CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 febbraio 2016
594.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 175

INCONTRI INFORMALI

  Mercoledì 17 febbraio 2016.

Incontro con l'Ambasciatore del Regno Unito in Italia, Christopher Prentice.

  L'incontro informale si è svolto dalle 8.35 alle 9.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.
Nuovo testo C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del nuovo testo in oggetto, rinviato nella seduta del 16 febbraio 2016.

  Gea SCHIRÒ (PD), relatrice, interviene innanzitutto con riferimento a quanto osservato nella seduta svoltasi ieri dall'onorevole Occhiuto. Precisa in proposito che Pag. 176
le disposizioni di cui all'articolo 5 provvedono effettivamente – come rilevato dal collega – ad abrogare alcune disposizioni dalla Legge di stabilità per il 2016. Si tratta in particolare della lettera b) del comma 160 e del comma 162 dell'articolo 1. La prima disposizione prevedeva il finanziamento, fino ad un importo massimo di 50 milioni di euro in ragione d'anno, di un Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, da istituire nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. La seconda disposizione prevedeva che in tale Fondo confluissero le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico relative ai contributi in favore delle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale. La soppressione di tali norme appare pienamente conseguente all'effettiva istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, operata dall'articolo 1 del presente provvedimento e si rende necessaria poiché – diversamente da quanto stabilito nella Legge di stabilità – il Fondo viene istituito presso la Presidenza del Consiglio e in esso confluiscono, tra l'altro, le risorse destinate iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Non si provvede cioè ad abolire i finanziamenti per le emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale, ma semplicemente a riunire in un unico Fondo tutte le risorse destinate al settore. Resta infatti vigente la disposizione di cui al comma 163 dell'articolo 1 della Legge di stabilità 2016 che stabilisce che – con regolamento da adottare su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo, da assegnare in favore delle emittenti radiofoniche e televisive locali per la realizzazione di obiettivi di pubblico interesse, quali la promozione del pluralismo dell'informazione, il sostegno dell'occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l'incentivazione dell'uso di tecnologie innovative.
  Anche tenendo conto dei rilievi avanzati dal deputato Battelli in ordine alla gestione dei contributi pubblici, formula quindi una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 1), con la quale si invita il Governo ad esplicitare che la destinazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione di cui all'articolo 1 debba avvenire in conformità con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.

  Florian KRONBICHLER (SI-SEL) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere formulata; ritiene infatti che il provvedimento abbia subito positive modifiche nel corso dell'esame presso la Commissione Cultura.

  Sergio BATTELLI (M5S) ringrazia la relatrice per la disponibilità dimostrata, ma ribadisce la posizione nettamente contraria del M5S all'impianto complessivo del provvedimento.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, volto quantomeno ad evitare che le nuove disposizioni possano determinare problemi sotto il profilo della compatibilità con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.
  Rileva tuttavia come il provvedimento rechi ulteriori ed insuperabili criticità, con specifico riferimento alla collocazione nel nuovo Fondo, senza alcun vincolo di destinazione, di quelle risorse che la Legge di stabilità per il 2016 aveva espressamente attribuito alle emittenti radiofoniche e televisive locali. Non vi è infatti nessuna garanzia circa l'attribuzione al comparto del medesimo ammontare – pari a 50 milioni di euro – in precedenza stanziato dalla Legge di stabilità. Ritiene che il Governo abbia agito in modo estremamente scorretto, prima dichiarandosi pronto a sostenere un settore in crisi e quindi, dopo poche settimane, ritornando sui propri passi.Pag. 177
  Preannuncia quindi il proprio voto contrario sulla proposta di parere formulata.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 17 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/91/UE, recante modifica della direttiva 2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni, e di attuazione, limitatamente ad alcune disposizioni sanzionatorie, della direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica le direttive 2002/92/CE e 2011/61/UE.
Atto n. 255.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 16 febbraio 2016.

  Vanessa CAMANI (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2), che illustra. Sottolinea come, nel parere formulato, abbia ritenuto opportuno, in coerenza con i principi delle direttive, attribuire adeguato rilievo alle sanzioni volte a punire comportamenti scorretti nei confronti degli investitori e dei risparmiatori, richiamando sul punto l'attenzione del Governo, anche al fine di pervenire ad un sistema del mercato degli investimenti stabile e sicuro.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) ricorda alla relatrice come, in occasione dell'esame di schemi di decreti legislativi in materia bancaria, dei quali la medesima onorevole Camani era relatrice, la XIV Commissione abbia approvato condizioni con le quali si invitava il Governo a definire obblighi di comunicazione in conformità con quanto previsto dalla normativa europea sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza. Si trattava, anche in quel caso, di garantire la massima tutela degli investitori e dei risparmiatori, eppure la condizione fu del tutto ignorata dal Governo.
  È forse questa esperienza negativa che induce ora la relatrice a formulare una mera osservazione; ritiene tuttavia che il tema meriti il massimo rigore e propone quindi che le osservazioni proposte siano formulate nella forma di condizioni.

  Vanessa CAMANI (PD), relatrice, ricorda bene gli schemi di decreto richiamati dall'onorevole Occhiuto – gli atti n. 208 e 209 relativi all'attuazione della direttiva 2014/59/UE che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento – sui quali era in effetti relatrice. In quella occasione il Governo non ritenne di accogliere la condizione formulata, anche in ragione dei tempi estremamente accelerati dell’iter dei provvedimenti.
  Sebbene intenda accogliere pienamente le sollecitazioni politiche avanzate dal collega Occhiuto, deve rilevare come il caso odierno sia tuttavia differente.
  Con riguardo innanzitutto alla prima osservazione, rileva che la Commissione è chiamata a valutare disposizioni che, con specifico riferimento all'apparato sanzionatorio, Pag. 178appaiono conformi alla normativa europea. Poiché tuttavia si introduce il criterio dell'alternatività con riferimento alla fattispecie della «dichiarazione pubblica», appare opportuno chiedere al Governo un approfondimento su tale scelta interpretativa.
  Quanto alla seconda osservazione, essa ha natura prevalentemente politica; si richiede infatti un supplemento di attenzione sull'appropriatezza del sistema sanzionatorio nel suo complesso, questione che potrà essere meglio analizzata nei suoi risvolti tecnici dalla Commissione competente sulla materia.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

Pag. 179