CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 luglio 2016
682.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 28 luglio 2016. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Ilaria Borletti Buitoni.

  La seduta comincia alle 8.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

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5-09286 Galgano: Iniziative a favore del settore del turismo.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'interrogazione in titolo è stata ritirata.

5-09287 Ricciatti: Ipotesi di accorpamento di Enit con ICE.

  Lara RICCIATTI (SI-SEL) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Lara RICCIATTI (SI-SEL), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Condivide il riferimento al binomio cultura-turismo per l'attribuzione delle competenze al Ministero dei beni culturali, ma ritiene che Enit necessiti di interventi urgenti di riassetto. Segnala, altresì, lo stato di abbandono di alcune sedi dell'Enit e auspica misure tempestive finalizzate a rendere virtuoso il ruolo di tale organismo strategico nelle politiche di promozione del turismo.

5-09288 Benamati: Promozione all'estero del turismo nazionale.

  Vanessa CAMANI (PD), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Tiziano ARLOTTI (PD), in qualità di cofirmatario, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Nel sottolineare i dati insoddisfacenti della presenza degli stranieri in Italia, ritiene necessario che le politiche del Governo si concentrino sull'obiettivo di intercettare i notevoli flussi di turisti che provengono soprattutto da alcuni Paesi europei incrementando l'offerta ricettiva dell'Italia anche al fine di promuovere la destagionalizzazione del turismo. Sollecita quindi adeguati investimenti nel settore da inserire nel prossimo disegno di legge di stabilità verificando altresì il ruolo che potrebbe svolgere la Cassa depositi e prestiti negli investimenti destinati in particolare ai distretti turistici.

5-09289 Vallascas: Attuazione degli impegni contenuti nella mozione n. 1-00397 sul sostegno e il rilancio del turismo.

  Andrea VALLASCAS (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Andrea VALLASCAS (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Sottolinea come nei giorni scorsi la United Nations World Tourism Organization ha fornito i dati sull'andamento del settore turistico nel 2015. L'Italia ha registrato un incremento pari al 4,4 per cento del turismo internazionale, che si colloca al di sotto della media europea e ciò appare tanto più grave se si considera che nel 2015 si è svolta l'Expo e si è registrata l'instabilità dei paesi del continente africano che ha dirottato verso il bacino del Mediterraneo importanti flussi turistici. Lamenta il fallimento della promozione online testimoniato dai siti VeryBello.it, che avrebbe dovuto promuovere l'immagine dell'Italia in relazione agli eventi dell'Expo, e Italia.it del tutto inadeguato a promuovere l'immenso patrimonio italiano. Evidenzia quindi come l'Italia non disponga ancora di una piattaforma in grado di parlare in internet dell'Italia e renderla appetibile alla platea di potenziali visitatori, né di un brand «Italia», un marchio che sia rappresentativo dell'identità italiana a garanzia della qualità della Pag. 69nostra offerta. Ricordato che negli anni Settanta l'Italia era al primo posto al mondo per numero di visitatori, ritiene che l'offerta non sia più per mancanza di capacità pianificazione e organizzazione.

5-09290 Prodani: Protocollo di intesa sulla stazione di Campo Marzio a Trieste.

  Aris PRODANI (Misto), illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Aris PRODANI (Misto), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta che ha fornito utili elementi informativi aggiuntivi rispetto alle notizie in suo possesso. Esprime rammarico per le questioni di carattere amministrativo che ancora non sono state risolte in ordine all'assetto proprietario. Auspica che si possano adottare tempestivamente le iniziative più urgenti e reperire le risorse necessarie per attuarle.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 luglio 2016. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 9.20.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015.
C. 3973 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016.
C. 3974 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo si svolgerà, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, Ricorda che l'esame dei provvedimenti si concluderà con una relazione alla V Commissione e con la nomina di un relatore incaricato di riferire alla medesima Commissione.
  Comunica, altresì che nella seduta odierna si svolgerà la relazione introduttiva e si avvierà l'eventuale dibattito sui provvedimenti in titolo, mentre il seguito dell'esame e la sua conclusione avranno luogo nella seduta del prossimo 2 agosto. Avverte che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge recante l'assestamento, come convenuto nell'Ufficio di presidenza di ieri, sarà fissato domani, venerdì 29 luglio, alle ore 18. Ricorda peraltro che gli emendamenti possono essere presentati anche direttamente presso la Commissione Bilancio e che, qualora fossero presentati in questa sede, saranno nuovamente esaminati dalla Commissione Bilancio.
  In luogo del relatore impossibilitato a partecipare alla seduta, illustra quindi i Pag. 70contenuti dei provvedimenti in titolo per le parti di competenza della Commissione.
  Ricorda che il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.
  La disciplina del rendiconto è dettata dalla legge di contabilità e finanza pubblica del 31 dicembre 2009, n. 196, che all'articolo 35 dispone che il rendiconto relativo al 31 dicembre dell'anno precedente sia presentato entro il successivo mese di giugno alle Camere con apposito disegno di legge, dopo esser stato previamente sottoposto alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione.
  Il rendiconto è costituito da due distinte parti: il conto del bilancio, che espone le risultanze della gestione delle entrate e delle spese, e il conto generale del patrimonio, che espone le attività e le passività finanziarie e patrimoniali e le relative variazioni. Il disegno di legge di approvazione del rendiconto si compone di un articolato che, con distinte disposizioni, reca l'approvazione delle risultanze del conto del bilancio, del conto generale del patrimonio, nonché dei conti consuntivi di alcune amministrazioni e aziende autonome. Con una disposizione di carattere generale, l'articolo 10 stabilisce l'approvazione del rendiconto dello Stato e di quelli delle amministrazioni e delle aziende autonome nelle risultanze contenute nei precedenti articoli del provvedimento. Al rendiconto è allegata una nota preliminare generale, nonché una nota integrativa per ciascuna amministrazione, che dà conto dei risultati conseguiti e del grado di realizzazione degli obiettivi individuati in sede di bilancio preventivo.
  Per quanto riguarda gli ambiti di competenza della X Commissione Attività produttive, si segnalano sinteticamente i seguenti risultati, rinviando per un maggiore approfondimento alla documentazione predisposta dal Servizio Studi.
  Nel corso dell'esercizio finanziario 2015, le risultanze complessive del bilancio del Ministero sono state pari a 6.000 milioni per gli stanziamenti definitivi, a fronte di una previsione iniziale pari a 4.500 milioni.
  Si osserva che nel 2015 i maggiori incrementi, rispetto al 2014, dei valori hanno riguardato la missione 10 e la missione 16, sia per effetto di un riassetto del bilancio e della distribuzione interna delle risorse, che per un reale incremento di risorse assegnate a determinati obiettivi strategici. Più in particolare, nella missione 10 tale variazione è riconducibile essenzialmente ai due nuovi programmi, il 7 «Regolamentazione del settore elettrico, nucleare, delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, ricerca per lo sviluppo sostenibile» e l'8 «Sviluppo, innovazione, regolamentazione e gestione delle risorse minerarie ed energetiche»; solo nel programma 7 sono state allocate risorse per 547 milioni, quasi il doppio di quelle dell'intera missione nel 2014. In particolare, si tratta di dotazioni allocate su capitoli di spesa che nel 2014 si riferivano al programma 14 «Sviluppo, innovazione e ricerca in materia di energia ed in ambito minerario ed industriale» della missione 17 «ricerca e innovazione», che nel 2015 è stato soppresso.
  Nella missione 16 la variazione è da attribuire all'incremento delle risorse relative al programma 5 «Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy» e segnatamente alle risorse destinate al «fondo da assegnare all'Agenzia per la promozione all'estero, l'internazionalizzazione delle imprese italiane e l'attrazione degli investimenti esteri» (capitolo 2535), nonché alle somme da destinare alla realizzazione di azioni a sostegno di una campagna promozionale straordinaria a favore del Made in Italy (capitolo 7481).
  Si rilevano importanti decrementi rispetto all'anno precedente riferibili al trasferimento della missione 28, alla variazione negativa nella missione 17 «Ricerca e innovazione» (dovuta principalmente alla soppressione del programma 14 «Sviluppo innovazione e ricerca in materia di Pag. 71energia ed in ambito minerario ed industriale»), nonché alla soppressione della missione 18.
  Per quanto riguarda gli stanziamenti definitivi per competenza, analizzati per categorie economiche, si può osservare come nel 2015 a livello di composizione della spesa, prevalga quella in conto capitale per il 78,5 per cento, mentre la spesa corrente ha un peso percentuale del 17,3. Nella spesa in conto capitale si sottolinea la rilevanza finanziaria dei trasferimenti in c/capitale pari nel 2015 a 3,9 miliardi, di cui 3,7 miliardi contributi agli investimenti alle imprese (categoria economica 23), in linea con le funzioni svolte dal Ministero nelle diverse missioni, di seguito analizzate. Si può inoltre osservare come la spesa corrente sia complessivamente aumentata del 6,5 per cento rispetto al 2014, mentre si riducono le spese in conto capitale del 54,7 per cento, principalmente dipendenti dal già ricordato trasferimento al MEF della missione 28.
  L'analisi dei principali aggregati finanziari mostra un evidente impatto della missione 28 in relazione agli stanziamenti, ai residui e alle economie o maggiori spese. Nel 2015 la causa principale della diminuzione della capacità di spesa, con formazione di residui passivi, sia in conto capitale che di parte corrente, è dovuta dal lungo iter dei programmi di finanziamento da un lato, e la assegnazione di risorse in prossimità della chiusura dell'esercizio dall'altro. Il totale dei residui passivi di nuova formazione ammonta a 1,8 miliardi del 2015, con un incremento del 30,6 per cento rispetto all'anno precedente (1,43 miliardi).
  La missione 10 presenta a consuntivo risorse per 655 milioni in termini di competenza e 457 milioni per cassa. Da segnalare è l'incremento, nella missione 10, dei residui di nuova formazione per 98 milioni, derivanti principalmente dalle «Somme da trasferire alla cassa conguaglio per il settore elettrico in relazione alla riduzione della componente A2 delle tariffe di distribuzione» (capitolo 3602). Ad influire sull'incremento dei residui hanno concorso anche, per 76 milioni il «Fondo per la promozione di misure di sviluppo economico e l'attivazione di una social card nelle Regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi» (capitolo 3593) e per 10,6 milioni le «Spese inerenti lo svolgimento delle attività di vigilanza e controllo della sicurezza anche ambientale degli impianti di ricerca e coltivazione degli idrocarburi in mare» (capitolo 3531). Tale ultima variazione è da imputarsi al trasferimento di capitoli dalla missione 17 programma 14, soppresso nel 2015, alla missione 10.
  La missione 11, a fronte di stanziamenti definitivi in termini di competenza pari a 4.822,081 milioni di euro ha visto a consuntivo 4.816,691 milioni di euro. In termini di cassa a fronte di previsioni definitive pari a 5.506,679 milioni di euro si rilevano a consuntivo 4.320,734 milioni di euro. Anche nella missione 11 si osserva un incremento, rispetto al 2014, dei residui di nuova formazione e segnatamente di stanziamento, riferiti all'importo di 300 milioni sul capitolo 7400 relativo all'amministrazione straordinaria dell'ILVA, secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 191/2015.
  Nella missione 12 si prevede a consuntivo in termini di competenza 39,270 milioni di euro e in termini di cassa 17,956 milioni di euro. L'incremento dei residui di nuova formazione è relativo per circa 21 milioni al «Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare ad iniziative a favore dei consumatori» (capitolo 1650).
  Nella missione 16, infine il dato a consuntivo di competenza è pari a 262,294 milioni di euro. L'incremento dei residui di nuova formazione deriva principalmente per 10 milioni dal «fondo da assegnare all'agenzia per la promozione all'estero, l'internazionalizzazione delle imprese italiane e l'attrazione degli investimenti esteri» (capitolo 2535) e per circa 52 milioni dalle «somme da destinare alla realizzazione di azioni a sostegno di una campagna promozionale straordinaria a favore del Made in Italy» (capitolo 7481).Pag. 72
  Di seguito si esaminano le principali missioni del MiSE, ovvero quelle sulle quali, sono state stanziate maggiori risorse, tra cui Missione 10 «Energia e diversificazione delle fonti energetiche», Missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese», Missione 16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo».
  La gestione finanziaria della missione 10 si è caratterizzata per un rilevante incremento degli stanziamenti definitivi, sia rispetto a quelli inizialmente assegnati, sia rispetto a quelli dell'esercizio precedente, e tanto per le spese correnti che per le spese in conto capitale. A fronte di una discreta capacità di impegno, si rileva una ridotta capacità di pagamento (in particolare per la parte corrente) che ha determinato una crescita dei residui finali (da 275,9 milioni a 665,1 milioni).
  Gli obiettivi strategici della missione fanno tutti riferimento alla Priorità politica II. «Diminuire i prezzi dell'energia; sostegno all'innovazione per uno sviluppo sostenibile; ridurre la dipendenza da fonti estere e garantire la diversificazione degli approvvigionamenti; investire nel settore energetico quale ulteriore leva per la ripresa economica», dalla tabella riportata di seguito si evince che le risorse della missione risultano in prevalenza stanziate sul programma 7 (che rappresenta l'83 per cento della missione). In particolare, le voci maggiormente rilevanti sono il contributo all'Enea (144,7 milioni) e le somme da trasferire alla Cassa per i servizi energetici e ambientali in relazione alla riduzione della componente A2 delle tariffe di distribuzione (104,1 milioni). A fine anno con provvedimento di variazione di bilancio sono stati assegnati 201 milioni al capitolo 3610 relativo al rimborso di somme spettanti ai soggetti creditori per l'assegnazione di quote di emissione di CO2 (meccanismo di reintegro dei nuovi entranti). Si spiega così come su tale capitolo, riguardante i trasferimenti correnti a imprese, risultino cospicui residui pari a 265,5 milioni che rappresentano buona parte dei residui di nuova formazione del programma (278,2 milioni).
  Con riferimento ai dati di consuntivo al programma 6 in termini di competenza le risultanze sono pari a 16,562 milioni di euro; con riferimento al programma 7 risultano pari a 546,482 milioni di euro; e per il programma 9 le risorse sono pari a 92,521 milioni di euro.
  Sulla missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese» insistono in prevalenza stanziamenti di pertinenza dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (per circa il 72 per cento), attinenti in particolare al programma 9 «Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità». Nel 2015, gli stanziamenti definitivi totali si sono incrementati. Le risorse assegnate alla missione sono state ripartite tra 5 programmi come rappresentato nella tavola che segue.
  Quanto ai dati di consuntivo sul programma 5 la somma in termini di competenza è pari a 2.850, 905 milioni di euro, sul programma 6 a 317,16 milioni di euro, sul programma 7 a 1.575,438 milioni di euro, sul programma 10 risulta di 72,418 milioni di euro.
  Nel 2015 si sono incrementati notevolmente gli stanziamenti destinati alla Missione 16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo. In particolare sono aumentati i trasferimenti ad Amministrazioni pubbliche, sia di parte corrente (41,5 milioni) che di parte capitale (64,2 milioni). La missione 16 è ripartita in due programmi come si evince dalla tabella di seguito riportata. Il programma 5 presenta i maggiori stanziamenti della missione (più del 97,3 per cento). Le principali attività inserite nel programma sono le seguenti: elaborazione di indirizzi strategici delle politiche di internazionalizzazione e promozione di scambi; supporto tecnico alla Cabina di regia; rapporti con istituzioni economiche e finanziarie internazionali; indirizzo sulle attività di competenza dell'ICE-Agenzia; promozione e tutela del Made in Italy; sostegno, coordinamento, vigilanza sulle attività di enti e associazioni operanti nel settore della promozione; coordinamento del sostegno pubblico al credito all'export in sede internazionale; gestione di progetti Pag. 73per l'internazionalizzazione nel quadro della programmazione finanziaria europea e nazionale e a valere su utili di bilancio di Simest Spa.
  Quanto ai dati di consuntivo le risultanze relative al programma 4 sono in termini di competenza pari a 7,005 milioni di euro e sul programma 5 pari a 255,288 milioni di euro.
  All'interno del rendiconto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, le somme relative alla ricerca gestite dal MIUR nel 2015 si iscrivono nel programma «Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata» – di competenza della X Commissione – con uno stanziamento di 2,1 miliardi.
  Di seguito si illustrano i capitoli di spesa 1678, 7236, 7245 relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di competenza e di interesse della X Commissione Attività produttive.
  Per le spese di parte corrente:
   Cap. 1678 – relativo al «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica». Comprende una parte relativa al contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46 del 1991. Il capitolo presenta 41,79 milioni di stanziamenti iniziali e 37,8 finali, sia di cassa che di competenza, confermati a consuntivo.

  Per le spese in conto capitale:
   Cap. 7236 relativo al «Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca», nel quale affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI (Agenzia spaziale italiana). La dotazione iniziale del capitolo è di 1.721 milioni per competenza e per cassa, mentre la dotazione finale è rispettivamente di 1.721 e 2.290, per la maggior parte desinati al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca. A consuntivo la competenza risulta pari a 1.993 milioni;
   Cap. 7245 relativo al «Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica» (FIRST). Gli stanziamenti finali in termini di competenza sono di 133 milioni di euro e 270 milioni in termini di cassa. A consuntivo la competenza è confermata mentre per la cassa si passa a 153 milioni di euro.

  Il decreto-legge n. 43 del 2013 (recante disposizioni per l'area industriale di Piombino, per la ricostruzione in Abruzzo, per la realizzazione degli interventi per Expo 2015 e, infine, per il trasferimento di funzioni in materia di turismo) ha disposto (articolo 1, commi 2-8) il trasferimento di funzioni in materia di turismo dalla Presidenza del Consiglio al Ministro per i beni e le attività culturali. Di conseguenza, è stata modificata la denominazione del Ministero per i beni e attività culturali in: «Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo», tramite una modifica testuale al decreto legislativo n. 300 del 1999. Pertanto, la missione 31 «Turismo» e il collegato programma «Sviluppo e competitività del turismo» sono stati trasferiti dal Ministero dell'economia e delle finanze al predetto Ministero, del quale assorbono circa il 10 per cento degli stanziamenti.
  La missione 31 «Turismo» reca stanziamenti iniziali di competenza e di cassa per 29,8 milioni di euro, che diventano 91 milioni nelle previsioni definitive di cassa. A consuntivo rimane confermata la competenza, mentre la cassa passa a 47,6 milioni. All'interno del programma «Sviluppo e competitività del turismo» (31.1) – che rappresenta l'unico della missione «Turismo» – si segnalano in particolare alcuni capitoli:
   il capitolo 6820, «Spese di natura obbligatoria dell'ENIT», con una dotazione di competenza e di cassa di 15,6 milioni di euro, sia negli stanziamenti iniziali che finali e confermati a consuntivo;
   il capitolo 6821, «Contributo per le spese di funzionamento dell'ENIT», con una dotazione iniziale e finale di competenza e di cassa di circa 2 milioni di euro, confermati a consuntivo;
   il capitolo 6823, «Somme da destinare alle politiche di sviluppo e competitività Pag. 74del turismo», con una dotazione iniziale di competenza e di cassa pari ai 7,8 milioni di euro, che diventano a consuntivo pari a 6,9 milioni per competenza e 2, 9 per cassa;
   il capitolo 6825, «Spese per le startup», con 2 milioni, confermati a consuntivo solo per competenza.

  Sono poi riportati i capitoli di nuova istituzione, che non hanno dotazioni in competenza:
   il capitolo 6828, «Fondo nazionale integrativo per la sicurezza del turismo in montagna»;
   il capitolo 6829, «Fondo finalizzato all'erogazione di buoni vacanze»;
   il capitolo 6830, «Somme da destinare allo svolgimento di iniziative di promozione turistica»;
   il capitolo 6831, «Spese per interventi di sostegno al settore turistico e di assistenza tecnica»;
   il capitolo 8903, «Somme per l'incentivazione dell'adeguamento dell'offerta delle imprese turistico-ricettive e della promozione di forme di turismo ecocompatibile»;
   il capitolo 8904, «Somme per il sostegno del settore turistico».

  La Corte dei Conti, nella propria relazione, rileva, dopo il faticoso avvio conseguente al trasferimento delle relative politiche dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nel 2015 una maggiore dinamicità che, tuttavia, sconta ancora un certo ritardo in relazione alle difficoltà incontrate nell'avvio della gestione delle risorse destinate al sostegno del settore. Inoltre segnala che le principali attività intestate alla nuova direzione generale si sono concentrate in iniziative di valorizzazione e promozione del sistema Italia (attraverso l'assegnazione di contributi alle reti di impresa, ad enti pubblici e privati ed a progetti innovativi, interregionali e di eccellenza), in attività di promozione e assistenza alla domanda turistica (attraverso la gestione del Fondo nazionale di garanzia per il consumatore di pacchetto turistico) e in attività di carattere internazionale.
  La Corte evidenzia il ruolo rilevante o assunto da Enit che, in attuazione del decreto-legge n. 83 del 2014, è stato trasformato, nel 2014, in ente pubblico economico e sottoposto alla vigilanza del Ministero. Dalla rendicontazione dell'Enit emerge comunque l'impegno nell'ideazione e realizzazione di progetti promozionali a beneficio del brand Italia e la politica di promo-commercializzazione nei confronti degli stakeholders, confermato dall'andamento positivo delle iniziative e dell'incremento della partecipazione di Regioni ed operatori all'azione integrata, promossa e condotta dall'Agenzia. Inoltre crescono, rispetto al precedente esercizio, sia i contatti con il pubblico realizzati dalle iniziative promozionali realizzate sui mercati esteri, sia le conferenze stampa e le presentazioni organizzate all'estero per le regioni, sia, ancora, le iniziative promozionali realizzate in sinergia con le regioni.
  Significativo è risultato inoltre l'apprezzamento del settore trade per l'offerta dei servizi predisposta da ENIT che si riscontra nell'aumento degli operatori partecipanti alle iniziative e delle entrate derivanti da servizi prestati. Sempre tra le misure a sostegno dell'industria turistica, si segnala il finanziamento delle startup innovative nel settore, le cui risorse sono state trasferite al Invitalia per attività di sostegno alle imprese innovative; decisione motivata dall'amministrazione in relazione all'elevato rischio di inefficacia delle azioni per il ridotto numero delle imprese coinvolte e la insufficienza degli incentivi finanziabili con le risorse messe a disposizione.
  Vanno, inoltre, ricordati gli incentivi fiscali introdotti dal decreto-legge n. 83 del 2014 per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi e dal decreto-legge n. 8 del 2014 per la riqualificazione delle strutture ricettive.
  La Corte dei Conti, nella propria relazione, ha rilevato che a distanza di più di Pag. 75due anni dall'adozione del nuovo regolamento di organizzazione, risulta tuttavia vacante il Centro di responsabilità riferito al Segretariato generale, che dovrebbe garantire il necessario raccordo tra gli indirizzi politici e la realizzazione coordinata degli obiettivi gestionali. La riorganizzazione ha comportato una complessiva nuova articolazione dei centri di responsabilità e delle competenze oltre che una riallocazione delle risorse di bilancio. Sullo stato di previsione, così come sulla organizzazione e sulla dotazione organica del Ministero, ha poi inciso in maniera rilevante il trasferimento nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze di quella che, assorbendo circa i due terzi delle risorse totali, rappresentava, sino all'esercizio 2014, la missione più consistente del MiSE, ovvero la n. 28, «Sviluppo e riequilibrio territoriale».
  Per il 2015, l'atto d'indirizzo del 30 luglio 2015 ha indicato nove priorità politiche come per l'esercizio precedente, di cui due trasversali, una per l'energia, una per la comunicazione, una per il commercio internazionale e quattro per il settore delle imprese, ed ha individuato cinque aree di intervento prioritario, in coerenza con l’Industrial compact: rilancio degli investimenti privati; sostegno dell'accesso al credito e alla capitalizzazione delle imprese; riduzione dei costi energetici in un quadro di sviluppo sostenibile; internalizzazione e attrazione degli investimenti esteri; regulatory review, ovvero semplificazione amministrativa e burocratica.
  Da queste priorità discendono i ventuno obiettivi strategici contenuti nella Direttiva generale per l'attività amministrativa e la gestione del MiSE per l'anno 2015 emanata con decreto ministeriale dell'8 aprile 2015. Gli stessi obiettivi hanno trovato corrispondenza nella Nota integrativa al bilancio attraverso la quale è agganciata l'allocazione delle risorse alla programmazione strategica. Ad essi corrispondono nella maggior parte dei casi stanziamenti di ridotta entità rispetto a quelli complessivi di ciascun programma. Un aspetto indicativo dei tratti caratterizzanti il Dicastero, con riguardo alla allocazione ed effettiva gestione delle risorse: risultano prevalenti, infatti, risorse finanziarie facenti riferimento ad attività tipiche e storicizzate, in quanto tali non riconducibili ad attività strategiche della direttiva annuale, ovvero riferibili a gestioni strategiche di altri Ministeri.
  Con riferimento alla missione 11, competitività e sviluppo delle imprese, la Corte segnala che il programma promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo» (programma 5) dispone delle maggiori dotazioni finanziarie del Ministero (rappresenta da solo il 47 per cento degli stanziamenti definitivi complessivi del MiSE). Segnala però che la maggior parte degli stanziamenti definitivi di competenza (circa l'88,7 per cento) attiene a trasferimenti in conto capitale e interessa prioritariamente dotazioni per il comparto strategico della difesa, rispetto alle quali il ruolo del MiSE attiene al mero controllo finanziario sulla correttezza amministrativa delle procedure di spesa, residuano l'attività programmazione e gestione dei progetti in capo al Ministero della difesa (settore aeronautico, unità navali della classe FREMM, settore marittimo a tutela degli interessi di difesa nazionale). Per quanto concerne poi l'incentivazione del sistema produttivo (programma 7), si segnala che ad esso afferiscono il fondo per la crescita sostenibile, il fondo di garanzia per le PMI, il regime di aiuto agli investimenti produttivi e innovativi, il fondo per l'innovazione tecnologica, gli interventi sulle aree di crisi, i progetti di innovazione industriale, i contratti di sviluppo del settore industriale, il sostegno finanziario alle società cooperative e ai loro consorzi, ecc. Si tratta di misure orientate a promuovere uno sviluppo sostenibile al fine di intraprendere una nuova crescita economica, alcune delle quali sono state di recente ridisciplinate al fine di aumentare l'efficacia degli interventi.
  Per quel che attiene la politica energetica (missione 10), a cui è assegnato il 10,9 per cento degli stanziamenti definitivi Pag. 76di competenza del Ministero, la Corte segnala che le attività, facenti capo al Dipartimento per l'energia, sono state oggetto di riorganizzazione. Gli obiettivi strategici si sono principalmente concentrati nella diminuzione dei prezzi dell'energia; sostegno all'innovazione per uno sviluppo sostenibile; riduzione della dipendenza da fonti estere e diversificazione degli approvvigionamenti; investimenti nel settore energetico quale ulteriore leva per la ripresa economica. Nell'esercizio esaminato, l'attività è stata prioritariamente diretta ad assicurare la disponibilità di fonti energetiche dall'estero per quanto riguarda l'approvvigionamento di gas, di greggio e prodotti petroliferi. Infatti, nonostante il significativo sviluppo delle fonti rinnovabili e l'avvio del processo di decarbonizzazione a livello europeo, appare inevitabile, in particolare nel settore dei trasporti, per ancora molti anni, il ricorso alle fonti fossili e di conseguenza la dipendenza per le stesse dall'estero che, benché ridotta, è ancora pari al 75 per cento.
  Nell'ambito delle infrastrutture attraverso le quali il sistema italiano del gas naturale si approvvigiona dall'estero, si segnala la realizzazione del progetto TAP (metanodotto di interconnessione Trans Adriatic Pipeline). Nell'ambito delle attività relative alla ricerca e coltivazione delle risorse nazionali di idrocarburi, vanno segnalate le difficoltà, rappresentate dall'Amministrazione, a rispettare gli obiettivi di mantenimento delle quote di produzione nazionale previsti dalla Strategia energetica nazionale. Nel corso del 2015 l'attività per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) è stata svolta tramite la definizione di azioni e strumenti in grado di agevolare il perseguimento degli obiettivi stabiliti nel Piano di azione nazionale per le fonti rinnovabili (PAN), di facilitare l'implementazione del Burden Sharing regionale tramite opportuni meccanismi di monitoraggio e di semplificare le procedure amministrative per la realizzazione dei piccoli impianti di produzione.
  Con riferimento, in ultimo, all'attività di sostegno dell’export (missione 16), la Corte, già nella relazione dell'anno scorso, ha segnalato l'esigenza di un coordinamento tra le misure tradizionali adottate per il sostegno delle imprese italiane nei mercati internazionali e quanto stabilito nel Piano straordinario per il rilancio internazionale dell'Italia. Comunque appare ancora prematuro, facendo solo riferimento all'annualità in esame, un bilancio sui risultati prodotti dalle diverse attività poste in essere nell'ambito del «Piano per la Promozione straordinaria del Made in Italy». Va tuttavia richiamata l'attività correlata all'evento Expo 2015, per la cui realizzazione il MiSE ha strutturato anche una Convenzione con ICE-Agenzia, a valere su detto Piano. In questo ambito, rilevante è stata l'attività di comunicazione per le produzioni agricole e agroalimentari italiane armonizzate con l'adozione di un segno distintivo unico per le medesime produzioni, al fine di rendere riconoscibili le campagne promozionali in favore dei prodotti autenticamente Made in Italy.
  Passando all'esame del disegno di legge di assestamento, si ricorda che l'istituto dell'assestamento di bilancio dello Stato è previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
  Con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio sono adeguate in relazione:
   per quanto riguarda le entrate, all'eventuale revisione delle stime del gettito; poiché esse sono il frutto di una valutazione di carattere tecnico, eventuali modifiche possono essere determinate dall'evoluzione della base imponibile e dagli effetti derivanti dall'applicazione della normativa vigente;
   per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale, ad esigenze sopravvenute;
   per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento, in termini di cassa, alla consistenza dei Pag. 77residui accertati in sede di rendiconto dell'esercizio precedente.

  Il disegno di legge di assestamento del bilancio per l'esercizio 2016 riflette la struttura del bilancio dello Stato organizzato – secondo la disciplina recata dalla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009 – in missioni e programmi, che costituiscono, a decorrere dal 2011, le unità di voto.
  Il testo del disegno di legge in esame consiste di quattro articoli.
  Si evidenzia che la legge di bilancio per il 2016 (legge n. 209 del 2015) assegna al Ministero dello sviluppo economico una dotazione di competenza pari a 4.804,6 milioni di euro (che includono 259 milioni di rimborso attività finanziarie) di cui 3.948 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 597 milioni di euro di spese correnti.
  L'autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali 2016, risulta di 4.919,8 milioni di euro (che includono 259 milioni di rimborso attività finanziarie), di cui 4.060,2 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 600 milioni di euro di spese correnti.
  Dall'esercizio finanziario 2015, i fondi sviluppo e coesione (capitolo 8425) sono transitati in un apposito capitolo del MEF (capitolo 8000) per essere poi trasferiti direttamente all'Agenzia.
  Le previsioni iniziali, già modificate con le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2015/2016 in forza di atti amministrativi, subiscono ulteriori modifiche con il disegno di legge di assestamento in esame. Le variazioni che nel periodo gennaio maggio 2016 sono già state introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi.
  Per un'analisi dettagliata delle variazioni proposte nel disegno di legge di assestamento si rinvia ai prospetti contenuti nella documentazione del Servizio Studi.
  Con riferimento alla missione 11 (Competitività e sviluppo delle imprese) non si riscontrano in assestamento, variazioni significative in termini di competenza. La variazione più rilevante è in termini di cassa e concerne il programma incentivazione del sistema produttivo (programma 7). L'incremento di 141 milioni di euro circa è riconducibile a un incremento di 79 milioni di euro circa relativo al fondo di garanzia delle piccole e medie imprese (che compensa tuttavia una riduzione quasi corrispondente in dipendenza di atti amministrativi di circa 77 milioni di euro). Altri 79 milioni di incremento riguardano il Fondo per la competitività e lo sviluppo e 57 milioni concernono il fondo rotativo per la crescita sostenibile.
  Con riferimento alla missione 12 (Regolazione dei mercati) e 16 (Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo) non si rilevano variazioni significative. In relazione alla missione 10 (Energia e diversificazione delle fonti energetiche) a fronte di modestissime modifiche in termini di competenza, si rileva un aumento di circa 100 milioni di euro in assestamento in termini di cassa riferito per poco più di 12 milioni di euro al programma 6 (Sicurezza, approvvigionamento, infrastrutture, mercati gas e petrolio e relazioni internazionali nel settore energetico) riferibile al capitolo 3562 (Restituzione di somme indebitamente versate in entrata) e quasi 86 milioni di euro al programma 7 (Regolamentazione del settore elettrico, nucleare, delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, ricerca per lo sviluppo sostenibile), dovute fondamentalmente all'incremento di 83 milioni di euro della cassa con riferimento al trasferimento di somme alla Cassa conguaglio del settore elettrico (cap. 3602).
  Le variazioni relative ai residui, tengono conto del reale valore dei residui medesimi accertati in sede di rendiconto, essendo la previsione dei medesimi a bilancio, al primo gennaio 2016, esclusivamente presuntiva.
  I capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di interesse della X Commissione Attività produttive, corrispondono al programma Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22) della Missione Ricerca e Innovazione (missione 17). Essi sono gestiti dal Pag. 78Centro di responsabilità «Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca».
  A decorrere dall'esercizio 2015 sono state accolte alcune proposte formulate dal Nucleo di analisi e valutazione della spesa (NAVS) relative alla rimodulazione dell'articolazione del bilancio, dettate dall'esigenza di razionalizzare e accorpare missioni e programmi, tenendo conto delle specifiche competenze dell'Amministrazione. Le modifiche apportate hanno determinato, fra l'altro, la nuova articolazione della missione «Ricerca e innovazione» in un solo programma (prima invece i programmi di interesse del della X commissione erano riferiti al 17.9 ricerca scientifica e tecnologica applicata e 17.10 ricerca scientifica e tecnologica di base).
  Con riferimento al programma 17.22 si segnala che si prevede una variazione in aumento all'autorizzazione di cassa di 46 milioni di euro e in sede di assestamento si propone di ridurre di 308,4 milioni di euro l'ammontare dei residui medesimi. I residui pertanto si assumono pari ad 981 milioni di euro, nell'ambito delle previsioni assestate. Fondamentalmente la variazione è riconducibile a un incremento di 50 milioni di euro del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca.
  I singoli capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica rilevanti per la X Commissione Attività produttive sono i seguenti:
   Programma Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22.)
    Cap. 7245, Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), che ha una dotazione di competenza e di cassa iniziale pari a 58 e 178 milioni, nelle previsioni assestate la competenza riporta variazioni in virtù di provvedimenti amministrativi diventando pari a 67 milioni di euro. Le autorizzazioni di cassa sono pari a 184 milioni di euro e i residui passano rispettivamente da 223 a 140 milioni di euro (con una riduzione proposta in assestamento di circa 82 milioni di euro);
    Cap. 1678, intitolato «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica», la cui dotazione in termini di competenza e di cassa, pari a 41,7 milioni di euro, rimane invariata. Una parte di questo stanziamento riguarda il contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46/1991. Nel disegno di legge di assestamento per il 2015 viene indicato l'importo delle risorse assegnato al PRORA (21,9 milioni di euro per competenza e per cassa invariati);
    Cap. 7236 relativo al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, nel quale affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI. La dotazione di competenza passa da 1.719 a 1.713 milioni di euro, mentre la dotazione di cassa passa da 1.819 milioni di euro a 1.863 milioni di euro.

  Alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF). Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti nel programma «Incentivi alle imprese per interventi di sostegno» (11.8) e «Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità» (11.9), della Missione Competitività e sviluppo delle imprese (missione 11).
  Tra gli stanziamenti di competenza si segnalano:
   il capitolo 1900 (Contributi in conto interessi da corrispondere alla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese – del programma 11.8), istituito in applicazione della legge n. 311/2004, articolo 1, commi 354, con una dotazione di competenza e di cassa di 70 milioni di euro che rimane invariata;
   il capitolo 7401 (fondo per la copertura della garanzia dello stato in favore di SACE Spa per le operazioni riguardanti settori strategici per l'economia italiana connesse a rischi non di mercato), con una dotazione pari a 150 milioni per competenza e per cassa che rimane invariata;Pag. 79
   il capitolo 7380, relativo alle somme da assegnare per la valorizzazione dell'Istituto italiano di tecnologia, con una dotazione iniziale e finale per competenza pari a 98,5 milioni di euro e per cassa che passano da 98,5 a 178,5 milioni di euro per variazioni proposte dal presente provvedimento (80 milioni di euro che si aggiungono ai residui e che contestualmente si aggiungono alle previsioni di cassa);
   il capitolo 7299 (Contributo al mediocredito centrale per interventi di sostegno finanziario del sistema produttivo interno – del programma 11.8). Le dotazioni per competenza sono state portate da variazioni in dipendenza di atti amministrativi a 8,5 milioni di euro circa con corrispondente dotazione di cassa.

  Riguardo alle competenze sul turismo, la Missione 31 «Turismo», ha come unico programma «Sviluppo e competitività del turismo» (31.1).
  All'interno della missione si segnalano i seguenti capitoli:
   il capitolo 6823, relativo alle somme per le politiche di sviluppo e competitività del turismo, con una dotazione di competenza e di cassa iniziali pari a 7,9 milioni. Tali previsioni subiscono variazioni in aumento per cassa in dipendenza di atti amministrativi passando da 16,9 milioni di euro e non vengono incise dall'assestamento;
   il capitolo 6821, «Spese di funzionamento dell'ENIT», con una dotazione iniziale di competenza e di cassa di 12,5 milioni di euro che subisce variazioni per cassa passando a 9 milioni di euro;
   il capitolo 6820, relativo a spese di natura obbligatoria dell'ENIT, con una dotazione iniziale di competenza e di cassa di 15,5 milioni di euro, passa a 20 milioni di euro per variazioni proposte dal presente provvedimento;
   il capitolo 6822, «Contributo in favore del CAI – Club Alpino Italiano», pari a 1 milione di euro (invariati per cassa e per competenza);
   il capitolo 6824, «Contributo in favore dell'ISNART – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche», Società Consortile per Azioni «in house» al sistema camerale, nullo nelle previsioni iniziali, subisce variazioni per cassa pari a 2 milioni di euro.

  Nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.30.

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