CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 febbraio 2017
759.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 147

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1o febbraio 2017. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 9.10.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto aereo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo dello Stato d'Israele, dall'altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazio aereo comune tra l'Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fatto a Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d'America, d'altro lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, riguardante l'applicazione dell'Accordo sui trasporti aerei fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d'America, d'altro lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011.
C. 2714 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pag. 148

  Marco BERGONZI (PD), relatore, ricorda che il disegno di legge di ratifica in esame – che la XIV Commissione esamina ai fini del parere da rendere alla III Commissione Affari esteri – è volto all'esecuzione di diversi accordi internazionali in materia di traffico aereo.
  Si tratta di tre accordi.
  In primo luogo l'Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto aereo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo dello Stato d'Israele, dall'altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013.
  L'intesa risponde all'esigenza di liberalizzare l'accesso al mercato, di creare nuove opportunità di investimento per gli Stati membri e di garantire pari diritti e opportunità ai vettori aerei sia dell'Unione europea sia israeliani. L'entrata in vigore dell'Accordo, destinato a sostituire gli accordi bilaterali esistenti e attualmente in vigore tra gli Stati membri dell'Unione europea e lo Stato d'Israele, contribuirà ad agevolare, come si sottolinea nella relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, i necessari processi di fusione e di consolidamento di soggetti imprenditoriali dell'Unione in grado di confrontarsi con le dinamiche di mercato mondiali.
  La finalità dell'Accordo è rappresentata dall'istituzione di uno spazio aereo liberalizzato tra l'Unione europea e i suoi Stati membri e lo Stato d'Israele, nel cui ambito i vettori di entrambe le Parti potranno stabilirsi liberamente, fornire liberamente i loro servizi sulla base dei princìpi commerciali, competere su base equa e paritaria nonché essere soggetti a condizioni regolamentari equivalenti e armonizzate.
  Il secondo Accordo concerne lo spazio aereo comune tra l'Unione europea e la Moldova, ed è stato concluso il 26 giugno 2012.
  Anche in questo caso, valgono le considerazioni generali già formulate con riguardo all'accordo UE-Israele sul trasporto aereo.
  Il terzo Accordo verte sui trasporti aerei fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d'America, d'altro lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, riguardante l'applicazione dell'Accordo sui trasporti aerei fra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d'America, d'altro lato, l'Islanda, d'altro lato, e il Regno di Norvegia, d'altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011.
  L'insieme di tali strumenti è volto ad estendere all'Islanda e alla Norvegia, cui già si applica l'accordo sui trasporti aerei tra Stati Uniti e Unione europea del 2007, anche la versione di detto accordo come modificata dal protocollo del 24 giugno 2010. La relazione introduttiva ai due provvedimenti ricorda come Islanda e Norvegia abbiano preso parte come osservatori già alla fase negoziale che condusse poi alla stipula del protocollo del 2010: al termine di tali negoziati fu concordato in merito alla possibilità di una proposta di Islanda e Norvegia per poter accedere anche al protocollo. Viene peraltro ricordato come entrambi i paesi, pur non appartenenti all'Unione europea, siano parti integranti dello spazio aereo comune europeo cui ha dato vita l'accordo ECAA del 9 giugno 2006 (ratificato dall'Italia con la legge 4 giugno 2010, n. 91). Per quanto concerne le finalità e la portata dello spazio aereo comune transatlantico, valgono le considerazioni già formulate a proposito dell'accordo tra Unione europea e Israele.
  Rammenta che l'Accordo sul trasporto aereo tra la Comunità europea e gli Stati Uniti d'America, concluso il 30 aprile 2007, costituisce un significativo superamento della precedente – e tuttora vigente – dimensione bilaterale nel campo degli accordi sui servizi aerei. Infatti, oltre ad aprire gradualmente i rispettivi mercati del trasporto aereo – realizzando in prospettiva un mercato unico transatlantico del trasporto aereo – esso prevede l'allineamento delle relazioni tra gli USA e i Pag. 149vari Stati membri della UE nel settore aereo ad alcuni elementi di base della legislazione comunitaria, come la sicurezza dei voli, la tutela della concorrenza, la gestione del traffico aereo, la tutela dei consumatori e dell'ambiente. In tal modo viene inoltre risolto il problema dell'incompatibilità con la pertinente normativa comunitaria di alcuni degli accordi bilaterali con gli USA tuttora in vigore, a suo tempo rilevata dalla Corte di giustizia UE.
  Il Protocollo firmato a Lussemburgo il 24 giugno 2010 modifica il richiamato Accordo tra la Comunità europea e gli Stati Uniti del 2007. Il Protocollo di modifica è stato a suo tempo negoziato dalle parti in ottemperanza all'obbligo stabilito dall'articolo 21 dell'Accordo del 2007 di avviare una seconda fase negoziale, al fine di progredire nella realizzazione in un mercato transatlantico del trasporto aereo sempre più aperto e integrato.
  Quanto al contenuto del disegno di legge di autorizzazione di ratifica, si compone di quattro articoli.
  L'articolo 1 e l'articolo 2 contengono come di consueto rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione degli accordi richiamati. L'articolo 3 riporta una clausola di invarianza finanziaria, per la quale dall'attuazione della legge di autorizzazione alla ratifica non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ne consegue che le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dalla legge di autorizzazione alla ratifica con le risorse umane, strumentali e finanziarie a legislazione vigente. Infine, l'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Il disegno di legge è accompagnato altresì da un'Analisi tecnico-normativa (ATN), anche questa sostanzialmente analoga rispetto a tutti gli accordi in esame, dalla quale emerge che il provvedimento rispetta il principio di sussidiarietà nei rapporti tra Italia e Unione europea, in quanto l'obiettivo di istituire uno spazio aereo liberalizzato tra la UE e Israele, tra la UE e la Moldova e nei confronti di Norvegia e Islanda non è perseguibile attraverso interventi normativi nazionali. Si ricorda inoltre che la Corte di giustizia dell'Unione europea ha chiarito la piena legittimazione della UE a negoziare congiuntamente agli Stati membri accordi aerei globali con paesi terzi, salvaguardando tuttavia la legittimità anche degli accordi aerei bilaterali, e dunque riconoscendo la competenza dell'Unione europea quale non esclusiva.
  Alla luce dei contenuti del provvedimento, formula in conclusione una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 9.15.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 1o febbraio 2017. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 9.15.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende.
COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.
Doc. LXXXVII-bis, n. 5.

(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto degli atti in oggetto.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, rammenta che la XIV Commissione avvia nella seduta odierna l'esame congiunto dei documenti programmatici della Commissione europea e del Governo italiano, il Pag. 150Programma di lavoro della Commissione europea per il 2017 e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2017 predisposta dal Governo italiano.
  Come già sottolineato in occasione dell'esame dei documenti analoghi svolto negli anni scorsi, si tratta di un'occasione importante per svolgere alcune considerazioni di carattere generale sulle strategie politiche dell'Unione Europea e sulle priorità del nostro Paese al riguardo, nonché per contribuire a fornire al Governo utili indicazioni affinché, nelle sedi negoziali europee, gli interessi primari del nostro Paese possano trovare adeguato spazio.
  Venendo più in particolare ai contenuti del Programma di lavoro della Commissione, il terzo del suo mandato, esso si pone in una linea di continuità rispetto ai programmi degli anni precedenti, ribadendo l'impegno a favore delle dieci priorità indicate negli orientamenti politici presentati dal presidente Juncker nel luglio 2014.
  In tale quadro la Commissione europea – a partire dal titolo del Programma di lavoro, Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende – sottolinea l'esigenza di dare risposte prioritarie ai cittadini europei sui alcuni temi specifici:
   la disoccupazione, con particolare attenzione al lavoro giovanile, nell'ambito di una ripresa economica ancora in fase iniziale;
   la gestione dei flussi migratori, che hanno messo a dura prova le frontiere esterne dell'Unione;
   la difesa dalla minaccia terroristica, anche affrontando la situazione di instabilità nel vicinato orientale e meridionale;
   l'avvio e la conduzione dei negoziati per la Brexit.

  Il Programma di lavoro si suddivide quindi in 10 capitoli, corrispondenti ad altrettante priorità politiche, e reca 5 allegati, il primo dei quali raccoglie le 17 nuove iniziative legislative che saranno proposte dalla Commissione europea nell'arco del 2017.
  Il secondo allegato contiene ulteriori 18 iniziative legislative che la Commissione ha intenzione di intraprendere, volte esclusivamente a riesaminare e rivedere ambiti fondamentali della legislazione vigente, nell'ottica della semplificazione della normativa settoriale e di semplificazione normativa e burocratica delle diverse politiche dell'Unione (programma «REFIT»).
  L'allegato III individua 35 proposte legislative già presentate, ritenute prioritarie e quindi meritevoli di essere adottate in tempi brevi.
  L'allegato IV indica le proposte legislative pendenti che la Commissione intende ritirare nell'arco di sei mesi (entro aprile 2017), in quanto non più coerenti con le priorità politiche del Programma.
  L'allegato V reca infine un elenco di atti normativi in vigore da abrogare in quanto obsoleti.
  Quanto alla Relazione programmatica del Governo, è strutturata in cinque parti, nelle quali i capitoli seguono, in generale, il Programma di lavoro della Commissione europea.
  La prima parte, che riguarda lo sviluppo del processo di integrazione europea e le questioni istituzionali, riporta l'azione che il Governo intende assumere per un rilancio dell'integrazione politica europea e un rilancio dei rapporti con le istituzioni dell'Unione europea.
  La seconda parte è dedicata alle priorità da adottare nel quadro di politiche orizzontali, come le politiche per il mercato unico dell'Unione, e settoriali quali le strategie in materia di migrazione, politiche per l'impresa, politiche per il rafforzamento di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
  La terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi.
  La quarta parte è dedicata alle strategie di comunicazione e di formazione del Governo in merito all'attività dell'Unione europea e alla partecipazione italiana all'Unione Pag. 151europea con particolare riguardo alle celebrazione del 60o anniversario dei Trattati di Roma.
  Infine la quinta parte completa il quadro con una sezione dedicata al ruolo di coordinamento delle politiche europee, svolto dal Comitato Interministeriale per gli Affari europei e al tema dell'adeguamento del diritto interno al diritto dell'Unione europea, con la consueta finestra sulle attività di prevenzione e soluzione delle procedure di infrazione.
  A fini illustrativi, darà conto di seguito delle dieci principali iniziative che l'Esecutivo europeo intende avviare nel 2017, riportando la posizione del Governo italiano sui medesimi argomenti.
  In conclusione, evidenzierà quindi alcuni i temi richiamati nella sola relazione governativa.
  In tema di occupazione, crescita e investimenti (1. Un nuovo impulso all'occupazione, alla crescita e agli investimenti – Un'Europa che preserva il nostro modo di vivere e dà forza ai nostri giovani), la Commissione annuncia quale prima nuova proposta la nuova iniziativa per i giovani, strumento finalizzato ad offrire ad ogni giovane prospettive reali di istruzione, formazione ed impiego. Nella dichiarazione congiunta sulle priorità legislative dell'UE se ne auspica l'approvazione entro il 2017; il Governo, nella Relazione programmatica, afferma la propria volontà di sostenerne il rifinanziamento.
  La nuova iniziativa per i giovani è preannunciata come composita, articolandosi in un gran numero di proposte, riguardanti, tra l'altro, l'istituzione del corpo europeo di solidarietà, finalizzato a coinvolgere i giovani in progetti di solidarietà (una prima fase di realizzazione del corpo è stata già lanciata il 7 dicembre 2016 con la Comunicazione «Un corpo europeo di solidarietà» COM(2016) 942), iniziative legislative relative a un quadro di qualità per i tirocini e che introdurranno formule di mobilità per gli apprendisti, e un'iniziativa non legislativa sulla modernizzazione dell'istruzione scolastica e superiore.
  Nella Relazione programmatica il Governo concorda sul fatto che la carenza di competenze e i relativi squilibri tra domanda e offerta costituiscono pesanti fattori critici sui quali è necessario accrescere gli sforzi e rafforzare gli impegni. Per tale motivo intende promuovere specifiche azioni di sistema. Del resto, il Governo individua tra le proprie aree prioritarie di intervento nel 2017 proprio il rafforzamento del ruolo dell'educazione e della formazione. In quest'ottica il programma «Erasmus +» e il programma operativo nazionale «Per la scuola – competenze e ambienti per l'apprendimento» saranno considerati strumenti operativi strategici.
  Iniziative rilevanti in termini di crescita sono quindi annunciate nell'ambito dell'attuazione del piano d'azione sull'economia circolare, con particolare riferimento all'utilizzo, il riutilizzo e il riciclaggio delle materie plastiche (iniziativa non legislativa, prevista per il quarto trimestre del 2017), ad un quadro di monitoraggio dell'economia circolare (iniziativa non legislativa, terzo trimestre) e a misure riguardanti l'acqua, da presentare in diversi momenti nel corso dell'anno.
  Con specifico riferimento alla revisione della direttiva quadro sulle acque, il Governo italiano auspica l'inclusione di aspetti quantitativi, oltre che qualitativi, per favorire una migliore efficienza della risorsa idrica ed una sua più razionale allocazione.
  La parte descrittiva del Programma di lavoro mette altresì in luce l'importanza della raccomandazione per la politica economica della zona euro, che dovrebbe promuovere una politica di bilancio positiva a sostegno della politica monetaria della Banca centrale europea, e della revisione del quadro finanziario pluriennale. Questa dovrebbe assicurare sostegno delle priorità dell'Unione ed essere in grado di rispondere più rapidamente a circostanze impreviste.
  La Commissione dichiara quindi di considerare prioritaria l'approvazione delle seguenti proposte, ancora in sospeso: Pag. 152
   la proposta di regolamento cd. «FEIS 2.0» (COM(2016)597), con cui si vuole raddoppiare la durata e la capacità finanziaria del Fondo europeo per gli investimenti strategici;
   il pacchetto sull'economia circolare (COM(2015)614, COM(2015)593, COM (2015)594, COM(2015)595, COM(2015)596) che interviene sui rifiuti, sugli imballaggi, sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e sulle discariche;
   le proposte di regolamento di revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale (COM(2016)604) e sulle regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (COM(2016)605).

  Quanto al tema della salute e sicurezza sul lavoro, il Governo preannuncia il proprio impegno per l'attuazione di forme più incisive di coordinamento tra le competenti autorità di controllo nazionali ed internazionali.
  Viene auspicato, in tale quadro, l'avanzamento del negoziato sulla proposta di revisione della direttiva sul distacco dei lavoratori (COM(2016)128), considerata importante anche dalla Presidenza maltese. La proposta mira a realizzare il principio della parità di retribuzione per lo stesso lavoro in tutti gli Stati membri. Ricordo che su tale proposta quattordici Parlamenti nazionali hanno espresso un parere motivato sul mancato rispetto del principio di sussidiarietà, aprendo la cosiddetta procedura del «cartellino giallo». Nel luglio 2016 la Commissione europea ha espresso la propria volontà di mantenere inalterata la proposta (COM(2016) 505); in novembre la Presidenza slovacca ha pubblicato una relazione sullo stato dei lavori, in cui si dà contro del perdurare di posizioni contrastanti e si formulano ipotesi di compromesso.
  Si raccomanda, inoltre, l'approvazione delle proposte di direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (COM(2016)248 e COM(2017)11) e la cura degli adempimenti derivanti dalla Comunicazione della Commissione sulla strategia sulla salute e sicurezza 2016-2020, la cui presentazione dovrebbe essere imminente.
  In tema di politiche di coesione ed utilizzo di fondi strutturali, la Relazione programmatica riferisce sul confronto già in atto sulla politica di coesione post 2020, riferendo che la Commissione considera essenziale intervenire per: trovare il giusto equilibrio tra la prevedibilità a medio termine e la flessibilità necessaria per far fronte a circostanze impreviste; introdurre elementi di condizionalità, subordinando il finanziamento alla modifica delle politiche nazionali; aumentare l'effetto leva e sinergie, tra l'altro attraendo finanziamenti pubblici e privati.
  Il Governo, dal canto suo, preannuncia la propria intenzione di sostenere un rafforzamento della politica di coesione per favorire la convergenza delle regioni dell'UE.
  Dalla Relazione programmatica emerge altresì l'impegno a sostenere il completamento del sistema di governance al livello nazionale quale delineato dall'articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, che ha ripartito le funzioni tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'Agenzia per la coesione territoriale. Si conta anche di sviluppare ulteriormente OpenCoesione, portale sull'attuazione dei progetti finanziati in Italia, che assicura trasparenza e partecipazione diffusa. Dovranno, infine, essere individuate le risorse aggiuntive per co-finanziare le proposte di programmazione aggiuntiva che la Commissione ha riconosciuto all'Italia. Queste saranno destinate all'iniziativa giovani, alla specializzazione intelligente, alla migrazione, alla competitività delle PMI e ad iniziative di ricostruzione e prevenzione nell'Appennino centrale.
  In tema di mercato digitale (2. Un mercato unico digitale connesso – Un'Europa che dà forza ai suoi cittadini e alle sue imprese), in cima all'agenda della Commissione europea per il 2017 vi è il completamento dell'attuazione della Strategia per il mercato unico digitale, presentata nel maggio 2015. Con essa, l'Esecutivo europeo mira a «liberare il potenziale Pag. 153del commercio elettronico in Europa», sviluppando un'economia digitale in grado di espandere i mercati e creare nuova occupazione attraverso il superamento della frammentazione esistente. La Strategia, secondo la Commissione europea, potrebbe inoltre generare in Europa fino a 250 miliardi di euro di crescita aggiuntiva nel corso del suo mandato.
  Come preannunciato nel Programma di lavoro, la Commissione europea ha presentato tre nuove proposte:
   1) un pacchetto Refit sull'IVA, che comprende diverse proposte in materia di modernizzazione dell'IVA nel commercio elettronico transfrontaliero e nel settore delle pubblicazioni online;
   2) un pacchetto sulla protezione dei dati, anche con riferimento alle comunicazioni elettroniche;
   3) iniziative in materia di economia dei dati, volte a sfruttare appieno il potenziale Ue in termini di dati, con specifico riferimento all'accesso e trasferimento dei dati, alla responsabilità per i prodotti e servizi basati sui dati e alla portabilità dei dati.

  La Commissione europea segnala inoltre alcune importanti proposte pendenti sulle quali nel 2017 prevede di collaborare strettamente con il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE al fine di accelerarne l'iter negoziale e di assicurarne ad una rapida adozione.
  Si tratta in particolare delle proposte legislative in materia di:
   contratti digitali (COM(633)2015, COM(634)2015 e COM(635)2015);
   abbonamenti a contenuti audiovisivi online (COM(2015)627), in materia di portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno;
   banda 700 MHz (COM(2016)43), riguardante in particolare la liberazione coordinata entro il 2020 della banda 694-790 MHz («cosiddetta dei 700 MHz») attualmente utilizzata prevalentemente per la televisione digitale terrestre;
   geoblocking (COM(2016)289), recante misure volte a impedire i blocchi geografici e altre forme di discriminazione dei clienti basate sulla nazionalità;
   consegna dei pacchi (COM(2016)285), volta ad aumentare la trasparenza dei prezzi e la sorveglianza regolamentare sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi;
   connettività Gigabit, al fine di garantire la disponibilità e l'impiego di reti ad altissima capacità per l'utilizzo diffuso di prodotti, servizi e applicazioni nel mercato unico digitale;
   diritto d'autore nel mercato unico digitale (COM(2016)593, COM(2016)594, COM(2016)595, COM(2016)596);
   audiovisivi (2010/13/UE), relativa al coordinamento delle disposizioni degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato.

  La Commissione annuncia, inoltre, che lavorerà in stretta collaborazione con i colegislatori al fine di far progredire rapidamente le proposte attuative della Strategia già presentate.
  La Commissione, infine, intende tenere fede alla promessa di abolire le tariffe di roaming internazionale entro il primo semestre del 2017.
  In merito all'attuazione della Strategia per il mercato unico digitale, nella Relazione programmatica il Governo italiano si dichiara impegnato a portare avanti le azioni per l'attuazione della Strategia e i negoziati già in corso riguardanti le misure adottate nei diversi settori di interesse: in particolare, in materia di portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti on-line, copyright, geoblocking, servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi, nuovo codice delle comunicazioni elettroniche e modernizzazione del quadro dell'audiovisivo.
  Il Governo annuncia, inoltre, che continuerà a seguire con particolare attenzione le azioni e i negoziati in materia di Pag. 154tutela dei consumatori (proposta di revisione del regolamento (CE) 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori COM(2016)283), di standardizzazione (Comunicazione recante «Priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale» COM(2016)176, che mira a sviluppare norme tecniche comuni, al fine di consentire che dispositivi connessi (telefoni, computer e sensori) possano comunicare in modo sicuro e senza difficoltà), di e-Government (Comunicazione concernente il Piano d'azione dell'UE per l'e-Government 2016-2020 per accelerare la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni COM(2016)179, in cui viene proposta una serie di misure da lanciare entro la fine del 2017).
  In tema di energia (3. Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici – Un'Europa che si assume la responsabilità di mantenere le promesse fatte), priorità della Commissione saranno l'attuazione della «Strategia dell'Unione dell'energia», dell'Accordo di Parigi sul clima e dell'Accordo internazionale sulle emissioni degli aeromobili.
  Come annunciato nel Programma di lavoro, la Commissione europea il 30 novembre scorso ha presentato il pacchetto legislativo «Energia pulita per tutti gli europei», a completamento delle iniziative legislative previste nell'ambito della Strategia dell’’Unione dell'energia.
  Il pacchetto persegue i seguenti obiettivi: mettere l'efficienza energetica al primo posto; conseguire la leadership mondiale nel campo delle energie rinnovabili; garantire un trattamento equo ai consumatori.
  Esso si compone di una Comunicazione e di otto proposte legislative in materia di mercato dell'energia elettrica ((COM(2016) 861), (COM(2016)864), (COM(2016)862) e (COM(2016)863)), di energie rinnovabili (COM(2016)767), di efficienza energetica ((COM(2016)761 e COM(2016)765)) e di governance (COM(2016)759).
  Le altre iniziative annunciate dalla Commissione europea riguardano l'attuazione della Strategia europea per una mobilità a basse emissioni presentata nel luglio 2016, che mira ad aumentare l'efficienza dei trasporti e a ridurre le emissioni fino a giungere gradualmente ai veicoli a emissioni zero.
  Inoltre, nell'ambito delle iniziative REFIT, previste nell'Allegato II al Programma di lavoro, la Commissione annuncia la revisione delle norme in materia di trasporto combinato di merci, che sarà realizzata nel quarto trimestre 2017.
  La Commissione europea raccomanda inoltre l'esame in via prioritaria da parte del Parlamento europeo e del Consiglio di una serie di proposte pendenti in materia di sicurezza dell'approvvigionamento energetico del gas ((COM(2016)52) e (COM(2016)53)), di riforma del sistema di scambio quote di emissione (sistema ETS) (COM(2015)337), di riduzioni annuali vincolanti di gas a effetto serra (condivisione degli sforzi – Effort sharing) (COM(2016)482) e di inclusione delle emissioni di gas a effetto serra risultanti dall'uso del suolo e dalla silvicultura (LUFUF) (COM(2016)479).
  Sul tema, nella Relazione programmatica, tra le proposte relative all'Unione dell'energia sulle quali intende concentrarsi, il Governo annovera anche la proposta di direttiva in materia di etichettatura dell'efficienza energetica (COM(2015)341), sulla quale il Consiglio dell'Ue ha adottato una posizione comune nel novembre 2015. Sulla proposta sono al momento in corso i negoziati con il Parlamento europeo.
  Nell'ambito delle politiche sul clima e l'energia obiettivo prioritario del Governo sarà dare seguito alle decisioni adottate dalla Conferenza di Marrakech (COP22) sui cambiamenti climatici, tenutasi a novembre 2016, nel corso della quale si è discusso su come implementare l'Accordo di Parigi sul clima, siglato nel dicembre 2015 ed entrato in vigore il 4 novembre scorso. Il Governo italiano ritiene che l'Unione europea debba giocare un ruolo guida nell'attuazione dell'Agenda 2030 e Pag. 155per tale ragione ha atteso e sollecitato la Comunicazione «Il futuro sostenibile dell'Europa: prossime tappe» (COM(2016) 739), presentata dalla Commissione europea il 22 novembre scorso.
  Nell'ambito delle politiche in materia di sostanze chimiche il Governo si impegnerà affinché sia adottata la proposta di regolamento sul mercurio (COM(2016)39) anche al fine di ratificare al più presto la Convenzione di Minamata e di contribuire a velocizzarne l'entrata in vigore.
  Nell'ambito delle politiche in materia di conservazione della biodiversità il Governo sarà impegnato a rafforzare l'applicazione della direttiva Habitat e della direttiva Uccelli, e dare attuazione alla Strategia nazionale per la biodiversità secondo le indicazioni programmatiche formulate nell'ambito della revisione intermedia condotta nel maggio 2016.
  In materia di trasporti, la Commissione europea annuncia che darà seguito alla strategia sulla mobilità a basse emissioni presentata nel mese di luglio, che si prefigge di aumentare l'efficienza dei trasporti per rispondere alle esigenze di mobilità delle persone e delle merci e di promuovere la riduzione delle emissioni, con un graduale passaggio a veicoli a emissioni zero, aumentando così anche la competitività del settore.
  Per conseguire questo obiettivo, viene annunciata la presentazione delle revisioni REFIT dei regolamenti relativi alle autovetture e ai veicoli commerciali leggeri, delineando strategie intese a introdurre norme sulle emissioni basse o zero per il periodo successivo al 2020, e la direttiva sui veicoli puliti per migliorare gli incentivi e le norme nel settore degli appalti.
  Tra le proposte prioritarie in sospeso figura la proposta di regolamento relativa all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli (COM/2016/031).
  In materia di trasporti, nella Relazione programmatica il Governo annuncia innanzitutto che seguirà tutti i settori della politica dei trasporti che beneficiano di contributi europei e concorrerà, nell'ambito del CEF (Connecting Europe Facility), alla programmazione delle politiche di coesione 2014-2020 e, nell'ambito del FEIS (Fondo europeo per gli investimenti strategici), ai bandi della programmazione, in coerenza con il nuovo assetto delle Reti TEN-T e dei Corridoi multimodali.
  Nel corso del 2017, il Governo sarà, inoltre, impegnato nell'attuazione del PON «Infrastrutture e Reti 2014-2020», volto a promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete.
  Il Governo proseguirà quindi nelle attività connesse con le iniziative legislative inerenti il pacchetto stradale e la tariffazione delle infrastrutture stradali per gli autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada. Nella relazione si evidenzia che la problematica più sensibile per l'Italia è quella concernente il trasporto di cabotaggio, rispetto al quale è stata manifestata una forte contrarietà ad ipotesi di maggiore liberalizzazione.
  Il Governo contribuirà quindi a consolidare, nell'ambito del trasporto marittimo, la politica europea in materia di safety, e, in materia di trasporto ferroviario, nel corso del 2017 dovrà recepire le direttive e dare attuazione ai regolamenti dell'Unione europea inerenti al IV pacchetto ferroviario.
  Proseguiranno infine le attività negoziali per la stipula di accordi aerei tra l'Unione europea e altri paesi extracomunitari.
  In tema di mercato unico (4. Un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida – Un'Europa che dà un forte contributo all'occupazione e alla crescita e si batte per la propria industria), secondo la Commissione europea la libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali rappresenta la base della potenza economica dell'Europa. Il rafforzamento del mercato unico rimane, pertanto, un obiettivo centrale nell'agenda della Commissione anche per il 2017. Con la strategia per il mercato unico, presentata nell'ottobre 2015, (COM(2015)550), la Commissione, infatti, Pag. 156mira a liberare appieno il potenziale del mercato unico e, insieme ad altre strategie, a creare le giuste condizioni per la competitività sostenibile dell'economia, sostenendo l'innovazione, la digitalizzazione e la trasformazione industriale.
  La Commissione, nell'ambito della tabella di marcia stabilita nella strategia per il mercato unico, ha già presentato un pacchetto servizi per affrontare gli ostacoli sul mercato dei servizi. Le iniziative concrete, adottate il 10 gennaio 2017 (COM(2016)820; COM(2016)821; (COM (2016)822); (COM(2016)823); (COM(2016) 824), prevedono in particolare: una nuova e-card europea dei servizi, la valutazione della proporzionalità delle norme nazionali sui servizi professionali, gli orientamenti per le riforme nazionali in materia di regolamentazione delle professioni e una migliore notifica dei progetti di norme nazionali sui servizi.
  Inoltre, nell'ambito delle misure per aiutare le PMI e le start-up a crescere, il 22 novembre 2016 la Commissione ha presentato la Comunicazione «Le nuove imprese leader dell'Europa: l'iniziativa Start-up e Scale-up» COM(2016)733, con la quale annuncia l'intenzione di adottare una serie d'iniziative per favorire la nascita e la crescita di start-up e di scale-up.
  Per quanto riguarda l'attuazione della strategia per il mercato unico, la Commissione annuncia per il 2017 diverse nuove misure, tra le quali segnalo una revisione REFIT della normativa in materia di merci; un'iniziativa in materia di diritto societario per agevolare l'uso delle tecnologie digitali nel corso del ciclo di vita di un'impresa e le fusioni e scissioni transfrontaliere; un'iniziativa sulle valutazioni coordinate delle tecnologie sanitarie.
  Anche in materia di fiscalità, il programma legislativo della Commissione prevede la presentazione di proposte relative, tra l'altro, all'attuazione del piano d'azione in materia di IVA; ad una migliore cooperazione amministrativa e un pacchetto di semplificazione per ridurre gli oneri per le imprese e le amministrazioni fiscali.
  Per quanto concerne, invece, l'attuazione della strategia spaziale per l'Europa, la Commissione intende adottare un'iniziativa per garantire alle autorità pubbliche servizi di comunicazione via satellite affidabili, sicuri ed efficienti in termini di costi (GOVSATCOM – comunicazioni satellitari governative), nonché misure per facilitare la commercializzazione di servizi e dati spaziali.
  Inoltre, conformemente all'invito del Consiglio europeo di progredire rapidamente per garantire alle imprese un più facile accesso al finanziamento e sostenere gli investimenti nell'economia reale, la Commissione intende presentare, nei primi mesi del 2017, una relazione che esamini lo stato di attuazione del Piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali (COM(2015)468), e individui gli ostacoli rimanenti e le eventuali misure integrative necessarie.
  Nel programma di lavoro, la Commissione europea auspica inoltre la conclusione del negoziato relativo alla proposta di regolamento che instaura un quadro europeo per le cartolarizzazioni (COM(2015)472) e alla proposta di regolamento che semplifica le norme sul prospetto per l'offerta al pubblico o l'ammissione alla negoziazione di titoli (COM(2015)583).
  Per quanto riguarda l'attuazione della strategia per il mercato unico dei beni e servizi, nella Relazione programmatica il Governo afferma che nel 2017 intende impegnarsi per portare avanti tutte le azioni e le attività delineate dalla Commissione nel suo programma di lavoro, influenzandone i lavori e gli orientamenti.
  Il Governo intende, in particolare:
   dare attuazione alla comunicazione della Commissione in materia di economia collaborativa (COM(2016)356);
   migliorare e implementare la direttiva servizi 2006/123/UE, in particolare circa la Carta europea dei servizi e la riforma della procedura di notifica;
   introdurre uno strumento di informazione del mercato unico e uno Sportello digitale unico;
   supportare le iniziative dell'UE finalizzate alla salvaguardia del cosiddetto Pag. 157cyberspazio ed al contrasto della criminalità online;
   dare piena attuazione all'Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, fatto a Bruxelles il 19 febbraio 2013, in materia di proprietà industriale;
   migliorare gli strumenti recentemente introdotti per favorire la mobilità dei professionisti, quali la tessera professionale europea e il meccanismo di allerta;
    assicurare l'applicazione del principio del mutuo riconoscimento alla circolazione dei prodotti: il Governo sarà impegnato nei tavoli negoziali per la discussione delle modifiche al regolamento (CE) n. 764/2008;
   favorire il processo di modernizzazione degli aiuti di Stato: il 3 giugno 2016 l'Italia e la Commissione europea hanno siglato il documento Common Understanding on strengthening the institutional setup for State aid control in Italy. Tale sottoscrizione sancisce formalmente l'impegno del Governo a rafforzare, già a partire dall'anno 2017, il sistema per il controllo degli aiuti di Stato in Italia;
   rafforzare la rete europea SOLVIT, la quale ha dimostrato di essere un valido strumento per la risoluzione di problematiche di cittadini ed imprese causate dalla non corretta applicazione delle norme dell'UE da parte delle pubbliche amministrazioni, evitando anche l'apertura di procedure d'infrazione nei confronti degli Stati membri, e l'espansione della rete Internal Market Information (IMI), strumento informatico multilingue, finalizzato a facilitare la cooperazione amministrativa nel quadro dell'attuazione della legislazione del mercato interno, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.

  Il Governo sottolinea, inoltre, che intende continuare a sostenere la realizzazione dell'Unione dei mercati dei capitali, in particolare nei seguenti settori: finanziamento per l'innovazione, start up e società non quotate, investimenti infrastrutturali, istituzionali e transfrontalieri. Si impegnerà, poi, in merito alla proposta che introdurrebbe un regime armonizzato per i cd. Pan European Pension Products (PEPPs), ossia prodotti pensionistici ad accumulazione di natura personale e non occupazionale, che affianchi quelli attualmente previsti dalle varie legislazioni nazionali (cd. 29esimo regime).
  Per quanto riguarda le proposte pendenti in materia fiscale, la relazione programmatica del Governo segnala la proposta di direttiva che introduce una base imponibile consolidata comune per la tassazione delle società (COM(2016)683) e la proposta di direttiva relativa ai disallineamenti da ibridi con i paesi terzi (COM(2016)687).
  Nell'ambito delle misure dedicate all'unione economica e monetaria (5. Un'Unione economica e monetaria più profonda e più equa – Un'Europa che protegge le nostre economie e garantisce parità di trattamento ai lavoratori e alle imprese), nel programma legislativo la Commissione preannuncia la presentazione, a marzo 2017, di un Libro bianco sul futuro dell'Europa, che dà seguito alla relazione dei 5 Presidenti sul completamento UEM.
  La relazione traccia un percorso di rafforzamento dell'Unione economica e monetaria, che si dovrebbe realizzare entro il 2025, e di cui sono stati già attuati alcuni obiettivi (tra cui, l'istituzione del Comitato europeo per le finanze pubbliche, incaricato di valutare la conformità dei bilanci nazionali con le raccomandazioni approvate a livello UE, e dei Comitati nazionali per la competitività, incaricati di valutare i progressi conseguiti da ciascuno stato membro con le riforme strutturali).
  Nella Relazione programmatica il Governo auspica che il nuovo Comitato europeo per le finanze pubbliche adotti, nelle proprie attività di analisi, un punto di vista pan-europeo e formuli raccomandazioni sulle politiche fiscali per l'area dell'euro nel suo insieme. Questo atteggiamento è ritenuto cruciale per sviluppare una politica di bilancio aggregata e una strategia di crescita a livello europeo che Pag. 158vada oltre la semplice somma dei risultati nazionali. Inoltre, il Governo ritiene opportuno evidenziare la necessità di promuovere una politica fiscale di bilancio responsabile e, allo stesso tempo, in grado di rispondere adeguatamente alle sfide del ciclo economico e di stimolare maggiormente la crescita a livello nazionale ed europeo.
  Per quanto riguarda i Comitati nazionali per la competitività il Governo ne auspica l'introduzione entro il 30 giugno 2017. Il Governo ritiene importante che i suddetti Comitati contribuiscano all'analisi delle possibili opzioni di policy e non si limitino a un ruolo di mera diagnosi. Essi dovrebbero proporre iniziative strutturali, capaci di stimolare la produttività e dovrebbero essere impegnati, soprattutto, nel monitoraggio dei fattori strutturali della competitività, più che nell'evoluzione dei fattori di costo.
  Gli ulteriori obiettivi contenuti nella relazione dei cinque Presidenti riguardano:
   il completamento dell'Unione bancaria, con l'istituzione del fondo per la risoluzione delle crisi e il sistema comune di garanzia dei depositi;
   l'istituzione di un Presidente permanente dell'Eurogruppo (attualmente ha un mandato di due anni e mezzo);
   l'integrazione nell'ordinamento dell'UE del Fiscal Compact, del Trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilità (European stability mechanism, ESM, cd. Fondo salva-Stati) e del Trattato intergovernativo che istituisce il Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie;
   l'istituzione di sistema di stabilizzatori comuni per reagire agli shock, cui potranno accedere i Paesi che avranno fatto le riforme;
   l'istituzione di un «tesoreria della zona euro»;
   la rappresentanza unificata dell'UE nell'ambito del Fondo monetario internazionale (FMI), della Banca mondiale e delle altre istituzioni finanziarie internazionali, su cui la Commissione europea ha presentato una proposta di decisione (COM(2015)603).

  In esito alla consultazione pubblica, che si è chiusa il 31 dicembre scorso, per l'istituzione di un pilastro europeo dei diritti sociali (COM 2016)127), nei primi mesi del 2017 la Commissione dovrebbe presentare una proposta definitiva del pilastro medesimo, oltre che una serie di iniziative correlate al pilastro dei diritti sociali, relative alla conciliazione tra vita professionale e vita privata per le famiglie che lavorano; all'accesso alla protezione sociale; all'attuazione della direttiva 2003/88/CE sull'orario di lavoro; alla revisione della direttiva 91/533/CEE sulla dichiarazione scritta che impone al datore di lavoro l'obbligo di informare il lavoratore delle condizioni applicabili al contratto o al rapporto di lavoro.
  In tale ambito, la Relazione programmatica sottolinea che il Governo intende assicurare il massimo supporto alla Commissione nella elaborazione del pilastro dei diritti sociali, con particolare attenzione alle proposte di direttiva sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
  Nel settore finanziario, oltre alla citata proposta di regolamento sul sistema comune di garanzia dei depositi bancari, la Commissione europea considera prioritarie le seguenti proposte, presentate il 23 novembre 2016:
   1) la proposta di direttiva e la correlata proposta di regolamento (COM(2016)851 e COM(2016)852) che modificano il quadro legislativo vigente relativo ai requisiti di capacità aggiuntiva di assorbimento di eventuali perdite bancarie (total loss absorbing capacity, TLAC) e ai requisiti minimi in materia di fondi propri e passività ammissibili (minimum requirement for own funds and eligible liabilities, MREL);
   2) una proposta su un approccio comune alla gerarchia dei creditori delle banche, al fine di rafforzare la certezza del diritto in caso di risoluzione (COM(2016)853);Pag. 159
   3) modifiche alla disciplina dei requisiti patrimoniali delle banche, al fine di armonizzare o ulteriormente specificare le opzioni e discrezionalità concesse agli Stati membri, da un lato, e di introdurre un coefficiente di leva finanziaria, possibilmente fissato sopra al 3 per cento, per le banche di importanza sistemica (COM(2016)850).

  Per quanto riguarda le proposte pendenti la cui adozione è ritenuta prioritaria dalla Commissione europea si segnala la proposta di regolamento che istituisce un sistema europeo di assicurazione dei depositi (COM(2015)586). Il negoziato appare molto complesso, avendo alcuni Stati membri (tra cui la Germania, Finlandia e Austria) chiesto che l'approvazione del sistema comune di assicurazione dei depositi sia subordinata, tra le altre cose, all'introduzione di requisiti prudenziali sui titoli di Stato detenuti dalle banche. Su quest'ultimo punto, il Consiglio ECOFIN del 17 giugno 2016 ha concordato di attendere i risultati del Comitato di Basilea, che opera all'interno della Banca per i regolamenti internazionali (BRI).
  Nella Relazione programmatica il Governo sottolinea che il Governo che intende sostenere la creazione di un sistema comune di assicurazione dei depositi, che contribuirebbe ad allentare il legame fra le banche e gli Stati sovrani, garantendo a tutti i depositanti lo stesso livello e garanzia di protezione ovunque ubicati. Ad avviso del Governo, le due dimensioni di condivisione e riduzione dei rischi dovrebbero procedere in parallelo rinforzandosi a vicenda, ma senza condizionamenti reciproci quanto a tempi e modalità.
  Nel programma di lavoro per il 2017, la Commissione europea ribadisce l'impegno dell'UE a favore di un sistema commerciale aperto e regolamentato, essenziale per la crescita, l'occupazione e la competitività (6. Commercio: un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti realistico e equilibrato – Un'Europa aperta agli scambi con i nostri partner, che rafforza nel contempo gli strumenti di difesa).
  La Commissione europea indica le seguenti priorità:
   il proseguimento dei negoziati commerciali in corso con gli Stati Uniti, il Giappone, il Mercosur (Mercato comune dell'America meridionale), il Messico, la Tunisia e i paesi dell'ASEAN (Associazione delle nazioni del Sud est asiatico);
   la definizione di nuovi mandati per avviare negoziati commerciali con la Turchia, l'Australia, la Nuova Zelanda e il Cile;
   il proseguimento dei lavori a livello multilaterale in seno all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC);
   la rapida ratifica dell'accordo economico e commerciale globale (CETA) con il Canada;
   l'aggiornamento e la modernizzazione degli strumenti europei di difesa commerciale;
   svolgere un ruolo di primo piano nell'ambito dei lavori del forum mondiale sull'eccesso di capacità produttiva di acciaio, sotto l'egida del G20.

  Nella Relazione programmatica, il Governo – oltre a sottolineare l'importanza dei negoziati in materia di politica commerciale già indicati come prioritari nel programma di lavoro della Commissione europea – indica l'intenzione di stimolare una riflessione sul futuro della politica commerciale dell'Unione europea e sulle modalità con le quali rispondere alla preoccupazioni dell'opinione pubblica mentendo l'efficacia e la credibilità dell'azione dell'UE.
  Il Governo sottolinea, inoltre, le ulteriori seguenti priorità nell'ambito delle relazioni con paesi terzi:
   il rilancio del partenariato strategico tra l'UE e la Russia, che resta fortemente condizionato dalla crisi ucraina;
   il consolidamento delle relazioni tra UE e Svizzera, attraverso il negoziato per un nuovo accordo sul quadro dei rapporti istituzionali tra UE e Svizzera;Pag. 160
   il consolidamento del partenariato con la Cina, sostenendo l'impegno negoziale della Commissione europea per una positiva e rapida conclusione dell'Accordo sugli investimenti UE-Cina;
   la ripresa dei negoziati per la conclusione dell'accordo di libero scambio UE-India;
   la rapida ratifica dell'accordo di cooperazione sul partenariato e lo sviluppo dell'Afghanistan;
   la conclusione di accordi di libero scambio con quattro paesi della riva sud del Mediterraneo, Marocco, Tunisia, Egitto e Giordania, prestando particolare attenzione alla capitolo della liberalizzazione commerciali dei prodotti agricoli;
   il dialogo politico e la cooperazione con i Paesi africani.

  In tema di sicurezza (7. Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla fiducia reciproca – Un'Europa che difende e preserva i nostri valori della libertà, della democrazia e dello Stato di diritto), il Programma di lavoro della Commissione europea, oltre al citato pacchetto in materia di protezione dei dati personali, preannuncia un pacchetto di proposte ai fini del contrasto del finanziamento al terrorismo. Il pacchetto, considerato un ulteriore progresso nell'attuazione dell'Unione della sicurezza, è stato presentato il 21 dicembre del 2016.
  Si tratta di una proposta di direttiva per perseguire penalmente il riciclaggio dei proventi di reati (COM(2016)826), di una proposta di regolamento sui controlli sul denaro contante (COM(2016)825), che mira tra l'altro a rafforzare le verifiche sul denaro contante per coloro che entrano o escono dall'UE con 10 mila euro o più in contanti e di una proposta di regolamento sul riconoscimento reciproco degli ordini di congelamento e confisca dei proventi di reato (COM(2016)819).
  Nello stesso settore la Commissione intende, infine, presentare una proposta contro il commercio illegale di beni culturali.
  La Commissione europea considera inoltre prioritaria la conclusione dell'iter legislativo delle seguenti proposte normative:
   la Proposta di regolamento che istituisce la Procura europea (COM (2013)534);
   la proposta di direttiva che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi (COM(2015)0750);
   la proposta di direttiva sulla lotta contro il terrorismo e che sostituisce la decisione quadro del Consiglio 2002/475/GAI sulla lotta contro il terrorismo (COM(2015)0625);
   la proposta di direttiva che modifica la decisione quadro 2009/315/GAI del Consiglio per quanto riguarda lo scambio di informazioni sui cittadini di paesi terzi e il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali (ECRIS), e che sostituisce la decisione 2009/316/GAI del Consiglio (COM(2016)07);
   la proposta di regolamento che istituisce un sistema di ingressi/uscite (Sistema EES) per la registrazione dei dati di ingresso e di uscita e dei dati relativi al respingimento dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea e che determina le condizioni di accesso al sistema di ingressi/uscite a fini di contrasto e che modifica il regolamento (CE) n. 767/2008 e il regolamento (UE) n. 1077/2011 (COM(2016)0194);
   la proposta di regolamento che modifica il regolamento (UE) 2016/399 per quanto riguarda l'uso del sistema di ingressi/uscite (COM(2016)0196).

  La Relazione programmatica contiene una serie di impegni ulteriori rispetto alle priorità indicate dalla Commissione nel settore giustizia e affari interni, con particolare riferimento al contrasto al terrorismo, alla criminalità organizzata e al cybercrime. Pag. 161
  In particolare, l'Italia intende dedicare un adeguato focus all'attuazione di misure di rafforzamento delle agenzie di law enforcement per la cooperazione e per la formazione (Europol e Cepol), e per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (Frontex).
  Per quanto riguarda specificamente il contrasto del terrorismo, è obiettivo del Governo rafforzare la collaborazione strategica tra i Paesi dell'Unione europea finalizzata allo sviluppo di progetti in materia di radicalizzazione ed estremismo violento.
  L'Italia intende inoltre assicurare il proprio supporto alle iniziative finalizzate al rafforzamento delle frontiere (con particolare riguardo all'attività di contrasto all'immigrazione irregolare e alla tratta degli esseri umani) e a progetti tesi a migliorare le capacità antiterrorismo dei Paesi terzi dell'area balcanica e nordafricana.
  Da ultimo, secondo la Relazione, anche per il 2017 rimarrà strategico l'obiettivo del contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e psicotrope, con particolare riguardo all'aumento e alla velocizzazione dello scambio dei dati di tipo info-investigativo con gli altri Stati membri e con le Agenzie dell'Unione e quelle internazionali.
  In materia di diritto sostanziale e cooperazione giudiziaria penale il Governo considera prioritarie, tra l'altro:
   la proposta di regolamento COM(2013)535 volta a riformare il quadro giuridico di Eurojust;
   la proposta di direttiva COM(2012)36 relativa alla lotta alla frode e alla protezione degli interessi finanziari dell'Unione europea (direttiva PIF);
   la proposta di direttiva COM(2013) 0618 per la fissazione di norme minime in ordine agli elementi costitutivi dei reati e delle sanzioni applicabili in materia di traffico di stupefacenti, anche con riferimento alle nuove sostanze psicoattive;
   la conclusione da parte dell'UE della convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

  In materia di cooperazione giudiziaria civile, si ricorda, infine, tra le priorità della Relazione programmatica del Governo italiano la proposta di regolamento COM(2016)411 volta a riformare il regolamento cosiddetto Bruxelles II relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale.
  Ampio spazio è dedicato dai documenti alle politiche della migrazione (8. Verso una nuova politica della migrazione – Un'Europa che protegge le nostre frontiere e attua una politica migratoria responsabile).
  Quanto alle nuove proposte, la Commissione europea presenterà un esame intermedio relativo all'attuazione dell'Agenda europea sulla migrazione (COM(2015)240) con l'intento di consolidare i diversi assi di intervento e stilare un bilancio orizzontale, compresa l'attuazione del nuovo quadro di partenariato in materia di migrazione con i Paesi terzi.
  La Commissione dichiara che per il 2017 intende:
    assicurare un sostegno diretto ai rifugiati e favorirne l'integrazione nelle comunità di accoglienza in Europa e nei Paesi terzi;
   migliorare la gestione della migrazione nelle zone di confine più esposte;
   lottare contro la tratta e il traffico dei migranti, in particolare dei minori non accompagnati;
   rimpatriare i migranti irregolari.

  Nella Relazione programmatica, il Governo italiano da parte sua annuncia di voler proseguire la propria azione volta a mantenere al centro dell'Agenda europea la necessità di una maggiore condivisione degli oneri nella gestione del fenomeno migratorio, sia per quanto riguarda i profili interni (gestione delle frontiere, riforma del sistema europeo di asilo, ricollocazione Pag. 162e reinsediamento) che per quelli esterni (partenariati con i Paesi terzi). Per quanto riguarda la gestione delle frontiere esterne dell'Unione europea, il Governo dichiara inoltre il proprio impegno affinché questa venga considerata come «una questione che non può essere rimessa esclusivamente a carico degli Stati membri maggiormente esposti ai flussi migratori».
  Diverse proposte di regolamento e direttiva sono quindi indicate come prioritarie dalla Commissione per quanto riguarda in particolare la riforma del sistema europeo comune di asilo. In particolare, merita ricordare la proposta di regolamento che istituisce l’«Eurodac» per il confronto delle impronte digitali e per l'identificazione di cittadini di Paesi terzi o apolidi il cui soggiorno è irregolare (COM(2016)272) e quelle in materia di qualifica di beneficiario di protezione internazionale (COM(2016)466) e di procedure comuni di protezione internazionale nell'Unione (COM(2016)467).
  Sul punto nella Relazione programmatica il Governo italiano dichiara di aver sempre sostenuto la necessità di una complessiva riforma del sistema europeo di asilo, «che fosse in grado di superare i limiti presenti nella vigente normativa, soprattutto per quanto riguarda l'onere sostenuto dai Paesi di primo ingresso».
  Obiettivo prioritario del Governo sarà inoltre quello di ottenere un maggiore impegno da parte degli altri Stati membri per quanto riguarda l'attuazione delle decisioni sulla ricollocazione (la decisione (UE) 2015/1523 e la decisione (UE) 2015/1601). Il Governo sottolinea che lo strumento del reinsediamento va sostenuto in quanto «mezzo efficace per disarticolare il modello affaristico dei trafficanti di esseri umani e quale concreto gesto di solidarietà verso quei Paesi terzi in prima linea nell'accoglienza di profughi dalle aree di crisi a loro prossime».
  Fra i suoi obiettivi, la Commissione segnala infine la necessità che vengano rapidamente adottate le misure per una corretta gestione della migrazione regolare, citando al riguardo la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente specializzati (cd. direttiva sulla «Carta blu») (COM(2016)378).
  In materia di politica estera e di difesa (9. Un ruolo più incisivo a livello mondiale – Un'Europa che protegge difende anche i nostri interessi oltre i confini), la Commissione dichiara che attraverso la strategia globale e la politica europea di vicinato riveduta, l'UE continuerà ad utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per sostenere i suoi partner lungo il percorso della stabilizzazione politica ed economica, delle riforme e dello sviluppo della resilienza, anche attraverso la politica di allargamento.
  Tuttavia, in un mondo sempre più conflittuale, il potere di persuasione non è sufficiente. Pertanto la Commissione presenterà entro la fine dell'anno un piano d'azione europeo in materia di difesa, che valuterà in che modo le politiche e gli strumenti dell'UE possano garantire che le industrie e le competenze dell'Europa siano in grado di realizzare le capacità di difesa individuate in relazione alle sfide attuali e future in materia di sicurezza.
  In seguito a ciò, la Commissione proporrà la creazione di un Fondo europeo di difesa per promuovere la ricerca e l'innovazione e contribuire al rafforzamento della base industriale e tecnologica di difesa europea, e per stimolare ulteriormente lo sviluppo di capacità di difesa essenziali.
  L'Unione europea, si dichiara inoltre nel Programma di lavoro, continuerà ad adoperarsi per risolvere i conflitti e le crisi in atto nel suo vicinato e oltre, e per contribuire alle iniziative in tal senso intraprese dalle Nazioni Unite e da altri attori internazionali. La Commissione e l'alto rappresentante adotteranno una strategia dell'UE per la Siria, che definirà le modalità con cui l'Europa potrà continuare a fornire assistenza umanitaria e contribuire alla transizione politica, alla stabilizzazione e alla ricostruzione, al fine di ricostruire una nazione pacifica e una società civile pluralistica e tollerante in Siria. Pag. 163
  Nella Relazione programmatica, il Governo italiano condivide l'opportunità di rafforzare l'approccio integrato alla gestione delle crisi internazionali e di sviluppare la capacità dei Paesi vicini di gestire in proprio i fenomeni che impattano sulla sicurezza dell'Europa.
  Saranno quindi sostenute le iniziative volte al rafforzamento della difesa europea, in complementarità con la NATO, con prioritaria attenzione al conflitto siriano, come anche al ristabilimento dell'unità e integrità territoriale in Iraq e al consolidamento delle istituzioni libiche.
  Si conferma quindi l'adesione del Governo italiano alla linea di sostegno all'integrità territoriale, sovranità ed indipendenza dell'Ucraina e di promozione di ogni occasione di dialogo diretto fra Ucraina e Russia.
  Il Governo intende inoltre incoraggiare l'azione dell'Alto rappresentante finalizzata a favorire la ripresa del dialogo tra le parti nell'ambito del Processo di pace in Medio Oriente, al fine di scongiurare l'affermazione di gruppi estremisti a Gaza e rilanciare la prospettiva dei due Stati.
  Il Governo sosterrà infine, nell'ambito del rafforzamento e della ridefinizione delle relazioni transatlantiche per effetto della Brexit, il dialogo UE-USA con la nuova Amministrazione appena insediatasi nei diversi settori di comune interesse.
  Il settore Sicurezza e Difesa sarà un fondamentale ambito di attuazione della Strategia globale della Unione europea per la Politica estera e di sicurezza. Per questo, il Governo sosterrà attivamente le iniziative di sviluppo di una difesa europea più strutturata, efficace e visibile, agendo in tre direzioni: istituzionale, delle capacità e degli incentivi finanziari comuni.
  Realizzare un'Unione di cambiamento democratico viene definita dalla Commissione «la più globale delle 10 priorità», sottolineandone l'urgenza (10. Un'Unione di cambiamento democratico – Un'Europa che si assume la responsabilità, ascolta e produce risultati concreti).
  Il futuro della Unione dipende, ad avviso della Commissione, dal saper garantire agli europei che l'UE è in grado di proteggerli, di dare loro forza e di difenderli, contribuendo alla costruzione di una prospettiva positiva e sostenibile per il loro futuro.
  I principi di una migliore regolamentazione e di una maggiore responsabilità e trasparenza continuano ad essere centrali in questa prospettiva. La Commissione opererà in stretta collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio per far sì che l'accordo interistituzionale «Legiferare meglio» sia pienamente attuato e applicato, e si impegnerà in negoziati costruttivi con entrambe le istituzioni sulla propria recente proposta di un registro per la trasparenza obbligatorio che riguardi il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione.
  Al fine di assicurare che gli atti giuridici dell'UE abbiano l'effetto auspicato, la Commissione intende intensificare gli sforzi per l'applicazione, l'attuazione e il rispetto del diritto dell'Unione europea. Questo include il pacchetto di misure per una migliore applicazione delle norme del mercato unico e, nel settore ambientale, una proposta REFIT per la semplificazione della rendicontazione ambientale a seguito del recente controllo dell'adeguatezza, così come misure volte a facilitare l'accesso alla giustizia e a garantire la conformità alla legislazione ambientale negli Stati membri.
  Quanto al tema della riforma delle pubbliche amministrazioni e semplificazione, nella Relazione programmatica il Governo si impegna:
    a sostenere le attività della rete informale EUPAN European Public Administration Network e assumerà la Presidenza del Comitato europeo per il dialogo sociale nelle Amministrazioni pubbliche centrali in qualità di Presidente del gruppo EUPAE (European Public Administration Employers);
    a consolidare l'intento di favorire il miglior utilizzo della mobilità europea dei pubblici dipendenti italiani. In particolare il Governo intende promuovere ulteriormente l'utilizzo dell'istituto degli Esperti nazionali distaccati (END), che consente ai funzionari italiani, per un periodo dai due Pag. 164ai sei anni di lavorare all'interno delle istituzioni europee;
    a rafforzare la cooperazione con gli Stati membri e le istituzioni dell'Unione europea per dare impulso all'attuazione dell'accordo «Legiferare meglio» nonché ad assicurare il rispetto delle conclusioni del Consiglio dell'UE del 26 maggio 2016 su legiferare meglio.

  La Relazione programmatica si sofferma inoltre su alcuni argomenti non affrontati dal programma di lavoro della Commissione.
  Richiama in particolare il tema della salute, sul quale il Governo si impegna a facilitare il processo di internazionalizzazione del Servizio sanitario nazionale promuovendo una partecipazione più competitiva ai programmi di finanziamento europeo per la ricerca. Specifico riferimento viene fatto al progetto «mattone internazionale», coordinato dal Governo assieme alle regioni Veneto e Toscana.
  Si prevede inoltre di sviluppare la partecipazione attiva e propositiva alle attività della Commissione europea in tema di programmazione sanitaria.
  Una molteplicità di interventi sono quindi previsti per il 2017 in tema di sicurezza alimentare.
  Alcune iniziative sono infine preannunciate dal Governo in tema di cultura e turismo.
  Di particolare interesse per la XIV Commissione le sezioni della Relazione programmatica dedicate alle strategie di comunicazione e formazione (Parte quarta) e al coordinamento nazionale delle politiche europee (Parte quinta).
  In ordine alle strategie di comunicazione e formazione, il Governo preannuncia diverse iniziative. Le priorità di comunicazione e di formazione in merito all'attività dell'Unione europea e alla partecipazione italiana all'UE si concentreranno innanzitutto sulla ricorrenza dei 60 anni dei Trattati di Roma, non solo nella data dell'anniversario (25 marzo 2017), ma per tutto il corso dell'anno.
  Per riaffermare la scelta europea dell'Italia e rilanciare il processo di integrazione a sessant'anni dai Trattati di Roma, la strategia di comunicazione – rivolta alla cittadinanza e in particolare alle nuove generazioni – sarà volta a sostenere e diffondere la consapevolezza e il valore aggiunto che implica l'appartenenza europea e sarà dedicata alla prosecuzione e al rilancio di azioni di sensibilizzazione e informazione che collegano il tema della cittadinanza con il rispetto di determinati diritti particolarmente incisivi per la cultura, l'integrità sociale, la qualità della vita e la dignità della persona, l'applicazione concreta delle norme europee e le principali opportunità offerte dal mercato unico.
  In una logica di maggior efficienza e di contenimento della spesa, si considera particolarmente strategico, per l'efficacia della comunicazione che il Governo intende proseguire, rafforzare le sinergie e le collaborazioni istituzionali, a partire da quelle con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e l'Ufficio di informazione del Parlamento europeo in Italia, anche attraverso specifici partenariati strategici.
  Nel 2017, inoltre, in occasione delle celebrazioni per i trenta anni del Programma «Erasmus» verrà realizzato uno specifico piano di comunicazione, promozione e valorizzazione del Programma stesso per dare visibilità e valorizzare l'intero quadro della cooperazione comunitaria nel settore dell'istruzione.
  Quanto al coordinamento nazionale delle politiche europee, il Governo intende innanzitutto proseguire l'azione di coordinamento tesa ad assicurare l'efficace partecipazione dell'Italia ai processi decisionali dell'Unione Europea attraverso il rafforzamento della governance nazionale. Per tali finalità lo strumento fondamentale, che il Governo intende continuare ad utilizzare e rafforzare è il Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) che svolge un consolidato ruolo di fulcro dei processi decisionali nazionali sulle politiche europee, mediante un'attività di coordinamento, di indirizzo e di impulso politico su materie trasversali e strategiche per il Paese.Pag. 165
  Il Governo si dichiara inoltre impegnato a consolidare la rete dei Nuclei di valutazione degli atti dell'Unione europea, attraverso un sempre più stretto raccordo tra il ruolo di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche europee e le competenze settoriali delle amministrazioni statali e regionali.
  Riguardo all'attività di coordinamento e monitoraggio il Governo intende inoltre garantire una puntuale informazione al Parlamento durante la fase di formazione degli atti dell'Unione europea, attraverso il rafforzamento del ruolo dei nuclei di valutazione nell'attività di analisi e redazione dei documenti previsti dall'articolo 6 della legge 234/2012.
  Quanto alla prevenzione e soluzione delle infrazioni al diritto UE, Il Governo intende:
   proseguire nell'azione di rafforzamento della prevenzione delle infrazioni;
   intensificare le attività per la migliore soluzione dei casi pendenti;
   proseguire nelle iniziative ai fini della chiusura di alcuni casi, anche attraverso il rafforzamento del dialogo e la partecipazione ad incontri con la Commissione europea.

  Ricorda in proposito che al 20 novembre 2016, le procedure d'infrazione pendenti erano 71, di cui 57 per violazione del diritto dell'Unione e 14 per mancato recepimento di direttive.
  La riduzione delle procedure d'infrazione resta obiettivo prioritario dell'azione del Governo da attuarsi, da un lato, con il rafforzamento delle attività di prevenzione delle infrazioni e, dall'altro, con l'individuazione di specifiche iniziative capaci di chiudere, nel migliore dei modi, i casi pendenti.
  In primo luogo, il Governo intende continuare ad attivare gli strumenti normativi previsti dalla Legge 234/2012, primi fra tutti il Disegno di Legge di Delegazione europea e il Disegno di Legge europea.
  Il Governo intende utilizzare il Disegno di Legge europea anche in chiave preventiva con riguardo ai c.d. casi EU Pilot, al fine di risolvere i problemi di non conformità col diritto UE, contestati dalla Commissione europea, prima che questi diano origine all'apertura formale di procedure d'infrazione a carico dell'Italia.
  In secondo luogo, il Governo intende proseguire nell'azione di rafforzamento della prevenzione delle infrazioni e della risoluzione di quelle pendenti, garantendo il coordinamento delle amministrazioni centrali e locali nonché l'attività di assistenza e vigilanza delle amministrazioni competenti per materia, favorendo il confronto con i Servizi europei per il superamento delle criticità in ordine alla compatibilità col diritto UE.
  Per quanto riguarda le procedure d'infrazione per mancato recepimento di direttive europee, oltre alla già citata Legge di Delegazione europea, che il Governo intende presentare a cadenza semestrale, si intende proseguire nel rafforzamento dell'attività di controllo centralizzato del rispetto da parte delle singole Amministrazioni del termine di recepimento delle direttive da attuare in via amministrativa.
  In ordine alle necessità di adeguamento del diritto interno al diritto UE, il Governo preannuncia che nel 2017, in attuazione della predetta legge n. 234 del 2012, saranno emanate la legge di delegazione europea 2016 e la legge europea 2016-bis.
  Inoltre, saranno avviati i lavori per l'adozione delle medesime leggi riferite all'anno 2017.

  Michele BORDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.