CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 gennaio 2016
571.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 114

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 gennaio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA.
C. 3481-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione – Parere su emendamenti).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'11 gennaio 2016.

  Edoardo FANUCCI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo si era riservato di fornire chiarimenti in ordine alle questioni evidenziate dal relatore.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, in risposta ai quesiti posti dal relatore, Pag. 115evidenzia preliminarmente che sulla contabilità speciale 5866, di cui è titolare il Dipartimento del tesoro, risultano giacenti risorse di gran lunga superiori a quelle occorrenti a norma del provvedimento in esame e ne assicura pertanto la disponibilità. Con riguardo poi alle entrate rinvenienti dalla cosiddetta voluntary disclosure, nel sottolineare che la relativa disposizione è assistita da apposita clausola di salvaguardia, ribadisce la previsione di un ulteriore gettito per l'anno 2016, pari a 100 milioni di euro, derivante dalla proroga dei termini relativi alle procedure di collaborazione volontaria.

  Alberto LOSACCO (PD) relatore, preso atto dei chiarimenti testé forniti dal rappresentante del Governo, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 3481-A Governo, di conversione del decreto-legge n. 191 del 2015, recante Disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
   considerato che:
    al fine di escludere effetti finanziari negativi in termini di fabbisogno per il bilancio dello Stato, derivanti dall'erogazione dei finanziamenti al gruppo ILVA, di cui all'articolo 1, comma 6-bis, appare necessario prevedere, al medesimo comma, che il rimborso dei predetti finanziamenti debba avvenire entro il medesimo esercizio finanziario in cui ha avuto luogo la relativa erogazione, ovvero in altro esercizio qualora si provveda in tal senso, con apposita disposizione legislativa.;
    appare necessario provvedere, conseguentemente, alla soppressione del comma 6-octies dell'articolo 1, considerato il venir meno degli interessi passivi derivante dalla neutralizzazione degli effetti negativi in termini di fabbisogno che si verifica a seguito dell'introduzione del citato termine per il rimborso dei predetti prestiti;
    risulta necessario prevedere, all'articolo 1, comma 6-septies, anziché l'integrale abrogazione del comma 837 dell'articolo 1 della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016), la parziale soppressione dello stesso, in modo tale da mantenere la vigenza della parte di esso relativa all'incremento della dotazione del Fondo per la copertura delle garanzie dello Stato concesse sui finanziamenti stipulati dall'organo commissariale di ILVA, posto che in assenza di essa verrebbe meno anche la base giuridica da cui originano le risorse di cui si prevede il versamento all'entrata del bilancio dello Stato, ai sensi del comma 6-ter dell'articolo 1;
    appare necessario precisare, nell'ambito del medesimo comma 837 dell'articolo 1 della legge di stabilità 2016 – così come risulta a seguito della sua parziale soppressione, nei termini in precedenza indicati – che l'incremento della dotazione del citato Fondo, nella misura pari a 400 milioni di euro, è da riferire alla sola annualità 2015, ciò al fine di assicurare un miglior coordinamento formale con quanto previsto dall'articolo 1, comma 6-sexies, che incrementa la predetta dotazione anche per l'anno 2016;
    all'articolo 1, comma 6-decies, appare necessario precisare che le risorse destinate al riconoscimento della continuità occupazionale a tutti i lavoratori interessati dello stabilimento ILVA di Genova Cornigliano sono esclusivamente quelle finalizzate dall'articolo 5, comma 14, del decreto legislativo 14 marzo 2015, n. 35, all'incremento del Fondo per gli interventi straordinari della Presidenza del consiglio dei Ministri, istituito ai sensi dell'articolo 32-bis del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269;
    gli oneri derivanti dalla corresponsione, sino al 30 settembre 2016, ai lavoratori dello stabilimento ILVA di Genova Pag. 116Corigliano già inseriti in contratti di solidarietà, di un aumento del 10 per cento della retribuzione persa a seguito di riduzione di orario, di cui al primo periodo del comma 6-undecies dell'articolo 1, devono essere indicati, tanto nell'autorizzazione di spesa quanto nella relativa copertura finanziaria, come limite massimo di spesa, precisando che il predetto aumento è riconosciuto non oltre il 30 settembre 2016;

  esprime

sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
  All'articolo 1, comma 6-bis, dopo il quarto periodo, inserire il seguente: I predetti importi sono rimborsati nel medesimo esercizio finanziario in cui sono stati erogati, ovvero in altro esercizio qualora si provveda in tal senso, con apposita disposizione legislativa.

  Conseguentemente al medesimo articolo 1 sopprimere il comma 6-octies;
  All'articolo 1 sostituire il comma 6-septies con il seguente: 6-septies. Al comma 837 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) le parole da «L'organo commissariale» fino a «Allo scopo,» sono soppresse;
   b) al quarto periodo dopo le parole: «400 milioni di euro» sono aggiunte le seguenti: «per l'anno 2015»;

  All'articolo 1, comma 6-decies, secondo periodo, sopprimere le seguenti parole: del fondo;
  All'articolo 1, comma 6-undecies, primo periodo, sostituire le parole: fino al 30 settembre 2016 con le seguenti: non oltre il 30 settembre 2016 e nel limite di spesa di 1,7 milioni di euro per tale anno.

  Conseguentemente, al medesimo articolo 1, comma 6-undecies, secondo periodo, sostituire le parole: valutato in con le seguenti: pari a.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), nel prendere atto dei chiarimenti resi dal rappresentante del Governo in ordine ai profili di carattere finanziario concernenti talune disposizioni del provvedimento in titolo, dichiara di condividere la ratio della condizione posta nella proposta di parere formulata dal relatore, volta al rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, secondo cui gli importi derivanti dai finanziamenti statali sono rimborsati nel medesimo esercizio finanziario in cui sono stati erogati, ovvero in altro esercizio qualora si provveda in tal senso, con apposita disposizione legislativa. Nel segnalare come tale previsione avrebbe dovuto trovare applicazione anche in altre fattispecie analoghe, sottolinea l'esigenza di prevedere disposizioni volte a disciplinare in generale l'utilizzo di risorse pubbliche in tutti i settori strategici dello Stato anziché intervenire esclusivamente in via emergenziale, come nel caso del Gruppo ILVA, rimettendo quindi le decisioni conclusive volta per volta alla discrezionalità dell'Esecutivo. In particolare, segnala come, a suo avviso, l'occasione per predisporre gli opportuni interventi legislativi in materia potrebbe essere il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, ricordando che l'articolo 1 del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 185 del 2015, recante misure urgenti per interventi nel territorio, attualmente in esame in sede referente presso la Commissione bilancio, reca la proroga dei termini di delega per il completamento della suddetta riforma.

Pag. 117

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel convenire con le osservazioni dell'onorevole Alberto Giorgetti, ritiene condivisibile il richiamo al completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato. In proposito, come già evidenziato nel corso di un'audizione svolta presso la Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale, auspica che le Commissioni bilancio di Camera e Senato avviino al più presto un proficuo confronto in ordine alle procedure di riforma della struttura del bilancio dello Stato, l'esercizio della cui delega è stato prorogato, così come ricordato nell'intervento dell'onorevole Alberto Giorgetti, dall'articolo 1 del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 185 del 2015.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Alberto LOSACCO (PD) relatore, segnala che l'Assemblea ha trasmesso in data odierna il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Al riguardo, con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
  Labriola 1.4, che, modificando il quarto periodo del comma 3 dell'articolo 1, prevede che i rimborsi del capitale e degli interessi anziché essere destinati al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato siano destinati al Fondo sociale per la città di Taranto, da istituirsi presso il Ministero dell'economia e delle finanze, senza provvedere alla quantificazione degli oneri e alla relativa copertura finanziaria;
  Duranti 1.94, che prevede un aumento del 10 per cento della retribuzione persa, a seguito della riduzione dell'orario di lavoro, nei confronti dei lavoratori dell'ILVA di Taranto inseriti nei contratti di solidarietà, senza provvedere alla quantificazione del relativo onere;
  Duranti 1.11, che prevede che la regione Puglia possa autorizzare l'ARPA Puglia ad assumere personale a tempo indeterminato in deroga alle facoltà assunzionali previste dalla legislazione vigente. Al relativo onere, quantificato in 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2016, si provvede mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca, per l'anno 2016, le necessarie disponibilità;
  Duranti 1.202, che, oltre a sostituire il comma 6-bis dell'articolo 1, provvede a sopprimere, tra l'altro, i commi 6-ter, 6-quater e 6-octies del medesimo articolo, senza provvedere alla quantificazione degli oneri e alla relativa copertura finanziaria;
  Duranti 1.204, che, modificando il primo periodo del comma 6-bis dell'articolo 1, tra l'altro sopprime la previsione secondo cui i finanziamenti per un ammontare fino a 800 milioni di euro autorizzati dal medesimo comma, sono stabiliti fino a 600 milioni di euro nel 2016 e fino a 200 milioni di euro nel 2017, facendo venir meno la ripartizione temporale dell'onere a fronte del quale sono state predisposte le occorrenti risorse a copertura;
  Duranti 1.211, che sopprime tra l'altro il comma 6-ter dell'articolo 1, che reperisce parte delle risorse necessarie alla copertura del provvedimento senza provvedere alla relativa compensazione finanziaria;
  Duranti 1.212, che sopprime il comma 6-quater dell'articolo 1, che incrementa di 100 milioni la quantificazione delle maggiori entrate per l'anno 2016 derivanti dalla proroga di termini in materia di voluntary disclosure, senza provvedere alla relativa compensazione finanziaria, che si rende conseguentemente necessaria ai fini della copertura degli oneri derivanti dal provvedimento;
  Duranti 1.213, che sopprime il comma 6-quinquies dell'articolo 1, secondo cui il Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020 è ridotto di 100 milioni di euro per l'anno 2016 e di 200 milioni di euro per l'anno Pag. 1182017, senza provvedere alla relativa compensazione finanziaria, che si rende conseguentemente necessaria ai fini della copertura degli oneri derivanti dal provvedimento;
  De Lorenzis 1.215, che sostituisce il comma 6-quinquies dell'articolo 1, prevedendo che il Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020 sia ridotto di 100 mila euro per l'anno 2016 e di 200 mila euro per l'anno 2017 anziché di 100 milioni di euro per l'anno 2016 e di 200 milioni di euro per l'anno 2017, senza provvedere alla relativa copertura finanziaria, che si rende conseguentemente necessaria ai fini della copertura degli oneri derivanti dal provvedimento;
  Duranti 1.217, che, sopprimendo il comma 6-septies, mantiene inalterata la destinazione delle risorse di cui al comma 837 dell'articolo 1 della legge di stabilità 2016, che vengono invece destinate dal provvedimento a copertura di quota parte degli oneri da esso derivanti.

  Con riferimento alle proposte emendative per le quali appare opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala le seguenti:
  Duranti 1.1, che differisce dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017 il termine entro il quale devono essere completate le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali individuati dal programma commissariale. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa, posto che il differimento del termine previsto dalla medesima proposta emendativa potrebbe incidere indirettamente sul termine per la restituzione del prestito di 300 milioni di euro concesso all'ILVA;
  Pili 1.80, che estende le disposizioni riservate agli stabilimenti dichiarati di interesse strategico nazionale anche agli impianti di produzione primaria di acciaio o similari, come l'alluminio, lo zinco e il piombo. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
  Duranti 1.5, che prevede che il processo di trasferimento dei complessi aziendali del Gruppo ILVA non pregiudica in alcun modo il mantenimento dei livelli occupazionali, le garanzie contrattuali e la protezione sociale dei lavoratori operanti presso i complessi aziendali del Gruppo ILVA precedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
  Caparini 1.85, che estende il periodo di sospensione dei termini dei versamenti di tributi erariali per le imprese di autotrasporto e per le piccole imprese, che vantino crediti nei confronti di ILVA S.p.A. per prestazioni svolte a favore della medesima società prima del deposito della domanda di accertamento dello stato di insolvenza, provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 3 milioni di euro per l'anno 2016, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
  Zolezzi 1.39, che prevede che le somme di cui all'articolo 3 del decreto-legge n. 1 del 2015, sono impiegate esclusivamente per le attività di bonifica dei siti contaminati, ai sensi dell'articolo 250 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
  Baldassarre 1.86, che prevede l'obbligo di garantire la continuità occupazionale per almeno sette anni dal trasferimento di proprietà degli stabilimenti del Gruppo ILVA per i dipendenti precedentemente assunti. Al riguardo, ritiene opportuno Pag. 119acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
  De Lorenzis 1.214, che sopprime la disposizione di cui al comma 6-quinquies dell'articolo 1, secondo cui il Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020 è ridotto di 100 milioni di euro per l'anno 2016 e di 200 milioni di euro per l'anno 2017, provvedendo contestualmente all'incremento del PREU su alcuni apparecchi per il gioco a decorrere dal 2016. Al riguardo, ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della compensazione finanziaria prevista;
  Pastorino 1.93, che estende fino al 31 dicembre 2016 (rispetto al 30 settembre 2016 previsto dal testo), ai lavoratori dello stabilimento ILVA di Genova Cornigliano, inseriti in contratti di solidarietà, l'applicazione dell'aumento del 10 per cento della retribuzione persa a seguito di riduzione di orario, quantificando il relativo onere in 300 mila euro e provvedendo alla relativa copertura mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
  Duranti 1.7, che prevede che, qualora la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA non avvenga entro il 30 giugno 2016 nonostante l'espletamento delle procedure di cui al comma 2 dell'articolo 1, in caso di impossibilità immediata di disporre delle risorse finanziarie della società proprietaria sottoposte a sequestro penale, le somme necessarie per l'attuazione dell'AIA e per l'adozione delle misure previste nel Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria e l'adozione del piano industriale possono essere richieste dal commissario al Fondo strategico italiano SpA, istituito presso la Cassa depositi e prestiti. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
  Crippa 1.81, che prevede che le somme confiscate o comunque pervenute allo Stato in seguito a procedimenti penali a carico dei soggetti che esercitavano la direzione e il coordinamento dell'impresa commissariata sono versate all'entrata del bilancio dello Stato e che le stesse sono destinate al finanziamento di interventi di risanamento e bonifica ambientale dei siti contaminati nei comuni di Taranto e di Statte. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
  gli identici Matarrese 1.13 e Benamati 1.54, che prevedono che le garanzie per sostenere l'accesso al credito delle piccole e medie imprese che siano fornitrici di società che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale – concesse a valere sulla dotazione finanziaria del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese nei limiti dell'importo di euro 35 milioni, ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 1, del decreto-legge n. 1 del 2015 – siano erogate fino all'80 per cento delle operazioni finanziarie assistite, a titolo gratuito, e fino a un importo massimo garantito di 2,5 milioni di euro per impresa. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa.
  Evidenzia infine che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere contrario sul complesso delle proposte emendative testé richiamate dal relatore, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime inoltre nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea.

Pag. 120

  Alberto LOSACCO (PD), relatore, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.4, 1.94, 1.11, 1.202, 1.204, 1.211, 1.212, 1.213, 1.215, 1.217, 1.1, 1.80, 1.5, 1.85, 1.39, 1.86, 1.214, 1.93, 1.7, 1.81, 1.13 e 1.54, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.20.

SEDE REFERENTE

  Martedì 12 gennaio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 9.20.

DL 185/2015: Misure urgenti per interventi nel territorio. Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa.
C. 3495 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 dicembre 2015.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che sono state presentate 232 proposte emendative riferite al testo del decreto-legge e 1 proposta emendativa riferita al testo del disegno di legge di conversione (vedi allegato).
  Quanto all'ammissibilità di tali proposte, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento.
  Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito delle sentenze della Corte costituzionale n. 32 del 2014 e n. 22 del 2012 e di alcuni richiami del Presidente della Repubblica nel corso sia della precedente sia di questa legislatura. In particolare, nella sentenza n. 32 del 2014 la Corte costituzionale, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale degli articoli 4-bis e 4-vicies ter del decreto-legge n. 272 del 2005, in materia di disciplina penale dei delitti riguardati le droghe, ha evidenziato come «ogni ulteriore disposizione introdotta in sede di conversione di un decreto-legge deve essere strettamente collegata ad uno dei contenuti già disciplinati dallo stesso decreto-legge ovvero alla ratio dominante del provvedimento originario considerato nel suo complesso», determinandosi, in caso contrario, un vizio di procedura relativo alla legge di conversione, sanzionabile con la dichiarazione di illegittimità costituzionale delle norme introdotte, ai sensi dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione.
  Nella precedente sentenza n. 22 del 2012 la Corte, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale del comma 2-quater dell'articolo Pag. 1212 del decreto-legge n. 225 del 2010, in materia di proroga di termini, introdotto nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione, ha sottolineato come «l'innesto nell'iter di conversione dell'ordinaria funzione legislativa possa certamente essere effettuato, per ragioni di economia procedimentale, a patto di non spezzare il legame essenziale tra decretazione d'urgenza e potere di conversione». La Corte ha quindi precisato che «se tale legame viene interrotto, la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, non deriva dalla mancanza dei presupposti di necessità e urgenza per le norme eterogenee aggiunte, che, proprio per essere estranee e inserite successivamente, non possono collegarsi a tali condizioni preliminari (sentenza n. 355 del 2010), ma per l'uso improprio, da parte del Parlamento, di un potere che la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o no, in legge un decreto-legge».
  Segnala, inoltre, che il principio della sostanziale omogeneità delle norme contenute nella legge di conversione di un decreto-legge è stato altresì richiamato nel messaggio del 29 marzo 2002, con il quale il Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, ha rinviato alle Camere il disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 gennaio 2002, n. 4, ed è stato ribadito nella lettera del 22 febbraio 2011, inviata dal Capo dello Stato ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei ministri nel corso del procedimento di conversione del decreto-legge n. 225 del 2010. Il 23 febbraio 2012 il Presidente della Repubblica ha poi inviato un'ulteriore lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei ministri, in cui ha sottolineato «la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al fine di non esporre disposizioni a rischio di annullamento da parte della Corte costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali». Ricordo, altresì, che il Presidente della Repubblica, in una missiva inviata ai Presidenti delle Camere il 27 dicembre 2013, ha richiamato la necessità di verificare con il massimo rigore l'ammissibilità degli emendamenti ai disegni di legge di conversione.
  Ricorda, da ultimo, che la Giunta per il Regolamento, con proprio parere in data 26 giugno 2013, ha precisato che «ad eccezione dei disegni di legge che compongono la manovra economica e che rechino disposizioni incidenti su una pluralità di materie, le norme di copertura che intervengono su materie non strettamente attinenti a quelle oggetto di un decreto-legge sono da ritenersi normalmente inammissibili. In particolare, gli emendamenti contenenti norme di copertura finanziaria, anche a carattere compensativo, sono considerati ammissibili ove la clausola di copertura abbia carattere accessorio, strumentale e proporzionato rispetto alla norma principale cui si accompagna e non ecceda la sua funzione compensativa». Qualora, invece, «la parte di copertura rappresenti il contenuto prevalente dell'emendamento, essa sarà ritenuta ammissibile solo quando risulti strettamente attinente alle materie trattate dal decreto-legge».
  In tale contesto, la presidenza è pertanto chiamata ad applicare rigorosamente le richiamate disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del 1997.
  Alla luce dei criteri dianzi esposti, posto che la materia del decreto deve identificarsi in interventi finanziari per sostenere aree territoriali in situazione di criticità, per garantire lo svolgimento del Giubileo della Misericordia e per valorizzare l'area Expo 2015, in misure nel settore delle infrastrutture e dei trasporti e per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, in interventi per la promozione del made in Italy, per l'incentivazione del volontariato nel servizio civile, per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la realizzazione di interventi nelle periferie urbane, nonché in misure per il sostegno del cinema e del Pag. 122patrimonio culturale, segnala che sono da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative:
  Micillo 1.29, che, attraverso l'introduzione di un nuovo articolo 246-bis al decreto legislativo n. 152 del 2006, prevede tra l'altro l'adozione, entro il 30 giugno 2016, di un Piano nazionale per le Bonifiche da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
  Micillo 1.31, che introduce l'obbligo per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di risolvere, entro il 28 febbraio 2016, le inadempienze esistenti relative alla pubblicazione nel proprio sito web istituzionale dei dati e delle informazioni ambientali;
  Bechis 1.01 e 1.02, che recano disposizioni in materia di riparto e di finanziamento del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza;
  identici Tartaglione 2.31, Palladino 2.32 e Manfredi 2.33, che prevedono che l'Agenzia regionale campana difesa suolo (ARCADIS) possa continuare ad avvalersi del personale a tempo determinato in servizio;
  identici Palladino 2.34 e Tartaglione 2.35, che prevedono la sospensione dell'efficacia degli atti di pignoramento aventi ad oggetto somme vantate dai Consorzi di bacino operanti nel ciclo dei rifiuti della regione Campania nei confronti dei propri committenti;
  Palladino 2.36, Manfredi 2.37, Russo 2.01 e 2.02, che prorogano a vario titolo il termine per l'efficacia delle disposizioni di talune ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri, come previsto dall'articolo 5, comma 5, del decreto-legge n. 136 del 2013;
  Zolezzi 2.38 e 2.39, che prevedono l'adozione di iniziative da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in materia di analisi chimiche e di tracciabilità delle ceneri pesanti e leggere;
  Zolezzi 2.40, che prevede l'adozione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di iniziative di verifica e comparazione economica degli incentivi erogati per le energie rinnovabili nonché verifiche sugli esiti delle attività di produzione energetica;
  Simonetti 2.03 e 2.04, che prevedono misure in materia di messa in sicurezza degli edifici scolastici;
  Guidesi 3.2, che prevede l'estensione al complesso dei comuni beneficiari delle anticipazioni del Fondo di cui all'articolo 1, comma 10, del decreto-legge n. 35 del 2013, delle misure contemplate dall'articolo 3 del provvedimento in esame in favore del solo comune di Reggio Calabria;
  identici Manfredi 4.2, Tartaglione 4.3 e Palladino 4.4, che recano disposizioni in materia di rimozione e smaltimento dei sedimenti accumulati a seguito degli eventi meteorologici che hanno colpiti la regione Campania nei giorni dal 14 al 20 ottobre 2015;
  Simonetti 4.5, che prevede interventi a sostegno dell'economia turistica degli sport della neve;
  Fassina 6.10 e 6.11, che prevedono assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale per Roma Capitale;
  Fregolent 6.01, che incrementa di 2 milioni di euro per l'anno 2016 le risorse previste dalla legge n. 77 del 2006, recante misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO;
  Dallai 6.02, recante misure per la valorizzazione e la salvaguardia della Via Francigena, istituendo a tal fine un apposito fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2016;
  Causi 7.3 e 7.5 e Fassina 7.6, relativi alla costituzione del fondo per la retribuzione accessoria del personale di Roma Capitale;Pag. 123
  Fassina 7.4, relativi alle modalità di recupero, da parte delle regioni e degli enti locali che non hanno rispettato i vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa, delle somme indebitamente erogate mediante il graduale riassorbimento delle stesse;
  Fassina 7.7 e 7.9, Zaratti 7.8, relativi alla sospensione della concessione della forza pubblica per l'esecuzione di sfratti;
  Plangger 7.10, che interviene sulla disciplina relativa alla concessione della licenza di portare armi;
  Fassina 8.8, che autorizza l'Agenzia ICE all'assunzione di un contingente di personale a tempo indeterminato attraverso lo scorrimento delle graduatorie;
  Russo 8.9, che prevede la stabilizzazione di un contingente di personale presso l'Agenzia ICE;
  Dorina Bianchi 9.1, che stanzia apposite risorse in favore di Enav Spa per la copertura dei costi del traffico aereo presso lo scalo di Crotone;
  Bergamini 9.01 e Simonetti 10.01, volti a rifinanziare il fondo per l'innovazione tecnologica, l'ammodernamento e il miglioramento dei livelli di sicurezza degli impianti a fune situati nelle regioni a statuto ordinario;
  Centemero 11.1, che prevede apposita autorizzazione di spesa per i lavori di prolungamento della linea metropolitana M5, dal capolinea a di Bignami a Monza Bettola;
  Bergamini 11.01, che interviene sulla disciplina di cui all'articolo 1, comma 754, della legge di stabilità 2016, che ha previsto un apposito contributo per le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario finalizzato al finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative alla viabilità e all'edilizia scolastica;
  Simonetti 13.5, che prevede interventi di sostegno al reddito in favore dei lavoratori delle aziende del settore funiviario;
  Pannarale 13.7, che prevede condizioni agevolate per l'accesso al pensionamento per il personale della scuola che abbia maturato, entro l'anno scolastico 2011/2012, i requisiti previsti anteriormente all'entrata in vigore della cosiddetta riforma Fornero;
  Giancarlo Giordano 13.8 e 13.9, che prevedono la riconduzione al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca degli interventi del piano straordinario per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici e la graduale assunzione da parte delle scuole statali del personale che attualmente svolge le relative funzioni;
  Giancarlo Giordano 13.10, che estende l'indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL) ai titolari di assegno di ricerca;
  Dallai 13.12, che detta disposizioni per la determinazione del limite di spesa per il personale del Servizio sanitario nazionale, nelle regioni che abbiano adottato una legge di riorganizzazione entro il biennio 2014/2015;
  Bergamini 13.0.1, che interviene in materia di aliquota IVA per la manutenzione dei beni strumentali a servizi svolti da ONLUS;
  Melilla 14.2, che autorizza i comuni a requisire temporaneamente immobili non locati ubicati nei rispetti territori, da destinare ad uso abitativo;
  Bergamini 14.0.1, che esenta dall'imposta di registro gli immobili strumentali delle ONLUS;
  Dorina Bianchi 15.28, che attribuisce risorse per l'ammodernamento dello stadio Ezio Scida di Crotone;
  Bergamini 15.0.1, che detta disposizioni relative alla destinazione del gettito dell'imposta di soggiorno;
  Crimì 15.0.2, che stabilisce che gli oneri relativi alla realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria degli Pag. 124edifici dei Conservatori, delle Accademie e degli Istituti superiori di industrie artistiche continuino a gravare sulle province.

  Avverte infine che il termine per la presentazione dei ricorsi è fissato alle ore 11 della giornata odierna. Non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta pomeridiana, già convocata per la giornata odierna.

  La seduta termina alle 9.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 12 gennaio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.25.

DL 185/2015: Misure urgenti per interventi nel territorio. Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa.
C. 3495 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta antimeridiana.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che sono pervenuti i ricorsi avverso la dichiarazione di inammissibilità delle proposte emendative Simonetti 4.5, 10.01 e 13.5, Fassina 7.6 e Zaratti 7.8. A tale proposito, comunica che la Presidenza ritiene di dover confermare l'inammissibilità delle citate proposte emendative, poiché le stesse recano norme che, diversamente da quanto previsto dall'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento della Camera, non risultano strettamente attinenti alle disposizioni contenute nel decreto-legge in esame. Invita quindi il relatore e la rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative presentate.

  Giampiero GIULIETTI (PD), relatore, formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sul complesso delle proposte emendative presentate.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Edoardo FANUCCI, presidente, sottopone ai gruppi una possibile modalità di organizzazione dei lavori, suggerendo di svolgere dapprima una discussione, sia pure ampia ed approfondita, sul complesso delle proposte emendative presentate, per poi procedere, anche alla luce dei pareri testé espressi, ponendo direttamente in votazione il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul testo trasmesso dal Senato, considerando tecnicamente respinte per l'Aula tutte le proposte emendative.

  Laura CASTELLI (M5S), nel sottolineare la necessità di procedere alla distinta votazione delle singole proposte emendative, esprime disappunto per l'intenzione di procedere già nel corso della presente seduta alla votazione delle medesime proposte emendative, stante la necessità di valutare in maniera adeguata i contenuti delle stesse.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), nel prendere atto con rammarico del parere contrario sulla totalità delle proposte emendative presentate, ravvisa tuttavia la necessità di procedere ad un esame approfondito delle stesse, che sono peraltro riferite ad un provvedimento dai contenuti fortemente eterogenei, che mal si presta dunque ad un eccessivo contingentamento dei tempi. Pur nella consapevolezza di dover assicurare l'avvio della discussione sulle linee generali in Assemblea secondo la tempistica già concordata in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, ritiene pertanto opportuno individuare modalità e tempi di Pag. 125esame del provvedimento in Commissione tali da consentire un adeguato dibattito sui numerosi temi dallo stesso affrontati.

  Rocco PALESE (Misto-CR) ricorda che il provvedimento in titolo è già stato calendarizzato per la discussione sulle linee generali in Assemblea al termine delle votazioni pomeridiane della seduta di domani, sulla base di una intesa intervenuta tra le diverse forze parlamentari in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo. Pur comprendendo le riserve espresse dai colleghi che lo hanno preceduto, propone quindi di avviare da subito l'esame delle singole proposte emendative, in modo tale da rispettare gli impegni in precedenza assunti.

  Maino MARCHI (PD) non ravvisa nella proposta formulata ad inizio di seduta dalla presidenza alcuna accelerazione dei tempi né alcuna compressione della discussione. Propone quindi di avviare l'esame delle proposte emendative, fermo restando che qualora lo stesso non dovesse concludersi entro le ore 16 di oggi i lavori potrebbero comunque riprendere al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.

  Edoardo FANUCCI, presidente, prende atto delle richieste che sembrano emergere dal dibattito nel senso di procedere all'esame ed alla votazione delle singole proposte emendative, rammentando tuttavia l'impegno inderogabile di conferire il mandato al relatore entro il termine massimo delle ore 15 della giornata di domani.

  Laura CASTELLI (M5S), in considerazione anche dei contenuti assai rilevanti ed eterogenei del provvedimento in esame, chiede comunque di rinviare l'inizio della votazione sulle singole proposte emendative ad una seduta da convocarsi questa sera al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea ovvero direttamente nella giornata di domani mattina.

  Rocco PALESE (Misto-CR), nel ribadire la necessità di rispettare gli impegni già assunti in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, propone di avviare sin da ora l'esame e la votazione perlomeno di un pacchetto iniziale di emendamenti, con l'intesa di proseguire i lavori al termine delle votazioni odierne dell'Assemblea.

  Edoardo FANUCCI, presidente, considera ragionevole la proposta avanzata dal deputato Palese, tenuto conto che la ripresa dei lavori pomeridiani dell'Aula è stata fissata alle ore 16 proprio al fine di consentire alla Commissione bilancio un ulteriore margine di tempo da destinare all'esame del provvedimento in titolo.

  Roberto SIMONETTI (LNA) osserva come la proposta del deputato Palese, che comunque implica l'avvio delle votazioni sin dalla presente seduta, si ponga in contrasto rispetto alla richiesta formulata dalla deputata Castelli.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, si associa alla richiesta della collega Castelli, nel senso di riconoscere ai gruppi parlamentari tempi adeguati al fine di valutare con la dovuta attenzione le proposte emendative presentate, che potrebbero essere poste in votazione a partire da una seduta da convocare questa sera al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea ovvero nella giornata di domani mattina, fermo comunque rimanendo l'impegno a consentire l'avvio della discussione sulle linee generali in Aula secondo quanto previsto dal calendario dei lavori.

  Maino MARCHI (PD) ritiene opportuno procedere sin da ora perlomeno all'esame ed alla votazione di un pacchetto iniziale di proposte emendative, ad esempio quelle riferite all'articolo 1 del decreto-legge, che potrebbero quindi proseguire al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea ed, eventualmente, nella giornata di domani.

Pag. 126

  Rocco PALESE (Misto-CR) ritiene che, in alternativa a quanto in precedenza proposto, si potrebbe nell'immediato passare all'esame del complesso delle proposte emendative senza tuttavia procedere alle votazioni, che sarebbero quindi rinviate al termine delle votazioni odierne dell'Assemblea e potrebbero eventualmente proseguire in una seduta da convocare nella giornata di domani mattina.

  Francesco CARIELLO (M5S) considera auspicabile rinviare l'esame del provvedimento ed assegnare ai gruppi parlamentari tempi adeguati per la valutazione delle diverse proposte emendative presentate.

  Edoardo FANUCCI, presidente, preso atto delle diverse posizioni emerse nel corso del dibattito testé svoltosi, avverte che, ferma rimanendo la necessità di deliberare il conferimento del mandato al relatore nei termini dianzi indicati, nella presente seduta non si procederà ad alcuna votazione sulle singole proposte emendative, ma solo alla discussione sul complesso degli emendamenti, ove vi siano interventi al riguardo, in modo tale da consentire ai diversi gruppi parlamentari di esporre le proprie valutazioni anche in merito alle svariate tematiche recate dal provvedimento. Ciò posto, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la discussione sul complesso delle proposte emendative e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 12 gennaio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 18.40.

DL 185/2015: Misure urgenti per interventi nel territorio. Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa.
C. 3495 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta pomeridiana.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che la Commissione passa ora alla votazione delle proposte emendative riferite al provvedimento in esame.

  La Commissione respinge l'emendamento Melilla Dis.1.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra l'emendamento Guidesi 1.1, diretto a sopprimere gli articoli 1 e 3, relativi rispettivamente alla bonifica ambientale del comprensorio di Bagnoli-Coroglio e al finanziamento in favore del comune di Reggio Calabria, e a destinare gli stanziamenti ad essi corrispondenti all'indennizzo dei danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e dalle attività economiche e produttive in conseguenza degli eventi calamitosi verificatisi nel corso dell'anno 2015.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 1.1.

  Roberto SIMONETTI (LNA), illustrando l'emendamento Guidesi 1.2, segnala che lo stesso, mediante la soppressione degli articoli 1 e 3, è diretto ad evitare che siano decurtati gli stanziamenti per l'attuazione del federalismo amministrativo e per la riduzione del prezzo della benzina nelle regioni di confine a statuto ordinario. Su quest'ultimo punto in particolare chiede alla rappresentante del Governo se il provvedimento in esame riduce l'agevolazione prevista dalla legge di stabilità per il 2016.

Pag. 127

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI evidenzia che le somme utilizzate per coprire le spese recate dal provvedimento in esame sono tutte riferite ad autorizzazioni di spesa relative all'anno 2015 e non utilizzate entro la fine del suddetto anno.

  Maino MARCHI (PD) osserva che entrambi gli articoli dei quali l'emendamento Guidesi 1.2 propone la soppressione recano interventi in favore del Mezzogiorno. Invita pertanto tutti i colleghi che ritengono necessario sostenere le zone svantaggiate del Paese a votare contro il suddetto emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 1.2.

  Roberto SIMONETTI (LNA) segnala che l'emendamento a sua prima firma 1.3 è diretto a provvedere alla copertura degli interventi per la bonifica ambientale del comprensorio di Bagnoli-Coroglio a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, già destinati alle regioni meridionali.

  Rocco PALESE (Misto-CR) afferma con forza la propria contrarietà all'utilizzo del Fondo per lo sviluppo e la coesione per scopi diversi da quelli per i quali il Fondo stesso è stato istituito, evidenziando come tale modalità operativa, avviata dai Governi Berlusconi, sia stata utilizzata con sempre maggior frequenza dai Governi Letta e Renzi. Annuncia pertanto il suo voto contrario all'emendamento Simonetti 1.3.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) ritiene che il Governo abbia il potere di decidere come utilizzare le risorse presenti nei vari fondi. Si chiede però come sia possibili affermare con sicurezza, prima della chiusura dell'esercizio finanziario, che determinate risorse non saranno integralmente utilizzate per gli scopi alle quali erano state originariamente destinate. Ritiene necessaria maggiore trasparenza su questo punto e invita il Governo a predisporre apposite relazioni sul mancato utilizzo delle risorse allo scopo di migliorare l'efficienza della spesa.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 1.3.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra l'emendamento Guidesi 1.4, sottolineando la necessità che le somme stanziate dall'articolo 1 siano utilizzate esclusivamente per interventi in conto capitale, per evitare misure temporanee che non sono in grado di risolvere strutturalmente il problema delle bonifiche ambientali nel comprensorio di Bagnoli-Coroglio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Guidesi 1.4, Giancarlo Giordano 1.5, Micillo 1.6, 1.7 e 1.8.

  Salvatore MICILLO (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.9, che prevede la scelta del Commissario straordinario del Governo tra persone, anche estranee all'amministrazione, di comprovata esperienza gestionale e amministrativa.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Micillo 1.9, 1.10, 1.11, 1.12, 1.13 e 1.14, Giancarlo Giordano 1.15, Micillo 1.16 e 1.17, Giancarlo Giordano 1.18, Micillo 1.19 e 1.20, Scotto 1.21, Micillo 1.22 e 1.23, Giancarlo Giordano 1.24, Micillo 1.25 e 1.26, Scotto 1.27 e Micillo 1.28.

  Rocco PALESE (Misto-CR) preannuncia il suo voto favorevole sull'emendamento Guidesi 1.30, che prevede misure sanzionatorie nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione della società Invitalia che non adempiano i prescritti compiti nei termini stabiliti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Guidesi 1.30 e Scotto 1.32.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) illustra l'emendamento Micillo 2.5, che prevede Pag. 128che il Presidente della regione Campania sia tenuto a predisporre il piano straordinario di interventi unitamente ai sindaci dei comuni interessati e alle associazioni e ai comitati a tutela della salute e dell'ambiente presenti nei territori interessati.

  Maino MARCHI (PD) condivide l'opportunità di coinvolgere i soggetti menzionati dall'onorevole De Rosa, ma ritiene necessario che il piano sia predisposto dal solo Presidente della regione, per evitare che la partecipazione sul piano decisionale di altri soggetti possa ritardare l'approvazione del piano.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), per motivi di celerità, concorda sulla necessità di mantenere fermo quanto previsto dalla norma, ovvero che il piano sia predisposto dal solo Presidente della regione, pur riconoscendo l'opportunità di un coinvolgimento di esponenti dei territori interessati.

  La Commissione respinge l'emendamento Russo 2.5.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra l'emendamento a sua firma 2.2, osservando che le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea menzionate dall'articolo 2, relative non solo alle «ecoballe», ma anche al sistema impiantistico, alla raccolta differenziata e al trasferimento dei rifiuti fuori regione, non vengono integralmente attuate da detto articolo. Per tale motivo, e per evitare ulteriori procedure di infrazione contro il nostro Paese, ritiene opportuno espungere dalla norma il riferimento alle suddette sentenze.

  La Commissione respinge l'emendamento Russo 2.2.

  Francesco CARIELLO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede sino a che ora si intenda continuare l'esame del provvedimento.

  Edoardo FANUCCI, presidente, evidenziando come nulla sia stato ancora deciso in tal senso, invita a proseguire la discussione quanto meno sino alle ore 21, valutando poi in quel momento le diverse opzioni possibili.

  Francesco CARIELLO (M5S) chiede che venga fissato un orario per la conclusione della seduta odierna.

  Rocco PALESE (Misto-CR) ritiene che sarebbe opportuno concludere l'esame del provvedimento nel corso della seduta odierna.

  Maino MARCHI (PD) invita a proseguire l'esame del provvedimento senza fissare, per il momento, termini orari.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), osservando che le sedute dell'Assemblea previste per la giornata di domani sono compatibili con la prosecuzione dell'esame del provvedimento da parte della Commissione, invita a fissare un orario per la conclusione della seduta odierna, rinviando a domani il seguito dell'esame del provvedimento.

  Giampiero GIULIETTI (PD), relatore, condivide l'idea, avanzata dalla presidenza, di rinviare alle ore 21 una decisione in merito.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), evidenziando il senso di responsabilità manifestato dalle opposizioni nel corso della discussione, chiede che venga fissato tassativamente un orario per la conclusione della seduta odierna.

  Edoardo FANUCCI, presidente, riconoscendo il senso di responsabilità manifestato dalle opposizioni, ribadisce l'opportunità di rinviare alle ore 21 la decisione relativa all'orario di conclusione della seduta odierna. Evidenzia inoltre che l'opportunità di concludere entro la giornata odierna l'esame del decreto-legge è dettata anche dal fatto che la Commissione, nella seduta di domani, sarà chiamata anche ad esprimersi su ulteriori proposte emendative riferite all'Atto Camera 3481-A, in Pag. 129materia di cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra le finalità dell'emendamento a sua firma 2.3, volto ad ampliare l'ambito di applicazione del piano straordinario di interventi di cui all'articolo 2 anche con riguardo alle procedure di infrazione europee in corso in tema di bonifiche, evidenziando come quella della bonifica ambientale dei territori della regione Campania rappresenti, come peraltro ben documentato dalle più autorevoli evidenze scientifiche, la questione centrale, cui andrebbe opportunamente destinata una quota non irrilevante delle risorse stanziate dal citato articolo.

  Rocco PALESE (Misto-CR) rileva come la dissennata gestione dei rifiuti da parte delle regioni italiane, con particolare riferimento a quelle meridionali, abbia non solo determinato un evidente danno di carattere ambientale, ma anche arrecato un cospicuo danno erariale per cattivo utilizzo delle risorse pubbliche. Ritiene che l'unica soluzione perseguibile rispetto al tema dello smaltimento dei rifiuti consista nella realizzazione dei termovalorizzatori, che potrebbero altresì limitare, a suo giudizio, il rischio di infiltrazioni malavitose nel campo della gestione dei rifiuti.

  La Commissione respinge l'emendamento Russo 2.3.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra le finalità dell'emendamento a sua firma 2.4, evidenziando l'incapacità del Governo italiano nell'approntare valide soluzioni alla questione essenziale della bonifica delle discariche abusive.

  La Commissione respinge l'emendamento Russo 2.4.

  Salvatore MICILLO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 2.6, volto ad assicurare un maggior grado di trasparenza nelle procedure relative allo smaltimento delle cosiddette «ecoballe».

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), intervenendo sull'emendamento Micillo 2.6, di cui è cofirmatario, osserva come esso sia volto a realizzare un maggiore coinvolgimento delle istituzioni e degli altri soggetti rappresentativi dei territori direttamente interessati dalle operazioni di smaltimento dei rifiuti.

  Maino MARCHI (PD), con riferimento alla proposta emendativa in discussione, rileva la sostanziale inefficacia della previsione di un concerto, ovvero di una intesa, con i sindaci dei comuni interessati ai fini della predisposizione del piano straordinario degli interventi di cui all'articolo 2.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) esprime disappunto per le considerazioni testé svolte dal deputato Marchi, ponendo l'accento sui rilevanti interessi economici, troppo di frequente caratterizzati anche da fenomeni di infiltrazione malavitosa, sottesi alle operazioni logistiche inerenti lo smaltimento delle cosiddette «ecoballe», che richiedono l'impiego di un numero assi elevato di mezzi meccanici, laddove il trattamento ottimale dei rifiuti dovrebbe piuttosto avvenire su una base di contiguità territoriale. Rileva, inoltre, come l'articolo 2 del provvedimento non contenga in realtà interventi risolutori in favore della regione Campania, poiché non viene minimamente affrontata la questione centrale rappresentata, come ricordato in precedenza, dalla bonifica ambientale dei territori di quella regione, per la soluzione della quale appare viceversa essenziale il concorso attivo delle istituzioni rappresentative dei territori medesimi.

  Roberto SIMONETTI (LNA), nel condividere le finalità dell'emendamento Russo 2.6, stigmatizza la posizione di pregiudizio e di chiusura dimostrata dalla maggioranza e dal Governo rispetto ai contenuti delle singole proposte emendative – sulle quali è stato espresso un complessivo Pag. 130parere contrario privo di adeguate motivazioni – che vertono invece su questioni di particolare rilevanza sulle quali auspica che un maggiore spazio di discussione potrà avere luogo nel corso del successivo esame in Assemblea.

  Maino MARCHI (PD), nel replicare alle osservazioni dei deputati che lo hanno preceduto, precisa che la contrarietà della maggioranza rispetto alle proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione attiene esclusivamente al merito delle stesse. In proposito, rileva come anche gli emendamenti presentati dal deputato Russo all'articolo 2 del provvedimento non incidono di fatto sulla sostanza di quest'ultimo, limitandosi a modifiche di carattere meramente formale che nulla hanno a che vedere, ad esempio, con il tema della ricorrenza di fenomeni di illegalità nel campo della gestione dei rifiuti. Con riferimento alla questione della gestione dei rifiuti, ricorda inoltre come in tale campo i rapporti tra le regioni, cui compete l'attività di programmazione, e gli enti locali non possono che essere disciplinati dai rispettivi statuti.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) considera inaccettabile il fatto che la maggioranza ed il Governo non ritengano meritevole di condivisione, sia pure in termini di eventuali riformulazioni, alcuna delle proposte emendative presentate dalle opposizioni. A suo giudizio, ciò dimostra la ferma volontà di non apportare alcuna modifica al testo del decreto-legge.

  Laura CASTELLI (M5S), esprimendo forti critiche sull'andamento dei lavori della Commissione, chiede di sapere se il Governo abbia intenzione di porre nel corso dell'esame in Assemblea la questione di fiducia sul testo del provvedimento, circostanza che di fatto precluderebbe in quella sede lo svolgimento di un dibattito serio ed approfondito. Qualora infatti il Governo dovesse orientarsi per una tale eventualità, fa presente che il gruppo M5S non potrebbe che adottare, sul piano delle procedure e dei rapporti parlamentari, le conseguenti iniziative.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) esprime rammarico per l'atteggiamento di chiusura manifestato dalla maggioranza nei confronti delle proposte emendative presentate dalle opposizioni, che denota una posizione di sostanziale arroganza. Constata con rammarico anche l'indisponibilità della maggioranza ad affrontare nel merito le questioni poste dalle citate proposte emendative, che invece avrebbero potuto apportare correzioni migliorative al testo del provvedimento, che tuttora mostra molteplici punti di criticità. Cita in proposito il trattamento di favore riservato solo a taluni degli enti locali, attraverso la concessione di spazi finanziari per la realizzazione esclusivamente delle linee metropolitane per le quali siano già stati operati i relativi pagamenti, ai sensi dell'articolo 11, nonché la delicatezza rivestita dal tema delle coperture finanziarie, che avrebbe meritato ben altra considerazione. Da questo punto di vista, evidenzia come l'utilizzo, in misura pari a 27,8 milioni di euro per il 2015, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lettera c), della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, che in passate stagioni politiche l'attuale maggioranza parlamentare avrebbe vivamente contestato, venga ora proposto dal Governo senza alcuna voce contraria, se non quella delle opposizioni. A suo parere, sarebbe stato più onesto se la maggioranza avesse ammesso la ragione principale di tale chiusura nei confronti delle proposte emendative presentate dalle opposizioni, che risiede essenzialmente nella determinazione di non apportare modifica alcuna al testo del decreto-legge, nonostante i tempi tecnici di una eventuale terza lettura presso il Senato lo consentirebbero. Nel ribadire il proprio rammarico per il mancato svolgimento di una reale discussione nel merito degli argomenti affrontati dalle singole proposte emendative, ritiene che l'atteggiamento preconcetto mostrato dalla maggioranza nella presente circostanza possa costituire uno spiacevole precedente Pag. 131sul piano dei rapporti parlamentari tra le diverse forze parlamentari.

  Giulio MARCON (SI-SEL) osserva come la pregiudiziale chiusura dimostrata dalla maggioranza nei confronti delle questioni di merito contenute nelle proposte emendative presentate dalle forze parlamentari di opposizione renda di fatto inutile il prosieguo della attuale discussione.

  Rocco PALESE (Misto-CR) conviene circa la sostanziale inutilità del dibattito in corso, attesa la manifesta indisponibilità da parte della maggioranza parlamentare rispetto a qualsivoglia ipotesi di modifica del testo del provvedimento, che pure, in ragione dei contenuti eterogenei che lo contraddistinguono, avrebbe meritato ben altro approfondimento nel corso dell'esame in Commissione. Auspica pertanto che, perlomeno durante il successivo iter in Assemblea, possano essere garantiti adeguati spazi alla discussione di merito, osservando come l'eventuale posizione della questione di fiducia potrebbe costituire una grave rottura sul piano dei rapporti tra le forze parlamentari di maggioranza e di opposizione.

  Maino MARCHI (PD) fa presente di non comprendere le critiche dei colleghi di opposizione intervenuti, avendo fatto solamente valutazioni sul merito degli emendamenti. Ritiene inoltre che l'eventuale posizione della questione di fiducia dipenderà dall'andamento dei lavori in Assemblea, evidenziando che l'attuale Governo non ha mai abusato dello strumento della questione di fiducia, come dimostra quanto avvenuto recentemente alla Camera nell'ambito dell'esame del disegno di stabilità 2016.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI non comprende le critiche dei gruppi di opposizione, con particolare riferimento ad un supposto atteggiamento di arroganza della maggioranza e del Governo. Fa presente che l'eventuale posizione della questione di fiducia sul provvedimento in esame dipenderà dall'andamento dei lavori in Assemblea e dall'atteggiamento dei gruppi di opposizione. Tiene inoltre a precisare che il decreto-legge in esame ha connaturata già nel suo impianto la difficoltà di apportare modifiche, dal momento che si destinano risorse rimaste inutilizzate nell'annualità 2015 per finanziare l'avvio o la prosecuzione di interventi di particolare urgenza. Evidenzia quindi la contrarietà del Governo sugli emendamenti è motivata da una valutazione di merito.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) tiene a ribadire che con l'articolo 2 si prevedono interventi inutili o peggio dannosi per lo smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, dal momento che il piano straordinario per lo smaltimento delle «ecoballe» appare come una mera operazione di marketing che determinerà lo spostamento di circa 800 mila tonnellate di «ecoballe» in giro per la penisola, in contrasto con i criteri di corretto smaltimento e bonifica dei siti interessati. Ritiene inoltre che a seguito di tali interventi si verificherà l'ulteriore deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia UE, per cui in conclusione ribadisce la necessità di modificare radicalmente il provvedimento in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Micillo 2.6, Simonetti 2.7, Russo 2.8 e 2.9, Simonetti 2.10, Micillo 12.11, Guidesi 2.12, Micillo 2.13.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che gli emendamenti Carrescia 2.14, 2.19, 2.22 e 2.25, Cimbro 5.31, 5.35 e 5.36, Tartaglione 17.2 sono stati ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 2.15, Guidesi 2.16, Micillo 2.17, Guidesi 2.18 e 2.41.

  Salvatore MICILLO (M5S) illustra il suo emendamento 2.20.

  La Commissione respinge l'emendamento Micillo 2.20.

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  Salvatore MICILLO (M5S) illustra il suo emendamento 2.21.

  La Commissione respinge l'emendamento Micillo 2.21.

  Salvatore MICILLO (M5S) illustra il suo emendamento 2.23.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Micillo 2.23, Zolezzi 2.24 e 2.26.

  Salvatore MICILLO (M5S) illustra il suo emendamento 2.27.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Micillo 2.27, 2.28, 2.29 e 2.30, nonché tutte le proposte emendative riferite agli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 12, 13, 14, 15, 16 e 17.
  La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Edoardo FANUCCI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 20.35.

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