CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 luglio 2016
680.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 145

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 26 luglio 2016.

Audizione del dottor Gabriele Papa Pagliardini, nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a direttore dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) (nomina n. 73).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 26 luglio 2016. — Presidenza del presidente Luca SANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione Pag. 146europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell'Iraq, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles l'11 maggio 2012; b) Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica delle Filippine, dall'altra, fatto a Phnom Penh l'11 luglio 2012.
C. 3944 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione — Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto.

  Luca SANI, presidente, ricorda che nella seduta del 19 luglio scorso il relatore, onorevole Cova, ha introdotto la discussione e che, nella giornata di ieri, ha anticipato ai colleghi una proposta di parere favorevole.

  Paolo COVA (PD), relatore, conferma la proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE si associa alla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Massimiliano BERNINI (M5S), preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore. Le ragioni del dissenso sono analoghe a quelle rilevate per altri disegni di legge di ratifica che, sovente, sono espressione di una certa superficialità nell'affrontare tematiche quali quelle delle barriere tariffarie e non. Il riferimento è in primo luogo alle misure fitosanitarie per le quali si prevedono accordi livellati verso il basso, non adeguati rispetto agli standard vigenti nell'Unione europea e che espongono il nostro Paese all'immissione di patogeni pericolosi per l'ambiente e per l'agricoltura.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015.
C. 3973 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016.
C. 3974 Governo.

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei disegni di legge.

  Luca SANI, presidente, avverte che al termine dell'esame preliminare congiunto dei disegni di legge, l’iter proseguirà distintamente. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione su ciascuno dei predetti provvedimenti, cui saranno allegati gli emendamenti al disegno di legge di assestamento eventualmente approvati dalla Commissione. Tenuto conto dei tempi di esame del provvedimento – la Commissione bilancio intende concluderne l'esame entro la prossima settimana – propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di assestamento alle ore 12 di domani mattina, affinché la Commissione possa concludere l'esame nella seduta già convocata per domani, o al più tardi entro il termine richiesto per l'espressione del parere.

  La Commissione concorda.

  Luca SANI, presidente, invita quindi il relatore ad illustrare i contenuti dei provvedimenti.

  Francesco PRINA (PD), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il prescritto parere sui disegni di legge relativi al rendiconto dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio 2015 Pag. 147e all'assestamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2016, relativamente alle parti di competenza della XIII Commissione Agricoltura.
  In merito al rendiconto, rileva che nell'anno 2015, gli stanziamenti di spesa iniziali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, iscritti nella legge di bilancio 2015 ammontavano, in termini di competenza, a 1.280,3 milioni di euro.
  Gli stanziamenti definitivi complessivi di competenza relativi al medesimo dicastero ammontano – a consuntivo dell'anno 2015 – a 1.433,7 milioni di euro, con aumento di circa 153,4 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali (+11,9 per cento). Nell'anno 2014, lo scostamento tra previsioni iniziali e stanziamenti definitivi di competenza era stato del +7,8 per cento.
  La Corte dei conti, nella sua Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2015, osserva – tra l'altro – che lo stanziamento iniziale di competenza del 2015 era superiore di 11,3 milioni di euro rispetto a quello del 2014, mentre lo stanziamento definitivo 2015 risulta superiore di circa 66 milioni di euro rispetto a quello del 2014. La stessa Corte osserva, inoltre, che la crescita di quasi il 5 per cento degli stanziamenti definitivi 2015, rispetto a quelli del 2014, porta a recuperare una parte della sensibile discesa avuta nel 2014 (-11,5 per cento), in virtù soprattutto della ripresa delle spese in conto capitale che ammontano, nel 2015, a 435 milioni di euro (+19,3 per cento e + 70 milioni rispetto al 2014).
  La Relazione evidenzia che l'aumento dello stanziamento definitivo 2015 è in parte riconducibile alla missione 9 «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» che assorbe il 58 per cento dello stanziamento definitivo del Ministero, e che registra un incremento di 26 milioni di euro rispetto all'anno 2014, in parte conseguente all'utilizzo dei «Fondi da ripartire», ove sono stanziate le risorse per ripianare i debiti nei confronti degli Enti territoriali in esito al riaccertamento ex DL n.66/2014 (che presenta un incremento di 45 milioni di euro), mentre la missione «Soccorso civile» vede un decremento di 18 milioni di euro.
  I residui passivi, accertati al 31 dicembre 2015, ammontano a 333,6 milioni di euro. La Corte dei conti osserva che i residui di stanziamento – ossia stanziamenti di spese, in genere di conto capitale, che, non impegnate alla chiusura dell'esercizio, vengono tuttavia fatte transitare nel conto dei residui – sono più che raddoppiati, passando da 17,5 milioni di euro del 2014 a 41,4 milioni di euro del 2015, e che si è verificato anche un incremento delle economie delle spese in conto competenza, che sono passate dai 29,1 milioni di euro del 2014 a circa 44,3 milioni di euro del 2015: tale minor utilizzo delle risorse, reso evidente da un abbassamento – in percentuale dello stanziamento, ma non in valore assoluto – di impegni e pagamenti, testimonia – secondo la Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2015 – «la maggiore vischiosità gestionale dell'ultimo esercizio chiuso».
  In particolare, si può ricavare, dai dati della Relazione, che si è passati dal 96,58 per cento di impegni rispetto agli stanziamenti definitivi di competenza del 2014, al 94 per cento del 2015.
  La Corte dei conti – nella sua Relazione – osserva inoltre che la consistenza debitoria relativa ai debiti fuori bilancio risulta in peggioramento (da 290 mila euro del 2014 a 324,6 mila euro del 2015), dovuta in prevalenza al mancato smaltimento di situazioni pregresse relative al Corpo forestale dello Stato.
  Esaminando le spese per Centri di responsabilità, si evince che le dotazioni definitive sono assegnate nel seguente ordine di rilevanza: CDR 5, Corpo forestale dello Stato, assorbe circa il 36,7 per cento delle dotazioni totali del Ministero; CDR 2. Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, assorbe circa il 31,6 per cento del totale; CDR 3. Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, assorbe circa il 27,6 per cento dell'intero stanziamento definitivo; Pag. 148CDR 4 Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, presenta circa il 3,3 per cento delle dotazioni definitive.
  CDR 1. Gabinetto e uffici diretta collaborazione del Ministro assorbe circa lo 0,6 per cento degli stanziamenti definitivi.
  Rileva, quindi, che la missione che assorbe la gran parte delle risorse del Ministero (il 58 per cento degli stanziamenti definitivi) è la missione 9 «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca», che presenta uno stanziamento complessivo – nel bilancio dello Stato – di 1,01 miliardi di euro nel 2015, dei quali circa 832 milioni di euro di competenza del Ministero.
  La restante parte degli stanziamenti definitivi del bilancio dello Stato riferibili alla Missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca», pari a circa 182,8 milioni di euro per il 2015, è allocata nel programma 9.3 (Sostegno al settore agricolo) dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (ove tale programma assume la numerazione 7.1), ed è relativa in particolare all'attività dell'AGEA.
  Quanto al programma «Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale», la Corte dei Conti nella Relazione ricorda che la nuova programmazione 2014-2020 dei Fondi relativi allo sviluppo rurale ha visto il pagamento solo di 18 milioni nel 2015 da parte degli organismi pagatori diversi da AGEA. Il FEASR 2007-2013, con l'attività svolta da AGEA, ha chiuso i progetti della programmazione, erogando la quasi totalità dei finanziamenti comunitari per 8,85 miliardi su 8,89 miliardi di dotazione. In riferimento al FEAGA, la rendicontazione annuale mostra un erogato per 4,4 miliardi. Il settore della pesca è supportato da finanziamenti comunitari del FEP, che registra uno stato di avanzamento del 94 per cento in termini di impegno, su una dotazione finanziaria di 769,7 milioni. Infine, il FEAMP è relativo alla nuova programmazione, con 537 milioni di risorse comunitarie (ed un cofinanziamento di 440,8 milioni, più 356,7 milioni del FDR); la gestione delle risorse è attuata attraverso un PON approvato dalla Commissione europea a fine 2015.».
  Il programma «Politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione» si occupa, tra l'altro, delle filiere, della pesca ed anche del settore dell'ippica.
  Con riguardo ai «contratti di filiera», la Corte fa presente che secondo quanto riferito dall'Amministrazione, nel 2015, è proseguita l'attuazione dei contratti relativi al I e II bando in fase di conclusione; i contratti relativi al III bando sono in fase gestionale iniziale e quelli del IV sono nella fase di programmazione di dettaglio. In tale ambito, l'Ismea finanzia il settore e gestisce l'attuazione dei contratti di filiera, prestando assistenza al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dalla fase di istruttoria esecutiva e sino alla relazione sullo stato di avanzamento delle attività di investimento.
  La Relazione ci ricorda poi che il programma «Vigilanza, prevenzione e repressione frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale», con minori risorse del 2014, pari a 49 milioni, è affidato all'Ispettorato «ICQRF».
  In riferimento alla gestione commissariale ex Agensud soppressa – afferma la Relazione – e le cui funzioni e risorse sono state trasferite al Ministero nel 2015, il Commissario ad acta ha relazionato sullo stato della ricognizione delle risorse, dall'inizio della gestione a conclusione, per un ammontare di circa 1,4 miliardi, dei quali erogati oltre 540 milioni, e dei progetti, oltre 2000 in atto o conclusi, evidenziando la complessità della rendicontazione, peraltro ancora non completata.
  In materia di ippica, permangono le criticità già poste in luce dalla Corte in ordine alla gestione dell'ex ASSI, soppressa ormai dal 2012 e le cui risorse e funzioni sono trasferite al Ministero. Il dirigente, delegato fino al 30 giugno 2016 per le operazione di pagamento e riscossione della soppressa gestione, nonché in Pag. 149via provvisoria per la nuova ordinaria amministrazione, ha riferito in ordine alla situazione contabile, sia relativa al piano di rientro per il pagamento dei residui passivi per 96,6 milioni, onorato per il 97 per cento, sia in relazione ai pagamenti dei debiti al 2012 che ammontavano a 206,7 milioni. Nel triennio 2013-2015 sono stati impiegati i fondi a disposizione pari a 439,7 milioni, dei quali rendicontati ad oggi poco più di 200 milioni. In ordine ai residui attivi dell'ex Assi, accertati a tutto il 2012 per 206 milioni, non sussiste ancora rendicontazione, ed in ordine ai quali si nutrono dubbi sulla possibilità di recupero del credito. La Corte esprime, al riguardo, la sussistenza di profili di problematicità riguardo la tempistica di rendicontazione a chiusura delle gestioni.
  Infine, la Corte sottolinea come risulti ancora assai complessa la situazione contabile del recupero del prelievo dovuto per le c.d. quote latte. AGEA ha riferito che il prelievo imputato per le campagne lattiere dal 1995 al 2009 è di 2,3 miliardi, il prelievo ancora dovuto è di 1,34 miliardi. Di questo, per la sola parte iscritta a ruolo, pari a 380 milioni più la quota interessi, risultano riscossi 4,8 milioni, mentre per 111 milioni, le cartelle esattoriali risultano impugnate o sospese. Infine il contenzioso, instaurato avverso il prelievo, pone a rischio il recupero delle somme dovute. Anche per la campagna lattiera 2014-2015, nella quale vi è stato un esubero delle quote, il prelievo finale dovuto è di oltre 103 milioni, di cui 32 dovuti all'UE e il resto per finanziare il fondo per gli interventi di settore; di questi sono stati recuperati solo 17 milioni circa. Peraltro, ricorda la Corte, anche in tale contesto, il contenzioso in atto ha posto in dubbio il fondamento normativo specifico del prelievo volto a finanziare il predetto fondo».
  Meno di un quarto delle risorse del Dicastero agricolo sono destinate alle missioni di «Ordine pubblico e sicurezza» e «Soccorso civile», cointestate con altri Ministeri, in cui è impegnato il Corpo Forestale dello Stato, che sarà assorbito in altre Forze di Polizia, con due programmi di spesa: la missione 7, «Ordine pubblico e sicurezza», programma «Sicurezza pubblica in ambito rurale e montano», nel 2015 assorbe il 12,5 per cento degli stanziamenti definitivi del Ministero (con 179,6 milioni di euro); la missione 8 «Soccorso civile», programma «Interventi per soccorsi» nel 2015 assorbe il 9,8 per cento degli stanziamenti definitivi del Ministero (con 139,9 milioni di euro).
  Le attività di competenza delle due missioni sono essenzialmente svolte – ci ricorda la Relazione della Corte dei conti – dal Corpo forestale dello Stato (CDR 5); le risorse per le funzioni del CFS sono allocate anche nel programma «Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità» della missione 18, «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» (con uno stanziamento definitivo di competenza di 207 milioni di euro). Nei tre programmi suddetti la spesa per redditi stanziata ammonta a 428,4 milioni, cioè l'84 per cento delle risorse della categoria economica I del Ministero (ossia spese correnti).
  Per quanto concerne la missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», questa si suddivide, nell'ambito dello stato di previsione del MIPAAF – nei due programmi 32.2 «Indirizzo politico» e 32.3 «Servizi e affari generali per le amministrazioni pubbliche». Il primo di questi due programmi (che assume la numerazione 5.1 all'interno dello stato di previsione del MIPAAF), presentava – in base al Rendiconto – una previsione iniziale, per il 2015, in termini di competenza, di circa 8,7 milioni di euro: lo stanziamento definitivo di competenza si attesta a circa 9 milioni di euro. Per quanto concerne il programma «Servizi e affari generali per le amministrazioni pubbliche» (che assume la numerazione 5.2 all'interno dello stato di previsione del MIPAAF), questo presentava una previsione iniziale di competenza di circa 12,4 milioni di euro che, alla fine dell'esercizio finanziario 2015, si è definita in circa 16,1 milioni di euro.Pag. 150
  Per quanto riguarda la Missione 33 «Fondi da ripartire», questa presenta il solo programma 33.1 «Fondi da assegnare» (che assume la numerazione 6.1 nello stato di previsione del MIPAAF). Questo programma presentava uno stanziamento iniziale di competenza di circa 83,1 milioni di euro per il 2015, che si è rideterminato, al termine dell'esercizio finanziario, in 50 milioni di euro.
  La Relazione sul rendiconto ci ricorda che 45 milioni di euro delle risorse di quest'ultimo programma sono stati stanziati, in conto capitale, sul capitolo 7851, per ripianare i debiti nei confronti degli enti territoriali in esito al riaccertamento straordinario ex d.l. 66/2014.
  Quanto al disegno di legge di assestamento di bilancio dello Stato, ricorda che il provvedimento consente un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Il disegno di legge di assestamento del bilancio per l'esercizio 2016 riflette la struttura del bilancio dello Stato organizzato – secondo legge n. 196/2009 – in missioni e programmi, che costituiscono, a decorrere dal 2011, le unità di voto.
  La relazione in esame si sofferma, come di consueto, sulle sole parti del disegno di legge di assestamento 2016 di interesse della XIII Commissione Agricoltura.
  Si tratta dell'intero stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella 12), nonché di una limitata parte dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), nel quale risulta iscritto il Programma 9.1. Sostegno al settore agricolo della Missione 9 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, che assume in quest'ultimo stato di previsione la numerazione di Programma 7.1.
  Per l'anno 2016, gli stanziamenti di spesa iniziali di competenza relativi allo stato di previsione della spesa del MiPAAF iscritti a legge di bilancio 2016 (Legge n. 209/2015) ammontano a 1.229,9 milioni di euro. Gli stanziamenti assestati di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 1.271,3 milioni di euro con una variazione in aumento di 41,4 milioni di euro (+ 3,37 per cento).
  Gli stanziamenti di cassa iscritti a legge di bilancio 2016 ammontano invece a 1306,9 milioni di euro e quelli assestati ammontano a 1.421,7 milioni, con un aumento di 114,8 milioni di euro (+8,7 per cento).
  I residui, con il DDL di assestamento, vengono allineati a quelli risultanti al 31 dicembre 2015 dal Rendiconto generale dello Stato, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative, passano da 224,98 milioni di euro presunti a 333,65 milioni di euro accertati, con un incremento di 108,6 milioni di euro (+48,2 per cento).
  Secondo quanto risulta dalla Nota illustrativa allo stato di previsione del MIPAAF contenuta nel disegno di legge di assestamento 2016, l'incremento delle previsioni iniziali è ascrivibile ad un duplice ordine di fattori.
  Il primo è connesso a variazioni per atto amministrativo, che nel periodo gennaio-maggio 2016 sono state già introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi.
  Tali variazioni sono pari complessivamente a 41,4 milioni di euro sia in termini di competenza sia in termini di cassa, rappresentando – per l'anno 2016 – l'intero incremento degli stanziamenti di competenza del MIPAAF.
  Le variazioni per atto amministrativo registrate dal disegno di legge di assestamento in esame interessano contemporaneamente (e nella medesima misura) competenza e cassa e sono: la riassegnazione ai capitoli della spesa di somme versate all'entrata di pertinenza del MIPAAF, per un importo di circa 4,8 milioni di euro; la riassegnazione ai capitoli di spesa di cedolino unico delle somme versate all'entrata, per circa 11,7 milioni di euro; la reiscrizione di residui passivi perenti (somme cadute in perenzione dal Pag. 151punto di vista amministrativo, ma reiscritte in bilancio perché comunque dovute dal punto di vista giuridico), per circa 22 milioni di euro; lo storno da fondi del Ministero dell'economia e delle finanze per circa 2,3 milioni di euro; l'attuazione della legge 1 dicembre 2015, n. 194, recante «Tutela e valorizzazione della biodiversità agricola e alimentare», per 500 mila euro.
  L'altro ordine di variazione è avanzato con il disegno di legge di assestamento ed è pari complessivamente a 73,3 milioni di euro in termini di sola cassa (la competenza, in questo caso, rimane invariata, come accennato) e a 108,6 milioni in termini di residui.
  In particolare, come già accennato, le variazioni ai residui sono finalizzate ad allineare i dati a quelli risultanti al 31 dicembre 2015 dal Rendiconto generale dello Stato, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative.
  Le variazioni alla competenza e alla cassa sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla maggiore consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione.
  Il programma 9.3 Sostegno al settore agricolo della Missione 9 «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca», iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze (che prende in questo stato di previsione la numerazione 7.1) non registra variazioni nel disegno di legge di assestamento.
  Resta quindi inalterato, per questo programma, lo stanziamento iniziale previsto per l'anno 2016, pari, sia in termini di competenza che di cassa a 152.792.094 euro. Rimangono altresì confermate le previsioni – a legislazione vigente – per gli anni 2017 (158.705.697 euro) e 2018 (152.731.260 euro), in termini sia di competenza sia di cassa.

  Filippo GALLINELLA (M5S), dopo aver ringraziato il relatore per la relazione svolta, chiede approfondimenti su alcune questioni. In primo luogo intende capire cosa si intenda esattamente quando la Corte dei Conti, nella relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2015, parla, in relazione alla consistenza dei residui passivi, di «maggiore vischiosità gestionale dell'ultimo esercizio chiuso».
  In secondo luogo, chiede chiarimenti su quali siano le situazioni pregresse relative al Corpo forestale dello Stato che hanno determinato, come rileva sempre la Corte dei Conti, un peggioramento della consistenza debitoria – da 290 mila euro del 2014 a 324,6 mila euro del 2015 – relativamente ai debiti fuori bilancio. Esaminando, poi, le risorse relative al centro di responsabilità che fa capo all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, rileva che esse rappresentano una dotazione definitiva del 3,3 per cento del totale degli stanziamenti, che sarebbe opportuno incrementare ai fini di un rafforzamento dell'azione di controllo a tutela della qualità dell'agroalimentare italiano. Chiede, inoltre, se ci siano trasferimenti e quali da parte del Dicastero agricolo a favore dei consorzi di tutela delle denominazioni dei prodotti a denominazione di origine.
  Vorrebbe, quindi, meglio capire il motivo per cui sono state distolte, come rileva la Corte dei Conti, risorse originariamente destinate ad interventi delle Forze dell'ordine nella c.d. terra dei fuochi per finanziare la società Expo S.p.A. Chiede, altresì, quale sia la situazione delle risorse ex Agensud, le cui competenze sono state trasferite al Dicastero agricolo, con riferimento in particolare alla possibilità per la Sicilia di poter utilizzare i fondi del Piano di sviluppo rurale nazionale (PSRN) per la gestione dell'acqua. Infine, chiede di poter Pag. 152conoscere con esattezza la situazione contabile del recupero del prelievo supplementare delle campagne 1995-2009.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), chiede chiarimenti sulla sussistenza di residui attivi riferibili alla gestione finanziaria del Dicastero agricolo e sulla registrazione degli introiti dei lodi arbitrali emessi in relazione alla gestione del comparto ippico.

  Luca SANI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.