CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 gennaio 2017
754.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 107

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 gennaio 2017. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno.
C. 4200 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 gennaio 2017.

  Ludovico VICO (PD), relatore, desidera ribadire l'importanza per la Commissione di esprimere il parere anche sul testo base del provvedimento in esame che ricorda, non senza rammarico, avrebbe dovuto essere assegnato in sede referente anche alla Commissione Attività produttive in quanto investita per molti aspetti dalle disposizioni ivi contenute. Con riferimento ai contenuti della proposta di parere che si accinge ad illustrare, evidenzia come essa si basi anche sugli elementi acquisiti nel corso delle audizioni svolte presso la V Commissione Bilancio. A tale particolare riguardo, sottolinea come la sua partecipazione a tale fase istruttoria sia stata assolutamente necessaria.
  Passando, quindi, ai contenuti della proposta di parere, che si limita ad affrontare le principali questioni rientranti negli ambiti di competenza della Commissione Attività produttive, segnala di aver inserito due osservazioni riferite all'opportunità Pag. 108di introdurre modifiche alla disciplina del credito di imposta per gli investimenti nel Sud al fine di aumentarne il cosiddetto tiraggio; la seconda osservazione riguarda la possibilità di introdurre criteri più definiti circa le modalità e le finalità di assegnazione delle risorse per il piano destinato alle attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie dei comuni disagiati. Illustra, quindi, la proposta di parere (vedi allegato 1).

  Andrea VALLASCAS (M5S), intervenendo per dichiarazione di voto, esprime un orientamento decisamente contrario sia sul provvedimento in esame, anche sulla base delle risultanze emerse dalle audizioni. A nome del suo gruppo preannuncia pertanto il voto contrario sulla proposta di parere elaborata dal relatore, auspicando che il Parlamento abbia la possibilità di apportare modifiche migliorative al testo in esame.

  Gianluca BENAMATI (PD) ringrazia il relatore per il lavoro svolto che testimonia anche la rilevanza delle questioni emerse nel corso delle audizioni svolte. Nell'esprimere un forte rammarico per la mancata assegnazione in sede referente del decreto-legge in esame, preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore.

Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza.
C. 3671-bis Governo e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 24 gennaio 2017.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che la Commissione dovrà esprimere il prescritto parere sul provvedimento in titolo nella seduta già prevista per la giornata di domani.

  Luigi TARANTO (PD), relatore, preannuncia che sta elaborando una proposta di parere che verrà distribuita ai colleghi non appena ultimata.
  Desidera anticipare, in questa fase del dibattito, alcune delle questioni più rilevanti che intende inserire nella proposta di parere. Innanzitutto, ritiene opportuno che la Commissione di merito proceda ad espungere dal testo i riferimenti alla riforma dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi e alle conseguenti competenze del Ministro dello sviluppo economico.
  Con riferimento all'articolo 4, andrebbe valutata l'opportunità di prevedere che la segnalazione da parte dell'organismo di composizione della crisi dell'esito negativo delle trattative intervenga solo qualora il mancato raggiungimento di una soluzione concordata sia dovuta a inerzia o ostruzionismo del debitore. Inoltre, ritiene opportuno valutare che la segnalazione da parte dei creditori pubblici qualificati sia in una prima fase indirizzata agli organi di controllo della società o in mancanza al competente organismo di composizione della crisi. Per quanto riguarda l'articolo 6, la Commissione di merito dovrebbe valutare l'opportunità di eliminare la previsione concernente i «casi» di legittimazione del terzo a promuovere la procedura di concordato preventivo, ovvero di precisare detti «casi» facendo riferimento alla legittimazione del creditore e/o a proposte e piani capaci di consentire una significativa soddisfazione dei creditori. Sempre in riferimento all'articolo 6, comma 1, alla lettera f) la Commissione di merito dovrebbe valutare l'opportunità di meglio precisare criteri e modalità di composizione dei poteri dei tribunali in materia di valutazione e di verifica della fattibilità anche economica del piano concordatario. Riguardo alle disposizioni di cui all'articolo 11, comma 1, lettera a), andrebbe valutata l'opportunità del coordinamento delle suddette disposizioni con il pegno mobiliare non possessorio già introdotto Pag. 109nell'ordinamento dall'articolo 1 del decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59. In merito all'articolo 13, sarebbe opportuno meglio precisare il concetto di «assetti organizzativi adeguati per la rilevazione tempestiva della crisi e della perdita della continuità aziendale», anche rapportandolo alle dimensioni delle attività di impresa. Infine, con riferimento all'articolo 14, in materia di liquidazione coatta amministrativa, la Commissione di merito potrebbe valutare l'opportunità di prevedere specifiche modalità di intervento dell'Autorità di vigilanza sulle cooperative per la gestione commissariale della crisi.

  Salvatore MATARRESE (CI) preliminarmente sottolinea come nella riforma delle procedure concorsuali l'elemento tempo sia un fattore determinante a causa delle notevoli lungaggini amministrative che attualmente inficiano l'efficacia delle procedure medesime. Altro elemento da valutare con attenzione riguarda il costo delle procedure, per ridurre il quale sarebbe determinante indicare parametri definiti.
  Segnala altresì alcuni aspetti problematici derivanti dall'inserimento nel testo del nuovo articolo 11-bis introdotto dalla Commissione di merito, relativo al ruolo di garanzia attribuito ai notai in sede di contratto preliminare di compravendita, avente ad oggetto il trasferimento non immediato di un immobile da costruire, che si prevede sia redatto nella forma dell'atto pubblico e della scrittura privata autenticata. Al riguardo, osserva come tale norma, seppur condivisibile nelle sue finalità, appaia tuttavia estranea al contenuto della presente riforma. A ciò occorre aggiungere che le maggiori criticità delle norme che prevedono idonee garanzie in favore di acquirenti di immobili da costruire riguardino per lo più la difficoltà per le imprese di ottenere dalle banche e dalle compagnie di assicurazione una fideiussione unica. Auspica pertanto che il relatore voglia inserire nella proposta di parere un'ulteriore osservazione che preveda l'introduzione di principi di delega che agevolino il rilascio della fideiussione, nonché della polizza assicurativa indennitaria disciplinate rispettivamente dall'articolo 2 e dall'articolo 4 del decreto legislativo n. 122 del 2005. In conclusione, ribadisce quindi l'importanza del fattore tempo nella riforma delle procedure concorsuali, nonché l'estraneità delle disposizioni contenute nel nuovo articolo 11-bis che, a suo giudizio, potrebbe determinare di fatto un aggravamento delle procedure con conseguente penalizzazione per le attività delle imprese.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 25 gennaio 2017. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. — Interviene la sottosegretaria di Stato ai beni e alle attività culturali e al turismo Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 14.30.

Schema del piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, per il periodo 2017-2022.
Atto n. 372.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 19 gennaio 2017.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, illustra la proposta di parere sul documento in titolo (vedi allegato 2), che è stata redatta sulla base delle indicazioni provenienti dai diversi gruppi parlamentari. Auspica quindi che il Governo possa recepire in massima parte le osservazioni ivi contenute. Propone pertanto, anche in considerazione dell'andamento dei lavori dell'Aula, di convocare una seduta della Pag. 110Commissione al termine delle votazioni pomeridiane.

  Mattia FANTINATI (M5S) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore che ha elaborato un parere assai articolato; trova però alquanto paradossale che il relatore abbia voluto di fatto inserire nella proposta di parere numerosi temi ulteriori rispetto ai contenuti del Piano strategico elaborato dal Governo. Esprime quindi notevoli perplessità circa il contenuto delle osservazioni di cui alla lettera c) che prevede misure concrete per le zone particolarmente colpite dagli ultimi eventi sismici. Su tale questione, ritiene che ci siano molte altre zone del territorio italiano e molte altre città che avrebbero bisogno di azioni e misure di rilancio dell'offerta turistica. In conclusione, dal momento che è stata elaborata una proposta di parere molto articolata rispetto ai contenuti del piano strategico, si chiede come la Commissione possa esprimere senza riserve un parere favorevole sul piano medesimo piuttosto che evidenziarne le evidenti carenze di contenuto.

  Lorenzo BECATTINI (PD), nel sottolineare come il piano strategico sul turismo rappresenti un nuovo strumento di politica di rilancio del settore, desidera rilevare alcune questioni che a suo giudizio andrebbero tenute nella dovuta considerazione al fine di migliorare l'azione del Governo in materia di politica di promozione del turismo. Innanzitutto, occorre evitare di ripetere errori già commessi in passato nell'attribuire una competenza autonoma alle regioni in materia di promozione turistica e al riguardo giudica con favore le linee guida elaborate da parte del Governo. Ricorda altri errori commessi, come ad esempio quello dell'elaborazione del sito «very bello», scelta che certamente non ha aiutato ad accrescere la credibilità delle politiche sul turismo da mettere in campo. Altri temi assai rilevanti da non trascurare riguardano gli interventi volti al miglioramento dell'efficienza energetica delle imprese turistiche, la qualità dell'accoglienza e dell'offerta turistica, nonché gli investimenti necessari per garantire una migliore ed efficace digitalizzazione dei servizi e delle attività proprie del settore turistico. Ricorda, infine, come anche il cinema possa rappresentare un valido strumento di promozione turistica. In conclusione, ribadisce come il piano strategico del turismo rappresenti una preziosa occasione per rilanciare il settore del turismo in Italia.

  Ludovico VICO (PD) desidera lasciare agli atti quella che rappresenta la questione centrale che prima o poi dovrà essere affrontata con serietà e cioè che il turismo rappresenta un'attività industriale vera e propria. In questo contesto, il piano strategico in esame, volto a migliorare l'offerta turistica, deve avere le caratteristiche di un vero piano industriale. Al riguardo, non ritiene che gli interventi relativi a Industria 4.0 possano effettivamente rappresentare misure di espansione nel settore del turismo. Nel complesso, ritiene che il piano strategico del Governo offra certamente spunti importanti e che confermi come il turismo sia parte integrante di una efficiente politica industriale.

  Lorenzo BASSO (PD concorda sull'importanza delle politiche di valorizzazione dei beni culturali e dell'offerta turistica: al riguardo, ritiene opportuno un utilizzo maggiore delle tecnologie. Rileva, altresì, che strumenti normativi come il cosiddetto Art bonus possano rappresentare strumenti efficaci che devono poter comprendere anche interventi aventi mere finalità commerciali.

  Luigi TARANTO (PD) desidera svolgere alcune osservazioni puntuali che riguardano la proposta di parere presentata dal relatore. Innanzitutto ritiene che la questione centrale sia rappresentata dalla necessità di rivedere i vecchi modelli di politica industriale e di come tale revisione debba essere attuata. In questo senso, il rilancio della politica di promozione dell'offerta turistica deve essere attuata anche Pag. 111attraverso una scelta adeguata dei termini da utilizzare. In questo contesto, sottolinea come andrebbe meglio esplicitata la finalità dell'integrazione delle politiche di promozione con quelle di valorizzazione turistica tra settore manifatturiero ed industriale. Ritiene altresì che vada meglio specificato quanto contenuto nella lettera b) della proposta di parere che prevede il coinvolgimento del MIBACT nella cabina di regia del piano nazionale Industria 4.0. Inoltre, ritiene che il riferimento esplicito alla sharing economy come fattore cruciale di rilancio delle politiche del turismo sia eccessivamente confidente, ferma restando la necessità di rendere trasparenti le procedure che regolano le attività delle strutture ricettive coinvolte nella citata sharing economy.

  Gianluca BENAMATI (PD) sottolinea, preliminarmente, come il relatore nella redazione della proposta di parere si sia confrontato con gli altri gruppi parlamentari. L'impianto della proposta di parere è certamente condivisibile, in quanto contiene temi direttamente riconducibili al contenuto del piano strategico del Governo, ma certamente è possibile operare alcuni miglioramenti e approfondimenti delle questioni evidenziate. In questo contesto, segnala, senz'altro, l'opportunità di alcune modifiche relative alla formulazione delle osservazioni di cui alla lettera b) e alla lettera c) al fine di comprenderne meglio la portata, condivide le considerazioni svolte dal collega Basso in ordine ad un rafforzamento dello strumento del cosiddetto Art bonus che potrebbe essere utilmente esteso anche per la valorizzazione dei siti culturali. Auspica pertanto che sulle questioni da lui evidenziate sia possibile apportare le conseguenti modifiche al testo della proposta di parere, che potrebbe anche essere votata nella seduta da convocare nella serata di oggi.

  Tiziano ARLOTTI (PD) ringrazia il relatore per il prezioso lavoro svolto e per aver accolto le osservazioni da lui stesso avanzate e ritiene che la proposta di parere preveda un rafforzamento delle azioni più importanti che sono previste nel piano strategico del Governo. Ritiene, in particolare, che sia quanto mai opportuno prevedere azioni volte a contrastare il deterioramento dell'immagine dell'attività turistica delle zone colpite dagli eventi sismici e meteorologici, individuando gli strumenti più idonei da attivare solo nelle ipotesi del verificarsi di situazioni di emergenza.

  Ludovico VICO (PD) sottolinea come non riesce a comprendere del tutto la portata delle azioni previste dalla lettera c) della proposta di parere citate dal collega Arlotti e ritiene andrebbero meglio definite le modalità e gli strumenti di intervento conseguenti al verificarsi di situazioni eccezionali.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, ricorda come rispetto agli eventi calamitosi, all'estero si invitano i turisti a non recarsi nelle zone direttamente coinvolte.

  Tiziano ARLOTTI (PD) preannuncia che su tale rilevante questione intende presentare una risoluzione da sottoporre all'esame della Commissione.

  Mattia FANTINATI (M5S) evidenzia come, alla luce dell'acceso dibattito volto ad evidenziare la numerose questioni da inserire nella proposta di parere, non sia del tutto auspicabile procedere alla votazione nella seduta che si vorrebbe convocare al termine dei lavori pomeridiani dell'Aula. Sottolinea come sia la stessa maggioranza a proporre in questa sede rilevanti modifiche alla proposta di parere.

  Gianluca BENAMATI (PD) sottolinea come le modifiche da lui proposte riguardino esclusivamente alcuni punti specifici e non sono volte a modificare l'impianto complessivo della proposta di parere.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, nel condividere le osservazioni del collega Benamati, ritiene per altro vi siano altri temi rilevanti emersi nel dibattito Pag. 112odierno, come ad esempio quello dell'efficientamento energetico delle strutture turistiche proposto dal collega Becattini. In ogni caso, sottolinea come il documento elaborato preveda sostanzialmente un parere favorevole e le osservazioni previste potranno anche essere oggetto dei piani attuativi che verranno emanati successivamente dal Governo.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI desidera ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nel dibattito odierno, nonché coloro che hanno offerto il contributo nella predisposizione del piano strategico a cominciare dalle regioni. Più in generale, ritiene che le osservazioni contenute nella proposta di parere elaborata dal relatore siano condivisibili ma ricorda alla Commissione che è previsto un piano annuale attuativo delle misure contenute nel Piano strategico. Desidera, altresì, attirare l'attenzione della Commissione sui contenuti della lettera a) della proposta di parere che riguarda la riserva di una quota di risorse finanziarie e l'istituzione di un fondo di garanzia ad hoc che purtroppo ha ricevuto il parere negativo da parte del MISE. Per quanto riguarda le iniziative di sostegno alle zone colpite dai recenti eventi sismici e meteorologici, preannuncia che il Governo sta lavorando in stretto contatto con le regioni coinvolte.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, preannuncia alla Commissione la sua intenzione di inviare prima della seduta pomeridiana la nuova proposta di parere, nella quale saranno inserite le proposte di modifica emerse dal dibattito odierno.

  Mattia FANTINATI (M5S) stigmatizza l'insistenza del presidente, relatore, a voler procedere alla votazione della proposta di parere nella giornata di oggi, nonostante siano state avanzate numerose proposte di modifiche.

  Ludovico VICO (PD) non ritiene che le modifiche proposte debbano indurre la Commissione a riprendere una discussione nel merito che deve considerarsi conclusa e ritiene si possa procedere senz'altro alla votazione del parere.

  Davide CRIPPA (M5S) evidenzia come, in base alla convocazione dei lavori, per oggi non era prevista la votazione del documento in esame. Al riguardo, ritiene che andrebbe convocato l'ufficio di presidenza, al fine di deliberare l'inserimento in calendario di un'ulteriore seduta.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, ricorda come in qualità di presidente avesse proposto egli stesso nella seduta di ieri un'ulteriore fase di dibattito nel merito nella giornata di oggi. Ritiene che la Commissione possa serenamente convocarsi stasera e valutare l'opportunità di procedere alla votazione del parere.

  Gianluca BENAMATI (PD) concorda con il presidente circa l'opportunità di valutare, dopo aver esaminato quella che sarà la nuova proposta di parere, se vi siano le condizioni per votare il documento nella serata di oggi.

  Gabriella GIAMMANCO (FI-PdL) ritiene innanzitutto come il parere potrebbe avere maggiore forza ed efficacia se le osservazioni fossero trasformate in vere e proprie condizioni. Sulla base di quanto dichiarato dalla sottosegretaria Bianchi, sarebbe peraltro opportuno espungere dal testo l'osservazione di cui alla lettera a) in tema di fondo di garanzia. Quanto alla tempistica circa la votazione della proposta di parere, ritiene che quest'ultima possa essere votata nella seduta già prevista nel calendario dei lavori della Commissione per la giornata di domani.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che il presidente Abrignani si possa trovare in una situazione di conflitto di interessi essendo anche il relatore del documento in esame, soprattutto nell'ipotesi in cui venga convocata una riunione dell'ufficio di presidenza per decidere eventuale modifiche del calendario dei lavori della Commissione.

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  Gianluca BENAMATI (PD) non condivide il giudizio espresso dal collega Crippa circa una ipotetica situazione di conflitto di interessi in cui si troverebbe il presidente Abrignani. Ciononostante, ritiene auspicabile che tutti i gruppi possano disporre della nuova proposta di parere entro il pomeriggio di oggi, il cui voto potrebbe essere in ogni caso rinviato alla seduta già prevista per domani.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, preannunciando che sarà sua cura inviare quanto prima ai componenti la Commissione la nuova proposta di parere che tenga conto del dibattito appena conclusosi.

  La seduta termina alle 15.40.

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