CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 maggio 2017
814.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 168

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 maggio 2017. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 13.

Decreto-legge n. 50/2017: Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
C. 4444 Governo.
Alla V Commissione.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 4 maggio scorso.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, nell'anticipare di aver provato a tenere in considerazione le diverse indicazioni emerse nel corso del dibattito, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazione (vedi allegato 1), dichiarandosi disponibile a valutare eventuali ulteriori integrazioni che dovessero pervenire nel corso della giornata odierna.

  Raffaella MARIANI (PD), nel ringraziare la relatrice per il lavoro svolto, chiede di apportare alcune integrazioni alla proposta di parere appena presentata. In primo luogo, ritiene che, come promesso dal Governo, debba essere ripristinata la disposizione recata dall'articolo 211, comma 2, del codice dei contratti pubblici, in materia di poteri di precontenzioso dell'ANAC, erroneamente espunta Pag. 169in sede di adozione del decreto correttivo. Sempre con riferimento all'ANAC, e in considerazione della rilevanza della funzione svolta, chiede che si intervenga a modificare il comma 1 dell'articolo 213 del codice dei contratti pubblici, al fine di autorizzare l'Autorità a definire con propri regolamenti le norme concernenti la propria organizzazione, il proprio funzionamento, l'ordinamento giuridico e la disciplina economica del proprio personale. Da ultimo, in riferimento all'articolo 49 del provvedimento in esame, relativo alla riorganizzazione dell'ANAS con il trasferimento delle azioni detenute dal Ministero dell'economia e delle finanze a Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., ritiene che, anche in considerazione del ruolo svolto dall'azienda nella manutenzione di una importante parte della rete viaria del nostro Paese, si debba porre la massima attenzione a tale processo. In particolare rileva l'opportunità di sopprimere, con riguardo alle disposizioni del comma 8 del citato articolo 49, il riferimento all'esclusione delle somme cadute in perenzione, al fine di consentire un pieno utilizzo delle risorse ivi previste, nonché di prevedere il conferimento in proprietà alla società Anas S.p.A. di tutti i beni immobili, compresi quelli già attribuiti, acquistati o comunque detenuti dalla soppressa Azienda Nazionale Autonoma delle Strade.

  Tino IANNUZZI (PD), nel ringraziare la relatrice per il lavoro che sta svolgendo con l'abituale competenza, dichiara di volersi soffermare sulla questione assolutamente centrale ed urgente delle province. Considera indispensabile ed urgente incrementare in misura congrua e sufficiente le risorse finanziarie dirette ad assicurare l'esercizio puntuale e costante delle funzioni fondamentali di competenza delle amministrazioni provinciali, con particolare riguardo a due settori di enorme rilevanza: la manutenzione delle strade e l'edilizia scolastica. Rileva che, solamente assegnando con immediatezza a tali enti risorse adeguate, a fronte dei pesantissimi ed insostenibili tagli operati in questi anni, potranno essere garantiti questi servizi assolutamente fondamentali e prioritari per i cittadini, servizi che sono stati gravemente penalizzati e messi in pericolo proprio per l'obiettiva e da tutti riconosciuta impossibilità finanziaria per le province di fronteggiare una mole così estesa, continuativa ed onerosa di compiti e di interventi, con danni molto forti per le comunità e pericoli per la sicurezza e l'incolumità delle persone. Ritiene nel contempo necessario e doveroso salvaguardare e tutelare la posizione del personale delle province, per il quale è oramai sempre più a rischio finanche la erogazione delle relative retribuzioni. Esprime la convinzione che questa assurda ed inaccettabile situazione, più volte evidenziata negli anni scorsi nelle sedi parlamentari ed a livello istituzionale nel rapporto con esponenti del Governo, sia stata determinata dalla riduzione eccessiva ed irragionevole dei fondi in concreto attribuiti alle province, fondi decisamente insufficienti e ben inferiori al costo effettivo ed oggettivo che deve essere sostenuto per poter svolgere con compiutezza e puntualità le funzioni fondamentali delle province, nell'interesse superiore dei cittadini. Rileva come questa situazione, così grave e di completa emergenza, si trascina da molti mesi e riguarda drammaticamente l'intero territorio nazionale e tutte le province, con una condizione ancora più complicata per alcune di esse, a cominciare da quella di Salerno che ha subito tagli pesantissimi e francamente ingiustificati, i più consistenti fra tutte le province italiane. Richiama di conseguenza il Governo ad intervenire in merito, sollecitamente ed efficacemente. A tal fine, ritiene che debbano essere molto rafforzate ed incrementale le risorse previste all'articolo 20 del decreto-legge n. 50 del 2017, che assegna appena 100 milioni di euro per la manutenzione straordinaria della estesissima rete stradale di competenza delle province. Ribadisce che si tratta di uno stanziamento del tutto inadeguato ed irrisorio, ritenendo parimenti carente e troppo ridotto il contributo alle province di soli 110 milioni di euro per l'anno 2017 e di 80 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, disposto dal medesimo Pag. 170articolo, per garantire l'equilibrio finanziario di tali enti. Rileva come, per essere coerenti con le efficaci e risolute «battaglie» da sempre condotte dalla VIII Commissione per assicurare in tutto il Paese la efficiente manutenzione della rete stradale e la adeguata manutenzione e messa in sicurezza degli immobili di edilizia scolastica, si debba con forza e con azione unitaria sollecitare il Governo e la V Commissione Bilancio a stanziare tutte le risorse, che sono indispensabili ed urgenti per garantire servizi ai cittadini e l'esercizio delle funzioni fondamentali delle province. Pertanto, chiede alla relatrice di modificare e rafforzare la prima condizione della proposta di parere, nel senso espressamente sottolineato ed indicato.
  Infine, condivide l'intervento della collega Mariani in merito alle competenze dell'ANAC, che debbono essere pienamente reintegrate, tenuto conto del ruolo prezioso ed essenziale svolto da tale Autorità. Ritiene da ultimo necessario potenziare ed estendere gli incentivi fiscali per gli ecobonus e per gli interventi di consolidamento statico e di prevenzione sismica degli edifici.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), nell'associarsi ai ringraziamenti rivolti alla relatrice per l'ottimo lavoro svolto, con riferimento alla quinta condizione della proposta di parere in tema di «busta paga pesante», ritiene che si possa prevedere, in linea con le disposizioni assunte in occasione di altri eventi sismici – in particolare con la circolare emanata nel 2009 dalla direzione generale delle Marche dell'Agenzia delle entrate – una rateizzazione delle somme non versate fino ad un massimo di 120 quote mensili. Chiede inoltre che il sostegno al reddito di cui alla sesta condizione della proposta di parere sia esteso anche ai soci fondatori delle società a responsabilità limitata.

  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI), nell'associarsi alle considerazioni svolte dal collega Iannuzzi, che ha evidenziato una grave realtà del nostro Paese, ritiene necessario ogni sforzo per indurre il Governo a risolvere la situazione per il bene e la sicurezza dei cittadini italiani e auspica che la Commissione di merito dia seguito alle problematiche individuate.

  Salvatore MICILLO (M5S) preannuncia una proposta di parere alternativa da parte dei componenti del gruppo M5S.

  Ermete REALACCI, presidente, invita i colleghi a sottoporre alla relatrice eventuali osservazioni entro la giornata odierna, in considerazione del fatto che la votazione della proposta di parere è prevista per la seduta di domani mattina.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 9 maggio 2017 — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 13.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/52/UE che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
Atto n. 401.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, nell'avvertire che la relatrice ha depositato una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni (vedi allegato 2), comunica ai colleghi che non è stato ancora trasmesso il prescritto parere della Conferenza Stato-regioni.

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  Alberto ZOLEZZI (M5S), nel ringraziare la relatrice per aver costantemente aggiornato i colleghi sullo stato dei lavori e per la corposa proposta di parere da lei predisposta, si riserva di valutare con attenzione le condizioni e le osservazioni poste, allo scopo di individuare eventuali difformità rispetto alle posizioni espresse sull'argomento dai componenti del gruppo M5S nella proposta di parere alternativa presentata (vedi allegato 3). Sottolinea inoltre come la stessa proposta di parere della relatrice abbia sostanzialmente evidenziato i molti aspetti critici di un provvedimento del Governo decisamente imperfetto, che non va nella direzione di attuare la direttiva dell'Unione europea sulla VIA e che, per dichiarazione del ministro Galletti, è suscettibile di modifiche.

  Serena PELLEGRINO (SI-SEL-POS), associandosi ai ringraziamenti rivolti alla collega Gadda, che ha svolto un lavoro notevole, si riserva di esaminare nel dettaglio la proposta di parere da lei formulata, anche con riferimento ai rilievi critici evidenziati dai componenti del gruppo SI-SEL-POS nella proposta di parere alternativa, che presenta (vedi allegato 4). Rileva inoltre che lo stesso gruppo di maggioranza appare consapevole delle forzature operate dal Governo in sede di attuazione della direttiva dell'UE sulla procedura di VIA.

  Samuele SEGONI (Misto-AL-TIpI), nel ringraziare la relatrice, rileva che la proposta di parere da lei formulata appare, ad una prima rapida osservazione, migliorativa rispetto al testo del Governo, evidenziando diversi aspetti critici, senz'altro condivisibili. Nel ritenere che non tutte le osservazioni avanzate dalla componente Alternativa Libera-Tutti insieme per l'Italia del gruppo Misto nella proposta di parere alternativa depositata (vedi allegato 5) siano state accolte, si riserva di valutare l'opportunità di presentare una proposta di parere alternativa.

  Chiara BRAGA (PD) rivolge il proprio apprezzamento alla collega Gadda per l'intenso lavoro svolto e per l'attenzione con cui ha valutato sia i rilievi critici che le sono stati sottoposti pressoché da tutti i gruppi che compongono la Commissione sia le osservazioni contenute nei contributi scritti ricevuti dai diversi soggetti interessati. Ritiene che la proposta di parere della relatrice affronti tutti gli aspetti individuati come critici anche dai componenti del gruppo PD, al fine di rafforzare la trasparenza e l'oggettività della procedura di VIA, garantendo contestualmente la certezza dei tempi e la semplificazione degli adempimenti. Da ultimo auspica che la Commissione si pronunci in modo unanime sulla proposta di parere della relatrice, rafforzando in tal modo la posizione parlamentare nei confronti del Governo e dando maggior enfasi alle richieste di modifica avanzate.

  Giuseppina CASTIELLO (LNA), nel ringraziare la collega Gadda, sottolinea la perplessità manifestata dalla stessa maggioranza rispetto alla linea adottata dal Governo sulla procedura di VIA, riservandosi di valutare l'eventuale presentazione di una proposta di parere alternativa da parte del suo gruppo.

  Mauro PILI (Misto), nel sottolineare che, pur con tutte le condizioni poste, la relatrice ha formulato una proposta di parere favorevole, stigmatizza in particolare il fatto che il Governo non abbia ritenuto di cogliere l'occasione per passare, nell'ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale, dall'espressione di un parere sostanzialmente politico ad un parere fortemente ancorato alla responsabilità del sistema amministrativo. A tale proposito, segnala che nello schema di decreto sottoposto alla Commissione si è addirittura aggravata la situazione, rafforzando ulteriormente l'azione del Ministro dell'ambiente in materia e rinunciando ad eliminare la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale, composta da quaranta membri di nomina politica. Nel ribadire la mancata volontà di sottrarre una procedura tecnica come la VIA ai poteri del Governo, evidenzia come, Pag. 172in caso di divergenza tra i Ministri in ordine alla valutazione del progetto, sia lo stesso Consiglio dei ministri ad assumere la decisione finale. Nel ricordare che le disposizioni del provvedimento si applicano anche alle regioni a statuto speciale, stigmatizza il fatto che siano attribuiti alla competenza statale anche i progetti relativi ad impianti eolici e termodinamici solari, considerate le competenze regionali in materia di energia. Da ultimo, nel sottolineare l'esclusione dei comuni dal governo del proprio territorio, operata dallo schema di decreto in esame, preannuncia la presentazione di una proposta di parere alternativa.

  Ermete REALACCI, presidente, nel rilevare che alcune osservazioni avanzate dal collega Pili, sono già contenute nella proposta di parere della relatrice, sottolinea in particolare la rilevanza attribuita alla questione del dibattito pubblico, che la Commissione Ambiente ha sempre sostenuto, nonché il riferimento esplicito alle modalità di selezione dei membri della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale e alla definizione di criteri oggettivi per la non assoggettabilità dei progetti alle procedure di VIA.

  Maria Chiara GADDA (PD), nel ringraziare i colleghi per il contributo fornito, preannunciando una attenta valutazione delle ulteriori osservazioni che dovessero pervenirle, sottolinea come nella proposta di parere si sia inteso non tanto stravolgere l'impianto del provvedimento del Governo quanto evidenziare gli aspetti che la Commissione Ambiente considera dirimenti, mantenendosi in linea non soltanto con la direttiva dell'Unione europea, ma anche con i provvedimenti assunti in materia nel corso dell'attuale legislatura. Con riferimento all'obiettivo di ridurre i margini di soggettività nella procedura di valutazione di impatto ambientale, segnala che la proposta di parere contiene il riferimento all'esigenza di ricorrere a procedure di evidenza pubblica e a criteri di professionalità per la selezione dei componenti della commissione VIA, nonché di utilizzare per quanto riguarda il Comitato tecnico le competenze già esistenti negli organismi pubblici competenti, a partire dal sistema delle agenzie ambientali. Segnala inoltre, tra le indicazioni contenute nella proposta di parere, la raccomandazione a tenere in considerazione nella valutazione dei progetti da realizzare anche gli effetti significativi delle future opere e non esclusivamente i loro impatti negativi. In tema di pubblicità delle informazioni, segnala l'importanza che la pubblica amministrazione le condivida non soltanto con i cittadini ma anche con i soggetti proponenti, al fine di garantire una migliore e più consapevole progettazione degli interventi.

  Ermete REALACCI, presidente, nel ricordare che è stata presentata la proposta di parere alternativa da parte del gruppo Articolo 1- Movimento Democratico e Progressista (vedi allegato 6), si associa ai ringraziamenti alla relatrice per il lavoro svolto.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

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