CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2016
703.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 46

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016.
Doc. LVII, n. 4-bis Allegato I e Annesso.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2016.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dopo aver ricordato che nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si era convenuto di concludere l'esame della Nota nella seduta di oggi, avverte che questa mattina, prima in Commissione Bilancio e poi in Assemblea, i gruppi di opposizione hanno chiesto di procedere ad una nuova audizione dell'Ufficio parlamentare di bilancio Pag. 47e di approfondire le questioni emerse in questi giorni in merito al quadro delineato dal DEF. In attesa di appurare se questo, come richiesto dalle opposizioni, determinerà un allungamento dei tempi di esame della Nota in Commissione Bilancio, propone di rinviare la votazione del parere ad altra seduta. Quindi, preso atto che non vi sono obiezioni e che nessuno chiede di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009.
C. 3945 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Gianluca FUSILLI (PD), relatore, introduce l'esame del provvedimento sottolineando che l'Accordo in questione si inserisce nel quadro delle relazioni sviluppate fra l'Unione europea ed i 79 Paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) nell'intento di sostenere una progressiva liberalizzazione degli scambi ed un rafforzamento della cooperazione in tutti i settori connessi al commercio.
  Osserva, quindi, che – come ricordato anche nella relazione introduttiva che accompagna il disegno di legge presentato al Senato – la strategia europea in questo campo ha seguito un approccio flessibile al fine di facilitare la rapida conclusione degli Accordi di partenariato economico (APE). In tale ottica si è giunti a stipulare Accordi di partenariato economico interinali, ovvero non completi in quanto limitati al solo commercio dei beni. L'Accordo in esame appartiene espressamente a quest'ultima categoria ed è preordinato, tra l'altro, alla successiva conclusione di un Accordo completo con l'intera regione dell'Africa centrale.
  Passando ai contenuti di merito, segnala che l'intesa pattizia comprende 108 articoli suddivisi in otto titoli, due appendici, tre allegati e un protocollo.
  Il Titolo I (articoli da 1 a 3) stabilisce, innanzitutto, la duplice natura dell'Accordo interinale, che, da una parte, reca impegni effettivi e, dall'altra, schiude la prospettiva di negoziati che consentano di giungere a un Accordo di partenariato economico completo. In secondo luogo, sono enunciati gli obiettivi generali, con specifico riferimento, per la parte africana, alla riduzione della povertà, alla promozione dell'integrazione economica e all'implementazione delle capacità di esportazione.
  Il Titolo II (articoli 4-12) è dedicato al partenariato per lo sviluppo e si occupa di modernizzazione delle infrastrutture di base, di agricoltura e sicurezza alimentare, industria, competitività delle economie e integrazione regionale.
  Il Titolo III (articoli 13-53) concerne il regime commerciale dei prodotti. In particolare, l'articolo 15 riguarda l'abolizione dei dazi doganali sulle esportazioni prevendendo, tuttavia, una clausola di salvaguardia per l'Africa centrale, che, in caso di notevole difficoltà per le finanze pubbliche o di rischi per l'ambiente, dopo opportune consultazioni con la Parte europea, potrà introdurre dazi doganali sulle esportazioni per un numero limitato di merci.
  Il Titolo IV (articoli 54-55) riguarda il diritto di stabilimento, gli scambi di servizi e il commercio elettronico.
  Il Titolo V (articoli 56-65) stabilisce le regole connesse al commercio, disponendo in particolare la prosecuzione dei negoziati per la sottoscrizione di un partenariato pieno, esteso anche a materie come i pagamenti correnti, i movimenti di capitali, la concorrenza, gli appalti e lo sviluppo sostenibile.
  Il Titolo VI (articoli 66-88) riguarda le procedure per la risoluzione delle controversie.
  Il Titolo VII (articoli 89-91) reca le clausole di eccezione generali, nonché quelle motivate in base alla sicurezza o Pag. 48alla potestà impositiva di ciascuna delle parti. In particolare, per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione, segnala l'articolo 90, che prevede che nessuna disposizione dell'Accordo interinale potrà imporre alle Parti la divulgazione di informazioni contrarie ai loro interessi essenziali, né tantomeno impedire loro azioni ritenute necessarie in rapporto al controllo dei materiali nucleari o comunque della produzione e del commercio di armi e munizioni, come anche nell'ambito di appalti pubblici per scopi di difesa nazionale o in tempo di guerra. Inoltre, nessuna disposizione dell'Accordo interinale potrà impedire alle parti una qualunque azione conseguente ai loro impegni ai fini del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
  Il Titolo VIII (articoli 92-108) reca le consuete clausole finali.
  Passando poi al disegno di legge, approvato dal Senato il 28 giugno scorso, evidenzia che i quattro articoli che lo compongono contengono, come di consueto, l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione dell'Accordo interinale, la copertura finanziaria e la clausola relativa all'entrata in vigore.
  Tutto ciò premesso, si riserva di presentare nella prossima seduta una proposta di parere favorevole.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 5 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Disposizioni per la concessione di una promozione per merito di lungo servizio agli ufficiali ed ai sottufficiali delle Forze armate e della Guardia di finanza collocati in congedo assoluto.
C. 4022, approvata dalla 4a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 20 settembre 2016.

  Carlo GALLI (SI-SEL) osserva che il provvedimento in esame interviene su una questione che sta molto a cuore al personale militare.
  Ricorda, infatti, che tre anni fa, con una norma inserita nella legge di stabilità, fu soppressa la possibilità di concedere agli ufficiali che ne possedevano i requisiti sostanziali una promozione il giorno precedente il collocamento in congedo o una promozione a titolo onorifico il giorno successivo al collocamento in congedo. Ricorda, inoltre, che la misura era intesa a generare risparmi: fatto vero soltanto in parte e, per la promozione al giorno prima, in verità assai modesti. Peraltro, questa venne inserita in un contesto normativo che, oltre a prevedere una drastica riduzione di personale di ogni ruolo, fatta eccezione per il costituendo ruolo sergenti non ancora completato negli organici previsti dalla riforma, aveva previsto la riduzione dei gradi dirigenziali e la soppressione dell'istituto del richiamo dalla posizione di ausiliaria. In altre parole, quella misura si era inserita in un contesto più generale che aveva visto il combinarsi di nuove penalizzazioni di carriera per il ruolo ufficiali e per il ruolo marescialli con l'innalzamento dei requisiti per l'accesso Pag. 49a questi due ruoli sia in Accademia sia nelle scuole marescialli, dove la selezione è più severa.
  Passando alla situazione attuale, sottolinea che, con le missioni fuori area e il supporto alle misure antiterrorismo attraverso l'operazione «Strade sicure», le condizioni di impiego sono diventate per il personale molto più impegnative di quelle previste in passato. In un simile contesto è certamente condivisibile, a suo avviso, l'idea che ha ispirato il provvedimento approvato dal Senato, che prevede una promozione a titolo onorifico senza alcun effetto economico o previdenziale per riconoscere al personale un titolo di merito al termine della carriera. Non si comprende però per quale ragione l'Amministrazione competente debba aver bisogno di cinque anni per rendere effettivo questo riconoscimento a persone meritevoli del titolo onorifico. Auspica, quindi, che la Commissione e il Governo convengano sull'opportunità di modificare il testo del provvedimento, prevedendo con gli stessi criteri che i benefici previsti decorrano, senza effetti economici, dal giorno successivo al collocamento in congedo.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI, nel riservarsi di intervenire su questo punto più diffusamente nel prosieguo dell'esame, precisa, per il momento, che cinque anni corrispondono al periodo durante il quale il personale dopo il congedo è in ausiliaria. Richiama, inoltre, il dibattito svoltosi presso l'altro ramo del Parlamento, nell'ambito del quale è emersa l'opportunità di prevedere questo periodo di cinque anni in vista di un'eventuale estensione delle disposizioni del provvedimento anche al personale appartenente alle Forze di polizia.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.25.