CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 febbraio 2017
770.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 91

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 21 febbraio 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 12.10.

DL 244/2016: Proroga e definizione di termini.
C. 4304 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissione riunite I e V).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Ricorda che in sede di Ufficio di Presidenza è stato concordato di rendere il parere oggi stesso. Dà quindi la parola all'on. Narduolo.

  Giulia NARDUOLO (PD), relatrice, illustra le disposizioni del decreto-legge n. 244 del 2016, già approvato con varie modifiche dal Senato, che più direttamente interessano la VII Commissione e che sono presenti negli articoli 1, 2, 4, 6 e 11. In linea generale, fa presente che in molti casi si tratta di proroghe di termini non scaduti al momento dell'entrata in vigore del decreto-legge, alcuni dei quali, però, previsti da norme secondarie. In alcuni casi, invece, si tratta di differimento di termini già scaduti.
  Raggrupperò le previsioni per settore di riferimento, cominciando da quelle che attengono al MIUR, presenti nell'articolo 4.
  Relativamente al settore scolastico, rileva che: viene differito (dall'anno scolastico 2016/2017) all'anno scolastico 2019/2020 il termine a decorrere dal quale possono essere inseriti nelle graduatorie di circolo o di istituto solo gli abilitati. Si posticipa quindi la scomparsa della terza fascia, al fine di consentire nel mentre la prosecuzione dell'accesso alle supplenze anche ai non abilitati; si proroga (dal 31 dicembre 2016) al 31 dicembre 2017 il termine per alcuni pagamenti, da parte degli enti locali, relativi ad interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli Pag. 92istituti scolastici statali, nonché il termine di adeguamento degli stessi alla normativa antincendio; si prorogano (dal 31 dicembre 2016) al 31 dicembre 2017 i rapporti attivati dall'USP di Palermo con circa 479 dipendenti di cooperative, per lo svolgimento di funzioni corrispondenti a quelle di collaboratore scolastico e si differisce (dal 31 dicembre 2015) al 31 dicembre 2017 il termine per l'individuazione di soluzioni normative ai relativi problemi occupazionali; si prevede che, per la riforma degli «Istituti per sordomuti» di Roma, Milano e Palermo come enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, si provvede con regolamento governativo (anziché con regolamento di delegificazione). Non si tratta, dunque, di una disposizione di proroga. Al riguardo, segnala che la previsione sembrerebbe finalizzata a rinnovare le funzioni degli istituti citati. Tuttavia, sembrerebbe opportuno un chiarimento e, in ogni caso, una riflessione sull'intervento relativo al Pio Istituto dei sordi di Milano, che attualmente ha natura giuridica privata. In ogni caso, a seguito di quanto disposto dalla L. 95/2006, è necessario sostituire le parole «istituti per sordomuti» con le parole «istituti per sordi».
  Quanto al settore universitario e della ricerca, osserva che: si autorizzano le università a prorogare fino al 31 dicembre 2017 (in luogo del 31 dicembre 2016), i contratti di ricercatore a tempo determinato di «tipo b» (RTD), in scadenza prima della medesima data, ai titolari che non hanno partecipato alle procedure di abilitazione scientifica nazionale. Al riguardo, segnala che il testo non tiene conto di quanto richiesto lo scorso anno con un ordine del giorno che impegnò il Governo a chiarire che l'interpretazione corretta da attribuire alla previsione allora introdotta era che anche i RTD di «tipo b» che avevano sostenuto le tornate 2012 o 2013 dell'ASN senza aver conseguito l'abilitazione, potevano ottenere la proroga del contratto fino al 31 dicembre 2016, anche se lo stesso contratto era nel frattempo scaduto. Inoltre, la mancata abrogazione della previsione dello scorso anno in base alla quale i contratti in questione erano rinnovabili non oltre il 31 dicembre 2016, potrebbe determinare qualche dubbio interpretativo; si proroga (dal 31 dicembre 2017) al 31 dicembre 2019 la possibilità per le università di procedere alla chiamata nel ruolo di professore di I e di II fascia, previa valutazione, di professori di II fascia e ricercatori a tempo indeterminato già in servizio presso il medesimo ateneo, che abbiano conseguito l'ASN. Conseguentemente, si proroga (dal 2018) al 2020 il termine a decorrere dal quale le università possono utilizzare fino a metà delle risorse disponibili per coprire i posti di professore di ruolo per le chiamate a professore di II fascia di RTD di «tipo b», che abbiano conseguito l'ASN; si estende di ulteriori 2 anni la validità dell'idoneità conseguita per posti di professore e ricercatore universitari sulla base della disciplina previgente la legge n. 240 del 2010, portandola, complessivamente, a 9 anni; si estende di 30 giorni il termine previsto per la conclusione del lavoro di valutazione delle domande dei candidati al conseguimento dell'ASN che passano, così, da 3 a 4 mesi decorrenti dalla scadenza del quadrimestre nel corso del quale è stata presentata la candidatura. Al riguardo segnala, però, che si interviene con norma primaria in un ambito disciplinato con regolamento e, peraltro, in maniera non testuale. Inoltre, all'articolo 1 si prevede di prorogare al 31 dicembre 2017 la possibilità di assunzioni di personale a tempo indeterminato relative alle cessazioni verificatesi negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 nelle università e negli enti di ricerca, e le assunzioni relative agli enti di ricerca riferita ai budget 2014, 2015 e 2016.
  Con riferimento al settore AFAM, si proroga (dal 31 dicembre 2017) al 31 dicembre 2021 il termine entro cui devono essere conseguiti i diplomi finali rilasciati al termine dei percorsi formativi dell'ordinamento previgente alla legge n. 508 del 1999, ai fini dell'equipollenza Pag. 93ai diplomi accademici di II livello, rilasciati in base alla normativa vigente; si estende all'anno accademico 2016-2017 la possibilità di attingere alle graduatorie nazionali ad esaurimento di cui all'articolo 2-bis del decreto-legge n. 97 del 2004 per l'attribuzione degli incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e determinato.
  Le disposizioni relative al MIBACT sono presenti nell'articolo 11 e, in parte, nell'articolo 1. In particolare, si prevede: la proroga (dal 31 dicembre 2016) al 28 febbraio 2017 del termine entro il quale deve concludersi la procedura di selezione pubblica per l'assunzione a tempo indeterminato di 500 funzionari; la proroga (dal 31 gennaio 2017) al 30 giugno 2017 del termine previsto per la registrazione dei giovani che, avendo compiuto 18 anni nel 2016, intendono fruire della Card cultura. Si interviene così, con norma primaria, a modificare un termine previsto da un DPCM; la proroga (dal 31 gennaio 2017) al 31 maggio 2017 del termine per l'emanazione del decreto ministeriale che deve definire le regole tecniche di ripartizione delle risorse assegnate alle fondazioni lirico-sinfoniche, per il triennio 2017-2019, dalla legge di bilancio 2017, nonché l'assegnazione alle stesse di ulteriori euro 10 milioni per il 2017. Inoltre, si dispone che, per il 2017, quota parte delle somme corrispondenti all'eventuale minor utilizzo degli stanziamenti destinati al credito di imposta per il cinema, nel limite massimo di euro 12 milioni, può essere destinata al sostegno dello spettacolo dal vivo: di tale quota, una parte, non superiore a euro 4 milioni, è riservata alle attività culturali nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016; la proroga (dal 10 aprile 2017) al 9 giugno 2017 del termine previsto per l'emanazione del decreto ministeriale che deve disciplinare le modalità applicative per il deposito delle opere cinematografiche e audiovisive presso la Cineteca nazionale, nonché le modalità di costituzione di una rete nazionale delle cineteche pubbliche. Inoltre, si dispone che, per il 2017, quota parte delle somme corrispondenti all'eventuale minor utilizzo degli stanziamenti destinati al credito di imposta per il cinema (tuttavia non indicata) può essere destinata all'Istituto Luce Cinecittà per il funzionamento e per investimenti anche mobiliari (con riferimento al comprensorio di Cinecittà), al fine di potenziare l'attività della stessa Cineteca nazionale e valorizzare il patrimonio cinematografico nazionale. Per le stesse finalità, si autorizza l'Istituto Luce Cinecittà a stipulare uno o più accordi quadro con la RAI; la soppressione del termine finale del 31 dicembre 2017 previsto per lo svolgimento delle attività della Scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo e la conseguente autorizzazione di spesa di euro 1,5 milioni annui a decorrere dal 2017. Al riguardo, segnala che nel testo del comma 1-bis dell'articolo 5 del decreto- legge n. 192 del 2014 – che ora si novella e che, peraltro fa riferimento alla Fondazione di Studi universitari e di perfezionamento sul turismo, e non alla attuale Scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo – permane il riferimento all'assenza di nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, che dal 2017 è superato dalla nuova autorizzazione di spesa; la proroga al 1o gennaio 2018 del termine per il trasferimento delle funzioni del Direttore generale del Grande Progetto Pompei alla Soprintendenza speciale di Pompei che, tuttavia, in base al decreto ministeriale adottato dopo l'entrata in vigore del decreto-legge e a seguito della legge di bilancio 2017, assumerà la denominazione di Parco archeologico di Pompei; la proroga al 31 gennaio 2019 delle funzioni relative all'Unità Grande Pompei e al Vice Direttore generale vicario e l'estensione (da 24) a 36 mesi della durata massima degli incarichi di collaborazione dei componenti della segreteria tecnica di progettazione costituita presso la Soprintendenza.
  Le disposizioni in materia di editoria, informazione e comunicazioni sono presenti negli articoli 2 e 6. In particolare, si prevede: la proroga (dal 31 dicembre Pag. 942016) al 31 dicembre 2017 del divieto di incroci proprietari che impedisce ai soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale su qualunque piattaforma, i quali conseguano ricavi superiori all'8 per cento del Sistema Integrato delle Comunicazioni, e alle imprese del settore delle comunicazioni elettroniche che detengano una quota superiore al 40 per cento dei ricavi di detto settore, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani, esclusi i quotidiani diffusi unicamente in modalità elettronica; la proroga (dal 31 dicembre 2016) al 30 giugno 2017 della durata in carica dei componenti del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dei Consigli regionali, nelle more dell'esercizio della delega prevista dalla legge n. 198 del 2016; la proroga (dal 31 dicembre 2016) al 31 dicembre 2017 del termine dal quale diviene obbligatoria la tracciabilità delle vendite e delle rese di quotidiani e periodici attraverso la lettura del codice a barre. Inoltre, si dispone che il credito d'imposta per sostenere l'adeguamento tecnologico degli operatori del settore è utilizzabile per gli interventi effettuati sino al 31 dicembre 2017; il posticipo dell'applicazione delle nuove regole relative al tetto massimo dei contributi erogabili alle imprese editrici all’«esercizio successivo» a quello di approvazione dei decreti attuativi delle deleghe previste dalla legge n. 198 del 2016, e la modifica, in parte, del criterio di calcolo di tale tetto. In particolare, si conferma che il contributo a ciascuna impresa non può comunque superare il 50 per cento dell'ammontare complessivo dei proventi riferiti alla testata per cui è chiesto lo stesso contributo, ma non si prevede più la sottrazione dall'importo dei proventi dell'importo del contributo. Al riguardo segnalo che, in virtù del meccanismo di erogazione dei fondi, occorrerebbe chiarire se si intenda fare riferimento all'anno «di maturazione» dei contributi, ovvero all'anno di erogazione degli stessi; la disciplina, fino all'adozione delle nuove tariffe postali, del regime agevolato applicabile per le spedizioni di prodotti editoriali effettuate da imprese editoriali di quotidiani e periodici iscritte al ROC, imprese editrici di libri, associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte al medesimo registro, associazioni d'arma e combattentistiche; la proroga, per il 2017, della convenzione stipulata con Radio Radicale, per la trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, autorizzando la spesa di euro 10 milioni; la proroga (dal 29 gennaio 2017) al 29 aprile 2017 del termine massimo di vigenza dell'attuale rapporto concessorio con la RAI, nelle more dell'entrata in vigore del DPCM che affiderà nuovamente la concessione, e il differimento al 1o gennaio 2018 dell'applicazione alla RAI delle misure di contenimento della spesa previste per i soggetti inclusi nell'elenco ISTAT.
  Ulteriori previsioni di interesse della Commissione sono presenti nell'articolo 1 e attengono alla proroga al 31 dicembre 2017 del termine ultimo di operatività del Commissario liquidatore per le residue attività dell'Agenzia per lo svolgimento dei Giochi Olimpici di Torino 2006. L'articolo 11, infine, prevede il differimento al 1o luglio 2017 dell'applicabilità delle nuove disposizioni in materia di destinazione di quota parte delle risorse derivanti dal mercato dei diritti audiovisivi sportivi alla mutualità generale, introdotte dal decreto- legge n. 193 del 2016, disponendo, al contempo, che, fino al 30 giugno 2017, si applica la disciplina previgente (che comprende alcune disposizioni abrogate dallo stesso decreto-legge n. 193 del 2016).

  Gianluca VACCA (M5S) esprime ferma contrarietà circa la stretta tempistica con cui la Commissione è stata chiamata ad esprimere il parere, tanto più che le parti di competenza della VII Commissione su questo tipo di provvedimenti sono notevolmente aumentate nel corso degli anni. A questo proposito ricorda che in Ufficio di Presidenza il suo Gruppo aveva chiesto espressamente che fossero riservate almeno due sedute all'esame del provvedimento che, anche in ragione della sua Pag. 95complessità, non può essere compresso nella sola seduta odierna. Quanto al merito, rileva che il suo contenuto costituisce la certificazione del fallimento di diversi provvedimenti del Governo, in particolare quelli in materia di università. Le continue proroghe dei termini previsti dalla legge n. 240 del 2010, specialmente quelli relativi ai ricercatori a tempo determinato, rendono evidente che qualcosa in quella legge non ha funzionato. Lo stesso può dirsi con riferimento al blocco del turn over e al sistema dei punti organico. Su questi ultimi aspetti, ritiene che la Commissione debba avviare una riflessione propedeutica ad una revisione di tutto il sistema. Esprime, quindi, profonda preoccupazione in relazione alle proroghe concernenti la messa a norma degli asili nido. Rappresenta che la situazione delle strutture che ospitano gli asili è realmente disastrosa e anziché continuare a prorogare il termine per il completamento degli interventi necessari, anche in funzione antisismica, andrebbero velocizzati i tempi prima che una scossa in orario scolastico possa provocare una tragedia.

  Simone VALENTE (M5S) rileva che la proroga prevista per l'Agenzia Torino 2006 è ormai la sesta in undici anni. L'organismo avrebbe dovuto essere stato già liquidato, mentre le proroghe continuano a sommarsi a DPCM continuamente reiterati. Pur consapevole dei numerosi contenziosi che probabilmente sono alla base dei continui rinvii, sollecita il Governo a fornire chiarimenti e precisazioni in merito ai tempi previsti per la soluzione di un problema che si trascina ormai da troppo tempo. Sottolinea, tra l'altro, le divergenze sulle cifre relative all'effettivo utilizzo delle risorse stanziate per lo sviluppo degli impianti sportivi. Infine, chiede ragguagli sulle motivazioni tecniche e politiche alla base della proroga relativa ai diritti TV.

  Manuela GHIZZONI (PD) condivide quanto affermato dal collega Vacca sulla necessità di ridiscutere il sistema dei punti organico e le modalità di reclutamento e organizzazione del personale. Tuttavia, sottolinea che in assenza della proroga prevista dal decreto, i ricercatori a tempo determinato di «tipo B», sarebbero giunti alla scadenza del contratto senza ottenere la stabilizzazione. Ritiene che, essendo state ormai avviate le relative procedure, per questa categoria di ricercatori si potrà procedere all'immissione in ruolo.

  Gianluca VACCA (M5S) ritiene di poter condividere le ragioni di questa specifica proroga, tuttavia è convinto che il sistema costruito dalla legge n. 240 del 2010 non stia funzionando a dovere, se per la sua entrata a regime sono stati necessari tanti anni. Aggiunge di considerare una sorta di fallimento anche la norma relativa alla carta «bonus» per i diciottenni: in base alle più recenti notizie di stampa, infatti, risulterebbe utilizzato solo il 6 per cento delle risorse, probabilmente a causa delle difficoltà amministrative poste in capo agli esercenti e alla farraginosità della procedura prevista per la sua attivazione.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI si associa alle osservazioni della deputata Ghizzoni circa la necessità di procedere alle proroghe per gestire un passaggio delicato della riforma universitaria. Condivide, altresì, le preoccupazioni espresse dal deputato Vacca in merito alla situazione dell'edilizia scolastica per la quale è certamente urgente il reperimento di risorse per gli Enti locali cui le strutture fanno capo. Precisa però che le proroghe previste in materia di edilizia scolastica si sono rese necessarie per procedere al reinvestimento delle risorse derivanti dalle economie di gara già espletate.

  Giulia NARDUOLO (PD), relatrice, riallacciandosi all'intervento del collega Vacca, rileva che le polemiche afferenti alla carta per i diciottenni rientrano nel novero di critiche che da sempre accompagnano ogni progetto politico del Governo. Fa presente che i ragazzi che possono beneficiare della carta sono circa 570.000 e che ad oggi risultano avviate circa 120.000 richieste. Tenuto conto che il sistema è entrato in funzione solo nei Pag. 96primi giorni dello scorso mese di novembre, trova prematuro parlare di fallimento dell'iniziativa che non costituisce una semplice mancetta ai diciottenni, ma il mezzo per dare un impulso importante ai consumi culturali. Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, mette ai voti la proposta della relatrice.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 12.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 768 del 16 febbraio 2017, a pagina 156, sostituire l'allegato con il seguente:

ALLEGATO 4

5-10607 Coscia: Sul grande progetto Pompei.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole Coscia, unitamente ad altri Onorevoli colleghi chiede notizie in merito al completamento del programma «Grande Progetto Pompei».
  A tale proposito in primo luogo evidenzio che, alla data del 31 dicembre 2015, nell'ambito dei 5 Piani (Opere, Conoscenza, Sicurezza, Capacity building, Fruizione e comunicazione) costituenti il Grande Progetto Pompei, erano stati attivati complessivamente 76 interventi.
  Di questi, 42 erano stati conclusi, 23 erano in corso, 9 erano in fase di avvio e 2 in fase di gara.
  Sul Piano finanziario, alla medesima data, dei complessivi 105 milioni di euro stanziati, erano stati spesi effettivamente circa 40 Milioni di euro, a valere sulle risorse del POIn «Attrattori Culturali Naturali e Turismo» FESR 2007-2013.
  Alla fine di dicembre del 2015 quindi, le attività di restauro e messa in sicurezza hanno consentito di restituire alla pubblica fruizione 10-13 domus (numero variabile perché riferito al diverso periodo dell'anno).
  La Commissione Europea, con la Decisione C(2016) 1497 del 10 marzo 2016, ha sancito la suddivisione del Grande Progetto Pompei in due fasi, la seconda delle quali, dal primo gennaio 2016, a valere sulle risorse del PON «Cultura e Sviluppo» 2014-2020.
  Fino ad oggi, dei 34 interventi transitati nella seconda fase (ossia i 76 avviati meno i 42 conclusi al 31 dicembre 2015 del quale vi accennavo sopra), ne sono stati conclusi 17, sono in attesa di avvio 4 interventi e 13 sono in corso di esecuzione. Peraltro, alcuni di questi ultimi saranno completati già nei primi mesi dell'anno in corso.
  La somma spesa nel 2016 è stata di 17,7 milioni di euro, ma nei primi giorni del 2017 questa somma è già salita a quasi 22 milioni di euro, che, sommati a quelli già spesi fino al dicembre 2015, porta il totale della cifra spesa a quasi 62 milioni di euro.
  Le attività di restauro e messa in sicurezza hanno consentito, nel corso del 2016, di restituire alla pubblica fruizione ulteriori 25 domus, che, sommate a quelle rese disponibili nel 2015, porta ad un totale di quasi 40 domus aperte alle visite grazie agli interventi in questione. A queste a breve si sommeranno altre domus, prima fra tutte la celebre domus dei «casti amanti», che sarà resa definitivamente accessibile, dopo la prima apertura di questi giorni, nei prossimi mesi.Pag. 97
  Evidenzio, inoltre, che il CIPE, con delibera del 1o maggio 2016, ha stanziato 40 milioni di euro per il completamento del Grande Progetto Pompei. Tali fondi sono stati destinati alla realizzazione di specifici interventi correlati alla più ampia realizzazione del Grande Progetto, tra i quali, quello finanziariamente più impegnativo costituito dalla messa in sicurezza della Insula Mendionalis.
  Gli importanti risultati conseguiti in questi mesi, che hanno avuto un'eco internazionale, contribuendo in maniera decisiva all'aumento di visitatori, passati in quattro anni dai 2,3 del 2012 a più di 3,2 milioni nel 2016, sono stati fortemente apprezzati dalla Commissione europea.
  In particolare, nel corso della visita agli scavi del Commissario Cretu dello scorso 9 febbraio è stata manifestata tutta la soddisfazione delle istituzioni europee per la restituzione alla pubblica fruizione di testimonianze tanto importanti della civiltà classica.
  In occasione di tale visita, peraltro, il Ministro Franceschini ha ricevuto nota formale da parte della Commissione europea della sospensione dell'interruzione dei pagamenti del Poin attrattori culturali naturali e turismo 2007/2013.
  Saranno, in questo modo, disponibili risorse per il completamento degli interventi in corso e per accelerare il pagamento delle imprese e delle maestranze impegnate nelle attività in questione.
  Si tratta dell'ulteriore riconoscimento da parte delle Istituzioni europee del lavoro svolto dalle strutture del Ministero in questi anni per il rilancio delle attività di restauro e valorizzazione con fondi comunitari del patrimonio culturale presente nelle regioni meridionali.