CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 giugno 2016
651.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 7 giugno 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 12.10.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2015-2016.
C. 3821 Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento e conclusione – Relazione favorevole).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Eleonora CIMBRO (PD), relatrice, ricorda che la III Commissione è chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, il provvedimento in titolo, approvato dal Senato e volto a garantire l'adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea.
  Rammenta, inoltre, che il provvedimento, anche grazie agli emendamenti approvati presso il l'altro ramo del Parlamento, mira a definire quattro procedure di infrazione, dieci casi di precontenzioso, una procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato e una procedura di aiuti di Stato, oltre ad attuare tre direttive ed una decisione GAI.
  Tra le ridotte questioni di interesse della Commissione, segnala, quindi, l'articolo 1, che modifica la legge n. 9 del 2013, per risolvere il caso EU Pilot 4632/13/AGRI con riferimento al sistema di etichettatura di origine delle miscele di oli d'oliva e per la previsione di un termine minimo di conservazione degli oli di oliva. Evidenzia, a tal proposito, che la Commissione ravvisava nella nostra disciplina, che prevedeva per l'indicazione di origine un colore diverso a quello delle altre indicazioni, un profilo discriminatorio. Osserva anche che nella stessa direzione muovono le nuove norme in tema di data di conservazione. Rileva, inoltre, che la questione ha anche attinenza con la rilevante questione dell'olio proveniente anche dalla Tunisia e ha per obiettivo quello di creare condizioni concorrenziali per i Paesi terzi esportatori di olio.
  Richiama poi l'attenzione sull'articolo 10, relativo al permesso di soggiorno individuale per i minori stranieri, di modifica al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e al relativo decreto del Presidente della Repubblica di attuazione, n. 394 del 1999, finalizzato ad istituire un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di Paesi terzi. Nello specifico, si prevede che al figlio minore dello straniero, con questi convivente e regolarmente soggiornante, venga rilasciato un permesso di soggiorno per motivi familiari valido fino al compimento della maggiore età, ovvero un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Per effetto di tale modifica il minore fino al quattordicesimo anno di età non dovrà, pertanto, essere iscritto nel permesso di soggiorno di uno o di entrambi i genitori.
  Ricorda, a tal proposito, che la direttiva 2003/109/CE, relativa allo status dei cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, ha armonizzato le legislazioni degli Stati membri, al fine di istituire un trattamento paritario per i cittadini di Paesi terzi che siano residenti di lungo periodo. Rammenta, altresì, che il 10 febbraio 2016 la Commissione ha avviato un procedimento di infrazione contro il nostro Paese per mancata comunicazione delle misure di recepimento integrale della direttiva 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha modificato la direttiva 2003/109/CE, per estenderne l'ambito di applicazione ai beneficiari di protezione internazionale.
  Alla luce di quanto esposto, non ravvisando, nel provvedimento in titolo aspetti problematici per i profili inerenti le competenze della nostra Commissione, formula la proposta di riferire in senso favorevole alla XIV Commissione (vedi allegato 1).

  Il Viceministro Mario GIRO evidenzia che l'obiettivo del Governo è intensificare gli sforzi per giungere a un numero di procedure di infrazione aperte contro il nostro Paese che si attesti attorno alle cinquanta, pari alla media degli altri Paesi dell'Unione europea, contro le ottantasei attuali, delle quali sedici sull'ambiente, nove sulla libera circolazione delle merci, otto in materia di fiscalità e dogane e affari interni, sette in materia di affari economici e finanziari, e altre, in numero minore. Ricorda inoltre che con l'approvazione Pag. 41del provvedimento in titolo se ne chiuderebbero quattro, oltre a dieci procedure di pre-infrazione (EU Pilot).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, alla luce degli esigui profili di competenza e di quanto emerso dal dibattito, considerata l'esigenza di concludere nella seduta odierna l'esame del provvedimento, come già in precedenza ricordato e secondo quanto comunicato dalla XIV Commissione, si intende che si è rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti, restando intendo che la possibilità di presentarli è sempre data presso la XIV Commissione.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole, nominando l'onorevole Cimbro relatrice presso la Commissione Politiche dell'Unione europea.

  La seduta termina alle 12.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 7 giugno 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 12.20.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Ministero dell'interno della Repubblica italiana e il Ministero degli affari interni della Repubblica di Azerbaijan, firmato a Roma il 5 novembre 2012.
C. 3260 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, mentre la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Conseguentemente, il relatore, onorevole Mariano Rabino, ha presentato l'emendamento 3.1, che invita a illustrare.

  Mariano RABINO (SCpI), relatore, ricorda, come già anticipato dal presidente, che la Commissione Bilancio ha espresso sul provvedimento in titolo parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. In particolare, evidenzia che la Commissione Bilancio ha ritenuto necessario posticipare dal 2015 al 2016 la decorrenza degli oneri previsti dal provvedimento, adeguando conseguentemente la relativa copertura finanziaria, dal momento che gli effetti finanziari dell'Accordo oggetto della ratifica si produrranno solo successivamente all'entrata in vigore dello stesso. Dà, quindi, lettura del suo emendamento 3.1.

  Il Viceministro Mario GIRO esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 del relatore.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, pone in votazione l'emendamento 3.1 del relatore (vedi allegato 2).

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.
  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore, onorevole Mariano Rabino, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Turkmenistan sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Roma il 4 maggio 2015.
C. 3462 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 aprile scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Finanze, mentre la Commissione Giustizia ha preannunziato di non procedere all'espressione del previsto parere.
  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Marietta Tidei, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e Bioversity International relativo alla sede centrale dell'organizzazione, fatto a Roma il 5 maggio 2015; b) Accordo tra la Repubblica italiana e l'Agenzia spaziale europea sulle strutture dell'Agenzia spaziale europea in Italia, con Allegati, fatto a Roma il 12 luglio 2012, e Scambio di Note fatto a Parigi il 13 e il 27 aprile 2015; c) Emendamento all'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite sullo status dello Staff College del Sistema delle Nazioni Unite in Italia del 16 settembre 2003, emendato il 28 settembre 2006, fatto a Torino il 20 marzo 2015; d) Protocollo di emendamento del Memorandum d'intesa fra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite relativo all'uso da parte delle Nazioni Unite di locali di installazioni militari in Italia per il sostegno delle operazioni di mantenimento della pace, umanitarie e quelle ad esse relative del 23 novembre 1994, con Allegato, fatto a New York il 28 aprile 2015.
C. 3764 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Antonio DISTASO (Misto-CR), relatore, introducendo l'esame del provvedimento, ricorda che il disegno di legge in titolo riguarda l'autorizzazione alla ratifica di alcuni Trattati, osservando che si tratta, in particolare, di un aggiornamento di Accordi già stipulati, che necessitano di aggiornamento con riferimento alle mutate esigenze odierne.
  Passando a trattare della prima Intesa in titolo – l'Accordo tra la Repubblica italiana e Bioversity International relativo alla sede centrale dell'organizzazione, fatto a Roma il 5 maggio 2015 – ricorda che Bioversity International, fondata nel 1974, dal 1994 organismo indipendente, e dal 2001 con sede centrale a Maccarese, opera nel settore della tutela della biodiversità in agricoltura per la promozione della sicurezza alimentare e rafforza il polo romano delle Nazioni Unite sulla sicurezza alimentare, interagendo efficacemente con FAO, IFAD e numerosi altri autorevoli centri accademici e di ricerca italiani.
  Osserva, inoltre, che, in base all'attuale Accordo di sede, Bioversity non gode, a differenza di FAO, IFAD, WFP ed altre organizzazioni internazionali basate in Italia, di un contributo fisso da parte del Governo italiano che ne possa garantire l'operatività istituzionale. Osservando come si tratti di un polo di eccellenza, e che vi è dunque tutto l'interesse affinché continui ad operare in territorio nazionale, evidenzia dunque che la revisione dell'Accordo in titolo mira ad assicurare maggiore stabilità finanziaria ad un'importante organizzazione internazionale ed a consolidare la sua presenza in Italia.
  Illustrando, quindi, la seconda Intesa all'esame della Commissione – l'Accordo con l'Agenzia spaziale europea sulle strutture dell'Agenzia spaziale europea in Italia, Pag. 43fatto a Roma il 12 luglio 2012, ed il relativo Scambio di Note fatto a Parigi il 13 e il 27 aprile 2015 –, rileva che essa è volta a definire i termini della concessione dei terreni e delle strutture per l'espansione e funzionamento della sede dell’European Space Research Institute (ESRIN) sul territorio italiano e precisamente a Frascati, in provincia di Roma. Nota, in particolare, la sua importanza in relazione all'ente internazionale da cui discende, ossia l'Agenzia spaziale europea.
  Illustra poi il terzo Accordo, evidenziando che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di costituire lo United Nations System Staff College (UNSSC) con risoluzione A/RES/55/207 del 1o gennaio 2002 che ha introdotto nel sistema dell'ONU un importante organismo deputato all'organizzazione e realizzazione di corsi di formazione per il personale dell'ONU e degli Stati membri nei settori dello sviluppo sociale, pace e sicurezza, diritti umani e diritto umanitario, e della gestione interna del sistema dell'ONU.
  Rammenta, inoltre che tale nuovo organismo, l’UNSSC, presente in Italia a Torino nell'area in cui ha la sede il Centro di formazione professionale dell'Organizzazione internazionale del lavoro, coopera attivamente con le amministrazioni italiane, in particolare con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con università statali e private. Pone in risalto poi che la collocazione dell’UNSSC in Torino, su decisione delle Nazioni Unite, è stata determinata dall'esperienza maturata ormai da più di 30 anni dall'Organizzazione internazionale del lavoro.
  Evidenzia quindi che, con l'emendamento in esame, l'Italia riconosce l'importanza e il prestigio dell'UNSSC anche in termini di positivi effetti indiretti sul sistema Paese e pertanto ritiene opportuno contribuire al funzionamento dell'Istituto attraverso un contributo annuo di 500 mila euro.
  Nell'illustrare, da ultimo, il Protocollo di emendamento del Memorandum d'intesa fra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite relativo all'uso da parte delle Nazioni Unite di locali d'installazioni militari in Italia per il sostegno delle operazioni di mantenimento della pace, umanitarie e quelle ad esse relative del 23 novembre 1994, con Allegato, fatto a New York il 28 aprile 2015, osserva anzitutto che, nel mutato quadro internazionale, nell'ambito delle Nazioni Unite è in corso da tempo un processo di revisione delle modalità con cui l'Organizzazione opera nella gestione delle crisi e nella risposta alle situazioni di emergenza umanitaria. Rileva, infatti, che l'ONU, come le altre organizzazioni regionali che operano nel settore della sicurezza, si è dovuta progressivamente adattare alle nuove situazioni di conflitto e post-conflitto, sviluppando capacità nel campo del peace-building e institution-building di cui non disponeva nelle tradizionali operazioni di interposizione del secondo dopoguerra.
  Pone quindi in risalto che, in tale contesto, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha presentato, nel 2010, una nuova strategia per il supporto logistico, cosiddetto «Global Field Support Strategy». Tale strategia, che prevede un accentramento e una standardizzazione nella gestione delle attività di supporto logistico, aveva l'obiettivo di migliorare gli aspetti logistici delle missioni ONU.
  Osserva, infine, che, per quanto riguarda il nostro territorio, la base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi acquista pertanto un ruolo centrale e diventa un «centro di servizi globale», svolgendo un ruolo chiave come centro di comunicazioni satellitari delle Nazioni Unite, di addestramento professionale e di supporto tecnico ai mezzi impegnati nei collegamenti con le missioni di pace.

  Il Viceministro Mario GIRO evidenzia, al pari del relatore, che si tratta di aggiornare Accordi già esistenti. In particolare, rileva che, con il primo Accordo, si cambia la denominazione all'Istituto internazionale per le risorse fitogenetiche, presente nel nostro Paese già da diverso tempo, istituendo un contributo annuale Pag. 44per il funzionamento di un istituto facente parte del polo alimentare.
  Evidenzia inoltre che il secondo Accordo è finalizzato a concedere terreni all’European Space Research Institute per espandere il funzionamento di tale struttura, rafforzando così il nostro ruolo nell'ambito dell'Ente spaziale europeo, di cui siamo il terzo contributore, dopo la Francia e la Germania.
  Ricorda poi che, per quanto riguarda lo Staff College – che reputa ancora sottoutilizzato – il terzo Accordo stabilisce un contributo pari a 500 mila euro da parte italiana, evidenziando, peraltro, che tutto il personale ONU di un certo livello si forma a Torino, ribadendo che la presenza di tale Istituto nel nostro Paese è ancora sottovalutata.
  Circa il quarto Accordo, osserva che l'ONU sta pensando a riunificare nella base operativa di Brindisi molta parte delle proprie attività rivolte al sostegno umanitario, domandando al nostro Paese, attraverso dismissioni di locali e messa a disposizione di spazi, quali il deposito dell'UNPROFORM nel corso delle operazioni nell'ex Jugoslavia. Ciò porterebbe a fare del polo di Brindisi un asset strategico per le attività di sostegno umanitario delle Nazioni Unite.

  Maria Edera SPADONI (M5S), ricorda che il Movimento Cinque Stelle aveva già criticato nel corso dell'esame del provvedimento presso il Senato le modalità con cui sono stati accorpati in un unico provvedimento di ratifica quattro Accordi dal contenuto completamente disomogeneo, con la conseguenza che un gruppo parlamentare, orientato a votare a favore di uno di essi – come, ad esempio quello relativo al Bioversity International –, non lo possa fare in ragione della contrarietà rispetto ad altri contenuti nello stesso provvedimento. Reputa che tali modalità siano assai poco rispettose dell'attività parlamentare. Ricordando, altresì, le perplessità espresse dal suo gruppo in ordine all'inserimento periodico di misure relative allo Staff College – istituto di cui, peraltro, il suo gruppo non mette in dubbio l'utilità – nei decreti-legge sul rifinanziamento delle missioni internazionali, ritiene che ritrovarle anche nel provvedimento in titolo sia da stigmatizzare.
  Nel merito, pur valutando positivamente le misure previste dal quarto Accordo del provvedimento in titolo sull'uso da parte dell'ONU dei locali di installazioni militari in Italia per lo stoccaggio di prodotti alimentari destinati alle emergenze umanitarie, manifesta contrarietà su alcune disposizioni che regolano l'utilizzo di tali installazioni. Richiamando, infatti, le previsioni contenute nell'articolo 13 dell'Allegato 1 al Memorandum di intesa fra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite di cui si tratta, evidenzia come tali previsioni consentano alle Nazioni Unite di «(...) installare stazioni radio ricetrasmittenti e ripetenti, comprensive di sistemi satellitari al fine di collegare gli uffici delle Nazioni Unite (...)» e garantiscano alle stesse Nazioni Unite il «(...) diritto, senza limitazioni, di comunicare via radio (...)». Osserva, a tal riguardo, che la base in questione si trova a poca distanza da Brindisi. Si domanda, pertanto, nel caso in cui si concedessero alle Nazioni Unite, i diritti richiamati quali tutele sanitarie si garantirebbero ai cittadini che abitano nei pressi delle installazioni anzidette. Nel dichiarare, pertanto, la propria indisponibilità a votare a favore di intese che rischiano, tra alcuni anni, di avere conseguenze pesanti sulla salute di alcuni cittadini, chiede – a nome del suo gruppo – l'audizione presso la Commissione di Stefano Peveri, responsabile del World Food Program, per avere chiarimenti sul tipo di stoccaggio che sarebbe fatto in tali installazioni.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando alle osservazioni della collega Spadoni relative all'accorpamento in un unico provvedimento di ratifica di differenti accordi, ricorda la presentazione di una proposta di legge a prima firma dell'onorevole Amendola avente la finalità di rendere più omogeneo l'esame dei provvedimenti di ratifica per accordi aventi natura similare.Pag. 45
  Reputa, quindi, che l'idea di presentare un «pacchetto» su accordi di natura omogenea sia condivisibile, anche tenuto conto che l'attività della Commissione esteri è – oltre che legislativa e, quindi, di ratifica di accordi internazionali – di tipo conoscitivo, con audizioni di esperti, di esponenti del Governo ed altre autorità e, più in generale, rivolta alla conoscenza delle linee di indirizzo della politica estera del nostro Paese. Ritiene, dunque, che rendere più funzionale il lavoro di ratifica degli accordi internazionali, in particolare di quelli su cui vi dovrebbe condivisione – come quelli in esame – rappresenti un modo per lasciare maggior spazio alle attività conoscitive della Commissione.

  Il Viceministro Mario GIRO, replicando alle considerazioni della deputata Spadoni relative alle disposizioni sulle installazioni per comunicazioni, evidenza che tali disposizioni sono scritte in modo conforme a quelle redatte in ogni accordo di sede.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 13.

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