CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 marzo 2017
775.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 1o marzo 2017. — Presidenza del presidente, Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Disposizioni in materia di rappresentanza militare.
C. 1963 Scanu, C. 1993 Duranti, C. 2097 D'Arienzo, C. 2591 Corda, C. 2609 Cirielli, C. 2679-novies Governo, C. 2748 Petrenga e C. 2776 Palmizio.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione di un testo base).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 28 febbraio 2017.

  Paolo BOLOGNESI (PD) osserva che la proposta di testo unificato depositata dalla relatrice nella precedente seduta presenta alcune criticità sulle quali sarebbe opportuna una riflessione e che ha già segnalato al comitato ristretto.
  In particolare, evidenzia come a seguito dell'articolazione dei COCER in due categorie, una per il comparto difesa, costituito Pag. 61dalle sezioni di Esercito, Aeronautica e Marina militare, e l'altra per il comparto sicurezza, costituito dalle sezioni dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, che opera nell'ambito della sicurezza, ma è incardinato nella Marina militare, venga a trovarsi privato di un'autonoma rappresentanza.
  Esprime, inoltre, perplessità riguardo alla non inclusione, tra le materie su cui i COCER possono formulare proposte, del tema della salute e della sicurezza sul lavoro, che – a suo avviso – riveste fondamentale importanza. Si tratta di questioni che richiedono un ulteriore approfondimento, che, a suo parere, potrebbe essere svolto attraverso un breve ritorno nella sede del comitato ristretto.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, chiarisce che la scelta di riportare il provvedimento all'esame della Commissione plenaria, concludendo la discussione in comitato ristretto, non è dovuta al fatto che il lavoro è considerato concluso, bensì al fatto che nella sede ristretta non sono stati fatti passi avanti degni di nota, non essendo stato possibile raggiungere punti di convergenza. Il voto per l'adozione del testo base, previsto per la seduta di oggi, non impedisce quindi alla Commissione plenaria di modificare, attraverso la normale fase emendativa, il testo base, né impedisce a ciascun deputato di avanzare a tempo debito le sue proposte di modifica del testo, le quali saranno valutate e votate dalla Commissione con le forme proprie dell'esame in sede referente.

  Donatella DURANTI (MDP) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sottolineando come il testo unificato proposto dalla relatrice ricalchi l'attuale sistema della rappresentanza militare, senza operare una vera riforma che attribuisca al personale in divisa i diritti sindacali.
  Ribadisce, quindi, quanto già detto in sede di comitato ristretto, e cioè che non ritiene possibile proporre modifiche migliorative del testo unificato, del quale non condivide in radice l'impostazione, precisando che si sarebbero dovuti assumere quali criteri ispiratori della riforma quelli sanciti dall'articolo 5 della Convenzione dell'organizzazione internazionale del lavoro e dall'articolo 11 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, che riconosce a tutti – e, quindi, anche ai militari – il diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione, ivi compreso il diritto di partecipare alla costituzione di sindacati e di aderire ad essi per la difesa dei propri interessi. Esprime quindi un giudizio del tutto negativo sul testo proposto, che non è ispirato ai principi di democrazia e pluralismo.

  Emanuela CORDA (M5S) preannuncia, a sua volta, il voto contrario del proprio gruppo, sottolineando che il testo proposto dalla relatrice non è condivisibile e che il lavoro del comitato ristretto si è concluso senza portare a un ravvicinamento delle diverse posizioni, nonostante in un primo momento sia sembrato possibile discutere in maniera proficua su temi come, per esempio, la composizione e la presentazione delle liste.
  Ricorda come il suo gruppo abbia sempre cercato di dare un contributo concreto per cercare di migliorare il più possibile il testo proposto dalla relatrice, pur nella convinzione che esso non vada incontro alle esigenze del personale del comparto e non rispetti i principi riaffermati nella sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Pertanto preannuncia che il suo gruppo riproporrà le proposte emendative che nei lavori del comitato ristretto non sono state accolte.
  Conclude evidenziando come l'ulteriore proroga della durata del mandato dei componenti elettivi dei COCER, recentemente disposta dalla legge di conversione del decreto-legge «proroga termini» (n. 244 del 2016), costituisca un vulnus insanabile per la rappresentatività di questi organi.

  Elio VITO (FI-PdL) preannuncia che il suo gruppo voterà contro l'adozione del testo proposto dalla relatrice come testo base. Rileva Pag. 62come, dopo un lungo, lentissimo e inutile lavoro del comitato ristretto, venga riproposto alla Commissione lo stesso testo, o quasi, sottoposto al comitato ristretto: un testo del tutto insoddisfacente, che non tiene conto in nessun modo né delle proposte avanzate dal suo gruppo – prima con il progetto di legge Palmizio C. 2776 e poi con i contributi forniti in sede di comitato ristretto, – né delle richieste formulate dagli organi della rappresentanza militare nelle audizioni informali svolte oltre due anni fa, né delle sentenze pronunciate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, né della necessità di risolvere i problemi concreti sui quali il suo gruppo e altri gruppi di opposizione hanno in questi anni richiamato l'attenzione mediante atti di sindacato ispettivo aventi a oggetto vicende deprecabili di lesione dei diritti di parola e di pensiero dei rappresentanti militari. A suo avviso, il testo proposto alla Commissione non riforma in niente l'attuale sistema della rappresentanza militare e costituisce in definitiva una mera riscrittura della disciplina esistente. È un testo regressivo, che non va in alcun modo incontro alle esigenze del personale militare, il quale aspetta da decenni una riforma del sistema. Annuncia altresì che il suo gruppo è intenzionato a proporre all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di prevedere lo svolgimento di audizioni sul testo base.

  Antonino MOSCATT (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dal comitato ristretto e in particolare dalla relatrice, che costituisce un valido punto di partenza per discutere e sviluppare ulteriori approfondimenti. Non ritiene corrette le critiche mosse al lavoro del comitato ristretto e fa presente che proprio la volontà di evitare che il provvedimento si arenasse in quella sede hanno spinto la maggioranza e la relatrice a chiedere di rimettere la discussione alla Commissione plenaria. Il suo gruppo accoglie infatti tutte le occasioni di confronto e non è quindi contrario neanche ad un approfondimento da farsi attraverso lo svolgimento di audizioni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di adottare come testo base per il seguito dell'esame il testo proposto dalla relatrice nella precedente seduta (vedi il «Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari» di martedì 28 febbraio 2017, pagine 56 e seguenti).

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 1o marzo 2017. — Presidenza del presidente, Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende.
(COM(2016)710 final e relativi allegati).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.
(Doc. LXXXVII-bis, n. 5).

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei documenti in titolo, rinviato nella seduta del 21 febbraio 2017.

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  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore, deputato Moscatt, ha presentato una proposta di parere favorevole con un'osservazione. Avverte, quindi, che il gruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere favorevole con condizioni (vedi allegato).

  Luca FRUSONE (M5S), nell'illustrare la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo, chiarisce che questo non è contrario in linea di principio a un rafforzamento della cooperazione europea in materia di difesa, ma ritiene che tale cooperazione debba essere indirizzata verso altri obiettivi. Per meglio dire, il suo gruppo ritiene che prima di lavorare sull'integrazione occorra chiarirsi le idee su quale tipo di difesa comune si vuole costruire. Si deve cioè evitare l'errore commesso in passato in materia economico-finanziaria, quando la moneta unica fu introdotta senza aver prima armonizzato le politiche fiscali degli Stati. In altre parole, il Piano d'azione europeo per la difesa potrebbe essere condivisibile, in linea di massimo, se fosse chiara la direzione verso cui tende. Ad esempio, il Piano prevede il finanziamento di progetti di ricerca di interesse comune europeo, sul che si potrebbe essere d'accordo, se non fosse che manca però ogni riferimento al fatto che per proteggere l'industria europea della difesa bisogna evitare di acquistare sistemi d'arma e tecnologie non europei, come avviene con gli aerei F-35. In conclusione, ad avviso del suo gruppo è essenziale, prima di definire un piano d'azione contenente specifiche misure di intervento, stabilire gli obiettivi politici che si vogliono raggiungere, capire cosa deve essere una difesa comune europea.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che la proposta di parere alternativa sarà posta in votazione solo in caso di reiezione della proposta del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi il «Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari» di martedì 21 febbraio 2017, pagine 66 e seguenti).

  La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.35.

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