CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 febbraio 2017
772.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 117

INTERROGAZIONI

  Giovedì 23 febbraio 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 15.55.

5-10164 Chimienti: Effetti del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, sull'andamento dei licenziamenti disciplinari.
5-10465 Patrizia Maestri: Dati relativi ai licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo soggettivo negli anni 2015 e 2016.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte preliminarmente che le interrogazioni 5-10164 Chimienti e 5-10465 Patrizia Maestri, vertendo su analogo argomento, saranno svolte congiuntamente e che, dopo la risposta unica del rappresentante del Governo, ognuno dei presentatori potrà a sua volta replicare in maniera autonoma.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Silvia CHIMIENTI (M5S), dopo avere ringraziato il sottosegretario, osserva che, secondo la disciplina vigente prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 23 del 2015, il licenziamento disciplinare era legato a un notevole inadempimento o a un comportamento tale da non permettere la prosecuzione del rapporto di lavoro, come previsto, rispettivamente dall'articolo Pag. 1183 della legge n. 604 del 1966 e dall'articolo 2119 del codice civile. I dati esposti dal sottosegretario, riferiti ai casi di licenziamento per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo successivi all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 23 del 2015, attuativo della delega recata dal Jobs Act, pur essendo inferiori a quelli a lei risultanti, sono tuttavia estremamente preoccupanti e denotano, a suo avviso, la crescente tendenza delle aziende a liberarsi dei lavoratori, sulla base di una disciplina che ha disancorato la causale dei licenziamenti dai presidi posti dalla precedente normativa, riducendo in modo significativo le tutele dei dipendenti, specialmente dei più giovani.
  A suo parere, pertanto, il Governo deve intervenire con modifiche normative tali da arginare quello che si configura come un vero e proprio arbitrio dei datori di lavoro.

  Patrizia MAESTRI (PD), ringraziando il sottosegretario per i dati aggiornati forniti, osserva che la sua interrogazione era proprio volta a capire quale sia l'incidenza della normativa introdotta dalle recenti riforme sul fenomeno delle dimissioni. A suo parere, il dato relativo agli effetti della nuova normativa relativa alle cosiddette «dimissioni in bianco» deve essere ulteriormente approfondito e rileva che il monitoraggio previsto dal Jobs Act aiuterà non solo ad interpretare i dati ma anche a formulare previsioni attendibili sugli andamenti futuri.
  Ritiene, inoltre, che tale riforma, più che fungere da deterrente dei licenziamenti, abbia determinato un profondo cambiamento culturale.

5-10330 Dall'Osso: Accesso di determinate categorie di operatori di pubblica sicurezza alle agevolazioni previdenziali connesse allo svolgimento di lavori usuranti.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Matteo DALL'OSSO (M5S), pur ringraziando il sottosegretario, non condivide assolutamente la posizione da lui espressa, che appare negare il carattere usurante dell'attività svolta dal personale di pubblica sicurezza. Infatti, la fotografia della realtà a lui fornita dagli stessi lavoratori del settore, caratterizzata dalla mancanza di mezzi, dalla carenza di personale, dalla fatiscenza delle strutture, nonché, soprattutto, dalla quantità di ore passate sulla strada, confligge con quanto rappresentato dal Governo. Si dichiara, pertanto, insoddisfatto della risposta fornita, in quanto, a suo avviso, venticinque anni di attività possono essere considerati il massimo dell'anzianità richiesta per accedere al pensionamento.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 23 febbraio 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 16.15.

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
C. 4135 Governo, approvato dal Senato, C. 2014 Mosca, C. 3108 Ciprini, C. 3120 Ciprini, C. 3268 Mucci e C. 3364 Gribaudo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 febbraio 2017.

Pag. 119

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, ricorda che nella seduta di martedì 21 febbraio sono state esaminate le proposte emendative riferite al Capo II del provvedimento, che reca la disciplina del cosiddetto lavoro agile.
  D'accordo con il rappresentante del Governo, fa presente che, nella seduta odierna, la Commissione procederà alla votazione delle proposte emendative riferite ai primi 10 articoli del disegno di legge, proponendo, sin d'ora, di accantonare le proposte emendative riferite all'articolo 6, in quanto sono in corso di elaborazione proposte emendative volte a recepire il contenuto di diverse proposte emendative riferite a tale articolo. Avverte, quindi, che, prima della seduta, sono state ritirate le seguenti proposte emendative: Rostellato 1.6 e 1.7, Rotta 3.17, Gribaudo 3.18, Paris 3.19, Rotta 3.06, Gribaudo 5.27, Gnecchi 7.14, Gribaudo 8.12, Rotta 8.14, Rostellato 8.10, Gribaudo 8.13, Rostellato 9.04, nonché Gribaudo 9.06 e 10.10.
  Passa, quindi, a esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1 formulando un invito al ritiro dell'emendamento Rizzetto 1.4 nonché degli identici emendamenti Polverini 1.3, Rizzetto 1.5 e Ciprini 1.8 e degli emendamenti Simonetti 1.1, Ciprini 1.9 e Simonetti 1.2, avvertendo che, altrimenti, il parere è da intendersi contrario. Propone, infine, di accantonare gli articoli aggiuntivi Ciprini 1.01, Tripiedi 1.02 e Cominardi 1.03, in quanto tali proposte prevedono l'istituzione di un tavolo tecnico sul lavoro autonomo, materia sulla quale sono in corso approfondimenti.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello del presidente in qualità di relatore.

  Roberto SIMONETTI (LNA) sottoscrive tutte le proposte emendative a prima firma del collega Rizzetto, al fine di consentirne la votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rizzetto 1.4, fatto proprio dal deputato Simonetti, gli identici emendamenti Polverini 1.3, Rizzetto 1.5 e Ciprini 1.8, nonché gli emendamenti Simonetti 1.1 e Ciprini 1.9.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra il proprio emendamento 1.2, precisandone che esso intende chiarire la portata del riferimento alle professioni ordinistiche, anche in relazione ai contenuti della delega di cui all'articolo 5 del provvedimento.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, replicando, fa presente che intende esprimere un parere favorevole sull'emendamento Rostellato 5.24, che estende la delega di cui all'articolo 5 anche ai professionisti iscritti a collegi.

  Roberto SIMONETTI (LNA), in considerazione dei chiarimenti forniti dal presidente, ritira il proprio emendamento 1.2.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Ciprini 1.01, Tripiedi 1.02 e Cominardi 1.03.

  La Commissione concorda.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte, quindi, che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2. In qualità di relatore, formula un invito al ritiro degli emendamenti Simonetti 2.2, Schullian 2.4, Martelli 2.1 e Simonetti 2.3, avvertendo che, altrimenti, il parere è da intendersi contrario.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello del presidente in qualità di relatore.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra il proprio emendamento 2.2, che è volto a estendere le tutele previste dal decreto legislativo n. 231 del 2002 anche alle transazioni tra lavoratori autonomi e committenti privati. Domanda, quindi, quali siano le ragioni che hanno spinto il presidente e il Governo a non esprimere un parere favorevole.

Pag. 120

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, osserva che l'emendamento Simonetti 2.2 dilata in modo eccessivo l'ambito di applicazione del decreto legislativo n. 231 del 2002.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA evidenzia che il decreto legislativo n. 231 del 2002 e la normativa europea da esso recepita sono concepiti essenzialmente per assicurare una tutela nelle transazioni tra imprese, nonché tra imprese e pubbliche amministrazioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 2.2.

  Marialuisa GNECCHI (PD) sottoscrive tutte le proposte emendative a prima firma dell'onorevole Schullian, al fine di consentirne la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Schullian 2.4.

  Tiziana CIPRINI (M5S) sottoscrive l'emendamento Martelli 2.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Martelli 2.1 e Simonetti 2.3.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3, formulando, in qualità di relatore, un invito al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, avvertendo che, altrimenti, il parere è da intendersi contrario.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello del presidente in qualità di relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 3.5.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra il proprio emendamento 3.1, che affronta la delicata questione dell'equo compenso. Domanda, quindi, al presidente e al rappresentante del Governo di motivare le ragioni del loro parere, ricordando che il presidente, nel corso dell'istruttoria legislativa, si era dichiarato favorevole ad affrontare questo tema nell'ambito del provvedimento in esame.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, assicura l'onorevole Simonetti che, personalmente, ha a cuore la questione dell'equo compenso che, peraltro, è affrontata anche da proposte emendative della maggioranza. Segnala, tuttavia, che, su questo tema, si è preferito non ampliare il perimetro del provvedimento approvato in prima lettura dal Senato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 3.1, 3.6 e 3.4, Airaudo 3.7, Schullian 3.12, fatto proprio dalla deputata Gnecchi, Simonetti 3.2, nonché Schullian 3.11 e 3.10, fatti propri dalla deputata Gnecchi.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Polverini 3.145: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli emendamenti Rizzetto 3.16, fatto proprio dal deputato Simonetti, Schullian 3.9, fatto proprio dalla deputata Gnecchi, Rizzetto 3.3, fatto proprio dal deputato Simonetti, Martelli 3.14 e 3.8, nonché l'articolo aggiuntivo Simonetti 3.01.

  Tiziana CIPRINI (M5S) illustra l'articolo aggiuntivo 3.08, a sua prima firma, evidenziando che gli elevati costi d'ingresso scoraggiano l'apertura di nuove partite IVA da parte dei giovani lavoratori che intendono svolgere un'attività autonoma. Sottolinea, quindi, la finalità della propria proposta emendativa che vuole stimolare l'apertura di nuove partite IVA attraverso una minore contribuzione.

Pag. 121

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ciprini 3.08.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'articolo aggiuntivo Labriola 3.03: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ciprini 3.07.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'articolo aggiuntivo Labriola 3.02: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Schullian 3.05, fatto proprio dalla deputata Gnecchi.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che con riferimento all'articolo 4 non sono state presentate proposte emendative e passa, quindi, a esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 5.
  Formula, quindi, un invito al ritiro degli identici emendamenti Placido 5.16, De Girolamo 5.20 e Ciprini 5.28, nonché degli emendamenti Simonetti 5.14 e Rizzetto 5.9, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario. Esprime, invece, parere favorevole sull'emendamento Rostellato 5.24.
  Formula, inoltre, un invito al ritiro degli emendamenti Labriola 5.19 e Simonetti 5.15, degli identici emendamenti Polverini 5.1, Pizzolante 5.12 e Palladino 5.22, nonché dell'emendamento Simonetti 5.7, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.
  Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici emendamenti Polverini 5.4 e Tinagli 5.26, purché essi siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Formula, altresì, un invito al ritiro dell'emendamento Placido 5.10, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti Polverini 5.2, De Girolamo 5.21 e Gnecchi 5.23. Formula, poi, un invito al ritiro degli emendamenti Abrignani 5.8, Airaudo 5.17 e degli identici emendamenti Pizzolante 5.11 e Mannino 5,29, che sarebbero preclusi dall'approvazione degli identici emendamenti Polverini 5.2, De Girolamo 5.21 e Gnecchi 5.23, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.
  Formula, inoltre, un invito al ritiro degli emendamenti Martelli 5.18, Simonetti 5.6, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario, mentre propone di accantonare gli identici emendamenti Polverini 5.3, Gnecchi 5.25, nonché l'emendamento Cominardi 5.30, in quanto intende presentare una propria proposta di riformulazione di tutte le proposte emendative volte a meglio definire le procedure di adozione dei decreti legislativi previsti dagli articoli 5, 6 e 10.
  Infine, formula un invito al ritiro dell'emendamento Pizzolante 5.13, nonché degli articoli aggiuntivi Labriola 5.01 e Mucci 5.02, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Placido 5.16, De Girolamo 5.20 e Ciprini 5.28, nonché gli emendamenti Simonetti 5.14 e Rizzetto 5.9, fatto proprio dal deputato Simonetti, mentre approva l'emendamento Rostellato 5.24 (vedi allegato 4).

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Labriola 5.19; si intende che vi abbia rinunciato.
  Avverte, inoltre, che l'emendamento Simonetti 5.15 deve intendersi assorbito per effetto dell'approvazione dell'emendamento Rostellato 5.24.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Polverini 5.1, Pizzolante 5.12 e Palladino 5.22, nonché l'emendamento Simonetti 5.7.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Polverini 5.4: si intende che vi abbia rinunciato.

Pag. 122

  Marialuisa GNECCHI (PD) accetta la riformulazione proposta dal presidente, in qualità di relatore dell'emendamento Tinagli 5.26, di cui è firmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la nuova formulazione dell'emendamento Tinagli 5.26 (vedi allegato 4) e respinge l'emendamento Placido 5.10.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza delle presentatrici degli identici emendamenti Polverini 5.2 e De Girolamo 5.21: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento Gnecchi 5.23.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che, per effetto dell'approvazione dell'emendamento Gnecchi 5.23, gli emendamenti Abrignani 5.8. Airaudo 5.17, nonché gli identici emendamenti Pizzolante 5.11 e Mannino 5.29 devono intendersi preclusi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli emendamenti Martelli 5.18 e Simonetti 5.6.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, come anticipato, propone di accantonare gli identici emendamenti Polverini 5.3, Gnecchi 5.25 e Cominardi 5.30.

  La Commissione concorda con la proposta del presidente.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Pizzolante 5.13 e dell'articolo aggiuntivo Labriola 5.01: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge quindi l'articolo aggiuntivo Mucci 5.02. Conformemente a quanto proposto dal presidente in qualità di relatore, la Commissione delibera, quindi, di accantonare tutte le proposte emendative riferite all'articolo 6,

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, nell'avvertire che si passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 7, invita al ritiro di tutte le proposte, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello del presidente, in qualità di relatore.

  Tiziana CIPRINI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 7.28, osserva che esso è volto a consentire a entrambi i genitori iscritti alla gestione separata dell'INPS di usufruire del congedo parentale per un periodo massimo complessivo di undici mesi.

  La Commissione respinge l'emendamento Ciprini 7.28.

  Tiziana CIPRINI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 7.27, osserva che esso, consentendo ai lavoratori iscritti alla gestione separata dell'INPS di usufruire del corrispettivo economico del congedo parentale spettante, allo scopo di sostenere i costi dei servizi di cura del bambino, introduce un ulteriore strumento di conciliazione tra le esigenze familiari e quelle lavorative.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ciprini 7.27 e Schullian 7.6, fatto proprio dalla deputata Gnecchi.

  Tiziana CIPRINI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 7.22, osserva che esso è volto a riconoscere ai lavoratori autonomi e agli iscritti alla gestione separata dell'INPS la possibilità di sospendere il versamento dei tributi dovuti nel periodo di malattia grave, per poi restituire il dovuto, anche ricorrendo alla rateizzazione senza applicazione di interessi di legge o di mora.

Pag. 123

  La Commissione respinge l'emendamento Ciprini 7.22.

  Giovanni PALLADINO (CI), intervenendo sul suo emendamento 7.11, osserva che esso è volto a salvaguardare la peculiarità, dal punto di vista fiscale, delle società di professionisti.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pizzolante 7.2: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Palladino 7.11.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Polverini 7.1: si intende che vi abbia rinunciato.

  Tiziana CIPRINI (M5S), intervenendo sui suoi emendamenti 7.26 e 7.21, li illustra, sottolineando che entrambi sono volti a rafforzare le tutele dei lavoratori iscritti alla gestione separata dell'INPS in caso di malattia.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ciprini 7.26, 7.27 e 7.24, nonché l'articolo aggiuntivo Palladino 7.01.

  Tiziana CIPRINI (M5S), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 7.02, osserva che esso è volto a chiarire i criteri dell'esclusione dei professionisti dall'assoggettamento all'IRAP, ponendo fine ai dubbi interpretativi che fino ad oggi hanno caratterizzato la materia.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ciprini 7.02.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, nell'avvertire che si passa all'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 8, invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite a tale articolo, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello espresso dal presidente in qualità di relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Airaudo 8.5, Rizzetto 8.6, sottoscritto dal deputato Simonetti, e Ciprini 8.15.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Labriola 8.4: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ciprini 8.16 e Airaudo 8.1.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Labriola 8.2: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Ciprini 8.18 e l'articolo aggiuntivo Ciprini 8.01.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, nell'avvertire che si passa all'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 9, invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite a tale articolo, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello espresso dal presidente in qualità di relatore.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sul suo emendamento 9.2, soppressivo dell'articolo 9, richiama le considerazioni da lui svolte in sede di esame preliminare e preannuncia uno specifico intervento in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 9.2.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pag. 124Boccadutri 9.6: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 9.3, Martelli 9.1 e Simonetti 9.4.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento De Girolamo 9.5: si intende che vi abbia rinunciato.
  Propone, inoltre, di accantonare l'articolo aggiuntivo Labriola 9.02, in quanto la proposta prevede l'istituzione di un tavolo permanente delle professioni, analogamente ad altre proposte emendative riferite ad altri articoli del disegno di legge.
  Ritiene, pertanto, utile che su questa materia si svolga un'unica discussione.

  Conformemente a quanto proposto dal presidente in qualità di relatore, la Commissione delibera di accantonare l'articolo aggiuntivo Labriola 9.02 e respinge l'articolo aggiuntivo Mucci 9.03.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, nell'avvertire che si passa all'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 10, invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite a tale articolo, avvertendo che, altrimenti, il parere è da intendersi contrario, ad eccezione dell'emendamento Gnecchi 10.9, sul quale il parere è favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Propone, inoltre, di accantonare gli emendamenti Polverini 10.1 e Ciprini 10.11, in quanto intende presentare una propria proposta di riformulazione di tutte le proposte emendative volte a meglio definire le procedure di adozione dei decreti legislativi previsti dagli articoli 5, 6 e 10.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello espresso dal presidente in qualità di relatore.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 10.2, osserva che esso è volto a evitare il ricorso alla delega su una materia di estrema delicatezza, qual è quella della salute e della sicurezza sul lavoro. I dati e i fatti di cronaca dimostrano, infatti, che ogniqualvolta in questa materia si è legiferato attraverso una delega al Governo sono state, di fatto, ridotte le soglie di tutela dei lavoratori.

  La Commissione respinge l'emendamento Placido 10.2.

  Marialuisa GNECCHI (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 10.9, proposta dal presidente in qualità di relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Gnecchi 10.9 (Nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che, per effetto dell'approvazione dell'emendamento Gnecchi 10.9 (Nuova formulazione) risultano preclusi gli emendamenti Schullian 10.8, nonché Simonetti 10.3 e 10.6.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 10.5, rifacendosi a quanto già affermato, evidenzia l'esigenza che sia il Parlamento a legiferare in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, ribadendo quanto già affermato, rassicura il deputato Placido sul fatto che intende salvaguardare il ruolo del Parlamento garantendo l'espressione del parere sugli schemi di decreti legislativi da parte delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Placido 10.5, Martelli 10.4 e Schullian 10.7, fatto proprio dalla deputata Gnecchi.
  Conformemente a quanto proposto dal presidente in qualità di relatore, delibera, quindi, di accantonare gli emendamenti Polverini 10.1 e Ciprini 10.11.

Pag. 125

  Cesare DAMIANO, presidente, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 10 del disegno di legge, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 23 febbraio 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17 alle 17.10.

Pag. 126