CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2016
737.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 207

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 6 dicembre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 12.05.

Schema di decreto legislativo concernente il Comitato italiano paralimpico.
Atto n. 349.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 16 novembre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita dal circuito chiuso.

  Laura COCCIA (PD) formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato) ricordando, altresì, che nella relazione svolta aveva auspicato il riassorbimento delle federazioni paralimpiche nelle corrispondenti federazioni ordinarie, come sta accadendo con efficacia organizzativa nella scherma.

  Gianluca VACCA (M5S) comunica l'astensione del suo Gruppo dal voto.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 12.15.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 dicembre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 12.15.

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
C. 4158 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Irene MANZI (PD), relatrice, ricorda che nel decreto legge adottato a seguito del sisma del 24 agosto 2016 sono confluite le disposizioni del secondo decreto legge, adottato dopo le ulteriori scosse del 26 e del 30 ottobre 2016. Le disposizioni del decreto riguardano, in base all'articolo 1, i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria ricompresi nei comuni indicati negli allegati 1 – relativo al sisma di agosto – e 2, relativo al sisma di ottobre. Esse possono peraltro applicarsi anche per immobili distrutti o danneggiati ubicati in altri comuni delle regioni interessate, su richiesta degli interessati che dimostrino il nesso di causalità diretto fra i danni verificatisi e gli eventi sismici, comprovato da perizia asseverata. Le disposizioni che più direttamente attengono alla competenza della Commissione si ritrovano negli articoli 14, 15, 15-bis, in parte 16, 17 e 18-bis.
  L'articolo 14 prevede la definizione di un piano delle opere pubbliche e di un piano dei beni culturali, volti a quantificare i danni nelle quattro regioni interessate e a destinare i finanziamenti per i quali è istituito dall'articolo 4 un apposito Fondo. Questi ultimi riguardano la ricostruzione, la riparazione e il ripristino degli edifici pubblici, la funzionalità dei servizi pubblici, gli interventi sui beni del patrimonio artistico e culturale, compresi quelli sottoposti a tutela. In particolare, fra gli interventi in favore dei quali possono essere concessi contributi rientrano gli immobili adibiti ad uso scolastico o educativo per la prima infanzia, pubblici o paritari, le strutture edilizie universitarie, gli immobili demaniali o di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico, gli edifici pubblici ad uso pubblico, compresi archivi, musei, biblioteche e chiese. Per quanto, specificamente, riguarda gli edifici scolastici, si dispone che, qualora la programmazione della rete scolastica, o la riprogrammazione negli anni 2016, 2017 e 2018, preveda la costruzione di edifici in sedi nuove o diverse, le risorse per il ripristino degli edifici scolastici danneggiati sono comunque destinabili a tale scopo. Per quanto riguarda, invece, la fase di programmazione e ricostruzione dei beni culturali o delle opere pubbliche, si prevede la stipula di un protocollo di intesa tra il commissario straordinario, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo ed il rappresentante delle diocesi coinvolte, proprietarie dei beni ecclesiastici, al fine di definire forme di consultazione e di collaborazione, concordando priorità, modalità e termini per il recupero dei beni danneggiati.
  L'articolo 15 individua i soggetti attuatori per gli interventi, fra i quali il Mibact che, in base all'articolo 5 dell'ordinanza 13 ottobre 2016, n. 393, vi provvede per il tramite della propria Struttura operativa per il monitoraggio ed il coordinamento delle attività necessarie a fronteggiare le situazioni emergenziali derivanti da calamità naturali. Per tali finalità, è stata nominata soggetto attuatore l'arch. Antonia Pasqua Recchia. Per quanto concerne le diocesi, prevede che le funzioni di soggetto attuatore sono svolte dalle stesse qualora gli interventi siano integralmente finanziati con risorse proprie. In caso di Pag. 209utilizzo di fondi pubblici, la funzione di soggetto attuatore è svolta, invece, dal Mibact.
  L'articolo 15-bis reca disposizioni finalizzate a consentire interventi immediati sul patrimonio culturale, fra le quali – oltre alla possibilità, con riferimento ai servizi di progettazione inerenti la messa in sicurezza dei beni culturali immobili, per affidamenti di importo inferiore a euro 40.000, di procedere mediante affidamento diretto a professionisti idonei – l'affidamento ai comuni, nonché ai proprietari, possessori o detentori di beni culturali immobili, del compito di effettuare gli interventi indispensabili ad evitare ulteriori danni ai beni culturali, dandone immediata comunicazione al Ministero. I progetti dei successivi interventi definitivi devono essere trasmessi al Ministero nel più breve tempo possibile. Al riguardo, osserva che qualche settimana fa, rispondendo ad una interrogazione in quest'aula, il rappresentante del Governo aveva evidenziato che tale possibilità, già evincibile dall'articolo 27 del codice, affidava ai comuni e agli enti titolari di beni culturali il compito di provvedere al puntellamento e all'attrezzaggio delle opere urgenti, dirette a impedire ulteriori crolli, senza la necessità di aspettare l'autorizzazione ministeriale, dovendo, in tali casi, solo comunicare tempestivamente l'intervento alla Soprintendenza. Aveva anche evidenziato che altra e diversa cosa sono, invece, gli interventi di demolizione per la salvaguardia della pubblica incolumità di resti di beni culturali che minaccino ulteriori crolli, interventi per i quali l'articolo 15-bis richiama la procedura dettata dall'articolo 28, che richiede comunque il parere del Ministero, ma che ne consente l'acquisizione con modalità particolarmente celeri, mediante l'assenso, dato anche a verbale, da parte del funzionario ministeriale incaricato che partecipa al sopralluogo.
  L'articolo 15-bis detta anche disposizioni inerenti l'Ufficio del Soprintendente speciale, in particolare prevedendo che lo stesso si avvale di una segreteria tecnica di progettazione istituita per la durata di 5 anni, composta al massimo di 20 unità, e può reclutare personale di supporto fino ad un massimo di 20 unità. Sul punto, sempre in quest'aula, il rappresentante del Governo aveva chiarito che l'Ufficio del Soprintendente speciale – che opererà fino al 30 settembre 2021 – sarà costituito da personale assegnato alle altre strutture periferiche del Ministero e svolgerà tutte le funzioni attribuite allo stesso Ministero in coordinamento con le attività del Commissario straordinario.
  L'articolo 16 prevede l'istituzione della Conferenza permanente con funzioni di direzione, coordinamento e decisione in ordine agli interventi di ricostruzione e di una Commissione paritetica per ciascuna regione, con funzioni consultive in relazione alla progettazione dei predetti interventi. In particolare, le autorizzazioni alla realizzazione degli interventi sui beni culturali (in realtà, si dovrebbe parlare, in base all'articolo 25, del codice di «assenso» del Mibact) sono rese dal rappresentante del Mibact in seno alla Conferenza permanente.
  L'articolo 17 estende la fruizione dell’Art-Bonus anche alle erogazioni liberali effettuate a favore del MIBACT per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di interesse religioso, anche appartenenti alla Chiesa cattolica o ad altre confessioni religiose, presenti nei comuni di cui all'articolo 1, nonché – con una previsione che assume valenza generale – a quelle per il sostegno dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dell'Opificio delle pietre dure e dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, al fine di favorire gli interventi di restauro del patrimonio culturale nelle aree colpite da eventi calamitosi.
  Al fine di consentire la regolare prosecuzione delle attività didattiche e amministrative nell'anno scolastico 2016/2017, l'articolo 18-bis consente ai dirigenti degli uffici scolastici regionali, con riferimento alle istituzioni scolastiche ed educative i cui edifici sono stati dichiarati parzialmente o totalmente inagibili, a quelle ospitate in strutture temporanee di emergenza Pag. 210e a quelle che ospitano alunni sfollati, di derogare ai parametri minimi e massimi per la formazione delle classi e di istituire ulteriori posti di docenti in organico di fatto, da attivare sino al 30 giugno 2017, nonché ulteriori posti di personale ATA. Inoltre, gli stessi dirigenti possono assegnare alle cattedre i docenti, il personale ATA e gli educatori o, per il personale in servizio presso edifici dichiarati parzialmente o totalmente inagibili, modificare le assegnazioni effettuate, in deroga alle procedure e ai termini previsti a legislazione vigente. Al riguardo, segnala che, quando ci si riferisce alla deroga relativa al divieto di modifiche nelle assegnazioni dopo il ventesimo giorno dall'inizio delle lezioni, il riferimento normativo corretto è rappresentato dall'articolo 461 del testo unico della scuola, e non dall'indicato articolo 455. Le assegnazioni sono regolate con contratto collettivo integrativo regionale di lavoro, da sottoscrivere entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, al fine di salvaguardare, ove possibile, la continuità didattica. Ulteriori deroghe riguardano l'attribuzione delle supplenze relative ai docenti, per le quali i dirigenti scolastici possono prevedere un'unica graduatoria, in cui raccogliere, per punteggio, i soggetti che si rendano preventivamente disponibili ad accettare, a seguito di bando pubblicato dai dirigenti degli USR. Ai fini indicati, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per il 2016 (provenienti dal Fondo per il funzionamento) e di 15 milioni di euro per il 2017 (provenienti dal Fondo La Buona scuola), da ripartire tra gli USR. Il monitoraggio delle spese deve essere effettuato entro il 31 maggio 2017.
  Ulteriori passaggi di interesse della Commissione sono presenti, rispettivamente: nell'articolo 3, che prevede che l'Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016, istituito in ogni regione, provvede alla diretta attuazione degli interventi di ripristino o ricostruzione di beni culturali; nell'articolo 5, che affida al Commissario straordinario la definizione di criteri di indirizzo per la ricostruzione privata in modo da rendere compatibili gli interventi con la tutela degli aspetti architettonici e storici, e che prevede la destinazione dei contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, per i danni alle strutture private adibite ad attività socio-educative, ricreative e sportive, per quelli agli edifici privati di interesse storico-artistico, nonché per gli interventi per far fronte ad interruzioni di attività socio-educative di soggetti pubblici e di soggetti privati senza fine di lucro; nell'articolo 7, che – oltre a destinare i contributi agli interventi relativi agli immobili ad uso scolastico distrutti o danneggiati e agli immobili soggetti a tutela – specifica che, per questi ultimi, l'intervento di miglioramento sismico deve conseguire il massimo livello di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e conservazione dell'identità culturale del bene stesso; nell'articolo 11, che assegna priorità agli interventi di ricostruzione con adeguamento sismico, o di ripristino con miglioramento sismico, relativi agli edifici scolastici; nell'articolo 28 che, specificato che non costituiscono rifiuto – fra gli altri – i resti dei beni di interesse architettonico, artistico e storico, nonché quelli dei beni di valore anche simbolico appartenenti all'edilizia storica, le ceramiche, le pietre con valenza di cultura locale, il legno e i metalli lavorati, dispone che tali materiali sono selezionati e separati e destinati a luogo appositamente individuato. In tal caso, come già detto prima, le autorizzazioni previste, ove necessario, si intendono acquisite con l'assenso manifestato mediante annotazione nel verbale sottoscritto dal rappresentante del Mibact che partecipa alle operazioni.
  Auspicato che sugli interventi previsti dal decreto – per gli aspetti di diretta competenza – possa determinarsi nella Commissione la massima convergenza, propone l'espressione di un parere favorevole.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) accoglie la richiesta della relatrice e garantisce la disponibilità del suo Gruppo alla massima collaborazione e celerità.

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  Il Sottosegretario Antimo CESARO, apprezza i contenuti della relazione e auspica una rapida approvazione della proposta di parere.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, al fine di garantire una maggiore tempestività, propone che si proceda alla votazione già nella seduta odierna.

  Maria COSCIA (PD) si associa.

  La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole.

  La seduta termina alle 12.25.

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 dicembre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 12.25.

Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto e del Roma Europa Festival.
C. 4113, approvata dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, rileva che la proposta di legge, già approvata dal Senato il 20 ottobre scorso, è finalizzata ad erogare un contributo annuale alla Fondazione Teatro Regio di Parma e alla Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura. Il contributo, pari, per ciascuna Fondazione a 1 milione di euro, a decorrere dal 2017, è finalizzato, rispettivamente, alla realizzazione del «Festival Verdi di Parma e Busseto» e alla realizzazione del Roma Europa Festival.
  Il «Festival Verdi di Parma e Busseto» si articola in una serie di eventi che hanno luogo presso il Teatro Regio di Parma e il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, ai quali, peraltro, dal 2016 e per il prossimo triennio si affianca il Teatro Farnese di Parma. In particolare, figura centrale dell'edizione 2016 del Festival Verdi è stato Friedrich Schiller, alla cui opera, oltre a Verdi, hanno attinto altri compositori italiani, fra i quali Donizetti con Maria Stuarda e Rossini con il Guglielmo Tell. Sul sito sono peraltro già visibili le anticipazioni relative al 2017, il cui programma completo sarà disponibile a gennaio.
   Per completezza di informazione, ricorda che il Festival è nato nella seconda metà degli anni Ottanta ed ha avuto luogo fino al 1993. Interrottosi per alcuni anni, ha ripreso la propria attività nel 2001 ed è oggi promosso e organizzato dalla Fondazione Teatro Regio di Parma, le cui iniziative hanno una consolidata visibilità anche per il recente bicentenario della nascita del maestro, nato nel 1813. Sicché il provvedimento si inserisce in un solco di promozione e valorizzazione culturale già arato, in continuità con le politiche culturali in atto. Sottolinea, però, che tra i primi obiettivi del Festival vi è la ricerca di giovani talenti. Cuore di questo vivaio, in particolare, è il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto. Inoltre, con VerdiYoung il Festival prosegue la programmazione di spettacoli, laboratori e attività educational, dedicando grande attenzione all'incontro con il pubblico delle famiglie, delle scuole, dell'università, così come dell'associazionismo culturale e musicale.
  Il Romaeuropa Festival, invece, nato nel 1986, è dedicato alla creazione artistica contemporanea: si tratta di un'offerta culturale composita, che spazia tra danza, teatro, musica, cinema, incontri con gli artisti, arti visive e sfide tecnologiche. Essa quindi rappresenta il punto di riferimento per la creazione artistica contemporanea e lo spettacolo dal vivo nella capitale, con il sostegno delle ambasciate di Francia e Spagna, del Goethe Institut, del British Council e di Comune e Regione. In particolare, la mission della Fondazione consiste Pag. 212nell'intercettare le energie del contemporaneo per trasformarle in arte e cultura, in esperienze artistiche innovative capaci di esprimere la tensione verso il futuro e di spostare sempre più avanti la frontiera dell'indagine artistica. Ma anche in nuovi modelli di sviluppo e di gestione d'impresa in ambito culturale. Dal 2010, inoltre, il Festival si è arricchito con Digitalife, un progetto espositivo di ricerca che rappresenta il cuore tecnologico del Romaeuropa Festival, puntando sui linguaggi della creatività digitale, le sue fertili connessioni con le tecnologie più avanzate, le relazioni fra spazio, tecnologia ed arte.
  Il contributo previsto dalla proposta di legge si configura – come già previsto, esplicitamente, per la Fondazione Rossini Opera Festival, la Fondazione Festival dei due Mondi, la Fondazione Ravenna Manifestazioni e la Fondazione Festival Pucciniano Torre del Lago dalla legge n. 238 del 2002, che ora si novella – come contributo straordinario che, dunque, si aggiungerà ai contributi già erogati alle due Fondazioni a valere sul Fondo unico per lo spettacolo. Alla copertura dell'onere, peraltro, si provvede riducendo l'autorizzazione di spesa relativa allo stesso Fondo unico per lo spettacolo. Si prevede l'immediata entrata in vigore del provvedimento. Si sofferma quindi su due aspetti sottostanti la scelta di assegnare un finanziamento specifico ai due festival: entrambi i festival rappresentano l'eccellenza nel panorama culturale di questo genere di manifestazioni. In particolare, il «Festival Verdi» rappresenta la più alta espressione della tradizione lirica italiana, mentre il «Romaeuropa Festival» costituisce la migliore interconnessione tra i diversi mondi dello spettacolo internazionale. Si dichiara pertanto convinta che ambedue le realtà meritino un sostegno finanziario che assicuri stabilità alla loro realizzazione.

  Luigi GALLO (M5S) ricorda la posizione contraria del suo Gruppo, più volte rappresentata in Commissione, a provvedimenti che prevedono finanziamenti ad hoc in favore di singole realtà e che non riflettono una visione globale volta a garantire parità di condizioni per l'accesso a forme di sostegno finanziario. Sottolinea la mancanza di criteri trasparenti per l'assegnazione dei fondi e lamenta il frequente collegamento tra soggetti culturali beneficiari di finanziamenti e personalità politiche che ne assicurano l'attribuzione come, nel caso specifico, il legame tra la presidente del Romaeuropa Festival e un deputato del Partito democratico.
  (Commenti della deputata Maria Coscia).

  Luigi GALLO (M5S) ribadisce la ferma disapprovazione del suo Gruppo a provvedimenti che contengono misure individualizzate e preannuncia il voto contrario.

  Maria COSCIA (PD), replicando alle affermazioni del collega Gallo, reputa infondate le sue insinuazioni. Ricorda, peraltro, che a fronte di accuse per forme di collegamento e di conflitto di interesse, già sollevate in una precedente occasione, è tuttora pendente una querela da parte del deputato in questione. Del resto, il collega Gallo dovrebbe osservare ben maggiore cautela, in considerazione dei clamorosi casi di favoritismo nepotistico emersi nella goffa conduzione della giunta Raggi. Ritiene che questa proposta di legge costituisca un'occasione di valorizzazione di realtà culturali meritevoli, sulla base di criteri oggettivi e inconfutabili. Richiama tutti ad attenersi al punto e ai contenuti del provvedimento e a evitare la facile demagogia.

  Gianluca VACCA (M5S) esprime la propria convinzione che queste modalità di finanziamento spiccio costituiscano una stortura del sistema. Si tratta di un aspetto più volte ribadito dal suo Gruppo che non intende avallare metodi basati sugli appoggi politici piuttosto che sulla trasparenza dei criteri. Peraltro, il riconoscimento di un finanziamento specifico ad enti già inclusi tra i beneficiari dei fondi FUS comporta l'erosione delle risorse del Fondo a vantaggio solo di alcuni e in Pag. 213danno di tutti quelli che non possono godere di analoghi appoggi politici.

  Patrizia MAESTRI (PD), dopo aver sottolineato il valore artistico e culturale del «Festival Verdi», ricorda che la manifestazioni gode di prestigio internazionale e che il suo svolgimento garantisce un ritorno economico non solo nell'ambito territoriale di riferimento, ma anche a livello nazionale.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, tiene a distinguere due piani, che le paiono confusi nel dibattito sinora sviluppatosi. Da un lato, sussistono le provvidenze fisse a carico del FUS; dall'altra, esistono finanziamenti per manifestazioni di rilievo e prestigio internazionale, le quali debbono contare su risorse certe per il tipo della loro programmazione. Sottolinea il ruolo strategico dell'Italia nell'ambito della tradizione lirica, e che le opere di Verdi sono al primo posto nel mondo per numero di rappresentazioni. Non ritiene utile ribattere alle affermazioni dei colleghi del Movimento 5 Stelle in merito al Romaeuropa Festival, reputandole marginali e ingenue. La competenza e il merito professionale della presidente si possono facilmente evincere dal curriculum che costituisce certamente un mezzo oggettivo di valutazione.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) non discute la valorizzazione delle eccellenze, ma è sbagliato privilegiare singole iniziative in assenza di criteri generali di selezione. Non sono certamente il valore di Verdi o il ruolo della cultura italiana nel mondo ad essere contestati, ma il metodo utilizzato per assegnare finanziamenti specifici. Non è il curriculum della presidente del Romaeuropa Festival che desta perplessità, ma il legame tra questa persona e un deputato del PD.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Iniziative per preservare la memoria di Giacomo Matteotti.
C. 3844, approvato dalla 7a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 dicembre 2016.

  Giulia NARDUOLO (PD), relatrice, rinviando alla relazione già svolta, si augura che i Gruppi convergano sull'ipotesi di un trasferimento in sede legislativa.

  Il sottosegretario Antimo CESARO apprezza la volontà di proporre iniziative in memoria di Giacomo Matteotti e concorda con l'ipotesi di un trasferimento della proposta di legge in sede legislativa.

  Gianluca VACCA (M5S) lamenta che la VII Commissione stia dedicando gran parte della propria attività a leggi e leggine che assegnano risorse a singole fondazioni e teatri.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame nonché ogni decisione in merito al trasferimento di sede ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

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