CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 novembre 2016
720.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 69

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 8 novembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2016 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma.
Atto n. 351.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che il termine per l'espressione del parere è fissato, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, a martedì 22 novembre 2016, fermo restando che la Presidenza della Camera può prorogare il termine di non più di dieci giorni.

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  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), relatrice, introduce l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo ricordando che le associazioni combattentistiche e quelle d'arma sono destinatarie di due distinti contributi. Le prime beneficiano dello stanziamento previsto dall'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare, così come sostituito dall'articolo 1, comma 271, della legge di stabilità per il 2014 (legge n. 147 del 2013), che ha autorizzato, per il sostegno delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle associazioni in questione, una spesa di euro 1.000.000 annui per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. Le seconde, e cioè le associazioni di categoria e d'arma, sono invece destinatarie del contributo esposto nella Tabella C della legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 2015), che è pari, per l'anno 2016, a 688.285 euro. Osserva, peraltro, che gli importi di entrambi gli stanziamenti sono stati ridotti per effetto dei vari provvedimenti di revisione della spesa dei Ministeri intervenuti nel tempo.
  Rileva, quindi, che in concreto lo schema in esame provvede a ripartire in tutto 1.543.778 euro, di cui 887.269 euro a beneficio delle associazioni combattentistiche e partigiane e 656.509 euro a favore delle associazioni d'arma, di categoria e di specialità. La somma è nel complesso superiore a quella ripartita per il 2015, che ammontava a 1.466.906 euro, di cui 842.494 destinati alle associazioni combattentistiche e 624.412 destinati alle associazioni d'arma. Per la precisione, l'incremento rispetto all'anno precedente è, rispettivamente, di 44.775 euro e di 32.097 euro.
  Evidenzia, poi, che lo schema in esame ripartisce le somme anzidette tra le associazioni beneficiarie secondo proporzioni diverse rispetto a quelle dell'anno precedente. Quanto ai criteri adottati per il riparto, la relazione del Governo evidenzia che è stata istituita un'apposita commissione interna al Gabinetto e che questa ha operato la ripartizione sulla base di alcuni principi. In primo luogo, è stato comunque garantito a tutti i sodalizi un contributo per i costi fissi di funzionamento delle strutture sociali. A tal fine, le associazioni sono state distribuite in fasce sulla base del numero di soci effettivi. In secondo luogo, sia per le associazioni combattentistiche e partigiane, sia per le associazioni d'arma, di categoria e di specialità, è stata operata una selezione dei progetti di attività assistenziali e promozionali presentati da ciascuna associazione. Infine, è stata apportata una decurtazione del 20 per cento sull'importo previsto per i costi fissi di funzionamento nei confronti di quei sodalizi che non abbiano presentato alcun progetto ovvero abbiano presentato progetti che non sono stati ritenuti meritevoli di finanziamento. Tale decurtazione è stata applicata anche nei confronti dei sodalizi che per il secondo anno consecutivo non hanno presentato progetti o hanno presentato progetti non meritevoli di finanziamento e che, quindi, già nell'anno passato avevano subito una decurtazione del 20 per cento.
  Al riguardo, ricorda che tale metodologia di riparto – basata sulla valutazione di progetti presentati dalle associazioni – è stata adottata per la prima volta in occasione del riparto dei contributi per il 2014 e risponde a un'esigenza di trasparenza ed efficacia sottolineata da questa Commissione già nel parere espresso il 22 gennaio 2014 sullo schema di decreto ministeriale di riparto dei contributi per il 2013 (atto n. 73). In particolare, in quell'occasione la Commissione aveva invitato il Governo a valutare l'adozione di misure per «promuovere la trasparenza e l'efficacia nella ripartizione dei contributi alle associazioni combattentistiche e d'arma, facilitando il reperimento dei relativi bilanci ed integrando i parametri che regolano la ripartizione dei fondi con una valutazione di risultato riferita alle attività svolte dalle associazioni nel perseguimento delle proprie finalità statutarie».
  Anche la riduzione dei contributi nei confronti delle associazioni che non presentino progetti meritevoli di finanziamento è conforme alle indicazioni della Commissione, che, nel parere espresso il 27 novembre 2014 sullo schema di riparto dei contributi relativo all'anno 2014 (atto Pag. 71n. 118), aveva tra l'altro invitato il Governo a «valutare la possibilità, a decorrere dal 2016, di ridurre ulteriormente, fino alla totale esclusione, i contributi assegnati per i costi fissi di funzionamento a quei sodalizi che non abbiano presentato progetti ritenuti meritevoli di finanziamento».
  Infine, ricorda che nel parere favorevole espresso sull'ultimo provvedimento di riparto sottoposto all'esame della Commissione, quello relativo ai contributi per il 2015 (atto n. 224), era stata posta una condizione con quale si richiedeva al Governo la trasmissione entro il gennaio 2016 dei rendiconti annuali dell'attività svolta dai sodalizi che beneficiano dei contributi erogati dal Ministero della difesa. Analoga indicazione era contenuta nei pareri espressi dalla Commissione in occasione dei precedenti riparti. Dopo l'espressione del parere, il Ministero della difesa ha reso noto alla Commissione che non era possibile trasmettere i rendiconti in quanto «la materiale erogazione dei contributi per il 2015 alle associazioni è effettivamente avvenuta a inizio 2016, sulla base dei progetti approvati» e pertanto – afferma il Ministero – «si potrà procedere alla rendicontazione degli stessi a chiusura del bilancio del corrente anno».
  Conclude osservando che ad oggi non risulta rifinanziato lo stanziamento triennale previsto per le associazioni combattentistiche dall'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare – che, come anticipato, si esaurisce con l'anno corrente – e informando i colleghi che è sua intenzione presentare un emendamento al disegno di legge di bilancio per rinnovare lo stanziamento di risorse da destinare a contributi in favore delle associazioni combattentistiche.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) ritiene opportuno che la Commissione svolga una riflessione approfondita su alcune questioni, in parte già evidenziate dalla relatrice.
  Rileva, in primo luogo, che il Governo non ha soddisfatto la condizione posta nel parere espresso sullo schema di decreto relativo ai contributi per il 2015 (atto n. 224), con la quale si chiedeva la trasmissione dei rendiconti annuali dell'attività svolta dai sodalizi che beneficiano dei contributi. Considerato che la trasmissione dei rendiconti delle associazioni è stata chiesta dalla Commissione non solo nell'ultima occasione, ma anche nelle precedenti, ritiene davvero inaccettabile che il Governo continui a non provvedere.
  Con riferimento, poi, a quei sodalizi che per il secondo anno consecutivo non hanno presentato progetti o non ne hanno presentati di meritevoli di finanziamento – al punto che è stata loro applicata per la seconda volta una decurtazione del 20 per cento del contributo previsto per il funzionamento – esprime l'avviso la Commissione dovrebbe valutare l'opportunità di escluderli completamente dai contributi.
  Infine, preannuncia che anche il proprio gruppo presenterà un emendamento al disegno di legge di bilancio per ripristinare la dotazione finanziaria del fondo di cui all'articolo 2195 del codice dell'ordinamento militare, relativo ai contributi destinati alle associazioni combattentistiche. Auspica, quindi, che la questione possa essere evidenziata anche nella relazione che la Commissione Difesa dovrà trasmettere alla Commissione Bilancio sugli aspetti di propria competenza e che il relatore sul disegno di legge di bilancio sia quindi disponibile a sostenere l'intervento e a farne menzione nella sua proposta di relazione.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO sottolinea che – come evidenziato anche nella risposta del Ministero della difesa richiamata dalla relatrice – la condizione posta dalla Commissione nel parere espresso sul precedente decreto ministeriale di riparto (atto n. 224) potrà essere soddisfatta solo quando saranno chiusi i bilanci del corrente anno 2016, considerato che i contributi oggetto di quel decreto sono stati erogati solo all'inizio di quest'anno. Conferma, dunque, che entro Pag. 72gennaio 2017 il Governo invierà i rendiconti dei sodalizi che nel corso del 2016 hanno beneficiato del contributo.

  Tatiana BASILIO (M5S) reputa non convincenti le delucidazioni fornite dal rappresentante del Governo. Fa presente innanzitutto che la condizione posta nel parere espresso sul precedente schema di riparto chiedeva la trasmissione non del rendiconto delle attività svolte nel 2016, che ovviamente non poteva essere disponibile nel gennaio 2016, bensì – genericamente – dei «rendiconti annuali dell'attività svolta dai sodalizi che beneficiano dei contributi», e quindi dei rendiconti degli anni passati, tanto più che la trasmissione di questi rendiconti è stata chiesta dalla Commissione anche negli anni precedenti. A parte questo, osserva che non è accettabile che si debba attendere il 2017 per avere i rendiconti dell'attività del 2015 e sottolinea che la conoscenza dei rendiconti è essenziale per comprendere quale utilizzo queste associazioni facciano dei contributi pubblici che vengono loro erogati.

  Carlo GALLI (SI-SEL) ritiene che sia opportuno chiedersi non solo in che modo sono stati utilizzati dalle associazioni i contributi erogati, ma anche in che modo, e dunque secondo quali criteri, si procede a ripartire tra le diverse associazioni le risorse complessivamente stanziate dalla legge. Chiede pertanto che il Governo trasmetta i verbali della commissione interna al Gabinetto incaricata di provvedere alla divisione delle risorse tra le diverse associazioni, in modo da mettere la Commissione in condizioni di capire le ragioni di tante forti differenze di trattamento tra associazione e associazione.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 novembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
C. 4127-bis Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 3 novembre 2016.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dopo aver ricordato che il termine per la presentazione di emendamenti in Commissione è scaduto alle 12 di oggi, avverte che sono state presentate alcune proposte emendative, che si riserva di valutare ai fini dell'ammissibilità.

  Giorgio ZANIN (PD) segnala l'esigenza di svolgere una riflessione, ai fini dell'eventuale inserimento nel provvedimento di finanza pubblica, su alcune questioni che interessano il modo militare e che sono peraltro prive di oneri finanziari.
  Si riferisce, in particolare, all'esigenza di individuare misure volte a migliorare Pag. 73la qualità della vita del personale militare, il quale potrebbe trarre benefici da disposizioni che da una parte rendano meno difficoltosi i trasferimenti in altra città e dall'altra agevolino la mobilità di chi si sposta per lavoro da una città all'altra. Un'altra misura che andrebbe valutata è quella di sospendere l'aggiornamento delle liste di leva, autorizzando in ogni caso il Governo a ripristinarle in caso di necessità, in modo da ridurre gli oneri a carico dei comuni. Evidenzia, infatti, che, nonostante la leva sia stata sospesa da più di un quindicennio, gli uffici dell'anagrafe continuano a inviare le liste dei cittadini che potrebbero essere coscritti.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore, preannuncia che valuterà le questioni emerse nel dibattito – sia quelle poste dal deputato Zanin, sia quelle poste dalle deputate Villecco Calipari e Duranti in merito così all'opportunità di prevedere un rifinanziamento dei contributi da destinare alle associazioni combattentistiche. Invita quindi tutti i gruppi a fargli conoscere le questioni che essi ritengono debbano essere sottoposte alla Commissione Bilancio ai fini di un possibile inserimento nella proposta di relazione che sta predisponendo sul disegno di legge di bilancio.

  Tatiana BASILIO (M5S) segnala che nel disegno di legge di bilancio è prevista la proroga dell'operazione «Strade sicure», che viene estesa anche alle esigenze derivanti dal prossimo G7. In generale riterrebbe utile capire quali risultati stia dando l'impiego dei militari sul territorio nazionale per compiti di vigilanza. Poiché la relazione governativa non reca informazioni al riguardo, ritiene che la Commissione dovrebbe chiedere al Governo di riferire in merito.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
C. 4110 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 novembre 2016.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dopo aver avvertito che sostituirà il relatore, il quale ha comunicato che non potrà essere presente, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Luca FRUSONE (M5S) preannuncia che il suo gruppo voterà contro la proposta di parere del presidente, essendo contrario alla partecipazione dell'Italia alle missioni in Libia, per le ragioni chiarite sia nella precedente seduta sia in occasione della discussione della risoluzione di maggioranza n. 8-00200. Conferma, inoltre, che il suo gruppo ha presentato alle Commissioni di merito un emendamento per sopprimere l'articolo 9 del decreto-legge.
  Con l'occasione riferisce che nelle Commissioni di merito il Governo ha depositato un emendamento che incide sull'articolo 15, ma riguarda indirettamente l'articolo 9. L'emendamento in questione corregge un rimando interno contenuto all'articolo 15, comma 2, lettera c), prevedendo che si faccia riferimento, per la copertura di parte degli oneri del provvedimento, alle «maggiori entrate derivanti dalle misure» previste dall'articolo 9, anziché dall'articolo 8. Osserva che tale emendamento è incomprensibile, atteso che dalle misure dell'articolo 9 – che si limita ad autorizzare la spesa di circa 17,4 milioni di euro per le missioni in Libia – non deriva alcuna entrata. La manovra del Governo è tanto più incomprensibile in quanto la relazione tecnica, nel prospetto pubblicato a pagina 49 dell'atto Camera n. 4110, effettivamente ascrive all'articolo 9, come «effetti riflessi», entrate per 2,3 Pag. 74milioni di euro nel 2016. Reputa opportuno un chiarimento del Governo al riguardo.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, premesso di non poter fornire all'impronta un chiarimento su una questione concernente la copertura complessiva del decreto-legge e relativa a un emendamento del Ministero dell'economia e delle finanze, ricorda, in ogni caso, che il decreto-legge non contiene solo misure di spesa, ma anche misure di entrata.
  A proposito di emendamenti all'articolo 9, informa poi la Commissione che è stato sottoposto all'attenzione delle Commissioni di merito un emendamento volto a inserire la data di decorrenza delle missioni in Libia, che è il 14 settembre scorso.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del presidente, sottolineando come le due missioni in Libia siano perfettamente coerenti con la linea sempre tenuta dall'Italia rispetto alla Libia, ossia di sostegno al processo di transizione della Libia verso la democrazia e di appoggio alle richieste provenienti dal Governo riconosciuto dalla comunità internazionale. Ricorda che le due missioni sono funzionali al perseguimento dell'interesse dell'Italia, che è quello di creare le condizioni perché in Libia si formi uno Stato solido e democratico, in grado di assicurare l'ordine pubblico e la legalità sul proprio territorio.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del presidente, per le ragioni di contrarietà alle missioni in Libia già chiarite in precedenti interventi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 14.40.

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