CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 maggio 2016
644.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 maggio 2016. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 9.05.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.
C. 2617-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 maggio 2016.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che sul testo del disegno di legge in esame sono pervenuti i pareri favorevoli della II Commissione (Giustizia) e della IV Commissione (Difesa).
  Ricorda che nella seduta di ieri sono stati esaminati gli emendamenti riferiti agli articoli da 1 a 9. Pertanto, l'esame riprenderà dagli identici emendamenti Di Vita 10.1, Rondini 10.24 e Nicchi 10.37, sui quali nella seduta di ieri è intervenuta la deputata Di Vita.

  Silvia GIORDANO (M5S), intervenendo sull'emendamento Di Vita 1.1 di cui è cofirmataria, interamente soppressivo dell'articolo relativo alla Fondazione Italia Pag. 110Sociale, ricorda che per tale ente, pur avendo natura di diritto privato, è previsto un finanziamento di un milione di euro, incrementabile anche con futuri contributi pubblici. Segnala, inoltre, che in una recente intervista Vincenzo Manes, che appare come il principale promotore dell'iniziativa portata avanti dal Governo, ha previsto per la Fondazione un finanziamento di circa 150 milioni di euro, di cui almeno 50 provenienti da risorse pubbliche. Ritiene, quindi, che la Commissione dovrebbe svolgere un'accurata riflessione sulle problematiche connesse a tale impostazione, a cominciare dal fatto che, come ente privato, la Fondazione non dovrà rispettare la normativa relativa alla trasparenza e all'anticorruzione, potrà assumere senza concorsi, effettuare acquisti senza gare di appalto, pur in presenza di un cospicuo finanziamento pubblico. Si creano così le condizioni per meccanismi clientelari e si corre, inoltre, il rischio di agevolare pratiche di elusione fiscale, favorite anche dall'assenza dell'obbligo di conservazione del patrimonio. Ritiene, inoltre, che la Fondazione potrà drenare risorse altrimenti destinate agli enti del Terzo settore, peraltro già in difficoltà, con il rischio anche di una copertura per pratiche lobbistiche in quanto è probabile che i soggetti finanziatori possano immaginare di acquisire meriti nei confronti del Governo da spendere eventualmente in altre sedi.
  Osserva che il testo non delinea con precisione i contenuti dello statuto e la governance della Fondazione, limitandosi a prevedere la designazione di un componente da parte del Consiglio nazionale del Terzo settore, che rischia peraltro di costituire l'ennesimo ente inutile. Nel ribadire la contrarietà del proprio gruppo sul complesso del provvedimento, sottolinea in particolare l'oscenità della norma in discussione, che può essere definita una «porcata». Segnalando che il suo gruppo non ha voluto fare ostruzionismo sul provvedimento di riforma del Terzo settore, auspica che almeno su un aspetto così controverso come quello della costituzione della Fondazione si sviluppi un dibattito serio all'interno della Commissione.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA ritiene che i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle abbiano descritto in maniera impropria un progetto caratterizzato da semplicità e chiarezza, affidando a Vincenzo Manes un ruolo quasi taumaturgico e dimenticando che le leggi sono approvate dal Parlamento. Segnala, inoltre, che appare avventato l'utilizzo del termine «porcata» da parte della deputata Silvia Giordano, anche ricordando che lo statuto della Fondazione deve essere approvato con decreto del Presidente della Repubblica. Invita, quindi, ad una lettura attenta del testo della norma che, istituendo una Fondazione con un imprinting pubblico, ne individua come finalità lo sviluppo di interventi innovativi da parte di enti del Terzo settore con elevato impatto sociale e occupazionale, rivolti in particolare ai territori e ai soggetti maggiormente svantaggiati. Osserva che tali finalità possono difficilmente essere considerate come clientelari.
  Quanto alla natura di fondazione privata che riceve un finanziamento pubblico, segnala che ciò non costituisce un'anomalia, in quanto si sono già realizzate soluzioni analoghe. Osserva, inoltre, che la cifra riferita, di 150 milioni di euro, non trova corrispondenza nel testo in esame, che prevede un finanziamento di un milione di euro, e la prevalenza statutaria attraverso forme di finanziamento privato.
  Segnala che il comma 5 prevede che il funzionamento della Fondazione sia ispirato a princìpi di efficacia e trasparenza, quindi in contrasto con una logica clientelare, ricordando, inoltre, che il successivo comma 8 prevede la trasmissione alle Camere di una relazione annuale sulle attività svolte.
  Ricorda che uno strumento analogo è stato introdotto in altri Paesi, a cominciare dalla Francia, non con intenti sostitutivi o concorrenziali rispetto agli enti del Terzo settore ma al fine di valorizzare e organizzare la dimensione filantropica. Precisa Pag. 111che l'istituzione della Fondazione va valutata in coordinamento con la norma introdotta nell'ultima legge di stabilità, relativa alle cosiddette «B-corporation». In conclusione, invita i deputati del MoVimento 5 Stelle a non manifestare eccessive preoccupazioni in relazione all'utilizzo di tale strumento innovativo che rappresenta una sfida per il nostro Paese per incrementare la raccolta di finanziamenti da parte soprattutto delle società di maggiori, colmando così un ritardo storico.

  Matteo MANTERO (M5S) sottolinea che l'intervento del sottosegretario Bobba non ha fornito alcuna rassicurazione, specialmente rispetto al «pasticcio» rappresentato dalla commistione tra pubblico e privato, e giudica improprio il richiamo da lui effettuato al ruolo del Parlamento, ricordando che l'articolo in discussione è stato inserito solo nel corso dell'esame in Assemblea del Senato, con un emendamento del Governo. Ribadisce che si utilizza una forma giuridica atipica, non prevista dal codice civile, eludendo così una serie di controlli, a partire da quello della Corte dei conti. Segnala il serio rischio che il finanziamento di un milione di euro sia destinato quasi esclusivamente agli stipendi degli amministratori della Fondazione.

  Giulia DI VITA (M5S), scusandosi per essere arrivata in ritardo, ciò che le ha impedito di ascoltare la prima parte dell'intervento del sottosegretario, osserva in ogni caso che, anche sulla base dell'intervento del collega Mantero, non sono stati forniti sufficienti chiarimenti circa la confusione tra funzioni pubbliche e private e l'assenza di controlli. Per meglio comprendere i timori espressi da tutti i deputati del suo gruppo, invita a leggere le dichiarazioni effettuate in questi giorni da Vincenzo Manes che ha proposto la costituzione di questa Fondazione già nel 2014. Sottolinea che nell'intervento di ieri il sottosegretario Bobba ha prospettato l'utilizzo delle risorse stanziate dalla legge di stabilità per i controlli che dovrà effettuare il Ministero del lavoro senza effettuare alcuna quantificazione mentre il testo in esame indica con precisione l'entità del finanziamento alla Fondazione a valere sulle medesime risorse, manifestando così la specifica attenzione per tale organismo. Sottolinea, in conclusione, che non viene fornita alcuna risposta neanche rispetto alla scelta di non ricostituire l'Agenzia indipendente per il Terzo settore, nonostante le ripetute richieste in tal senso.

  Donata LENZI (PD), relatrice, intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che non appare opportuno che la Commissione debba adeguarsi alla presenza in Commissione della collega Di Vita, peraltro già intervenuta nella seduta precedente sul medesimo emendamento.

  Silvia GIORDANO (M5S) ricorda che la collega Di Vita non aveva potuto concludere il suo intervento nella giornata di ieri e che in ogni caso ha preso la parola a seguito dell'intervento del rappresentante del Governo. Quanto all'intervento del sottosegretario Bobba, ribadisce che il richiamo al ruolo del Parlamento appare una presa in giro, ricordando le modalità con cui l'articolo in discussione è stato introdotto nel corso dell'esame al Senato.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Rondini 10.24 e Nicchi 10.37: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 10.1.

  Giulia DI VITA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 10.2, chiede nuovamente ragione della contrarietà alla ricostituzione dell'Agenzia per il Terzo settore.

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  Donata LENZI (PD), relatrice, invita la collega Di Vita alla lettura dei resoconti relativi all'esame del provvedimento in prima lettura per comprendere le ragioni alla base della scelta di non ricostituire l'Agenzia.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 10.2.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Nicchi 10.40 e Rondini 10.25: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baroni 10.3, Silvia Giordano 10.4 e Lorefice 10.5.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Rondini 10.26, Gregori 10.41, Nicchi 10.42 e Rondini 10.27, 10.33, 10.39, e 10.34: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Grillo 10.6 e Mantero 10.7.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Rondini 10.35: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baroni 10.10 e Silvia Giordano 10.11.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Nicchi 10.43: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Vita 10.8 e Colonnese 10.9.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Rondini 10.28 e Gregori 10.44: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Silvia Giordano 10.13 e Colonnese 10.14.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Rondini 10.29, Nicchi 10.45 e 10.46: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Silvia Giordano 10.16 e Grillo 10.15.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Rondini 10.30 e Nicchi 10.47: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazione, respinge gli emendamenti Silvia Giordano 10.17 e Di Vita 10.18.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Rondini 10.31, Gregori 10.48, Rondini 10.36 e 10.37 e Nicchi 10.49: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 10.19.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Rondini 10.32: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Vita 10.20, Lorefice 10.21 e 10.22.

  La Commissione procede all'esame dell'unico emendamento riferito all'articolo 11.

  Donata LENZI (PD), relatrice, esprime parere contrario sull'emendamento riferito all'articolo 11.

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  Il sottosegretario Luigi BOBBA esprime parere conforme a quello della relatrice.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 11.2.

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che si è così concluso l'esame di tutti gli emendamenti riferiti al disegno di legge in oggetto. Ricorda che, prima di concludere l’iter in Commissione del provvedimento, è necessario attendere che le Commissioni competenti esprimano i rispettivi pareri.

  Giulia DI VITA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che le sue assenze dai lavori della Commissione sono dovute a gravi problemi di salute che ritiene siano a conoscenza degli altri componenti, ritenendo pertanto che il riferimento a tali assenze effettuato da parte di alcuni colleghi, costituisca una mancanza di rispetto nei suoi confronti.

  Daniela SBROLLINI, presidente, esprime, a nome di tutta la Commissione, il rispetto per le problematiche di carattere personale della collega Di Vita e le scuse per le eventuali offese involontariamente arrecate.

  Donata LENZI (PD), relatrice, nel dichiarare di non essere a conoscenza dei problemi di salute della collega Di Vita, invita in ogni caso tutti i commissari a rispettare le norme regolamentari.

  Silvia GIORDANO (M5S) precisa che la deputata Di Vita ha chiesto la parola su un emendamento sul quale era già intervenuta nella seduta precedente al fine di replicare all'intervento del rappresentante del Governo.

  Daniela SBROLLINI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 maggio 2016. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.20.

DL 42/2016: Disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca.
C. 3822 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 maggio 2016.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, la relatrice, deputata Binetti, ha svolto la relazione ed è iniziato il dibattito.

  Donata LENZI (PD) ringrazia in primo luogo la relatrice per il lavoro svolto, evidenziando che non si è limitata a una descrizione del provvedimento ma ha svolto anche osservazioni e valutazioni personali, in gran parte condivisibili, utili a stimolare il dibattito all'interno della Commissione.
  Osserva tuttavia che alcuni dei rilevi formulati dalla relatrice costituiscono essenzialmente un auspicio, come quello, non realizzabile in un immediato futuro per i noti problemi di bilancio degli enti locali, di un aumento dell'offerta relativa alle scuole della prima infanzia.
  Passando alla disposizione relativa al calcolo dell'ISEE, ribadisce che la scelta adottata con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 2013 appariva condivisibile per la sua organicità, includendo tutti gli elementi necessari ad una valutazione complessiva. La decisione del Consiglio di Stato circa la natura risarcitoria, e non di integrazione al reddito, delle misure di sostegno per le persone disabili, costringe all'individuazione dei soluzioni alternative. In questo quadro, Pag. 114la soluzione più saggia, individuata anche nella mozione presentata dal Partito Democratico e approvata in Assemblea, appare quella di adottare meccanismi analoghi a quelli previsti prima del 2013, in modo tale di consentire agli enti territoriali di chiudere i loro bilanci entro il 30 giugno. Il provvedimento in esame segue sostanzialmente questo strada, introducendo in maniera transitoria un meccanismo forse un po’ grezzo ma necessario per avere il tempo necessario ai conteggi da fare prima di trovare altre soluzioni.
  Quanto agli altri ambiti di applicazione dell'ISEE, condivide le preoccupazioni espresse dalla relatrice con riferimento a prestazioni quale il diritto allo studio universitario, per evitare che gli enti erogatori includano nel valore dell'ISEE l'ammontare del trattamento di sostegno percepito dal beneficiario nell'annualità precedente. Sottolinea che occorre evitare un aggravio procedurale nei confronti di tali enti, ritenendo preferibile un'assunzione di responsabilità da parte dell'INPS. Auspica l'inserimento di un rilievo in tal senso nel parere della Commissione, eventualmente accompagnato dalla presentazione di ordini del giorno nel corso dell'esame in Assemblea.

  Paola BINETTI (AP), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1) che tiene conto delle considerazioni svolte nella seduta precedente, preannunciando in ogni caso la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea sul tema sollevato dalla collega Lenzi.

  Donata LENZI (PD), valutando positivamente la proposta di parere della relatrice, suggerisce l'inserimento di un riferimento al ruolo dell'INPS nelle premesse di tale proposta.

  Giulia DI VITA (M5S) rileva che la proposta di parere non sembra recepire nessuno dei rilevi da lei avanzati nel corso della seduta precedente, sottolineando che, alla luce del fatto che probabilmente verrà posta la questione di fiducia, la Commissione affari sociali dovrebbe far sentire la propria voce, almeno tramite l'inserimento di osservazioni inserite nel parere. Richiama, in particolare, la mancanza un termine preciso per la soluzione temporanea individuata per il calcolo dell'ISEE e l'assenza di una differenziazione tra i diversi tipi di disabilità. Segnala, inoltre, i profili di dubbia costituzionalità del provvedimento in esame, in ragione dell'estrema disomogeneità del suo contenuto, ricordando che fin dall'inizio della legislatura il MoVimento 5 Stelle ha espresso forti perplessità sui nuovi meccanismi di calcolo dell'ISEE.

  Paola BINETTI (AP), relatrice, ritiene di poter accogliere nelle premesse quanto richiesto dalla collega Lenzi e il rilievo della collega Di Vita circa l'inserimento di un limite definito del regime transitorio. Non condivide invece l'osservazione sulla necessità di differenziare i diversi tipi di disabilità ai fini del calcolo dell'ISEE vista l'esigenza di individuare in tempi brevi una soluzione ai problemi che si trovano ad affrontare gli enti territoriali. Riformula, quindi, in tal senso la proposta di parere (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice, come da ultimo riformulata.

  La seduta termina alle 14.45.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 18 maggio 2016. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.45.

5-07288 Pili: Iniziative urgenti per evitare la possibile distruzione di sacche di sangue in Sardegna.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Pag. 115

  Mauro PILI (Misto), replicando, si dichiara soddisfatto della relativa celerità con cui il Governo ha fornito una risposta alla propria interrogazione. Precisa, tuttavia, come non sia stata certamente tale interrogazione a creare allarmismo; al contrario, sono state le stesse associazioni che operano nel settore a denunciare i fatti riportati nell'atto di sindacato ispettivo.
  Auspica, quindi, che la vicenda denunciata possa concludersi in maniera positiva, ritenendo inaccettabile che si vanifichi la donazione di sangue effettuata da parte di tanti volontari.

5-08134 Grillo: Sul piano di rientro della regione Molise.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giulia GRILLO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta, evidenziando come la situazione della sanità della regione Molise sia una delle più disastrose in Italia, gestita in modo incomprensibile attraverso la nomina di commissari, sub commissari, commissari ad acta.
  Segnala che anche dalla risposta del Governo emerge come la situazione sia tutt'altro che definita; preannuncia, pertanto, la presentazione di successivi atti di sindacato ispettivo sul tema.

5-08223 Vico: Sul piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Ludovico VICO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, apprezzandone la celerità con cui è stata fornita e la completezza dei dati in essa riportati.

  Daniela SBROLLINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.20.

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