CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 dicembre 2016
737.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell'Azerbaijan sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 6 novembre 2012.
C. 3299-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.30 alle 13.32.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno hascemita di Giordania sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 aprile 2015.
C. 3765-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.32 alle 13.35.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Romania per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Riga il 25 aprile 2015.
C. 3880-A Governo.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.35 alle 13.37.

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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti trattati: a) Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar sui servizi aerei, con Allegato, fatto a Roma il 24 settembre 2002, con Accordo per l'introduzione di emendamenti, fatto a Roma il 16 aprile 2012; b) Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, con Allegati, fatto ad Algeri il 22 gennaio 2013; c) Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista del Vietnam, con Allegati, fatto a Roma il 21 giugno 2013; d) Accordo di cooperazione nel campo dei trasporti marittimi tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, fatto ad Algeri il 14 novembre 2012; e) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kosovo sulla regolamentazione reciproca dell'autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Pristina il 24 luglio 2014; f) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova sulla regolamentazione reciproca dell'autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 19 settembre 1997; g) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di sua altezza serenissima il Principe di Monaco concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Roma l'8 novembre 2012; h) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Montenegro sulla regolamentazione reciproca dell'autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 12 marzo 2014; i) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Serbia sulla regolamentazione reciproca dell'autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto ad Ancona il 15 ottobre 2013; l) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell'Azerbaijan sul trasporto marittimo, fatto a Roma il 14 luglio 2014; m) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Andorra concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2015.
C. 3917-A Governo.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.37 alle 13.40.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Angola in materia di sicurezza ed ordine pubblico, fatto a Luanda il 19 aprile 2012.
C. 3941-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.40 alle 13.42.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di cooperazione di polizia, fatto a Praia l'8 luglio 2013.
C. 3942-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.42 alle 13.45.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009.
C. 3945-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.45 alle 13.47.

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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 6 dicembre 2016.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica di Slovenia, il Governo di Ungheria e il Governo della Repubblica italiana sulla Multinational Land Force (MLF), con Annesso, fatto a Bruxelles il 18 novembre 2014.
C. 3947-A Governo, approvato dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.47 alle 13.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 dicembre 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 13.50.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016.
C. 4151 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono state presentate quarantasette proposte emendative, di cui trentuno da parte del gruppo SI-SEL e sedici da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle) (vedi allegato).
  Avverte altresì che, come da prassi consolidata e costante, sono da ritenersi inammissibili tutti gli emendamenti riferiti agli articoli recanti l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione.
  Dichiara conseguentemente inammissibili gli identici emendamenti Palazzotto 1.1 e Castelli 1.4 in quanto interamente soppressivi dell'articolo 1, recante l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo e del Protocollo addizionale, nonché l'emendamento Della Valle 1.5, finalizzato a scindere in due distinti articoli la norma recante l'autorizzazione alla ratifica dei due provvedimenti di cui all'articolo 1, comma 1, lettere a) e b). In tale secondo caso l'inammissibilità è connessa all'esigenza di non alterare l'intima connessione normativa e funzionale che sussiste tra i due provvedimenti, considerato che il Protocollo addizionale, di cui alla lettera b), è disciplinato da una norma, l'articolo 3, interna all'Accordo, di cui alla lettera a), ed è peraltro finalizzato alla validazione del costo certificato del progetto e alla precisazione delle modalità di applicazione dell'articolo 18 dell'Accordo del 30 gennaio 2012. L'aggiudicazione degli appalti potrà, infatti, avvenire solo dopo l'entrata in vigore del Protocollo addizionale. Ne deriva che l'autorizzazione alla ratifica, di cui all'articolo 1, pur riguardando formalmente due provvedimenti distinti, ha nella sostanza un oggetto intrinsecamente unitario e solo in quanto da intendersi come avente unico oggetto essa è idonea a realizzare la volontà delle Parti.
  Dichiara, inoltre, inammissibili gli identici emendamenti Fava 1.2 e Spadoni 1.6, in quanto soppressivi della lettera a) del comma 1 dell'articolo 1, relativo all'Accordo; gli identici emendamenti Airaudo 1.3 e Dadone 1.7, in quanto soppressivi della lettera b) del comma 1 dell'articolo 1, relativo al Protocollo addizionale; gli identici emendamenti Palazzotto 2.1 e Spadoni 2.2 in quanto soppressivi dell'articolo 2, concernente l'ordine di esecuzione, disposizione inemendabile per prassi costante già richiamata.
  Quanto agli emendamenti riferiti all'articolo 3 del disegno di legge, attinente la realizzazione dell'Opera per lotti costruttivi, sottolinea in via prioritaria che tale Pag. 135articolo disciplina, con riferimento al comma 1, le modalità di realizzazione della sezione transfrontaliera, individuando in taluni articoli della legge n. 191 del 2009, concernenti i Progetti prioritari nell'ambito dei corridoi europei TEN-T, lo strumento normativo necessario a tal fine. Si tratta di una scelta operata dal legislatore nell'esercizio di un margine di autonomia che gli è riconosciuto quanto alla definizione degli strumenti di diritto interno utili a dare attuazione all'accordo internazionale. Analogamente dispone il comma 2 (e seguenti) dell'articolo 3, riguardante una specifica modalità di copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione dell'Accordo. Conseguentemente, gli emendamenti riferiti all'articolo 3, che ne propongano anche la totale o parziale soppressione oltre che modifica, sono da intendersi ammissibili in quanto diretti ad incidere su una specifica scelta del legislatore nazionale nell'intento, espresso o tacito, di indirizzarlo verso altre opzioni attuative dell'Accordo. Laddove invece la volontà emendativa sia nel senso di introdurre elementi di condizionalità ai fini dell'attuazione dell'Accordo, operanti qualunque sia la modalità attuativa prescelta dal legislatore, essi devono intendersi come inammissibili se idonei a incidere negativamente sulla decisione per l'avvio dei lavori al di fuori di un quadro negoziale condiviso tra le Parti.
  Ricorda a tale proposito la seduta del 6 agosto 2013 di esame in sede referente del disegno di legge di Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012 (C. 1309), nel corso della quale sono stati evidenziati i profili di inammissibilità di una serie di proposte emendative – analoghe ad alcuni emendamenti presentati in questa sede – ove le condizioni là poste erano letteralmente riferite all'avvio dei lavori, in quanto tale circostanza era rinviata all'accordo tra le parti tramite successivo Protocollo addizionale e non poteva quindi fare oggetto di legislazione unilaterale. In tale occasione la Presidenza della Commissione si era riservata di ammettere gli emendamenti in questione soltanto nel caso in cui le condizioni si intendessero riferite non già all'avvio dei lavori ma all'adozione del Protocollo addizionale, che restava evidentemente materia a discrezione anche di una sola delle due parti. Ricorda che l'ammissione delle proposte emendative fu allora il risultato di un chiarimento esplicito da parte dei presentatori circa la propria volontà emendativa, da riferirsi all'adozione del successivo strumento negoziale e non già all'avvio dei lavori e, con esso, all'attuazione dell'Accordo nel suo complesso.
  Ciò premesso, in relazione alle proposte emendative presentate all'articolo 3, segnala che sono, pertanto, da intendersi inammissibili gli emendamenti Fava 3.15, in quanto prevede che la realizzazione dell'opera si accompagni ad una valutazione del bilancio energetico sul ciclo dell'opera e delle emissioni di anidride carbonica da cui dipende l'adozione della delibera CIPE sull'avvio dei lotti; Fava 3.16 in quanto subordinare la delibera CIPE di avvio dei lavori all'accertamento dell'accoglimento delle prescrizioni CIPE per il tunnel della Maddalena e alla relativa valutazione; Palazzotto 3.14, in quanto, oltre alla presentazione di una relazione dettagliata alle Camere, prospetta la necessità di una verifica positiva sul superamento del giudizio di idoneità della linea ferroviaria a introdurre benefici ambientali per potere procedere all'avvio dei lavori; Airaudo 3.5 in quanto l'avvio dei lavori è condizionato alla verifica di oneri e alla loro pubblicazione sul sito internet del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti appare contemplare elementi valutativi condizionali all'avvio dei lavori; Fava 3.12, Airaudo 3.13, Palazzotto 3.11 e Airaudo 3.10 in quanto subordinano la decisione sull'avvio dei lavori alla presentazione di una relazione alle Camere su questioni di carattere valutativo e potenzialmente condizionali; Fava 3.7 e Palazzotto 3.9, in quanto prospettano quale elemento condizionante Pag. 136la verifica di corrispondenza dell'opera alle politiche infrastrutturali, strategie organizzative e di mercato o la verifica sulla idoneità del sistema di integrazione della rete ferroviaria a garantire il parametro della piena interoperabilità; Palazzotto 3.3, in quanto la valutazione del bilancio energetico sul ciclo dell'opera e delle emissioni di anidride carbonica appare condizionale all'avvio dei lavori; Fava 3.18 e Palazzotto 3.17, in quanto subordinano la delibera CIPE ad elementi valutativi a potenziale impatto negativo per l'attuazione dell'opera.
  A integrazione di quanto già richiamato, ribadisce che le sopracitate proposte emendative, tutte intese a sottoporre a specifici eventi di natura condizionale la decisione sull'avvio dei lavori, sono da considerare inammissibili in quanto, seppure configurino adempimenti di tipo endoprocedimentale, sono idonee ad aggravare la fase attuativa al punto da determinare un'esecuzione difforme, fino al blocco totale dell'Accordo e del Protocollo.
  Avverte che risulta, altresì, inammissibile l'emendamento Fava 3.24 in quanto incongruo, attesa l'onerosità del provvedimento, secondo quanto emerge dal comma 2 dell'articolo 2.

  Maria Edera SPADONI (M5S), intervenendo sui lavori della Commissione, alla luce delle valutazioni sull'ammissibilità degli emendamenti presentati, sottolinea che appare di fatto preclusa ogni possibilità per il Parlamento di intervenire non solo sul contenuto degli accordi internazionali ma anche su quasi tutte le disposizioni contenute nel disegno di legge di ratifica. Ritiene inaccettabile che non possa nemmeno essere chiesta una verifica dell'impatto sull'ambiente e delle ricadute economiche di un'opera dal costo ingentissimo, dichiarando di ritenersi presa in giro rispetto alla possibilità di esercitare il mandato parlamentare.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nel fare presente che i provvedimenti per la ratifica dei trattati internazionali si caratterizzano per un profilo assai limitato di emendabilità connesso alla tutela del principio pacta sunt servanda e che la valutazione di ammissibilità è condotta dalla Presidenza con rigore e nella piena considerazione dei precedenti esistenti in materia, fa presente che molte proposte emendative risultano ammissibili e saranno pertanto poste in votazione. Ritenendo di tenere sempre e anche in questa occasione nella massima considerazione il ruolo dei parlamentari, ricorda che è possibile ricorrere contro le pronunce di inammissibilità degli emendamenti.

  Marco CAUSI (PD), relatore, coglie l'occasione per segnalare che l'apparato normativo alla base della realizzazione dell'opera contempla già la verifica di profili di impatto ambientale ed economico. Preannuncia fin da ora la disponibilità rispetto ad eventuali ordini del giorno presentati nelle successive fasi di esame su tali temi.

  Maria Edera SPADONI (M5S) apprezza le parole del relatore ma fa presente che anche gli ordini del giorno sono sottoposti ad una valutazione di ammissibilità.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che, come deliberato in seno all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione procederà nella presente seduta e, se necessario, in serata, all'esame delle proposte emendative presentate. Rinvia alla riunione odierna dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista al termine della seduta, la deliberazione in merito ad eventuali approfondimenti istruttori.
  Comunica quindi che il deputato Franco Bordo è stato designato dal gruppo SI-SEL a sostituire il deputato della Commissione Erasmo Palazzotto per tutto l'esame del provvedimento e dà quindi conto delle sostituzioni riferite alla seduta odierna.

  Maria Edera SPADONI (M5S), intervenendo nuovamente sui lavori della Commissione, chiede una breve sospensione Pag. 137della seduta per poter esaminare gli emendamenti che hanno superato il vaglio di ammissibilità.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) ritiene utili acquisire prima della sospensione dei lavori i pareri del relatore e del rappresentante del Governo sugli emendamenti presentati.

  Marco CAUSI (PD), relatore, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutti gli emendamenti presentati. Precisa che gli emendamenti Fava 3.4 ed Airaudo 3.25 potrebbero essere trasformati in ordini del giorno di cui ritiene possibile ed auspicabile l'accoglimento da parte del Governo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.15, riprende alle 14.25.

  Maria Edera SPADONI (M5S), intervenendo sul complesso degli emendamenti, auspica l'approvazione di tutte le proposte emendative presentate dal suo gruppo, rimarcando l'inopportunità della ratifica di un accordo che comporta spese molto ingenti quando sarebbero altre le priorità del Paese. Preannunciando anche in questa sede la richiesta di un ciclo di audizioni, in particolare dell'Autorità nazionale anticorruzione, ne auspica lo svolgimento ed un ascolto attento delle proposte che ne potrebbero emergere, anche al fine di valutare la riapertura dei termini per la presentazione di emendamenti. In ogni caso, osserva che nella particolare situazione politica che vede il Governo in carica ancora per pochi giorni al solo fine di approvare la legge di bilancio, ritiene doveroso lo slittamento a gennaio dell'esame in Assemblea di un provvedimento di tale rilevanza. Dichiara infine di sottoscrivere, anche a nome del collega Della Valle, tutti gli emendamenti presentati dal gruppo Sinistra Italiana-SEL.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), associandosi all'intervento della collega Spadoni, ribadisce la richiesta di audizioni e ricorda che nella giornata di ieri il Consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione per il ritiro del Comune dall'Osservatorio sulla tratta Torino-Lione e per manifestare contrarietà alla realizzazione di tale opera. Ricordando la situazione di virtuale crisi dell'attuale Governo, ritiene inopportuna ogni forzatura e ribadisce la richiesta di un rinvio della calendarizzazione in Assemblea, ritenendo sbagliato lasciare in eredità ad un futuro Esecutivo un Accordo di così alto impatto e su cui vi è contrarietà. Fa presente da che l'Unione europea ha manifestato disponibilità a concedere un mese di tempo in più per completare l’iter di ratifica del trattato internazionale italo-francese rispetto alla scadenza del prossimo 31 dicembre.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Fava 3.1 e Castelli 3.27, nonché gli identici emendamenti Airaudo 3.2 e della Valle 3.28.

  Maria Edera SPADONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Dadone 3.29, di cui è cofirmataria, ribadendo la contrarietà ad un'opera che non rappresenta una priorità per il Paese. Ricordando che in questa Commissione il Movimento 5 Stelle ha sempre agito con spirito collaborativo, insiste per una diversa calendarizzazione del provvedimento in esame alla luce delle vicende che interessano il Governo.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), intervenendo a sua volta a sostegno dell'emendamento Dadone 3.29, si meraviglia del fatto che l'attuale maggioranza, con ciò dando segno di arroganza, non abbia appreso la lezione del voto referendario di domenica scorsa non accogliendo la richiesta di un rinvio dei tempi d'esame del provvedimento in attesa della soluzione della crisi di Governo. Nel sottolineare il Pag. 138difetto di legittimità che caratterizza ormai l'attuale Governo, segnala, inoltre, il recente rinvio a giudizio dell'ex presidente dell'Osservatorio sulla TAV per omissione di atti di ufficio.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), nel ricordare che il Parlamento si accinge ad esaminare per la terza volta provvedimenti legati alla tratta Torino-Lione, rileva che le polemiche espresse dai deputati del Movimento 5 Stelle in relazione all'attuale situazione politica appaiono pretestuose in quanto è nota la loro contrarietà di principio alla realizzazione di tale opera. Osserva che la mozione approvata ieri dal Consiglio comunale di Torino si configura come un atto prevalentemente simbolico a beneficio di alcuni settori dell'elettorato, dato che la sindaca Appendino sta, invece, compiendo atti concreti per la realizzazione dell'infrastruttura. Ricorda che l'Osservatorio ha consentito di individuare un progetto adeguato e condiviso, permettendo alle amministrazioni comunali interessate di preservare il territorio e prevedendo la realizzazione di opere di compensazione. Auspica pertanto la ratifica di un accordo che consentirà il completamento di un'opera lungamente attesa e strategica per il Paese.

  La Commissione respinge l'emendamento Dadone 3.29.

  Maria Edera SPADONI (M5S), intervenendo a sostegno dell'emendamento Airaudo 3.8, da lei sottoscritto, dichiara di non comprendere il parere contrario espresso dal relatore, giudicando essenziale che le Camere siano informate su un'opera di tali dimensioni, a forte rischio di infiltrazioni criminali. Invita nuovamente i parlamentari dell'attuale maggioranza a tenere conto dell'attuale situazione del Governo a seguito dello schiaffo ricevuto dal corpo elettorale.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), intervenendo a sua volta a sostegno dell'emendamento Airaudo 3.8, rileva che sono del tutto mancati studi di analisi dei costi e dei benefici connessi alla realizzazione dell'opera e che per questo il presidente dell'Osservatorio è incorso in una condanna. Ricorda che molti comuni della Val di Susa sono giù usciti dal progetto e che, quanto alle opere di compensazione, risulta la rinuncia da parte del Comune di Torino, diversamente da come rappresentato dal collega D'Ottavio.

  La Commissione respinge l'emendamento Airaudo 3.8.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Fava 3.4. da lui sottoscritto, ribadendo l'importanza dell'accesso alle informazioni da parte di tutti i cittadini.

  Marco CAUSI (PD), relatore, ricordando che il rispetto della Convenzione di Aarhus è già previsto dalla normativa vigente, reitera il suggerimento di ritirare l'emendamento per presentare un ordine del giorno in Assemblea.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) ritira, anche a nome della collega Spadoni, l'emendamento Fava 3.4 da lui sottoscritto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Palazzotto 3.6, gli identici emendamenti Airaudo 3.19 e Castelli 3.30, gli identici emendamenti Palazzotto 3.20 e della Valle 3.31, gli identici emendamenti Fava 3.21 e Dadone 3.32, gli identici emendamenti Airaudo 3.22 e Spadoni 3.33, nonché gli emendamenti Della Valle 3.34, Palazzotto 3.23 e Castelli 3.36.

  Maria Edera SPADONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.35, sottolineando la necessità di una rivalutazione del costo della tratta Torino-Lione per evitare uno spreco di risorse, sia nazionali che europee. Insiste, inoltre, per l'audizione dell'Autorità nazionale anticorruzione in ragione della particolare vulnerabilità ad infiltrazioni criminali e a corruttele delle opere previste.

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  La Commissione respinge l'emendamento Spadoni 3.35.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) ritira l'emendamento Airaudo 3.25 da lui sottoscritto e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno che ne recepirà i contenuti.

  La Commissione respinge l'emendamento Palazzotto 3.26.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), invitando la Commissione all'approvazione degli emendamenti riferiti all'articolo 4, insiste nella richiesta relativa allo svolgimento di un ciclo di audizioni ed auspica un rinvio della calendarizzazione del provvedimento in Assemblea.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Fava 4.1 e Dadone 4.2.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, essendosi esaurito l'esame degli emendamenti, avverte che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 15.05 alle 15.30.

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