissato. Conclude rimarcando che, a causa del famigerato articolo 81 della Costituzione, sembra che le risorse per le leggi che investono sulla cultura non siano mai disponibili.

  Giancarlo GIORDANO (SI-SEL-POS) si associa alle osservazioni dei colleghi che lo hanno preceduto. Rileva che il grande sforzo profuso ha portato solo ad una definizione delle caratteristiche e del profilo delle imprese culturali e creative. Il risultato è senza dubbio inferiore alle aspettative che questa proposta di legge aveva ingenerato: il passo tra l'illusione e la delusione è stato molto breve. La rassegnazione all'invarianza della spesa non deve essere accettata con tanta passività: quando si crede in ciò che si sta facendo, come la VII Commissione aveva dimostrato con il lavoro approfondito e appassionato che ha dedicato a questo provvedimento, si dovrebbe combattere di più Pag. 182per raggiungere il risultato auspicato. Peraltro, chiedere a imprese giovani, e per forza di cose fragili, di sostenere spese straordinarie su beni demaniali dismessi significa non conoscere a sufficienza la realtà. Annuncia il voto di astensione e spera che in Assemblea il testo possa essere adeguatamente modificato.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, mette ai voti il conferimento del mandato alla deputata Manzi di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva, deliberando di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Istituzione del «Premio biennale Giuseppe Tatarella» e disposizioni in favore della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Tatarella, per la conservazione della memoria del deputato scomparso l'8 febbraio 1999.
C. 4219 Distaso.

(Rinvio del seguito dell'esame).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

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