CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 aprile 2016
620.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 31

RISOLUZIONI

  Martedì 5 aprile 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.05.

7-00947 Basilio: Sullo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Tatiana BASILIO (M5S) introduce la discussione della risoluzione a sua prima firma premettendo che l'atto di indirizzo è stato presentato in seguito alla missione svolta, lo scorso 18 febbraio, da una delegazione della Commissione difesa presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
  Evidenzia, quindi, come il gruppo del Movimento 5 Stelle sia particolarmente preoccupato per la possibilità che – a seguito della carenza di finanziamenti – Pag. 32l'ente debba ridimensionare le proprie capacità di funzionamento, oltre che per le sorti del personale in esso impiegato, cui occorre, invece, assicurare la continuità lavorativa.
  Ciò appare tanto più urgente quanto più si consideri che lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è l'unico ente farmaceutico di Stato in Italia ed è un ente che produce i cosiddetti farmaci orfani, ossia farmaci non prodotti dalla aziende farmaceutiche private in ragione del loro scarso ritorno economico, ma che sono dei salvavita per migliaia di persone affette da malattie rare.
  Ricorda, quindi, che l'ente è stato posto alle dipendenze dell'Agenzia Industrie Difesa (AID) agli inizi dell'anno 2000 con la finalità di ridurne i costi di funzionamento e di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario e che negli ultimi due anni lo Stabilimento ha effettivamente raggiunto una situazione di pareggio di bilancio.
  Sottolinea, poi, i punti di forza dello Stabilimento, soffermandosi, in particolare, sul fatto che è un'officina in grado di produrre farmaci in conformità con i più elevati standard di qualità, nonché di assicurare una risposta pronta e sicura, con una grande flessibilità, che consente di produrre medicinali in varie forme e a vari livelli di scala.
  Infine, esprime preoccupazione per il fatto che lo Stabilimento possa subire una perdita del proprio patrimonio di conoscenze tecnologiche a causa di una politica che ha impedito un adeguato turn over del personale. Ritiene, per tutte queste ragioni, che lo Stabilimento chimico farmaceutico militare debba essere sottratto all'attuale gestione dell'Agenzia industrie difesa, favorendo il controllo diretto da parte del Ministero della difesa, e rafforzato nel suo funzionamento attraverso adeguati gli stanziamenti di bilancio.
  Conclude facendo presente che alle Commissioni riunite Difesa e Affari sociali è stata assegnata la risoluzione 7-00907 Paola Boldrini che, oltre alle questioni relative al personale, affronta anche le tematiche concernenti la produzione di importanti farmaci. Esprime l'auspicio che le due proposte di risoluzione possano contribuire a salvaguardare le funzioni svolte dall'istituto e l'importante ruolo strategico da questo rivestito.

  Paola BOLDRINI (PD) rileva come l'esigenza di garantire il funzionamento dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, anche in considerazione della sua importante valenza strategica, sia evidente anche al suo gruppo. Rammenta, infatti, che la risoluzione del gruppo del Partito democratico assegnata alle Commissioni riunite Difesa e Affari sociali (7-00907 Paola Boldrini) trova fondamento nella convinzione che si debba consentire allo Stabilimento di continuare la produzione di quei farmaci che le aziende private considerano antieconomici. Invita, quindi, la collega Basilio a valutare la possibilità di modificare il proprio atto di indirizzo per tenere conto anche della necessità di mantenere e rafforzare il ruolo dello Stabilimento anche con riguardo alle esigenze di carattere sanitario.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI si riserva di intervenire in una successiva seduta, anche in considerazione delle possibili modifiche o integrazioni che saranno apportate al testo dell'atto di indirizzo.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 aprile 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.15.

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Ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio di sorveglianza recante modifiche all'Allegato IV della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana, il Governo della Repubblica francese, il Governo della Repubblica federale di Germania ed il Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sull'istituzione dell'Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti OCCAR del 9 settembre 1998, fatta a Roma il 10 giugno 2014.
C. 3199 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 30 marzo 2016.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Andrea CAUSIN (AP), relatore, formula una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Domenico ROSSI condivide la proposta di parere del relatore.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) ritiene che la partecipazione di altri Stati all'OCCAR potrà rappresentare un indubbio vantaggio sia per gli attuali Stati membri, sia per i nuovi aderenti, soprattutto se piccoli. Condivide, pertanto, la proposta di parere favorevole del relatore.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) osserva preliminarmente che l'Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR) è stata istituita allo scopo di contribuire allo sviluppo ed alla gestione dei programmi d'armamento intergovernativi e, dunque, ha facilitato i processi di ristrutturazione delle industrie della difesa europee.
  Aggiunge che l'Organizzazione ha rappresentato – secondo l'opinione del suo gruppo, dell'Istituto di studi per il disarmo e di molte associazioni pacifiste – il primo strappo formale alle garanzie di trasparenza e di rispetto dei diritti umani sancite nella legge n. 185 del 1990. Infatti a tale organismo è stato trasferito il controllo sulla gestione dello scambio internazionale di armamenti, che la richiamata legge aveva assegnato al Parlamento. Questo strappo risulta ancora più evidente quando si consideri che l'Accordo istitutivo dell'Organizzazione non ha previsto alcun criterio etico nella scelta dei Paesi clienti. Ad aggravare questo quadro contribuisce la mancanza di una politica estera e di difesa comune dell'Unione europea, i cui Stati membri mantengono ancora normative sulla produzione ed il commercio di armamenti profondamente differenti tra loro. Per di più l'allargamento dell'Unione europea ai nuovi Paesi, la cui legislazione in tale materia è decisamente più debole in termini di trasparenza e di controlli, contribuirà – a suo avviso – a facilitare il transito di armamenti europei verso Paesi in cui sono in corso conflitti e in cui la violazione dei diritti umani è una questione oramai accertata. In conclusione, preannuncia il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  Tatiana BASILIO (M5S), condividendo le considerazione della deputata Duranti, preannuncia un voto contrario da parte del suo gruppo.

  Antonino MOSCATT (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015.
Doc. LXXXVII, n. 4.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

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  Andrea CAUSIN (AP), relatore, introduce l'esame della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2015, ricordando che tale Documento viene presentato dal Governo alle Camere ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge n. 234 del 2012 e che costituisce il principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea.
  Osserva, quindi, che la Relazione consuntiva consente al Parlamento di verificare se e in quale misura il Governo si sia attenuto all'obbligo, previsto dall'articolo 7 della citata legge n. 234, di rappresentare a livello europeo una posizione coerente con gli indirizzi espressi dalle Camere in merito a specifici atti o progetti di atti.
  A differenza della Relazione programmatica – che indica le grandi priorità e linee di azione che il Governo intende perseguire a livello europeo nell'anno di riferimento – il documento in esame reca dunque un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire alle Camere di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari.
  In via generale, la Relazione si articola in cinque parti.
  La parte prima è dedicata agli sviluppi del processo di integrazione europea e alle questioni istituzionale e consta, a sua volta di tre capitoli aventi contenuto eterogeneo.
  La parte seconda illustra l'azione svolta dal Governo nell'ambito delle principali politiche orizzontali e settoriali dell'Unione. Si tratta della parte più rilevante del documento, contenente indicazioni dettagliate relative a questioni specialistiche e tecnicamente complesse, per ciascuna politica o settore di attività dell'Unione.
  La parte terza della Relazione è incentrata sul tema della dimensione esterna dell'Unione europea ed illustra l'azione governativa in materia di politica estera e di sicurezza comune, nonché in materia di allargamento, politica di vicinato e di collaborazione con paesi terzi.
  La parte quarta, concernente l'attività di comunicazione e formazione sull'attività dell'Unione europea, dà conto delle iniziative assunte in materia di comunicazione sulle attività dell'Unione e illustra le attività svolte dal Governo nella fase di formazione della posizione italiana su progetti di atti dell'UE.
  Da ultimo, la parte quinta concerne il coordinamento nazionale delle politiche europee, con particolare riguardo al ruolo e alle attività del Comitato interministeriale per gli affari dell'UE (CIAE) e del Comitato Tecnico di Valutazione (CTV), agli adempimenti di natura informativa e accesso agli atti delle Istituzioni dell'Unione europea, al contenzioso dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione.
  Segnala, inoltre, che la Relazione è accompagnata da cinque allegati, che includono: l'elenco dei Consigli dell'Unione europea e dei Consigli europei svoltisi nel corso del 2015, con l'indicazione dei temi trattati, delle deliberazioni legislative assunte e delle attività non legislative svolte; le tabelle riepilogative dei flussi finanziari dell'UE all'Italia nel medesimo anno; l'elenco delle direttive recepite nel 2015; i seguiti dati agli atti di indirizzo parlamentare, incluse le risoluzioni approvate dalle Camere prima dei Consigli europei, oltre ad un elenco degli acronimi.
  Ciò premesso, rileva che per quanto concerne i profili di competenza della Commissione difesa le questioni di maggior rilevo sono contenute nei primi due capitoli della parte terza della Relazione rispettivamente dedicati alla «Politica estera e di sicurezza comune» e alla «Politica di sicurezza e difesa comune». In relazione a questi ambiti il Documento pone in risalto la complessità del quadro geopolitico internazionale con particolare riferimento alle zone più vicine al nostro Paese e ricorda le iniziative intraprese dal Governo italiano nei diversi contesti di crisi.Pag. 35
  La Relazione evidenzia, inoltre, la necessità di rafforzare in senso maggiormente ambizioso ed operativo il partenariato strategico NATO-UE e ravvisa l'opportunità di rivedere gli accordi «Berlin plus» del 2003 a fronte delle attuali accresciute esigenze di sicurezza.
  A questo proposito la Relazione sottolinea la necessità di migliorare le capacità di pianificazione e condotta a livello strategico, integrando le componenti civili e militari per la gestione delle crisi ed auspica un incremento dell'efficacia degli attuali strumenti a disposizione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune con particolare riferimento ai battle group. Si ricorda brevemente a questo riguardo che l'istituzione dei Gruppi tattici (battlegroup) risponde all'esigenza di dotare l'UE di contingenti militari di reazione rapida dispiegabili in tempi rapidissimi (entro 10 giorni) dalla decisione politica ed utilizzabili in operazioni di intervento rapido e a supporto iniziale del dispiegamento di altre missioni. Sono completi di elementi di supporto tattico e logistico e possono essere composti da forze di una «Nazione quadro» o da una coalizione multinazionali di Stati membri. I primi tre gruppi tattici sono stati forniti su base nazionale da Francia, Italia e Regno Unito nel 2005. A partire dal 2007 il meccanismo ha raggiunto la piena capacità operativa, ovvero la disponibilità di due gruppi tattici a semestre, che permette la condotta simultanea di due interventi.
  Per quanto concerne, invece, le iniziative intraprese nel settore della politica industriale il nostro Governo ha suggerito la possibile creazione di un fondo di investimento europeo per la Difesa e possibili strumenti di finanziamento per progetti di natura duale (PMI), nonché strumenti per rafforzarne la competitività mediante l'accesso a Fondi Strutturali e di Investimento Europei (ESIF). Inoltre, con riferimento al contributo nazionale all'EDA, nel corso del 2015 l'Italia ha sostenuto la ricerca sui programmi di interesse prioritario, tra i quali vanno ricordati, in particolare alcuni programmi riguardanti la Difesa cibernetica e i sistemi di pilotaggio remoto.
  Con riferimento, invece, al perseguimento degli ulteriori obiettivi di rilevanza strategica l'Italia ha contributo alla Strategia Globale UE, in via di definizione, fornendo contributi di pensiero su tematiche di interesse nazionale, fra le quali centrali sono quelle riferite alla Difesa. Il nostro Paese ha, inoltre, partecipato al processo di revisione dell’«EU Concept on Cyber Defence for EU-led Military operations» ed ha contributo alle nuove forme di intervento: dal rafforzamento della cooperazione in materia di contrasto alle minacce «ibride» al sostegno alle attività di formazione, addestramento ed equipaggiamento a Stati terzi come misura di prevenzione e gestione delle crisi. L'Italia ha, infine, proseguito nelle azioni volte ad implementare l’Action Plan della Maritime Security Strategy dell'Unione europea.
  Da ultimo, la Relazione dà conto dell'impegno del nostro Paese nelle diverse missioni dell'Unione europea, con particolare riferimento alla missione EUNAV FOR MED di cui l'Italia detiene il comando e a cui contribuisce con importanti assetti, continuando a fornire nel 2015 il proprio contributo anche a numerose altre Operazioni dell'Unione europea.
  Tutto ciò premesso, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato 2).

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) invita il relatore a valutare la possibilità di modificare la proposta di parere introducendo un'osservazione volta a richiamare l'attenzione della Commissione Politiche dell'Unione europea sull'opportunità che l'Unione europea sviluppi sempre di più le missioni che si svolgono sotto forma di cooperazione strutturata permanente.

  Tatiana BASILIO (M5S), condividendo le considerazioni del deputato Artini, chiede se sia possibile rinviare l'espressione del parere ad altra seduta.

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  Andrea CAUSIN (AP), relatore, si dichiara disponibile a valutare le proposte del deputato Artini e a rinviare la votazione della sua proposta di parere a domani.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.

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