CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 settembre 2016
692.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 53

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 settembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica.
Testo unificato C. 2305 Decaro e abbinate.

(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta dell'8 settembre 2016.

  Giorgio ZANIN (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni, che illustra (vedi allegato 1), soffermandosi in particolare sulla necessità di assicurare il coordinamento comune delle attività militari presenti nel territorio delle regioni tramite protocolli Pag. 54d'intesa tra il Ministero della difesa e le regioni stesse.
  Osserva, inoltre, che l'occasione odierna rappresenta un'importante opportunità per proseguire il percorso avviato dalla Commissione ad inizio legislatura attraverso lo svolgimento dell'indagine conoscitiva sulle servitù militari e per fare tesoro di quanto emerso in quella sede.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO dichiara che il Governo non ha osservazioni sulla proposta di parere del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE LEGISLATIVA

  Mercoledì 14 settembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.05.

Istituzione della Giornata nazionale delle vittime civili di guerra.
C. 1623 Burtone.

(Discussione e rinvio – Adozione di un testo base).

  La Commissione inizia la discussione.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione dei provvedimenti in sede legislativa è assicurata, oltre che con resoconto stenografico, anche tramite la trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ne dispone quindi l'attivazione.
  Ricorda che la Commissione ha già esaminato la proposta di legge in titolo in sede referente e che, dopo la conclusione dell'esame, si sono realizzati i presupposti per richiedere, ai sensi dell'articolo, 92, comma 6, del regolamento, il trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, che l'Assemblea ha poi disposto nella seduta del 27 luglio 2016.
  Dichiara quindi aperta la discussione sulle linee generali.

  Paola BOLDRINI (PD), relatrice, dopo aver espresso soddisfazione per il conseguimento delle condizioni necessarie per il trasferimento della proposta di legge alla sede legislativa, introduce la discussione riepilogando brevemente il contenuto del provvedimento e delle modifiche apportate dalla Commissione in sede referente e rinviando per il resto alla più ampia relazione introduttiva da lei svolta nella seduta del 17 dicembre 2015. Conclude esprimendo l'avviso che la Commissione debba adottare come testo base per il seguito della discussione il testo risultante dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente.

  Michele PIRAS (SI-SEL) conferma la disponibilità del suo gruppo a sostenere un'iniziativa legislativa che si propone di conservare la memoria di quanti furono vittime dei conflitti ed esprime apprezzamento per le modifiche apportate al testo nel corso dell'esame in sede referente.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO conferma che il Governo valuta favorevolmente il provvedimento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, dichiara conclusa la discussione sulle linee generali. Propone quindi di adottare come testo base per il seguito della discussione il testo risultante dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente (vedi allegato 2).

  La Commissione concorda.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, propone che il termine per la presentazione di emendamenti al testo Pag. 55base sia stabilito a giovedì 22 settembre 2016, ore 17.

  La Commissione concorda.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 14 settembre 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-01026 Zanin: Sul patrimonio demaniale del Ministero della difesa.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta dell'8 settembre 2016.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO dichiara che il Governo ritiene condivisibile, nel suo complesso, l'impianto argomentativo esposto nelle premesse dell'atto di indirizzo, ma, con riferimento alla parte dispositiva, reputa necessario apportare alcune modifiche e integrazioni all'originaria formulazione.
  Nello specifico, evidenzia come il primo impegno sia accoglibile a condizione che venga riformulato nei termini seguenti: «ad adottare ogni iniziativa di competenza al fine di semplificare l'attuale quadro normativo che regola la dismissione, d'intesa con l'Agenzia del demanio, dei beni demaniali dichiarati dalla Difesa non più utili ai fini istituzionali, modificandone, ove ritenuto necessario, la destinazione d'uso in relazione alle diverse esigenze».
  Dichiara poi che il Governo non considera accoglibile il secondo impegno, in quanto attuarlo darebbe luogo a una duplicazione dell'attuale organizzazione infrastrutturale del Dicastero.
  Infine, propone di accorpare sotto un unico impegno il terzo ed il quarto degli impegni previsti dalla risoluzione, con la seguente riformulazione: «a valutare la possibilità di assumere iniziative per istituire un fondo con dotazione pluriennale nel bilancio dello Stato, eventualmente da integrare mediante risorse provenienti dalle dismissioni degli immobili militari o dai risparmi di fitti passivi ad esse collegate, da destinare alla realizzazione di quegli interventi ritenuti indispensabili per poter dismettere all'Agenzia del demanio gli immobili sottoutilizzati, rifunzionalizzando infrastrutture militari dove trasferire le funzioni svolte negli immobili non più utili e per rendere lo stato d'uso dell'immobile valorizzabile, quali ad esempio le operazioni di bonifica o di temporanea messa in sicurezza, nonché a rendere possibile il recupero e la valorizzazione di siti dismessi, compresa la valorizzazione storico-culturale degli stessi».

  Giorgio ZANIN (PD), dopo aver precisato che si riserva di riflettere sulle proposte di riformulazione avanzate dal Governo, osserva che, in ogni caso, la prima impressione è che siano tali da depotenziare fortemente la risoluzione, soprattutto con riguardo agli obiettivi di cui al terzo e quarto impegno, che ne sono punti qualificanti. Dopo aver ricordato che quello della dismissione dei beni non più Pag. 56utili all'amministrazione della difesa è un affare che si trascina in agenda da molti anni e che sarebbe ora di chiudere con soluzioni adeguate, sottolinea che un ostacolo rilevante è rappresentato dal fatto che i beni devono essere restaurati o comunque convertiti agli usi civili. Questo richiede lavori e conseguentemente risorse che le amministrazioni pubbliche – e pensa in particolare agli enti locali – non hanno e senza le quali non possono procedere. Conclude esprimendo l'auspicio che si possa lavorare con il Governo per trovare una soluzione più soddisfacente e adeguata ai problemi che si tratta di risolvere.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) condivide interamente le considerazioni svolte dal deputato Zanin, ben sapendo, dall'esperienza maturata nel suo territorio, che spesso gli enti locali sono interessati ai beni che l'amministrazione della difesa dismette, ma, a causa della mancanza di fondi, non sono in grado di procedere agli investimenti necessari per convertire quei beni agli utilizzi della collettività. Dichiara quindi che il suo gruppo condivide la risoluzione, ma, se questa dovesse essere riformulata nei termini auspicati dal Governo, non voterà favorevolmente.

  Tatiana BASILIO (M5S) dichiara che il suo gruppo condivide la proposta di risoluzione presentata dal deputato Zanin, che del resto è coerente con quanto il Movimento 5 Stelle aveva già proposto in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 133 del 2014, cosiddetto «Sblocca Italia», che all'articolo 26 reca un pacchetto di misure per la valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati. Concorda sul fatto che la riformulazione proposta dal Governo indebolisce molto la risoluzione e auspica che si possa raggiungere un punto di intesa tra Governo e Commissione.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) rileva come sia del tutto evidente che il problema delle dismissioni consiste nel fatto che i soggetti pubblici interessati agli immobili non più utili alla difesa non dispongono dei mezzi finanziari necessari per poterli acquistare e valorizzare. Ritiene che questa situazione di impasse debba essere superata e che occorra agevolare in ogni modo l'acquisto degli immobili da parte gli enti locali. Considerato che il Governo non affronta il nodo, si domanda se abbia davvero l'intenzione di procedere all'alienazione dei beni non più utili.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO fa presente che, anche per essere stato sindaco, sa bene che gli enti locali hanno bisogno di adattare alle proprie esigenze i beni della Difesa e che acquisire un bene oggetto di dismissione non è pertanto un'operazione senza costi. Ritiene tuttavia che il problema non possa essere risolto dall'amministrazione della difesa. Quanto alla domanda del deputato Artini, risponde che il Ministero della difesa è consapevole del fatto che, anche se forse un giorno potrebbero tornare a servire, comunque non si possono mantenere tante strutture inutilizzate ed è quindi inevitabile dismetterle: prova ne è il fatto che negli anni ha posto in essere tutte le attività che sono state ritenute idonee a favorire le dismissioni.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 691 del 13 settembre 2016, resoconto delle Commissioni riunite III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa), alla pag. 5, nel sommario, e, ovunque ricorrano, alle pag. 7, 9, 10 e 25, i numeri: «7-00183», «7-00184», «7-00185», «7-00186» e «7-00187» sono sostituiti, rispettivamente, con i seguenti: «7-01083», «7-01084», «7-01085», «7-01086» e «7-01087».

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