CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 dicembre 2016
741.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 52

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 dicembre 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.40.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che l'onorevole Luigi Casero, appartenente al gruppo Area Popolare-NCD-Centristi per l'Italia, è entrato a far parte della Commissione.
  L'onorevole Andrea Causin, appartenente al medesimo gruppo, ha invece cessato di farne parte.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016.
C. 4151 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

  Giorgio BRANDOLIN (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in esame concerne la ratifica di trattati tra la Repubblica Pag. 53italiana e la Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. In particolare, sono oggetto di ratifica l'Accordo stipulato a Parigi il 24 febbraio 2015, nonché il Protocollo addizionale, previsto dall'articolo 3 del citato Accordo, concernente le modalità applicative del precedente Accordo italo-francese del 30 gennaio 2012, nella parte (articolo 18) che riguardava la ripartizione dei costi dell'opera tra Italia e Francia, onde tener conto dell'attualizzazione monetaria e dell'evoluzione dei costi dei fattori produttivi. Tale Protocollo recepisce l'Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016 e l'annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016.
  La relazione introduttiva che accompagna il disegno di legge ribadisce l'importanza della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, e in particolare della sezione transfrontaliera.
  Il progetto definitivo prevede una parte comune italo francese che comprende un tunnel di base di 57 km, da Saint Jean de Maurienne a Susa/Bussoleno, con due gallerie indipendenti a singolo binario con rami di comunicazione, che trasformerà l'attuale tratta di valico in una linea di pianura ed una sezione all'aperto di circa 3 km nella piana di Susa.
  Evidenzia, al riguardo, come tale opera ridurrà l'impatto ambientale e migliorerà in modo notevole l'efficienza energetica soprattutto per i pesanti treni merci che potranno usufruire di una linea ferroviaria con minimi dislivelli. La sezione transfrontaliera sarà collocata in territorio italiano per circa 17 km, di cui 12,5 in galleria, dalla frontiera fino a Bussoleno (Susa), e include il Tunnel di base, il Nodo di Susa, il tunnel dell'interconnessione alla linea storica Torino Modane di 2,1 km e l'interconnessione all'entrata della stazione di Bussoleno.
  Ricorda che la linea Alta Velocità Torino-Lione si inserisce nel corridoio Mediterraneo della Rete transeuropea dei trasporti TEN-T (Trans-European Networks-Transport), un tempo denominato «Corridoio 5» e adesso ribattezzato «Corridoio 3», che collega la Penisola iberica con il confine ungaro-ucraino. Nell'ottobre 2011 l'Unione europea – nell'ambito dell'aggiornamento e sviluppo della rete infrastrutturale TEN-T – ha prospettato la creazione di una rete articolata in due livelli: una rete centrale a livello UE, da realizzare entro il 2030, basata su un approccio per corridoi, ed una rete globale, da realizzare entro il 2050, che comprenderà infrastrutture a livello nazionale e regionale. In tale prospettiva l'Unione europea ha deciso di intervenire mediante cofinanziamento nella realizzazione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione, sottoscrivendo il 1o dicembre 2015 un Grant Agreement che prevede il finanziamento europeo, fino al 2019, del 40 per cento del costo delle opere.
  L'Accordo del 24 febbraio 2015 si compone di un Preambolo e di sette articoli.
  L'articolo 1 contiene l'impegno delle Parti ad avviare la realizzazione dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della Torino-Lione, nonché l'impegno delle Parti di affidare la realizzazione dei lavori al Promotore pubblico istituito il 23 febbraio 2015 con la denominazione «Tunnel Euralpin Lyon Turin SaS» (TELT).
  Con l'articolo 2 le Parti ribadiscono l'impegno alla lotta contro ogni infiltrazione di tipo mafioso negli appalti pubblici e nella loro esecuzione, in primis dotando il Promotore pubblico di un Regolamento dei contratti estremamente rigoroso al riguardo.
  L'articolo 3 è dedicato all'applicazione dell'articolo 18 dell'Accordo del 30 gennaio 2012 (che, come detto, riguardava la ripartizione dei costi dell'opera tra Italia e Francia), e rinvia sostanzialmente al Protocollo addizionale anch'esso oggetto del disegno di legge in esame; dopo l'entrata in vigore del Protocollo addizionale il Promotore pubblico potrà dare corso all'aggiudicazione degli appalti per i lavori definitivi. Il Protocollo addizionale contiene tra l'altro la validazione del costo certificato del progetto.
  L'articolo 4, in riferimento ai lavori che si rendano necessari in conseguenza dell'impatto Pag. 54della sezione transfrontaliera su infrastrutture ed impianti, contempla la possibilità che il Promotore pubblico affidi alle società che attualmente gestiscono i suddetti impianti la funzione di stazione appaltante per la progettazione e la realizzazione. A questo proposito saranno stipulate apposite convenzioni tra il Promotore pubblico e tali gestori, da sottoporre al parere della Commissione dei contratti.
  Proprio in riferimento alla Commissione dei contratti, l'articolo 5 novella l'articolo 7, comma 5 del citato Accordo del 30 gennaio 2012, al fine di prevedere che la Commissione esprima i propri pareri entro il termine massimo di 90 giorni complessivi dalla data in cui è stata adita.
  L'articolo 6 è dedicato essenzialmente all'individuazione del gestore dell'infrastruttura della linea storica nel tratto compreso tra le stazioni di Bardonecchia e Modane, gestore che sarà il Promotore pubblico, a partire da una data che sarà stabilita nella modifica della Convenzione del 1951 tra Italia e Francia relativa al tratto ferroviario tra Modane Ventimiglia.
  Infine, l'articolo 7 contiene le disposizioni finali dell'Accordo, l'entrata in vigore e la previsione che le disposizioni dell'Accordo in esame prevalgano su quelle dei precedenti Accordi del 1996, del 2001 e del 2012, qualora vi sia tra di esse contrasto.
  Il Protocollo addizionale dell'8 marzo 2016 comprende un Preambolo, quattro articoli ed un allegato. L'articolo 1 definisce l'oggetto del Protocollo addizionale, l'articolo 2 fissa a 8.300 milioni di euro il costo della sezione transfrontaliera. L'ammontare dei costi certificati è attualizzato, a partire dal gennaio 2012, sulla base di un tasso annuo dell'1,5 per cento, applicabile fino al completamento dei lavori. Tale autorizzazione è soggetta a verifica annuale. La ripartizione dei costi tra Italia e Francia – al netto del contributo dell'Unione europea e della parte finanziata dai pedaggi versati dalle imprese ferroviarie – fino a che non si superi il costo certificato del progetto, è la seguente: 57,9 per cento dei costi in capo alla Parte italiana e 42,1 per cento a carico della Parte francese. Oltre la soglia del costo certificato del progetto, la ripartizione dei costi avverrà in parti uguali tra Italia e Francia. Tuttavia, eventuali costi aggiuntivi per il miglioramento della capacità sulla linea storica nel tratto tra Avigliana e Bussoleno, che superino la somma di 81 milioni di euro, saranno totalmente a carico della Parte italiana.
  Come detto in precedenza, trattandosi di una componente fondamentale del corridoio mediterraneo – secondo i dati riportati nella relazione illustrativa, l'infrastruttura è al servizio del 18 per cento della popolazione europea e del 17 per cento del PIL europeo – l'Unione europea ha deciso di cofinanziare tale opera nell'ambito del programma CEF 2014/2020, con un finanziamento fino al 2019 pari al 40 per cento dell'ammontare delle opere.
  Con l'articolo 3 le Parti ribadiscono l'impegno a una più stretta cooperazione per un forte contrasto alla criminalità organizzata e a eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa nella stipula e nell'esecuzione dei contratti. L'articolo 4 contiene le disposizioni finali.
  È poi previsto il regolamento dei contratti che si compone di 15 articoli e concerne la definizione delle regole applicabili al fine di prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa nei contratti conclusi dal Promotore pubblico e nei contratti di subappalto, comunque autorizzati e approvati dal Promotore pubblico.
  Il disegno di legge di ratifica infine si compone di quattro articoli: come di consueto, i primi due articoli concernono rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 – modificato durante l'esame al Senato – prevede che la sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione sia realizzata, per quanto concerne le risorse autorizzate dalla legislazione vigente, per lotti costruttivi. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) delibera sull'avvio dei lotti finanziati con le risorse Pag. 55finalizzate a legislazione vigente. La copertura finanziaria dell'intervento per la parte a carico dell'Italia è a valere sulle risorse di cui all'articolo 1, comma 208 della legge di Stabilità per il 2013 (legge n. 228 del 2012). Sono indicati gli oneri previsti per l'attuazione dell'accordo (valutati in 25.975 euro annui a decorrere dal 2017) e la relativa copertura finanziaria. L'articolo 4, infine, prevede l'entrata in vigore.
  Il disegno di legge di ratifica fa riferimento quindi a un'opera finanziata di importanza strategica per la connessione intereuropea. In ragione di ciò formula una proposta di parere favorevole sul testo del disegno di legge di ratifica (vedi allegato 1).

  Arianna SPESSOTTO (M5S) dà lettura di un documento volto a motivare le ragioni per le quali il suo gruppo si esprimerà in senso contrario alla proposta del relatore, che deposita presso la Presidenza, chiedendo di autorizzarne la pubblicazione in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2).

  Michele Pompeo META, presidente, lo consente secondo i consueti criteri (vedi allegato 2).

  Ivan DELLA VALLE (M5S) condividendo le valutazioni espresse dalla collega Spessotto, al cui intervento rinvia per quanto riguarda gli specifici aspetti tecnici coinvolti, intende soffermarsi su temi più strettamente politici. Ritiene che da quanto emerso dai lavori delle Commissioni come fin qui svolti si ha l'impressione che non si sia tenuto conto di un evento politico ben preciso: le elezioni amministrative svolte quest'anno. A tale riguardo sottolinea che a Torino le elezioni sono state vinte da uno schieramento politico contrario alla linea ad Alta Velocità in val di Susa e che il Consiglio comunale di Torino ha recentemente approvata una mozione che, coerentemente, ha stabilito di uscire dall'Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione; ricorda anche che la medesima mozione, a dimostrazione delle chiare intenzioni dei cittadini, dichiara altresì di rifiutare il principio delle misure di accompagnamento e compensazione per la realizzazione di interventi comunque necessari a prescindere dalla realizzazione dell'opera.
  Rimarca il fatto che ad avere espresso una chiara volontà contraria alla linea ad Alta Velocità Torino-Lione non sono stati solo i cittadini di Torino ma anche quelli di molti altri territori e comuni interessati dall'opera. La volontà di tutti questi cittadini, a suo avviso, è stata di fatto calpestata dal Governo e anche dal Parlamento, considerato l'iter politico seguito per la calendarizzazione in Assemblea del disegno di legge di ratifica: segnala, infatti, che considerata la crisi di governo il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto di attendere alcuni giorni affinché si potesse capire con maggior chiarezza la situazione. Ritiene infatti che, visto gli esiti del referendum e la possibile evoluzione verso elezioni anticipate – come avrebbe dovuto essere doveroso –, l'esame della ratifica in discussione avrebbe significato, con ogni probabilità, l'assunzione di obblighi per un Governo nuovo che non ne avrebbe avuta nessuna intenzione. Rimarca che invece che sensibilità è stata dimostrata la vera concezione di democrazia che ha l'attuale maggioranza: quella volta a calpestare i diritti dei cittadini. Conclude avvertendo che chi tiene certi comportamenti verrà chiamato a risponderne.

  Diego DE LORENZIS (M5S) invita nuovamente il Governo e la sua maggioranza a prendere atto del significato del voto espresso dagli italiani nel recente referendum, che ha bocciato la revisione della Carta costituzionale anche nella parte in cui pretendeva di accentrare alcune scelte sulle infrastrutture di trasporto, con l'intento di ridurre lo spazio partecipativo delle comunità locali.
  Rileva come, ancora una volta, un Parlamento eletto sulla base di una legge dichiarata costituzionalmente illegittima ed una coalizione governativa che si fonda su un premio di maggioranza anch'esso censurato dalla Suprema Corte, continuino Pag. 56a operare in modo arrogante e del tutto impermeabile alla volontà del popolo, che si è espresso in modo inequivocabile.
  Invece di dedicare la propria attenzione all'unica questione che è attualmente legittimato ad affrontare – ovvero la predisposizione in tempi rapidi delle regole necessarie per tornare alle urne – il Governo è invece pervicacemente arroccato su una posizione di difesa dell'opera in oggetto che, a suo avviso, non è ormai più legittimato a tenere.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che i deputati Bordo e Folino, a nome del gruppo Sinistra italiana-Sinistra ecologia libertà, hanno presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 3).

  Franco BORDO (SI-SEL), richiamandosi ai contenuti della proposta alternativa di parere presentata nella seduta odierna, dichiara a nome del suo gruppo il voto contrario sulla proposta del relatore.

  Michele Pompeo META, presidente, pone quindi in votazione la proposta di parere favorevole del relatore, con l'avvertenza che dalla sua approvazione discende la preclusione della proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

Pag. 57