CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 giugno 2016
652.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 giugno 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 15.30.

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
C. 698 e abb.-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 7 giugno 2016.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che alle ore 16 di ieri è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti. Sono state presentate 45 proposte emendative (vedi allegato).
  Avverte inoltre che è pervenuto il parere favorevole della V Commissione (Bilancio) e che le altre Commissioni competenti esprimeranno i rispettivi pareri nella giornata odierna.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate, segnala che, essendo il provvedimento esaminato dalla Camera in terza lettura, gli emendamenti presentati sono valutati dalla presidenza anzitutto alla luce dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, ai sensi del quale, riguardo ai progetti di legge già approvati dalla Camera e rinviati dal Senato, la Camera delibera soltanto sulle modificazioni apportate dal Senato e sugli emendamenti ad Pag. 293esse conseguenti che fossero proposti alla Camera, nonché ai sensi dell'articolo 89 dello stesso Regolamento.
  Gli emendamenti devono cioè essere riferiti alle parti di testo modificate dal Senato ovvero presentare con esse un nesso di conseguenzialità oggettivo, immediato e diretto, la cui valutazione è per prassi effettuata con rigore.
  Avverte che, sulla base dei suddetti criteri, gli emendamenti non conformi ai suddetti criteri, in quanto irricevibili, non saranno pubblicati.
  Chiede, quindi, se ci sono interventi per l'illustrazione del complesso degli emendamenti.

  Giulia DI VITA (M5S) pone in evidenza che la posizione del suo gruppo resta fortemente negativa rispetto al provvedimento in discussione, pur osservando che nella prima parte, anche grazie all'approvazione di alcune proposte emendative del Movimento 5 Stelle nel corso della prima lettura, sono contenuti elementi interessanti, a cominciare dall'indicazione del livello delle prestazioni sociali. Rileva la criticità di molte disposizioni e, in particolare, delle norme relative ai trust recate dall'articolo 6, precisando che non vi è un ostilità in linea di principio verso tale strumento ma che appare incongruo l'inserimento di una disciplina specifica all'interno del testo in discussione. Nel criticare la scelta adottata dal Senato di circoscrivere alle sole persone con disabilità grave le forme di sostegno, sottolinea che gli interventi previsti dal provvedimento appaiono fortemente sbilanciati a favore di chi già può contare su un reddito elevato, non tenendo conto della realtà delle famiglie a basso reddito ulteriormente gravate dalle ingenti spese connesse all'assistenza di familiari disabili. In relazione a tale sbilanciamento, ricorda la proposta del suo gruppo di destinare integralmente i fondi stanziati dall'ultima legge di stabilità al Fondo istituito dall'articolo 3, senza «sprechi» relativi ad agevolazioni concesse ai privati.
  Nel ricordare che sarebbe sufficiente rispettare la normativa vigente e le convenzioni internazionali ratificate dall'Italia per garantire la piena assistenza alle persone con disabilità, ribadisce che il provvedimento si pone l'obiettivo di catturare l'attenzione mediatica mentre sarebbe stato preferibile assicurare maggiori risorse al Fondo per le non autosufficienze, insieme a strumenti di controllo più efficaci. Richiamando alcuni casi drammatici relativi alla sua regione, ribadisce che il provvedimento rappresenta in gran parte uno spreco di tempo e risorse senza risolvere i problemi sul tappeto.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) ricorda che il suo gruppo si è impegnato con determinazione per un miglioramento del testo in esame, pur non condividendo la ratio alla base del provvedimento, come testimoniato dall'assenza di una proposta di legge firmata da parlamentari del Movimento 5 Stelle. Sottolinea, infatti, che si crea confusione per ciò che concerne i diritti esigibili, prevedendo forme di sostituzione con servizi terziari senza favorire la piena applicazione della normativa vigente, a partire dalla legge n. 104 del 1992 e dalla legge n. 328 del 2000. Segnalando la carenza di linee di controllo, rileva che il provvedimento rappresenta una sorta di patchwork che non scoraggia l'istituzionalizzazione dei disabili e favorisce i soggetti privati e richiama le sentenze della Corte Costituzionale che impongono la presa in carico dei soggetti bisognosi di assistenza da parte delle strutture pubbliche. Segnalando che il richiamo introdotto dal Senato all'articolo 2645-ter del codice civile appare privo di portata innovativa, ricorda che quasi meta delle somme stanziate sono destinate ad agevolazioni fiscali mentre le restanti risorse appaiono inadeguate una volta divise tra tutte le regioni e rimarca, ancora una volta, la necessità di controlli più stringenti per quanto riguarda l'utilizzo di somme raccolte con il fundraising.

  Marisa NICCHI (SI-SEL) nel premettere che il testo in esame va visto nel Pag. 294contesto della piena esigibilità dei diritti da parte delle persone con disabilità impedita dalla prevalente istituzionalizzazione e dalla riduzione delle risorse disponibili, rileva che la prima parte del provvedimento include, grazie al lavoro comune svolto nel corso dell'esame in Commissione, alcuni passi avanti apprezzabili. Giudica inoltre importante l'avere focalizzato l'attenzione sul tema del cd. «dopo di noi» che rappresenta una fonte di angoscia per numerose famiglie. Giudica eccessiva l'enfasi posta sulla risposta privatistica anche se giudica positivamente l'intenzione di dare una cornice organica allo strumento del trust ed invita i colleghi del Movimento 5 Stelle a non accomunare tutti i soggetti del Terzo settore in un'unica categoria, senza distinguere chi commette illeciti da chi contribuisce ad arricchire la vita sociale del Paese. In conclusione, rileva che le modifiche introdotte al Senato al fine di restringere ai soli disabili gravi le misure di sostegno suscitano perplessità che impongono al suo gruppo una riflessione sull'atteggiamento da adottare in sede di voto.

  Mario MARAZZITI, presidente, essendo terminati gli interventi per l'illustrazione del complesso degli emendamenti, invita la relatrice e la rappresentante del Governo ad esprimere il loro parere sulle proposte emendative presentate.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni gli emendamenti Nicchi 1.3, Nicchi 1.4, Silvia Giordano 1.8, Gregori 1.2, Grillo 1.7, Nicchi 1.1, e Baroni 1.5.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Grillo 1.6 di cui è cofirmatario che potrebbe favorire un cambio di paradigma tramite l'adozione di un approccio olistico.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni gli emendamenti Grillo 1.6, Silvia Giordano 1.12, Baroni 1.9, Baroni 1.11, Mantero 1.13 e Colonnese 1.14.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gebhard 2.5, Lorefice 2.6, Nicchi 2.2, Mantero 2.4, Nicchi 2.1 e Nicchi 2.3

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 4.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Lorefice 4.3, Baroni 4.6, Di Vita 4.4, Gregori 4.1, Gregori 4.2 e Baroni 4.5.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 6.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Grillo 6.5, Mantero 6.7 e Lorefice 6.8.

  Giulia DI VITA (M5S) chiede chiarimenti in relazione al parere contrario Pag. 295espresso sull'emendamento a sua prima firma 6.13.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, ricorda che il richiamo alla Convenzione di New York contenuto nell'articolo 1 del provvedimento vale anche per tutte le disposizioni successive. Coglie quindi l'occasione per replicare ad alcune delle considerazioni svolte dai colleghi nel corso dell'illustrazione del complesso degli emendamenti, manifestando innanzitutto apprezzamento per la valutazione positiva di alcune delle disposizioni iniziali. Ricorda che, dopo circa due anni di lavoro, vi è nel Paese un'attesa generalizzata per l'approvazione del provvedimento in esame, rispetto al quale si registra un largo consenso. Invita i colleghi del Movimento 5 Stelle a non considerare in maniera prevenuta l'apporto che può essere offerto dal Terzo settore, all'interno del quale le forme di illegalità sono circoscritte, ricordando che la diffusione delle buone pratiche può contribuire a processi di deistituzionalizzazione. Segnala, in ogni caso, che la gestione diretta di servizi sociali da parte degli enti territoriali appare ormai residuale, anche a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità.
  Ritiene ingiusta l'accusa rivolta al testo in discussione di discriminare tra chi può e chi non può permettersi interventi di sostegno a familiari disabili a partire dalle proprie risorse, rilevando che è sicuramente presente la dimensione solidaristica e mutualistica, anche con l'obiettivo di non trattare in maniera omogenea situazioni altamente differenziate. Ricorda, infine, che con le modifiche introdotte al Senato si è rafforzata la dimensione pubblica dell'intervento tramite il previsto riutilizzo in tal senso delle risorse destinate alle agevolazioni fiscali eventualmente non impiegate.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Di Vita 6.13, Mantero 6.9, Di Vita 6.21, Colonnese 6.10, Lorefice 6.15, Silvia Giordano 6.16, Grillo 6.11, Grillo 6.19, Colonnese 6.17, Baroni 6.18, Gregori 6.1, Grillo 6.12, Nicchi 6.2, Nicchi 6.4 e Baroni 6.20.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 9.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge l'emendamento Gregori 9.1.

  Giulia DI VITA (M5S) chiede chiarimenti in ordine al parere contrario espresso rispetto all'emendamento a sua prima firma 9.2, ribadendo la necessità di adeguati strumenti di vigilanza.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, segnala che il provvedimento già prevede forme di vigilanza e controllo, a partire dalla relazione alle Camere prevista dall'articolo 8, e che in ogni caso non appare condivisibile la formulazione dell'emendamento in discussione.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) nell'osservare che il Paese sarebbe sicuramente migliore se venisse tenuto lo stesso atteggiamento di vigilanza che il suo gruppo adotta nel corso dei lavori parlamentari, ricorda che il settore dell'edilizia sanitaria, che tocca in senso lato alcuni degli interventi previsti dal provvedimento in esame, è caratterizzato da un alto tasso di corruzione.

  Ileana ARGENTIN (PD) ricorda che il concetto di «vita indipendente» implica un intervento pubblico per un soggetto che abita al di fuori del contesto familiare. Sottolineando di essersi fatta promotrice di tali pratiche nel corso della sua esperienza di amministratore comunale, rileva che non sempre le persone con disabilità sono in grado di autodeterminarsi. Invita quindi a non confondere situazioni diverse.

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  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 9.2.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che la Commissione ha terminato l'esame degli emendamenti e rinvia, quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 giugno 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 20.15.

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
C. 698 e abb.-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta odierna pomeridiana.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che sul suddetto provvedimento sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, V e VI.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mario MARAZZITI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie.
C. 3504, approvata dalla 12a Commissione permanente del Senato, e C. 94 Binetti.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 giugno 2016.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che sul nuovo testo della proposta di legge C. 3504, adottata come testo base dalla Commissione, è pervenuto il parere favorevole della I Commissione (Affari costituzionali), mentre la V Commissione (Bilancio) esprimerà il parere direttamente all'Assemblea.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mario MARAZZITI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 20.20.

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