CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 febbraio 2016
588.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 18 FEBBRAIO 2016

Pag. 104

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 9 febbraio 2016.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.
C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9 alle 11 e dalle 12 alle 12.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 febbraio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 12.30.

Disciplina delle professioni di educatore e di pedagogista.
C. 2656 Iori e C. 3247 Binetti.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 novembre 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
   Ricorda che il Comitato ristretto che si è concluso la settimana scorsa ha elaborato Pag. 105un testo unificato, con il nuovo titolo «Disciplina delle professioni di educatore professionale, educatore professionale sanitario e pedagogista», che è in distribuzione (vedi allegato 1). Propone, quindi, che la Commissione lo adotti come testo base per il prosieguo dell'esame in sede referente. Propone, altresì, di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a questo testo a martedì 23 febbraio 2016, alle ore 13.

  La Commissione concorda.

  La seduta termina alle 12.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 9 febbraio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 12.35.

Programma di lavoro della Commissione per il 2016 – È il momento di andare oltre l'ordinaria amministrazione (COM(2015)610 final).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2016 – 30 giugno 2017) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze neerlandese, slovacca e maltese (15258/15).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016.
(Doc. LXXXVII-bis, n. 4).

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Luigi DALLAI (PD), relatore, ricorda che la Commissione cultura è chiamata ad esaminare, per le parti di competenza, i documenti programmatici costituiti dal Programma di lavoro della Commissione europea per l'anno in corso, dalla Relazione predisposta dal Governo italiano in relazione alla partecipazione del nostro Paese all'Unione europea per il medesimo anno e dal Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dal trio dei Paesi che ne deterranno la presidenza (1o gennaio 2016 – 31 giugno 2017).
  Osserva che, come ha sottolineato la Commissione di merito, l'esame di tali atti rappresenta un'occasione preziosa di intervento del Parlamento nella definizione delle strategie politiche dell'Unione europea e nelle priorità del nostro Paese al riguardo. I tre documenti in esame illustrano, infatti, le iniziative e misure che dovrebbero essere al centro dell'azione dell'Unione europea nell'anno in corso, colte secondo le diverse prospettive offerte rispettivamente dalla Commissione europea, dal Governo italiano e dal trio di presidenze del Consiglio (in questo caso olandese, slovacca e maltese). Quanto al Programma di lavoro della Commissione per il 2016, che consta di una Comunicazione e di 6 allegati, si può rilevare, in primis, come esso si ponga in continuità con gli orientamenti politici espressi nell'anno precedente, ribadendo l'impegno a favore delle dieci priorità indicate negli orientamenti politici presentati dal Presidente Juncker sin dal luglio 2014 e coincidenti con le grandi sfide cui l'Unione è chiamata a rispondere nel nuovo ordine mondiale che va emergendo. Le iniziative che figurano nel Programma del Consiglio sono in larga misura coincidenti con quelle della Commissione, a cominciare dall'obiettivo primario della crescita economica e occupazionale, da perseguire in tutti i settori di intervento con il massimo sforzo.
  Venendo alla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2016, ricorda che essa è predisposta ai sensi dell'articolo 13 della Pag. 106legge n. 234 del 2012, che prevede che il Governo espliciti, entro il 31 dicembre di ogni anno, obiettivi, priorità e orientamenti che intende perseguire a livello europeo nell'anno successivo. A questa fa seguito una relazione consuntiva, da presentare entro il 28 febbraio, delle attività effettivamente svolte dal Governo a livello europeo nell'anno precedente. La Relazione programmatica per il 2016, strutturata in cinque parti, è stata trasmessa dal Governo alle Camere il 23 dicembre 2015 e viene esaminata congiuntamente con gli strumenti di programmazione politica e legislativa dell'Unione europea.
  Alla luce dell'ampiezza e complessità dei documenti in esame, ai quali rinvia per ogni approfondimento, si sofferma in particolare sulle competenze della Commissione cultura, che riguardano – per quanto attiene al Programma della Commissione – profili inerenti alle priorità, che si accinge ad evidenziare puntualmente.
  Rileva quindi che nella Relazione del Governo le parti di diretto interesse sono contenute nei paragrafi 1.2.3 (proprietà intellettuale) e 5.1 (ricerca e sviluppo tecnologico), nonché nei capitoli 6 (agenda digitale), 15 (istruzione, gioventù e sport) e 16 (cultura e turismo).
  Rispetto alla prima priorità del Programma della Commissione, mirante a promuovere gli investimenti nel capitale umano anche oltre l'orizzonte temporale del 2020, evidenzia che prosegue anche nell'anno in corso l'attuazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), cosiddetto «Piano Juncker» istituito nel 2015, che si configura come un fondo fiduciario dedicato in seno alla BEI, volto a mobilitare 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nel triennio 2015-2017: quanto ai progetti finanziabili, tale fondo si concentrerà, tra l'altro, sui settori della ricerca, sviluppo e innovazione, e dell'istruzione e formazione, nonché sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Al riguardo, la Relazione programmatica dell'Italia enuclea, tra le priorità del Governo, l'agenda digitale, gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione con il settore industriale privato, evidenziando altresì che l'attivazione delle risorse del FEIS presuppone l'affinamento delle capacità di elaborare progetti credibili, rafforzando le competenze tecniche delle amministrazioni competenti. Sottolinea, in proposito, che si tratta di un profilo specialmente critico per il nostro Paese, che ha già sperimentato gravi carenze nell'utilizzo dei fondi strutturali reali.
  Aggiunge che rispetto alla seconda priorità, riguardante la strategia per il mercato unico digitale connesso, la Commissione ha presentato entro dicembre 2015 una comunicazione per un quadro più moderno e più europeo sui diritti d'autore, che tenga conto della rivoluzione digitale (COM(2015)626), cui ha fatto seguito la proposta di regolamento che garantisce la portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno (COM(2015)627). Ha inoltre annunciato che intende sottoporre a revisione la direttiva sui servizi di media audiovisivi (2010/13/UE), che fa parte – a sua volta – del più ampio obiettivo di giungere, entro la fine dell'anno, alla riforma della protezione dei dati e della sicurezza delle reti e dell'informazione. Per quanto riguarda la riforma del diritto d'autore, la Relazione del Governo italiano evidenzia che essa deve garantire adeguata remunerazione a tutti gli operatori dell'industria culturale, con un riequilibrio tra titolari dei diritti e intermediari. Sulla portabilità dei contenuti tutelati da copyright, la relazione concorda con le iniziative che la Commissione intende adottare mediante un apposito regolamento, individuando accordi di licenza per l'utilizzo di cross-border, eccezioni che tengano conto dell'ambiente digitale (istruzione, ricerca e accesso alla conoscenza), nonché misure legate al funzionamento delle piattaforme digitali e al regime di esonero di responsabilità degli operatori. Sul fronte del contrasto al fenomeno della pirateria digitale, il Governo continuerà a seguire la fase finale della proposta di direttiva concernente le misure per assicurare un elevato livello comune per la sicurezza delle Pag. 107reti e delle informazioni tra gli Stati membri, che presumibilmente sarà adottata nella prima metà del 2016. Sul tema dell'Agenda digitale europea, il Governo ricorda di aver presentato nel novembre 2014 la «Strategia per la crescita digitale 2014-2020», che identifica le azioni prioritarie per il conseguimento degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana e il recupero del ritardo del nostro Paese rispetto allo scoreboard di quella europea (l'Italia figura, infatti, in base ai dati forniti dalla Commissione europea nel gruppo dei law performers, ponendosi al venticinquesimo posto tra i 28 Stati membri).
  Rileva poi che, rispetto alla quarta priorità, relativa alla strategia per il mercato unico, la Commissione ha adottato, il 28 ottobre scorso, la Comunicazione «Migliorare il mercato unico: maggiori opportunità per i cittadini e per le imprese» (COM(2015)550), nella quale ha individuato le azioni da adottare entro il 2017, anche mediante il follow-up di tale strategia, da tradurre in iniziative sia legislative sia non legislative, di cui all'Allegato I. Quest'ultimo fa riferimento anche al riesame del quadro per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale: dai dati della Commissione europea risulta che i settori ad alta intensità di proprietà intellettuale rappresentano il 39 per cento del PIL e il 35 per cento degli occupati nell'Unione europea. Per quanto riguarda le piccole-medie imprese (PMI), da un recente studio dell'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (OHIM), è emerso che soltanto il 9 per cento delle PMI nell'Unione europea è proprietaria di diritti di proprietà intellettuale, ma in media le PMI che dispongono di tali diritti producono il 32 per cento in più di utili per addetto rispetto a quelle che non ne possiedono. Si ricorda, inoltre, l'impegno della Commissione europea a migliorare l'accesso a determinati beni e servizi per le persone con disabilità (COM(2015)615). Nel Programma delle tre Presidenze questa proposta è, peraltro, individuata come prioritaria.
  Osserva inoltre che, a prescindere dalle dieci aree di speciale attenzione individuate dalla Commissione, la Relazione programmatica italiana enumera le ulteriori attività e priorità che il Governo si impegna a promuovere per l'anno 2016.
  Rileva altresì che, nei campi dell'istruzione, gioventù e sport, il Governo promuove, per l'anno 2016, priorità e obiettivi finalizzati all'investimento nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente; al miglioramento della qualità, efficacia ed efficienza del sistema scolastico nazionale; alla promozione dell'inclusione sociale dei giovani; allo sviluppo del programma «Erasmus + «(2014-2020), volto a sostenere nei prossimi anni anche le azioni relative al settore «sport». In materia di politiche sportive in ambito scolastico, sarà data attuazione a iniziative coerenti con il Progetto «Sport di Classe» rivolto agli alunni, insegnanti e dirigenti scolastici delle scuole primarie; ad azioni di sostegno alla diffusione di progetti promossi dalle Federazioni Sportive per attività motorie propedeutiche alle discipline sportive; alla realizzazione dei Campionati studenteschi riservati agli studenti delle istituzioni scolastiche statali e paritarie secondarie di primo e di secondo grado. Quanto al tema della «integrità nello sport», il Governo intende continuare ad impegnarsi attraverso: la preparazione, l'organizzazione, e il lascito dei grandi eventi sportivi; la prevenzione del doping e delle partite truccate.
  Evidenzia poi che, nel campo della cultura, gli obiettivi prefissati mirano a favorire un approccio integrato al patrimonio culturale, attraverso un maggiore coordinamento delle politiche dell'Unione europea e nazionali, e a rafforzare l'integrazione tra turismo, cultura, tutela e valorizzazione. In tali ambiti, il Governo contribuirà alla realizzazione del Piano di lavoro 2015-2018 dell'Agenda europea per la cultura, approvato nel corso del Consiglio dei ministri Cultura a presidenza italiana (25 novembre 2014), che delinea le priorità per la cooperazione europea in materia culturale. L'azione del Governo si ispira al principio guida dell'approccio integrato al patrimonio culturale, ponendo in essere meccanismi di governance partecipativa tra i diversi attori del contesto Pag. 108comunitario e strumenti di intervento e favorendo forme di partenariato con il settore privato. L'Italia s'impegnerà, tra l'altro, a valorizzare il patrimonio culturale quale elemento fondamentale dei valori identitari dei popoli e a dare impulso al ruolo della cultura per la prevenzione dei conflitti, la costruzione della pace e la riconciliazione post-conflitto. In tale ottica, il Governo sosterrà nell'ambito del Consiglio dei Ministri della Cultura la proposta, già avanzata in sede ONU, di costituire presso l'UNESCO un meccanismo di coordinamento degli interventi di urgenza nelle aree di crisi includendo la componente culturale nelle missioni di pace. In conclusione, ritiene che la Commissione possa già esprimere nella seduta odierna parere favorevole sui provvedimenti in esame.

  Gianluca VACCA (M5S) chiede di rinviare il voto ad una prossima seduta.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, accedendo alla richiesta del collega Vacca, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 febbraio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 12.50.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.
C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 gennaio 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che, in assenza di avvisi contrari, la convocazione della giornata odierna è stata modificata nel senso di anticipata la seduta in sede referente sui progetti di legge C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale. Ciò in quanto è da poco terminato il Comitato ristretto (vedi allegato 2). Propone quindi una sospensione della seduta per permettere a tutti i componenti della Commissione di prenderne visione.

  La Commissione concorda.

  La seduta, sospesa alle 12.55, è ripresa alle 13.30.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, propone che la Commissione adotti il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto quale testo base per il prosieguo dell'esame in sede referente. Propone, altresì, di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a questo testo a giovedì 11 febbraio 2016 alle ore 18.

  Gianluca VACCA (M5S), come ha già chiesto per iscritto, domanda che il termine sia posticipato a martedì 16 febbraio 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, pensa che sia troppo tardi.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), pur dando atto al Comitato ristretto di aver fatto taluni passi avanti nella stesura del nuovo testo, crede che maggiori sforzi debbano ancora essere profusi. Non si opporrà all'adozione del testo base proposto ma si riserva di presentare emendamenti, il termine per i quali si augura non sia anteriore a venerdì 12 febbraio.

  Maria COSCIA (PD) si dichiara disponibile ad accogliere il suggerimento della collega Pannarale.

  Gianluca VACCA (M5S) insiste nella sua richiesta di concedere ai gruppi un consistente termine per poter presentare proposte emendative.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 10 della giornata di venerdì 12 febbraio.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) pur riconoscendo che taluni miglioramenti sono stati apportati al testo, tiene a chiarire che il suo gruppo è comunque contrario al provvedimento.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, ringrazia tutti i gruppi per il contributo fornito e si dichiara favorevole all'adozione del testo base.

  La Commissione delibera di adottare il nuovo testo, elaborato dal Comitato ristretto, quale testo base per il prosieguo dell'esame in sede referente, e prende atto della decisione della Presidente sul termine per la presentazione degli emendamenti.

  La seduta termina alle 13.50.

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