CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 ottobre 2016
707.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 11 ottobre 2016. — Presidenza del presidente della XI Commissione, Cesare DAMIANO. — Intervengono il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero, e il sottosegretario di Stato per la giustizia, Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 13.10.

Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
C. 4008 Governo, approvato dal Senato, C. 429 Mongiello, C. 2134 Mongiello, C. 3298 Mongiello, C. 3367 Falcone, C. 3379 Zaccagnini, C. 3405 Matarrelli, C. 3580 Carloni, C. 3817 Matarrese, C. 4046 Scotto e C. 4069 Chimienti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 ottobre 2016.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica preliminarmente che, a seguito della richiesta in tal senso formulata dalle presidenze delle Commissioni II e XI, la Presidenza della Camera ha disposto la riassegnazione alle Commissioni riunite delle seguenti proposte di legge C. 3405 Matarrelli, C. 3580 Carloni e C. 4069 Chimienti, già assegnate alla II Commissione, nonché delle proposte di legge C. 2134 Mongiello, C. 3298 Mongiello, C. 3367 Falcone, C. 3379 Zaccagnini e C. 3817 Matarrese, già assegnate alla XI Commissione. Poiché le suddette proposte di legge vertono sulla stessa materia delle proposte di legge già all'ordine del giorno, avverto che ne è stato disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Ricorda, altresì, che nella seduta del 6 ottobre le Commissioni hanno deliberato di adottare come testo base per il seguito dell'esame il disegno di legge Atto Camera 4008 Governo, approvato dal Senato.
  Fa presente che, con riferimento a tale testo, sono state presentate 118 proposte Pag. 20emendative, che devono ritenersi ammissibili, ad eccezione delle seguenti proposte: Molteni 8.19, che consente alle cooperative di imprenditori agricoli e ai loro consorzi di prestare servizi ai soci per la raccolta in campo dei loro prodotti nonché per le relative attività accessorie utilizzando i propri lavoratori dipendenti; Simonetti 8.07, che subordina l'attribuzione del numero di partita IVA a persone fisiche o soggetti giuridici aventi cittadinanza o residenza in Stati non appartenenti all'Unione europea alla prestazione di una garanzia fideiussoria per garantire i pagamenti di tasse e contributi dovuti nell'esercizio della relativa attività economica.
  Dà, quindi, la parola ai relatori per l'espressione dei loro pareri sulle proposte emendative.

  Giuseppe BERRETTA (PD), relatore per la II Commissione, invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 7 del provvedimento, esprimendo, altrimenti, parere contrario.

  Marco MICCOLI (PD), relatore per la XI Commissione, invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite agli articoli 8 e 9 del provvedimento, esprimendo, altrimenti, parere contrario.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI e il Viceministro Andrea OLIVERO esprimono parere conforme a quello dei relatori.

  Gessica ROSTELLATO (PD) chiede l'accantonamento delle proposte emendative presentate all'articolo 1, che riguarda la modifica dell'articolo 603-bis del codice penale. Ritiene, infatti, opportuno un ulteriore approfondimento con i rappresentanti del Governo delle rilevanti problematiche emerse sul punto nel corso delle audizioni svolte dalle Commissioni riunite.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) dichiara di non concordare con la proposta testé avanzata dalla collega Rostellato, perché, se si dovessero approfondire tutte le questioni emerse nel corso delle audizioni, sarebbe necessario, a suo giudizio, accantonare anche le proposte emendative presentate agli articoli 8 e 9. Ciò causerebbe il rallentamento dell’iter di approvazione del disegno di legge e farebbe perdere di vista il suo obiettivo primario, ovvero la difesa dei diritti dei lavoratori sfruttati fino alla schiavitù. Oltretutto, come emerge anche dai pareri espressi dai relatori e dai rappresentanti del Governo, il provvedimento appare blindato e non vi è alcuna possibilità per i deputati di introdurre modifiche al testo approvato dal Senato.

  Roberto SIMONETTI (LNA) chiede al presidente di conoscere le motivazioni alla base del giudizio di inammissibilità sulle proposte emendative Molteni 8.19 e Simonetti 8.07, alla luce della sua intenzione di chiedere una nuova valutazione in ordine alla loro ammissibilità.

  Cesare DAMIANO, presidente, rileva che il giudizio di inammissibilità discende dalla loro estraneità al contenuto delle proposte di legge in esame. Si riserva, comunque, di valutare nuovamente la loro ammissibilità tenendo conto degli elementi di valutazione che potranno essere forniti dai presentatori.

  Roberto SIMONETTI (LNA) preannuncia la presentazione di una nota scritta in cui saranno esposte le considerazioni dei firmatari degli emendamenti.

  Marco MICCOLI (PD), relatore per la XI Commissione, ricorda alla collega Rostellato che i pareri dei relatori sono stati espressi alla luce di quanto emerso dalle audizioni svolte dalle Commissioni riunite nonché dalle risultanze dell'ampio dibattito che ha portato, lo scorso anno, le Commissioni riunite XI e XIII all'approvazione di una risoluzione unitaria per il contrasto al caporalato. Riconosce che molte delle proposte emendative presentate sono volte a superare dubbi riguardanti alcune parti del testo ma, dal punto di vista metodologico, si dichiara d'accordo con la collega Chimienti sull'inopportunità Pag. 21di accantonare l'esame delle proposte emendative. Oltre tutto, a suo avviso, tali dubbi sono stati fugati dagli interventi dei soggetti auditi dalle Commissione e, in particolare, dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.

  Cesare DAMIANO, presidente, non essendovi ulteriori interventi, avverte che le Commissioni passeranno all'esame e alla votazione delle proposte emendative, a partire da quelle riferite all'articolo 1.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL), nell'illustrare l'emendamento a sua firma 1.29, del quale raccomanda l'approvazione, rammenta che prima degli anni Novanta l'intermediazione di manodopera era vietata sic et simpliciter, analogamente alla somministrazione di mano d'opera. Rammenta invece che, verso la fine degli anni Novanta, il mercato del lavoro è stato liberalizzato con l'introduzione delle agenzie di lavoro interinale, che rappresentano una sorta di «caporalato legale». Evidenzia, quindi, come, con il decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, sia stato introdotto l'articolo 603 bis del codice penale, che, nell'attuale formulazione, punisce, con la reclusione da cinque a otto anni e con la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato, chiunque svolga un'attività organizzata di intermediazione, reclutando mano d'opera o organizzandone l'attività lavorativa caratterizzata da sfruttamento, mediante violenza, minaccia o intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei lavoratori. Ciò premesso, nel far notare come la formulazione del citato articolo 603-bis contenuta nel disegno di legge in discussione non richieda, a differenza di quella vigente, lo svolgimento di un'attività «organizzata» di intermediazione, sottolinea come la sua proposta emendativa sia diretta a prevedere il divieto per l'imprenditore di affidare in appalto o in subappalto o in qualsiasi altra forma, anche a società cooperative, l'esecuzione di mere prestazioni di lavoro mediante impiego di mano d'opera assunta e retribuita dall'appaltatore o dall'intermediario, qualunque sia la natura dell'opera o del servizio cui le prestazioni si riferiscono. Fa presente, inoltre, che la sua proposta emendativa prevede altresì il divieto di affidare ad intermediari, siano questi dipendenti, terzi o società, anche se cooperative, lavori da eseguirsi a cottimo da prestatori di opere assunti e retribuiti da tali intermediari.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sannicandro 1.29, Bonafede 1.21, Andrea Maestri 1.30, Agostinelli 1.26, Sannicandro 1.31, Rizzetto 1.4, Agostinelli 1.28, Sannicandro 1.32 e Agostinelli 1.22.

  Gessica ROSTELLATO (PD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.12, osserva che esso è volto a limitare l'estensione della responsabilità penale, astrattamente condivisibile, escludendo dalla previsione i datori di lavoro che non si avvalgono di intermediari. A suo avviso, infatti, la formulazione attuale del testo dell'articolo consente l'applicazione della disposizione a tutti i settori produttivi e non solo all'agricoltura, in contraddizione con l'impianto dell'intero provvedimento, mettendo sullo stesso piano situazioni diverse che necessiterebbero di discipline diverse. Pur rendendosi conto della necessità di approvare il disegno di legge il più rapidamente possibile, osserva tuttavia che in alcuni punti esso presenta alcune ambiguità che andrebbero eliminate. In ogni caso, dichiara di ritirare l'emendamento, preannunciando la presentazione in Assemblea di un apposito ordine del giorno che impegni il Governo a monitorare l'applicazione della disposizione in esame.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), non condividendo l'opinione espressa dalla collega Rostellato, dichiara il favore del suo gruppo all'impianto attuale del testo dell'articolo 1, volto ad estendere il più possibile la responsabilità penale in caso di sfruttamento di manodopera, colpendo anche il datore di lavoro che non si avvalga Pag. 22di intermediari. Ribadisce la necessità che il provvedimento sia approvato al più presto e ringrazia il Governo per l'impegno che sta profondendo perché l'obiettivo sia raggiunto. Piuttosto, si dichiara sorpresa che, a fronte della gravità del problema che si intende colpire, la discussione si stia concentrando su aspetti, a suo avviso, secondari. Meglio focalizzarsi sull'interesse dei lavoratori, delle imprese sane e dell'Italia intera, approvando norme incisive ed evitando di proporre modifiche volte a smussare gli strumenti previsti dal provvedimento, come purtroppo appare da alcune delle proposte emendative presentate, che puntano a ridurre le pene proposte.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL) dichiara di non comprendere le ragioni per le quali l'onorevole Rostellato abbia appena ritirato la proposta emendativa a sua firma 1.12.

  Walter RIZZETTO (FdI-AN), preannunciando il suo voto favorevole all'emendamento Marotta 1.33, ricorda che il provvedimento in esame, sul punto, appare compiere un passo indietro rispetto al Jobs Act, che aveva abrogato la disciplina in materia di somministrazione di lavoro recata dal decreto legislativo n. 276 del 2003. A suo avviso, si rende necessaria una puntuale correzione di rotta con riferimento ai contenuti del nuovo testo dell'articolo 603-bis del codice penale, soprattutto alla luce di quanto emerso dalle audizioni svolte dalle Commissioni e dalla ulteriore documentazione raccolta, con particolare riferimento alla memoria inviata dall'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE). Ribadisce la necessità di colpire duramente chi non rispetta la legge e si stupisce della posizione quasi innovativa adottata da alcuni gruppi di opposizione che sembrano aprire a opinioni semplicistiche e demagogiche.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Marotta 1.33, Bonafede 1.23, Agostinelli 1.20, Rizzetto 1.5, Chiarelli 1.34 e Marotta 1.35.

  Gessica ROSTELLATO (PD) ritira le proposte emendative a sua firma 1.13, 1.15, 1.18, 1.17, 1.16 e 1.14.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Matarrese 1.2 e Sannicandro 1.36.

  Donatella AGOSTINELLI (M5S) sottoscrive la proposta emendativa Andrea Maestri 1.37.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Andrea Maestri 1.37 e Rizzetto 1.7.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL) illustra l'emendamento a sua firma 1.38, del quale raccomanda l'approvazione, ribadendo come sia necessario punire l'intermediazione in quanto tale, anche alla luce della scarsa esperienza applicativa riguardante l'articolo 603-bis del codice penale nell'attuale formulazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sannicandro 1.38, Matarrese 1.3 e Agostinelli 1.24.

  Donatella AGOSTINELLI (M5S) sottoscrive la proposta emendativa Andrea Maestri 1.39.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Andrea Maestri 1.39, Matarrese 1.1, Daniele Farina 1.40, Chimienti 1.27, nonché Rizzetto 1.8 e 1.9.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che tutte le proposte emendative a prima firma delle deputate Tartaglione e Giuliani sono state ritirate dalle presentatrici.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bonafede 1.25, Rizzetto 1.6, Andrea Maestri 1.42, Daniele Farina 1.41, Andrea Maestri 1.43, nonché l'articolo aggiuntivo Rizzetto 1.01. Respingono, quindi, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Matarrese 2.1, Chiarelli 2.2 e Marotta 2.3 e l'emendamento Andrea Maestri 2.4.

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  Walter RIZZETTO (FdI-AN), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 2.01, osserva che esso è volto a mettere al pubblico ludibrio coloro che sono stati condannati in via definitiva per il reato di caporalato, come richiesto dalle associazioni audite dalle Commissioni, a tutela dei consumatori che, in tal modo, potranno astenersi dal comprare prodotti agricoli derivanti da reati. Chiede pertanto una riflessione ulteriore sul punto da parte dei relatori.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) preannuncia l'astensione del suo gruppo dal voto sull'articolo aggiuntivo Rizzetto 2.01.

  Cesare DAMIANO, presidente, prende atto che i relatori non intendono mutare i pareri già espressi sulle proposte emendative.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Rizzetto 2.01, nonché gli emendamenti Daniele Farina 3.1 e 3.2.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sull'emendamento Daniele Farina 3.01, osserva che esso è volto ad accogliere le sollecitazioni delle associazioni sindacali audite dalla Commissioni, che hanno chiesto di accentuare gli aspetti della responsabilità penale in solido in caso di appalto che abbia comportato l'utilizzo di lavoratori irregolarmente reclutati.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL), nell'associarsi alle considerazioni del collega Placido, sottolinea come l'articolo aggiuntivo Daniele Farina 3.01 sia diretto a colmare un'autentica lacuna normativa. In proposito, evidenzia come la questione dell'intermediazione e dello sfruttamento illecito di mano d'opera non si risolva esclusivamente attraverso il ricorso a norme di carattere penale o l'inasprimento delle sanzioni già previste, dovendosi, piuttosto, prevedere, anche sul piano civilistico, anche forme di risarcimento o di ristoro in favore del lavoratore.

  Andrea MAESTRI (Misto-AL-P) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Daniele Farina 3.01.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Daniele Farina 3.01, Bonafede 4.05 e 4.04.

  Fabiana DADONE (M5S) interviene per illustrare il contenuto e le finalità dell'articolo aggiuntivo 4.02, di cui è prima firmataria, e ne raccomanda l'approvazione.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Dadone 4.02.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 4.03, osserva che esso è volto a modificare il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, alla luce delle disposizioni recate dalla direttiva europea n. 52 del 2009.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Chimienti 4.03 e Agostinelli 4.01, nonché gli emendamenti Sannicandro 6.1 e 6.2.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 7.1, osserva che esso, coerentemente con lo spirito del disegno di legge, è volto all'introduzione di misure di sostegno delle vittime della tratta per consentirne l'inserimento nella società.

  Fabiana DADONE (M5S) sottoscrive l'emendamento Placido 7.1.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Placido 7.1.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 7.01, osserva che esso, in linea con quanto già affermato dal collega Sannicandro, è volto a escludere il ricorso al lavoro irregolare in agricoltura, vietando alle agenzie di lavoro e agli altri soggetti autorizzati all'intermediazione Pag. 24l'esercizio della loro attività nel collocamento lavorativo nel settore agricolo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Placido 7.01 e gli emendamenti Simonetti 8.1 e Placido 8.2.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 8.3, osserva che esso, con l'introduzione degli indici di coerenza del comportamento aziendale, è volto a semplificare e agevolare l'attività ispettiva.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL), associandosi alle considerazioni del collega Placido, ribadisce che per risolvere il problema del «caporalato» non è sufficiente il ricorso a norme di carattere penale. Ricordando che i datori di lavoro erano prima obbligati a presentare annualmente un piano colturale, grazie al quale era possibile realizzare un'analisi oggettiva e veritiera del fabbisogno di mano d'opera delle aziende e del territorio, ritiene che gli indici di coerenza del comportamento aziendale, cui si fa riferimento nell'emendamento Placido 8.3, rappresentino uno dei requisiti minimi che devono essere richiesti alle imprese per l'iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità di cui all'articolo 8 del provvedimento in discussione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Placido 8.3 e Massimiliano Bernini 8.29.

  Massimiliano BERNINI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 8.28, osserva che esso si propone l'efficientamento del sistema di collocamento pubblico, potenziando la Borsa nazionale del lavoro, di cui all'articolo 13 del decreto legislativo n. 150 del 2015. Ciò appare opportuno per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, alla luce delle particolarità del mercato del lavoro nel settore agricolo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Massimiliano Bernini 8.28.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 8.4, rileva che esso intende rendere obbligatoria l'adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità di tutti i soggetti che operano nel settore, allo scopo di stringere le maglie di un meccanismo che, a suo avviso, si è dimostrato eccessivamente cedevole e poco incisivo.

  Massimiliano BERNINI (M5S) sottoscrive l'emendamento Placido 8.4.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Placido 8.4, 8.5 e 8.6.

  Gessica ROSTELLATO (PD) ritira il suo emendamento 8.30, sollecitando il Governo a consentire la partecipazione alla cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità della Copagri, l'unica associazione che ne è rimasta esclusa.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Molteni 8.13.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 8.8, osserva che esso introduce liste di prenotazione gestite con procedure telematiche, al fine di consentire ai centri per l'impiego un più agevole incontro tra domanda e offerta di lavoro, permettendo, nel contempo, di effettuare controlli rigorosi sugli avviamenti al lavoro.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Placido 8.8 e 8.7.

  Cesare DAMIANO, presidente, in considerazione dell'imminente avvio dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 14.20.

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