CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 novembre 2015
535.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 50

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 novembre 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 8.40.

Norme per accelerare i procedimenti in materia di contrasto ai patrimoni illeciti e per favorire il riutilizzo sociale dei beni e delle aziende confiscati alle mafie e tutelare il lavoro.
Testo unificato C. 1138 e abbinate.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 novembre 2015.

Pag. 51

  Leonardo IMPEGNO (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni, che tiene conto del dibattito svoltosi nella seduta di ieri e del contributo dei colleghi intervenuti (vedi allegato 1).

  Ludovico VICO (PD) con riferimento all'osservazione di cui alla lettera a) della proposta di parere, che evidenzia la necessità di prevedere una adeguata dotazione iniziale del Fondo per il credito di cui al nuovo articolo 41-bis del Codice antimafia, osserva come anche nella documentazione predisposta dal Servizio Studi si rileva che nel disegno di legge di stabilità per il 2016, in corso di esame presso il Senato, il Fondo per l'accesso e la continuità del credito a favore delle aziende sequestrate ha una dotazione pari a 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018. Riterrebbe opportuno coordinare tale previsione con le disposizioni recate dal nuovo articolo 41-bis del Codice antimafia.

  Leonardo IMPEGNO (PD), relatore, precisa che nel nuovo articolo 41-bis sono previste due sezioni del Fondo per il credito alle aziende sequestrate e confiscate, la prima volta ad alimentare un'apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, la seconda utilizzata per alimentare un'apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile. Sottolinea che il Fondo previsto dal nuovo articolo 41-bis non ha una dotazione iniziale e che il disegno di legge di stabilità per il 2016, all'articolo 13 prevede una dotazione di 10 milioni di euro per garantire l'accesso e la continuità del credito a favore delle aziende sequestrate. Sottolinea che occorrerà coordinare le disposizioni richiamate per assicurare un'adeguata dotazione al Fondo per il credito delle aziende sequestrate.

  Davide CRIPPA (M5S), nel ringraziare il relatore per aver voluto accogliere alcune osservazioni sollevate dal proprio gruppo, avrebbe preferito che la proposta di parere prevedesse come condizioni il contenuto delle lettere a) e b) della proposta di parere.
  Esprime alcune perplessità sul contenuto dell'osservazione alla lettera d) della proposta di parere, che prevede che al tavolo, di cui al comma 2 dell'articolo 41-ter, possano partecipare anche rappresentanti delle cooperative e degli organismi del terzo settore, questione che non ricorda essere stata affrontata nel dibattito della seduta di ieri e che non ritiene opportuno prevedere anche alla luce delle recenti inchieste come quella su «mafia capitale». Ritiene sarebbe più opportuno prevedere la partecipazione al tavolo di un rappresentante della DIA al fine di garantire una maggiore trasparenza delle procedure.

  Leonardo IMPEGNO (PD), relatore, sottolinea l'opportunità di prevedere un ruolo forte dei rappresentanti delle cooperative e delle organizzazioni del terzo settore affinché possano partecipare alla fase iniziale dei tavoli provinciali permanenti istituiti per favorire la continuità dell'attività produttiva. Sottolinea peraltro che, pur trattandosi di un elemento rilevante, non appare dirimente ai fini della predisposizione della versione finale della proposta di parere. Sul punto dichiara pertanto la propria disponibilità a modificare la proposta di parere.

  Ludovico VICO (PD), nel ribadire l'auspicio che nel disegno di legge di stabilità per il 2016 possa essere adeguatamente rifinanziato il Fondo per il credito delle aziende sequestrate e confiscate, richiama l'attenzione dei colleghi sull'osservazione contenuta alla lettera f) della proposta di parere in cui si invita la Commissione di merito a riconsiderare le disposizioni di cui all'articolo 47, comma 3, che prevedono che nei contratti di appalto siano preferite le aziende sequestrate o confiscate oppure le cooperative che le hanno rilevate.

Pag. 52

  Raffaello VIGNALI (AP) giudica con favore l'osservazione contenuta alla lettera d) della proposta di parere che consente la partecipazione ai tavoli provinciali delle associazioni del terzo settore che sono anche in prima linea nella lotta contro la mafia. Occorre fare attenzione, a suo giudizio, a non giudicare con superficialità un settore che ha maturato grande esperienza e professionalità e che ha contribuito in moltissimi casi alla lotta contro le organizzazioni criminali. Per quanto riguarda la nomina degli amministratori giudiziari, ritiene che dovrebbero essere preferite figure con un alto profilo manageriale.

  Davide CRIPPA (M5S), da un approfondimento svolto relativamente alle disposizioni dell'articolo 41-ter del Codice antimafia, sottolinea il fatto che le associazioni di volontariato e le cooperative sono già ricomprese nei soggetti ammessi alla partecipazione ai tavoli provinciali. A maggior ragione, non comprende la ragione di prevedere nella proposta di parere un'apposita osservazione, senza peraltro considerare la necessità di una riforma complessiva dell'intero sistema del mondo cooperativo e del terzo settore. Ribadisce altresì di non condividere la scelta di porre sullo stesso piano questioni come la dotazione finanziaria del Fondo per l'accesso al credito delle aziende confiscate con quella dei rappresentanti ai tavoli provinciali.

  Lorenzo BECATTINI (PD) intervenendo sulla questione posta dal collega Crippa, che ritiene possa essere anche condivisa per alcuni aspetti, ricorda che recentemente la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura un'importante riforma del terzo settore (C. 2617) approvando, durante l'esame in Assemblea, alcune importanti modifiche al testo, che vanno nel senso auspicato dal collega Crippa, quali l'applicazione del decreto legislativo n. 231 del 2001 anche al mondo del terzo settore. Auspica che la riforma attualmente all'esame del Senato possa essere ulteriormente migliorata soprattutto sul versante della disciplina degli obblighi di controllo interno, di rendicontazione, di trasparenza e d'informazione nei confronti degli associati e dei terzi, differenziati anche in ragione della dimensione economica dell'attività svolta e dell'impiego di risorse pubbliche.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel riconoscere la fondatezza delle osservazioni svolte dal collega Crippa circa la previsione nella normativa vigente della partecipazione di rappresentanti delle cooperative e delle associazioni di volontariato ai tavoli provinciali di cui al nuovo articolo 41-ter del Codice, giudica peraltro condivisibili le ragioni che hanno spinto il relatore a voler dare un particolare risalto alla questione nella proposta di parere. Propone quindi di inserire l'osservazione alla lettera d) nella parte premissiva della proposta.

  Leonardo IMPEGNO (PD), relatore, sottolineando che la finalità dei tavoli provinciali di cooperazione è soprattutto quella di salvaguardare la ripresa delle attività produttive delle aziende e, senza voler mettere in discussione la moralità della maggior parte delle società cooperative, modifica la proposta di parere nel senso suggerito dal collega Benamati.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo per dichiarazione di voto, pur apprezzando lo sforzo ulteriore compiuto dal relatore, ribadisce che alcune osservazioni avrebbero dovuto essere trasformate in vere e proprie condizioni al fine di essere valutate con la dovuta efficacia dalla Commissione di merito. Non condividendo, altresì, le conclusioni del dibattito sulla questione da lui posta in merito al mondo cooperativo e al terzo settore, dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, come riformulata.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 9.15.

Pag. 53

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 5 novembre 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 9.15.

Relazione concernente l'impiego dei fondi per il finanziamento dei programmi di ricerca e sviluppo di cui all'articolo 3 della legge 24 dicembre 1985, n. 808, in materia di partecipazione di imprese nazionali a programmi industriali aeronautici in collaborazione internazionale.
Atto n. 211.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dell'Atto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 ottobre 2015.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, richiama i contenuti della relazione illustrati nella precedente seduta, nella quale è stato chiesto da alcuni colleghi di acquisire informazioni maggiori sulla natura dei progetti e sul ruolo delle PMI all'interno di questo programma. Il Ministero dello sviluppo economico ha tempestivamente risposto alle richieste e ha fornito un documento che è in distribuzione. I 41 progetti sono elencati in una tabella, divisi per asse tecnologico e sono indicate le caratteristiche dell'azienda capofila e la sua dimensione aziendale all'interno del cluster di intervento. Per quanto riguarda il ruolo delle PMI, sottolinea che la tipologia degli investimenti richiede un loro intervento a supporto dell'azienda capofila. Osserva che dei 41 progetti approvati, 12 coinvolgono come capofila piccole e medie imprese. Si tratta del 29 per cento dei progetti approvati per un valore totale di 57 milioni di euro, pari a circa il 5 per cento dei progetti da finanziare che coinvolgono direttamente 16 PMI. È stata fornita anche una valutazione del ruolo delle PMI nel resto dei progetti che può essere stimato nel 20 per cento del valore complessivo, mentre dal punto di vista tecnico si stima di un ulteriore 5 per cento di valore su attività di PMI non direttamente coinvolte nella fase progettuale. Ritiene pertanto che la documentazione messa a disposizione dal MiSE in risposta alle richieste avanzate nella precedente seduta sia esaustiva e utile all'espressione di un parere motivato e approfondito.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, osserva che il documento trasmesso dal Ministero consente alla Commissione di comprendere la finalizzazione degli investimenti rispetto alla dimensione delle imprese destinatarie.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che la tabella fornita dal MiSE non sia esaustiva e non fornisca i dati richiesti nella precedente seduta. Nella tabella vi è infatti un raggruppamento per tipologie di progetto che non reca, tuttavia, informazioni dettagliate sull'entità dei finanziamenti destinati alle singole aziende. Il raggruppamento per cluster non consente di valutare attentamente la tipologia di progetti cui sono stati destinati i finanziamenti.

  Ludovico VICO (PD) ritiene che i dati forniti rappresentino un'operazione di trasparenza non scontata, sottolineando che per la prima volta la Commissione è posta nella condizione di valutare in modo sufficientemente dettagliato la destinazione dei finanziamenti previsti dalla legge n. 808 del 1985. Osserva che il sistema delle PMI coinvolte in progetti aeronautici è più ampio di quanto si possa immaginare e che le imprese operanti in questo di progetti sono spesso piccole e ad alta specializzazione.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, osserva che non appare semplice stabilire il ruolo di una piccola e media azienda all'interno di progetti complessi che, in questo caso, solo a consuntivo possono offrire una precisa ripartizione dei costi Pag. 54finali. Ritiene che il documento trasmesso dal Ministero sia completo e significativo anche sul versante delle informazioni fornite sulle PMI e sulla ripartizione dei finanziamenti in ragione del carattere dimensionale delle aziende.

  Adriana GALGANO (SCpI) ritiene che i dati forniti dal Ministero, pur rappresentando un elemento significativo in termini di trasparenza, non siano sufficientemente completi dal punto di vista qualitativo. Come parlamentare, intenderebbe conoscere gli obiettivi dei progetti e la loro coerenza con la politica industriale del comparto aeronautico. Chiede pertanto un'integrazione della documentazione per poter esprimere un parere argomentato al Governo.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, osserva che i progetti sono stati già valutati da parte del Comitato per lo sviluppo dell'industria aeronautica costituito presso il Ministero dello sviluppo economico, che lo scorso 15 luglio – come ricordato nella relazione svolta nella precedente seduta – ha espresso il proprio parere riguardo alla loro validità tecnica e conseguentemente al loro finanziamento.

  Adriana GALGANO (SCpI) ritiene che spetti alla Commissione valutare la rispondenza dei progetti alla realizzazione degli obiettivi industriali, in caso contrario non comprende l'oggetto del parere che deve esprimere la Commissione.

  Raffaello VIGNALI (AP) ritiene che la funzione di valutazione e controllo sollecitata dalla collega Galgano possa essere effettuata dai singoli parlamentari in sede di sindacato ispettivo.

  Adriana GALGANO (SCpI) ribadisce che scopo della sua richiesta è di conoscere gli obiettivi industriali sottesi ai nove assi richiamati anche dal relatore Benamati.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che la questione posta dalla collega Galgano sia relativa alla definizione delle scelte industriali che hanno determinato, in una fase precedente a quella attuale, i criteri di scelta dei progetti. Si riserva pertanto di approfondire questo aspetto sollecitato dalla collega Galgano.

  Davide CRIPPA (M5S), osservato che i dati forniti sono insufficienti a soddisfare le richieste poste dal proprio gruppo nella precedente seduta, sollecita una relazione più dettagliata da parte del Ministero che consenta di capire la percentuale dei finanziamenti destinati a progetti di carattere civile e la percentuale che sarà invece destinata a progetti relativi a programmi di difesa e sicurezza.

  Ludovico VICO (PD) ritiene che la relazione svolta dal collega Benamati nella precedente seduta avesse un più ampio respiro rispetto alle tematiche della seduta odierna, dal momento che ha messo bene in luce la strategicità e le potenzialità dell'industria aerospaziale che merita di essere incentivata e sostenuta all'interno del sistema produttivo italiano.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel sottolineare che il parere dovrà essere reso entro il 22 novembre, concorda con le osservazioni sull'importanza dell'industria aerospaziale nel sistema produttivo italiano. Per questi motivi si potrebbe prevedere nel prossimo futuro un ciclo di audizioni dedicato al comparto all'interno dell'indagine conoscitiva che la Commissione intende svolgere nei primi mesi del prossimo anno sulla «manifattura digitale». Nel merito delle richieste, ribadisce che il documento trasmesso dal MiSE appare in grado di fornire le indicazioni sulle prospettive industriali del settore e la dimensione economica dei progetti. Un'analisi più dettagliata dei finanziamenti rivolti alle PMI non sarebbe, a suo avviso, significativa al fine di stabilire le finalità dei singoli progetti. Il Governo ha peraltro fornito valori sulla presenza delle piccole e medie aziende all'interno Pag. 55dei progetti all'attenzione della Commissione. Sottolineato che i progetti ammessi a finanziamento sono stati ritenuti coerenti con le finalità industriali della legge n. 808 del 1985, ribadisce che approfondirà la questione posta dalla collega Galgano.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, osserva che, a suo avviso, il documento trasmesso dal Ministero offre un quadro utile di informazione e di trasparenza. Sottolinea che gli investimenti dell'industria aeronautica sono di frequente inseriti all'interno di accordi internazionali, ciò rende complesso distinguere tra una dimensione nazionale dell'investimento e le esigenze derivanti da esigenze di cooperazione internazionale. In secondo luogo, ritiene complessa anche la distinzione tra la finalità civile o di sicurezza connessa alla tipologia di investimento. Ci si muove peraltro all'interno di una cornice del tutto inedita, dal momento che per la prima volta una Commissione parlamentare viene investita di un parere su questa materia. Richiama pertanto i colleghi ad una grande attenzione perché una serie di aspetti possono essere affrontati nel parere che sarà espresso al Governo, altri più attinenti al controllo delle scelte industriali del Governo potranno invece essere trattati in altre sedi e attraverso altri strumenti a disposizione dei parlamentari – come giustamente ha sottolineato il collega Vignali – nella consapevolezza che la Commissione Attività produttive è competente solo per una parte degli investimenti relativi all'industria aeronautica, come del resto confermato anche dalla richiesta della Commissione Difesa di esprimere rilievi sull'atto in esame, dei quali il relatore terrà conto nell'elaborazione della sua proposta di parere. Assicura che solleciterà il Governo sulle ulteriori richieste emerse nella seduta odierna, nella consapevolezza, tuttavia, dei limiti delle competenze della X Commissione sulla materia in esame.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.55.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 5 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. — Interviene il Viceministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda.

  La seduta comincia alle 13.30.

5-02698 Nicchi: Acquisizione del gruppo Lucchini.

  Lara RICCIATTI (SEL) dichiara di avere sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  Il Viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Lara RICCIATTI (SEL), replicando, si dichiara insoddisfatta della tardiva risposta fornita dal rappresentante del Governo, che si riferisce ad una ricostruzione dei fatti ormai superata dagli ultimi eventi. Sottolinea come in questo caso – diversamente da altre circostanze in cui il Governo ha manifestato prontamente la volontà di rispondere a questioni rilevanti di pertinenza della Commissione – la risposta, pur fornendo una dettagliata analisi delle vicende relative al gruppo Lucchini, sia giunta del tutto intempestiva.

5-03957 Ricciatti: Piano di riorganizzazione delle aziende Whiripool e Indesit.
5-05022 Ricciatti: Piano industriale di Whiripool/Indesit.
5-05763 Senaldi: Stato della trattativa relativa alla vertenza Whirlipool.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Pag. 56

  Il viceministro Carlo CALENDA risponde alle interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Lara RICCIATTI (SEL), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, al di là della vicenda giudiziaria in corso, di cui si attendono gli esiti. Esprime quindi apprezzamento per l'impegno dell'Esecutivo nella salvaguardia dei livelli occupazionali e nella garanzia della continuità produttiva degli stabilimenti italiani Whiripool e Indesit.

  Angelo SENALDI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta in quanto il Ministero ha dichiarato di seguire con attenzione l'applicazione dell'accordo e ha comunicato che non esistono criticità al riguardo. Sollecita altresì il Governo a mantenere elevato il livello di attenzione sulla riorganizzazione del settore ricerca e sviluppo del gruppo Whiripool/Indesit.

5-05924 De Rosa: Procedura giudiziaria internazionale nei confronti della Repubblica italiana per la revisione del sistema incentivante sull'energia fotovoltaica.

  Il viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Marco DA VILLA (M5S), replicando, prende atto della risposta preannunciando la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo per ulteriori approfondimenti. Chiede al Governo la possibilità di avere a disposizione le memorie relative all'arbitrato internazionale in corso.

5-05985 Ricciatti: Prospettive produttive e occupazionali della società JP Industries.

  Il Viceministro Carlo CALENDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Lara RICCIATTI (SEL), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal Governo in quanto, pur ritenendo che la proroga della cassa integrazione non rappresenti una soluzione ideale, allo stato dell'arte, consente la salvaguardia dei livelli occupazionali. Esprime apprezzamento anche per la proroga da parte del MiSE dell'Accordo di programma per la reindustrializzazione dell'area, al fine di individuare le soluzioni più adeguate per il superamento della crisi industriale nelle regioni Umbria e Marche.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

Pag. 57