CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 gennaio 2016
581.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 91

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 13.50.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica che è entrata a far parte della Commissione la deputata Teresa Bellanova che sarà sostituita dalla deputata Cinzia Maria Fontana alla quale rivolge, a nome della Commissione, un cordiale augurio di buon lavoro.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012.
C. 3460 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi del 21 gennaio scorso, il parere di competenza sarà espresso nella seduta di domani 28 gennaio 2016. Dà quindi la parola al relatore per il suo intervento introduttivo.

  Giuseppe ZAPPULLA (PD), relatore, rileva preliminarmente che l'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra l'Unione europea e il Vietnam, volto l'instaurazione di una partnership strategica, è il terzo ad essere concluso dall'Unione europea con un Paese dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN), dopo quelli con Indonesia e Filippine. Esso, a oggi ratificato dal Vietnam e da tutti gli Stati membri dell'Unione Pag. 92europea, ad eccezione dell'Italia, della Francia e della Grecia e della stessa Unione europea, integra il quadro giuridico di riferimento della cooperazione bilaterale, costituito dall'Accordo tra CEE e ASEAN, esteso al Vietnam nel 1999, e dall'Accordo tra Comunità europea e Vietnam del 1995. L'Accordo mira ad avviare la cooperazione in settori quali la lotta al terrorismo, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani e a sviluppare un partenariato di ampia portata strategica. Esso, inoltre, dovrebbe contribuire a rafforzare le relazioni dell'Unione europea con i Paesi del sud-est asiatico, dando nuovo slancio ai processi negoziali in corso con gli altri membri dell'ASEAN, quali la Thailandia, la Malaysia e il Brunei. Segnala che l'Accordo reca impegni di natura politica, consueti nei trattati stipulati dall'Unione europea in materia di diritti umani, corte penale internazionale, armi di distruzione di massa, armi leggere e di piccolo calibro e lotta antiterrorismo nonché per l'attuazione delle politiche dell'Unione europea in materia tributaria e di migrazioni. L'Accordo interviene, inoltre, in settori quali sanità, ambiente, cambiamenti climatici, energia, istruzione, cultura, lavoro, occupazione, affari sociali, scienza, tecnologia e trasporti. Tra i settori di cooperazione vengono richiamati anche la cooperazione giudiziaria, il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, la lotta alla criminalità organizzata ed alla corruzione.
  Quanto alla struttura, segnala che l'Accordo si compone di 65 articoli divisi in otto Titoli. In particolare, fa presente che il Titolo I individua la natura dell'Accordo e l'ambito della sua applicazione, indicando i principi generali dell'Accordo e i principi della cooperazione, nonché disciplinando la cooperazione tra le Parti nell'ambito delle organizzazioni regionali e internazionali, nonché la cooperazione bilaterale.
  Rileva, poi, che il Titolo II reca le disposizioni in materia di cooperazione allo sviluppo, i cui principi generali sono dettati dall'articolo 5. Le finalità delle cooperazione bilaterale sono stabilite dal successivo articolo 6 che, in particolare, le individua nell'eliminazione della povertà; nello sviluppo sostenibile; nell'integrazione del Vietnam nell'economia mondiale; nella crescita economica sostenibile; nella promozione dello sviluppo umano e sociale; nelle riforme e nello sviluppo istituzionali; nel rispetto dell'ambiente e delle buone pratiche di conservazione ambientale, prevenendo le conseguenze dei cambiamenti climatici. Il successivo articolo 7, infine, disciplina le forme di cooperazione.
  Fa presente che il Titolo III, composto degli articoli da 8 a 11, riguarda le questioni relative alla pace e alla sicurezza, mentre il Titolo IV, composto degli articoli da 12 a 22, riguarda gli scambi e gli investimenti.
  Segnala poi che il Titolo V, composto degli articoli da 23 a 26, reca gli impegni delle Parti in materia di cooperazione nel settore della giustizia, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, alla lotta agli stupefacenti e alla protezione dei dati personali.
  Passa, quindi, al Titolo VI, composto degli articoli da 27 a 49, che interviene in materia di sviluppo socioeconomico. In particolare, l'articolo 27 reca gli impegni delle Parti sul tema della cooperazione in materia di migrazione, allo scopo di favorire le opportunità di migrazione legale e di elaborare un'efficace politica di prevenzione dell'immigrazione clandestina, del traffico dei migranti e della tratta di esseri umani. Con l'articolo 28, le Parti si impegnano a promuovere la cooperazione in materia di istruzione e formazione, favorendo, tra l'altro, lo scambio di informazioni, know-how, studenti, esperti e risorse tecniche. Di particolare interesse per la Commissione, risulta in tale ambito la previsione di avviare un dialogo tra le Parti sulle questioni riguardanti la modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore e dei sistemi di formazione tecnica e professionale, con eventuali misure di assistenza tecnica volte, tra l'altro, a migliorare il quadro delle qualifiche e la garanzia di qualità. L'articolo 33 riguarda gli Pag. 93impegni delle parti in materia di parità di genere, con particolare attenzione ai diritti delle donne e alla emancipazione femminile, al fine di garantire la partecipazione di entrambi i sessi in condizione di parità a tutti gli aspetti della vita economica, culturale, politica e sociale. Nel segnalare che l'articolo 35 prevede una specifica assistenza tecnica ai fini della cooperazione alla tutela dei diritti umani, rileva che, con l'articolo 36, le Parti convengono di cooperare al fine di ristrutturare e migliorare l'efficacia delle rispettive pubbliche amministrazioni. Gli articoli 38 e 39 recano gli impegni delle Parti in materia, rispettivamente, di promozione della cooperazione culturale e di cooperazione scientifica e tecnologica. A questo ultimo riguardo, si prevedono, tra l'altro, l'incentivazione della formazione scientifica e tecnologica delle risorse umane e la formazione e lo scambio di scienziati e giovani ricercatori nel quadro di programmi di mobilità e di scambio internazionali. L'articolo 40 riguarda la cooperazione in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), prevedendo, tra l'altro, il potenziamento della capacità in materia di TIC, anche per quanto riguarda lo sviluppo delle risorse umane. Di particolare interesse per la Commissione è l'articolo 50, in materia di lavoro, occupazione e affari sociali, intesi quali elementi chiave dello sviluppo sostenibile e della riduzione della povertà. Rileva che le Parti convengono di intensificare la cooperazione anche con riferimento alla coesione regionale e sociale, alla salute e sicurezza sul posto di lavoro, alla uguaglianza di genere, allo sviluppo continuo delle competenze, allo sviluppo delle risorse umane, alla migrazione internazionale, al lavoro dignitoso nonché alla sicurezza sociale. L'Accordo evidenzia che l'impegno delle Parti a sostegno dei processi di globalizzazione e di promozione di un'occupazione piena e produttiva, nonché di un lavoro dignitoso è in linea con la risoluzione 60/1 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ed alla dichiarazione ministeriale del Consiglio economico e sociale dell'ONU del luglio 2006 e dovrà tenere conto delle differenze esistenti e della natura diversa dei rispettivi sistemi socioeconomici. Particolare rilievo assume l'impegno al rispetto delle norme in materia di lavoro internazionalmente riconosciute definite dalle convenzioni dell'OIL. Inoltre, le Parti si impegnano a garantire che i cittadini dell'altra Parte contraente, che svolgono regolarmente un'attività lavorativa nel territorio del Paese ospitante, non siano discriminati per quanto riguarda, tra l'altro, le condizioni di lavoro, la remunerazione e il licenziamento.
  Segnala inoltre che il Titolo VII riguarda il quadro istituzionale, incentrato sul Comitato misto, istituito dall'articolo 52, con il compito, tra l'altro, di garantire il buon funzionamento e la corretta attuazione dell'Accordo, di risolvere le controversie connesse alla sua applicazione o alla sua interpretazione, nonché di monitorare lo sviluppo delle relazioni bilaterali. Il Titolo VIII, composto dagli articoli da 53 a 65, reca le disposizioni finali dell'Accordo.
  Fa presente, infine, che il disegno di legge di ratifica si compone di quattro articoli: gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 reca le disposizioni concernenti la copertura finanziaria del provvedimento e l'articolo 4 dispone in materia di entrata in vigore della legge di ratifica.
  Conclusivamente, ritiene che sussistano le condizioni per esprimere un orientamento favorevole sul provvedimento, tenuto conto del fatto che l'Accordo, per quanto di specifica competenza della Commissione, intende garantire che il rafforzamento della cooperazione tra l'Unione europea e il Vietnam sul piano economico si realizzi in un contesto che assicuri adeguate a tutele ai lavoratori e alle lavoratrici. Si riserva, in ogni caso, di valutare eventuali osservazioni che dovessero emergere dal dibattito.

  Davide BARUFFI (PD) si associa alle considerazioni del relatore, segnalando l'esigenza che ai lavoratori siano assicurate adeguate condizioni di tutela, sulla base delle principali convenzioni internazionali in materia di lavoro.

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  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta convocata per domani, giovedì 28 gennaio 2016.

  La seduta termina alle 14.05.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 27 gennaio 2016.

Disposizioni in materia di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare.
C. 857 Damiano, C. 115 Gebhard, C. 388 Murer, C. 530 Gnecchi, C. 728 Gnecchi, C. 1503 Di Salvo, C. 1879 Cirielli, C. 1881 Gnecchi, C. 2046 Fedriga, C. 2430 Fauttilli, C. 2605 Sberna, C. 2918 Melilla, C. 2945 Damiano, C. 2955 Prataviera, C. 3077 Airaudo, C. 3114 Ciprini, C. 3144 Pizzolante, C. 3153 Dell'Aringa, C. 3290 Polverini e petizione n. 578.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.10 alle 16.