CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 15 febbraio 2016
592.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 36

SEDE REFERENTE

  Lunedì 15 febbraio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti.

  La seduta comincia alle 12.45.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.
Nuovo testo C. 3317 Coscia e abb. C. 3345 Pannarale.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 febbraio 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Rammenta che il Comitato ristretto ha elaborato un nuovo testo che è stato poi adottato come testo base nella seduta del 9 febbraio 2016. Il termine per la presentazione dei relativi emendamenti è stato fissato per la giornata di venerdì 12 febbraio 2016, alle ore 10. Il fascicolo degli emendamenti, come di consueto, è in distribuzione. Comunica che sono stati ritirati, prima della seduta, gli emendamenti Crivellari 1.35 e 4.02, Ghizzoni 2.18 e D'Ottavio 2.39 e 2.119. Avverte altresì che riterrebbe inammissibili, perché onerosi e carenti di compensazione, gli emendamenti Caparini 1.46 e Brescia 2.72. Il relatore inoltre ha presentato l'emendamento 1.48, interamente sostitutivo dell'articolo 1. Precisa in merito che le regole formali dell'esame degli emendamenti imporrebbero di considerare preclusi tutti i successivi emendamenti all'articolo 1, ove il predetto emendamento del relatore fosse approvato. Tuttavia, poiché è lontano dalle intenzioni del relatore strozzare il dibattito e frustrare il confronto sui contenuti del provvedimento, proprio d'intesa con lui considererà preclusi solo quegli emendamenti che, a seguito dell'eventuale approvazione dell'emendamento 1.48, risultino non più riferibili al testo o logicamente incompatibili con tale approvazione. Viceversa saranno considerati non preclusi (e quindi messi ai voti) quegli emendamenti che trovino ancora un aggancio testuale alla nuova formulazione dell'articolo 1, che derivasse Pag. 37dall'approvazione dell'emendamento 1.48. Avverte infine che il collega Molea ha aggiunto la firma a tutti gli emendamenti a prima firma Vezzali.

  Dopo una richiesta di chiarimenti di Gianluca VACCA (M5S) in ordine al contenuto del fascicolo degli emendamenti in distribuzione, Giuseppe BRESCIA (M5S) afferma che la dichiarazione di mancanza di compensazione finanziaria – con riferimento al suo emendamento 2.72 – spetti alla Commissione bilancio. Crede quindi che presso la Commissione cultura esso sia messo ai voti.

  La seduta, sospesa alle 12.55, è ripresa alle 13.10.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la deputata Bonaccorsi ha ritirato il suo articolo aggiuntivo 2.01 onde ripresentarlo in Assemblea. Quanto al rilievo del collega Brescia, rammenta che l'introduzione nel testo di misure comportanti nuove spese deve essere sottoposta al parere della Commissione bilancio che poi esprimerebbe un parere ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione. Verosimilmente, l'emendamento Brescia 2.72 non supererebbe tale passaggio. Lo porrà comunque in votazione. Invita quindi il relatore e il rappresentante del Governo a esprimere i rispettivi pareri.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Brescia 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5 e 1.6. Esprime poi parere favorevole sul suo emendamento 1.48. In ragione di quanto precedentemente ricordato dalla presidenza, propone l'accantonamento degli emendamenti Pannarale 1.7 e Vezzali 1.8. Esprime poi parere contrario sugli emendamenti Caparini 1.10, Brescia 1.11 e 1.12. Propone successivamente l'accantonamento dell'emendamento Pannarale 1.14. Pensa inoltre che gli emendamenti Brescia 1.15 e 1.16 risulterebbero preclusi dall'approvazione dell'emendamento del relatore 1.48, così come risulterebbe assorbito dall'approvazione del medesimo emendamento, l'emendamento Fico 1.17. Esprime inoltre parere contrario sull'emendamento Caparini 1.18, mentre ritiene che risulterebbero preclusi dall'approvazione dell'emendamento del relatore 1.48, gli emendamenti Brescia 1.20 e 1.19, Lainati 1.21 e Caparini 1.22. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Borghesi 1.23 e 1.24 e Caparini 1.25, ricordando che risulterebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento del relatore 1.48 il successivo emendamento Caparini 1.26. Propone inoltre l'accantonamento degli identici emendamenti Ginefra 1.28, Altieri 1.29 e Pannarale 1.30, sostenendo poi che risulterebbe precluso il successivo emendamento Giancarlo Giordano 1.31. Esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Caparini 1.32 e 1.33, invitando poi al ritiro dell'emendamento Pannarale 1.34, in quanto esso non ha una reale portata normativa. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Pannarale 1.36, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Brescia 1.37, 1.38 e 1.39. Propone poi l'accantonamento dell'emendamento Brescia 1.40, ricordando inoltre che dall'approvazione dell'emendamento del relatore 1.48 risulterebbero preclusi i successivi identici emendamenti Ginefra 1.42, Altieri 1.43 e Pannarale 1.44. Esprime poi parere contrario sugli emendamenti Caparini 1.45, 1.46 e 1.47 e sugli articoli aggiuntivi Caparini 1.01 e 1.02.

  Il sottosegretario Luca LOTTI, esprime parere conforme al relatore, precisando che gli propone di accettare una riformulazione dell'emendamento 1.48, sopprimendo dal comma 3, secondo periodo, l'inciso: «, al momento dell'entrata in vigore della presente legge,».

  Roberto RAMPI (PD), relatore, accetta.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che si intendono quindi accantonati gli emendamenti indicati dal relatore.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra il suo emendamento 1.1, interamente soppressivo Pag. 38dell'articolo, raccomandandone l'approvazione. Ricorda che il suo gruppo, in linea generale, è contrario al finanziamento pubblico dell'editoria, in quanto crea un legame tra il Governo e le testate giornalistiche che comprime la libertà di informazione, in quanto, come ricorda anche la documentazione predisposta dagli uffici, per assicurare il pluralismo dell'informazione è necessario evitare che il potere si accentri nelle mani di pochi. Ritiene quindi che il legislatore debba solo occuparsi di non far concentrare nelle mani di poche persone questo importante settore, dovendosi quindi approvare il prima possibile una disciplina legislativa sul conflitto di interessi.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 1.1.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra il suo emendamento 1.2, interamente sostitutivo dell'articolo 1, che riscrive quello che dovrebbe essere l'intervento pubblico nel settore dell'editoria. Ricorda, in particolare, che i risparmi che deriverebbero da tale riforma sarebbero destinati al finanziamento di start up innovative a carattere editoriale.

  Maria COSCIA (PD) esprime il suo rammarico per una posizione diametralmente differente in materia espressa dal Movimento 5 Stelle, nonostante lo stesso collega Brescia abbia contribuito al lavoro complesso svolto all'interno del Comitato ristretto. Osserva quindi come vi siano differenti visioni su come garantire il pluralismo dell'informazione, ritenendo che il provvedimento all'esame della Commissione lo garantisca come garantisca un rilancio del settore delle edicole.

  Gianluca VACCA (M5S) concorda con la collega Coscia sul fatto che vi sia un'assoluta divergenza sulla visione del settore dell'informazione, ricordando che l'intento del suo gruppo sia quello di garantire il pluralismo ed evitare il controllo dell'informazione da parte dell'Esecutivo, come vorrebbe fare la maggioranza, che non ha ancora approvato una legge sul conflitto di interessi né una riforma della cosiddetta legge Gasparri.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL), nel rilevare che il provvedimento in esame in I Commissione affronta il tema del conflitto di interessi in maniera molto severa, impedendo a determinati soggetti politici di assumere un ruolo da tycoon dell'informazione, sottolinea che non ritiene reale il rischio paventato, e, poiché appartiene all'ordine dei giornalisti da molti anni, non può che esprimere voto contrario all'emendamento, finalizzato all'eliminazione dell'ordine dei giornalisti stesso.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), nel ricordare il lavoro svolto in sede di Comitato ristretto, rileva la delicatezza del settore. Comprendendo le ragioni dell'emendamento presentato dal collega Brescia, auspica che la discussione possa procedere con la finalità di migliorare il testo base, ribadendo come un settore quale quello della piccola editoria necessiti di grande attenzione. Auspica altresì che non vi sia una posizione pregiudiziale in merito a proposte migliorative del testo base.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 1.2.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), intervenendo sul suo emendamento 1.3 ne illustra la ratio, ricordando il contributo in sede di Comitato ristretto, finalizzato a far sì che il provvedimento in discussione sia redatto nel modo migliore possibile. Nel fornire precisazioni sui finanziamenti, rileva che se la proposta emendativa in discussione non fosse accolta potrebbe essere messa a rischio la finalità dei fondi che si otterrebbero dalla copertura eccedente il canone RAI posti a garanzia dell'editoria.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 1.3.

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  Gianluca VACCA (M5S), intervenendo sull'emendamento Brescia 1.4, chiede chiarimenti al Governo, rilevando che non sono certe le risorse del fondo in discussione. Invita pertanto il Governo ad utilizzare le risorse ai fini del pluralismo dell'informazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Brescia 1.4, 1.5 e 1.6.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, fornisce precisazioni con riferimento all'emendamento 1.48 del relatore.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, chiarisce ulteriormente le finalità dell'emendamento in discussione, rilevando come gli emendamenti, molto utili, presentati dai colleghi in merito, risulterebbero assorbiti dall'approvazione del suo emendamento 1.48.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), nel preannunciare il proprio voto di astensione sull'emendamento 1.48 del relatore, evidenzia come la serie di emendamenti successivi siano finalizzati a migliorare ulteriormente l'articolo in discussione. Osserva inoltre, come riconosciuto dallo stesso onorevole Rampi, che la necessità di concludere celermente l'esame del provvedimento abbia condotto a tempi inadeguati per la discussione, mentre sarebbe stata necessaria una decisione meno frettolosa e più matura, finalizzata a recare opportuni miglioramenti al testo base. Nel ribadire pertanto il proprio voto di astensione, non comprende la proposta governativa di modifica.

  Trifone ALTIERI (Misto-CR) nell'osservare che l'emendamento del relatore recepisce una serie di perplessità manifestate in merito al problema, non regolato in maniera consona, osserva come sia necessario ed urgente normare un settore, quello dell'emittenza locale, che si «aggrappa» ad ogni provvedimento per la propria sopravvivenza. Nel ribadire dunque la necessità di un intervento normativo in materia chiarisce le motivazioni del proprio voto favorevole all'emendamento del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.48 del relatore.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che gli emendamenti Pannarale 1.7 e Vezzali 1.8 sono accantonati.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) intervenendo sul suo emendamento 1.9, ne illustra le finalità volte a far sì che non vi sia un arretramento dello Stato con riferimento al problema cruciale del rispetto del diritto all'imparzialità dell'informazione, garantito dall'articolo 21 della Costituzione.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) nel comprendere le ragioni addotte dalla collega Pannarale, rivendica tuttavia la logica sottesa alla disposizione, preannunziando dunque il voto contrario all'emendamento in discussione, osservando che i giornali devono dimostrare la propria capacità di stare sul mercato.

  Roberto SIMONETTI (LNA) esprime le sue perplessità in merito.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, nel condividere il principio sotteso al miglioramento dell'articolo 1, esprime la necessità del sostegno alla piccola editoria, sottolineando il processo di accompagnamento da parte dello Stato, che non è sotteso a costituire dei «fogli di Stato».

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pannarale 1.9 e Caparini 1.10.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che gli emendamenti Brescia 1.11 e 1.12 risultano preclusi. Ricorda altresì che l'emendamento Pannarale 1.14 è accantonato, che gli emendamenti Brescia 1.15 e 1.16 sono preclusi, mentre l'emendamento Fico 1.17 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento 1.48 del relatore.

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  La Commissione respinge l'emendamento Caparini 1.18.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che gli emendamenti Brescia 1.20 e 1.19, e l'emendamento Lainati 1.21 risultano preclusi, così come l'emendamento Caparini 1.22.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Borghesi 1.23 e 1.24.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sull'emendamento Caparini 1.25, ne chiarisce la ratio. La Commissione lo respinge.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che l'emendamento Caparini 1.26 e gli identici emendamenti Ginefra 1.28, Altieri 1.29 e Pannarale 1.30 risultano assorbiti. Ricorda altresì che l'emendamento Giancarlo Giordano 1.31 risulta precluso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caparini 1.32 e 1.33.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), intervenendo sul suo emendamento 1.34, non accede all'invito al ritiro formulato dal relatore, e ne illustra le finalità.

  Roberto SIMONETTI (LNA), in relazione alla formulazione del comma 3, si interroga su cosa possa accadere in caso di divergenza tra il Presidente del Consiglio dei ministri e il sottosegretario delegato.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente propone l'accantonamento dell'emendamento Pannarale 1.34.

  La Commissione concorda.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 1.36, sottolineando l'esigenza di concedere alle Commissioni parlamentari un tempo sufficiente per l'espressione del proprio parere.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) dichiara di condividere le preoccupazioni espresse dalla collega Pannarale, chiedendosi se l'accantonamento dell'emendamento a sua prima firma 1.40 proposto dal relatore vada nella direzione da lei indicata.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, sottolinea che l'azione di controllo del Parlamento avviene in primo luogo attraverso l'individuazione di principi e criteri direttivi stringenti per l'esercizio della delega. Conferma l'invito al ritiro dell'emendamento Pannarale 1.36, ritenendo congruo il termine di venti giorni posto che è riferito alla ripartizione annuale del Fondo rispetto alla quale sono preponderanti le competenze di tipo amministrativo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pannarale 1.36 e Brescia 1.37, 1.38 e 1.39.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che l'emendamento Brescia 1.40 è stato accantonato e che gli identici emendamenti Ginefra 1.42, Altieri 1.43 e Pannarale 1.44 risultano sostanzialmente assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 1.48 del relatore e che pertanto non saranno posti in votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caparini 1.45, 1.46 e 1.47.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra l'articolo aggiuntivo Caparini 1.01 di cui è cofirmatario sottolineandone la finalità di sostenere gli imprenditori delle emittenti radiotelevisive locali e gli operatori economici attraverso la concessione di un credito di imposta per le campagne pubblicitarie. Invita in ogni caso a prendere in considerazione tale proposta anche per un successivo provvedimento normativo.

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  Roberto RAMPI (PD), relatore, nel condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Caparini 1.01, ritiene che i temi trattati, sicuramente complessi, possano trovare risposta in un distinto provvedimento normativo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Caparini 1.01 e 1.02.

  La seduta, sospesa alle 14.10, è ripresa alle 14.45.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, invita relatore e Governo a esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 2. Avverte poi che sono stati ritirati gli emendamenti Ascani 2.60 e Bossa 2.82 e che è stato presentato l'emendamento 2.200 del relatore. Fissa il relativo termine per subemendamenti alle ore 14.30.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Brescia 2.1, 2.2 e 2.3. Propone poi l'accantonamento dell'emendamento Schullian 2.4 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Brescia 2.5, 2.6, 2.7 e 2.8. Invita poi al ritiro dell'emendamento Alfreider 2.9. Esprime inoltre parere contrario sull'emendamento Vezzali 2.10, invitando inoltre al ritiro dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.13 e proponendo l'accantonamento dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.11. Esprime successivamente parere favorevole sul suo emendamento 2.12, esprimendo inoltre parere contrario sugli emendamenti Altieri 2.14, Brescia 2.15 e 2.16. Avverte che dall'approvazione dell'emendamento del relatore 2.12 risulterebbe precluso l'emendamento Simonetti 2.17. Esprime altresì parere contrario sull'emendamento Simonetti 2.19 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Malisani 2.20 e Fitzgerald Nissoli 2.21. Esprime poi parere contrario sull'emendamento Vezzali 2.22 e propone l'accantonamento degli emendamenti Alfreider 2.23 e Porta 2.24 al fine di una loro riformulazione. Esprime successivamente parere contrario sugli emendamenti Brescia 2.25, Vezzali 2.26, Brescia 2.27 e Vezzali 2.28. Propone inoltre l'accantonamento dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.29 ed esprime parere contrario sull'emendamento Vezzali 2.30, invitando successivamente al ritiro dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.31. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Brescia 2.32 e Martelli 2.33, proponendo poi l'accantonamento degli emendamenti Brescia 2.34 e 2.35. Invita poi al ritiro dell'emendamento Simonetti 2.36 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Martelli 2.37 e 2.38, e Brescia 2.40. Invita successivamente al ritiro degli emendamenti Pannarale 2.41 e Brescia 2.42 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Pannarale 2.43, Borghesi 2.44, Brescia 2.45, Martelli 2.46 e 2.47, Borghesi 2.48 e Pannarale 2.49. Propone poi l'accantonamento dell'emendamento Pannarale 2.50 ed esprime parere contrario sull'emendamento Brescia 2.51, proponendo altresì l'accantonamento dell'emendamento Vignali 2.52. Esprime poi parere favorevole sugli identici emendamenti 2.53 del relatore e Baruffi 2.54, proponendo poi l'accantonamento dell'emendamento Baruffi 2.55 ed esprimendo parere contrario sugli emendamenti Marzana 2.56, 2.57 e 2.58, Giancarlo Giordano 2.59, Locatelli 2.117, Marzana 2.61 e 2.62 e Brescia 2.63. Invita poi al ritiro dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.64 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Brescia 2.65, Palmieri 2.66, Brescia 2.67, Altieri 2.68, Locatelli 2.118, Brescia 2.72, Borghesi 2.71 e Lainati 2.75. Invita poi al ritiro degli identici emendamenti Malpezzi 2.69, Molea 2.70 e Altieri 2.77, segnalando che, a suo avviso, già sussiste un registro quale quello indicato nelle predette proposte emendative, come il Registro degli operatori di comunicazione (R.O.C.). Esprime poi parere contrario sugli identici emendamenti Altieri 2.73, Molea 2.74 e Lainati 2.76. Propone poi l'accantonamento dell'emendamento Pannarale 2.78 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Martelli 2.79, Simonetti 2.80, Brescia 2.81 e 2.82. Proposto l'accantonamento dell'emendamento Brescia 2.83, si Pag. 42esprime in senso contrario sugli identici emendamenti Lainati 2.84, Altieri 2.85, Giancarlo Giordano 2.86, Molea 2.87 e Simonetti 2.88 e sugli emendamenti Brescia 2.89, 2.90 e 2.91. Propone poi l'accantonamento degli emendamenti Brescia 2.92 e Martelli 2.93 ed esprime parere contrario sull'emendamento Lainati 2.94, sugli identici emendamenti Lainati 2.95 e Molea 2.96 nonché sugli emendamenti Pisicchio 2.97, Martelli 2.98, Lainati 2.99 e sugli identici emendamenti Altieri 2.100 e Molea 2.101, sull'emendamento Simonetti 2.102 e sugli identici emendamenti Molea 2.103, Lainati 2.104, Altieri 2.105 e Simonetti 2.106. Propone poi l'accantonamento degli identici emendamenti Lainati 2.107, Altieri 2.108, Molea 2.109, Simonetti 2.110. Esprime poi parere contrario sull'emendamento Brescia 2.111 ed esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 2.112, avvisando che resterebbe precluso il successivo emendamento Malisani 2.121. Esprime poi parere contrario sugli emendamenti Molea 2.113 e Pannarale 2.114 e parere favorevole sull'emendamento del relatore 2.115, restando quindi precluso il successivo emendamento Lainati 2.116.

  Il sottosegretario Luca LOTTI esprime parere conforme.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra il suo emendamento 2.1, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.1.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra il suo emendamento 2.2, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione, respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Brescia 2.2, 2.3, 2.5, 2.6, 2.7 e 2.8.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, ribadisce la sua richiesta di ritirare l'emendamento Alfreider 2.9, in quanto il successivo emendamento del relatore 2.12, affronta il tema ad esso sotteso.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Alfreider 2.9.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, evidenziando che sono previste norme specifiche a favore delle cooperative, invita al ritiro i presentatori dell'emendamento Vezzali 2.10.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Vezzali 2.10, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge l'emendamento Giancarlo Giordano 2.13.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che l'emendamento Giancarlo Giordano 2.11 si intende accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 2.12 del relatore (vedi allegato 2) e respinge l'emendamento Altieri 2.14.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) chiede chiarimenti in merito al parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo sull'emendamento a sua prima firma 2.15.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Brescia 2.15 e 2.16.

  Roberto SIMONETTI (LNA) chiede che l'emendamento a sua prima firma 2.17 sia posto in votazione, osservando come l'approvazione dell'emendamento del relatore 2.12 abbia dato luogo a una preclusione di natura meramente formale.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, concorda con quanto evidenziato dall'onorevole Simonetti.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Simonetti 2.17.

  Roberto SIMONETTI (LNA), illustrando l'emendamento a sua prima firma 2.19, chiede di modificare la lettera a) del Pag. 43comma 2 per tener conto degli investimenti effettuati dagli enti indicati nella citata proposta emendativa.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 2.19.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che gli identici emendamenti Malisani 2.20 e Fitzgerald Nissoli 2.21 si intendono accantonati.

  Tamara BLAZINA (PD) dichiara che voterà a favore dell'emendamento 2.200 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 2.200 del relatore (vedi allegato 2).

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Vezzali 2.22.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento Alfreider 2.23.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Porta 2.24, consistente nella soppressione della parte conseguenziale dell'emendamento.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) chiede un supplemento di riflessione in merito all'emendamento Porta 2.24 (Nuova formulazione), temendo che le previsioni in esso contenute possano essere applicate anche ai grandi giornali.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, evidenzia come i grandi giornali non possano identificarsi in quelli editi in Italia e diffusi prevalentemente all'estero.

  Bruno MOLEA (SCpI) sottoscrive l'emendamento Porta 2.24 e ne accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Porta 2.24 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2) e respinge l'emendamento Brescia 2.25.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Vezzali 2.26.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.27 e ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.27.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Vezzali 2.28.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che l'emendamento Giancarlo Giordano 2.29 si intende accantonato.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Vezzali 2.30.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, ritiene che l'emendamento Giancarlo Giordano 2.31 abbia come unica finalità l'esplicitazione di un adempimento già previsto nel testo del provvedimento.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) osserva come l'emendamento Giancarlo Giordano 2.31 consenta invece una maggiore tutela delle peculiarità della piccola editoria.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.31.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che l'emendamento Giancarlo Giordano 2.31 si intende accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.32.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, s'intende che essi abbiano rinunziato all'emendamento Martelli 2.33 e comunica che gli emendamenti Brescia 2.34 e 2.35 e Simonetti 2.36 si intendono accantonati. Infine constatata l'assenza dei presentatori dichiara decaduti gli emendamenti Martelli 2.37 e 2.38.

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  Tamara BLAZINA (PD) ritira l'emendamento 2.120 a sua prima firma.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) ritira l'emendamento a sua firma 2.39.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.40.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.41, recante una semplificazione dei criteri di delega.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 2.41.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.42, volto a tenere in considerazione la diffusione del periodico ammesso a godere dei contributi, ferma restando la possibilità di fissare percentuali diverse da quella proposta dall'emendamento.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Brescia 2.42.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che l'emendamento Brescia 2.42 si intende accantonato.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.43, osservando come la delega contenuta nel testo appaia troppo ampia.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 2.43.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.119.

  La Commissione respinge l'emendamento Borghesi 2.44.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.45, volto a ridurre la percentuale di incidenza del contributo pubblico sul totale dei ricavi delle imprese editrici.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, conferma il parere contrario espresso sull'emendamento Brescia 2.45.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.45.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che gli emendamenti Martelli 2.46 e 2.47 sono da intendersi decaduti per assenza dei presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli emendamenti Borghesi 2.48 e Pannarale 2.49.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che l'emendamento Pannarale 2.50 è stato accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.51.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara decaduto l'emendamento Vignali 2.52; avverte, altresì, che gli identici emendamenti 2.53 del relatore e Baruffi 2.54 sono da intendersi accantonati, così come l'emendamento Baruffi 2.55, che viene sottoscritto anche dalla deputata Ghizzoni.

  Maria MARZANA (M5S) esprime disappunto per il parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo sull'emendamento a sua prima firma 2.56, volto a promuovere una lettera consapevole e critica dei quotidiani on line nelle scuole, ritenendo che una tale attività debba necessariamente essere affidata a personale dotato delle specifiche competenze tecniche, tanto più in considerazione del rilevante peso oggi assunto nella vita dei ragazzi dai supporti e dai contenuti informatici.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) si associa alle considerazione testé svolte dalla deputata Marzana, invitando il relatore e il Pag. 45rappresentante del Governo a riconsiderare il parere contrario in precedenza espresso.

  Il sottosegretario Luca LOTTI, alla luce delle indicazioni emerse dal dibattito, modifica in parere favorevole la valutazione in precedenza espressa sull'emendamento Marzana 2.56.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, concorda.

  La Commissione approva l'emendamento Marzana 2.56.

  Maria MARZANA (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 2.57, che ricalca in parte la ratio della precedente proposta emendativa. Osserva inoltre come su tale specifica questione, ad esempio, la Gran Bretagna considera l'educazione alla conoscenza degli strumenti e dei contenuti mediatici quale parte integrante del curriculum del corpo docente presso gli istituiti scolastici. Alla luce di tali considerazioni, propone pertanto l'accantonamento della proposta emendativa in discussione.

  Mara CAROCCI (PD) rammenta che già nel quadro delle indicazioni nazionali relative ai profili curricolari relativi all'insegnamento presso le scuole primarie e secondarie sia prevista una specifica competenza relativa all'educazione alla lettura dei quotidiani, generalmente affidata alle cure dei professori di italiano. Ciò premesso, non ritiene pertanto necessario istituire nuove specifiche figure professionali.

  Gianluca VACCA (M5S) contesta le osservazioni testé svolte dalla deputata Carocci, dal momento che a suo avviso solo occasionalmente i docenti di italiano assolvono alle funzioni di educazione alla lettura dei quotidiani. Ribadisce quindi la necessità di prevedere specifiche professionalità a tale scopo orientate.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, auspica che la discussione del provvedimento possa attenersi al tema specifico dell'editoria.

  Maria COSCIA (PD) non considera condivisibile nel merito la proposta emendativa Marzana 2.57, poiché la questione da essa posta è stata in buona misura già affrontata dalla legge n. 107 del 2015, che ha definito le norme volte ad una piena valorizzazione dell'autonomia scolastica e della promozione del corpo docente in essa operante.

  Luigi GALLO (M5S) ritiene che l'introduzione, tra i criteri di delega di cui all'articolo 2, comma 2, della lettera m), fortemente voluta dalla maggioranza, abbia di fatto snaturato l'impianto del provvedimento in esame. Rileva peraltro il carattere sostanzialmente ultroneo della predetta disposizione, dal momento che gli accordi tra editori sono al momento già possibili.

  La Commissione respinge l'emendamento Marzana 2.57.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 2.58, lamenta il fatto che gli accordi con gli editori lasciano presagire l'erogazione di contributi ed agevolazioni economiche in favore di questi ultimi soggetti, circostanza che il gruppo del M5S intende invece fortemente impedire. A suo giudizio, eventuali facilitazioni economiche dovrebbe piuttosto andare a diretto beneficio delle istituzioni scolastiche, al fine anche di valorizzare il lavoro svolto dagli insegnanti.

  La Commissione respinge l'emendamento Marzana 2.58.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) esprime rammarico per il parere contrario in precedenza espresso sull'emendamento Giancarlo Giordano 2.59, di cui è cofirmataria, le cui finalità si pongono in linea con la necessità di abituare i ragazzi in età Pag. 46scolastica ad utilizzare anche le edizioni cartacee dei quotidiani, tanto più in considerazione del fatto che molto spesso si tratta delle produzioni di piccoli e medi editori.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.59.

  Il rappresentante del Governo e la Commissione concordano con la proposta di accantonamento dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.59, testé formulata dal relatore.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara decaduto l'emendamento Locatelli 2.117 e ricorda che l'emendamento Ascani 2.60 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Marzana 2.61 e 2.62.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.63, volto a sopprimere il criterio di delega di cui all'articolo 2, comma 2, lettera n).

  Gianluca VACCA (M5S), intervenendo sull'emendamento Brescia 2.63, di cui è cofirmatario, osserva come attraverso la disposizione di cui all'articolo 2, comma 2, lettera n), si consenta a quotidiani in difficoltà di superare l'attuale situazione di crisi a spese dei contribuenti. Citando in particolare il caso dell’Unità, ritiene si debba piuttosto evitare un simile meccanismo vizioso, in base al quale si introduce un sistema di sostentamento dell'editoria a carico delle risorse pubbliche.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, precisa che la questione sottesa all'articolo 2, comma 2, lettera n), è stata oggetto di attento dibattito in sede di Comitato ristretto. Al riguardo, desidera precisare che lo spirito della disposizione non è quello richiamato dal deputato Vacca, dal momento che eventuali beneficiari della norma, oltre che L'Unità, potrebbero essere anche altri quotidiani, quali ad esempio il Fatto Quotidiano. La reale finalità della disposizione è semmai quelle di invertire l'attuale trend in base al quale la pubblicità trova essenzialmente spazio nelle reti televisive e non nei quotidiani.

  Luigi GALLO (M5S) contesta lo spirito della disposizione in parola che, a suo giudizio, è volta ad agevolare la pubblicità, a prescindere dal mezzo – televisivo o meno – prescelto.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, osserva piuttosto come attraverso la norma in commento anche piccole attività imprenditoriali potranno avvalersi degli spazi dei quotidiani, per lo più di tiratura locale, per pubblicizzare le proprie attività.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) contesta le valutazioni del relatore, ritenendo che la disposizione in esame non potrà che favorire i grandi gruppi imprenditoriali che potranno realizzare, attraverso l'acquisizione degli spazi pubblicitari, un sostanziale controllo sulle linea editoriali dei quotidiani, soprattutto di quelli a diffusione locale.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.63.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Giancarlo Giordano 2.64, segnalando che esso intende escludere dai benefici della legge le grandi imprese editoriali. Precisa che questo aspetto è stato da lei evidenziato più volte nel corso dei lavori del Comitato ristretto.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), pur annunciando l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Giancarlo Giordano 2.64, segnala come l'intento della maggioranza sia proprio quello di favorire i grandi gruppi editoriali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Giancarlo Giordano Pag. 472.64, Brescia 2.65, Palmieri 2.66 e Brescia 2.67.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Altieri 2.68.

  La Commissione respinge l'emendamento Altieri 2.68.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Locatelli 2.118: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra il suo emendamento 2.72, che recepisce quanto suggerito da un esperto ascoltato in sede di audizioni informali.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo a favore dell'emendamento Brescia 2.72, sottolinea come l'Italia sia scesa al settantatreesimo posto nella classifica sulla libertà di informazione nel mondo, mentre, ad esempio, la Germania, è al dodicesimo posto.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.72.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, intervenendo sull'emendamento Lainati 2.75 e sui successivi di analogo tenore, ribadisce che il registro cosiddetto ROC, istituito presso l'AGCOM, può già assolvere alle funzioni demandate al registro indicato nelle predette proposte emendative.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) osserva che il registro che lui intende introdurre con il emendamento 2.75 sarebbe istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Commissione respinge l'emendamento Lainati 2.75.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 2.69.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il suo emendamento 2.70.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Altieri 2.77 e lo ritira.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Altieri 2.73: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il suo emendamento 2.74.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ritira il suo emendamento 2.76.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Martelli 2.79: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 2.80.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) illustra il suo emendamento 2.81 che ha il precipuo scopo di abolire l'ordine dei giornalisti, non esistente in diversi Paesi evoluti come la Gran Bretagna. Segnala che in passato il Presidente del Consiglio Renzi aveva affermato che avrebbe abolito il predetto ordine, per poi smentirsi.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) interviene contro l'emendamento Brescia 2.81. Segnala, in particolare, che le medesime accuse di lesione del pluralismo dell'informazione, che ora i deputati del Movimento 5 Stelle muovono nei confronti del Partito Democratico e del Governo Renzi, erano mosse, alcuni anni fa, contro l'allora Governo Berlusconi, da parte proprio di esponenti del Partito Democratico.

  Maria MARZANA (M5S) interviene a favore dell'approvazione dell'emendamento Brescia 2.81, segnalando che, mentre il Partito Democratico inserisce nel programma dei punti che poi non rispetta, il Movimento 5 Stelle, ove fosse al Governo, procederebbe sicuramente all'abolizione dell'ordine dei giornalisti.

Pag. 48

  Michele ANZALDI (PD) riconosce l'importanza della questione relativa all'ordine dei giornalisti, che non andrebbe affrontata in maniera troppo radicale. Sottolinea quindi che il Partito Democratico è impegnato in materia e ha già, in vista di una riduzione del numero dei componenti dell'ordine dei giornalisti, promosso l'approvazione, nell'ambito del decreto-legge cosiddetto «Mille proroghe», di una disposizione che prolunga la durata dei componenti in carica dell'ordine.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.81.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) interviene a favore del suo emendamento 2.83 raccomandandone l'approvazione.

  Maria MARZANA (M5S) intervenendo a favore dell'emendamento Brescia 2.83 segnala che uniformare l'età pensionabile dei giornalisti a quella dei restanti lavoratori è giustificata dal fatto che i primi non sembrano svolgere un lavoro particolarmente usurante.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Brescia 2.83.

  Manuela GHIZZONI (PD) suggerisce di valutare l'opportunità di utilizzare l'espressione: «progressivamente conforme» per le finalità dell'emendamento Brescia 2.83.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) suggerisce di inserire un termine per realizzare l'uniformità di trattamenti pensionistici tra i giornalisti e i restanti lavoratori.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Brescia 2.83.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ritira il suo emendamento 2.84.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Altieri 2.85: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) ritira l'emendamento Giancarlo Giordano 2.86.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, ritiene che, alla luce della proroga al 31 dicembre 2016 dei componenti del Consiglio dell'ordine dei giornalisti, contenuto nel decreto-legge «Mille proroghe» sei mesi siano sufficienti per adottare i decreti legislativi concernenti il Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il suo emendamento 2.87 alla luce dei chiarimenti del relatore.

  Roberto SIMONETTI (LNA) ritira il suo emendamento 2.88.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.89. Illustrando il successivo emendamento a sua prima firma 2.90, ricorda che l'opportunità di prevedere l'assunzione di giovani giornalisti al posto di quelli che usufruiscono del prepensionamento è emersa anche nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, in relazione all'emendamento Brescia 2.90 fa notare che i prepensionamenti si verificano per aziende in crisi e che in tali casi non sono di solito ipotizzabili procedure di assunzione. Passando al successivo emendamento Brescia 2.91, giudica troppo specifica la disciplina proposta. Si riserva in ogni caso di approfondire il tema proponendo l'accantonamento dell'emendamento Brescia 2.92.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) ritira gli emendamenti a sua prima firma 2.90 e 2.91.

  La Commissione accantona l'emendamento Brescia 2.92.

Pag. 49

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Martelli 2.93 si intende che abbiano rinunciato.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) invita a riconsiderare il parere contrario espresso in relazione all'emendamento a sua prima firma 2.94, con il quale si intende dare seguito all'iniziativa assunta nella scorsa legislatura a tutela delle retribuzioni dei giovani giornalisti prorogando la durata della Commissione per la definizione dell'equo compenso.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, manifestando in generale una disponibilità ad accettare i suggerimenti del collega Lainati, ritiene che nello specifico che non vi sia alcuna utilità a prorogare la durata della Commissione.

  Il sottosegretario Luca LOTTI segnala che l'organismo in questione ha esaurito il suo compito e che è ora in corso un contenzioso che non può essere risolto in tale sede. Conferma pertanto il parere contrario sull'emendamento Lainati 2.94.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ritira gli emendamenti a sua prima firma 2.94 e 2.95.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il proprio emendamento 2.96.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Pisicchio 2.97 e Martelli 2.98 si intende che abbiano rinunciato.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, illustra le ragioni del parere contrario sull'emendamento Lainati 2.99.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.99 e sottoscrive e ritira l'emendamento Altieri 2.100.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il proprio emendamento 2.101.

  Roberto SIMONETTI (LNA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.102, evidenziando l'opportunità di garantire la rappresentanza di tutte le regioni all'interno del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti tramite la previsione di un numero congruo di consiglieri.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Simonetti 2.102 e degli identici emendamenti Molea 2.103, Lainati 2.104, Altieri 2.105 e Simonetti 2.106 per poter approfondire il tema della rappresentanza all'interno del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti. Riconosce la necessità di individuare una soluzione equilibrata per la rappresentanza territoriale, sottolineando che tale criterio non deve in ogni caso essere esclusivo, essendo necessario bilanciare anche le esigenze dei professionisti e dei pubblicisti. Ricorda in proposito la presentazione del proprio emendamento 2.112 che prevede, ai soli fini dell'elettorato passivo, che i pubblicisti che debbano avere una posizione previdenziale attiva presso l'INPGI.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ringrazia il relatore per l'apertura dimostrata, manifestando apprezzamento per la proposta di accantonamento.

  Bruno MOLEA (SCpI), associandosi ai ringraziamenti al relatore, invita a tenere conto, per quanto concerne il numero dei componenti del Consiglio, che una parte di essi è assorbita dalle attività connesse alla commissione disciplinare.

  Michele ANZALDI (PD) ricorda che il tema dei requisiti di cui devono essere in possesso i giornalisti pubblicisti per far parte del Consiglio nazionale è stato posto dagli ordini regionali che hanno sottolineato l'inopportunità affidare compiti decisionali a soggetti per i quali l'attività giornalistica non costituisce una professione.

  La Commissione concorda sulla proposta di accantonamento dell'emendamento Pag. 50Simonetti 2.102 e degli identici emendamenti Molea 2.103, Lainati 2.104, Altieri 2.105 e Simonetti 2.106.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Lainati 2.107, Altieri 2.108, Molea 2.109 e Simonetti 2.110 in attesa della votazione del proprio emendamento 2.112.

  La Commissione concorda con la proposta di accantonamento.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 2.111, pur essendo conscio che tale proposta emendativa probabilmente non incontrerà il favore della Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 2.111.

  Roberto SIMONETTI (LNA) in relazione all'emendamento 2.112 del relatore invita a tenere conto della posizione di quei giornalisti pubblicisti che, lavorando presso gli uffici stampa, hanno una posizione previdenziale attiva presso enti diversi dall'INPGI.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) dichiara di condividere lo spirito dell'emendamento 2.112 del relatore, preannunciando un voto di astensione del suo gruppo.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, in relazione alle considerazioni del collega Simonetti, osserva che non deve essere la normativa ad adattarsi ad eventuali situazioni distorsive ma che deve accadere il contrario. Illustra, quindi, una riformulazione del proprio emendamento 2.112 nel senso di prevedere una garanzia per la rappresentanza territoriale e di modificare il titolo del provvedimento in analogia per quanto previsto dalla rubrica dell'articolo 2.

  La Commissione approva l'emendamento 2.112 del relatore come riformulato (vedi allegato 2).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che con l'approvazione della nuova formulazione dell'emendamento 2.112 del relatore risulta assorbito l'emendamento Malisani 2.121 che pertanto non verrà posto in votazione.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il proprio emendamento 2.113.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento degli emendamenti Pannarale 2.114, del proprio emendamento 2.115 e dell'emendamento Lainati 2.116.

  La Commissione concorda.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Bonaccorsi 2.01 è stato ritirato. Invita quindi il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 3.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3 del provvedimento, avverte che gli emendamenti Ghizzoni 3.1 e Blazina 3.3 sono stati ritirati dai presentatori. Formula quindi un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sugli emendamenti Brescia 3.2, nonché sugli emendamenti Lainati 3.5, Altieri 3.6, Pannarale 3.7, Molea 3.8 e Simonetti 3.9, osservando come tale ultimo gruppo di proposte emendative, di contenuto sostanzialmente analogo, potrebbe, in caso di eventuale approvazione, determinare nei fatti una penalizzazione del settore. Esprime, inoltre, parere contrario sull'emendamento Brescia 3.10 mentre ricorda che l'articolo aggiuntivo Simonetti 3.01 è stato ritirato.

  Il sottosegretario Luca LOTTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 3.2.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, prende atto che i presentatori ritirano, Pag. 51rispettivamente, gli emendamenti Lainati 3.5 Molea 3.8 e Simonetti 3.9; constatata l'assenza del presentatore, dichiara altresì decaduto l'emendamento Altieri 3.6.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 3.7.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.10, invita ad effettuare un supplemento di istruttoria, dal momento che la finalità della citata proposta emendativa, come richiesto peraltro dalle associazioni di settore, è essenzialmente quella di introdurre nell'ordinamento una definizione normativa di quotidiano online.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Brescia 3.10, di cui peraltro apprezza lo spirito, in vista di una sua eventuale riformulazione.

  Il rappresentante del Governo e la Commissione concordano con la proposta di accantonamento della proposta emendativa Brescia 3.10, testé formulata dal relatore.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4 del provvedimento, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 4.2 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Brescia 4.1, Rubinato 4.3, Vignali 4.4 nonché sull'articolo aggiuntivo Vignali 4.04. Ricorda, infine, che l'articolo aggiuntivo Crivellari 4.02 è stato ritirato.

  Il sottosegretario Luca LOTTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 4.2 del relatore (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA (M5S), illustrando l'emendamento a sua prima firma 4.1, ricorda che trattasi di un tema delicato e molto tecnico, peraltro già oggetto di disamina in sede di Comitato ristretto e che potrà semmai trovare accoglimento anche in un diverso provvedimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Brescia 4.1.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara decaduti gli emendamenti Rubinato 4.3 e Vignali 4.4 nonché l'articolo aggiuntivo Vignali 4.04.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 5 del provvedimento, esprime parere contrario sugli emendamenti Simonetti 5.1, 5.5 e 5.4, Brunetta 5.3 e Martelli 5.2.

  Il sottosegretario Luca LOTTI esprime parere conforme.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 5.1, 5.5 e 5.4.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ritira l'emendamento Brunetta 5.3, di cui è cofirmatario.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara decaduto l'emendamento Martelli 5.2. Dopo avere dato lettura delle proposte emendative tuttora accantonate, sospende quindi brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 17.15, è ripresa alle 18.15.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, scioglie la riserva in merito agli emendamenti precedentemente accantonati, esprimendo parere favorevole sulle seguenti proposte emendative: Pannarale 1.7 (solo relativamente alla parte dispositiva, con esclusione di quella conseguenziale); Vezzali 1.8; Pannarale 1.14 (relativamente ad un inciso che illustra); Pannarale 1.34; Brescia 1.40; Schullian 2.4 (sottoscritto dall'onorevole Blazina); Giancarlo Giordano 2.11 (limitatamente alla lettera a), nn. 10 Pag. 52e 11 e alla lettera b)), quindi si intende parere favorevole anche sull'emendamento Giancarlo Giordano 2.29, che ne resterebbe assorbito; Giancarlo Giordano 2.31; Brescia 2.35, risultando assorbito l'emendamento Brescia 2.34; Brescia 2.83 (a patto che sia riformulato come segue: al comma 4, sostituire le parole: «più uniforme» con le seguenti: «progressivamente conforme»); Brescia 2.92.
  Invita al ritiro, poi, dell'emendamento Brescia 3.10, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Pannarale 2.50 e 2.78, Simonetti 2.102 e sugli identici emendamenti Molea 2.103, Lainati 2.104, Altieri 2.105 e Simonetti 2.106.
  Propone, infine, una riformulazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.59, nel senso di sopprimere la lettera m) del comma 2 dell'articolo 2, esprimendo quindi parere favorevole su quest'ultimo emendamento, ove riformulato nel senso appena indicato.

  Il sottosegretario Luca LOTTI esprime parere conforme.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.7.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Pannarale 1.7, così come riformulato, e Vezzali 1.8 (vedi allegato 2).

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.14, ringraziando il relatore per averlo accolto nella sostanza.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, chiarisce, ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento, la portata normativa dell'emendamento Pannarale 1.14, così come riformulato, nel senso che esso – ove approvato – apporterebbe all'articolo 1, comma 2, una lettera e).

  La Commissione approva l'emendamento Pannarale 1.14, così come riformulato, nel senso testé chiarito dalla presidenza (vedi allegato 2).

  Roberto RAMPI (PD), relatore, sottolinea l'importanza della prossima approvazione dell'emendamento Pannarale 1.34, indice dell'autonomia del Parlamento.

  La Commissione approva l'emendamento Pannarale 1.34 (vedi allegato 2).

  Roberto RAMPI (PD), relatore, sottolinea l'importanza dell'emendamento Brescia 1.40, che la Commissione si accinge ad approvare.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Brescia 1.40 e Schullian 2.4 (vedi allegato 2).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, chiarisce, ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento, la portata normativa dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.11, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Giancarlo Giordano 2.11, così come riformulato (vedi allegato 2).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rammenta che l'emendamento Alfreider 2.23 è stato ritirato. Avverte altresì che l'emendamento Giancarlo Giordano 2.29 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 2.11 e che pertanto non verrà posto in votazione.

  La Commissione approva l'emendamento Giancarlo Giordano 2.31. (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.35.

  La Commissione approva l'emendamento Brescia 2.34 (vedi allegato 2).

Pag. 53

  Roberto RAMPI (PD), relatore, motiva il parere contrario all'emendamento Brescia 2.42 in ragione del riferimento ad una percentuale di copie distribuite.

  Il sottosegretario Luca LOTTI si associa alle considerazioni del relatore, ricordando che fra le copie distribuite rientrano anche quelle regalate.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.42.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 2.50, giudicando un punto qualificante il supporto ad una rete efficiente di distribuzione dei prodotti editoriali. Invita in ogni caso ad una riflessione anche in sede di esame in Assemblea.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in esame già compie passi importanti nella direzione indicata dalla collega Pannarale e segnala che la formulazione da lei proposta non tiene pienamente conto di quanto accade al livello regionale. Accetta in ogni caso l'invito ad approfondire ulteriormente il tema in una fase successiva.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 2.50.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Vignali 2.52 s'intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 2.53 del relatore e Baruffi 2.54 (vedi allegato 2).

  Manuela GHIZZONI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Baruffi 2.55.

  La Commissione approva l'emendamento Giancarlo Giordano 2.59 come riformulato (vedi allegato 2) e, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Pannarale 2.78. ed approva l'emendamento Brescia 2.83, come riformulato e l'emendamento Brescia 2.92. (vedi allegato 2).

  Roberto SIMONETTI (LNA) ritira gli emendamenti a sua prima firma 2.102 e 2.106.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira il suo emendamento 2.103.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.104.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, costatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Altieri 2.105 s'intende che vi abbia rinunciato.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.114.

  La Commissione approva l'emendamento 2.115 del relatore (vedi allegato 2).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che con l'approvazione dell'emendamento del relatore 2.115 risulta precluso l'emendamento Lainati 2.116 e che pertanto non sarà posto in votazione.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.10.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ringrazia tutti i colleghi per il lavoro svolto e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.55.

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