CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 giugno 2017
847.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 29 giugno 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione della rimanente quota del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Atto n. 421.
(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

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  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 27 giugno 2017.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che nella giornata di ieri è stata svolta l'audizione informale del Capo dell'Ufficio generale Pianificazione, programmazione e bilancio dello Stato maggiore della difesa, Generale di divisione Guglielmo Luigi Miglietta, il quale ha fornito alla Commissione chiarimenti sulla destinazione delle risorse attribuite al Ministero della difesa dallo schema in esame.

  Guido GALPERTI (PD), relatore, rileva come l'audizione sia stata utile e abbia permesso di acquisire risposte precise alle richieste di chiarimenti formulate dai commissari. Ciò premesso, si riserva di presentare nella prossima seduta una proposta di rilievi.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 29 giugno 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador in materia di cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 18 novembre 2009 e a Quito il 20 novembre 2009.
C. 4465, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Gianluca FUSILLI (PD), relatore, rileva, preliminarmente, che l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador in materia di cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 18 novembre 2009 e a Quito il 20 novembre 2009, è composto da un preambolo e di 15 articoli.
  In particolare, l'articolo 1 prevede che la cooperazione nel campo della difesa tra le due Parti sia effettuata nel rispetto degli impegni internazionali dalle stesse assunti, nonché dei rispettivi ordinamenti giuridici e in base ai principi di uguaglianza e interesse reciproco.
  I settori della cooperazione sono elencati in modo non tassativo nell'articolo 3 che, tra gli altri, menziona esplicitamente gli scambi di informazioni militari e sulle esperienze acquisite nelle operazioni di mantenimento della pace; la ricerca, sviluppo e acquisizione di prodotti e servizi nel campo della difesa; gli aspetti ambientali delle attività militari; la formazione e addestramento militari e i relativi aspetti sanitari.
  Le forme attraverso le quali strutturare la cooperazione prevista dall'accordo sono invece elencate nell'articolo 4: oltre a riunioni dei vertici politici e militari del settore, si prevede lo scambio di know how tra le Parti, come anche la partecipazione reciproca ad attività di formazione e di esercitazione.
  Segnala, quindi, l'importanza dell'articolo 5, dedicato allo scambio di armamenti, in base al quale si potrà procedere allo scambio di materiali bellici, armi e munizioni, che potrà essere attuato sia con Pag. 34modalità diretta da Paese a Paese, sia previa autorizzazione rilasciata ad aziende private dai rispettivi Governi.
  L'articolo 6 riguarda la protezione della proprietà intellettuale derivante da iniziative condotte in conformità con l'accordo in esame, mentre l'articolo 8 regola la ripartizione delle spese derivanti dall'esecuzione dell'accordo.
  Segnala, poi, l'articolo 10 che prevede il diritto delle Autorità della Parte ospitante all'esercizio della giurisdizione sul personale militare e civile ospite nel quadro dell'Accordo in esame, in riferimento a reati commessi sul proprio territorio escludendo, tuttavia, esplicitamente e la possibilità di applicare la pena capitale qualora prevista nell'ordinamento della Parte ospitante per quei reati.
  L'articolo 11 riguarda la sicurezza delle informazioni classificate, alle quali dovrà essere garantita una protezione adeguata agli standard nazionali, mentre l'articolo 12 prevede che eventuali controversie sull'interpretazione o applicazione dell'accordo saranno risolte mediante consultazioni dirette tra le Parti.
  Infine, l'articolo 13 stabilisce la possibilità di stipulare protocolli aggiuntivi all'accordo in ambiti specifici di cooperazione nel settore della difesa. Per quanto concerne tali protocolli aggiuntivi, nonché i programmi di sviluppo ed esecuzione dell'accordo, questi verranno messi a punto e sviluppati da personale dei rispettivi Ministeri della difesa, in stretto coordinamento con le due Amministrazioni degli affari esteri. L'accordo potrà inoltre essere emendato mediante scambio di note tra le Parti.
  Conclude ricordando che il disegno di legge è stato già approvato dal Senato lo scorso 4 maggio e preannunciando la presentazione di una proposta di parere favorevole.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Perù per la cooperazione nel campo della sicurezza e difesa e dei materiali per la difesa, fatto a Roma il 17 marzo 2010.
C. 4466 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Gianluca FUSILLI (PD), relatore, riferisce che lo scopo del Memorandum di intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Perù per la cooperazione nel campo della sicurezza e difesa e dei materiali per la difesa è quello di fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione fra i due Paesi nel settore della difesa, con l'intento di consolidare le rispettive capacità difensive e di indurre positivi effetti indiretti in alcuni settori produttivi e commerciali delle rispettive economie.
  Passando, quindi, direttamente al contenuto dell'accordo – sostanzialmente analogo a quello stipulato con il Governo della Repubblica dell'Ecuador – rileva che l'intesa, composta da un breve preambolo e da 6 articoli, prevede innanzitutto, all'articolo 1, che la cooperazione si basi sul principio della reciprocità e si svolga in conformità con gli ordinamenti giuridici dei due Paesi. La citata disposizione definisce, inoltre, gli obblighi di assistenza e supporto tecnico-logistico che l'Italia è tenuta ad assicurare in relazione a sistemi, materiali e mezzi di provenienza italiana.
  L'articolo 2 demanda ad appositi protocolli aggiuntivi l'indicazione delle concrete modalità attuative dell'intesa.
  L'articolo 3 istituisce una Commissione mista, composta da rappresentanti dei due Ministeri della difesa, la quale, essendo chiamata a riunirsi almeno una volta l'anno, alternativamente in Italia e in Perù, sarà preposta all'esecuzione e supervisione del Memorandum. Pag. 35
  L'articolo 4 definisce gli aspetti finanziari della cooperazione e le modalità per la composizione delle controversie interpretative e attuative dell'accordo. Da ultimo, gli articoli 5 e 6 disciplinano gli aspetti relativi alla sicurezza delle informazioni classificate, la data di entrata in vigore e le modalità per una sua eventuale denuncia o revisione.
  Ciò premesso, preannuncia la presentazione di una proposta di parere favorevole, rammentando che il disegno di legge è stato già approvato dal Senato il 4 maggio 2017.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Mozambico sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Maputo il 19 marzo 2014.
C. 4468, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca FUSILLI (PD), relatore, introduce l'esame del provvedimento osservando che l'Accordo di cooperazione tra Italia e Mozambico nel campo della difesa, fatto a Maputo il 19 marzo 2014, è composto da un preambolo e 12 articoli.
  Fa quindi presente che il contenuto dell'accordo non presenta sostanziali difformità rispetto a quello degli altri accordi stipulati nella medesima materia.
  In particolare, l'articolo 1 prevede che la cooperazione nel campo della difesa tra le due Parti sia effettuata in base ai principi di uguaglianza e interesse reciproco, nonché nel rispetto degli impegni internazionali dalle stesse assunti, dei rispettivi ordinamenti giuridici e, per l'Italia, anche degli obblighi derivanti dalla sua appartenenza all'Unione europea.
  L'articolo 2 regola i settori e le modalità della cooperazione tra i Ministeri della difesa dei due Paesi, precisando che le due Parti contraenti potranno elaborare piani annuali e pluriennali di cooperazione nel campo della difesa, anche allo scopo di esaminare l'opportunità di ulteriori accordi integrativi di quello in esame. I settori della cooperazione, elencati in modo non tassativo sono: scambi di informazioni militari e sulle esperienze acquisite nelle operazioni di mantenimento della pace; ricerca, sviluppo e acquisizione di prodotti e servizi nel campo della difesa; aspetti ambientali delle attività militari; attività di contrasto alla pirateria; formazione e addestramento militari e relativi aspetti sanitari. Le forme attraverso le quali strutturare la cooperazione prevista dall'accordo prevedono, oltre a riunioni dei vertici politici e militari del settore, anche lo scambio di know how tra le Parti, la partecipazione reciproca ad attività di formazione e di esercitazione, nonché la visita a navi da guerra, aerei ed altre installazioni militari.
  L'articolo 3 regola gli aspetti finanziari derivanti dall'accordo e stabilisce il principio che ciascuna delle due Parti sosterrà le spese di sua competenza relative all'esecuzione dell'accordo, fermo restando che lo svolgimento di tutte le attività da esso previste sarà subordinato alla disponibilità dei relativi fondi.
  L'articolo 4 riguarda le questioni attinenti alla giurisdizione sul personale militare e civile impegnato nelle attività di cooperazione militare: in particolare, lo Stato ospitante avrà il diritto di esercitarla nei confronti dei reati commessi sul proprio territorio e puniti in base al proprio ordinamento, anche se commessi da personale dell'altra Parte contraente salvo alcune specifiche fattispecie, nelle quali la giurisdizione è comunque riservata alle autorità dello Stato d'origine. Sono altresì previste clausole di salvaguardia del personale nel caso in cui questo sia stato coinvolto in eventi per i quali la legislazione dello Stato ospitante preveda l'applicazione di sanzioni – quali la pena Pag. 36capitale – in contrasto con i principi fondamentali dell'ordinamento dello Stato inviante.
  L'articolo 5 disciplina il risarcimento degli eventuali danni provocati dal personale della Parte ospitante o di entrambe le Parti in relazione al servizio reso.
  L'articolo 6 regola la cooperazione nello scambio di attrezzature e di mezzi (navi, veicoli, armi, sistemi elettronici, materiali blindati, missili, bombe, mine e munizioni). Peraltro, i Governi si impegnano a non riesportare a Paesi terzi il materiale acquisito, senza il preventivo benestare della Parte cedente. La fornitura di materiali di interesse delle rispettive Forze armate sarà attuata con operazioni dirette da Stato a Stato, oppure tramite società private autorizzate dai Governi.
  L'articolo 7 garantisce la protezione della proprietà intellettuale derivante da iniziative condotte conformemente all'accordo, mentre l'articolo 8 riguarda la sicurezza delle informazioni classificate.
  L'articolo 9 disciplina la risoluzione di eventuali controversie in merito all'interpretazione o applicazione dell'Accordo, prevedendo che queste saranno risolte esclusivamente mediante negoziati tra le Parti.
  Infine, gli articoli da 10 a 12 riportano le consuete clausole finali dell'accordo, che ha durata illimitata, salva la facoltà di ciascuna delle Parti di denunciarlo in qualunque momento. Le Parti potranno altresì stipulare protocolli aggiuntivi in specifici ambiti di cooperazione militare, rispettando i rispettivi ordinamenti nazionali. L'accordo potrà essere modificato con il reciproco consenso delle Parti tramite Scambio di note.
  Ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole, ricordando che il disegno di legge è stato già approvato dal Senato lo scorso 4 maggio.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Giovedì 29 giugno 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sugli esiti della missione svolta a Parigi dal 19 al 21 giugno per visitare il 52o Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio (Le Bourget).

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, riferisce che dal 19 al 21 giugno scorso una delegazione della Commissione – formata da lui stesso e dai deputati Tatiana Basilio e Daniele Marantelli – si è recata a Parigi per visitare il 52o Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio.
  Il Salone ha luogo ad anni alterni nell'area aeroportuale di Le Bourget, sita a nord-est di Parigi. Nelle ultime due legislature delegazioni della Commissione Difesa hanno visitato i Saloni del 2009, del 2011 e del 2015. Negli anni pari – e precisamente nel 2008, nel 2010, nel 2012, nel 2014 e nel 2016 – delegazioni della Commissione hanno visitato l'analogo Salone di Farnborough (Londra).
  Dalla sua prima edizione, nel 1909, il Salone di Le Bourget ha costantemente visto crescere la sua rilevanza ed è oggi considerato da molti il più grande evento fieristico mondiale dedicato all'industria aerospaziale. È organizzato dal GIFAS (Groupement des industries françaises aéronautiques et spatiales), l'ente che raggruppa le industrie francesi del settore, per consentire alle imprese di presentare i propri prodotti militari e civili ai potenziali acquirenti, a cominciare dai Governi interessati.
  Il rilievo della manifestazione è attestato dai numeri: al 52o Salone erano presenti 2.381 espositori provenienti da 48 Paesi, distribuiti su un'area espositiva vastissima, esterna e interna. I velivoli esibiti, a terra o in volo, sono stati 140. I visitatori oltre 320 mila, di cui 180 mila di pubblico Pag. 37generico: nei giorni conclusivi l'esposizione è infatti aperta anche a curiosi e appassionati. La manifestazione – inaugurata dal presidente Macron il 19 giugno – è stata visitata anche da 290 delegazioni ufficiali da tutto il mondo, compresa quella della Commissione difesa. Il Ministro della difesa, Roberta Pinotti, ha visitato il Salone nel giorno inaugurale, il 19 giugno.
  La sera del 19 giugno la delegazione ha preso parte a un ricevimento organizzato nella sede della rappresentanza diplomatica italiana a Parigi dall'ambasciatore Giandomenico Magliano. Il ricevimento è stata l'occasione per incontrare alcune delle numerose personalità civili e militari presenti a Parigi per visitare il Salone, tra cui la ministra Roberta Pinotti, il Segretario generale della Difesa/DNA, generale Carlo Magrassi, il Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, generale Enzo Vecciarelli, il nuovo Amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, il presidente dell'AIAD (la Federazione delle aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza), Guido Crosetto, e il Segretario generale della stessa, Carlo Festucci, nonché i vertici manageriali di numerose delle aziende presenti al Salone e le delegazioni di alcune Regioni italiane.
  Il giorno successivo la delegazione ha visitato il Salone, cominciando dall'area statica di Leonardo Spa, dove è stato possibile guardare da vicino alcune delle eccellenze tecnologiche del gruppo nel settore, quali gli elicotteri multiruolo, i droni e – soprattutto – gli aerei militari: l'addestratore basico M345, l'addestratore avanzato M346 Fighter Attack e il T100, velivolo militare effettivo basato sull'M346. Un pranzo di lavoro con l'amministratore delegato e il vertice di Leonardo, cui preso parte anche la ministra Pinotti, è stato l'occasione per discutere questioni di comune interesse.
  Nel pomeriggio, sotto la guida del presidente dell'AIAD, Guido Crosetto, sono stati visitati gli stand di molte delle ben 138 imprese italiane presenti al Salone. In questa fase è stato possibile avere brevi ma utili incontri con i vertici o i rappresentanti di aziende nazionali di eccellenza, come Avio, specializzata in lanciatori spaziali, ed Elettronica, impegnata nella ricerca di soluzioni innovative nel campo della difesa cibernetica. Altri stand visitati sono stati quelli di Pietro Rosa TBM (azienda leader per l'ingegneria e la produzione di palette per motori aerei e componenti strutturali critici dei velivoli), Logic Sistemi Avionici (specializzata in progettazione, sviluppo e produzione di equipaggiamenti avionici), Civitanavi Systems (azienda totalmente dedicata a progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di stabilizzazione e navigazione inerziale), AEREA (società specializzata in progettazione, sviluppo, produzione, installazione, manutenzione e supporto logistico di equipaggiamenti militari e parti strutturali per velivoli ad ala fissa e ad ala rotante), ASE (specializzata in progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di generazione, gestione, distribuzione e trasformazione di potenza elettrica e loro integrazione su piattaforme di aerospazio e difesa), Secondo Mona (dedicata a progettazione e produzione di sistemi ed equipaggiamenti aeronautici per funzioni di bordo su velivoli civili e militari, ad ala fissa e rotante), SELT (dedita a progettazione e produzione di banchi per il collaudo di sensori avionici come radar e LRU di condizionamento segnali), Poggipolini (leader nella progettazione e produzione di elementi di fissaggio critici e vitali nonché di componenti strutturali per il settore aeronautico), Pietro Carnaghi (che tra l'altro produce macchinari per progetti di costruzione di componenti per vettori civili per lancio satelliti), MCM (azienda avanzata nel settore dell'automazione per l'industria), LMA (esperta in industrializzazione, fabbricazione e controllo di parti meccaniche strutturali di precisione per parti di volo di aeromobili, elicotteri, spazio e difesa sia in ambito civile e militare), Europea Microfusioni Aerospaziali (fonderia di alta precisione specializzata tra l'altro nella produzione di palette rotoriche, statori e componenti di turbine dei Pag. 38più avanzati motori a reazione destinati all'aviazione civile e militare e alla propulsione navale).
   Infine, la delegazione ha visitato alcuni cluster a carattere regionale: quello di «Invest in Puglia» (presidiato da Puglia Sviluppo SpA, società in house della Regione Puglia, e impegnato ad attrarre investimenti aziendali nella regione), quello di Lombardia aerospace, nonché i cluster del Piemonte e del Lazio.
  In conclusione, la missione è stata senz'altro utile per prendere contatto con le tante industrie nazionali operanti nel settore dell'aerospazio.

  Tatiana BASILIO (M5S) si unisce al presidente nel rimarcare come la missione sia stata utile per conoscere meglio e da vicino l'attività delle tante eccellenti industrie nazionali del settore. Dopo aver sottolineato, in particolare, la rilevanza di Leonardo Spa, esprime l'avviso che la Commissione dovrebbe valutare nel prossimo futuro di programmare un'audizione del nuovo amministratore delegato dell'azienda, Alessandro Profumo.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, concorda che l'audizione dell'amministratore delegato di Leonardo sarebbe utile in quanto consentirebbe di comprendere meglio le scelte societarie e le prospettive dell'azienda, tanti più in considerazione dello sforzo dell'Unione europea verso la creazione di un mercato europeo della difesa. Rinvia, per le decisioni al riguardo, all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.20.