CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 aprile 2016
625.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 63

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 aprile 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 9.35.

Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e di pedagogista.
Testo unificato C. 2656 Iori e abbinata.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 12 aprile 2016.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, la relatrice, deputata Carnevali, ha svolto la relazione e si è svolto il dibattito.
  Da, quindi, la parola alla relatrice per l'illustrazione della proposta di parere che ha predisposto.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Paola BINETTI (AP), rileva innanzitutto come la proposta di parere non tenga conto del punto cruciale, costituito dal rapporto tra la figura dell'educatore socio-pedagogico e quella dell'educatore socio-sanitario, rimarcando la gravità di tale assenza. Fa presente che la relatrice, pur avendo richiamato nella seduta di ieri il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 luglio 2011, che ha escluso esplicitamente i titoli universitari rilasciati dalla facoltà di Pedagogia per il riconoscimento dell'equivalenza ai diplomi universitari di ambito sanitario, non assume una posizione conseguente con tale previsione e sembra aderire a una sorta di «rivalsa» che mira a marginalizzare il ruolo professionale degli educatori socio-sanitari. Segnala, peraltro, che le perplessità espresse dalla relatrice rispetto agli articoli 6, comma 2 e 10, comma 2, dovrebbero essere riferite più propriamente agli ambiti di attività, eccessivamente Pag. 64numerosi e articolati, e non alle discipline.
  Preannuncia, pertanto, in modo convinto, il proprio voto contrario sulla proposta di parere, da lei giudicata parziale e insoddisfacente, che non tiene conto dei meccanismi della formazione universitaria. Osserva che in ambito sanitario il valore legale del titolo di studio deve avere come obiettivo primario la tutela della salute, ricordando che anche per gli educatori socio-sanitari è prevista la possibilità di conseguire la laurea magistrale.
  Nel ribadire che la proposta di parere adotta una visione unilaterale che non tiene conto della realtà degli educatori socio-sanitari, manifesta stupore per l'assenza di una presa di posizione su tale aspetto da parte della Commissione affari sociali, sottolineando in proposito che non appare corretto delegare tali questioni esclusivamente alla Commissione cultura.
  In conclusione, ribadisce la propria assoluta contrarietà al provvedimento in esame, che a suo parere non corrisponde affatto alle esigenze del Paese.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI) segnala che l'assenza di osservazioni nel parere proposto dalla relatrice non appare coerente con l'impostazione critica assunta nelle premesse. Invita pertanto la relatrice ad inserire quanto meno un'osservazione rispetto alla formulazione dell'articolo 15.

  Donata LENZI (PD), dichiarando preliminarmente di condividere la proposta del deputato Monchiero, ricorda alla collega Binetti che diversi deputati della Commissione hanno espresso una posizione decisamente diversa da quella da lei sostenuta. Ritiene che sia erroneo considerare indispensabile un percorso formativo universitario collegato alle facoltà di medicina al fine di svolgere attività professionali nel settore della sanità, richiamando in proposito le positive esperienze degli assistenti sociali e degli psicologi operanti in tale ambito. Pone, quindi, in rilievo la necessità di integrare le competenze sulla base di diversi percorsi formativi.
  Evidenza che a suo avviso, diversamente da quanto affermato dalla collega Binetti, il punto critico del provvedimento in esame è rappresentato dalla scelta di moltiplicare le figure professionali in luogo di un'opportuna unificazione, segnalando che potrebbe essere possibile apportare alcune correzioni nel prosieguo dell'iter del provvedimento in oggetto.

  Mario MARAZZITI, presidente, conviene con la considerazione della deputata Lenzi sull'effetto moltiplicatore, più che unificatore, del testo in discussione, richiamando la rilevanza dei momenti formativi che si aggiungono al percorso universitario, specialmente per quanto riguarda il sostegno umano ai pazienti. Nel condividere la proposta del collega Monchiero, suggerisce alla relatrice una modifica anche in relazione al rilievo contenuto nelle premesse circa l'opportunità di prevedere un'unica figura di educatore professionale, prevedendo l'auspicio di una soluzione in tal senso in luogo di quella che può apparire come una sorta di recriminazione rispetto ad una scelta ineluttabile.
  Segnala, inoltre, alla deputata Binetti che le perplessità espresse nelle premesse del parere in relazione agli articoli 6, comma 2 e 10, comma 2, non si riferiscono alle attività che l'educatore professionale è chiamato a svolgere bensì all'indicazione delle conoscenze e delle competenze in determinate discipline che si ritengono necessarie, contenuta nella prima parte delle disposizioni richiamate.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, confermando quanto da ultimo chiarito dal presidente Marazziti, segnala alla deputata Binetti che il richiamo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 luglio 2011, inserito nella propria relazione, ha lo scopo di illustrare la normativa esistente senza che ciò implichi Pag. 65un'adesione ai suoi contenuti. Osserva, quindi, che la posizione assunta dalla collega appare divergente rispetto a quella prevalente all'interno della Commissione e, pertanto, non può trovare spazio all'interno del parere.
  Riformula quindi la proposta di parere tenendo conto delle considerazione svolte dal deputato Monchiero e dal presidente Marazziti (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere, come da ultimo riformulata.
  La seduta termina alle 10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10 alle 10.10.

Pag. 66