CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 aprile 2017
799.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 6 aprile 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.45.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato di Israele in materia di pubblica sicurezza, fatto a Roma il 2 dicembre 2013.
C. 4225 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 marzo scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia e Bilancio.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Lia Quartapelle Procopio, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.50.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 6 aprile 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.50.

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5-08212 Cimbro: Sulle misure da adottare per assicurare la piena funzionalità dei consoli onorari operanti in Italia.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Eleonora CIMBRO (MDP), replicando, ringrazia il sottosegretario Della Vedova per la risposta alla sua interrogazione, ricordando che il tema della piena funzionalità dei consoli onorari è stato da lei in più sedi sottoposto all'attenzione del Governo. Sottolinea che i consoli onorari svolgono un importante ruolo, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la riduzione del numero dei consoli di carriera non permette a questi ultimi di svolgere pienamente tutte le loro funzioni. Si tratta di un profilo da non sottovalutare e che riguarda anche il nostro Paese nei suoi rapporti internazionali. Nonostante la risposta esaustiva del Governo, avanza una richiesta per un supplemento di riflessione ai fini di un ulteriore incontro, da tenere presso la Farnesina, nell'obiettivo di delineare un percorso per l'adozione di procedure più snelle, ad esempio per il rilascio del passaporto diplomatico. Risulta, inoltre, che la Farnesina rilasci una carta di identità diplomatica ai soli consoli onorari di Paesi membri dell'Unione europea, che a suo avviso dovrebbe essere rilasciata anche ai consoli onorari extracomunitari. Sollecita anche un'ulteriore riflessione sui tempi di rinnovo dell’exequatur: la risposta alla richiesta di rinnovo dovrebbe essere il più rapida possibile, in quanto, in mancanza di essa, i consoli onorari si trovano ad operare senza una copertura ufficiale. Sottolinea che l'aspetto delle tempistiche sul rinnovo dell’exequatur dipende esclusivamente dalla Farnesina ed è una questione che risponde a criteri di funzionalità e di efficienza ai quali è opportuno che l'Amministrazione degli affari esteri si conformi. Nel ritenere che ai temi qui sollevati possano essere date risposte positive senza mettere in discussione i principi che governano il riconoscimento dell’exequatur, ribadisce l'auspicio per un nuovo incontro con i rappresentanti del settore, ponendo l'accento sul fatto che non si tratta di equiparare la figura del console onorario con quella del console di carriera. Si tratta di professionalità ben distinte e da gestire nel rispetto e nei limiti delle funzioni da essi svolte in base alle convenzioni internazionali.

5-10639 Scagliusi: Sul numero e sul ruolo dei consoli onorari nella città di Bari.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), specificando che il numero dei consoli onorari stranieri presenti in Italia non dipende dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e che il rinnovo dell’exequatur è parte di un sistema di necessarie cautele nel contesto di una prudente valutazione che incombe innanzitutto sullo Stato estero di appartenenza.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto. Ringraziando per la risposta, ricorda che le motivazioni illustrate dal sottosegretario sono conosciute. Evidenzia che se è vero che sono i Paesi esteri a scegliere e a proporre i loro consoli onorari presso le città italiane, è anche vero che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dovrebbe svolgere un controllo sui requisiti di onorabilità posseduti dai consoli onorari stranieri in Italia. Sottolinea che la sua interrogazione pone l'accento sull'utilità delle reali attività svolte dai consoli onorari stranieri in Italia. A tale proposito, ricorda il caso del console onorario della Slovenia a Bari, il quale è stato recentemente rinviato a giudizio, perdendo, a suo avviso, il requisito dell'onorabilità, necessario per svolgere le funzioni di console onorario. Segnala che su questo caso il suo gruppo ha presentato una specifica interrogazione e che anche taluni organi di informazione a livello locale si sono occupate del caso, svolgendo Pag. 31numerose inchieste. Evidenzia, infine, che lo scopo principale dell'interrogazione da lui presentata era quello di capire quali controlli svolge in generale il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al fine di verificare i requisiti dei consoli onorari stranieri in Italia, in particolare nella città di Bari, viste le importanti relazioni di questa città con l'estero.

5-10698 Di Stefano: Sul rischio di espulsione dagli Stati Uniti di un cittadino italiano residente a Los Angeles.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Manlio DI STEFANO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto. Ringraziando il sottosegretario per la risposta, ricorda che la questione in oggetto è stata dibattuta anche presso il TAR e che, in quella occasione, l'Avvocato di Stato ha ritenuto superate le soluzioni proposte dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Infatti, segnala che, malgrado la sua condizione, il cittadino italiano in questione non è nelle condizioni di ottenere un'attestazione medica che permetta di estendere la copertura sanitaria in suo favore, a meno di non rendere dichiarazioni mendaci. Per quanto riguarda la seconda soluzione proposta dal sottosegretario, ossia quella dell'iscrizione all'associazione di solidarietà e previdenza dei dipendenti del MAECI, ritiene che ciò non garantirebbe l'interessato nei confronti del Dipartimento di Stato americano. Pertanto, pur comprendendo la complessità del caso, auspica che il Ministero si attivi per trovare una soluzione alternativa a quelle proposte, per evitare che la famiglia sia esposta ad una situazione di indeterminatezza normativa, tale da determinare l'espulsione del giovane, compromettendo l'unità del nucleo familiare.

5-10879 Quartapelle Procopio: Sulla gravissima crisi alimentare nel Corno d'Africa.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatta. Ricorda che, di fronte agli sconvolgenti dati sulla crisi alimentare nel Corno d'Africa, la presentazione di un atto parlamentare sia doverosa. Ritiene che valorizzare l'attività svolta dall'Italia nel Corno d'Africa sia fondamentale. Tuttavia, i 10 milioni di euro stanziati dal Governo italiano, pur avendo un valore importante, non sono sufficienti, stante che l'ONU ha stimato che sarebbero necessari 1,9 miliardi di dollari per alleviare la carestia. In questo senso, ritiene che anche l'Unione europea debba far sentire la sua presenza e la sua vicinanza. Segnala come, pur trattandosi di una siccità ciclica nel Corno d'Africa, la situazione sia peggiorata a causa della struttura della regione, ma anche a causa del cambiamento climatico. Ritiene, quindi, che mantenere alta l'attenzione dell'agenda globale sul tema dei cambiamenti climatici sia fondamentale per risparmiare risorse, ma soprattutto per salvare vite umane.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.20.

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