CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 maggio 2016
645.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 70

INTERROGAZIONI

  Giovedì 19 maggio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 9.15.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Comunica che lo svolgimento delle interrogazioni a firma dell'on. Bossa è rinviato.

5-08138 Anzaldi: Sull'accesso al borgo fortificato di Ripa d'Orcia.

  Il sottosegretario Davide FARAONE risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Michele ANZALDI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Governo.

5-06774 Pannarale: Sull'iniziativa assunta dalla scuola «V. Sofo» a Monopoli (BA).

  Il sottosegretario Davide FARAONE risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), replicando, non può che rimarcare il ritardo con cui il Governo risponde alla propria interrogazione. Sa che iniziative in merito alla questione sono state già intraprese, ma crede sommamente necessaria una maggiore determinazione del Ministro nel fare presente ai dirigenti scolastici che l'intolleranza e la discriminazione non possono trovare albergo nelle scuole italiane. Coglie l'occasione per ribadire la sua Pag. 71sollecitazione di iniziare l'esame in Commissione della proposta di legge C. 1510, sull'educazione sentimentale a prima firma Costantino.

5-07709 Carocci: Sulle facoltà di ingegneria navale a Genova e di ingegneria nautica alla Spezia.

  Il sottosegretario Davide FARAONE risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Mara CAROCCI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, in considerazione del fatto che alcune procedure per la copertura dei posti di ricercatore e di professore associato e professore ordinario nell'ambito del dipartimento interessato dell'Università di Genova sono state già avviate. Chiede al Governo di iniziare a riflettere sulla necessità di un diverso piano strategico per le università, che tenga conto che queste facoltà universitarie formano laureati in grado di trovare facilmente lavoro in ragione del numero esiguo di ingegneri nautici in Italia.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.25.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 19 maggio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 9.30.

DL 42/2016: Disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca.
C. 3822 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione – Conferimento del mandato alla relatrice a riferire favorevolmente).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 maggio 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ricorda che ieri si è concluso l'esame preliminare e che il termine degli emendamenti è scaduto alle ore 18. Avverte che sono in distribuzione gli emendamenti pervenuti (vedi allegato 4). Tra questi ve ne sono alcuni che – ad una rigorosa lettura dell'articolo 96-bis, comma 7 del Regolamento – dovrebbero essere ritenuti estranei per materia. Non ne pronuncerà l'inammissibilità poiché le modifiche apportate dal Senato all'originario impianto del decreto-legge ne hanno oggettivamente dilatato il perimetro, rendendo così scarsamente praticabile un canone interpretativo troppo rigido. Avverte altresì che – nello spirito dell'articolo 79 del Regolamento e rifacendosi a diversi precedenti parlamentari (si veda al riguardo la seduta della VII Commissione dell'8 marzo 2016 e a quelli ivi ricordati) – si procederà secondo criteri di economia procedurale e a votazioni per principi, di modo che verranno considerati preclusi taluni emendamenti in ragione dell'eventuale reiezione di quelli che li precedono.
  Chiede quindi alla relatrice e al Governo di esprimere il parere sulle proposte emendative.

  Anna ASCANI (PD), relatrice, invita al ritiro di tutti gli emendamenti, altrimenti esprimendo parere contrario. Alcuni dei relativi contenuti potranno essere trasfusi in ordini del giorno.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole sugli emendamenti di FI e LNA ed si iscrive a parlare sugli emendamenti 1-septies.2, 1-septies.3 e 2-ter.1.

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  Gianluca VACCA (M5S) chiede una breve sospensione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, accogliendo la richiesta dell'on. Vacca, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 9.35, è ripresa alle 9.50.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) intervenendo sull'emendamento 1.1 a sua firma, espone di aver presentato diversi emendamenti al decreto, nonostante la sua «blindatura». Sottolinea la generale amarezza di chi si sente un figurante all'interno di un mero passaggio di ratifica, nella Commissione e soprattutto in questa Camera. Gli emendamenti presentati dal suo gruppo sono volti a fare in modo che alcune questioni vengano messe adeguatamente in luce. Ritiene che le soluzioni proposte dal provvedimento provochino falle più grandi di quelle cui si cerca di rimediare. Reputa che la legge 107 contenga numerose incongruenze e contraddizioni, come quella relativa alle supplenze nella scuola dell'infanzia e che la soluzione individuata crei ulteriori ingiustizie. Ha ascoltato nel dibattito l'idea per cui «intanto si comincia» e «si può sempre migliorare». Respinge questa filosofia che è propria degli autodidatti e dei principianti. Le cose devono essere fatte perbene e «non tanto per cominciare». Rimarca come, con questo decreto, ci si limiti, per l'ennesima volta, a registrare ciò che è stato fatto dal Governo al Senato, grazie anche ad un voto di fiducia che non era necessario e che ha strozzato il dibattito. Passa quindi ad affrontare la questione dei livelli essenziali delle prestazioni, che ricorda essere tutelati dalla Costituzione. In virtù di un emendamento approvato al Senato, si è passati dall'assicurare i livelli essenziali al concetto di fabbisogni standard che garantiscono, invece, solo l'aspetto economico. Esempio tipico di tale passaggio è il progressivo affidamento ai privati delle scuole comunali dell'infanzia, mentre andrebbe garantita una scuola davvero pubblica a partire, almeno, dai 3 anni di età.

  Maria MARZANA (M5S) si rammarica per il fatto che anche il suo gruppo debba piegarsi alla necessità di approvare il decreto-legge senza modifiche, ma tiene comunque a sottolinearne i suoi aspetti critici, il primo dei quali è relativo all'articolo del disegno di legge di conversione, laddove si prevede la sostituzione del principio dei livelli essenziali con quello dei fabbisogni standard. A suo avviso, i due principi non sono sovrapponibili, trattandosi di due strumenti necessari per garantire l'erogazione uniforme in tutto il territorio nazionale di servizi essenziali, come gli asili nido. Il fabbisogno standard, in particolare, è mirato a garantire l'erogazione del servizio con economicità ed efficienza; il livello essenziale individua, invece, il minimo di garanzia di un diritto. Si tratta di uno dei pochi punti contenuti nella «Buona Scuola» che il suo gruppo aveva apprezzato e chiede pertanto al Governo un ripensamento.

  Milena SANTERINI (DeS-CD) ritiene che l'impossibilità di modificare il decreto-legge sia un'occasione perduta per intervenire sugli aspetti critici della «Buona Scuola» che stanno emergendo con la sua applicazione. Fa riferimento, ad esempio, al concorso recentemente bandito per sessantamila posti e che vede in alcune regioni un'eccedenza di candidati e in altre una carenza rispetto ai posti messi a concorso. Per ovviare a tale problema, il suo gruppo ha proposto l'introduzione di una graduatoria nazionale per i candidati (che hanno superato il concorso ma non sono stati assunti) da stabilizzare nel corso del tempo, superando il tradizionale balletto di nomine di docenti che rinunciano per non allontanarsi dalla loro regione e semplificando una procedura così complessa.

  Il sottosegretario Davide FARAONE dichiara di condividere alcune delle considerazioni degli intervenuti ma ritiene che non sia questa la sede per dare loro Pag. 73seguito. Rassicura che le loro argomentazioni troveranno un riscontro nell'ambito dell'attuazione della legge delega, cosiddetta «zero-sei», in corso di predisposizione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Pannarale Dis. 1.1 e Marzana Dis. 1.2.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo sull'emendamento Luigi Gallo Dis. 1.3., osserva che esso riprende la posizione del suo gruppo sulla necessità di prevedere una fase transitoria per l'assunzione dei docenti abilitati, che hanno alle spalle diversi anni di insegnamento, mediante un percorso diverso da quello degli altri candidati. Ciò anche in considerazione che il concorso già bandito non riuscirà a coprire tutti i posti vacanti e per superare l'annoso problema delle supplenze annuali.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Gallo Dis. 1.3.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), intervenendo sull'emendamento Luigi Gallo Dis. 1.4, osserva come esso miri a limitare il prossimo TFA alle sole classi di concorso prive di docenti abilitati. Sul punto chiede un'ulteriore riflessione del Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Gallo Dis. 1.4.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo sull'emendamento Luigi Gallo Dis. 1.5, osserva che esso mira a chiarire che il limite di tempo di trentasei mesi, oltre i quali i docenti non possono essere assunti con un nuovo contratto a tempo determinato, decorre non dal 1o settembre 2016 ma dalla data di entrata in vigore della legge n. 107 del 2015.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Gallo Dis. 1.5.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 1.1, osserva che esso interviene sul tema degli appalti dei servizi di pulizia che il Governo, nonostante la pronuncia dell'Autorità nazionale anti corruzione, continua a prorogare. Il suo gruppo, invece, intende introdurre una soluzione definitiva superando l'esternalizzazione, che ha dato risultati fallimentari, ed assumendo gli iscritti nella graduatoria del personale ATA e coloro che hanno maturato già una certa anzianità con contratti a tempo determinato. La soluzione sarebbe, oltretutto, priva di oneri per la finanza pubblica. Inoltre, come sottolineato dal dossier del Servizio Studi, in considerazione dell'articolazione della convenzione CONSIP in lotti, ribadisce l'opportunità, al comma 1 dell'articolo. 2 del decreto-legge n. 58 del 2014, di riferirsi ai «territori» (e non alle «regioni»), come, peraltro, opportunamente indicato nel comma 2-bis e nel comma 2.bis.1 del medesimo articolo 2.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Marzana 1.1 e Pannarale 1.3.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, secondo quanto affermato in apertura, ritiene precluso l'emendamento Pannarale 1.2.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Borghesi 1.4 e 1.5, Bechis 1.6 e Borghesi 1.7 e 1.8.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che sono preclusi gli identici emendamenti Borghesi 1.9 e Baldassarre 1.10 e l'emendamento Borghesi 1.11.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baldassarre 1.12 e 1.13.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ritiene precluso l'emendamento Baldassarre 1.14.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baldassarre 1.15 e Borghesi 1.16.

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  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), intervenendo sul proprio emendamento 1.17, osserva che sulla questione degli appalti dei servizi di pulizia nelle scuole, il Governo ha proposto una misura tampone, non risolutiva. Al contrario, con il suo emendamento, si propone di affidare tali servizi al personale che, a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 107 del 2015, è risultato in esubero, soprattutto nel Meridione. Pertanto, superando l'esperienza fallimentare della esternalizzazione dei servizi di pulizia, che ha comportato la riduzione delle tutele dei lavoratori coinvolti, auspica la loro reinternalizzazione mediante l'attuazione di un piano di assunzione del personale ATA.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pannarale 1.17 e 1.18.

  Chiara DI BENEDETTO (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 1.19, osserva che esso mira a ricondurre alla finalità originaria del finanziamento di interventi strutturali di messa in sicurezza delle scuole i fondi raccolti con l'otto per mille, destinati dal Governo al finanziamento di interventi di natura emergenziale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Benedetto 1.19, Giancarlo Giordano 1.01, 1.02 e 1.03, nonché l'emendamento Centemero 1-bis.1.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che s'intende precluso l'emendamento Centemero 1-bis.2.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 1-ter.1.

  Gianluca VACCA (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 1-ter.2, osserva che esso mira ad abolire l'istituto della «chiamata diretta» da parte del dirigente scolastico, tema sul quale è in corso la raccolta di firme per la richiesta di referendum. Si tratta di un istituto su cui il Movimento 5 Stelle si è dichiarato contrario in sede di approvazione della legge n. 107 del 2015 e che sta già mostrando criticità. Sono già numerose, infatti, le segnalazioni su atteggiamenti verticistici manifestati dai dirigenti scolastici nei confronti dei docenti. Si tratta di un istituto, a suo avviso, non conforme al modello didattico italiano e che ha mostrato i suoi limiti anche nei Paesi europei dove è stato applicato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vacca 1-ter.2 Luigi Gallo 1-ter.3 e Vacca 1-ter.4.

  Gianluca VACCA (M5S) illustra il proprio emendamento 1-ter.5 che prevede la proroga del limite di 36 mesi per l'impiego nell'ambito delle attività di supplenza. Evidenzia come si tratti di una misura necessaria, la cui durata dovrebbe almeno essere di ulteriori dodici mesi, che consentirebbe a moltissimi docenti di evitare di ritrovarsi senza un lavoro alla ripresa del nuovo anno scolastico.

  La Commissione respinge l'emendamento Vacca 1-ter.5.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) osserva che l'articolo aggiuntivo 1-ter.01, a sua prima firma, assume una particolare valenza politicam in quanto ribadisce una posizione da sempre sostenuta dal proprio gruppo, ossia di prevedere un piano straordinario pluriennale di assunzioni. Evidenzia, infine, come il provvedimento affronti la questione delle assunzioni nella scuola in maniera parziale, trasformando i docenti in questuanti costretti ad elemosinare il proprio diritto ad un posto di lavoro, entro uno schema lesivo della dignità delle persone.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Pannarale 1-ter.01 e Giancarlo Giordano 1-ter.02, nonché gli emendamenti Borghesi 1-quater.1, Bechis 1-quater.2, Pannarale 1-quater.3 e 1-quater.4, Centemero 1-quater.5 e 1-quater.6.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) ricollegandosi alle condivisibili considerazioni della collega Pag. 75Pannarale, fa presente che l'emendamento, a sua prima firma, 1-quater.7 tenta di evitare discriminazioni nelle assunzioni tra le varie categorie di docenti. La previsione di un piano straordinario di assunzioni, infatti, consentirebbe di scongiurare quella conflittualità sociale tra lavoratori precari, garantendo un trattamento uguale per tutti.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1-quater.7.

  Maria MARZANA (M5S) illustra il proprio emendamento 1-quater.8 finalizzato ad avviare un piano straordinario di immissioni in ruolo nella scuola dell'infanzia, a motivo della particolare situazione di disagio che tale settore sta attraversando.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Marzana 1-quater.8 e l'articolo aggiuntivo Centemero 1-quater.01.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) invita la maggioranza ed il Governo a fare una seria riflessione sulla necessità di una riforma del sistema scolastico attraverso un piano quinquennale che preveda l'istituzione di 500 nuove sezioni all'anno di scuole dell'infanzia statali, dai tre a sei anni, introducendo gradualmente l'obbligo scolastico a partire dai tre anni di età. Per tale ragione, auspica l'approvazione dell'articolo aggiuntivo, a sua prima firma, 1-quater.02.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Pannarale 1-quater.02 e Simonetti 1-quater.03.

  Eleonora BECHIS (Misto-AL-P) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Labriola 1-quater.04.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Labriola 1-quater.04.

  Gianluca VACCA (M5S) segnala che l'articolo aggiuntivo 1-quater.05, di cui è il primo firmatario, interviene su un tema molto delicato quale quello della valutazione dei docenti. Ricorda che il M5S ha da sempre invocato un ripensamento della legge n. 107 del 2015 e si è mostrato disponibile ad avviare una discussione costruttiva. Auspica, quindi, che la maggioranza ed il Governo dimostrino di voler riflettere sulla questione sollevata attraverso la proposta emendativa.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Vacca 1-quater.05.

  Gianluca VACCA (M5S) illustra il proprio emendamento 1-quinquies.1 che istituisce il fondo per l'integrazione degli alunni con disabilità a vantaggio della sola scuola pubblica. Manifesta, quindi, la contrarietà del proprio gruppo ad ogni intervento che favorisca le scuole paritarie private.

  La Commissione respinge l'emendamento Vacca 1-quinquies.1

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che l'emendamento Marzana 1-quinquies.2 deve intendersi precluso.

  Maria MARZANA (M5S), pur riconoscendo che l'emendamento 1-quinquies.2 costituisce una mera variante dell'emendamento 1-quinquies.1, resta perplessa sulla pronuncia di preclusione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ribadisce quanto affermato in apertura di seduta.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Bechis 1-quinquies.3

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), intervenendo sul proprio emendamento 1-quinquies.4 osserva come sarebbe stato più logico che il provvedimento avesse previsto risorse per le scuole paritarie degli enti locali accanto ad un intervento destinato alle necessità degli alunni disabili delle scuole statali.

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  Antonio PALMIERI (FI-PdL) ricorda che il contributo alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità è pari a 500 milioni di euro e permetterà allo Stato di risparmiare circa 6 milioni. Si tratta, dunque, di un intervento non soltanto meritorio da punto di vista etico, ma anche sotto il profilo dei risparmi di spesa.

  La Commissione respinge con distinte votazioni gli emendamenti 1-quinquies.4, 1-quinquies.5, 1-quinquies.6, 1-quinquies.7.

  Gianluca VACCA (M5S), intervenendo sull'emendamento 1-quinquies.01, ricorda come il contributo volontario, versato annualmente dalle famiglie alle scuole, sia oggi divenuto una sorta di tassa occulta, perché si configura nella maggior parte dei casi come obbligatorio. Ritiene fondamentale che i contributi versati dallo Stato alla scuola non abbiano carattere generalizzato, ma siano commisurati alle singole specificità degli istituti scolastici in modo tale che sia garantita un'effettiva parità di condizioni.

  La Commissione respinge l'emendamento 1-quinquies.01 indi l'emendamento 1-sexies.01.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) interviene sull'emendamento 1-sexies.1. Fa presente come in quest'ultimo anno sia stato particolarmente pesante il problema del ritardato pagamento delle supplenze. Sottolinea come questo miri a disincentivare detti ritardi attraverso l'introduzione di una sorta di sanzione, così come avviene per i ritardi nei pagamenti da parte dei privati cittadini nei confronti della pubblica amministrazione.

  La Commissione respinge l'emendamento 1-sexies.1 indi l'emendamento 1-sexies.2.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che l'emendamento 1-sexies.3 è da intendersi precluso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1-sexies.4, 1-sexies.5, 1-sexies.01, 1-sexies.02.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento 1-septies.3, rinnova l'invito già rivolto nella seduta di ieri a modificare la norma relativa ai periti industriali. Essa, infatti, li penalizzerebbe costringendoli, dopo il conseguimento del diploma, ad intraprendere gli studi universitari per l'esercizio della professione. È convinto che i tempi per il rinvio al Senato possano essere sufficienti.

  Simone VALENTE (M5S), intervenendo sull'emendamento 1-septies.4, si associa alle considerazioni del collega Palmieri. Evidenzia altresì come molte aziende avrebbero in realtà bisogno di giovani diplomati. Raccomanda pertanto all'approvazione dell'emendamento.

  Manuela GHIZZONI (PD) riconosce che il tema affrontato dai colleghi merita tutta l'attenzione possibile. Ricorda però che la norma è stata inserita al fine di ottemperare a quanto richiesto a livello europeo circa l'innalzamento del livello dei titoli professionali. Con questo provvedimento si è intervenuti sui periti industriali, ma quanto prima occorrerà affrontare anche il tema del titolo di geometra. Rappresenta la difficoltà di modificare la legge che attualmente regolamenta le attività professionali. Ritiene che questa norma, per quanto migliorabile, possa, per un verso, garantire a chi non accede all'università di iniziare a lavorare con le aziende private – come avviene oggi per circa l'85 per cento dei periti industriali – e, per l'altro, a chi intraprende la formazione universitaria, di poter esercitare una professione. È convinta che la Commissione possa quanto prima affrontare una questione che viene oggi solo avviata, fissandone meglio tappe e obiettivi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti 1-septies.1, 1-septies.2, 1-septies-3, 1-septies.4.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che l'emendamento 1-septies.01 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 02.01 e 2-bis.01.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), illustrando l'emendamento 2-bis.02, sottolinea che questo fa parte di un pacchetto di emendamenti volti ad eliminare quelle disposizioni che assegnano risorse del Fondo ordinario delle Università in favore di un'unica istituzione universitaria alla quale, peraltro, vengono assicurate assunzioni in deroga.

  Carlo GALLI (SI-SEL), intervenendo sullo stesso emendamento, lamenta l'emanazione di troppi provvedimenti discrezionali sul sistema universitario che provocano diseguaglianze di opportunità.

  Gianluca VACCA (M5S) annuncia il suo voto favorevole all'emendamento 2-bis.02.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 2-bis.02, 2-bis.03, 2-bis.04, 2-bis.05, 2-bis-06, 2-bis.07, 2-bis.08, 2-bis.09.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che l'emendamento 2-bis.010 è da intendersi precluso.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento 2-ter.1, fa presente di non aver compreso le ragioni per cui i crediti universitari siano stati ridotti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 2-ter.1 e 2-ter.01.

  Gianluca VACCA (M5S), interviene sull'emendamento 2-ter.02, sostenendo l'importanza che il progetto dell'alternanza scuola-lavoro vada portato avanti migliorando la qualità delle ore ad esso dedicate, anche attraverso un incremento di risorse.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 2-ter.02, 2-quater.1, 2-quater.2, 2-quater.3, 2-quinquies.1, 2-quinquies.2, 2-quinquies.3, 2-quinquies.4, 2-quinquies.5, 2-quinquies.01.

  Giulia DI VITA (M5S), intervenendo sull'emendamento 2-sexies.1, lamenta l'assenza di altri colleghi della Commissione Affari Sociali, che sarebbe dovuta essere quella titolata ad esaminare la norma che ha introdotto modifiche all'ISEE. Rileva la transitorietà della norma predetta che però non è definita. Fa inoltre presente che la norma non tiene conto dei diversi gradi di disabilità e che disattende quanto precisato dal Consiglio di Stato, che ha escluso tutte le provvidenze sociali dalla formazione del reddito e non solo quelle legate alla disabilità. Rammaricatasi del silenzio del Governo, che è evidentemente impreparato, rileva inoltre che la norma impone agli enti territoriali di esaminare i singoli casi, con evidente aggravio di oneri per gli enti medesimi.

  La Commissione respinge l'emendamento 2-sexies.1.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che sono da intendersi preclusi gli emendamenti Pannarale 2-sexies.2 e Baroni 2-sexies.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mantero 2-sexies.4 e Pannarale 2-sexies.5.

  Giulia DI VITA (M5S), intervenendo sull'emendamento Lorefice 2-sexies.6, osserva, con riferimento all'introduzione di una disciplina transitoria riguardante l'ISEE, che la soluzione proposta dal Governo è iniqua, dal momento che esclude dal reddito disponibile solo le spese sostenute in relazione alla disabilità. Torna a chiedere sul punto una spiegazione dal Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Lorefice 2-sexies.6, gli identici emendamenti Pannarale Pag. 782-sexies.7 e Colonnese 2-sexies.8 nonché gli identici emendamenti Di Vita 2-sexies.9 e Pannarale 2-sexies.10.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che è da intendersi precluso l'emendamento Pannarale 2-sexies.11.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pannarale 2-sexies.12, Silvia Giordano 2-sexies.13, Centemero 2-sexies.01 e 2-sexies.02, Brescia 2-sexies.03 e Di Benedetto 2-sexies.04.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che l'emendamento Ciracì 2-sexies.05 decade per l'assenza del presentatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 3.1

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che, essendosi esaurito l'esame degli emendamenti, chiede se vi siano dichiarazioni di voto.

  Gianluca VACCA (M5S) preannuncia il voto contrario del gruppo del Movimento 5 Stelle richiamandosi a quanto già esposto nel corso del dibattito e dolendosi dell'impossibilità di intervenire sul contenuto del decreto-legge.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) si rammarica che – pur in presenza della compatta indicazione di tutti i gruppi di opposizione che auspica la soppressione della disposizione inerente ai periti industriali – Governo e maggioranza non abbiano inteso raccogliere l'invito alla modifica del provvedimento e di un nuovo passaggio al Senato. La soluzione indicata dalla collega Ghizzoni (la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea) gli pare largamente inadeguata. È per questo motivo che annuncia che il suo gruppo abbandonerà la Commissione e, pertanto, non parteciperà al voto sul mandato alla relatrice.

  Stefano BORGHESI (LNA) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) preannuncia il voto contrario del suo gruppo, per ragioni sia di metodo sia di merito. Infatti, la Commissione non è potuta intervenire sul contenuto del decreto-legge per la imminente scadenza dei termini di conversione. Inoltre, nel merito, a suo avviso, il problema non riguarda quanto c’è nel decreto quanto piuttosto quel che manca. Non sono, infatti, affrontate questioni rilevanti e si causeranno nuove ingiustizie.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), intervenendo a titolo personale, si associa alle considerazioni espresse dal collega a nome del suo gruppo e intende sottolineare la perdurante insufficienza dello stanziamento per i compensi ai commissari di concorso, che un emendamento a sua firma intendeva ulteriormente aumentare.

  Maria COSCIA (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo e sottolinea l'importanza del decreto-legge in esame che affronta problemi urgenti. Si tratta di interventi che si sono resi necessari per permettere alle «Buona Scuola» di dispiegare i suoi effetti. Rileva che il Senato ha introdotto miglioramenti al testo originario, sia pure con qualche criticità. Si sofferma, in particolare, sulle disposizioni in tema di concorsi per le scuole per l'infanzia, sulle modifiche relative agli asili nido, che, introducendo il principio dei fabbisogni standard, permetterà allo Stato di condividere gli obiettivi degli enti locali e ricorda che tale modifica è stata concordata con la Conferenza unificata. Sottolinea il valore positivo della disposizione che garantisce il pagamento delle supplenze, di quella che aumenta il compenso dei commissari del concorso in corso di espletamento, nonché, infine, della disposizione che introduce un contributo a favore delle scuole paritarie in ragione degli alunni disabili frequentanti. Infine, riconosce la criticità della disposizione relativa ai periti industriali e preannuncia Pag. 79la presentazione in Assemblea di uno specifico ordine del giorno.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni XI, XII e XIV e della Commissione per le questioni regionali; è altresì pervenuto il parere del Comitato per la legislazione. La I Commissione ha espresso un parere favorevole con osservazioni, mentre la X Commissione ha preannunciato che non si esprimerà. Infine, la V Commissione si esprimerà per l'Assemblea. Deve ancora pervenire, pertanto, il parere della VI Commissione.

  La seduta, sospesa alle 12.15, è ripresa alle 12.40.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole della VI Commissione (Finanze). Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame del provvedimento. Pone in votazione la proposta di conferire all'on. Ascani il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea e di richiedere l'autorizzazione alla relazione orale.

  La Commissione approva.

  Gianluca VACCA (M5S) annuncia che il suo gruppo presenterà una relazione di minoranza.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.15 alle 12.35.

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