CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 settembre 2016
697.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 22 settembre 2016. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 9.35.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell'editoria e dell'emittenza radiofonica e televisiva locale, della disciplina di profili pensionistici dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Procedura per l'affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.
C. 3317-3345-B, approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 settembre 2016.

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  Bruno MOLEA, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) premette che, essendo nota la posizione del suo Gruppo sul provvedimento, si limiterà a qualche osservazione sulle modifiche che ritiene, in qualche modo, peggiorative rispetto al testo licenziato dalla Camera. La prima tra queste concerne la delegificazione prevista per reintrodurre un contributo indiretto per il sostegno delle spese per l'utilizzo dei servizi di telefonia e di connessione dati di cui non si sentiva affatto il bisogno. Ricorda, quindi, che nel corso di un suo intervento in Assemblea in fase di prima lettura del provvedimento, aveva preannunciato che il numero dei componenti del Consiglio nazionale dell'Ordine sarebbe stato sicuramente incrementato e, infatti, il Senato ha provveduto in tal senso. Ritiene che il provvedimento non possa raggiungere l'intento di tutelare il pluralismo dell'informazione perché per ottenere questo scopo, si sarebbe dovuto intaccare lo strapotere dei grandi gruppi editoriali. Conclude affermando che il Governo non ha la volontà né la libertà di farlo.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, precisa che l'ampliamento a 60 membri del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti fosse tutto sommato prevedibile. Al collega Brescia deve quindi far notare che – anzi – la circostanza che il Senato non abbia stravolto il testo debba essere considerata quasi miracolosa.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) ritiene che il nuovo testo sia il risultato di una mediazione per alcuni aspetti non sufficiente ma, comunque, accettabile e che il Senato non abbia snaturato il provvedimento come aveva inizialmente temuto. Le modifiche che possono apparire peggiorative non le sembrano determinanti. Si compiace della diversa modulazione del contributo per le testate nazionali e quelle locali in funzione delle numero di copie vendute, l'introduzione di un tetto alle retribuzioni per gli amministratori, il personale dipendente, i collaboratori e i consulenti della RAI nonché la previsione di un anticipo del 50 per cento del contributo. L'aspetto che non è stato risolto è quello delle troppe deleghe. Si augura, a questo proposito, che il Governo dia un segnale chiaro e coerente sulle scelte successive per l'attuazione delle norme, a cominciare dalla prossima legge di stabilità. Preannuncia la presentazione di emendamenti in merito alla soppressione, all'articolo 1, comma 4, del parere delle Commissioni competenti per la ripartizione del Fondo e alla previsione della concessione di incentivi di tipo fiscale anche alle emittenti televisive e radiofoniche per investimenti pubblicitari. Ritiene infatti che le radio e le televisioni abbiano sicuramente una maggiore facilità di accesso agli investimenti pubblicitari rispetto alla carta stampata, sempre più penalizzata dalle regole di mercato.

  Bruno MURGIA (Misto) ritiene che il quadro della situazione, nel corso degli anni, sia rimasto sostanzialmente inalterato. Considera un espediente demagogico il continuo richiamo all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria che andrebbe piuttosto meglio controllato e diversamente articolato.

  Giorgio LAINATI (Misto-ALA-MAIE) rammentati brevemente gli interventi della scorsa legislatura in materia di editoria, spiega che non aveva potuto esprimere compiutamente in prima lettura il proprio apprezzamento sul provvedimento a causa della sua appartenenza al Gruppo di Forza Italia che manteneva una posizione rigida sulla materia. Sottolinea l'importanza dell'introduzione del limite di 240.000 euro alle retribuzioni RAI che riflette la correttezza di una scelta di cui verrà dato risalto anche presso la Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi, in occasione delle imminenti audizioni del Presidente e del Direttore generale della RAI. Ricorda che diversi Gruppi parlamentari avevano da anni sollecitato Pag. 53una public disclosure cui era stato dato seguito con la pubblicazione degli stipendi di molti dirigenti. Rivolgendosi al sottosegretario, sottolinea il fatto che il servizio pubblico radiotelevisivo viene spesso attaccato dalle forze politiche; pertanto, la disposizione sul tetto alle retribuzioni non può che costituire un segnale positivo a tutela della sua immagine di pilastro della democrazia e della cultura italiana.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, in merito alle osservazioni formulate dalla collega Pannarale, precisa che il parere delle Commissioni parlamentari, non più previsto per l'emanazione del decreto di ripartizione del Fondo, resta però sul DPCM con il quale sono definiti i requisiti soggettivi, i criteri e le modalità per la concessione dei finanziamenti all'editoria e all'emittenza radiofonica e televisiva locale. Inoltre il parere parlamentare è richiesto anche sullo schema di regolamento per l'erogazione del contributo per il sostegno delle spese sostenute per l'utilizzo di servizi di telefonia e di connessione dati, che sostituisce le attuali riduzioni tariffarie. Ritiene corretto che il Senato abbia provveduto a reinserire le emittenti radiotelevisive tra i soggetti beneficiari del sostegno agli investimenti, per le quali, forse, andrebbe piuttosto ripensata l'organizzazione societaria. Conclude rimarcando il lavoro di ampio respiro, che ha visto il coinvolgimento di tutte le forze politiche, svolto dalla Camera dei Deputati, senza togliere nulla a quanto fatto dal Senato e dal Governo cui spetta ora entrare in gioco con l'emanazione delle norme delegate.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI rinuncia alla replica.

  Bruno MOLEA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del testo e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.10 alle 10.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 22 settembre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 14.05.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che, secondo le recenti decisioni della Giunta del Regolamento, la pubblicità della seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare e attraverso la web-tv della Camera dei Deputati.

5-09546 Borghesi: Sull'iniziativa Bellezza Governo.
5-09548 Pannarale: Sull'iniziativa Bellezza Governo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che le interrogazioni, vertendo sulla stessa questione, saranno svolte congiuntamente. Comunica al riguardo che il collega Borghesi, per il gruppo Lega Nord, ha avvisato che non potrà intervenire per illustrare la sua interrogazione. Invita quindi la deputata Pannarale, per il gruppo Sinistra Italiana-SEL, ad illustrare la propria, restando inteso che la risposta del Governo sarà trasmessa anche al collega Borghesi.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) svolge la sua interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde nei termini riportati (vedi allegato 1).

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  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), replicando, afferma che avrebbe ritenuto utile avere maggiori elementi di precisazione da parte della Presidenza del Consiglio. La sottosegretaria, infatti, nella risposta ha confermato di essere ancora in attesa di un DPCM che definisca tutta la procedura che, di fatto, deve ancora iniziare. In sostanza, non è ancora stata nominata la Commissione, non è stato emanato il relativo decreto di nomina, non sono stati individuati i progetti per stilare una graduatoria. Il dato che emerge è che l'iniziativa ha creato numerosissime aspettative: in quindici giorni sono infatti arrivate circa 140.000 e-mail di risposta che hanno indicato quasi 8000 luoghi da recuperare. Si è trattato, ancora una volta, di un annuncio molto efficace, in termini di comunicazione, al quale però non viene dato un seguito concreto. Esattamente come è successo per le periferie urbane, alla fine del 2015, siamo di fronte ad un gioiello di sintesi della politica del Governo: annunci eclatanti, grandi attese e poi più nulla quando si tratta di passare dalle parole ai fatti. Preannuncia di ritornare quanto prima sulla questione affinché la cifra stanziata (150 milioni di euro), per quanto esigua rispetto al progetto, venga utilizzata per le finalità annunciate.

5-09547 Vezzali: Sui teatri di tradizione.

  Mariano RABINO (Misto), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Mariano RABINO (Misto) ringrazia la sottosegretaria per la risposta.

5-09550 Luigi Gallo: Sui conflitti di interesse nella gestione delle gare d'appalto presso il sito archeologico di Pompei.

  Luigi GALLO (M5S) illustra la sua interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde nei termini riportati e deposita documentazione (vedi allegato 3).

  Luigi GALLO (M5S), replicando, si augura che non emergano nuovi elementi che ribaltino la realtà descritta dalla sottosegretaria nella sua risposta. Ricorda che il Presidente del Consiglio si è più volte prodigato per sottolineare l'ottimo lavoro fatto a Pompei, innalzando il suo sito archeologico a «simbolo dell'Italia che riparte». Un simbolo che risulta piuttosto ammaccato a seguito del susseguirsi di ritardi, di contributi europei andati perduti, di interdittive antimafia nei confronti di aziende e di appalti. Conclude rinnovando l'auspicio che il MIBACT non venga presto smentito dai fatti.

5-09549 Coscia: Sui danni subiti dai beni culturali a seguito del terremoto del 24 agosto 2016.

  Irene MANZI (PD), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde nei termini riportati (vedi allegato 4).

  Irene MANZI (PD), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta e la dettagliata documentazione, ricca di dati ed elementi. È consapevole che la situazione sia ancora in piena evoluzione e che i sopralluoghi sono tuttora in corso, anche a causa del perdurare dello sciame sismico. Sottolinea l'importanza di un'azione di coordinamento sistematico di tutte le strutture del MIBACT, sia centrali sia periferiche, volta a consentire un'azione sinergica e non dispersiva nell'utilizzo delle risorse. Tale coordinamento consentirebbe inoltre di non ingessarsi in procedure che potrebbero ostacolare la necessaria tempestività degli interventi in zone che costituivano e devono poter continuare a costituire centri di grande interesse storico e artistico del patrimonio culturale italiano.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

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