CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 giugno 2017
843.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 22 giugno 2017. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Antonio Gentile.

  La seduta comincia alle 9.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 giugno scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che le Commissioni riprendono l'esame del provvedimento dall'emendamento Allasia 1.51. Comunica che il deputato Epifani ha sottoscritto tutte le proposte emendative a firma Ricciatti.

  Stefano ALLASIA (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori, rinnova la richiesta già formulata nella seduta di ieri circa l'orientamento del governo rispetto alle proposte emendative accantonate e gli accordi tra maggioranza ed Esecutivo anche dal punto di vista della tempistica dei lavori delle Commissioni.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, intende svolgere alcune precisazioni in merito alle proposte emendative presentate dal Partito Democratico, anche a seguito di discutibili commenti di autorevoli esponenti del Senato. Come già evidenziato nella seduta di ieri, si tratta di emendamenti in materia di contratti assicurativi, telemarketing, procedure di gara nel settore dell'energia ed esercizio dell'attività odontoiatrica.
  In particolare, ritiene che il Senato abbia erroneamente modificato le disposizioni relative alla cessazione del regime di maggior tutela, con particolare riguardo alle modalità di svolgimento delle aste che potrebbero determinare effetti perniciosi per l'aumento delle bollette elettriche, per Pag. 5la formazione di cartelli e, più in generale, per gli occupati nelle società energetiche, come sottolineato dai sindacati di settore intervenuti in audizione. Stigmatizza in particolare la disposizione relativa ai clienti che non operano la scelta di un fornitore alla cessazione del regime di maggior tutela. Si è pertanto ritenuto che questa impostazione penalizzasse i consumatori riducendoli a soggetti passivi all'interno di una gara tra aziende energetiche. Nell'attesa che sia espresso il parere da parte dei relatori e del Governo sul proprio emendamento 1.130, preannuncia la sua intenzione di non ritirare l'emendamento qualora fosse avanzata una richiesta in questo senso, riservandosi di valutare la votazione finale del testo in base al recepimento di questa specifica e, a suo avviso, rilevantissima modifica.

  Adriana GALGANO (CI) ribadisce come giudica l'approvazione del disegno di legge sulla concorrenza, entro la prossima settimana, un adempimento necessario nei confronti dell'Europa anche al fine di dare maggiore competitività al Paese. Rispetto alle considerazioni svolte dal collega Benamati e alle richieste formulate dal Partito democratico circa le proposte emendative accantonate ricorda come sul telemarketing sia attualmente all'esame della Camera in sede legislativa un provvedimento specifico. Ribadisce come il provvedimento abbia un grande valore per il sistema produttivo e chiede che venga approvato definitivamente da questo ramo del Parlamento. Sottolinea peraltro che eventuali aspetti problematici recati dal provvedimento potranno essere successivamente corretti nell'ambito di altri atti normativi.

  Raffaello VIGNALI (AP-CpE-NCD) sottolinea come la decisione di modificare il provvedimento in assenza di adeguate garanzie di tempi certi di approvazione anche da parte del Senato possa rappresentare una decisione rischiosa. Evidenzia come il testo all'esame delle Commissioni non sia perfetto, ma rappresenti in ogni caso il risultato di un lavoro di sintesi complesso da non disperdere.
  Con riferimento alle proposte emendative che si è ritenuto di accantonare, sottolinea come eventuali aspetti problematici potranno essere corretti in successivi provvedimenti. Nel prendere atto della posizione annunciata dal Partito Democratico, chiede formalmente che il Ministro per i rapporti con il Parlamento venga innanzi alle Commissioni per comunicare i tempi di calendarizzazione del provvedimento al Senato, auspicando la sua definitiva approvazione prima della pausa estiva.
  In assenza di tale impegno formale da parte del Governo, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.

  Michele PELILLO (PD) ricorda in primo luogo che il disegno di legge in esame, sebbene concepito dal legislatore come legge annuale, è stato oggetto di un lungo dibattito da parte del Parlamento che si protrae da circa due anni. Al riguardo, ritiene che il testo approvato in prima lettura dalla Camera, frutto di un lungo e complesso dibattito tra le forze politiche, rappresentasse un punto di equilibrio e di sintesi apprezzabile, rispetto al quale tuttavia il Senato è intervenuto, in seconda lettura, apportando modifiche sostanziali e dando quindi una diversa impostazione alla disciplina di alcune questioni rilevanti.
  In tale quadro, nel rammentare che le tematiche rispetto alle quali la maggioranza e il Governo ritengono di dover svolgere un'ulteriore riflessione già nell'ambito del disegno di legge in esame, riguardanti quattro specifiche questioni, sottolinea come si tratti di punti qualificanti l'intero impianto del disegno di legge, rispetto ai quali il Senato ha svolto un ampio dibattito, senza peraltro trovare adeguate soluzioni.
  Al riguardo cita la questione dei titoli abilitanti all'esercizio dell'attività odontoiatrica, recata dai commi da 154 a 157, evidenziando come le disposizioni del testo licenziato dal Senato comportino il rischio di consentire l'esercizio della predetta attività a società odontoiatriche nelle quali il Pag. 6possesso dell'iscrizione all'albo degli odontoiatri sia un requisito posseduto soltanto dal direttore sanitario e non richiedendo che analogo requisito debba essere posseduto dagli altri soggetti operanti nella medesima società. Ritiene quindi che le Commissioni debbano procedere ad affrontare le delicate questioni sopra richiamate, per poi concludere l'esame in terza lettura e chiedere l'inserimento, nel più breve tempo possibile, del disegno di legge nell'ordine del giorno dei lavori del Senato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 1.151.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.152: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Allasia 1.153 e Quaranta 1.154.

  Simone BALDELLI (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.368, ricorda le mozioni approvate dalla Camera dei deputati il 6 ottobre 2015 sulla questione delle maxi bollette, che rappresentano una pratica commerciale assolutamente scorretta.
  Ritiene che il rappresentante del Governo conosca il problema delle numerose famiglie che vengono messe in grave difficoltà dalla richiesta di pagamento di conguagli di ammontare molto elevato e riferiti a periodi superiori a un anno.
  Stigmatizza il fatto che il Governo non sia fino ad ora riuscito ad approvare una norma volta ad arginare tale pratica scorretta e ricorda la sanzione pari a 14 milioni di euro che è stata irrogata dall'Autorità antitrust nei confronti delle aziende responsabili di questi comportamenti. Segnala infine che sull'emendamento a sua prima firma c’è la convergenza di diversi gruppi parlamentari e quindi auspica che i relatori e il Governo possano riconsiderare il parere contrario.

  Catia POLIDORI (FI-PdL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Baldelli 1.368.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE, nel condividere sostanzialmente il contenuto dell'emendamento Baldelli 1.368, si impegna sin d'ora ad accogliere un ordine del giorno di analogo contenuto durante l'esame in Assemblea.

  Davide CRIPPA (M5S), nel sottoscrivere l'emendamento Baldelli 1.368, in esame sottolinea la rilevanza del tema dei maxi bollette meritevole, a suo giudizio, di particolare attenzione in quanto rappresenta una pratica scorretta che richiederebbe un intervento efficace a tutela dei diritti dei consumatori. Ricordando le dichiarazioni svolte dai colleghi Benamati e Pelillo, ritiene che vi sia spazio, in questo provvedimento, anche per un intervento di questa natura.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, alla luce delle considerazioni svolte dal collega Baldelli, sottolinea come le questioni poste nell'emendamento siano assolutamente rilevanti e condivisibili. Ritiene tuttavia che esse possano essere affrontate in altra sede, vista anche la disponibilità del Governo ad individuare lo strumento più opportuno. Al riguardo, auspica che possa essere tempestivamente approvato un provvedimento volto a sanare questa pratica scorretta.

  Domenico MENORELLO (CI), nel condividere le finalità dell'emendamento Baldelli 1.368, ritiene che la posizione dei relatori e del Governo renda evidente l'atteggiamento contraddittorio con il quale la maggioranza da una parte ritiene di dover affrontare già nell'ambito del provvedimento in esame solo alcune specifiche questioni ritenute rilevanti, senza demandarle ad atti normativi successivi, e dall'altra, su tematiche importanti per i consumatori come quella affrontata dall'emendamento in esame, ritiene si possa intervenire attraverso ulteriori provvedimenti.Pag. 7
  Richiama quindi le forze di maggioranza, e segnatamente il Partito Democratico, a un atteggiamento più coerente e a un'assunzione di responsabilità circa il complessivo esito del disegno di legge.

  Simone BALDELLI (FI-PdL), nell'accettare la sottoscrizione dell'emendamento a sua prima firma 1.368 da parte del collega Crippa, prende atto con soddisfazione del clima di favore sul tema da lui sollevato. Ritiene, pertanto, vi siano le condizioni per approvare in tempi rapidi un provvedimento anche in sede legislativa, la sua proposta di legge C. 3792, di cui sollecita l'incardinamento.
  Per quanto concerne l'intervento svolto dal collega Benamati sugli emendamenti accantonati in materia di aste nel settore energetico, sottolinea che sono stati presentati emendamenti identici da diversi gruppi parlamentari, tra i quali l'emendamento Brunetta 1.133.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Baldelli 1.368.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.155, 1.156, 1.157 e 1.158: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ricciatti 1.160.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.161: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ricciatti 1.162.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.163: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 1.164, 1.165, 1.166, 1.167 e 1.168.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Artini 1.171: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 1.172 e Allasia 1.173.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima 1.174, ne illustra le finalità evidenziando come esso sia volto ad estendere la disciplina prevista agli impianti di potenza compresa tra 1 e 20 kilowatt al fine di dare risposta e tutele ai consumatori che sono stati truffati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 1.174 e Allasia 1.175.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.176: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 1.177.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Schullian 1.178: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 1.180, Polidori 1.181 e Allasia 1.182.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.184, 1.185 e 1.186: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 1.191.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Segoni 1.192: si intende vi abbiano rinunciato.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 1.193.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.195: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 1.196 e 1.197.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Cristian Iannuzzi 1.198 e 1.199: si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Quaranta 1.201.

  Carlo SIBILIA (M5S) sottoscrive gli emendamenti Villarosa 1.202 e 1.203.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Villarosa 1.202 e 2.203.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Paglia 1.204 e 1.205: si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Busin 1.206, 1.207 e 1.208.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Civati 1.209, Paglia 1.210 e Civati 1.211: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Cancelleri 1.217 e 1.218, gli identici Ricciatti 1.225 e Ruocco 1.226, nonché l'emendamento Polidori 1.227.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Laffranco 1.228: si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Polidori 1.229.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Laffranco 1.230: si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Polidori 1.231 e 1.232.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.234: si intende vi abbiano rinunciato.

  Raffaello VIGNALI (AP-CpE-NCD) chiede la presenza della Ministra per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, al fine di conoscere l'orientamento del Governo in merito ai tempi di calendarizzazione al Senato del provvedimento in esame che sarà licenziato dalla Camera la prossima settimana.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia alla seduta già convocata al termine delle votazioni antimeridiane dell'Assemblea della giornata odierna.

  La seduta termina alle 10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 22 giugno 2017. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Antonio Gentile.

  La seduta comincia alle 12.50.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta odierna antimeridiana.

Pag. 9

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che le Commissioni riprenderanno l'esame del provvedimento dall'emendamento Crippa 1.235.

  Stefano ALLASIA (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente come la Ministra Finocchiaro abbia rilasciato dichiarazioni in merito a possibili modifiche del disegno di legge in esame da parte delle Commissioni. Alla luce di tali affermazioni, chiede al rappresentante del Governo di rendere esplicita la posizione dell'Esecutivo sul prosieguo dei lavori.

  Raffaello VIGNALI (AP-CpE-NCD), nel sottolineare come il Governo debba interloquire direttamente con le Commissioni, anziché comunicare le proprie intenzioni attraverso gli organi di stampa, rileva come le dichiarazioni della Ministra Finocchiaro siano evasive in quanto non chiariscono con quali scadenze temporali il Governo intenda procedere all'approvazione del disegno di legge in esame. Nel rammaricarsi per l'andamento dei lavori, reputa che l'atteggiamento dell'Esecutivo possa mascherare la volontà di non approvare il provvedimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 1.235.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.238, 1.239 e 1.241: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 1.242 e Allasia 1.253.

  Stefano ALLASIA (LNA) sottoscrive l'emendamento Pagano 1.254.

  Carlo SIBILIA (M5S) sottoscrive l'emendamento Ricciatti 1.256.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Pagano 1.254, Rizzetto 1.255, Ricciatti 1.256 e Abrignani 1.257.

  Maurizio BERNARDO, presidente, accantona l'emendamento Benamati 1.258. Risultano conseguentemente accantonati gli emendamenti Nesci 1.259, Paglia 1.260, Mantero 1.261, Nesci 1.262 e Paglia 1.263, i quali risulterebbero assorbiti o preclusi dall'eventuale approvazione dell'emendamento Benamati 1.258.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Colonnese 1.269 e Ricciatti 1.272.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.273 e Civati 1.275: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Colonnese 1.274 e Ricciatti 1.276.

  Catia POLIDORI (FI-PdL) sottoscrive gli emendamenti Sandra Savino 1.278 e 1.280.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Polidori 1.277 e Sandra Savino 1.278.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Civati 1.279: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Sandra Savino 1.280 e Polidori 1.281, nonché gli emendamenti Lorefice 1.282 e Silvia Giordano 1.283.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Civati 1.284 e Cristian Iannuzzi 1.301 e 1.302: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Bossa 1.306, gli identici emendamenti Di Benedetto 1.308 e Allasia 1.309, nonché l'emendamento Nicchi 1.310.

Pag. 10

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.311: si intende vi abbiano rinunciato.

  Carlo SIBILIA (M5S) sottoscrive l'emendamento Di Benedetto 1.312.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Di Benedetto 1.312, gli identici emendamenti Allasia 1.313 e Di Benedetto 1.314, nonché gli emendamenti Allasia 1.315 e 1.316 e l'emendamento Nicchi 1.317.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.318: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Di Benedetto 1.319 e Allasia 1.320, nonché gli identici emendamenti Di Benedetto 1.321 e Allasia 1.322, l'emendamento Allasia 1.323, gli identici emendamenti Di Benedetto 1.324 e Allasia 1.325. Respingono quindi gli emendamenti Allasia 1.326, 1.327 e 1.328, nonché gli identici emendamenti Allasia 1.329, Nicchi 1.330 e Di Benedetto 1.331; respingono gli emendamenti Allasia 1.332, 1.333, 1.334, 1.335, 1.336, 1.337 e 1.338, nonché gli identici emendamenti Allasia 1.339 e Di Benedetto 1.340. Respingono inoltre gli emendamenti Allasia 1.341 e 1.342.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.343 e Cristian Iannuzzi 1.345: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Dell'Orco 1.346.

  Stefano ALLASIA (LNA), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.347 ne illustra le finalità sottolineando come esso sia volto a sopprimere la lettera b) del comma 180 che disciplina l'offerta di servizi di noleggio attraverso piattaforme tecnologiche, nota vicenda del servizio Uber che andrebbe evidentemente affrontata quanto meno nel passaggio del provvedimento in Assemblea.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 1.347 e Quaranta 1.348.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.349, 1.350, 1.351 e 1.352: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dell'Orco 1.353, Turco 1.300 e Crippa 1.358.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.359: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Polidori 1.360 e Sottanelli 1.361.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti nonché Paglia 1.362 e 1.363: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 1.364 e 1.365.

  Maurizio BERNARDO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.367: si intende vi abbiano rinunciato.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome della collega Fregolent esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Bargero 1.67 e Pelillo 1.68, nonché sugli emendamenti Pelillo 1.69 e Benamati 1.106; esprime parere contrario sull'emendamento Crippa 1.129, mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Benamati 1.130, Ricciatti 1.131, Allasia 1.132, Brunetta 1.133, nonché sull'emendamento Benamati 1.258. Ribadisce le ragioni Pag. 11che hanno indotto i relatori a proporre prima l'accantonamento di tali proposte emendative e ora il parere favorevole, in quanto esse affrontano materie sulle quali il Senato è intervenuto con modifiche e che necessitano di ulteriori aggiustamenti.
  Più in generale, osserva che sul provvedimento in esame, che certamente ha avuto un iter lungo e assai complesso, le Camere hanno lavorato con molta serietà svolgendo un approfondito lavoro di istruttoria. Ritiene che le limitate modifiche che saranno apportate dalla Camera non pregiudichino l'approvazione definitiva del disegno di legge prima della pausa estiva. Confida, da questo punto di vista, sulle rassicuranti e positive dichiarazioni sul provvedimento in esame rese oggi dalla Ministra dei rapporti con il Parlamento, auspicando che possa sollecitarne la rapida calendarizzazione al Senato. Confida altresì la necessità di questo intervento da parte dell'Esecutivo, considerato che il regolamento del Senato non prevede la disposizione recata dall'articolo 123-bis, comma 2, del regolamento della Camera, in base alla quale il Governo può chiedere di deliberare su un provvedimento collegato entro un determinato termine.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE, nel rammentare l’iter del provvedimento, sul quale, in seconda lettura al Senato, il Governo ha posto la questione di fiducia, sottolinea come, sebbene le questioni sollevate dagli emendamenti che sono stati accantonati siano certamente all'attenzione del Governo, ritiene prioritario giungere a una rapida approvazione in via definitiva del disegno di legge, senza ulteriori modifiche. Invita quindi al ritiro di tutti gli emendamenti in esame, sui quali è stato espresso il parere favorevole dei relatori, esprimendo parere contrario sull'emendamento Crippa 1.129. Ove gli emendamenti non fossero ritirati dai presentatori, si rimette alle Commissioni.

  Silvia FREGOLENT (PD), relatrice per la VI Commissione, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la puntuale dichiarazione espressa, ribadisce, anche a nome del relatore per la X Commissione, Martella, il parere favorevole sugli emendamenti accantonati, ad eccezione dell'emendamento Crippa 1.129, nella convinzione che sia opportuno modificare il testo del disegno di legge su taluni specifici aspetti, i quali investono questioni particolarmente rilevanti.

  Adriana GALGANO (CI) ritiene che il Partito Democratico debba riconsiderare il proprio orientamento sulle proposte emendative accantonate, in considerazione delle dichiarazioni formulate dal rappresentante del Governo che di fatto ha invitato al ritiro di tali emendamenti. Preannunzia quindi che il proprio gruppo presenterà degli emendamenti soppressivi in Assemblea sulle disposizioni modificate dalle Commissioni.

  Gianluca BENAMATI (PD) dichiara di non voler accogliere l'invito al ritiro e mantiene gli emendamenti a sua firma e del collega Pelillo 1.68 e 1.69. Dà atto al Governo, e in particolare al sottosegretario Gentile, della correttezza mostrata durante l'esame del provvedimento; tuttavia, ribadisce che le proposte emendative presentate dal proprio gruppo riguardano questioni rilevanti sulle quali il Senato è già intervenuto e che hanno la finalità di tutelare i diritti dei consumatori e la salute dei cittadini.

  Davide CRIPPA (M5S) stigmatizza il fatto che la maggioranza di fronte ad un provvedimento assai complesso decide di approvare solo alcune e limitate modifiche che interessano il Partito Democratico, le uniche che vengono giudicate meritevoli di considerazioni. Segnala, altresì, di non aver compreso appieno la posizione espressa dal Governo, sottolineando che, ove in Assemblea fosse posta la questione di fiducia, per coerenza dovrebbe essere riferita al testo approvato dal Senato.
  Passando al merito degli emendamenti accantonati stigmatizza il parere contrario espresso dai relatori sull'emendamento a sua prima firma 1.129 che, ricorda, deriva Pag. 12da un emendamento già presentato dal collega Benamati in prima lettura. Per quanto riguarda la questione dell'abilitazione all'esercizio della professione di odontoiatra, segnala che segnale che le medesime problematiche sussistono per le disposizioni all'interno del medesimo disegno di legge sulle società di ingegneria. Per quanto riguarda l'emendamento a prima firma Benamati 1.106, soppressivo del comma 44, in materia di comunicazioni indesiderate nei confronti degli abbonati, chiede se il Senato potrà ratificare la soppressione di disposizioni introdotte da quel ramo del Parlamento. Più in generale, ritiene che nel corso dell'esame di questo provvedimento ci si è limitati a fare solo demagogia respingendo in blocco tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione, quali ad esempio quelli in materia di unbundling, questione che ha visto un crescente intervento dell'Autorità per l'energia in materia di oneri per la separazione dei marchi.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (CI) evidenzia come, dopo il lungo dibattito svolto nei due rami del Parlamento, si corra il rischio di tornare al punto di partenza non approvando il disegno di legge. Con riferimento ai quattro temi che gli emendamenti accantonati affrontano, rileva infatti come il telemarketing e la questione dei titoli abilitanti all'esercizio dell'attività odontoiatrica siano attualmente oggetto di provvedimenti già all'esame delle Camere, che potrebbero essere tempestivamente approvati in sede legislativa, mentre in materia di assicurazioni e di mercato libero dell'energia sarà certamente possibile intervenire attraverso altri atti normativi. Ritiene quindi che la reale volontà sottesa all'intenzione della maggioranza di approvare talune modifiche sia quella di non condurre il provvedimento a una sua approvazione definitiva. Al riguardo, stigmatizza la posizione politica del Partito Democratico, il quale, in tema di ampliamento della concorrenza sembra schierarsi con le forze di opposizione, in contrasto con il parere del Governo. Ritiene tale vicenda particolarmente grave se inserita nel contesto economico del Paese, al quale si impone una battuta di arresto sul cammino della riforme. Auspica quindi che l'approvazione definitiva del disegno di legge possa avvenire entro il prossimo mese di luglio, sottolineando come sarebbe certamente negativo per il Paese affrontare la prossima sessione di bilancio, in sede europea, senza aver portato a termine l’iter del provvedimento in esame, come preannunciato nel Documento di economia e finanza.

  Raffaello VIGNALI (AP-CpE-NCD), nel condividere le dichiarazioni svolte dal presidente Mazziotti Di Celso, esprime perplessità sull'emendamento Pelillo 1.68 le cui finalità sembrano favorire più le imprese di assicurazione che i consumatori.

  Stefano ALLASIA (LNA), nel sottolineare che dai pareri resi emerge un'evidente spaccatura tra posizioni della maggioranza e del Governo, chiede se i relatori confermino i pareri favorevoli espressi.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, conferma i pareri precedentemente espressi sulle proposte emendative accantonate.

  Carlo SIBILIA (M5S) chiede al rappresentante del Governo di esplicitare meglio il proprio orientamento sugli emendamenti in esame.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE ribadisce l'invito al ritiro di tutti gli emendamenti accantonati sui quali i relatori hanno espresso parere favorevole, rimettendosi altrimenti alle Commissioni.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Bargero 1.67 e Pelillo 1.68 (vedi allegato).

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che l'emendamento Pelillo 1.69, e gli emendamenti Polidori 1.70 e Sottanelli 1.71, sostanzialmente identici agli emendamenti Bargero 1.67 e Pelillo 1.68, sono assorbiti.

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  Mirella LIUZZI (M5S), intervenendo sull'emendamento Benamati 1.106, ritiene un errore sopprimere il comma 44, il quale affronta una questione delicata come quella delle comunicazioni indesiderate per gli abbonati, sulla quale si è già espresso il Garante per la privacy. Invita pertanto a riconsiderare il parere contrario espresso sul proprio emendamento 1.112, che introduce alcuni correttivi alla disciplina vigente al fine di tutelare i cittadini.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Benamati 1.106.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che gli emendamenti Liuzzi 1.107, Paolo Nicolò Romano 1.108, Ricciatti 1.109, Paglia 1.110, Ricciatti 1.111 e Liuzzi 1.112 sono preclusi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Crippa 1.129 e approvano gli identici emendamenti Benamati 1.130, Ricciatti 1.131, Allasia 1.132 e Brunetta 1.133, nonché l'emendamento Benamati 1.258.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che gli emendamenti Nesci 1.259, Paglia 1.260, Mantero 1.261, Nesci 1.262 e Paglia 1.263 risultano assorbiti o preclusi dall'approvazione dell'emendamento Benamati 1.258.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri di tutte le Commissioni permanenti competenti in sede consultiva, ad eccezione di quelli della Commissione Giustizia, che non ha espresso il parere richiesto, e della Commissione Bilancio che renderà il parere per l'Assemblea.
  Avverte altresì che le Presidenze, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento, sono autorizzate al coordinamento formale del testo approvato.
  Pone quindi in votazione la proposta di conferire il mandato ai relatori a riferire in senso favorevole all'Assemblea.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede alle Presidenze di sospendere i lavori delle Commissioni, prima di votare il mandato ai relatori, per consentire lo svolgimento delle sedute previste alle 14 per le singole Commissioni.

  Carlo SIBILIA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alle Presidenze di disporre una breve sospensione della seduta, per riprendere i lavori nella seduta già convocata per le ore 14.30 della giornata odierna, nel corso della quale i gruppi potranno esprimere le proprie dichiarazioni di voto sul conferimento del mandato ai relatori.

  Maurizio BERNARDO, presidente, chiede ai rappresentanti dei gruppi di esprimere la propria posizione circa l'organizzazione del prosieguo dei lavori delle Commissioni.

  Michele PELILLO (PD), nell'evidenziare come tutte le forze politiche abbiano già avuto l'opportunità di esprimere compiutamente le proprie dichiarazioni di voto nel corso del lungo dibattito svolto, ritiene opportuno che le Commissioni procedano alla conclusione dell'esame del provvedimento, deliberando il conferimento del mandato ai relatori.

  Catia POLIDORI (FI-PdL) ritiene opportuno che le Commissioni votino nella seduta in corso il mandato ai relatori al più presto.

  Stefano ALLASIA (LNA) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Ignazio ABRIGNANI (SC-ALA CLP-MAIE) ritiene opportuno votare immediatamente il conferimento del mandato ai relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) stigmatizza il comportamento della maggioranza e del Governo, che hanno ritenuto di apportare modifiche irrilevanti rispetto al provvedimento e che di fatto prolungano una Pag. 14situazione di incertezza per i consumatori. Giudica insufficienti le modifiche apportate alla disciplina in materia di aste nel settore dell'energia. Evidenzia altresì come per le società di ingegneria si pongano le medesime problematiche evidenziate relativamente all'esercizio della professione di odontoiatra. Complessivamente ritiene che il provvedimento in esame rappresenti un fallimento nonostante due anni e mezzo di lavoro da parte di entrambe le Camere.
  Stigmatizza infine le limitazioni sul piano dell'emendabilità di un provvedimento arrivato alla Camera in terza lettura, e strutturato in un unico articolo.

  Carlo SIBILIA (M5S), nell'esprimere la dichiarazione di voto del suo gruppo per gli aspetti riguardanti le materie di competenza della Commissione Finanze, osserva come dall'andamento dei lavori sia emerso un palese scontro politico all'interno della maggioranza, all'esito del quale il Partito Democratico, compiendo un atto di forza, ha deciso di modificare il testo del provvedimento su aspetti marginali, senza affrontare il merito delle questioni più importanti per i consumatori.
  Al riguardo ricorda come, sulla questione della sperequazione tra i premi assicurativi previsti nei contratti RC auto in danno di alcune aree territoriali del Paese, i deputati del Partito Democratico Impegno e Bruno Bossio hanno presentato emendamenti di buonsenso, volti a correggere gravi disparità di trattamento. In merito a tale tematica, nel Partito Democratico è tuttavia prevalsa la volontà di tutelare gli interessi delle compagnie assicuratrici, a discapito degli assicurati.
  Nel sottolineare come la maggioranza abbia manifestato un atteggiamento di chiusura nei confronti di proposte emendative ragionevoli, finalizzate a contemperare l'ampliamento della concorrenza in taluni settori con la tutela dei consumatori, auspica che nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea si aprano nuove possibilità di confronto ai fini del miglioramento del disegno di legge, anche alla luce delle diverse posizioni espresse all'interno dei partiti di maggioranza nel corso dei lavori delle Commissioni.

  Luca SQUERI (FI-PdL) dichiara il voto di astensione a nome del suo gruppo sul provvedimento in esame esprimendo forti perplessità sul rapporto che si è creato tra maggioranza e Governo. Osserva come l'ulteriore passaggio parlamentare che si renderà necessario a seguito delle modifiche approvate dalla Camera dei deputati, renderà difficoltosa l'approvazione definitiva in tempi rapidi.

  Adriana GALGANO (CI), esprimendo forti perplessità sull'atteggiamento del Partito Democratico nel corso dell'esame del provvedimento, ritiene che la scelta di modificare nuovamente il testo danneggi fortemente i cittadini ed il Paese. Dichiara quindi il voto di astensione a nome del proprio gruppo.

  Michele PELILLO (PD) dichiara in primo luogo la propria soddisfazione per l'esito dei lavori delle Commissioni sul provvedimento in esame. Inoltre, nell'apprezzare la posizione espressa dal Governo, rammenta che il Partito Democratico si è assunto la responsabilità di individuare quattro aspetti qualificanti del provvedimento, sui quali ha ritenuto indispensabile intervenire modificando il testo approvato in seconda lettura dal Senato. A tale riguardo, osserva come la scelta sia ricaduta su temi condivisi anche dai gruppi di maggioranza del Senato, il quale ha svolto su di essi un ampio dibattito, nonché dalle principali associazioni di categoria e da quelle rappresentative dei consumatori.
  Pur valutando favorevolmente il lavoro svolto dalla Camera in prima lettura, all'esito del quale il testo del provvedimento era stato significativamente migliorato, ritiene importante addivenire alla sua approvazione definitiva con le limitate modifiche oggi approvate, demandando la disciplina di aspetti non affrontati in questa sede ad altri atti normativi.

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  Le Commissioni deliberano di conferire ai relatori, Fregolent e Martella, il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che le Presidenze si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
  Avverte quindi che il gruppo M5S ha indicato, quale relatore di minoranza, il deputato Crippa.

  La seduta termina alle 14.30.

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