CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 marzo 2017
793.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 97

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 marzo 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 25/2017: Disposizioni urgenti per l'abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti.
C. 4373 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 marzo 2017.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, nella seduta odierna, potranno avere luogo eventuali ulteriori interventi nell'ambito dell'esame preliminare del disegno di legge.

  Walter RIZZETTO (FdI-AN), riallacciandosi al dibattito svoltosi nella seduta di ieri, chiede al sottosegretario se sia nelle condizioni di rispondere alle richieste formulate in quella sede, con particolare riferimento alla disciplina dei voucher per il baby sitting e alla normativa transitoria per l'utilizzo dei buoni lavoro, anche in relazione alla formulazione dell'articolo 1 del decreto.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA ribadisce che, sulla base del decreto-legge, l'utilizzo dei voucher già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto-legge medesimo Pag. 98è regolato dalle disposizioni oggetto di abrogazione, comprese quelle riguardanti la comunicazione preventiva circa l'utilizzo dei buoni e l'applicazione delle sanzioni.

  Cesare DAMIANO, presidente, rifacendosi a quanto già detto nella seduta di ieri, chiarisce che la sua richiesta di verifica degli eventuali spazi per le modifiche dei parlamentari riguarda, in particolare, la possibilità di riaprire, sia pure per un periodo limitato, i termini per l'acquisto dei voucher già emessi, in attesa di una nuova regolamentazione della materia. Quanto, invece, alla questione relativa alla remunerazione dei servizi di baby sitting, è necessario che il Governo approfondisca i termini del problema in vista di una sua soluzione.

  Walter RIZZETTO (FdI-AN), pur prendendo atto della risposta del sottosegretario, ribadisce la sua richiesta relativa alla possibilità di modificare il decreto-legge, con particolare riferimento alla disciplina relativa all'utilizzo dei buoni lavoro.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL-POS) chiede al sottosegretario di chiarire quale sia la disciplina applicabile ai buoni lavoro acquistati prima dell'introduzione, con il decreto legislativo n. 185 del 2016, delle disposizioni relative alla tracciabilità dei medesimi buoni.

  Cesare DAMIANO, presidente, nell'osservare che la domanda del collega Placido non si riferisce direttamente alla disciplina transitoria contenuta nel decreto-legge, ritiene ragionevole che, dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 185 del 2016, si applichino in ogni caso le disposizioni in materia di tracciabilità in esso contenute, indipendentemente dalla data di acquisto dei buoni lavoro.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA assicura che approfondirà la questione posta dal deputato Placido.

  Cesare DAMIANO, presidente, dopo avere ricordato che il termine per la presentazione delle proposte emendative al decreto-legge è fissato alle ore 17 di domani, 30 marzo, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame disegno di legge ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 29 marzo 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 14.20.

7-00847 Rizzetto: Istituzione di una retribuzione minima oraria su base nazionale.
7-00886 Cominardi: Iniziative per l'introduzione di un salario minimo garantito e di un ammortizzatore sociale universale e per l'adeguamento all'inflazione delle retribuzioni e dei trattamenti pensionistici.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni rinviata nella seduta del 30 giugno 2016.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricordando che, nella seduta del 30 giugno 2016, ha avuto luogo l'illustrazione delle risoluzioni in titolo, avverte che nella seduta odierna potranno essere svolti interventi nell'ambito della discussione congiunta, mentre il parere del Governo sarà acquisito in una successiva seduta. Dà quindi la parola ai colleghi che intendono intervenire.

  Walter RIZZETTO (FdI-AN), osserva che la sua risoluzione trova fondamento nell'articolo 36 della Costituzione, che riconosce il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata alla quantità e Pag. 99qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
  Ricorda che si tratta di un principio fatto proprio anche dalla legge n. 183 del 2014, il cosiddetto Jobs Act, che, all'articolo 1, comma 7, lettera g), prevedeva, tra i principi e criteri direttivi della delega per il riordino delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, l'introduzione, eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, applicabile ai rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato, nonché, fino al loro superamento, ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
  Com’è noto, tale criterio direttivo della delega non è stato attuato e tale mancanza fa dell'Italia uno dei pochi Paesi dell'Unione europea privo di un istituto del genere. Ricorda, ad esempio, che la Germania, il cui tasso di disoccupazione è assai basso, ha fissato in 8,5 euro il salario minimo orario, mentre la Francia, che ha previsto un salario minimo professionale e interprofessionale, ha fissato in 9,61 euro il compenso orario. Anche la Gran Bretagna, pur non facendo parte della zona euro, ha previsto un salario minimo nazionale della misura di 6,70 sterline l'ora. Osserva che, per quanto riguarda l'Italia, un primo passo in tale direzione potrebbe essere la previsione di un salario minimo garantito solo per i lavoratori non tutelati da un contratto collettivo nazionale di lavoro o non iscritti a uno dei sindacati più rappresentativi sul piano nazionale. Si tratta di circa il 20 per cento del totale dei lavoratori dipendenti, che, attualmente, possono percepire un salario anche di 2-2,5 euro all'ora. Non è d'accordo con coloro che temono una perdita del potere di influenza dei sindacati, in quanto questi potrebbero essere i naturali interlocutori del Governo nel procedimento di fissazione del livello del salario minimo orario, come è successo, appunto, in Germania, riconquistando, nel medio-lungo periodo, la quota di lavoratori attualmente non sindacalizzata. Non è d'accordo nemmeno con quanti paventano un aumento della disoccupazione in caso di introduzione di un istituto del genere, in quanto esso è volto semplicemente a garantire il rispetto delle regole per tutti i lavoratori che esercitano le stesse mansioni.
  Consapevole della funzione di indirizzo politico dello strumento della risoluzione, auspica, pertanto, che i testi in discussione possano avere l'appoggio di tutti i gruppi della Commissione e propone l'effettuazione di un breve ciclo di audizioni allo scopo di approfondire l'argomento e di trovare ulteriori spunti di riflessione.

  Marialuisa GNECCHI (PD), osservando che l'Italia rimane uno dei pochi Paesi dell'Unione europea a non prevedere un salario orario minimo stabilito per legge e ricordando la Commissione ha più volte affrontato tale argomento, si dichiara d'accordo con il collega Rizzetto sulla necessità di approfondire la discussione. Pertanto, anche allo scopo di stimolare la Commissione a individuare una posizione comune, preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di una risoluzione la cui discussione potrà essere congiunta a quelle dei colleghi Rizzetto e Cominardi.

  Cesare DAMIANO, presidente, riconoscendo l'importanza dell'argomento, ricorda che il Jobs Act prevedeva l'introduzione di un compenso orario minimo per determinate categorie di lavoratori considerati meno tutelati, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Si tratta di settori in cui, grazie all'appoggio di alcune organizzazioni sindacali, si applicano contratti che operano un vero e proprio dumping sociale, come, ad esempio, nel settore dei call center, in cui il salario minimo orario è fissato a circa 2 euro. Pertanto, a suo giudizio, si potrebbe pensare di introdurre un tale istituto con riferimento a lavoratori non contrattualizzati Pag. 100o contrattualizzati attraverso accordi firmati da organizzazioni sindacali non rappresentative sul piano nazionale. Ciò porterebbe a legare strettamente il tema del salario minimo garantito a quello, ugualmente importante, della certificazione della rappresentatività delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.
  Si tratterebbe, pertanto, di approfondire congiuntamente tali temi, con la finalità ultima di mettere fuori gioco chi fa concorrenza sleale ai danni delle imprese sane.

  Walter RIZZETTO (FdI-AN) chiede di conoscere la disponibilità dei gruppi a effettuare un breve ciclo di audizioni per approfondire l'argomento.

  Marialuisa GNECCHI (PD) si dichiara d'accordo sull'opportunità di effettuare un ciclo di audizioni, auspicando che vi sia una adeguata partecipazione da parte dei diversi gruppi.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 marzo 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.40.

Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico.
Nuovo testo unificato C. 302 e C. 3674.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 marzo 2017.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha svolto il suo intervento introduttivo e che, secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi il 23 marzo scorso, l'espressione del parere di competenza alla XIII Commissione avrà luogo nella seduta odierna. Dà, quindi, la parola al relatore, on. Lavagno, per l'illustrazione della sua proposta di parere.

  Fabio LAVAGNO (PD), illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato), soffermandosi, in particolare, sull'osservazione in essa contenuta.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.45.

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