CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 novembre 2016
717.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 3 novembre 2016.

Audizione informale del Direttore dell'Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4110, di conversione in legge del decreto-legge n. 193 del 2016, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.40 alle 10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 3 novembre 2016.

Audizioni informali nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4110, di conversione in legge del decreto-legge n. 193 del 2016, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
Audizione del Professor Valerio Vallefuoco.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.25 alle 15.05.

Audizione dei rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.45.

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SEDE REFERENTE

  Giovedì 3 novembre 2016. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 15.45.

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
C. 4110 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 ottobre scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, segnala innanzitutto come nella seduta odierna si sia concluso il ciclo di audizioni previsto ai fini dell'istruttoria legislativa sul provvedimento.
  Ribadendo quindi quanto già segnalato dalle Presidenze in occasione della riunione congiunta di ieri degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, rammenta che disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 193 del 2016, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, è da considerarsi collegato alla manovra di finanza pubblica.
  Tale collegamento comporta alcune conseguenze dal punto di vista procedurale, soprattutto per quanto riguarda il regime di ammissibilità delle proposte emendative riferite al decreto-legge in esame, giacché troveranno applicazione non solo le disposizioni di cui all'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, relative al contenuto proprio dei decreti-legge, ma anche quelle di cui all'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento, relative al contenuto e all'obbligo di compensatività delle proposte emendative riferite ai provvedimenti collegati.
  In particolare, sotto il primo profilo, ai sensi del citato comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda al riguardo che, ai sensi della lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
  Sotto il secondo profilo, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento, sono considerati inammissibili non solo gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che recano disposizioni estranee all'oggetto proprio del disegno di legge collegato, ma anche quelli «che contrastano con i criteri per l'introduzione di nuove o maggiori spese o minori entrate, come definiti dalla legislazione vigente sul bilancio e sulla contabilità dello Stato».
  A questo riguardo, nel ricordare che il decreto-legge in esame non produce effetti peggiorativi sui vigenti saldi di finanza pubblica 2016-2018, segnala come tanto l'onerosità quanto la copertura finanziaria delle proposte emendative saranno valutate in relazione ai predetti saldi con riferimento alla legislazione vigente, come modificata dal presente provvedimento, ossia senza tenere conto delle proposte di modificazione alla legislazione stessa quali risultanti dal disegno di legge di bilancio.
  Pertanto, conformemente a quanto previsto dall'articolo 17, comma 1, terzo periodo, della legge n. 196 del 2009, la copertura finanziaria delle proposte emendative che comportino nuovi o maggiori Pag. 17oneri, ovvero minori entrate, dovrà essere effettuata esclusivamente attraverso le seguenti modalità:
   mediante utilizzo delle disponibilità esistenti negli accantonamenti iscritti nei fondi speciali 2016-2018, restando precluso sia l'utilizzo di accantonamenti del conto capitale per iniziative di parte corrente, sia l'utilizzo per finalità difformi di accantonamenti per regolazioni contabili e debitorie e per provvedimenti in adempimento di obblighi internazionali;
   mediante modifica o soppressione dei parametri che regolano l'evoluzione della spesa previsti dalla normativa vigente, come eventualmente modificata dal presente decreto-legge, dalle quali derivino risparmi di spesa;
   mediante riduzione di precedenti autorizzazioni legislative di spesa, come eventualmente modificate dal presente decreto-legge;
   mediante modificazioni legislative che comportino nuove o maggiori entrate rispetto a quelle risultanti dal presente decreto-legge; resta in ogni caso esclusa la copertura di nuovi o maggiori oneri di parte corrente attraverso l'utilizzo dei proventi derivanti da entrate in conto capitale.

  In ogni caso, ai sensi dell'articolo 17, comma 1.1, della legge n. 196 del 2009, non potranno essere utilizzate a copertura delle proposte emendative le risorse derivanti dalla quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche attribuita alla diretta gestione statale ai sensi dell'articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, né quelle derivanti dall'autorizzazione di spesa concernente la quota del cinque per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui all'articolo 1, comma 154, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che risultino effettivamente utilizzate sulla base delle scelte dei contribuenti.
  Ricorda inoltre, sempre ai sensi delle regole procedurali stabilite dal Regolamento con riferimento ai provvedimenti collegati, che le proposte emendative devono essere previamente presentate nel corso dell'esame in Commissione (come ribadito del resto dal parere della Giunta del Regolamento del 26 giugno 2103), mentre esse non possono essere presentate direttamente in Assemblea (salvo quelle riferite alle parti nuove del testo introdotte nel corso dell'esame in sede referente): per tale ragione, qualora in sede referente non dovesse essere possibile votare tutte le proposte emendative, si procederà in tale sede, secondo la prassi usuale, a respingere tecnicamente, con votazione riassuntiva, le proposte emendative non esaminate, al fine di consentire la loro eventuale ripresentazione in Assemblea.
  Segnala altresì come le proposte emendative dichiarate inammissibili o ritirate nel corso dell'esame in Commissione non possano essere ripresentate in Assemblea.
  Rammenta altresì che il termine per la presentazione delle proposte emendative è fissato alle ore 10 di domani e che l'avvio della discussione in Assemblea del provvedimento è stabilito per giovedì 10 novembre prossimo.

  Rocco PALESE (Misto-CR) rileva come nel corso dell'odierna audizione dell'ANCI siano emerse numerose richieste di modifica al testo che richiedono un'attenta valutazione da parte dei gruppi. Ritiene quindi opportuno posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti, attualmente fissato alle ore 10 di domani, alle 12 della stessa giornata di domani.

  Francesco CARIELLO (M5S) condivide la richiesta avanzata dal deputato Palese.

  Maurizio BERNARDO, presidente, alla luce delle richieste avanzate, ritiene possibile posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 11 di domani.

  Daniele PESCO (M5S) rileva come anche l'audizione odierna del professor Vallefuoco, che si è concentrata sui temi della voluntary disclosure, abbia fornito numerosi Pag. 18spunti interessanti meritevoli di riflessione, ribadendo quindi la richiesta di rinviare alle ore 12 di domani il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ritiene che l'organizzazione dei lavori, già definita, consigli di non spostare troppo in avanti il termine per la presentazione degli emendamenti. Informa quindi che tale termine è fissato alle ore 11 di domani.

  Girolamo PISANO (M5S) ricorda che la Commissione Finanze, nella seduta del 12 ottobre scorso, ha approvato, in un nuovo testo che ha assunto il numero 8-00205, la risoluzione Petrini 7-01058, in materia di introduzione dell'obbligo di trasmissione telematica delle operazioni IVA all'Agenzia delle entrate. In tale ambito rileva come l'atto di indirizzo approvato, oltre a impegnare il Governo all'introduzione dell'obbligo di trasmissione telematica dei dati delle fatture, sostanzialmente inserito nell'articolo 4 del decreto – legge, contenga anche numerosi impegni volti all'introduzione di misure volte alla semplificazione degli oneri e degli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti che assicurino la tracciabilità dei pagamenti.
  Nel sottolineare come tali ultimi impegni non siano stati recepiti nel testo del decreto-legge in esame, chiede al Viceministro se il Governo sia disponibile a valutare le proposte che saranno presentate in tal senso nel corso della fase emendativa dell'esame del provvedimento.

  Il Viceministro Enrico ZANETTI, nel confermare l'attenzione del Governo in materia di semplificazione degli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti, esprime la disponibilità a valutare le proposte emendative che saranno presentate in materia nel corso dell'esame del decreto-legge. In particolare sottolinea l'intenzione dell'Esecutivo di preservare, in tale ambito, il necessario equilibrio tra l'aumento degli oneri imposti in funzione di contrasto all'evasione fiscale e l'alleggerimento degli altri adempimenti tributari previsti dalla normativa.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare sul provvedimento e rinvia quindi il seguito dell'esame a una seduta da convocare nella mattina di lunedì 7 novembre prossimo.

  La seduta termina alle 16.