CAMERA DEI DEPUTATI
Sabato 19 dicembre 2015
566.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Sabato 19 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 185/2015: Misure urgenti per interventi nel territorio. Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa.
C. 3495 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in titolo, che reca «Misure urgenti per interventi nel territorio. Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa».
  Il decreto-legge, approvato in prima lettura dal Senato, si compone di 18 articoli e reca interventi finanziari per sostenere aree territoriali in situazione di criticità, per garantire lo svolgimento del Giubileo della Misericordia e per valorizzare l'area Expo 2015. Il testo prevede, inoltre, misure nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, interventi per la promozione del made in Italy, per l'incentivazione del volontariato nel servizio civile, per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la realizzazione di interventi nelle periferie urbane, misure per il sostegno del cinema e del patrimonio culturale.
  Le modifiche introdotte al Senato prorogano per il 2016 il contratto di servizio con Trenitalia, equiparano i comparti sicurezza e difesa, sbloccano risorse già impegnate per l'alluvione che ha colpito la Sardegna nel 2012 e per il cofinanziamento Pag. 26dei costi per il personale impegnato in lavori socialmente utili in Calabria.
  Con una modifica al disegno di legge di conversione al Senato è stato prorogato il termine per l'esercizio della delega per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione di cassa.
  Con riferimento ai profili di competenza della X Commissione, si segnalano in particolare le disposizioni recate dall'articolo 5 (Iniziative per la valorizzazione dell'area utilizzata per l'Expo) e dall'articolo 8 recante disposizioni in materia di «Made in Italy».
  L'articolo 5 provvede ad ulteriori finanziamenti per la gestione dei seguiti della manifestazione Expo ai fini dell'utilizzo delle aree e della riqualificazione della mobilità: ne sono destinatari la società Expo e l'Istituto italiano di tecnologia (IIT).
  Il comma 1 autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2015, per le iniziative relative all'attività di valorizzazione delle aree in uso alla Società Expo Spa, anche mediante partecipazione al capitale della società proprietaria delle stesse. La partecipazione dello Stato nell'attività di valorizzazione delle aree – ai sensi del comma 2 – si articola anche nella realizzazione di un progetto scientifico e di ricerca da parte dell'IIT cui è attribuito un primo contributo dell'importo di 80 milioni di euro per l'anno 2015. L'IIT elabora un progetto esecutivo, sentiti gli enti territoriali e le principali istituzioni scientifiche interessate, da attuarsi anche utilizzando parte delle aree in uso EXPO Spa. Ai sensi del comma 3, le modalità attuative delle iniziative finalizzate alla valorizzazione delle aree in questione sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che opera su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze e può avvalersi del supporto tecnico di Cassa depositi e Prestiti Spa. L'utilizzo delle aree potrà avvenire, ove necessario, previo loro adattamento: in proposito, si rammenta che l'articolo 5, comma 1, lettera d) del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43 (convertito dalla legge 24 giugno 2013, n. 71) fece rientrare una serie di opere dell'Expo sotto la disciplina dell'articolo 6, comma 2, lett. b), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380: perciò esse – previa comunicazione, anche per via telematica, dell'inizio dei lavori da parte dell'interessato all'amministrazione comunale – poterono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo.
  Il comma 4 autorizza, per l'anno 2015, un contributo dello Stato dell'importo di 20 milioni di euro per il concorso agli oneri di sicurezza sostenuti dalla Società Expo Spa in ragione della qualifica di sito sensibile per la durata dell'evento.
  Il comma 5 – per fare fronte al mancato contributo della provincia di Milano alla Società Expo Spa – prescrive la revoca delle risorse finalizzate alla realizzazione della riqualificazione tranvia extraurbana Milano-Limbiate (1o lotto funzionale). Per accelerarne la messa a disposizione e l'effettiva utilizzabilità, la loro destinazione alla richiamata Società avverrà anche in attuazione dell'articolo 1, comma 101, della legge 27 dicembre 2013, n. 147: si tratta della disciplina delle modalità di revoca dei finanziamenti relativi all'evento Expo 2015 e della procedura di rifinalizzazione e assegnazione delle risorse revocate.
  All'articolo 8 la previsione di stanziamenti per il Piano di promozione straordinaria del Made in Italy - contenuta nell'articolo – si accompagna ad una finalizzazione particolare per il sistema fieristico e per il contrasto al fenomeno dell’Italian sounding. Si conferma il ruolo dell'ICE nella gestione del piano e nell'internazionalizzazione delle imprese italiane.
  Il comma 1 stanzia 10 milioni di euro per l'esercizio finanziario 2015, per integrare le attività del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy. Ciò dovrà avvenire mediante il potenziamento delle misure straordinarie per le imprese previste dall'articolo 30 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni, dalla legge 11 novembre Pag. 272014, n. 164, secondo cui il Piano è adottato dal Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, d'intesa con il Ministro degli affari esteri e cooperazione internazionale e con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali con riferimento alle specifiche azioni che riguardano il settore agroalimentare. Si segnala che il comma 196, del disegno di legge di stabilità per il 2016, all'esame del Parlamento, prevede uno stanziamento di 50 milioni di euro per l'anno 2016, per il potenziamento delle azioni dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane relative al Piano straordinario per la promozione del made in Italy.
  In riferimento ad altre due misure previste dall'articolo 8 in commento, il comma 2 destina i fondi di cui al primo comma: 2 milioni vanno in supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale, mentre 8 milioni andranno per la realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.
  Ai sensi del comma 3, l'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese, italiane provvede alla realizzazione delle misure in questione, nell'esercizio delle proprie competenze istituzionali. Esse sono previste dal predetto articolo 30, il cui comma 3 investe l'ICE dell'attuazione delle prescrizioni del piano di cui al comma 1; l'ICE-Agenzia stipula anche una convenzione con il Ministero dello sviluppo economico in cui sono definiti: gli obiettivi attribuiti all'ICE-Agenzia per favorire l'attrazione degli investimenti esteri, i risultati attesi, le risorse finanziarie e il relativo utilizzo.
  Segnala, infine, che l'articolo 17 in materia di copertura finanziaria del provvedimento i cui oneri complessivi – ad esclusione di quelli a cui si provvede ai sensi dell'articolo 13 (rifinanziamento, per l'anno 2015, del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, per un importo di 400 milioni di euro, da destinare anche al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga) – sono pari a 765,1 milioni di euro per l'anno 2015, a 129,3 milioni di euro per l'anno 2016 e 30 milioni di euro per l'anno 2017.
  Al comma 1, lettera b), si prevede la copertura di 6 milioni di euro per l'anno 2015, mediante utilizzo delle risorse destinate alla riduzione della componente A2 della tariffa elettrica. Si ricorda che l'articolo 5, del decreto-legge n. 69/2013, al comma 1, ha disposto l'estensione dell'applicazione della cosiddetta Robin Hood Tax, cioè la maggiorazione IRES per le imprese che operano nel settore petrolifero, ivi compreso il settore dell'energia elettrica e del gas naturale, alle aziende dei medesimi settori con volume di ricavi superiori a 3 milioni di euro e con un reddito imponibile superiore a 300 mila euro. Il comma 2 del medesimo articolo 5 ha destinato le risorse derivanti dall'estensione dell'imposta in questione alla riduzione della componente A2 della bolletta elettrica, una volta sottratta la quota da utilizzare per la copertura finanziaria disposta dall'articolo 61 dello stesso decreto-legge n. 69. Le modalità applicative sono state demandate ad un decreto adottato dal Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico. Formula quindi una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 1).

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) chiede conferma che a fine di copertura del decreto-legge in esame si ricorra alle risorse destinate alla riduzione della componente A2 della tariffa elettrica.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, chiarisce che si tratta solo di parte delle entrate derivanti dalla c.d. Robin Hood Tax, nella misura indicata pari a 6 milioni di euro.

  Alberto BOMBASSEI (SCpI), intervenendo con riferimento alle disposizioni recate dall'articolo 5, evidenzia come non appare chiara l'effettiva finalizzazione delle risorse destinate alla valorizzazione delle aree in uso alla società Expo. Ritiene che il Governo dovrebbe definire più in dettaglio quali siano i progetti che realmente Pag. 28si intendono realizzare su quelle aree, in un confronto aperto anche con gli enti locali interessati, per chiarire le iniziative che si intendono adottare in merito a un eventuale trasferimento delle facoltà scientifiche dell'Università statale, alla creazione di un nuovo centro di ricerca dal momento che sono previsti cospicui finanziamenti pubblici.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), nel sottolineare non poche perplessità circa l'accelerazione impressa alla conversione di un decreto-legge che è in scadenza il prossimo 25 gennaio, condivide senz'altro le osservazioni e le preoccupazioni espresse dal collega Bombassei. Sottolineato come Expo 2015 sia stato un evento di rilevante successo per l'Italia, ritiene che sia ora necessario garantire che quelle aree siano destinate ad attività di eccellenza. Sottolinea come sia già iniziato, in questo senso, il dibattito fra la regione Lombardia e l'Università statale di Milano per l'utilizzo delle aree, sulla cui destinazione auspica il pieno coinvolgimento di tutti gli enti territoriali competenti. Condivide pertanto l'osservazione contenuta nella proposta di parere formulata dal relatore.

  Luca SQUERI (FI-PdL) chiede al relatore un chiarimento circa la revoca, prevista, al comma 5 dell'articolo 5, delle risorse finalizzate alla realizzazione della tratta extraurbana Milano-Limbiate, al fine di accelerarne l'effettiva utilizzabilità. Chiede anche di conoscere l'entità di tali risorse.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, in merito al progetto di riqualificazione funzionale della linea tranviaria Milano-Limbiate chiarisce che dovrebbe trattarsi di circa 58 milioni di euro che non sono stati ancora utilizzati e dovevano essere versati dalla provincia di Milano alla società Expo.

  Angelo SENALDI (PD) precisa che si tratta di risorse che, in base ad una specifica norma della legge di stabilità del 2014, in caso di mancato utilizzo, sono assegnate, con delibera del CIPE, a un Fondo complessivo per interventi relativi a infrastrutture; si tratta quindi effettivamente di una procedura per rendere tali risorse utilizzabili più rapidamente.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza il fatto che dal tenore degli interventi dei deputati, appare chiaro che si sta esaminando con eccessiva fretta un provvedimento complesso di cui quasi nessuno conosce il contenuto. Si chiede se abbia quindi senso continuare nell'esame del provvedimento nella seduta odierna.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che la presidenza debba assicurare a tutti i componenti la Commissione il diritto di intervenire sul provvedimento in esame per svolgere le proprie considerazioni ed osservazioni.

  Marco DA VILLA (M5S), nell'associarsi alle perplessità espresse dal collega Della Valle, sottolinea come la Commissione e il Parlamento si trovino ad esaminare disposizioni che riguardano le aree di Expo 2015. Osserva che la questione del futuro utilizzo delle strutture dell'esposizione era nota da tempo e che la diversa utilizzazione delle aree avrebbe potuto essere pronta fin dal giorno successivo alla chiusura dell'esposizione, senza dover ricorrere ad un provvedimento d'urgenza che oltretutto reca delle norme assai vaghe nel contenuto. Al riguardo, condivide le preoccupazioni espresse dal collega Bombassei e giudicherebbe opportuno conoscere più nel dettaglio i progetti che il Governo intende finanziare con le risorse stanziate dal provvedimento in esame. Sul punto ritiene, inoltre, si debba chiarire il ruolo della società Arexpo Spa, proprietaria dei terreni, che era stata istituita anche allo scopo di gestire le aree successivamente alla chiusura dell'evento, in termini di competenze attribuite, rispetto alla società Expo Spa, cui sono state assegnate le risorse per la medesima riqualificazione delle aree. Immagina, al riguardo, possano Pag. 29crearsi degli evidenti conflitti di competenza. Osserva, altresì, come Expo 2015 sia stato presentata sui mezzi di comunicazione come un evento di eccezionale successo anche se non è stato ancora possibile valutare il ritorno degli enormi investimenti effettuati. Ribadisce, in ogni caso, come la questione rilevante sia che dal 2011 esiste una società che avrebbe dovuto occuparsi della riqualificazione delle aree a conclusione dell'evento espositivo. Ritiene che la Commissione Attività produttive dovrebbe stigmatizzare tale inadempienza, soprattutto nell'esame di un provvedimento che reca disposizioni poco chiare in merito alla finalizzazione delle risorse stanziate. Stigmatizza infine l'esiguità delle risorse destinate al made in Italy, settore strategico per il nostro Paese.

  Raffaello VIGNALI (AP), osservato preliminarmente che il parere della Commissione deve essere reso sui profili di competenza, sottolinea il grande successo di Expo che ha realizzato utili ben superiori rispetto ai 18 milioni di risorse pubbliche investite. Si tratta di un'area di grande valore il cui utilizzo non dovrebbe essere limitato agli istituti universitari, soprattutto in considerazione del fatto che a Milano la maggior parte delle facoltà è ad orientamento umanistico. Condivide pienamente la finalità di finanziare l'ITT, uno dei più prestigiosi istituti di ricerca italiani guidato da uno scienziato noto a livello mondiale, con un primo contributo di 80 milioni di euro per la realizzazione di un progetto scientifico e di ricerca da attuarsi anche utilizzando parte delle aree in uso a Expo Spa. Nel condividere altresì i contenuti della proposta di parere presentata dal relatore, riterrebbe opportuno inserire nell'osservazione anche un riferimento alle imprese, ritenendo che l'operazione di valorizzazione dell'area dovrebbe essere ispirata al modello «Silicon Valley» fondato sulla sinergia tra l'eccellenza della ricerca e il mondo delle imprese.
  Giudica infine molto positivamente le risorse destinate alla promozione del made in Italy, in cui sono stanziati 8 milioni di euro al contrasto del fenomeno dell’Italian sounding.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD) dichiara di condividere alcune osservazioni del collega Da Villa in merito al ritardo degli interventi per il riutilizzo e la valorizzazione dell'area di Expo. Le responsabilità, a suo avviso, sono risalenti e attribuibili a diversi soggetti politici, si deve tuttavia riconoscere al Governo Renzi di aver recuperato il tempo perduto.
  Rileva che Expo si estende per un'area di più di un milione di chilometri quadrati, dei quali una metà dovrà essere destinata a parco pubblico secondo i risultati di un referendum effettuato tra i cittadini milanesi. Per la rimanente metà, in seguito a un'iniziativa del Governo dello scorso mese di settembre che ha coinvolto, tra gli altri, Cassa depositi e prestiti e l'Agenzia del demanio, sono stati proposti alcuni progetti, tra i quali lo spostamento sull'area delle facoltà scientifiche di Milano (circa 20 mila persone tra docenti, studenti e personale dipendente, su un'area di 190 mila metri quadrati). È stato inoltre presentato un progetto da Assolombarda volto a costruire sull'area una cittadella dell'innovazione in cui mondo della ricerca, delle università e delle imprese possano realizzare positive sinergie. Altra idea è stata di riutilizzare le strutture come sedi di pubbliche amministrazioni. Sottolinea che si tratta di progetti – non solo di idee – per i quali sono stati individuati opportuni finanziamenti.
  Osserva che l'articolo 1, al comma 5, mantiene gli impegni sollecitati dalla regione Lombardia, partecipando alla ricapitalizzazione della società Arexpo, proprietaria dei terreni, mentre al comma 2 si prevede il finanziamento dei progetti individuati in seguito all'iniziativa del Governo dello scorso settembre con il coinvolgimento degli enti territoriali e delle istituzioni scientifiche. Ritiene infine importante che la Commissione contribuisca al percorso di valorizzazione corrisponda alle numerose sollecitazioni provenienti dal mondo della ricerca e delle imprese.

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  Lorenzo BASSO (PD) sottolinea innanzitutto l'importanza che il progetto di valorizzazione dell'area Expo può avere rispetto al tessuto industriale e tecnologico del Paese. Sottolinea che il progetto del polo delle tecnologie umane rappresenta soltanto uno dei progetti che potrebbero consentire la realizzazione di un centro di eccellenza nazionale all'interno dell'area Expo. Intende chiarire una volta per tutte che il finanziamento di 80 milioni all'ITT non favorisce un istituto di ricerca genovese, ma un istituto nazionale di assoluta eccellenza e con molte sedi sul territorio che, peraltro, all'interno del proprio Comitato esecutivo non ospita nessun cittadino di Genova. Invita pertanto i colleghi a uscire da una dimensione provinciale del dibattito. Osserva che il grande progetto internazionale sulle scienze e le tecnologie umane possa trovare in Lombardia un eccellente «ecosistema industriale e tecnologico». Sottolinea che parallelamente si stanno avviando altri due grandi progetti (uno negli Stati Uniti e uno in Asia) sull'interazione uomo-macchina e sugli aspetti della robotica umanoide. Ritiene fondamentale che anche l'Italia abbia un progetto sulla materia. Riterrebbe utile svolgere un ciclo di audizioni, anche indipendentemente dall'esame del decreto-legge, per approfondire le finalità del progetto e le sue linee di finanziamento.

  Gianluca BENAMATI (PD) dichiara di non condividere i giudizi critici su Expo che, invece, ha rappresentato un grande successo italiano per i flussi di visitatori, il ritorno economico e per il riconoscimento della capacità organizzativa a livello internazionale. Sottolinea l'importanza dell'eredità di Expo in termini di strutture per il territorio e per l'intero Paese. Nel condividere l'intervento del collega Basso, osserva che l'ottimale utilizzo dell'area Expo può contribuire al rafforzamento della ricerca scientifica e tecnologica nel Paese, con l'insediamento di un centro di eccellenza internazionale, collegato a un sistema nazionale e locale di ricerca e sviluppo anche nel settore industriale, in continuità con le tematiche affrontate nel provvedimento Investment Compact. Milano può rappresentare una sinergia tra ricerca, università e impresa connessa ai bisogni del Paese. Chiede pertanto al relatore di inserire nell'osservazione un riferimento anche alla dimensione nazionale della ricerca.

  Alberto BOMBASSEI (SCpI) si associa alle considerazioni dei colleghi intervenuti sul successo di Expo. Osserva tuttavia, anche in qualità di presidente del Parco scientifico-tecnologico «Kilometro rosso», finanziato da capitale provato, che non appare ragionevole mettere a disposizione di un istituto di ricerca cospicue somme di denaro pubblico solo sulla base di idee e non di progetti condivisi e validati. Contesta il metodo della scelta non la finalità di destinare risorse a innovazione e ricerca.

  Stefano ALLASIA (LNA), nel sottolineare preliminarmente la disomogeneità delle disposizioni recate dalla riforma in esame, auspica che non si ripeta per il dopo Expo la situazione verificatasi in occasione delle Olimpiadi di Torino 2006 che ha dimostrato una disastrosa gestione delle strutture realizzate per l'evento, che è stata recuperata solo con il coinvolgimento degli enti locali. Sollecita pertanto in questa occasione il pieno coinvolgimento degli enti territoriale nella valorizzazione dell'area Expo.

  Adriana GALGANO (SCpI) sottolinea che, a quanto le consta, potranno essere utilizzati solo due padiglioni di Expo. Esprime perplessità sulla localizzazione del centro di ricerca in Lombardia dove sono già presenti numerose strutture, mentre altri territori, quali ad esempio la Toscana, potrebbero essere più opportunamente valorizzati. Ritiene che si stia assumendo decisione superficiale e affrettata e soprattutto senza preventiva valutazione di impatto della scelta di destinare risorse così ingenti a un progetto non adeguatamente verificato.

  Ettore Guglielmo EPIFANI (PD), presidente, a seguito dell'ampio dibattito, intende svolgere Pag. 31alcune considerazioni. Ritiene che il provvedimento rechi senz'altro molte variegate disposizioni, ma ritiene che vi siano interventi assolutamente positivi per i cittadini quali, ad esempio, le risorse per la continuità territoriale o il rifinanziamento del Fondo per le emergenze nazionali. Per quanto riguarda gli interventi di competenza della Commissione, esprime apprezzamento per lo stanziamento – sia pure limitato – a favore dell'ICE. Osserva che per Expo sono previsti due tipi di intervento: il primo a copertura di spese sostenute per la sicurezza e per compensare stanziamenti non effettuati dalla provincia. In secondo luogo, vi è la ripatrimonializzazione della società Arexpo con 50 milioni di euro e il finanziamento di 80 milioni di euro per il progetto esecutivo che affidato all'ITT. È chiaro che l'intervento è stato deciso per riutilizzare l'area dell'Expo, pagata da tutti i contribuenti italiani, che in caso contrario potrebbe essere lasciata in stato di abbandono o utilizzata per fini speculativi. Ritiene pertanto che la finalizzazione individuata dal provvedimento d'urgenza in esame sia pienamente condivisibile.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, in seguito al dibattito svolto, riformula la proposta di parere nel senso suggerito dai colleghi Benamati e Vignali prevedendo nell'osservazione anche la dimensione nazionale della ricerca e includendo il mondo delle imprese (vedi allegato 2).

  Marco DA VILLA (M5S) chiede preliminarmente di rinviare la votazione della proposta di parere alla prossima settimana dal momento che – da notizie informali – il provvedimento sarà esaminato dall'Assemblea nel prossimo mese di gennaio. Dichiara quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere esprimendo forti riserve sull'entità dei finanziamenti per la valorizzazione dell'area Expo e sulla copertura di 6 milioni di euro distogliendoli dall'originaria finalità di riduzione della componente A2 della bolletta elettrica. Chiede al relatore di voler inserire nella proposta di parere un'osservazione volta a prevedere una relazione al Parlamento sullo stato di avanzamento dei progetti per la valorizzazione dell'area. Lamenta infine che nell'attività della Commissione si ripete per la seconda volta, a distanza di pochi giorni, la richiesta di svolgere audizione su un decreto-legge al di fuori dei termini previsti per la sua conversione.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che si possa procedere alla votazione della proposta di parere anche nella giornata di lunedì 21 dicembre.

  Ettore Guglielmo EPIFANI (PD), presidente, sottolineata la complessità e la ricchezza della discussione svolta, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia al prossimo lunedì 21 la votazione della proposta di parere.

  La seduta termina alle 14.35.

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