CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 novembre 2016
717.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 64

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 novembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
C. 4110 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 2 novembre 2016.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, replicando alle richieste di chiarimento formulate nella precedente seduta, precisa innanzitutto che il dato di 209 mezzi indicato nella relazione tecnica comprende non solo i mezzi di locomozione, ma anche i materiali utilizzati per allestire l'ospedale da campo, quali, ad esempio, i gruppi elettrogeni, le cucine da campo e le celle frigorifere.
  Con riferimento, invece, al dato sull'impiego di velivoli aerei, fa presente che occorre operare un distinguo tra gli assetti schierati in teatro e tutti quelli complessivamente impiegati. Osserva, infatti, che mentre la ministra Pinotti – in occasione delle comunicazioni del 13 settembre 2016 sugli sviluppi della situazione in Libia – ha indicato in un velivolo C-27J il numero dei mezzi operanti in teatro con il compito di supporto del ROLE 1 e per l'eventuale evacuazione strategica, le schede finanziarie della relazione si riferiscono anche ai mezzi aerei impiegati per il rischieramento del personale, dei mezzi e dei materiali in teatro e quindi, in aggiunta al citato C-27J, considerano anche un velivolo C-130.
  Infine, in merito alle modalità di finanziamento della missione Ippocrate, rileva Pag. 65che l'articolo 15, comma 3, del decreto-legge n.193 del 2016, al fine di soddisfare le esigenze finanziarie dell'intero provvedimento, prevede che «il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio. Ove necessario, previa richiesta dell'amministrazione competente, il Ministero dell'economia e delle finanze può disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria la cui regolarizzazione avviene tempestivamente con l'emissione di ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa», attingendo – per l'anno 2016 – alle risorse individuate con l'articolo 15, comma 2, ovvero con riduzioni delle dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione dei ministeri.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) ritiene insufficienti gli elementi di chiarimento forniti dal rappresentante del Governo, che non aggiungono, a suo avviso, informazioni sui mezzi impiegati e sul loro utilizzo, né fanno chiarezza sulla provenienza delle risorse che verranno utilizzate per finanziare la missione.
  Per di più, rileva che nessuna risposta è stata data riguardo all'altra questione da lei sollevata, ossia riguardo al fatto che il Governo non ha onorato l'impegno – previsto nella risoluzione n. 8-00200, approvata dalle Commissioni affari esteri e difesa della Camera lo scorso 13 settembre – di riferire periodicamente alle Commissioni sugli sviluppi della missione Ippocrate. Esprime, dunque, il proprio disappunto per il mancato coinvolgimento del Parlamento e ribadisce la contrarietà del gruppo di SI-SEL a questo intervento italiano in Libia.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) si sofferma brevemente sull'impiego di un velivolo C-130 per il rischieramento del personale e dei mezzi e materiali in teatro, osservando che l'uso di questo mezzo permette di trarre alcune indicazioni riguardo alla precarietà delle strutture utilizzate per lo svolgimento della missione.
  Quanto alla copertura degli oneri finanziari della nuova missione, osserva che la scelta del Governo non appare opportuna poiché sottrae al Parlamento la decisione in merito ai fondi da utilizzare, demandandola a un decreto ministeriale. Rileva inoltre che si tratta di risorse incerte e aleatorie, essendo il provvedimento finanziato attraverso nuove entrate consistenti in gran parte nella attesa riscossione di tributi fin qui non versati.

  Luca FRUSONE (M5S) condivide pienamente i rilievi critici del deputato Artini riguardo alla metodologia utilizzata da Governo per finanziare il provvedimento. Ricorda, quindi, che il suo gruppo ha già espresso le proprie perplessità sulla missione Ippocrate: è vero che si tratta di una missione umanitaria, ma è vero anche che rappresenta un'ingerenza nelle vicende interne di uno Stato straniero, atteso che l'intervento è stato chiesto da un Governo che rappresenta una delle parti in conflitto. Aggiunge che si tratta di una missione avviata in tutta fretta, con un superficiale coinvolgimento del Parlamento, dopo che la maggioranza ha con poca convinzione approvato una risoluzione e quando i giornali già riportavano dell'avvio delle operazioni. Lamenta, poi, la mancanza di chiarezza sia in relazione alla linea di comando, sia con riferimento alla già citata questione della copertura finanziaria. Conferma infine la contrarietà alla missione del suo gruppo, che presenterà nelle Commissioni di merito un emendamento soppressivo dell'articolo 9 del decreto-legge.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, sottolinea che la decisione della maggioranza di sostenere con apposite risoluzioni la linea del Governo sull'intervento in Libia comunicata dai ministri Gentiloni e Pinotti a settembre è stata pienamente convinta, oltre che coerente con il principio stabilito in questa legislatura dal Parlamento con la legge n. 145 del 2016, sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, la quale ha previsto che le Camere autorizzino le Pag. 66missioni internazionali attraverso espliciti atti di indirizzo. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
C. 4127-bis Governo.

(Relazione alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che la Commissione è chiamata, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, a esaminare, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante bilancio di previsione dello stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
  A questo riguardo, ricorda che la recente riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, introdotta dalla legge 4 agosto 2016, n. 163, in attuazione dell'articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ha apportato alcune significative innovazioni alla vigente disciplina contabile, che troveranno per la prima volta attuazione nel corso della presente sessione di bilancio. In questo quadro, la Presidente della Camera ha trasmesso ai Presidenti delle Commissioni permanenti un documento, adottato all'unanimità dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, della Commissione Bilancio, in cui si individuano alcune linee guida di carattere procedurale che possono costituire un valido ausilio nell'applicazione delle disposizioni del Regolamento della Camera dei deputati, come interpretate nel parere della Giunta per il Regolamento del 14 luglio 2010, soprattutto per quanto riguarda le modalità di esame del disegno di legge di bilancio nelle Commissioni nonché i criteri sulla emendabilità dello stesso alla luce della mutata disciplina contabile.
  In particolare, come emerge dal citato documento, ai sensi della nuova disciplina contabile i contenuti dei due disegni di legge (stabilità e bilancio), che sulla base della legislazione previgente dovevano essere presentati dal Governo alle Camere, sono ora accolti in un unico provvedimento, il disegno di legge di bilancio, composto da due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Sulla base di questa nuova articolazione della manovra, tutte le disposizioni regolamentari aventi ad oggetto l'esame del disegno di legge finanziaria e del disegno di legge di bilancio dovranno pertanto intendersi riferite, rispettivamente, alla prima e alla seconda sezione del disegno di legge di bilancio. Ai fini dell'esame presso le Commissioni di settore, le parti di competenza di ciascuna di esse dovranno pertanto essere individuate, con riferimento ad entrambe le sezioni, secondo le medesime modalità con cui tale individuazione avveniva in passato in ordine al disegno di legge di stabilità e, soprattutto, al disegno di legge di bilancio.
  Per quanto riguarda questa Commissione, pertanto, oltre alle disposizioni di competenza contenute nella prima sezione, saranno esaminate le Tabelle relative agli stati di previsione della spesa del Ministero della difesa e, limitatamente alle parti di interesse, del Ministero dello sviluppo economico (cioè le Tabelle n. 11 e n. 3) contenute nella seconda sezione.
  L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Possono essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione Pag. 67e le eventuali relazioni di minoranza sono trasmesse alla Commissione bilancio. I relatori – per la maggioranza e di minoranza – possono partecipare ai lavori della Commissione bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore.
  La Commissione potrà esaminare inoltre gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza. A tale proposito, come emerge dal documento in precedenza citato, il regime di presentazione degli emendamenti nelle Commissioni di settore e in Assemblea non subirà sostanziali mutamenti, nel senso che gli emendamenti che riguardano parti di competenza di questa Commissione con compensazione a valere su parti di competenza di altre Commissioni potranno essere presentati sia nella presente Commissione sia direttamente presso la Commissione bilancio. La stessa regola sarà peraltro applicabile anche agli emendamenti compensativi all'interno di parti di competenza di questa Commissione, posto che la regola della previa presentazione presso la Commissione competente per materia è stata nel corso del tempo superata in via di prassi a causa della difficoltà di individuare, in modo inequivoco, le parti di competenza con riferimento al disegno di legge di bilancio e, soprattutto, al disegno di legge di stabilità. Gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati presso la Commissione bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
  La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati presso questa Commissione sarà effettuata dalla Presidenza della medesima prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia, come recentemente modificata.
  In particolare, come risulta dal predetto documento, sono previste specifiche regole per l'emendabilità della prima e della seconda sezione nonché per gli emendamenti volti a modificare, con finalità di compensazione, contemporaneamente la prima e la seconda sezione del disegno di legge di bilancio, ferme restando le regole ordinarie sulla compensatività, a seconda che si tratti di oneri di parte corrente o in conto capitale.
  Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda infine che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione sono allegati alla relazione trasmessa alla Commissione bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo potranno essere ripresentati in Assemblea. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea.
  Quanto al termine per la presentazione di emendamenti in Commissione, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto di fissarlo alle ore 12 di martedì 8 novembre. Ricorda inoltre che le Commissioni di settore dovranno concludere il proprio esame entro mercoledì 9 novembre.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore, introduce l'esame dei profili di competenza della Commissione Difesa contenuti nella prima sezione del disegno di legge di bilancio, osservando che gli articoli di interesse sono l'articolo 52, comma 2, lettere b), e c), l'articolo 54, l'articolo 61 e l'articolo 80. Nello specifico, l'articolo 52, comma 2, prevede l'istituzione di un Fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze per finanziare rinnovi contrattuali e nuove assunzioni presso talune amministrazioni pubbliche. La dotazione del fondo è pari a 1,48 miliardi per il 2017 e 1,93 miliardi a decorrere dal 2018.
  Con riferimento alle finalità di interesse della Commissione difesa segnala quelle elencate alle lettere b) e c) di questo articolo 52, comma 2. In particolare, Pag. 68la lettera b) prevede la destinazione di risorse del fondo, per il 2017 e a decorrere dal 2018, ad assunzioni a tempo indeterminato nelle amministrazioni dello Stato, inclusi i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. La lettera c) prevede invece la destinazione di risorse del fondo all'attuazione della revisione della disciplina in materia di reclutamento, stato giuridico e progressione in carriera del personale delle Forze di polizia (prevista dalla legge delega Madia, n. 124 del 2016) e al riordino dei ruoli delle Forze armate e delle Forze di polizia (prevista dalla legge delega Di Paola, n. 244 del 2012, come modificata nel 2015) «ovvero» – dispone la lettera c) in esame – la destinazione di tali risorse al finanziamento della proroga, per il solo 2017, del contributo straordinario di 960 euro previsto dalla legge n. 208 del 2015 in favore del personale non dirigente delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate.
  Rileva, quindi, che la successiva disposizione di interesse della Commissione difesa è l'articolo 54 che proroga fino al 31 dicembre 2017, e limitatamente a 7.050 unità, l'operatività del piano di impiego di un contingente di personale militare appartenente alle Forze armate per il controllo del territorio in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia (piano previsto dal comma 1 dell'articolo 7-bis del decreto-legge n. 92 del 2008).
  L'operatività del piano è motivata in considerazione della necessità di garantire la prosecuzione degli interventi delle Forze armate nelle attività di vigilanza a siti e obiettivi sensibili anche in relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e di contrasto della criminalità e del terrorismo, nonché alle ulteriori esigenze connesse allo svolgimento del prossimo G7 e di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e ambientale nella regione Campania. Il provvedimento precisa, attraverso una serie di rinvii normativi, che il personale impiegato nelle operazioni è posto a disposizione dei prefetti interessati ed agisce con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza. Si conferma, inoltre, la previsione contenuta in precedenti analoghi provvedimenti secondo cui il piano di impiego del personale delle Forze armate è adottato con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa, sentito il Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica integrato dal Capo di stato maggiore della difesa e previa informazione al Presidente del Consiglio dei Ministri. È confermato che il Ministro dell'interno riferisca in proposito alle competenti Commissioni parlamentari.
  Altra disposizione di interesse della Commissione è l'articolo 60, recante misure di efficientamento della spesa dei Ministeri.
  Al riguardo osserva che la relazione tecnica riporta nel dettaglio, in una tabella riepilogativa, il contributo al miglioramento dei saldi da parte di ciascun Ministero e della Presidenza del Consiglio, in termini sia di saldo netto da finanziarie sia di indebitamento netto. Con riferimento al Ministero della difesa i contributi ammontano a 74,9 milioni di euro per il 2017, a 74,8 milioni di euro per il 2018 e a 71,4 milioni di euro per il 2019.
  Da ultimo l'articolo 80 istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo con una dotazione finanziaria di 70 milioni di euro per l'anno 2017 e di 180 milioni annui per il periodo 2018-2030 per l'acquisto e ammodernamento dei mezzi strumentali in uso alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Al riguardo, la norma richiama espressamente il ricorso ai meccanismi di centralizzazione degli acquisti attraverso Consip S.p.a. e agli strumenti del leasing finanziario. Spetta ad un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri individuare le amministrazioni cui destinare le predette somme. Il decreto sarà adottato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze in relazione alle richieste del Ministro dell'interno, del Ministro della difesa e del Pag. 69Ministro della giustizia, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
  Passando all'esame della sezione seconda del disegno di legge di bilancio, osserva che lo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per il 2017-2019 vede cambiamenti significativi nell'articolazione e nel contenuto delle unità di voto rispetto alla legge di bilancio precedente, per effetto del riordino del Corpo forestale dello Stato, assorbito nell'Arma dei carabinieri, di una diversa evidenziazione delle missioni militari internazionali e di altri minori affinamenti.
  La missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio», la più corposa delle missioni della Difesa, presenta modifiche nell'articolazione dei programmi (con la soppressione di due unità di voto) che derivano da una diversa ripartizione di alcune voci al suo interno, dall'allocazione delle risorse dei Fondi da assegnare dal cessato programma 33.1 Fondi da assegnare, nonché dalla redistribuzione di risorse provenienti dalla missione 17 «Ricerca e innovazione».
  Per quanto attiene le due unità di voto soppresse evidenzia quanto segue.
  Il precedente programma 5.5 «Interventi non direttamente connessi con l'operatività dello strumento militare» si ricolloca in un nuovo programma creato ad hoc nella missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» mantenendo la denominazione originaria con il codice 32.6.
  Al fine di assicurare l'univoca gestione del programma 5.8 «Missioni internazionali» (che rimane ora di competenza esclusiva del Ministero dell'economia e delle finanze, programma 5. 8), le spese generali per l'approvvigionamento di beni e servizi connessi alle missioni internazionali precedentemente collocate in un fondo da ripartire, sono evidenziate direttamente nei programmi in cui vengono effettivamente utilizzate: i programmi 5.1 «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza», 5.2 «Approntamento e impiego delle forze terrestri», 5.3 «Approntamento e impiego delle forze navali», 5.4 «Approntamento e impiego delle forze aeree» nonché nel programma 5.6 «Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari».
  Nella missione 17 «Ricerca e innovazione» non trova conferma per il Ministero della difesa l'unità di voto 17.11 «Ricerca tecnologica nel settore della difesa»; si tratta di risorse gestite dal centro di responsabilità Segretariato Generale destinate a spese per studi ed esperienze inerenti all'assistenza al volo che – non avendo un carattere prettamente di ricerca di base o applicata ma piuttosto di commissione di servizi a terzi – sono ricollocate nell'ambito della Missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio», nel programma 5.6 «Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» attribuito al medesimo Segretariato Generale.
  Infine, a partire dal 2017, il Ministero della difesa acquisisce una competenza nell'ambito della missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» tramite il nuovo programma 18.17 «Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare» appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie tutte le risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato.
  Ciò premesso in via generale, rileva che lo stato di previsione del Ministero della difesa si articola in 3 missioni e 9 programmi, che, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni, rappresentano le unità di voto parlamentare.
  Stanziamenti che interessano la Difesa sono presenti anche negli stati di previsione dei seguenti Ministeri: Economia e Pag. 70delle Finanze (programma 5.8, – Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016, sul quale sono appostati per il 2017 fondi pari a 997 milioni di euro); Sviluppo economico (missione 11, programma 5 «promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità d'impresa e movimento cooperativo», recante i contributi relativi ad interventi nel settore navale, aeronautico, aerospaziale – tra cui il programma relativo ai velivoli Eurofighter – ed all'acquisizione delle navi fregata FREMM).
  Per quanto riguarda il 2017 il volume finanziario complessivo del progetto di bilancio della Difesa a «legislazione vigente» – ovvero nel rispetto dei volumi e dei vincoli di spesa stabiliti nell'ambito del disegno di legge di bilancio 2017 – risulta pari a 20,268 miliardi, che, rapportati al PIL previsionale per il 2017 (definito in 1.703 miliardi), corrisponde all'1,190 per cento, a fronte dell'1,195 per cento di incidenza del 2016. Rispetto al 2016, le disponibilità per il 2017, pari a 20.281,1 milioni di euro, vedono un decremento di 29,2 milioni di euro. Per gli anni successivi le previsioni risultanti sono pari a 20.060,8 per il 2018 e 20.026,2 per il 2019.
  Al riguardo segnala che per il 2017 le spese della missione 5 (Funzione Difesa e sicurezza del territorio) esauriscono la quasi totalità delle risorse del bilancio della difesa, rappresentandone complessivamente il 92,8 per cento. I programmi della missione 5 comprendono infatti il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari. La missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio» evidenzia nello specifico una diminuzione rispetto alle previsioni assestate. Come precisato nella relazione tecnica, la riduzione deriva principalmente da interventi che hanno ricevuto risorse per un solo anno tramite specifica disposizione in legge finanziaria (come la partecipazione italiana alle missioni internazionali) o erano temporanei e limitati all'anno 2016 (in particolare, gli interventi straordinari per la difesa e la sicurezza nazionale in relazione alla minaccia terroristica, per la prevenzione e il contrasto alla criminalità).
  Ricorda, poi, che nell'allegato conoscitivo alla seconda sezione sono esposte, tra le altre, le autorizzazioni legislative di spesa del Ministero della difesa su cui sono state effettuate variazioni ai sensi dell'articolo 23, comma 3, lettera b), della legge di contabilità.
  Al riguardo osserva che il totale dei definanziamenti corrisponde in massima parte ai risparmi di spesa previsti dall'articolo 61 del disegno di legge di bilancio, ammontanti per il Ministero della difesa, come detto, a 74.9 milioni di euro.
  Segnala, da ultimo, che stanziamenti che interessano la Difesa sono presenti anche nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. In particolare la Missione Competitività e sviluppo delle imprese è l'ambito su cui si concentra la gran parte della spesa del Ministero. Nel programma (11.5) Promozione e attuazione delle politiche di sviluppo, secondo il bilancio a legislazione vigente per l'anno 2017, sono esposti investimenti per 3.007,9 milioni. Le modifiche in aumento proposte dal disegno di legge in esame sono pari a 45 milioni di euro, ascrivibili tutti alle modifiche della seconda sezione. La gran parte dei contributi agli investimenti alle imprese iscritti nel programma (11.5) è destinato alle imprese del settore aeronautico.
  Al riguardo, per ciò che concerne le spese per investimenti destinati alla difesa, segnala: gli interventi agevolativi per il settore aeronautico, iscritti sul cap. 7421, che reca uno stanziamento di 1.128,7 milioni di euro per il 2017, di 890 milioni per 2018 e di 862 milioni di euro nel 2019; gli interventi per lo sviluppo e l'acquisizione delle unità navali FREMM e delle relative dotazioni operative iscritti sul cap. 7485.(al riguardo, il disegno di legge integrato con gli effetti della Sez. II espone uno stanziamento di 610 milioni per il 2017, di 268 milioni per il 2018 e di 194,3 milioni per il 2019).Pag. 71
  Infine, ricorda che – per il finanziamento di interventi nel settore marittimo a tutela degli interessi di difesa nazionale – il cap. 7419 espone uno stanziamento di 692,2 milioni nel 2017, di 749,9 milioni nel 2018 e di 649,4 milioni nel 2019.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.