CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 gennaio 2016
580.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 210/2015: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3513 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 gennaio 2016.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che sostituirà il relatore, deputata Bonomo, impossibilitata a prendere parte ai lavori della seduta odierna. Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole con una osservazione, che illustra (vedi allegato 1).

  Elio VITO (FI-PdL), preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere, ritenendo che prorogare la durata degli attuali organi della rappresentanza militare sia necessario, per consentire al Parlamento di portare avanti la riforma della materia e di assicurare ai militari i diritti che spettano loro.
  A questo riguardo, segnala che un componente del Co.ce.r. risulta essere stato fatto oggetto di un procedimento disciplinare per aver denunciato che nella primavera scorsa molti dei militari dislocati in tutta fretta a Milano per la sicurezza di Expo 2015 erano stati sistemati in tendopoli Pag. 39allestite nei cortili delle caserme, in condizioni di disagio che si sono poi aggravate per il maltempo e la pioggia. Ricorda che la questione fu oggetto di una sua interrogazione e che successivamente una delegazione della Commissione, da lui guidata, ha anche svolto una missione a Milano per verificare, tra l'altro, le condizioni di alloggiamento dei militari. Rende quindi noto di aver presentato venerdì scorso un'interrogazione (n. 5-07495) sul procedimento disciplinare cui ha accennato. Nel chiedere la sollecita calendarizzazione della sua interrogazione, se possibile già nella corrente settimana, rileva che, se confermato, il procedimento disciplinare costituirebbe una mancanza di garbo istituzionale nei confronti della Commissione, considerato che questa si è apertamente interessata del trattamento ricevuto dai militari impiegati a Milano.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, rinvia la questione della calendarizzazione dell'interrogazione all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che si riunirà domani.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P), dopo aver ricordato che il decreto-legge in esame proroga, tra l'altro, la data di entrata in vigore della nuova disciplina di cui al decreto del Ministro della difesa 11 maggio 2015, n. 82, che ha istituito presso il Ministero della difesa l'albo delle imprese specializzate nella bonifica da ordigni esplosivi inesplosi, preannuncia l'intenzione di presentare un ordine del giorno in Assemblea per chiedere al Governo di valutare uno specifico profilo che si riserva di chiarire in quella sede.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI assicura la piena disponibilità del Governo a valutare l'eventuale accoglimento di ordini del giorno, ferma restando la necessità di conoscerne il tenore e di svolgere i necessari approfondimenti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012.
C. 3460 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, in sostituzione del relatore, deputato Causin, impossibilitato a partecipare ai lavori odierni della Commissione, introduce l'esame, riferendo che il disegno di legge C. 3460, approvato dal Senato lo scorso 26 novembre 2015, reca l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione (PCA – Partnership and Cooperation Agreement) tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra parte.
  Osserva, quindi, che l'Accordo quadro in esame – ad oggi ratificato dal Vietnam e da tutti gli Stati membri della UE, ad eccezione dell'Italia, della Francia e della Grecia – è destinato non solo a integrare il quadro giuridico di riferimento della cooperazione bilaterale attualmente vigente, ma prevede, altresì, una parte politica comprensiva di impegni vincolanti in materia di tutela dei diritti umani. Infatti, come ricordato anche nella relazione governativa che accompagna il provvedimento, proprio la persistente indisponibilità del Vietnam ad assumere impegni in tema di diritti umani ha significativamente rallentato le trattative per la stipula dell'Accordo.
  Ciò premesso, segnala che l'obiettivo generale che l'Accordo intende perseguire è quello di colmare la mancanza di una disciplina organica in alcuni settori importanti della cooperazione settoriale, soprattutto al fine di rendere possibile un rafforzamento degli scambi e degli investimenti reciproci, tenendo conto del diverso Pag. 40grado di sviluppo tra le Parti, ma anche dei cambiamenti significativi avvenuti nello scenario internazionale. Pertanto, l'Accordo mira all'intensificazione del dialogo politico e della cooperazione settoriale, nonché all'ampliamento degli scambi e degli investimenti.
  Evidenzia, inoltre, che le aree di cooperazione prioritaria riguarderanno i profili della giustizia, delle migrazioni, della lotta al narcotraffico e alla criminalità organizzata, nonché alla corruzione, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Particolare attenzione sul piano socioeconomico viene poi posta allo sviluppo sostenibile, nonché alla salute, agli affari sociali, all'agricoltura – in connessione con le problematiche poste dai cambiamenti climatici – all'istruzione e alla cultura.
  Quanto alla struttura dell'Accordo, che si compone di 65 articoli organizzati in otto Titoli, fa presente che il titolo I (articoli 1-4) riguarda la natura e l'ambito di applicazione dell'Accordo.
  In particolare, l'articolo 1 enumera una serie di valori fondamentali che le Parti riconoscono e si impegnano a rispettare, tra i quali vengono in evidenza la salvaguardia dei diritti umani fondamentali e gli obiettivi internazionali di sviluppo, nonché i valori sanciti nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione di Parigi del 2005 sull'efficacia degli aiuti allo sviluppo. Le finalità e gli ambiti della cooperazione vengono individuati dall'articolo 2, mentre gli articoli 3 e 4 riguardano la cooperazione tra le Parti nell'ambito delle organizzazioni regionali e internazionali e la cooperazione bilaterale.
  Il titolo II (articoli 5-7) disciplina la cooperazione allo sviluppo, che deve essere mirata all'eliminazione della povertà e alla crescita economica sostenibile, nonché all'integrazione del Vietnam nell'economia mondiale, compatibilmente con i programmi di sviluppo socioeconomico di quel Paese.
  Il titolo III (articoli 8-11) è dedicato alle questioni della pace e della sicurezza: in particolare, l'articolo 8 impegna le Parti a cooperare nella lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, mentre con l'articolo 9 le Parti si impegnano a contrastare i traffici di armi leggere. L'articolo 10 dispone in materia di cooperazione nella lotta al terrorismo, da svolgere conformemente alle convenzioni internazionali applicabili, compresi gli strumenti sui diritti umani e il diritto umanitario internazionale. La collaborazione nella lotta al terrorismo avverrà, in attuazione delle pertinenti risoluzioni ONU, attraverso scambio di informazioni, esperienze e attività comuni di controllo delle frontiere e di formazione. L'articolo 11, infine, concerne la cooperazione giudiziaria.
  Il titolo IV (articoli 12-22) riguarda la cooperazione in materia di commercio e investimenti, e prevede che le Parti s'impegnino a informarsi vicendevolmente sull'evoluzione delle politiche collegate al commercio e che la cooperazione in ambito commerciale venga ulteriormente disciplinata dall'Accordo di libero scambio UE-Vietnam in corso di negoziazione.
  Il titolo V (articoli 23-26) concerne i diversi risvolti della cooperazione giudiziaria, a partire dalla lotta alla criminalità organizzata, anche di carattere finanziario, e alla corruzione, nella quale si darà luogo all'applicazione dei pertinenti strumenti delle Nazioni Unite.
  Il titolo VI (articoli 27-51) riguarda i numerosi settori di mutuo interesse nei quali si intende intensificare il dialogo e la cooperazione, tra i quali segnala quello delle migrazioni (articolo 27), che mira a riportare le migrazioni nel quadro della legalità e a prevenire l'immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani, nel quadro della Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951, specialmente alla luce dei principi del non respingimento e del ritorno volontario.
  Il titolo VII (articolo 52) reca il quadro istituzionale, ai sensi del quale le Parti convengono di istituire un Comitato misto composto da rappresentanti al livello più alto possibile, che avrà il compito di garantire la corretta attuazione dell'Accordo, di definire le priorità d'azione da perseguire, di risolvere le eventuali controversie connesse all'applicazione o all'interpretazione del PCA. Pag. 41
  Infine, il titolo VIII (articoli 53-65) reca le disposizioni finali. Nello specifico è prevista la possibilità che le Parti concordino di modificare, rivedere ed ampliare l'Accordo al fine di intensificare la cooperazione, anche mediante accordi o protocolli su settori o attività specifici (articolo 54). Sottolinea, quindi, che secondo quanto previsto dall'articolo 62, nessuna disposizione dell'Accordo in esame potrà essere interpretata quale obbligo di una delle Parti di fornire informazioni la cui diffusione sia considerata contraria ai propri interessi di sicurezza.
  In conclusione, dopo aver ricordato la rilevanza dell'Accordo sotto il profilo commerciale, in considerazione delle consuete e condivisibili disposizioni che riguardano le materie di competenza della Commissione difesa, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 14.20.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Indagine conoscitiva sulla sicurezza e la difesa nello spazio cibernetico.
(Deliberazione).

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto di disporre un'indagine conoscitiva sulla sicurezza e la difesa nello spazio cibernetico.
  Essendo stata raggiunta l'intesa con la Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone di deliberare l'indagine conoscitiva, che si svolgerà sulla base del programma allegato (vedi allegato 3).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera lo svolgimento dell'indagine conoscitiva.

  La seduta termina alle 14.25.

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