CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 aprile 2016
630.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE LEGISLATIVA

  Giovedì 21 aprile 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione in sede legislativa è assicurata, oltre che con il resoconto sommario e stenografico, anche tramite la trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

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Disposizioni in materia di fornitura dei servizi della rete internet per la tutela della concorrenza e della libertà di accesso degli utenti.
C. 2520 Quintarelli ed altri.

(Discussione e rinvio).

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che la Commissione ha esaminato in sede referente la proposta di legge e ha elaborato un nuovo testo, sul quale le Commissioni competenti hanno espresso i prescritti pareri. Successivamente, nella seduta del 3 febbraio scorso la Commissione ha approvato ulteriori proposte emendative volte a recepire la condizione contenuta nel parere della Commissione Politiche dell'Unione europea. Le altre Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso parere favorevole. È stato quindi richiesto, in presenza dei necessari presupposti, il trasferimento in sede legislativa del nuovo testo della proposta di legge in esame, come risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente. Fa presente che l'assegnazione alla Commissione in sede legislativa è stata deliberata dall'Assemblea nella seduta odierna.
  Dichiara quindi aperta la discussione sulle linee generali. Invita il relatore, onorevole Coppola, a svolgere la relazione introduttiva o, se ritiene, a rinviare alle considerazioni già svolte nel corso dell'esame in sede referente.

  Paolo COPPOLA (PD), relatore, rinvia, per quanto riguarda l'illustrazione dei contenuti della proposta, alle ampie considerazioni che già sono state svolte nel corso dell'esame in sede referente. Ritiene in ogni caso opportuno sottolineare che le finalità perseguite dal testo in esame sono ampiamente condivise, come dimostra l'assenso di pressoché tutti i Gruppi al trasferimento in sede legislativa, essendoci state 40 firme di commissari a supporto della richiesta di trasferimento. Ricorda che nel corso dell'esame in sede referente sono state introdotte alcune modifiche al testo, volte a precisarne la formulazione, anche in modo da tener conto, come ricordato dal Presidente, della condizione formulata dalla XIV Commissione. Rileva che, se si verifica l'opportunità di farlo, ulteriori precisazioni del testo potranno essere effettuate in sede legislativa. In ogni caso auspica che si possa pervenire quanto prima possibile alla definitiva approvazione da parte della Camera della proposta di legge e ad un esame altrettanto rapido da parte dell'altro ramo del Parlamento.
  Sotto il profilo procedurale, propone che la Commissione adotti come testo base per il seguito dell'esame in sede legislativa, il nuovo testo della proposta di legge, come risultante dalle proposte emendative approvate in sede referente (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI esprime soddisfazione per il trasferimento alla sede legislativa della proposta di legge in esame, grazie anche all'assenso e alla piena condivisione da parte del Governo dei contenuti della stessa.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
  Pone quindi in votazione la proposta del relatore, onorevole Coppola, di adottare come testo base per il seguito dell'esame in sede legislativa il nuovo testo della proposta di legge C. 2520 Quintarelli ed altri, «Disposizioni in materia di fornitura dei servizi della rete internet per la tutela della concorrenza e della libertà di accesso degli utenti», come risultante dalle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente (vedi allegato 1).

  La Commissione approva.

  Michele Pompeo META, presidente, propone quindi di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a mercoledì 27 aprile alle ore 16.

  La Commissione concorda.

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  Michele Pompeo META, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 21 aprile 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 14.20.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'uso della banda di frequenza 470-790 MHz nell'Unione.
(COM(2016)43 final).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 marzo 2016.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Così rimane stabilito.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che sull'atto in esame sono state svolte le audizioni delle associazioni dei settori interessati e che sono state trasmesse alla Commissione le memorie scritte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, del Coordinamento Nazionale Televisioni, di Aeranti-Corallo e di REA-Radiotelevisioni Europee Associate.

  Michele ANZALDI (PD), relatore, presenta una proposta di documento finale (vedi allegato 2).

  Diego DE LORENZIS (M5S), nel riconoscere la chiarezza del quadro delineato dalla proposta di documento del relatore, osserva tuttavia che le indicazioni contenute al numero 2, per quanto riguarda l'uso della banda di frequenza sotto i 700 MHz non risultano a suo avviso sufficientemente stringenti. Rileva infatti che, facendo riferimento alla possibilità di fissare un termine per l'utilizzo di tale banda per servizi di comunicazione elettronica sulla base degli esiti della nuova valutazione prevista per il 2025, si rischia che a tale data si presentino le medesime difficoltà che oggi devono essere affrontate per gestire il passaggio della banda di frequenza dei 700 MHz dalla trasmissione televisiva ai suddetti servizi di comunicazione elettronica. In secondo luogo rileva che anche l'osservazione di cui alla lettera a) potrebbe essere rafforzata. Rileva in proposito che la flessibilità temporale richiesta in modo da ritardare fino al 2022 la destinazione della banda dei 700 MHz ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili dovrebbe permettere al Governo di definire e porre in essere azioni efficaci per favorire il ricambio degli apparecchi televisivi.

  Michele ANZALDI (PD), relatore, apprezza le osservazioni del collega De Lorenzis, osservando che esse corrispondono alle linee già indicate nella propria proposta di documento finale e che esprimono la preoccupazione condivisa per evitare che le decisioni che si assumono in sede europea sull'utilizzo delle citate bande di frequenza si traducano in oneri e difficoltà a fruire dei servizi radiotelevisivi per la generalità dei cittadini.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI esprime apprezzamento e condivisione per la proposta di documento finale presentata dal relatore. Sottolinea che tale proposta raccoglie le linee fondamentali della posizione del Governo sulla questione. Pag. 128Ribadisce le ragioni che inducono ad insistere per pervenire a una decisione che permetta agli Stati membri una flessibilità di due anni rispetto al termine del 2020 per l'assegnazione della banda di frequenza dei 700 MHz ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili, come del resto era già stato indicato dal rapporto Lamy e dal parere del gruppo Politica dello spettro radio. Tale flessibilità è finalizzata tra l'altro a permettere il coordinamento nella riallocazione dell'uso della citata banda di frequenza con l'adeguata diffusione tra gli utenti di apparecchi televisivi con standard DVB-T2 e sistema di codifica HEVC. Informa la Commissione che nelle riunioni, in sede europea, dei rappresentanti tecnici dei Governi con i rappresentanti della Commissione europea, la maggioranza degli Stati membri si è attestata su posizioni analoghe a quelle sostenute dall'Italia, per cui confida che la possibilità di ritardare il termine del 2020 di due anni possa essere conseguita. Per quanto riguarda la preoccupazione espressa dal collega De Lorenzis in merito all'utilizzo della banda di frequenza al di sotto dei 700 MHz, rileva che si tratta di una scelta di politica industriale, dal momento che si tratta di stabilire con quali tempi avrà luogo l'evoluzione dell'utilizzo dello spettro per le comunicazioni elettroniche a banda larga senza fili. L'esigenza che il passaggio dell'utilizzo dello spettro dal segnale digitale terrestre alla banda larga, passaggio rispondente a finalità in linea di principio condivisibili, non abbia luogo in tempi eccessivamente compressi dipende infatti dalla volontà di non gravare con adempimenti e oneri eccessivi gli utenti e le imprese. D'altra parte gli stessi operatori telefonici non sollecitano l'accelerazione dei tempi di tale passaggio. Per queste ragioni, allo stato, non sussistono motivi per prevedere a breve l'attribuzione alla telefonia anche della banda di frequenza al di sotto dei 700 MHz. D'altra parte occorre considerare che anche lo standard DVB-T2 non costituisce l'ultimo orizzonte dell'evoluzione tecnologica, ma saranno disponibili tecnologie assai più efficaci, che possono modificare lo scenario in cui assumere le decisioni relative all'utilizzo della banda al di sotto dei 700 MHz, per cui deve ritenersi opportuna la previsione di una nuova valutazione per il 2025. In ogni caso oggi la decisione da affrontare è quella che riguarda la riallocazione dalla fornitura dei servizi radiotelevisivi ai servizi di comunicazione elettronica senza fili della banda dei 700 MHz e rispetto a tale decisione ribadisce l'impegno del Governo a evitare ai cittadini oneri aggiuntivi e a salvaguardare l'attività degli operatori, sia per quanto riguarda le decisioni da assumere in ambito nazionale, sia, prima ancora, per l'attività propositiva e di coordinamento anche nei confronti degli altri Stati membri che ha svolto e intende continuare a svolgere a livello di Unione europea.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, in cui si procederà alla votazione della proposta di documento finale presentato dal relatore.

  La seduta termina alle 14.50.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 21 aprile 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 14.50.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

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5-08446 Mognato: Introduzione di misure volte all'efficientamento del servizio postale e di metodi di verifica certi degli indici di qualità.

  Michele MOGNATO (PD), rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo, rinviando al testo pubblicato.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Ribadisce infine la massima attenzione del Ministero sulle questioni evidenziate dall'interrogazione, che si traduce sia in un'attenta valutazione dell'idoneità delle iniziative che saranno assunte per il futuro, sia nella riserva di approfondimento, acquisite tutte le necessarie risultanza, che sarà effettuato sulla correttezza dell'adempimento sostanziale degli obblighi del servizio universale, sia infine sulla appropriatezza e sostenibilità, con riferimento agli anni passati, della conferma degli impegni assunti dallo Stato nei confronti dell'affidatario dello stesso servizio universale.

  Michele MOGNATO (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la puntuale e precisa risposta ed esprime apprezzamento per l'attenzione con la quale il ministero ha esaminato i gravi fatti accaduti. Osserva, infatti, che l'episodio di cui all'atto di sindacato ispettivo ha generato sconcerto nell'opinione pubblica, è stato oggetto di numerosi articoli di stampa e ha avuto come conseguenza anche l'emanazione di alcuni provvedimenti disciplinari. Giudica pertanto condivisibile la direzione intrapresa dal Governo di pervenire alla massima chiarezza rispetto all'accaduto, affinché possano essere adottati tutti gli atti conseguenti. Ricorda, riguardo al tema oggetto dell'interrogazione, un precedente atto di sindacato ispettivo a firma del collega Quaranta del luglio del 2015, rispetto alla quale era stato ribadito, senza margini di incertezza, che le lettere test non erano distinguibili in alcun modo dalle altre, con questo volendo ribadire che il sospetto che si stessero alterando le verifiche di qualità era già presente allora e che l'argomento è all'attenzione del Parlamento già da diversi mesi.

5-08447 De Lorenzis: Misure volte a garantire il regolare svolgimento del servizio postale universale.

  Arianna SPESSOTTO (M5S), illustra l'interrogazione in titolo, precisando che l'elemento di maggior valore della società Poste italiane è costituito dalla capillarità nella presenza degli uffici postali sul territorio, che origina da una scelta precisa dello Stato al riguardo, rispetto alla quale la società Poste italiane non ha alcun merito. Osserva, inoltre, che l'entità delle risorse statali destinate alla società concessionaria per lo svolgimento del servizio universale, seppure largamente inferiore a quella prevista in annualità precedenti, risulta in ogni caso di gran lunga superiore a quella che viene data ad analoghe società concessionarie del servizio postale universale negli altri Paesi dell'Unione europea.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Aggiunge che nelle prossime settimane, nell'ambito delle prerogative attribuite al Governo, avvierà le opportune iniziative per valutare se le indicazioni contenute nel Contratto di programma sono state adeguatamente recepite e se le problematiche interne ed esterne all'azienda, segnalate da soggetti legittimamente interessati e da amministrazioni locali, consentano di considerare sostenibile, allo stato, la consegna a giorni alterni, attualmente in fase sperimentale, o se sia invece opportuna o necessaria, da parte dell'Autorità, del Parlamento e del Governo, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, una riconsiderazione dell'impatto derivante da tale modalità di consegna. Ricorda peraltro che nella legge di stabilità si è a questo fine introdotto anche un ulteriore intervento di sostegno e di incentivo per i percorsi di digitalizzazione, al fine di ridurre Pag. 130il carico di problemi connessi alla consegna dei quotidiani. Dichiara pertanto l'impegno proprio e del Ministero a seguire e approfondire con l'attenzione che merita un tema che investe l'essenza stessa del servizio universale.
  Sottolinea, per altro verso, che la capillarità degli uffici postali è un valore che appartiene al soggetto proprietario e quindi alla collettività e che la chiusura anche solo di una parte degli uffici rappresenta a suo giudizio un impoverimento dell’asset industriale della società. Ritiene in proposito che debba considerarsi conclusa la fase della chiusura degli uffici postali e che, anche se ad oggi si registra ancora una notevole discrasia tra i limiti fissati dall'Autorità e il numero effettivo di uffici postali, che risulta assai più elevato, ritiene di poter rassicurare gli interroganti che non si procederà a nuove chiusure.
  In conclusione ribadisce che il Governo si considera tenuto a verificare, nell'ambito delle proprie competenze, l'impatto complessivo della riorganizzazione del servizio postale e, trattandosi di un tema che merita la massima attenzione da parte delle istituzioni nel loro complesso, assicura che garantirà una costante informazione al Parlamento al riguardo.

  Arianna SPESSOTTO (M5S), replicando, si riserva di attendere gli esiti dell'analisi istruttoria cui ha fatto riferimento il sottosegretario nella propria risposta, sottolineando, al riguardo, il ritardo con il quale tale istruttoria è stata avviata, essendosi verificati ripetuti scandali, l'ultimo e più grave dei quali rappresentato dall'alterazione della verifica della qualità, come sottolineato anche dal collega Mognato nel proprio atto di sindacato ispettivo.

5-08448 Attaguile: Disagi per l'utenza conseguenti alla riorganizzazione del servizio postale nei comuni del Biellese.

  Cristian INVERNIZZI (LNA), rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo, rinviando al testo pubblicato.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Cristian INVERNIZZI (LNA), replicando, si riserva di attendere i risultati del procedimento cui ha fatto riferimento il rappresentante del Governo, ma ritiene opportuno in ogni caso sottolineare che il territorio del biellese registra disagi maggiori rispetto ad altre zone del Paese per la forte presenza di utenza debole e soprattutto di anziani. Auspica quindi che, al di là delle verifiche che saranno portate avanti dal Governo, venga approntata una soluzione urgente per tali aree, rispetto alle quali si riserva di monitorare l'andamento del servizio postale.

5-08449 Franco Bordo: Presupposti e modalità di riscossione del canone Rai, con particolare riguardo ai termini per l'autocertificazione del mancato possesso dell'apparecchio televisivo.

  Franco BORDO (SI-SEL), rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo, rinviando al testo pubblicato.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6). Osserva, infine, che le preoccupazioni emerse riguardo alle nuove modalità di riscossione del canone Rai, a salvaguardia della fascia minoritaria di popolazione che finora ha evaso tale adempimento, sono molto più forti di quanto in passato sia stato fatto a tutela del 70 per cento della popolazione che ha sempre pagato il canone.

  Franco BORDO (SI-SEL), replicando, ritiene che nella risposta del rappresentante del Governo, che ha fatto riferimento ad un «contributo costruttivo», sia stato minimizzato l'intervento operato sul decreto ministeriale dal Consiglio di Stato, che ha infatti mosso una serie precisa e puntuale di rilievi che dovranno essere accolti in un nuovo testo. Rileva che Pag. 131un'adeguata discussione e un necessario approfondimento prima della stesura del decreto ministeriale avrebbe evitato il rinvio del decreto da parte del Consiglio di Stato. Auspica, pertanto, che il nuovo testo del decreto ministeriale che il Governo si appresta ad inviare al Consiglio di Stato sia assolutamente chiaro in tutti i passaggi e non possa dare origine ad incertezze applicative che coinvolgerebbero una rilevante platea di utenti. Quanto alla posticipazione della scadenza del termine per l'autocertificazione del mancato possesso dell'apparecchio televisivo, ritiene che la questione non venga risolta dal posticipo di pochi giorni cui fa riferimento il sottosegretario nella propria risposta, dal momento che le richieste degli utenti erano volte a posticipare tale termine ad ottobre o quantomeno fino al mese di giugno, per dar modo di comprendere con chiarezza le modalità di invio dell'apposita modulistica all'Agenzia delle entrate. Sottolinea che moltissimi cittadini non in possesso di apparecchi televisivi hanno avanzato richieste di chiarimento alle istituzioni riguardo alle modalità con le quali ottemperare alla necessaria autocertificazione, e ritiene che una scarsa informazione su un tema che investe una parte importante di cittadini possa convertirsi in un modalità indebita di percepire tale imposta.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.30.

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