CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 dicembre 2016
743.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 67

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 dicembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI.

  La seduta comincia alle 13.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, comunica che a decorrere dal 14 dicembre 2016 i deputati Paola Boldrini, Bonomo e Lodolini cessano di far parte della Commissione ed entrano a farne parte i deputati Faraone, Velo e Giacomelli.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Pag. 68

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Esecutivo della Repubblica dell'Angola, fatto a Roma il 19 novembre 2013.
C. 3946 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2016.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, avverte che la Conferenza dei presidenti di gruppo riunitasi oggi ha previsto la discussione del provvedimento in Assemblea a partire dalla ripresa dei lavori a gennaio 2017 e che la Commissione di merito ne concluderà l'esame in sede referente nella seduta di domani.
  Ricorda, quindi, che il Governo non può essere presente alla seduta, in quanto al momento non sono stati ancora nominati i sottosegretari. Avverte infine che, poiché la deputata Bonomo non fa più parte della Commissione, assumerà egli stesso le funzioni di relatore.
  Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1), nelle cui premesse viene evidenziato che tra gli ambiti della cooperazione ci sono temi come le missioni di pace e lo sminamento. Quanto alle forme di collaborazione previste dalla ratifica, ricorda che sono di due tipi: la prima, regolata dall'articolo 3 dell'Accordo, prevede in sostanza incontri tra militari italiani ed angolani, e rappresenta quindi un'occasione per far conoscere i principi costituzionali cui si ispira l'attività delle Forze armate italiane; la seconda, regolata dall'articolo 8, prevede cooperazioni nel settore degli armamenti. Al riguardo osserva che si tratta di una cooperazione soltanto possibile, che tale cooperazione deve comunque avvenire in conformità con le rispettive normative nazionali e che, nell'ipotesi di cessione di materiali di armamento dall'Italia all'Angola, l'eventuale riesportazione verso Paesi terzi può essere effettuata solo con il preventivo benestare dell'Italia. A parte questo, l'articolo 13 prevede che ciascuna delle parti possa sospendere o terminare la cooperazione qualora vi sia un cambiamento nelle condizioni esistenti.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) preannuncia il proprio voto contrario.

  Antonino MOSCATT (PD), condividendo la proposta di parere del presidente, anche a nome del gruppo del Partito democratico, preannuncia il voto favorevole.

  Michele PIRAS (SI-SEL) preannuncia il voto contrario del gruppo di SI-SEL.

  Rosanna SCOPELLITI (AP-NCD-CpI) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.

  Tatiana BASILIO (M5S) preannuncia il voto contrario da parte del Movimento 5 Stelle.

  Giovanna PETRENGA (FdI-AN) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.

  Marco MARCOLIN (SC-ALA CLP-MAIE) preannuncia il proprio voto favorevole.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo al Trattato del Nord Atlantico sull'adesione del Montenegro, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2016.
C. 4108 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pag. 69

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, introduce l'esame del disegno di legge osservando che l'articolo 10 del Trattato di Washington disciplina l'adesione di nuovi membri all'Alleanza atlantica e, in particolare, prevede che gli Stati membri, previo accordo unanime, possono invitare a far parte della NATO ogni altro Stato europeo in grado di contribuire alla sicurezza della regione e di favorire lo sviluppo dei principi sanciti nel Trattato istitutivo. Rileva, inoltre, che nella medesima norma è delineata sinteticamente anche la procedura di ammissione.
  Ricorda, quindi, che nell'aprile 2008 – nel primo Vertice della NATO svolto in un paese dell'est, e precisamente a Bucarest – venne formulato l'invito all'adesione nei confronti dell'Albania e della Croazia, ipotizzandosi l'allargamento dell'Alleanza alla Repubblica macedone e anche l'ingresso di Serbia, Bosnia e Montenegro. Come noto, l'adesione dell'Albania e della Croazia si realizzò l'anno successivo mentre, in occasione della riunione dei Ministri degli affari esteri dei Paesi della NATO svoltasi il 2 dicembre 2015, è stata formalizzata la volontà politica degli Stati membri di accogliere il Montenegro nell'Alleanza. Il Protocollo in esame, firmato dai 28 Paesi alleati nella riunione dei Ministri degli esteri del 19 maggio 2016, rappresenta dunque il passo conseguente a questa manifestazione di volontà politica.
  Segnala, poi, che il testo del Protocollo, che stabilisce unicamente i tempi e le modalità dell'adesione del Montenegro nell'Alleanza Atlantica, si compone di un preambolo e di tre articoli. Una volta concluso il percorso di ratifica da parte di tutti i Paesi alleati, il Montenegro diventerà ufficialmente il ventinovesimo Stato membro dell'Alleanza.
  Entrando nel merito dell'Accordo si sofferma, in particolare, sull'articolo 1 evidenziando che tale disposizione prevede che, dopo l'entrata in vigore dei Protocollo, il Segretario generale della NATO, a nome di tutti i Paesi membri, inviti il Governo del Montenegro ad accedere al Trattato dell'Atlantico del Nord. Successivamente, come precisato ai sensi dell'articolo 10 del Trattato istitutivo, il Montenegro diverrà parte della NATO con il deposito dello strumento di adesione al Trattato stesso presso il Governo degli Stati Uniti d'America.
  L'articolo 2 riguarda l'entrata in vigore del Protocollo, che viene subordinata al momento in cui tutti i Paesi membri avranno notificato la loro approvazione al Governo degli Stati Uniti d'America.
  Infine, l'articolo 3 stabilisce che il Protocollo, redatto in lingua francese e in lingua inglese, sarà depositato presso gli archivi del Governo degli Stati Uniti d'America.
  In conclusione, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2) sottolineando che il disegno di legge è stato già approvato in prima lettura dal Senato lo scorso 18 ottobre.

  Carlo GALLI (SI-SEL) osserva che l'ingresso del Montenegro nella NATO costituisce una ulteriore espansione dell'Alleanza nell'area balcanica, che accentua ancora di più le tensioni esistenti tra la NATO e la Russia. Non ritenendo che tale politica sia utile alla pace e alla distensione dei rapporti con la Russia, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/Čubnica nel settore V del confine, fatto a Trieste il 4 dicembre 2014.
C. 4109 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pag. 70

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, rileva che il disegno di legge in esame autorizza la ratifica e dà esecuzione all'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/Čubnica nel settore V del confine, fatto a Trieste il 4 dicembre 2014. Segnala, quindi, che il provvedimento è stato già approvato dall'Assemblea del Senato nella seduta dello scorso 18 ottobre 2016.
  Come evidenziato nella relazione governativa che accompagna il disegno di legge presentato presso l'altro ramo del Parlamento, l'Accordo modifica la vigente Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Slovenia per la manutenzione del confine di Stato, firmata a Roma il 7 marzo 2007, e ratificata con la legge n. 210, del 19 novembre 2010. Tale modifica – il cui scopo è quello di continuare a far coincidere la linea del confine di Stato fra i comuni di San Floriano del Collio (in provincia di Gorizia) e di Obcina Brda (in Slovenia) con la mediana del torrente Barbucina/Čubnica – si è resa necessaria in quanto la Commissione mista per la manutenzione del confine di Stato ha preso atto che nel tratto dove la linea del confine di Stato è definita «mediana del torrente Barbucina», la stessa era stata modificata a seguito di lavori di regimentazione del torrente effettuati di comune accordo fra i comuni limitrofi dei due Paesi.
  Ciò premesso, evidenzia che l'Accordo, composto da 4 articoli, prevede, all'articolo 1, una rettifica del tracciato del confine di Stato, in modo da far coincidere quest'ultimo con la linea mediana del torrente regimentato.
  Ai sensi dell'articolo 2, tale rettifica dovrà essere attuata attraverso uno scambio di superfici equivalenti lungo il tratto considerato, nell'entità riportata nelle planimetrie allegate all'Accordo stesso. Anche le aree delle superfici da scambiare sono riepilogate in un'apposita tabella allegata all'Accordo, di cui costituisce parte integrante, unitamente alle citate planimetrie. Al fine di dare attuazione alla concordata modifica del tracciato del confine i due Paesi, secondo quanto previsto dal comma 4 dell'articolo 2, dovranno provvedere ad eseguire i lavori per la demarcazione dei termini di confine, che consisteranno, per la parte italiana, nello spostamento di due cippi. Su tale disposizione si focalizza l'interesse della nostra Commissione dal momento che gli oneri relativi a tali lavori – che peraltro riguardano opere di lievissima entità – sono destinati a trovare copertura nello stanziamento annuale per la manutenzione del confine previsto dall'articolo 3 della legge n. 210 del 2010, attualmente allocato nel capitolo 1171 dello stato di previsione del Ministero della difesa. All'aggiornamento della documentazione ufficiale del confine di Stato provvederà l'Istituto geografico militare con le risorse ordinariamente disponibili, trattandosi di attività che rientra tra le competenze istituzionali dell'ente.
  L'articolo 3 stabilisce che ulteriori variazioni del corso del torrente Barbucina/Čubnica non influenzeranno il nuovo tracciato del confine di Stato, come definito dal precedente articolo 1.
  Infine, l'articolo 4 stabilisce che l'Accordo non potrà formare oggetto di denuncia ed entrerà in vigore nel giorno dello scambio degli strumenti di ratifica, che ciascuno Stato effettuerà in conformità alle proprie norme costituzionali.
  Tutto ciò considerato, propone di esprimere un parere favorevole (vedi allegato 3).

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) chiede al relatore di chiarire quali siano gli effetti prodotti dai lavori di regimentazione del torrente sulle porzioni di territorio interessate dal mutamento del confine. In particolare, esprime il timore che la modifica del confine comporti una riduzione del territorio italiano, la qual cosa potrebbe suscitare a livello locale delle contestazioni.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, precisa che, come chiarito Pag. 71dall'articolo 2 dell'Accordo, la rettifica del confine è attuata attraverso uno scambio di superfici equivalenti.

  Giorgio ZANIN (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) preannuncia la sua astensione dalla votazione.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.50.

Pag. 72