CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 dicembre 2015
563.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico, Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 15.15.

D.L. 191/2015: Disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA (esame C. 3481 Governo).
C. 3481 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 dicembre 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che, come convenuto dagli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, nella seduta odierna e nella seduta prevista per domani avrà luogo la discussione generale e che il termine per la presentazione di proposte emendative sarà fissato alle ore 12 di martedì 22 dicembre.

  Ludovico VICO (PD) osserva preliminarmente che le disposizioni recate dal provvedimento in esame presentano un evidente connessione con le decisioni assunte nello scorso mese di novembre dalla Corte dei reclami penali del Tribunale federale di Bellinzona. Al riguardo, evidenzia come il termine indicato nel provvedimento in esame per la cessione del Gruppo Ilva era stata già annunciato nello scorso mese di settembre. Osserva che la copertura dei parchi minerari rappresenta una delle più importanti prescrizioni ambientali che dovrebbe essere completata prima della cessione dei complessi aziendali del gruppo.
  Per quanto riguarda la questione delle risorse necessarie al risanamento ambientale, ricorda che nella legge di stabilità 2016 sono previsti 800 milioni di euro, sottoposti a garanzia dello Stato, mentre nel decreto-legge in esame si prevede la somma di 300 milioni che verrà erogata in favore dell'amministrazione straordinaria e che il futuro aggiudicatario dei beni aziendali provvederà a restituire allo Stato. Le due cifre sommate arrivano quasi a raggiungere l'importo di 1,2 miliardi di euro ancora sequestrati alla famiglia Riva con i quali si sarebbe dovuto provvedere al risanamento ambientale. Pag. 39Sottolineato che gli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure sono in una situazione di produzione abbastanza regolare, osserva che se nel 2016 non si porterà a completamento il processo ambientale – che comprende anche il revamping e il rifacimento dell'altoforno 5 vincolato non da prescrizioni ambientali, ma da altre disposizioni di legge – già dal prossimo mese di marzo 2016 vi saranno tra i 4 mila e i 6 mila esuberi.

  Rocco PALESE (Misto-CR), dopo aver posto l'accento sulla delicatezza della vicenda relativa ai complessi aziendali del gruppo ILVA, stigmatizza l'ennesima presentazione da parte del Governo di un provvedimento d'urgenza sul trasferimento del complesso dei beni aziendali dell'azienda, in merito al quale ritiene necessaria una seria assunzione di responsabilità. Sottolinea, quindi, l'esigenza di procedere all'audizione di soggetti interessati dalla vicenda, sia a livello nazionale che territoriale, nonché di rappresentanti di Confindustria, anche per la particolare risonanza della vicenda presso l'opinione pubblica. Auspica, altresì, che sia presto delineato un programma di interventi decisivi e controllabili e siano definite le priorità degli interventi, a tutela della continuità della produzione e della salute dei cittadini. Si dichiara, infine, profondamente deluso per la mancata di individuazione di una strategia di prevenzione adeguata, attraverso la definizione di un piano industriale che assicuri il risanamento ambientale del territorio e misure di strutturazione dei meccanismi di controllo preventivo e di monitoraggio, anche alla luce dei gravi danni sanitari subiti dai cittadini.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che il precedente provvedimento d'urgenza sull'ILVA aveva previsto lo stanziamento di risorse per consentire lo screening gratuito e il monitoraggio delle condizioni di salute dei residenti nelle aree inquinate.

  Alessandro BRATTI (PD), nel sottolineare la necessità di tenere distinti gli aspetti relativi all'impatto sanitario del provvedimento da quelli relativi ai controlli preventivi necessari, evidenzia l'opportunità di prevedere un potenziamento dell'attività di monitoraggio e di controllo preventivo.

  Gianfranco Giovanni CHIARELLI ( Misto-CR) ricorda che negli ultimi tre anni siano stati emanati ben nove decreti-legge sulla questione Ilva di Taranto auspicando che il provvedimento in esame possa definitivamente risolvere i gravi problemi degli stabilimenti produttivi del gruppo. Sottolinea come, nonostante la grande mobilitazione generale sia delle forze politiche sia degli enti territoriali, non sia stata ancora trovata una soluzione a quella che fin dall'inizio è apparsa la questione centrale: le somme sequestrate alla famiglia Riva non avrebbero mai potuto essere dissequestrate dal tribunale svizzero per essere rese disponibili ai fini del risanamento ambientale dello stabilimento e dell'area di Taranto. Ricorda che, durante l'esame della legge di stabilità 2016 al Senato è stato presentato un emendamento del PD che affrontava, in parte, la questione dei creditori, che tuttavia il Governo non ha ritenuto di accogliere. Lamentato che non è stato ancora completato il risanamento ambientale dell'area e che non sono state rispettate le prescrizioni ambientali previste dall'AIA, insistendo colpevolmente in scelte dannose per la salute dei cittadini e per la produttività del sito, sollecita l'audizione di rappresentanti della regione Puglia, degli enti locali e delle associazioni interessate, al fine di individuare al più presto le soluzioni non più differibili.

  Diego DE LORENZIS (M5S), nello stigmatizzare la presentazione, da parte del Governo, dell'ennesimo provvedimento d'urgenza sull'ILVA, evidenzia la necessità che, attraverso un confronto proficuo con le categorie interessate, sia individuata una seria strategia di politica industriale di lungo respiro, che consenta di salvaguardare il territorio e la salute dei cittadini.

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  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, come convenuto dagli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, le Commissioni riunite VIII e X avvieranno nel mese di gennaio, anche prescindendo dall'esame del decreto-legge, un ciclo di audizioni sulla vicenda dell'ILVA al fine di un compiuto monitoraggio sulla stessa.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.