CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 giugno 2017
841.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 164

SEDE REFERENTE

  Martedì 20 giugno 2017. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 12.35.

Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e del referto epidemiologico nel controllo sanitario della popolazione.
Testo unificato C. 913 Biondelli, C. 2983 Zolezzi, C. 3115 Baroni, C. 3483 Vargiu, C. 3490 Amato, C. 3555 Paola Boldrini e C. 3556 Binetti.
(Seguito dell'esame e rinvio)

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 giugno 2017.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che alle ore 17 di lunedì 12 giugno 2017 è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti. Al riguardo, avverte Pag. 165che sono state presentate 25 proposte emendative (vedi allegato 1). Avverte, altresì, che è stato presentato l'emendamento 1.50 dei Relatori (vedi allegato 2). In relazione a tale proposta emendativa, constata la disponibilità di tutti i gruppi presenti a rinunciare al termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Burtone, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.50 dei relatori. Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'emendamento Galgano 1.7.
  Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Binetti 1.1, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 3). Invita, poi, al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori degli emendamenti Binetti 1.2, Catalano 1.6 e Nesci 1.9, esprime parere favorevole sull'emendamento Nesci 1.10 e invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori degli emendamenti Galgano 1.8 e Fossati 1.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fossati 1.5, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 3). Segnala che, in caso di accoglimento della proposta di riformulazione, tale emendamento andrebbe riferito all'articolo 2. Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'emendamento Binetti 1.3.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere favorevole sull'emendamento 1.50 dei relatori e parere conforme ai relatori sui restanti emendamenti.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che, in caso di accettazione della proposta di riformulazione, l'emendamento Binetti 1.1 andrebbe votato per primo.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) sottoscrive l'emendamento Binetti 1.1 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Dalila NESCI (M5S) sottoscrive, a nome di tutti i deputati del Movimento 5 Stelle della XII Commissione, l'emendamento Binetti 1.1, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Binetti 1.1 (Nuova formulazione) fatto proprio dalla deputata Miotto e l'emendamento 1.50 dei relatori (vedi allegato 3).

  Ivan CATALANO (CI) ritira l'emendamento Galgano 1.7, di cui è cofirmatario.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Binetti 1.2: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Ivan CATALANO (CI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.6, sottolineando l'esigenza di un maggiore controllo da parte del Parlamento sull'operato dell'Esecutivo rispetto all'istituzione della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), relatore, segnala che non appare opportuna la previsione di una delega al Governo sulla materia in quanto, tra l'altro, comporterebbe una dilazione nell'entrata in vigore delle disposizioni recate dal provvedimento in esame.

  Ivan CATALANO (CI) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 1.6.

  La Commissione respinge l'emendamento Catalano 1.6.

  Dalila NESCI (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.9, riservandosi di approfondire il tema del rispetto del dettato costituzionale rispetto alle competenze della Conferenza Stato-regioni.

Pag. 166

  La Commissione approva l'emendamento Nesci 1.10 (vedi allegato 3).

  Ivan CATALANO (CI) ritira l'emendamento Galgano 1.8, di cui è cofirmatario.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Fossati 1.4: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) sottoscrive l'emendamento Fossati 1.5 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che l'emendamento Fossati 1.5 assumerà il numero 2.4 e sarà votato insieme agli altri emendamenti riferiti a tale articolo.
  Constata, quindi, l'assenza dei presentatori dell'emendamento Binetti 1.3: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Baroni, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, degli emendamenti Catalano 2.3 e Binetti 2.1 e 2.2.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Ivan CATALANO (CI) ritira l'emendamento 2.3 a sua prima firma, riservandosi di presentare un ordine del giorno in sede di esame in Assemblea.

  La Commissione approva l'emendamento Fossati 1.5, fatto proprio dalla deputata Miotto e da lei riformulato, che assume il nuovo numero 2.4 (vedi allegato 3).

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Binetti 2.1 e 2.2: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), relatore, anche a nome del collega Burtone, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'emendamento Nesci 3.1.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Dalila NESCI (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.1.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), relatore, anche a nome del collega Baroni, esprime parere favorevole sull'emendamento Zolezzi 4.3 a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 3) ed invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori degli emendamenti Zolezzi 4.2 e Binetti 4.1. Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori degli articoli aggiuntivi Murer 4.01 e 4.02 e Nesci 4.08, segnalando che il tema della relazione al Parlamento è oggetto dei successivi identici articoli aggiuntivi Miotto 4.03 e Nesci 4.05, sui quali esprime parere favorevole a condizione che siano riformulati nei termini indicati in allegato (vedi allegato 3). Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Miotto 4.04 e Nesci 4.06 e invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Nesci 4.07.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Dalila NESCI (M5S) accoglie la proposta di riformulazione dell'emendamento Zolezzi 4.3, di cui è cofirmataria.

  La Commissione approva l'emendamento Zolezzi 4.3 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Dalila NESCI (M5S) ritira l'emendamento Zolezzi 4.2, di cui è cofirmataria.

Pag. 167

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Binetti 4.1 e degli articoli aggiuntivi Murer 4.01 e 4.02: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Dalila NESCI (M5S) ritira l'articolo aggiuntivo 4.08 a sua prima firma.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) accoglie la proposta di riformulazione del suo articolo aggiuntivo 4.03 avanzata dai relatori.

  Dalila NESCI (M5S) accetta la proposta di riformulazione del suo articolo aggiuntivo 4.05, identico all'articolo aggiuntivo Miotto 4.03.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici articoli aggiuntivi Miotto 4.03 (Nuova formulazione) e Nesci 4.05 (Nuova formulazione) e gli identici articoli aggiuntivi Miotto 4.04 e Nesci 4.06 (vedi allegato 3).

  Dalila NESCI (M5S) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 4.07.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che, essendosi concluso l'esame di tutte le proposte emendative, il testo unificato delle proposte di legge C. 913 e abbinate, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'acquisizione dei rispettivi pareri.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 20 giugno 2017. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 13.

Schema di decreto legislativo recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale.
Atto n. 418.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 giugno 2017.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che il relatore, deputato Beni, ha predisposto una proposta di parere, che sarà messa in votazione nella seduta già convocata per domani (vedi allegato 4).
  Avverte che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere, che sarà posta in votazione solo nel caso in cui fosse respinta la proposta di parere del relatore (vedi allegato 5).

  Paolo BENI (PD), relatore, illustra la proposta di parere da lui predisposta.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA ringrazia il relatore e la Commissione per il lavoro svolto, che consentirà di migliorare il testo sottoposto al parere del Parlamento, anche attraverso un maggiore coordinamento con il Codice del Terzo settore. In particolare, rileva che potranno essere risolti alcuni aspetti problematici quali le attività caratterizzanti le cooperative sociali e i limiti ai compensi dei dipendenti. Segnala che la condizione di cui all'articolo 5, lettera b), appare superflua, essendo già escluso il controllo di un'impresa sociale da parte di società a partecipazione pubblica. In relazione all'osservazione di cui alla lettera h), evidenzia che il previsto periodo minimo di tre anni per il mantenimento dell'investimento corrisponde a quanto previsto in relazione alle start-up.

  Paolo BENI (PD), relatore, precisa che il rilievo relativo al periodo minimo di investimento è stato posto come osservazione Pag. 168per segnalare l'opportunità di valutare il rischio che le agevolazioni fiscali non corrispondano ad un beneficio di valore generale per la collettività.

  Massimo Enrico BARONI illustra la proposta di parere alternativo presentata dal Movimento 5 Stelle.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA chiede chiarimenti al relatore in merito al punto VIII della terza condizione, in particolare in relazione alle lettere u) e w).

  Paolo BENI (PD), relatore, si riserva di verificare la corretta formulazione di quanto proposto dalla lettere u) in relazione alle radio comunitarie previste dalla legge n. 223 del 1990 e precisa che con la lettera w) si intende includere il settore della protezione civile tra gli ambiti di attività delle imprese sociali.

  Daniela SBROLLINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante codice del Terzo settore.
Atto n. 417.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 giugno 2017.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che, in data 16 giugno 2017, la Ministra per i rapporti con il Parlamento ha inviato alla Presidente della Camera copia del parere espresso dal Consiglio di Stato nell'adunanza della Commissione speciale del 31 maggio 2017.
  Avverte altresì che non è ancora pervenuta l'intesa che deve essere adottata in sede di Conferenza unificata, la quale è convocata sul punto alle 14.30 di oggi.
  Fa presente, inoltre, che la VI Commissione (Finanze) ha chiesto alla Presidente della Camera di essere autorizzata, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, a trasmettere alla nostra Commissione i rilievi per i profili di propria competenza. Tali rilievi dovrebbero essere espressi nella giornata di domani.

  Donata LENZI (PD), relatrice, preannuncia la presentazione, per la giornata successiva, di un'articolata proposta di parere, alla luce dei rilievi emersi nel corso dell'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, soprattutto attraverso le audizioni. Segnala, poi, che ritiene opportuno valorizzare il contributo che potrà dare la Commissione finanze in relazione alle disposizioni del provvedimento attinenti alla disciplina fiscale degli enti del Terzo settore, in ragione della loro tecnicità.

  Daniela SBROLLINI, presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 giugno 2017. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI.

  La seduta comincia alle 13.35.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Maria AMATO (PD), relatrice, ricorda che il Governo ha presentato il disegno di legge in esame nell'aprile 2015. L'Assemblea della Camera lo ha approvato, con Pag. 169significative modificazioni, nell'ottobre 2015. Nel corso dell'esame al Senato, la X Commissione ha approvato numerose modifiche al testo e ha concluso l'esame il 2 agosto 2016. Il Governo, il 3 maggio 2017, ha presentato un maxiemendamento che recepisce sostanzialmente – aggiornando in particolare i termini e le date presenti nel testo – le modifiche apportate dalla X Commissione. L'Assemblea del Senato ha approvato, con voto di fiducia, il maxiemendamento del Governo.
  Per quanto riguarda, specificamente, le disposizioni recate dal provvedimento in oggetto, che incidono sulle materie afferenti alle competenze della XII Commissione, ricorda che nel corso dell'esame in prima lettura l'attenzione della Commissione si era focalizzata sull'articolo 7, in materia di risarcimento del danno non patrimoniale, e sull'articolo 32, recante misure per incrementare la concorrenza nella distribuzione farmaceutica.
  La prima di tali disposizioni, corrispondente ai commi 17-19 dell'articolo unico del testo al nostro esame, è rimasta invariata nel corso dell'esame al Senato e non è pertanto oggetto di possibili modifiche in questa sede.
  Le disposizioni relative alle farmacie di cui all’ex articolo 32 sono contenute nei commi da 158 a 164 del testo attuale. Segnala che nel loro complesso tali disposizioni: consentono l'ingresso di società di capitale nella titolarità dell'esercizio della farmacia privata; rimuovono il limite delle quattro licenze, attualmente previsto, in capo ad una identica società; pongono il divieto di controllo, diretto o indiretto da parte di un medesimo soggetto, di una quota superiore al 20 per cento delle farmacie della medesima regione o provincia autonoma; sopprimono i requisiti soggettivi per la partecipazione alle società che gestiscono farmacie; consentono che la direzione della farmacia gestita da una società sia affidata anche ad un farmacista che non sia socio; stabiliscono l'incompatibilità della partecipazione alle società di capitale nella titolarità dell'esercizio della farmacia privata con l'esercizio della professione medica, confermando il vincolo di incompatibilità già vigente con qualsiasi altra attività svolta nel settore della produzione ed informazione scientifica del farmaco e sopprimendo il riferimento alle attività di intermediazione (distribuzione) del farmaco, le quali sembrerebbero diventare, di conseguenza, compatibili; permettono, ai titolari delle farmacie ubicate nei comuni con popolazione inferiore a 6.600 abitanti, che risultino essere soprannumerarie per decremento della popolazione, di ottenere il trasferimento territoriale presso comuni della medesima regione; modificano la disciplina sulla partecipazione in forma associata ai concorsi per il conferimento di sedi farmaceutiche in riferimento all'obbligo di mantenimento della conseguente gestione associata, che passa da dieci a tre anni; consentono la fornitura dei medicinali utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero oltre che, come già previsto, da parte dei produttori e dei grossisti, anche attraverso le farmacie.
  Fatta questa premessa, entra nel dettaglio delle modifiche introdotte al Senato. Al comma 158 è stata aggiunta la lettera d) che modifica il comma 4 dell'articolo 7 della legge n. 362 del 1991, sopprimendo la norma che impone la sostituzione temporanea, nei casi ammessi, nella direzione della farmacia (di cui sia titolare una società) con un altro socio farmacista, consentendola – in conformità con la novella di cui alla precedente lettera c) – con qualsiasi altro farmacista in possesso del requisito dell'idoneità. Segnala che una disposizione analoga è contenuta anche dall'articolo 13, comma 2, del disegno di legge C. 3868 all'esame della XII Commissione.
  I commi 160 e 161 introducono il richiamato limite del 20 per cento in ambito regionale, affidando all'Autorità antitrust la vigilanza sul rispetto di tale limite.
  Fa presente che il comma 163 modifica l'articolo 92, comma 4, del decreto legislativo n. 219 del 2006 riguardo le modalità di fornitura dei medicinali utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero (cosiddetti farmaci di fascia H). La normativa Pag. 170vigente richiede la fornitura diretta, da parte dei produttori e dei grossisti, in favore delle strutture autorizzate a impiegarli o degli enti da cui esse dipendono. La novella consente che la fornitura medesima avvenga anche tramite le farmacie (fermi restando i suddetti limiti di destinazione e di utilizzo del farmaco).
  Il comma 164 modifica la disciplina sulla partecipazione in forma associata ai concorsi per il conferimento di sedi farmaceutiche relativamente alla conseguente gestione associata (di cui all'articolo 11, comma 7, del decreto-legge n. 1 del 2012), riducendo da 10 a 3 anni il periodo minimo in cui la titolarità della farmacia eventualmente assegnata deve mantenersi nella forma della gestione associata.
  Sempre in relazione alle farmacie ricorda che il comma 166 (articolo 32-bis nel testo esaminato in prima lettura) consente che le farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale siano aperte anche oltre gli orari ed i turni stabiliti, i quali rappresentano il livello minimo di servizio da assicurare.
  La facoltà di apertura al di fuori di quest'ultimo àmbito è subordinata alla preventiva comunicazione all'autorità sanitaria competente e – come aggiunto al Senato – all'ordine provinciale dei farmacisti.
  Per quanto concerne altre disposizioni di interesse della XII Commissione inserite al Senato, segnala in primo luogo il comma 165, che in relazione alla vendita delle scorte di medicinali per i quali siano intervenute modificazioni del foglietto illustrativo, prevede che l'AIFA possa autorizzarla, subordinandola alla consegna al cliente, a cura del farmacista, di un foglietto sostitutivo conforme a quello nuovo.
  Il comma 153 obbliga i professionisti iscritti a ordini e collegi a indicare e comunicare i titoli posseduti e le eventuali specializzazioni, al fine di assicurare la trasparenza delle informazioni nei confronti dell'utenza. La previsione dell'obbligo di comunicare titoli e specializzazioni innova rispetto a quanto sinora previsto tanto nel regolamento di riforma degli ordinamenti professionali quanto nella disciplina di specifiche professioni. Ad oggi, infatti, la comunicazione di titoli e specializzazioni costituisce una facoltà per il professionista e non un obbligo.
  I commi da 154 a 157 introducono nuove norme sull'esercizio dell'attività odontoiatrica in forma societaria. Nello specifico, l'esercizio di tale attività è consentito a società operanti nel settore odontoiatrico in cui il direttore sanitario sia iscritto all'albo degli odontoiatri e alle strutture sanitarie polispecialistiche presso le quali sia presente un ambulatorio odontoiatrico ove sia nominato un direttore responsabile per i servizi odontoiatrici iscritto al medesimo albo. Si prevede, inoltre, che il direttore responsabile per i servizi odontoiatrici possa svolgere tale funzione esclusivamente in una sola delle strutture in oggetto. Con decreto del Ministro della salute, da emanarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento in esame, si definiscono le modalità della sospensione delle attività della struttura per il mancato rispetto degli obblighi e dei divieti sopra illustrati.

  Daniela SBROLLINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 836 dell'8 giugno 2017, a pagina 80, ALLEGATO, dopo le parole: «ADOTTATO COME TESTO BASE DALLA COMMISSIONE», aggiungere il seguente titolo:
«Misure per favorire l'invecchiamento attivo attraverso attività di utilità sociale e di formazione permanente».

Pag. 171