CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 febbraio 2017
764.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 141

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 9 febbraio 2017. – Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 8.45.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio: Verso una politica commerciale solida per l'UE nell'interesse della crescita e dell'occupazione.
(COM(2016) 690 final e Allegato).
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2016/1036 relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea e il regolamento (UE) 2016/1037 relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri dell'Unione europea.
(COM(2016) 721 final).

(Seguito esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 febbraio 2017.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore Vico ha presentato una proposta di documento finale.

  Andrea VALLASCAS (M5S), sottolineando l'estrema rilevanza del provvedimento in esame e la valutazione contraria contenuta nella proposta di documento finale presentata dal relatore, chiede al Governo di chiarire la propria posizione in ordine alla politica commerciale europea e in particolare sulla questione degli strumenti volti a contrastare la pratica del dumping.

  Gianluca BENAMATI (PD) sottolinea l'importanza del documento in esame e auspica che il Governo ne possa apprezzare appieno la valenza. Richiama in particolare la lettera c) della proposta di parere in cui si sottolinea che un imprescindibile criterio da assumere deve essere individuato nella verifica del mancato ricorso al dumping sociale, ossia a pratiche produttive che si basano sullo sfruttamento dei lavoratori e sulla negazione di diritti irrinunciabili dei lavoratori stessi, ampiamente praticato da alcune economie, in particolare dalla Cina, che non può essere riconosciuta come economia di mercato. Ritiene che il dumping sociale possa essere altresì associato al tema della distorsione dei prezzi che giustifica l'introduzione di dazi a protezione delle produzioni interne. Sottolineato che nella redazione del documento si è tenuto conto anche delle indicazioni fornite dal Ministro dello sviluppo economico nella sua audizione dello scorso 31 gennaio, esprime rammarico per il fatto che la Commissaria europea per il commercio, Cecilia Malmström, più volte sollecitata non ha ritenuto di intervenire in audizione su questa materia cruciale per il Parlamento e il Governo italiano.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, nell'associarsi alle considerazioni del collega Benamati, comunica che, secondo quanto convenuto nella riunione di ieri dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, intende manifestare il disagio del Parlamento italiano per la mancata audizione della Commissaria Cecilia Malmström. Analoga azione intende intraprendere nei confronti della Commissaria europea per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese, Elzbieta Bienkowska, che non ha ritenuto di intervenire presso il Parlamento italiano sulle recenti vicende relative al «dieselgate».

  Alberto BOMBASSEI (CI), espresso apprezzamento sulla proposta di documento finale in esame, esprime rammarico per il fatto che la Germania, paese manifatturiero Pag. 142al pari dell'Italia, non abbia assunto una posizione altrettanto chiara nel contrastare pratiche commerciali scorrette probabilmente a motivo delle sue imponenti relazioni economiche con la Cina. Sottolinea che dinamiche concorrenziali sono certamente presenti nel mercato interno cinese, mentre a livello internazionale il Paese continua ad attuare una politica dei prezzi molto aggressiva e sleale. Auspica infine che la prossima visita in Cina da parte del nostro Governo possa comunque garantire il rafforzamento delle relazioni commerciali.

  Il Sottosegretario Ivan SCALFAROTTO, nel confermare pienamente la linea manifestata dal Ministro Calenda nel suo intervento in audizione, osserva che l'Italia è un Paese esportatore che sostiene il libero commercio che è tale se avviene nel rispetto delle regole. Richiama pertanto la questione del riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina che, a livello europeo, è stato bloccato proprio dall'Italia che ha imposto alla Commissione di chiedere una consultazione pubblica e di fare una valutazione di impatto. La Commissione europea ha quindi proposto un nuovo scenario basato sulla distinzione tra Paesi che aderiscono al WTO e Paesi che non sono inclusi. In base a questa nuova impostazione, si devono applicare, alla Cina che fa parte del WTO, i parametri di difesa commerciale dell'Unione europea sia pure rafforzati e ammodernati. La Commissione europea ha pertanto spostato l'attenzione sugli strumenti di difesa commerciale (TDI, Trade Defence Instruments) con un'operazione che non ha convinto il Governo italiano. Aggiunge che la regola del dazio inferiore (lesser duty rule) è in vigore soltanto in Europa e che ad avviso del Governo italiano dovrebbe essere rivista. La Commissione europea ha invece proposto di abrogare questa regola solo con riferimento all'utilizzo delle materie prime, vincolandone altresì il superamento a un sistema di soglie e al superamento di un test sull'interesse del sistema economico. Il meccanismo proposto risulta del tutto insoddisfacente per il Governo italiano, soprattutto in considerazione della posizione degli Stati Uniti che hanno un approccio antidumpig molto energico. In questa situazione molto differenziata tra l'economia europea e quella statunitense si rischia di incorrere nella cosiddetta trade diversion, in cui il mercato che si difende in modo molto efficace riversa il flusso commerciale in dumping nei mercati con difese più deboli. Osserva che anche il criterio proposto dalla Commissione di analisi dei Paesi aderenti al WTO in cui si verificano significative distorsioni di mercato appare inadeguato, se non basato sul riconoscimento dello status di economia di mercato. Evidenzia il rischio pesante che il nuovo sistema proposto comporti una sorta di inversione dell'onere della prova, affidando ai Paesi danneggiati dalle pratiche di concorrenza sleale l'onere della dimostrazione del dumping. Per tutti questi motivi, il Governo ritiene che le posizioni che stanno emergendo a livello europeo non siano condivisibili e manifesta apprezzamento per il fatto che anche il Parlamento sia del medesimo avviso. Comunica che nel prossimo mese di marzo, il Governo italiano, forte anche del posizione del documento che sarà a breve approvato dalla Commissione, solleverà i temi esposti in questo suo intervento al Consiglio commercio previsto a La Valletta dalla presidenza maltese. Sottolinea che la posizione del Governo italiano intende difendere il libero commercio in un sistema di regole condivise e da tutti rispettate e non si configura in alcun modo come una politica protezionistica. Con riferimento all'intervento dell'onorevole Bombassei, sottolinea che si recherà a breve in Cina in una visita ufficiale con il Presidente della Repubblica, il Ministro degli esteri e il Ministro delle infrastrutture. Evidenziata la notevole rilevanza del mercato cinese di cui devono essere colte anche dal nostro Paese tutte le potenzialità, ritiene che si debba tuttavia mantenere una posizione ferma nel denunciarne le pratiche commerciali scorrette, Pag. 143con il fine di aumentare gli scambi tra i due Paesi e di contribuire a rapporti più solidi.

  Ludovico VICO (PD), relatore, nell'esprimere un sincero apprezzamento per l'intervento del sottosegretario, auspica che il documento proposto sia condiviso da tutti i gruppi.

  Andrea VALLASCAS (M5S) chiede al relatore di espungere il terzo capoverso delle premesse: «clamoroso in tal senso è il caso del settore della siderurgia dove la crescita esponenziale della produzione e delle esportazioni cinesi, anche attraverso pratiche commerciali sleali, ha provocato la perdita di numerosi posti di lavoro in Europa», ritenendo che le pratiche di dumping danneggino tutti i settori della manifattura italiana.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, ritiene che la scelta di sottolineare le pratiche commerciali sleali nel settore siderurgico sia dovuta alla rilevanza dell'impatto su questo settore produttivo, ma non escluda gli altri settori della manifattura italiana.

  Ludovico VICO (PD), relatore, sottolinea che molti lavoratori di diversi Paesi europei hanno manifestato contro la politica commerciale aggressiva della Cina che colpisce in maniera particolare il settore siderurgico. Venendo incontro alla richiesta del collega Vallascas, modifica il testo delle premesse nei seguenti termini: «l'UE appare particolarmente vulnerabile nei confronti di pratiche commerciali sleali rispetto ad altri Paesi, come gli Stati Uniti, che applicano un numero maggiore di misure antidumping, con dazi spesso molto più alti. I differenziali dei dazi applicati da altri membri del WTO inducono la Cina a dirottare la sua produzione verso i mercati europei dove i dazi sono più bassi, con grave pregiudizio per la manifattura europea, in particolare nel settore della siderurgia dove la crescita esponenziale della produzione e delle esportazioni cinesi, anche attraverso pratiche commerciali sleali, ha provocato la perdita di numerosi posti di lavoro in Europa».

  Andrea VALLASCAS (M5S) sottolinea l'importanza di una chiara politica industriale che individui gli strumenti più efficaci per la difesa del libero mercato. Rileva che numerose e rilevanti aziende italiane sono partecipate da capitale cinese e ciò potrebbe incidere negativamente su una forte politica antidumping. Stigmatizza quindi il fatto che la Commissaria europea Malmström non sia intervenuta in audizione e si chiede se questo possa essere un segnale del limitato potere politico e contrattuale dell'Italia nelle decisioni di politica europea. Tutto ciò premesso dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di documento finale auspicando in prospettiva l'adozione di strumenti efficaci a tutela della manifattura italiana.

  Gianluca BENAMATI (PD) evidenzia l'importanza politica del documento in esame sia per la Commissione europea che per il Governo italiano. Osserva che il tema della concorrenza sleale è di cruciale importanza per un Paese manifatturiero come l'Italia. Sottolinea ancora una volta che l'Italia non intende riconoscere alla Cina lo status di economia di mercato e chiede con forza la rimozione della regola del dazio inferiore che non è in grado di garantire rapporti commerciali corretti nel sistema europeo; ritiene altresì che sia opportuno mantenere in capo agli esportatori l'onere della prova – e non a chi importa – sull'eventuale concorrenza sleale sui prezzi. Rileva che nella valutazione dei cinque parametri per lo status di economia di mercato e, più in generale, per valutare le distorsioni nei prezzi il dumping sociale, consistente in pratiche produttive che si basano sullo sfruttamento dei lavoratori e sulla negazione di diritti irrinunciabili, debba essere considerato un punto di assoluto rilievo.
  Sottolinea come nella proposta di regolamento non si possano introdurre criteri di elevata discrezionalità per il riconoscimento Pag. 144de facto dello status di economia di mercato. Ritiene che le osservazioni contenute nel documento debbano essere applicate a tutto il comparto manifatturiero dal tessile al settore degli accessori, sottolineando tuttavia che l'acciaio rappresenta un caso «clamoroso» – come sottolineato nella versione originaria della proposta di documento finale – che ha creato in Europa una situazione insostenibile. Osserva che la politica dei dazi non è volta a guerre commerciali – che peraltro l'Italia non può permettersi essendo un Paese esportatore – ma a ripristinare una concorrenza leale e prezzi determinati da logiche di mercato e non da elementi distorsivi. Tutto ciò è assolutamente essenziale per corretto funzionamento del commercio mondiale e per il lavoro e il benessere del nostro Paese.

  La Commissione approva quindi all'unanimità la proposta di documento finale, come riformulata (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 9.25.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 9 febbraio 2017. – Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 9.25.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto aereo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo dello Stato d'Israele, dall'altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fatto a Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d'America, d'altro lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, riguardante l'applicazione dell'Accordo sui trasporti aerei fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d'America, d'altro lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011.
C. 2714 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 febbraio 2017.

  Maria IACONO (PD), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 2),

  Nessuno chiedendo di parlare, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 9 febbraio 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 9.30.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-10525 Cancelleri: Indagine in merito ad un presunto conflitto di interessi all'interno del consiglio di amministrazione di Enit.

  Andrea VALLASCAS (M5S), cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.Pag. 145
  Il sottosegretario Antimo Cesaro risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Andrea VALLASCAS (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. In particolare, sottolinea come la questione sollevata nell'interrogazione sia di grande rilevanza per un Paese che voglia puntare sulla promozione turistica con professionalità, trasparenza ed efficienza. Stigmatizza il fatto che ancora oggi la promozione turistica sfugge a qualsiasi programmazione e pianificazione. Rileva come un Paese con il più grande giacimento artistico e culturale al mondo non sia ancora un leader mondiale del il turismo, ma ne subisca le mode e le tendenze passeggere. Sottolinea come il caso dell'Enit sia emblematico, non solo di come si gestiscano alcuni settori cardine dell'economia, ma anche su quale sia l'approccio alla governance della cosa pubblica. Lamenta che ancora oggi enti e organismi vengono gestiti con scarsa trasparenza e cura delle risorse pubbliche. Stigmatizza infine la situazione di palese conflitto di interesse in cui si trovano i due componenti del consiglio di amministrazione così come più volte evidenziato dal proprio gruppo in una lunga serie di atti parlamentari in cui le criticità dell'Enit sono state più volte denunciate.

5-10526 Ricciatti: Salvaguardia dell'attrattività turistica dei luoghi colpiti dai recenti eventi sismici.
5-10527 Polidori: Azioni a favore del comparto turistico umbro.
5-10529 Galgano: Misure a sostegno del settore turistico nelle regioni danneggiate dal terremoto.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Luca SQUERI (FI-PdL) dichiara di sottoscrivere l'interrogazione in titolo 5-10527 a prima firma Polidori.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, prende atto che i presentatori rinunciano ad illustrare le loro rispettive interrogazioni.

  Il sottosegretario Antimo CESARO risponde congiuntamente alle interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Lara RICCIATTI (SI-SEL), replicando, prende atto della risposta fornita dal Governo sottolineando come a seguito degli eventi sismici del 24 agosto si siano verificati gravissimi danni al patrimonio culturale delle quattro regioni colpite, la cui economia è particolarmente dipendente dal turismo con una conseguente rilevante contrazione del PIL. Auspica che possano quindi seguire atti concreti da parte del Governo a cominciare dall'attivazione degli interventi contenuti nel decreto-legge recentemente approvato dal Consiglio dei ministri. Segnala altresì il grave fenomeno del trasferimento delle opere d'arte dalle regioni colpite a mostre ed eventi culturali in corso di svolgimento, sottraendo in tal modo ai territori elementi di attrattività turistica. Dichiara come in questa sede non sia sua intenzione sollevare polemiche strumentali, ma ritiene che vi sia urgente bisogno di interventi efficaci.

  Luca SQUERI (FI-PdL), replicando, ringrazia per la risposta fornita dal rappresentante del Governo, rilevando l'assoluta indifferibilità di interventi urgenti volti a contrastare l'evidente calo dei flussi turistici nelle regioni colpite nonché ad affrontare i gravi danni che hanno interessato il patrimonio artistico e culturale e le strutture ricettive delle medesime zone. I dati in possesso degli operatori del settore sono preoccupanti e non fanno presagire un'inversione di tendenza per il prossimo futuro circa le presenze nei luoghi così duramente colpiti dagli recenti eventi sismici. Ribadisce pertanto la necessità di iniziative urgenti da parte del Governo al fine di risollevare il comparto turistico delle regioni colpite.

  Adriana GALGANO (CI), replicando, ringrazia il Governo per l'articolata risposta, Pag. 146sottolineando tuttavia l'urgenza di iniziative di comunicazione per la promozione turistica dei luoghi colpiti dal terremoto, anche attraverso campagne del servizio pubblico con trasmissioni dedicate.
  Al riguardo, non ritiene infatti sufficienti semplici spot di promozione del territorio, ma sollecita trasmissioni di approfondimento volte a contrastare i falsi e perniciosi allarmismi che si sono inevitabilmente diffusi circa la pericolosità di determinati luoghi la maggior parte dei quali solo marginalmente colpiti dai recenti eventi sismici.

5-10528 Benamati: Azioni a favore della riqualificazione delle aziende termali.

  Edoardo FANUCCI (PD) illustra l'interrogazione in titolo che dichiara di aver sottoscritto, aggiungendo di aver presentato lo scorso 7 dicembre una proposta di legge recante «Modifiche alla legge 24 ottobre 2000, n. 323, concernente la disciplina del settore termale, e istituzione della Giornata nazionale delle terme d'Italia» (C. 4165), sottoscritta da numerosi deputati di altri gruppi che auspica possa essere tempestivamente esaminata delle Commissioni Attività produttive e Affari sociali cui è stata assegnata in sede referente.

  Il sottosegretario Antimo CESARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Vanessa CAMANI (PD), cofirmataria, replicando, si dichiara soddisfatta della risposta e per le linee di azione presenti nel Piano strategico di sviluppo del turismo destinate ad un settore essenziale per la nostra economia. Sottolinea quindi l'importanza di individuare gli strumenti più efficaci per garantire al sistema termale italiano la tutela dei lavoratori coinvolti e opportunità di crescita. Sottolinea al riguardo la delicatezza del ruolo di Enit nella promozione di un settore vitale della nostra economia. Altra questione che intende evidenziare in questa sede è quella della cosiddetta destagionalizzazione che può contribuire all'aumento del fatturato, ma anche ad avere maggiori strumenti per mettere in sicurezza il comparto, rappresentando al contempo una necessità ed una opportunità. Osserva infine che, a fronte di stanziamenti di risorse anche rilevanti da parte di singole regioni a favore di reti di imprese del settore termale, occorre un'azione di coordinamento da parte del Governo.
  Auspica infine che la proposta di legge C. 4165 a prima firma del collega Fanucci possa essere rapidamente esaminata dalla Camera in presenza di condizioni estremamente favorevoli per il rilancio del settore termale.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.

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