CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 giugno 2017
842.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 21 giugno 2017. — Presidenza del presidente della X Commissione Guglielmo EPIFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Antonio Gentile.

  La seduta comincia alle 14.35.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 giugno scorso.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri sono stati espressi i pareri da parte dei relatori e del rappresentante del Governo che hanno chiesto l'accantonamento degli identici emendamenti Bargero 1.67 e Pelillo 1.68, nonché degli emendamenti Pelillo 1.69, Benamati 1.106, Crippa 1.129, degli identici Benamati 1.130, Ricciatti 1.131, Allasia 1.132 e Brunetta 1.133 e dell'emendamento Benamati 1.258. Ricorda altresì che nella seduta di ieri è stato da ultimo votato l'emendamento Impegno 1.31.
  Avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli emendamenti Bargero 1.82 e 1.97 e Laffranco 1.244.

  Davide CRIPPA (M5S) rinnova la richiesta formulata nella seduta di accantonare anche gli emendamenti che riguardino la stessa materia affrontata dalle proposte emendative di cui i relatori e il Governo hanno chiesto l'accantonamento ovvero di quelli che insistono sui medesimi commi al fine di consentire una trattazione unitaria delle questioni più rilevanti.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea che le decisioni in merito all'accantonamento delle proposte emendative chiesto dai relatori e dal Governo nella seduta di ieri sarà assunto nel momento in cui dovranno essere poste in votazione.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra le finalità del proprio emendamento 1.32, auspicandone l'approvazione. Invita i colleghi del Partito Democratico a sottoscriverlo ritenendo che sulla questione delle province a minor tasso di sinistrosità e sull'applicazione di diversi premi da parte Pag. 13delle imprese di assicurazione la maggioranza debba assumere un orientamento chiaro.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 1.32.

  Carlo SIBILIA (M5S) dichiara che i deputati del gruppo M5S della Commissione Finanze sottoscrivono l'emendamento Bruno Bossio 1.38.

  Girolamo PISANO (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.38, ricorda come a suo avviso il provvedimento prevede un rapporto diretto tra tasso di sinistrosità e tariffa, mentre tale rapporto dovrebbe essere inversamente proporzionale, come accade in Lombardia. Tale circostanza, insieme alla facoltà attribuita alle imprese di assicurazione di determinare lo sconto, rischia di determinare una norma contraria al principio di uguaglianza. L'emendamento proposto, viceversa, richiama il testo approvato nel 2015 alla Camera, frutto di un accordo tra tutte le forze politiche. Invita quindi il Governo a riconsiderare il parere contrario espresso su questo emendamento.

  Leonardo IMPEGNO (PD), nel sottolineare l'evidente difficoltà di addentrarsi in valutazioni tecniche circa l'adeguatezza del sistema dei premi assicurativi applicati a seconda del tasso di sinistrosità delle diverse regioni, sottolinea la necessità di assicurare una parità di trattamento agli automobilisti virtuosi. Rilevato che l'emendamento Bruno Bossio 1.38 prevede di assicurare a questa categoria di assicurati una tariffa commisurata a quella media inferiore sul territorio nazionale. Auspica pertanto una riconsiderazione del parere contrario espresso sull'emendamento in esame.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) sottolinea ancora una volta la rilevanza del tema affrontato da un numero rilevante di emendamenti presentati. Lamenta che il parere contrario espresso manifesta un giudizio negativo anche sul lavoro precedentemente svolto dalla Camera dei deputati. Sottolineato che il tasso di sinistrosità di Milano è comparabile con quello di Napoli, stigmatizza la differenza delle tariffe applicate agli assicurati residenti nelle due città, la quale alimenta una gabella odiosa che colpisce in particolare i giovani e le famiglie del Sud.

  Sara MORETTO (PD), ricorda preliminarmente come ieri le Commissioni abbiano concordato di proseguire nel voto degli emendamenti presentati. Dichiara che la tutela dei cittadini e l'equità sono obiettivi comuni e condivisi, che vanno però contemperati con l'obiettivo della libera concorrenza. In tal senso segnala come le modifiche introdotte dal Senato abbiano individuato criteri soggettivi e oggettivi per la determinazione del premio e degli sconti applicabili che, a suo avviso, intendono tutelare tutti i richiamati obiettivi.
  In tale contesto rileva inoltre come le modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento abbiano il merito di definire maggiormente i poteri di intervento demandati all'IVASS, in conformità al suo ruolo di autorità indipendente.

  Lara RICCIATTI (MDP), nel sottoscrivere l'emendamento Bruno Bossio 1.38, chiede di accantonarne l'esame. Più in generale, condivide la richiesta formulata anche da altri colleghi di comprendere l'orientamento dei relatori e del Governo sugli emendamenti accantonati nella seduta di ieri.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, ritiene opportuno intervenire per rispondere ai colleghi fin qui intervenuti confermando che le proposte emendative di cui, concorde con la collega Fregolent, ha chiesto l'accantonamento nella seduta di ieri riguardano materie sulle quali si ritiene opportuno svolgere un approfondimento in seguito alle modifiche introdotte dal Senato. Manifesta quindi un orientamento contrario all'accantonamento dell'emendamento Bruno Bossio 1.38.

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  Carlo SIBILIA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, invita il Governo a prendere atto in modo responsabile del fatto che, nel corso dell'esame degli emendamenti, è emersa la convergenza di alcuni deputati appartenenti ai gruppi di maggioranza con le forze di opposizione in relazione al contenuto di specifiche proposte emendative. Reputa infatti che l'Esecutivo sia chiamato a valutare con attenzione le opinioni espresse dai gruppi, assumendo le opportune determinazioni.

  Ignazio ABRIGNANI (SC-ALA CLP-MAIE), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea come le Commissioni abbiano lavorato molto sia alla Camera che al Senato e che sarebbe a suo giudizio veramente poco comprensibile non riuscire ad approvare definitivamente il disegno di legge in esame. Auspica che, in base ad un principio di condivisa responsabilità, possa essere limitato al minimo il numero degli emendamenti accantonati. Pur riconoscendo che il testo licenziato dal Senato presenta alcuni profili problematici, ritiene che se si dovesse consentire di aprire il dibattito ad ulteriori questioni e modifiche, si rischierebbe di bloccare l’iter del provvedimento.

  Adriana GALGANO (CI) ritiene che, dopo l'esame eccessivamente prolungato del provvedimento al Senato, si debba ora procedere all'approvazione definitiva del testo senza ulteriori modifiche o integrazioni.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, ribadisce l'importanza di conoscere in questa fase la posizione del Governo sia sul tema attualmente in discussione, ma più in generale sul complesso degli emendamenti accantonati al fine di proseguire nel lavoro delle Commissioni in un contesto di chiarezza.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea che i relatori e il Governo hanno espresso chiaramente il proprio parere contrario nella seduta di ieri sull'emendamento Bruno Bossio 1.38. Sottolineato che sulla questione si è svolto un ampio dibattito, ritiene si possa passare alla votazione.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE, nel ricordare che, nella seduta di ieri, le Commissioni hanno concordato le modalità attraverso cui proseguire l'esame del provvedimento, sottolinea come il Governo intenda prioritariamente concludere l’iter del disegno di legge in tempi brevi. In tale quadro, l'Esecutivo ha acconsentito di approfondire alcuni temi rilevanti, rispetto ai quali c’è un'intesa trasversale tra i gruppi, al fine di intervenire su talune specifiche questioni nell'ambito del disegno di legge in esame, ovvero attraverso la predisposizione di un altro atto normativo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Bruno Bossio 1.38, nonché gli emendamenti Paglia 1.33, 1.34 e 1.35.

  Ignazio ABRIGNANI (SC-ALA CLP-MAIE) sottoscrive l'emendamento Sottanelli 1.36.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Sottanelli 1.36.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.37: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Polidori 1.40 e 1.41, gli identici emendamenti Polidori 1.42 e Abrignani 1.43, nonché l'emendamento Colletti 1.44.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra il suo emendamento 1.45, richiamandone le finalità. Sottolinea in particolare come tale proposta contenga una misura di buonsenso, volta a eliminare gravi elementi discriminatori, prevedendo che, a parità di condizioni di rischio territoriale provinciale, le assicurazioni siano tenute a garantire identiche offerte tariffarie. Ribadisce quindi la sua richiesta al Governo Pag. 15affinché svolga un'ulteriore riflessione sul merito della proposta emendativa in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Russo 1.45 e Colletti 1.46.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Laffranco 1.47.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Laffranco 1.47, Cancelleri 1.49 e Russo 1.50.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra le finalità del proprio 1.51, sottolineando che dalle indagini delle procure e delle Forze dell'ordine in corso emerge con chiarezza sia un aumento delle truffe a danno delle assicurazioni sia delle false delle residenze. Si tratta quindi di individuare una soluzione efficace per disinnescare un meccanismo che si può chiamare propriamente «tassa di nascita» e che crea disvalore in una parte assai importante del Paese.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, sottolinea che il provvedimento in esame ha avuto un lungo e complesso iter presso entrambi i rami del Parlamento e che, in questa fase è necessario procedere a un esame rapido per la definitiva approvazione del testo. Riconosce che i temi posti dai colleghi sono rilevanti e in molti casi condivisibili; non ritiene tuttavia che vi sia possibilità di riaprire il dibattito su questioni diverse da quelle indicate nella seduta di ieri.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Russo 1.51, Colletti 1.54, 1.55, 1.56, 1.57 e Polidori 1.58.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, ribadisce anche a nome della collega Fregolent la richiesta di accantonamento degli identici emendamenti Bargero 1.67, Pelillo 1.68 e 1.69.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che è stato chiesto l'accantonamento degli identici emendamenti Bargero 1.67, Pelillo 1.68 e 1.69, la cui approvazione precluderebbe l'esame degli emendamenti Polidori 1.70 e Sottanelli 1.71.

  Carlo SIBILIA (M5S) ribadisce la propria richiesta ai relatori e al Governo affinché esprimano il proprio parere sulle proposte emendative precedentemente accantonate.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE conferma la richiesta di accantonare l'esame degli identici emendamenti Bargero 1.67, Pelillo 1.68 e 1.69.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce l'opportunità di conoscere l'orientamento del Governo sulle proposte emendative accantonate. Ritiene infatti che, in assenza di una posizione chiara, si rischia di affrontare la discussione in un clima di evidente incertezza e conflittualità. Chiede pertanto di sospendere i lavori finché il Governo non abbia espresso il proprio parere sugli emendamenti accantonati. Insiste quindi sulla necessità di accantonare anche le proposte emendative affini per materia.

  Stefano ALLASIA (LNA) si associa alle osservazioni del collega Crippa.

  Lara RICCIATTI (MDP) sollecita i relatori e il Governo ad esprimere una posizione chiara sulle proposte emendative accantonate, affinché le Commissioni possano proseguire il proprio lavoro in modo proficuo e ordinato; ritiene infatti che, in assenza di basi certe, la discussione in atto rischi di diventare un mero esercizio di retorica, in spregio al ruolo svolto dalle Commissioni.

  Gianluca BENAMATI (PD), sottolineando la necessità che siano rispettate le legittime posizioni espresse da tutti i gruppi parlamentari occorre, a suo giudizio, valutare quale sia il destino del provvedimento in esame. È evidente che il Partito Democratico ha posto la necessità Pag. 16di apportare ulteriori miglioramenti al testo che riguardano la professione degli odontoiatri, il servizio di maggior tutela e il tema del telemarketing. Condivide evidentemente le proposte di accantonamento formulate dai relatori anche se sottolinea come le modifiche possibili al testo in esame non possono che consistere in un'operazione chirurgica che consenta un ulteriore passaggio al Senato rapido e indolore.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, pone in votazione la richiesta di accantonamento formulata dai relatori degli identici emendamenti Bargero 1.67, Pelillo 1.68 e 1.69.

  Le Commissioni approvano.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che devono conseguentemente ritenersi accantonati anche gli identici emendamenti Polidori 1.70 e Sottanelli 1.71.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Turco 1.73 e Pesco 1.76.

  Daniele PESCO (M5S) illustra il proprio emendamento 1.77, il quale intende introdurre un limite alla facoltà, prevista dalla lettera a) del comma 38, introdotta al Senato, la quale prevede che gli accordi collettivi concernenti le forme pensionistiche complementari possano stabilire la percentuale minima degli accantonamenti relativi al trattamento di fine rapporto da destinare alla predette forme pensionistiche e che, in assenza di indicazione, la percentuale sia pari al 100 per cento.
  In tale contesto, il suo emendamento 1.77 propone di modificare la predetta lettera a) del comma 38 prevedendo che il conferimento in misura superiore al 30 per cento del TFR maturando sia ammesso solo previo accordo con il lavoratore.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pesco 1.77 e Paolo Nicolò Romano 1.80.

  Gianluca BENAMATI (PD) sottoscrive e contestualmente ritira tutti gli emendamenti a prima firma Boccadutri sui quali è stato espresso il parere contrario del Governo.

  Gabriella GIAMMANCO (FI-PdL) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.81.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Giammanco 1.81, Oliverio 1.84, Abrignani 1.85 nonché gli emendamenti Quaranta 1.86, Paolo Nicolò Romano 1.87, Ricciatti 1.89, Paolo Nicolò Romano 1.91 e Quaranta 1.92.

  Gabriella GIAMMANCO (FI-PdL) illustra le finalità del proprio emendamento 1.93 volto ad eliminare il vincolo della fornitura del bene alla durata temporale.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Giammanco 1.93, Abrignani 1.95 e Falcone 1.96, nonché gli emendamenti Artini 1.98 e Ricciatti 1.99.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che, ove non vi siano obiezioni, l'emendamento Benamati 1.106 è accantonato. Conseguentemente devono ritenersi accantonati gli emendamenti Liuzzi 1.107, Paolo Niccolò Romano 1.108, Ricciatti 1.109, Paglia 1.110, Ricciatti 1.111, nonché Liuzzi 1.112.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ricciatti 1.119 e Pesco 1.123

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.124: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ricciatti 1.127.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento Pesco 1.128, di cui è Pag. 17cofirmatario, ne chiede l'accantonamento, dal momento che riguarda una materia affine ad altri emendamenti di cui è stato chiesto l'accantonamento da parte dei relatori.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, nel sottolineare come il presidente abbia già egregiamente illustrato il significato dell'accantonamento tecnico conseguenziale degli emendamenti che verrebbero preclusi o assorbiti, sottolinea come nelle proposte emendative delle quali i relatori hanno chiesto l'accantonamento, trasversali a più gruppi politici, si affrontano alcuni specifici temi che i relatori e il Governo hanno ritenuto meritevoli di ulteriore approfondimento. Sottolinea quindi lo spirito costruttivo e l'intenzione dei relatori di aprire un confronto all'interno delle Commissioni, ma non ritiene che si possano accantonare ulteriori proposte emendative solo per affinità di materia.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che gli emendamenti Crippa 1.129, nonché gli identici Benamati 1.130, Ricciatti 1.131, Allasia 1.132 e Brunetta 1.133, ove non vi siano obiezioni, sono accantonati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono quindi gli emendamenti Pesco 1.128, Ricciatti 1.135

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.136 e 1.137, Bechis 1.138, Paglia 1.139: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, Ricciatti 1.140 e Crippa 1.143.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Paglia 1.144 e 1.145 e 1.146: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Quaranta 1.147.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra le finalità del proprio emendamento 1.148 volto a sottolineare la necessità di misure cautelative al fine si evitare che nella prevista eliminazione del servizio di maggior tutela si instauri di fatto un nuovo regime monopolistico con grave danno per i clienti domestici.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel condividere la rilevanza del tema sollevato dal collega Crippa, peraltro ampiamente dibattuto durante l'esame del provvedimento in prima lettura alla Camera, evidenzia come la disciplina di cessazione del servizio di maggior tutela sia stata ulteriormente modificata dal Senato. Dichiara pertanto di non condividere il contenuto dell'emendamento in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 1.148 e 1.149.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Paglia 1.150: si intende che vi abbiano rinunciato.
  Nell'imminenza dell'inizio delle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio europeo previste in Assemblea per le ore 16.30, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.25.